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155.

 

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 18 OTTOBRE 2017

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 5285

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi con ogni mezzo a sua disposizione affinché, attraverso sostegni agli allevatori o con altre iniziative, si possano il più possibile limitare i danni alla filiera del Parmigiano Reggiano derivanti dalla riduzione della produzione di fieni nel comprensorio della stessa D.O.P. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Rancan, Marchetti Daniele, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli, Bargi

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

RAINIERI (LN)

SERRI (PD)

BERTANI (M5S)

RAINIERI (LN)

SERRI (PD)

 

OGGETTO 2946

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni a livello nazionale insieme al Ministero affinché venga ridefinita la responsabilità degli amministratori degli enti proprietari delle strade, non dovendo ascriversi ad essi alcuna colpa perlomeno laddove la mancata manutenzione che abbia causato l'evento mortale sia da attribuirsi a mancanza di fondi destinabili ad essa. A firma dei Consiglieri: Cardinali, Molinari, Caliandro, Calvano, Tarasconi

(Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 5435

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi, in tutte le sedi opportune e in Conferenza Stato Regioni, affinché si provveda a sollecitare il Governo, anche attraverso la sottoscrizione di un documento comune che lo impegni in maniera cogente, a stanziare con urgenza le risorse necessarie all'esercizio delle funzioni fondamentali delle Province, ad assicurare, conseguentemente, un'adeguata manutenzione delle strade provinciali e dell'edilizia scolastica superiore, ponendo inoltre in essere le iniziative necessarie perché si arrivi rapidamente alla soppressione delle Province e alla ripresa degli investimenti nei settori tuttora assegnati a questi Enti. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli, Sassi, Piccinini

(Discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Saliera)

CARDINALI (PD)

BERTANI (M5S)

POMPIGNOLI (LN)

GIBERTONI (M5S)

MOLINARI (PD)

CALVANO (PD)

RAINIERI (LN)

FOTI (FdI)

PRESIDENTE (Rainieri)

GIBERTONI (M5S)

MOLINARI (PD)

SASSI (M5S)

ALLEVA (Altra ER)

CALVANO (PD)

POLI (PD)

FOTI (FdI)

CARDINALI (PD)

GIBERTONI (M5S)

POMPIGNOLI (LN)

CARDINALI (PD)

SERRI (PD)

 

OGGETTI 4979 - 1667 - 2778 - 4419 - 5427 - 5429 - 5436 - 5437 - 5441 - 5444 - 1666 - 1056 - 1258

Risoluzioni sui punti nascita nelle aree montane

(Risoluzioni oggetti 4979 - 1667 - 2778 - 4419 - 5427 - 5429 - 5436 - 5441 - 1666 - Dichiarazioni di voto e reiezione)

(Risoluzioni oggetti 5437 - 5444 - Dichiarazioni di voto e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

ZOFFOLI (PD)

PRESIDENTE (Rainieri)

ZOFFOLI (PD)

FOTI (FdI)

PRESIDENTE (Rainieri)

FOTI (FdI)

ZOFFOLI (PD)

DELMONTE (LN)

DELMONTE (LN)

BERTANI (M5S)

DELMONTE (LN)

PRESIDENTE (Rainieri)

ZOFFOLI (PD)

BERTANI (M5S)

FOTI (FdI)

BERTANI (M5S)

CALIANDRO (PD)

BERTANI (M5S)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 2946 - 5435 - 1667 - 4419 - 5427 - 5436 - 5437 - 1056

Emendamenti oggetti 5285 - 2946 - 4979 - 1667 - 5437 - 5444

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 10,12

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la centocinquantacinquesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Sono assenti il presidente della Giunta, Bonaccini, i consiglieri Bessi, Boschini, Francesca Marchetti, Ravaioli e Soncini e l’assessore Petitti.

 

OGGETTO 5285

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi con ogni mezzo a sua disposizione affinché, attraverso sostegni agli allevatori o con altre iniziative, si possano il più possibile limitare i danni alla filiera del Parmigiano Reggiano derivanti dalla riduzione della produzione di fieni nel comprensorio della stessa D.O.P. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Rancan, Marchetti Daniele, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli, Bargi

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Si riprende dalla seduta pomeridiana di ieri, 17 ottobre, con l’oggetto 5285: Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi con ogni mezzo a sua disposizione affinché, attraverso sostegni agli allevatori o con altre iniziative, si possano il più possibile limitare i danni alla filiera del Parmigiano Reggiano derivanti dalla riduzione della produzione di fieni nel comprensorio della stessa D.O.P., a firma dei consiglieri Rainieri, Fabbri, Delmonte, Rancan, Marchetti Daniele, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli e Bargi.

Prima di avviare la discussione, nomino scrutatrici le consigliere Tarasconi, Sensoli e Serri.

È aperta la discussione generale. La parola al consigliere Rainieri. Prego. Dieci minuti per ciascun consigliere.

 

RAINIERI: Grazie, presidente.

Io ho presentato anche un emendamento a questa risoluzione, firmato insieme alla presidente Serri, che ringrazio, perché insieme abbiamo trovato una soluzione per cercare di risolvere un problema che quest’anno è stato enorme nel mondo dell’agricoltura in generale, ma soprattutto per chi si occupa di produzione di fieno nel comprensorio del Parmigiano Reggiano.

Parma è stata una delle città più colpite dalla siccità e dalla problematica del reperire acqua per l’irrigazione dei campi. Con questa risoluzione chiediamo un aiuto da parte della Giunta. Oggi non è presente, ma ieri, parlando con l’assessore Caselli e con la presidente Serri, siamo arrivati a questo tipo di soluzione, che dà una mano se non altro agli agricoltori. Purtroppo, quest’anno l’utilizzo di gasolio è stato tanto per cercare di irrigare e, in qualche modo, di sopperire alla lunga siccità. Oggi ci troviamo nelle condizioni per cui viene a mancare il gasolio per fare le lavorazioni autunnali, quindi per arare, zappare e preparare i terreni per le semine autunno-vernine.

Con questo emendamento, firmato insieme alla presidente Serri, impegniamo la Giunta a dare la possibilità di aumentare quello che si chiama “buono carburante agevolato” per gli agricoltori. Molti agricoltori oggi hanno già finito l’utilizzo del gasolio agevolato per i problemi che dicevo prima.

Ringrazio ancora l’assessore Caselli e la presidente Serri per avere insieme trovato una soluzione per dare una mano al mondo agricolo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rainieri.

La parola alla consigliera Serri. Prego.

 

SERRI: Grazie, presidente.

Credo che questa tematica, che già veniva illustrata dal consigliere Rainieri, si inserisca più complessivamente nel tema legato ai problemi dei cambiamenti climatici. Credo che sia anche l’occasione, comunque, per sottolineare un impegno particolare della Regione a tal proposito, sia in riferimento [interruzione audio] …che l’occasione per enunciare e ragionare anche di quello che è stato un impegno importante della Regione su questo tema dei cambiamenti climatici, a partire proprio da una serie di progettazioni, di orientamenti di risorse, quindi di strategie messe in campo nel settore agricolo, a partire dal famoso progetto Life+ Climate ChangE-R e dall’orientare tutta una serie di risorse del PSR proprio finalizzate a mettere in atto azioni, provvedimenti e comportamenti che, in qualche modo, vadano a ridurre l’impatto su questo tema così importante dei cambiamenti climatici.

Per quanto riguarda la risoluzione, già veniva enunciato l’emendamento che indica in modo più preciso l’impegno che viene chiesto alla Giunta. In modo particolare, supera anche alcuni ragionamenti legati al tema del disciplinare del Parmigiano Reggiano. Ovviamente, il disciplinare è un elemento che viene assolutamente gestito e definito all’interno del Consorzio.

Va anche detto che sicuramente il tema in questo campo, in questo aspetto dei foraggi, dalla produzione del Parmigiano Reggiano alla siccità, ha contribuito ad aumentare i costi di produzione. Ovviamente, la scarsità di foraggio ha provocato un aumento dei costi complessivi del foraggio stesso, quindi della produzione. Questa è cosa diversa dall’entrare nel merito del disciplinare. Essendo questo un prodotto DOP, il rispetto del disciplinare rappresenta un elemento di qualità e di garanzia su un prodotto così pregiato.

Credo sia giusto e opportuno mettere in atto un impegno ulteriore per questo comparto in questa particolare direzione o, comunque, circa l’utilizzo di carburanti che, come veniva detto, proprio per le caratteristiche legate all’irrigazione e alla fienagione, ha avuto un consumo molto più alto rispetto agli anni precedenti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Serri.

Non ho altri iscritti in discussione generale.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

La risoluzione prende atto della circostanza della grave siccità che si è avuta questa estate sul bacino padano, in realtà, e sull’incidenza che ha avuto sulla produzione dei foraggi, foraggi che, come diceva la risoluzione, adesso in parte modificata, devono essere prevalentemente di produzione locale. Su questo, secondo me, dobbiamo essere ben chiari. Non bisogna neanche velatamente immaginare di modificare il disciplinare, proprio perché la specificità di quel prodotto è legata anche al fatto che c’è un disciplinare che in qualche modo lo difende e ne garantisce la bontà.

L’altro aspetto che va considerato è proprio quello del cambiamento climatico. L’estate che abbiamo trascorso è stata fra le cinque più calde dal 1500 ad oggi. Questa e le altre si sono verificate tutte dopo il 2002. Quindi, il cambiamento climatico è in atto. Sicuramente, bisogna fare una riflessione importante. A tal proposito, rivolgo un invito anche ai colleghi della Lega riferendomi a quando abbiamo discusso del Piano energetico. Mi sembra che noi, di solito, passiamo per quelli che ce l’hanno con i combustibili fossili, perché hanno un impatto grandissimo sul cambiamento climatico, invece altri Gruppi sembra che tirino un po’ il freno a mano su questo. Invito tutti a riflettere sul fatto che per ogni grado che aumenta diminuisce la produzione e la redditività della produzione dei foraggi di una percentuale altissima. Su questo dobbiamo intervenire.

Spesso qui ho sentito citata l’enciclica Laudato Si’. Dio perdona l’uomo qualche volta, invece la terra non perdona mai, e questo ci ritorna indietro. L’impegno sulla lotta ai cambiamenti climatici, quindi sulla riduzione e sull’impegno che la Regione Emilia-Romagna deve avere per ridurre l’impatto climatico, è importante. Su questo mi viene un dubbio per la fine dell’emendamento della risoluzione e vorrei avere qualche risposta, se possibile. Noi diciamo, giustamente, che i costi sono aumentati e che è stato utilizzato il carburante agricolo fiscalmente agevolato per i pompaggi: diamo un aiuto per le lavorazioni autunnali. Questo ci può stare, però mi pongo una domanda. In questi territori sta diventando sempre più importante la produzione del biogas. Per fare il biogas si utilizza la coltivazione del mais, mais magari piantato appositamente anche a giugno, quindi nei periodi successivi alla coltivazione tradizionale, proprio per aumentare le rese per poter avere del mais da utilizzare, poi, nella produzione del biogas. La produzione di mais richiede tanta acqua. Io non vorrei, scrivendo quello che stiamo scrivendo oggi, incentivare una filiera che, da una parte, è buona, perché il biogas, quindi l’utilizzo dei reflui zootecnici per recuperare e fare biogas, è importante, ma di fianco, finanziariamente, non diventa più l’attività dell’agricoltore che cerca di recuperare i suoi reflui, quindi fare una produzione aggiuntiva a quella che fa, ma diventa la parte più importante, quindi noi andiamo a finanziare chi ha usato acqua per produrre mais per produrre biogas perché ci sono gli incentivi. Secondo me, questo andrebbe accuratamente evitato. Di qui, in un attimo sorgono i nostri dubbi.

Non vorrei si finanziasse chi coltiva mais assieme al foraggio per le mucche per fare anche il biogas. Su questo, secondo me, dobbiamo stare un attimo attenti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Non ho altri iscritti in discussione generale.

La discussione generale verte sia sulla risoluzione che sull’emendamento (a firma dei consiglieri Rainieri e Serri). Siamo sempre in discussione generale. Se non ho iscritti, passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte sulla risoluzione e sull’emendamento.

Consigliere Rainieri, prego.

 

RAINIERI: Per dichiarazione di voto, presidente.

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiarazione di voto.

 

RAINIERI: Naturalmente, noi voteremo a favore.

Volevo, in qualche modo, rassicurare il consigliere Bertani in merito al discorso del mais. Cerco di sintetizzare al massimo il suo pensiero. Io sono d’accordo con lui. Nemmeno io, da agricoltore, sono d’accordo che si debba produrre mais o, comunque, materie che possono essere utilizzate per qualsiasi tipo di alimentazione, che sia umana o bovina, per l’utilizzo di energie. In Emilia-Romagna questo è un fattore abbastanza relativo. È molto più presente in Lombardia.

Noi oggi, però, stiamo parlando della possibilità di dare un aiuto concreto non solo a coloro che hanno avuto il problema dei fieni, ma anche a chi ha avuto problemi nella lavorazione dei pomodori e tutte le altre produzioni che hanno avuto bisogno quest’anno di un incremento di utilizzo di acqua, quindi di gasolio, per irrigare. Questo va in aiuto a tutti, partendo dalla mia risoluzione originaria sul fieno. Sappiamo tutti che abbiamo un problema di disciplinare che prevede che il 70 per cento del prodotto fieno sia di produzione del comprensorio. Rischiamo, in questo modo, di non averlo.

Volevo rassicurare il collega Bertani, sperando che cambi idea e che anche lui si associ al “sì” alla risoluzione e altrettanto al “sì” all’emendamento che modifica la risoluzione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rainieri.

La parola alla consigliera Serri.

 

SERRI: Chiaramente, il tema dei cambiamenti climatici, così come il tema della risorsa idrica, abbraccia una fascia di argomenti e di azioni ampie, a partire dall’indirizzare il mondo agricolo rispetto a metodi di coltivazione più congrui rispetto alle finalità, quindi rispetto anche al tema del risparmio dei combustibili e rispetto a coltivazioni che immettono meno CO2 nell’atmosfera.

Su questo aspetto, possiamo dire che sono in atto delle azioni finalizzate a tutto questo, a partire – come dicevo prima – dai temi legati al PSR e di progettazione Life, che hanno coinvolto imprese della nostra regione.

Rispetto a questo tema e al fatto di continuare a lavorare per indirizzare e per modificare abitudini e comportamenti, azioni, metodi di coltivazione, credo che l’attenzione della Regione debba essere sempre presente e debba avere un livello alto.

Detto tutto questo, possiamo anche sottolineare un percorso importante che ha portato la nostra Regione – prima Regione del Paese – ad avere riconosciuto anche lo stato di calamità e di emergenza proprio per la siccità e a mettere in azione una serie di provvedimenti che discendevano da questo. Con questo lavoro di attenzione e di monitoraggio, possiamo dire di aver avuto anche un ruolo rispetto a provvedimenti nazionali che hanno permesso di avere deroghe rispetto alla normativa, al decreto legislativo n. 102, lo strumento che prevede il risarcimento dei danni all’agricoltura, quindi avere deroghe rispetto ai danni provocati dalla siccità. Come sappiamo, nella legge madre questo è escluso.

Concludo anch’io dicendo che, assolutamente, sul tema dell’attenzione, del mettere in atto politiche finalizzate a comportamenti e coltivazioni più congrue rispetto a questo tema, credo che l’attenzione debba rimanere sempre alta. Così come per il tema del disciplinare. Il disciplinare è una garanzia rispetto a una produzione di grande pregio, quindi non può essere messo in discussione, al di là del fatto che, comunque, non poteva essere l’istituzione la Regione, bensì sono proposte che dovevano partire dai produttori, quindi dal Consorzio.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Serri.

Non ho altri iscritti in dichiarazione di voto. Per cui, procediamo direttamente alla votazione dell’emendamento. Naturalmente, non chiedo l’assenso perché è firmato dal collega Rainieri in modo congiunto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1 a firma dei consiglieri Rainieri e Serri.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 1 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 5285.

 

(È approvata a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): La risoluzione oggetto 5285 è approvata.

 

OGGETTO 2946

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni a livello nazionale insieme al Ministero affinché venga ridefinita la responsabilità degli amministratori degli enti proprietari delle strade, non dovendo ascriversi ad essi alcuna colpa perlomeno laddove la mancata manutenzione che abbia causato l’evento mortale sia da attribuirsi a mancanza di fondi destinabili ad essa. A firma dei Consiglieri: Cardinali, Molinari, Caliandro, Calvano, Tarasconi

(Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 5435

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi, in tutte le sedi opportune e in Conferenza Stato Regioni, affinché si provveda a sollecitare il Governo, anche attraverso la sottoscrizione di un documento comune che lo impegni in maniera cogente, a stanziare con urgenza le risorse necessarie all’esercizio delle funzioni fondamentali delle Province, ad assicurare, conseguentemente, un’adeguata manutenzione delle strade provinciali e dell’edilizia scolastica superiore, ponendo inoltre in essere le iniziative necessarie perché si arrivi rapidamente alla soppressione delle Province e alla ripresa degli investimenti nei settori tuttora assegnati a questi Enti. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli, Sassi, Piccinini

(Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Proseguiamo con l’oggetto 2946 abbinato all’oggetto 5435.

Oggetto 2946: Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni a livello nazionale insieme al Ministero affinché venga ridefinita la responsabilità degli amministratori degli enti proprietari delle strade, non dovendo ascriversi ad essi alcuna colpa perlomeno laddove la mancata manutenzione che abbia causato l’evento mortale sia da attribuirsi a mancanza di fondi destinabili ad essa, a firma dei consiglieri Cardinali, Molinari, Caliandro, Calvano e Tarasconi.

Su questo documento insiste una proposta di emendamento a firma del consigliere Andrea Bertani.

In abbinamento vi è l’oggetto 5435: Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi, in tutte le sedi opportune e in Conferenza Stato-Regioni, affinché si provveda a sollecitare il Governo, anche attraverso la sottoscrizione di un documento comune che lo impegni in maniera cogente, a stanziare con urgenza le risorse necessarie all’esercizio delle funzioni fondamentali delle Province, a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli, Sassi e Piccinini.

Siamo in discussione generale congiunta sui due documenti.

Il consigliere Cardinali ha la parola. Prego.

 

CARDINALI: Grazie, presidente.

Questa risoluzione risulta un po’ datata, ormai, rispetto alla sua presentazione, ma è di grande attualità. Ancora oggi questo problema relativamente alla responsabilità degli Enti locali e dei suoi amministratori è molto forte ed è un problema che non ha ancora trovato una risoluzione rispetto anche alle richieste che ANCI, a nome anche degli amministratori, aveva già avanzato, che quindi oggi proviamo a sollecitare ancora una volta rispetto alle situazioni generali. In particolare, mi riferisco a quelle realtà, specialmente nei piccoli comuni, dove diventa difficile tenere sotto controllo alcune strade durante l’intero arco dell’anno e dare garanzie dal punto di vista di una sicurezza piena rispetto ai parametri della sicurezza generale. Quindi, mette in estrema difficoltà quegli amministratori, mette in estrema difficoltà chi esercita il suo ruolo, e mette in estrema difficoltà perché molte volte, al di là della volontà personale, è una problematica legata a questioni di carattere finanziario.

Era già presente questa responsabilità in due articoli del Codice civile, è stata ricalcata nell’ultimo passaggio con l’entrata in vigore della legge n. 41/2016, quindi le responsabilità rimangono alte. Questa risoluzione nasce, dunque, per cercare di far sì che la Giunta si possa impegnare nei confronti del Ministero, affinché venga ridefinita la responsabilità degli amministratori, in modo particolare quando si tratta di situazioni e di strade che presentano problematiche di manutenzione legate prevalentemente a un tema di natura economica. Quindi, su queste tematiche e con questa logica vogliamo sollecitare proprio il Ministero perché ci sia questo riconoscimento.

Questa risoluzione, in conclusione, manda il messaggio di potenziare possibilmente i finanziamenti anche sotto questo aspetto, però esprime innanzitutto la volontà primaria di rivedere complessivamente la norma sotto il profilo giuridico.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Cardinali.

Non ho altri iscritti in discussione generale. Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Questa risoluzione sicuramente va equilibrata con la risoluzione che abbiamo presentato noi, perché altrimenti il quadro non è completo. D’altronde, proporre di togliere le responsabilità a chi governa e non provvede alla manutenzione delle strade mi sembra un po’ eccessivo. Peraltro, qui proponiamo un emendamento perché ci sembra giusto ribadire che, comunque, chi subisce un danno abbia diritto al giusto risarcimento. Del resto, se da una parte qualcuno sostiene che, se gli amministratori non hanno i soldi per la manutenzione, è giusto togliergli una parte di responsabilità in quanto buona parte della stessa è a monte, sicuramente chi ha subìto danni – ormai le cronache quotidiane ci riportano casi su casi di chi ha subìto un danno, di chi denuncia o di chi è in attesa di risarcimento – è giusto che venga risarcito.

È comunque doveroso ricordare che – e qui parlo delle Province – la manutenzione delle strade provinciali ad oggi non è possibile in quanto le Province sono state pesantemente definanziate su questo versante. Anche noi abbiamo sostenuto l’abolizione delle Province, anche se poi tutto quanto è rimasto in sospeso, ma il problema del definanziamento dei settori della scuola e delle strade provinciali rimane, comunque, all’ordine del giorno. Ne abbiamo già parlato diverse volte riguardo al cicloturismo o riguardo al problema, che si ripresenta ogni anno, dell’impossibilità di spalare la neve dalle strade provinciali per mancanza di fondi. Quindi, questo sicuramente va ricordato.

È vero che nelle ultime settimane qualche cosa è stato fatto, considerato che 72 milioni sono stati spostati di nuovo alle Province, ma le Province stesse hanno ribadito – sono dati certificati dal SOSE – che mancano ancora 650 milioni di euro. Ebbene, chiediamo che la Regione faccia la sua parte affinché quelle funzioni fondamentali, al di là del dibattito che si è sviluppato, che spero si concluda presto, sull’opportunità di abrogare le Province, vengano comunque garantite. Quindi, chiediamo alla Giunta che si impegni presso il Governo, in Conferenza Stato-Regioni, ad assicurare i finanziamenti per la manutenzione delle strade e delle scuole, perché non le possiamo lasciare in stato di abbandono. Ovviamente, chiediamo anche che si arrivi finalmente all’eliminazione definitiva delle Province. Dopodiché, ci sarà da discutere come quei settori fondamentali, quali le strade e le scuole, debbano essere ripartiti fra Regioni ed Enti locali. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

La parola al consigliere Pompignoli. Prego.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente.

Andiamo ad affrontare un argomento molto delicato dal punto di vista procedurale e processuale, perché si va a richiedere una “esenzione” di responsabilità a quegli amministratori che possono essere colpiti da provvedimenti derivanti da incidenti stradali causati per l’omessa manutenzione delle strade. E vedo evidenziato in questa risoluzione, da un lato, che gli amministratori – ed è vero – ne sono responsabili, come previsto dall’articolo 14 del Codice della strada, nonché dagli articoli 2043 e 2051 del Codice civile, che contemplano una responsabilità in capo agli amministratori in ordine all’omessa manutenzione delle strade. Dall’altro lato, però, non vorrei che questa fosse una scusante utilizzata dagli amministratori per non manutenere le strade, considerato che siamo nell’ipotesi in cui, esentando l’amministratore da eventuali responsabilità, si potrebbe dare il pretesto allo stesso per non provvedere poi alla sistemazione delle strade. E qui c’è un ulteriore problema: i finanziamenti.

È chiaro che se io, Comune, Provincia, Regione, Anas o proprietario di strade, non ricevo i finanziamenti necessari per poter provvedere a una corretta manutenzione delle strade, non posso essere ritenuto responsabile, perché fondamentalmente lo Stato, la Regione, i Comuni non mi hanno messo nelle condizioni di poter esercitare la mia funzione di provvedere alla manutenzione delle strade.

Trovo, quindi, che cada in un controsenso questa risoluzione: da un lato, chiede un’esenzione, dall’altro non chiede finanziamenti, anche se prima il consigliere Cardinali parlava della possibilità di arrivare a maggiori finanziamenti. Personalmente credo sia più opportuno prima risolvere il discorso legato ai finanziamenti delle strade da destinare a Comuni, Regioni o enti proprietari delle strade, poi gradualmente arrivare ad una esenzione di responsabilità. Diversamente, rischiamo che accada quello che dicevo all’inizio: non essendo più l’amministratore responsabile, si rischia che questi non vada neanche a vigilare sulla manutenzione delle strade. Quindi, è ovvio che arriviamo a un certo punto a ritenere che non ci sia più vigilanza nella corretta manutenzione delle strade da parte degli amministratori, qualora vengano colpiti da un provvedimento che li possa ritenere esonerati da questo tipo di responsabilità.

È chiaro che sarebbe un discorso molto ampio, perché bisognerebbe cambiare le norme codicistiche attuali e parti del testo del Codice della strada, tutta una serie di adempimenti e modifiche che o trovano risoluzioni giurisprudenziali sul punto oppure, viceversa, costringono ad apportare modifiche a una normativa alquanto complessa. Quindi, credo che sia più opportuno ragionare per gradi. Intanto, sarebbe opportuno trovare la possibilità, attraverso gli svincoli del Patto di stabilità, attraverso tutta una serie di operazioni che può compiere lo Stato, di erogare a favore dei Comuni o, comunque, degli enti proprietari delle strade i fondi necessari per poter manutenere le strade. Poi, bisognerebbe avviare un secondo percorso per ridefinire una norma che oggi colpisce gli amministratori e i proprietari delle strade in senso totale. Ricordo, comunque, che questo problema è sorto a seguito dell’introduzione della legge sull’omicidio stradale, perché fondamentalmente prima non c’era questa esigenza di togliere responsabilità agli amministratori, dal momento che si prevedeva un congruo risarcimento del danno, quindi dal punto di vista civilistico l’amministratore non era colpito pesantemente, come oggi, invece, verrebbe colpito dalla legge sull’omicidio stradale, che prevede da due a sette anni di reclusione. Ovviamente, il procedimento seguirebbe un corso, per quanto riguarda gli amministratori, molto più importante rispetto a prima.

Lo ripeto, ritengo che sia più opportuno ragionare per gradi: prima si definiscono e si ristabiliscono i finanziamenti che devono essere comunque concessi agli enti proprietari delle strade per provvedere alla manutenzione; successivamente si può passare a evidenziare l’aspetto legato alla ridefinizione delle responsabilità. Ritengo, infatti, che sia opportuno che chi si assume delle responsabilità, essendo sindaco, presidente della Provincia, presidente di Regione o ente proprietario della strada, deve vigilare costantemente sulla corretta manutenzione, che oggi, come sappiamo benissimo tutti, non è possibile avere considerato che un buon 70 per cento delle strade italiane è veramente a rischio. Pertanto, sarebbe opportuno prima fare quel passaggio che dicevo inizialmente e poi affrontare questo tipo di problematica.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Pompignoli.

La parola alla consigliera Gibertoni. Prego.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente.

Intervengo solo per ribadire la forte attualità di questo tema, che è già passato in Commissione e di cui abbiamo discusso con l’assessore Petitti, che nell’ambito di un’interrogazione in Commissione ha riconosciuto certamente l’importanza e l’emergenza di questo tema. E vale la pena ricordare che effettivamente non è stato uno spettacolo edificante vedere gli esposti cautelativi che si sono trovati a scegliere di dover fare diversi amministratori locali rispetto alla loro responsabilità derivante da incidenti avvenuti sulle strade comunali di loro pertinenza.

Mi pare, comunque, indiscutibile che debbano andare di pari passo la questione di una eventuale ridefinizione della responsabilità degli amministratori, dei Comuni o degli enti proprietari delle strade e la questione di definire una pianificazione con scadenze ferree, un cronoprogramma, una programmazione seria rispetto a quello che si farà delle nostre strade e a come la manutenzione verrà portata a termine. Mi paiono due argomenti che non possono essere assolutamente disgiunti.

Del resto, se da un lato questa può essere la risposta con gli esposti cautelativi, dall’altro resta il tema dell’emergenza, che è quello che poi impatta sulla vita quotidiana dei nostri cittadini. Insomma, a prescindere dalla ridefinizione della responsabilità dell’ente proprietario della strada, resta che l’incidente potrebbe essere causato proprio dalla mancata manutenzione. D’altronde, non voglio pensare che un amministratore arrivi a nascondersi dietro l’eventuale ridefinizione della sua responsabilità per distrarsi rispetto al tema della manutenzione delle nostre strade. Questo non lo penso e non credo che sia così. Però, è vero che i due temi non possono essere in nessun modo disgiunti.

Abbiamo avuto una prima risposta in Commissione da parte dell’assessore Petitti, che ha riconosciuto il problema, purtuttavia la passività della Regione in questo senso, qualora passi questa risoluzione, non è accettabile. Quindi, aspettiamo un aggiornamento da parte dell’assessore Petitti rispetto alla voce che la Regione farà sentire in tutti gli organi competenti, in primis la Conferenza Stato-Regioni, per portare risultati, con date e scadenze ferree e serie sui nostri territori. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Gibertoni.

La parola al consigliere Molinari.

 

MOLINARI: Grazie, presidente.

La costruzione della risoluzione è avvenuta partendo da un presupposto, che credo riguardi molti dei colleghi consiglieri qui seduti: a prescindere dalla politica e dalle linee politiche – credo che molti di noi abbiano questa indole – siamo sempre e comunque, a partire da un attaccamento forte al territorio, dalla parte degli amministratori, a prescindere dal loro colore. Del resto, nel nostro paese fare il sindaco sta diventando sempre più difficile.

Nel momento in cui abbiamo assistito al plauso complessivo nei confronti di un provvedimento importante, quale la legge sull’omicidio stradale, abbiamo rilevato che ogni tanto la politica tende a dimenticare una valutazione complessiva di tutti i problemi che esistono e a volte pensa di risolverli, a seconda se si è in maggioranza o in minoranza, chiedendo più fondi e facendo annunci. Rimane ad oggi – ed è questo il tema su cui noi ci siamo voluti concentrare – un problema che, in mezzo a diecimila proclami, resiste e vale esclusivamente per gli amministratori. Purtroppo, infatti, le politiche a favore dei territori per quanto riguarda gli investimenti necessari anche per la viabilità, purtroppo lo vediamo a prescindere dai colori politici, sono sempre meno al centro dell’attenzione delle politiche statali. E questo è un dato di fatto. Non è che ci vergogniamo a rimarcarlo nel momento in cui andiamo ad attaccare il Governo di centrosinistra piuttosto che quello di centrodestra, perché è un dato di fatto. I finanziamenti a favore dei territori sono sempre meno.

Forse l’unico settore che segna un’eccezione in tal senso – non ho una memoria lunghissima – negli ultimi trent’anni – e rispondo al Movimento 5 Stelle – è quello dell’edilizia scolastica. Credo che mai, negli ultimi venti o trent’anni, nessun Governo abbia investito in quell’ambito come il Governo che sta arrivando a fine legislatura. Non è sufficiente. Siamo d’accordissimo. Siamo i primi a dire che serve sempre un po’ di più. Ma il messaggio per quanto riguarda l’edilizia scolastica è stato un messaggio fortissimo. Certo, altamente insufficiente, ma è arrivato.

Detto questo, indubbiamente potevamo anche far finta di niente e arrivare a una risoluzione, tranquillamente discutibile in futuro, che richiedesse maggiori risorse. Siamo d’accordo e lo faremo ora, come lo faremo quando sarà eletto il nuovo Governo, che sia di centrodestra o del Movimento 5 Stelle. Però, rimane aperto il tema: oggi, tra mille proclami, un sindaco si ritrova ad avere un’esigenza pari a cento e una disponibilità pari a cinque. Visto che complessivamente la politica non riesce a dare una risposta al sindaco e, al tempo stesso, al cittadino, con questa risoluzione vogliamo far arrivare il messaggio chiaro che questo non è un metodo per affrontare seriamente gli argomenti. Al di là delle campagne elettorali, quando poi un sindaco si pone nella condizione di gestire una propria comunità, o è totalmente uno sprovveduto oppure, nel momento in cui va avanti una logica di questo tipo, non potrà che alzare le mani, rischiando così di ritrovarci con una desertificazione delle disponibilità alle candidature. D’altronde, sindaci anche di piccoli comuni che si mettono a disposizione, nel 90 per cento dei casi ormai con liste civiche, offrendo tempo, risorse e credibilità, rischiano dall’oggi al domani, per una disattenzione complessiva della politica, di compromettere la propria persona, considerato che qui si parla di responsabilità gravi, anche penali. E io non conosco, almeno in Italia, un Sindaco del PD, di Forza Italia, della Lega Nord, dei 5 Stelle – anche se ne conosco meno – o di Sinistra Italiana che asfalti o provveda alla manutenzione di strade alla luce delle conseguenze penali previste da un decreto ministeriale. Tutti i sindaci, in materia di viabilità o infrastrutture, se hanno le risorse, è il primo intervento che con gioia fanno. Di conseguenza, l’eventuale introduzione della ridefinizione di quelle responsabilità non la vedo assolutamente come un’apertura al “va beh, non ci sono conseguenze, per cui non facciamo più un metro cubo di asfalto”.

Noi abbiamo segnalato un problema. Poi, se tutti insieme in generale vogliamo lavorare per far arrivare, a prescindere dal proprio colore politico, messaggi, anche successivi, per quanto riguarda uno stimolo per maggiori risorse sul territorio su questo ci siamo.

La Regione spesso si sta sostituendo, da questo punto di vista, alle carenze di risorse nazionali, però questo deve essere un tema che va affrontato pezzo a pezzo, deve essere chiaro come la vediamo e che idea abbiamo anche rispetto a questo provvedimento.

Noi con la sottoscrizione e la presentazione di questa risoluzione, per quanto riguarda il dettaglio di cui si è parlato, pure alla luce della complessità delle modifiche di legge, eccetera, siamo d’accordo. Abbiamo voluto chiaramente dire come la pensiamo, ripeto, nell’estremo rispetto che abbiamo per la figura degli amministratori locali, perché stiamo parlando di persone, al di là della retorica, che davvero mettono a disposizione della comunità, e nel tempo in cui sono eletti, che può andare dai cinque ai dieci anni, anche delle risorse preziose.

Non vorremmo mai, alla luce delle valutazioni, che la prima valutazione fosse: ma se mi candido, non è che tra un mese vengo indagato perché non ho un euro da investire sulle mie strade, sulla viabilità, o sulle infrastrutture?

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Molinari.

La parola al consigliere Calvano. Prego.

 

CALVANO: Grazie, presidente.

Questa risoluzione credo che vada interpretata come atto politico ancor prima che come atto meramente giuridico o di carattere legislativo. Lo dico ricollegandomi alle parole di chi ha presentato la risoluzione, quindi del collega Cardinali, ma anche alle cose dette dal collega Molinari.

Nessuno vuole esentare gli enti dalle loro responsabilità oggettive, nel momento in cui manchi la manutenzione, o le strade e le infrastrutture non siano curate adeguatamente. Il tema che si pone è quello della responsabilità soggettiva dell’amministratore, che pro-tempore si trova a guidare quell’ente o quelle istituzioni. Il nodo è quello lì, ed è su questo che la risoluzione vuole essere di stimolo nei confronti del ministero e ovviamente del Parlamento e di chi contribuisce alla costruzione delle norme nazionali affinché ci sia un approfondimento che consenta, dal punto di vista legislativo, di trovare un istituto che su questo sia maggiormente tutelante per coloro che pro-tempore fanno gli amministratori.

Dico “pro-tempore”, e mi collego anche alla richiesta che faceva Pompignoli e alla questione che ha posto delle risorse, che è una questione vera, lo diceva anche Cardinali. È una questione che chi ha fatto l’amministratore sa che esiste a tutti i livelli. Credo però che per mettere a posto tutte le nostre strade e tutte le nostre infrastrutture servirebbero risorse che sfido qualunque Governo a poter trovare, perché la rete è molto complessa, perché gli interventi sono tantissimi, eccetera. Questo non significa che non dobbiamo farlo, però significa avere un’attenzione anche al fatto che se il tema fosse solo di risorse, a mio avviso ne lasceremmo indietro un pezzo.

Faccio un esempio: chiunque, a prescindere dal colore politico, che diventa Sindaco o amministratore e che quindi ha necessità del suo tempo per programmare gli interventi per decidere cosa fare, se avviene qualcosa nei primi sei mesi, nel primo anno, quando è legittimo che non sia riuscito ad agire su tutto ciò che magari il suo precedente collega aveva lasciato indietro, si ritrova ad essere responsabile soggettivamente di ciò che succede su quella strada o su quelle infrastrutture.

Lì il tema non sarebbe di risorse, perché magari le risorse ce le avrebbe anche, ma ci sarebbe una situazione nella quale, essendo pro-tempore ed essendo arrivato magari dopo un altro, non è riuscito ad intervenire su quella strada. Di fronte a questa situazione, allora, deve essere considerato penalmente responsabile di ciò che è successo su quella strada?

Io credo che su questo sia doveroso chiedere al Governo e al Parlamento di fare un approfondimento legislativo, e anche una modifica di questo genere, perché il punto che poneva Molinari è vero. Ormai tutte le forze politiche si stanno misurando con il governo della Cosa pubblica. Tutti coloro che sono dentro quest’aula hanno contatti con amministratori della propria parte politica, perché ognuno di noi, ormai, ha amministratori. Un po’ di tempo fa non era così, quindi a maggior ragione credo che ci possiamo rendere conto tutti ancor di più di quanto quello dell’amministratore sia un ruolo sul quale stanno gravando delle responsabilità che vanno anche oltre la capacità soggettiva di sostenerle, e ripeto, a prescindere dal colore politico che si rappresenta.

Credo che di questo tema dovremo farci carico un po’ tutti, perché la selezione della classe dirigente, a prescindere dal colore politico, è un tema su cui tutti siamo chiamati ad interrogarci, e non deve essere una selezione ad excludendum, talché, siccome non troviamo “nessuno che”, arriviamo a decidere che candidiamo quello che mai avremmo pensato di candidare, in assenza di altre risorse che magari si sarebbero potute mettere a disposizione e che magari non lo fanno perché il carico delle responsabilità porta le persone ad allontanarsi dall’impegno politico e pubblico.

Siccome credo che stia a cuore a tutti noi che ci possa essere un’attenzione sulla sfera pubblica il più estesa possibile, questo atto che noi chiediamo di approvare all’Assemblea è ancor prima un atto politico, che va incontro e che vuole essere un atto di garanzia anche nei confronti dei nostri amministratori, ripeto, a prescindere dal ruolo che essi hanno. E anch’io mi collego a chi dice che non sarebbe certamente una riduzione di questa responsabilità a portare gli amministratori a disinteressarsi delle loro strade, perché qualunque buon amministratore ha a cuore che i propri cittadini possano vivere in una condizione di serenità e con un’elevata qualità della vita e un’elevata sicurezza della propria vita.

Quindi, la risoluzione ha innanzitutto questo obiettivo: lanciare un messaggio, un SOS del quale tutti si devono fare carico, sia in termini di forze politiche che di istituzioni competenti.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Calvano.

La parola al consigliere Rainieri.

 

RAINIERI: Grazie, presidente.

In parte sono d’accordo con quello che hanno detto sia Calvano che Molinari, però non vorrei che questa questione diventasse, l’ha già detto il collega Pompignoli, una giustificazione al fatto di non sistemare le strade perché in quel modo io non ho più la responsabilità e quindi utilizzo magari i fondi per fare dell’altro.

C’è una situazione particolare, perché l’Emilia ha fatto la scelta di non cedere le strade ad ANAS. Se si fosse fatto come stanno facendo in Lombardia, costituendo una società mista, appunto fra Regione e ANAS, forse si sarebbe potuto evitare questo tipo di provvedimento e si poteva pensare oggi di fare qualcosa d’altro.

Abbiamo un esempio: ieri la Giunta regionale della Lombardia ha stanziato gli oltre 3 milioni per il ponte di Casalmaggiore. Non mi sembra che l’Emilia sia ancora giunta a una definizione non solo della somma da destinare a questo ponte, ma nemmeno alla relazione dei tecnici che ha incaricato la Regione tramite la Provincia di Parma.

Detto questo, mi sembra una volontà di giustificare le incapacità politiche a vari livelli, togliendo le castagne dal fuoco agli amministratori, che per carità, hanno già tanti problemi, su questo siamo assolutamente d’accordo tutti, e non vogliamo gravarli di qualche cosa in più. Ma non vogliamo nemmeno togliergli, però, una responsabilità: quella di mantenere il territorio che vanno ad amministrare in condizioni se non altro tali da evitare grossi problemi.

Noi vediamo che ci sono strade pe le quali, pur essendo magari provinciali, la Provincia da qualche tempo non ha più fondi per sistemarle. Sono strade che sono diventate da percorrere magari in motocross, perché non sono più utilizzabili dai veicoli stradali normali. Tutto questo però non deve essere una giustificazione al fatto che togliamo le responsabilità.

Io capisco che ci siano stati incidenti gravi, anche mortali, in alcune zone, in alcune strade, però proviamo a fare un mea culpa e a vedere di utilizzare meglio soldi che da qualsiasi tipo di Governo – e non sto dando colpe al Governo del PD di oggi, o a quello di prima – sono stati utilizzati male.

Se si utilizzassero meglio dando più potere ai Sindaci e quindi ai territori, probabilmente questo tipo di problema oggi non saremmo qua a discuterlo. Proviamo quindi a ragionare diversamente, lasciando una sorta di tutela nei confronti degli amministratori, ma dall’altra parte, però, una responsabilità, da parte di chi amministra, a dare priorità ad alcune situazioni ben più importanti rispetto ad altre.

I ponti che oggi collegano l’Emilia alla Lombardia sono secondo noi una di queste priorità, perché il traffico viene deviato – stiamo andando verso il periodo invernale e queste sono zone battute pesantemente dalle nebbie e dal gelo – su strade secondarie, dove non è previsto il transito di un numero elevato di veicoli, o di veicoli pesanti come quelli che oggi invece le stanno percorrendo.

Proviamo quindi a fare un mea culpa rispetto alle responsabilità degli amministratori locali, partendo da noi, dalla Regione, e cominciando a pensare, invece di valutare delle opere infrastrutturali tipo le casse di espansione sul Baganza, probabilmente inutili o superate dalla possibilità di fare qualcosa di diverso, di utilizzare parte di quei fondi per sistemare strade e ponti per una viabilità che invece aiuterebbe tutta la popolazione e solleverebbe anche da questo tipo di problematiche gli amministratori locali.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rainieri.

La parola al consigliere Foti.

 

FOTI: Signora presidente, la risoluzione ha indubbiamente il pregio di mettere alla nostra attenzione una questione importante e grave. Il dispositivo, in realtà, mi lascia molto perplesso perché in definitiva noi vogliamo asserire che vi siano dei cittadini più uguali degli altri, e quindi siano legibus solutus. Questo infatti è il significato di questa risoluzione.

A me non pare che sia così, perché penso e ritengo che si debba correttamente osservare anche chi è parte lesa, in queste vicende.

La struttura che si vuol dare oggi al problema è di comodo interesse, e lo dico per una semplice ragione: se è vero che non arrivano le risorse da parte dello Stato, chi ha delle funzioni pubbliche non ha la facoltà, ma il dovere, e in alcuni casi l’obbligo, di chiudere al traffico e alla circolazione quelle strade che non abbiano i requisiti di sicurezza minimali o richiesti. Tra parentesi: vi è un riferimento, in questa risoluzione, che è doppiamente pericoloso: è quello relativo alle società autostradali. Forse qualcuno dimentica che le società autostradali sono titolari di concessione e hanno questa concessione sulla base di un piano economico-finanziario di interventi che costituisce la base della convenzione o la base di gara per aggiudicarsi la convenzione, qualora quel tratto di autostrada in gestione venga messo a gara, così come richiede oggi la normativa europea (e si sono evitati almeno quei rinnovi quarantennali che in altri periodi venivano prospettati e facevano la fortuna soprattutto di coloro i quali quei rinnovi li andavano a sottoscrivere).

Mi permetto di dire che ci sono due livelli di responsabilità: ovviamente, nella responsabilità penale, è chiaro che non vi sia quella per colpa, vi dovrà essere quantomeno quell’elemento tipico e soggettivo del reato che porta ovviamente ad avere una parte in causa. Scusatemi, ma noi intendiamo stabilire che non vi è responsabilità per coloro i quali, sapendo perfettamente, o avendo perfettamente conoscenza che vi erano dei rapporti da parte degli uffici della pericolosità di una strada o di un ponte, hanno continuato a far transitare su quella strada o su quel ponte? Perché questo è il caso in esame. Poi, lasciamo perdere che solo in Italia, attraverso una circolare del ministero dell’interno si dica come si applica una norma. Francamente, nella mia memoria vi erano altre cose: che il Parlamento approvava le norme e il giudice le interpretava. Le circolari, da che mondo è mondo, dovevano essere esplicative, non certo interpretative, ma essendo ormai questo lo Stato di Pulcinella, capita tutto e il contrario di tutto, quindi non mi meraviglia che qualcuno, qualche zelante funzionario abbia firmato e sottoscritto una circolare di natura allarmistica di questo tipo.

Il problema di fondo è un altro: è che noi abbiamo una rete stradale che è stata abbandonata all’incuria, perché si è preferito fare altre cose. I compiti delle istituzioni non erano quelli che alcuni hanno declinato in modo tale che oggi le spese di investimento di un ente locale su 160 milioni di euro di bilancio, le spese di investimento ammontino a 5 milioni di euro perché magari vi sono spese di personale, spese di una cosa, spese di gestione di servizi. Le spese della struttura pesano per il 50 per cento di quella che dovrebbe essere la spesa, o è, la spesa complessiva dell’ente.

Faccio anche qui un richiamo: giustamente prima veniva detto che le Province oggi non hanno fondi. Ricordatevi che quando era ministro Bassanini, è stato lui, in accordo con la Conferenza Stato-Regioni a stabilire di trasferire gran parte delle strade ex statali alle Regioni. Le quali, a loro volta, se ne sono tenute tre o quattro, le migliori o le più importanti, come arterie, in tasca, e diversamente le hanno trasferite alle Province. Con che cosa? Con un’attività di manutenzione che era stata stimata da ANAS al prezzo di allora e che oggi non ha più ragion d’essere.

Io quindi capisco perfettamente, ad esempio, la pericolosità di percorrere alcune strade, io ne percorro tutti i giorni una. La Piacenza-Cortemaggiore la può fare un ardito, è diventata la parallela della via Emilia, avendo una sezione che è la metà della via Emilia, quindi figuratevi. Ma essendo una delle poche congiungenti i due caselli autostradali che non sono oberatissime di traffico, uno le fa. Io però mi permetto di dire che è un brutto segnale dire: escludiamo la responsabilità penale per chi ha delle strade che non sono in ordine. No. Per chi ha delle strade che non sono in ordine ed è impossibilitato a provvedere, è chiaro che è già così. Ma mi chiedo: se nessuno avesse assunto la decisione di chiudere il ponte di Casalmaggiore, che cosa sarebbe successo in caso di crollo? Si può dire che la responsabilità penale di colui il quale non aveva provveduto a chiudere il ponte di Casalmaggiore dovesse essere ritenuta una responsabilità non applicabile perché mancavano i fondi? Ma non c’è un rapporto causa-effetto. Il rapporto causa-effetto è soltanto quello di stabilire: non ci sono i fondi, ma la strada può essere ugualmente percorribile, quindi, sarà disagiata o meno. Ma voi non potete pensare di dire che una strada per la quale è accertato il pericolo di crolli non viene chiusa e, nel momento in cui c’è il crollo, chi non l’ha chiusa sia anche legibus solutus.

Se questo voleva essere un invito al Governo a dare maggiore attenzione alla manutenzione delle strade in termini di risorse, posso capirlo. Se, invece, si introduce il principio di impunibilità –questo è il termine corretto – o di impunità nei confronti di alcuni, io non lo condivido, anche se gli amministratori sono di centro, di destra o di sinistra. Io sono stato testimone quando è caduto il ponte sul Po a Piacenza. Allora il procedimento penale – non il giudizio civile, ma il procedimento penale – si è concluso con delle assoluzioni perché è stato dimostrato che il crollo è avvenuto per causa di forza maggiore. Se l’ANAS, invece, avesse avuto effettivamente prova che i piloni ormai non erano più in grado di supportare il traffico che sullo stesso transita – ricordo che per quel ponte era già stato escluso il traffico per autocarri e mezzi di trasporto superiori; alla fine, era ed è consentito solo, così come oggi, alle autovetture e ai motocicli – vi rendete conto di cosa andremmo a dire?

Poi c’è un ragionamento diverso su tutte le strade di montagna. Questo è un altro discorso. Mi rivolgo al collega Molinari. Ricordatevi che sono state asfaltate delle vecchie mulattiere. La rete è questa. Chi percorre la 412 della Val Tidone sa benissimo che arriviamo all’altezza dell’Allied e c’è uno scalino di cinque centimetri che ogni anno viene riempito di catrame in modo tale che non ci sia più lo scalino nel periodo estivo, ma sotto c’è una frana grande come una casa. Io mi chiedo: il primo anno puoi asfaltare, ma se per dieci anni non intervieni sulla frana, non bisogna lamentarsi se l’undicesimo la natura ti porta via la strada, così come è accaduto sulla strada di Ponte dell’Olio in occasione della piena del 2015.

In conclusione, capisco lo spirito della risoluzione, ma mi pare una risoluzione molto pericolosa sotto il profilo del messaggio esterno che vuol dare. Il messaggio esterno che vuol dare, in fin dei conti, è: “Tu, caro mio cittadino, che paghi le tasse, percorri le strade che vuoi, però sappi che se ti capita qualcosa e vi è un dolo da parte di colui il quale era obbligato a controllare, quello non avrà mai una condanna di natura penale, ma potrai soltanto sperare nel risarcimento in sede civile”. Se così stanno le cose, penso che – come le chiamavano una volta? Leggi ad personam – questa sia una legge ad personam.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Consigliera Gibertoni, ha ancora sei minuti. Prego.

 

GIBERTONI: Non torno su alcune cose che ho detto perché devo ammettere che alcuni interventi, compreso l’intervento del consigliere Molinari, mi hanno aperto prospettive cui, effettivamente, non avevo pensato. Apprezzo l’onestà. Nello stesso tempo, non avevo pensato che si potesse andare verso l’approvazione di un atto di questo tipo. Per quanto ne capisca la ragionevolezza, e davvero apprezzo la trasparenza in questo, poi diventa più complesso trovare i candidati Sindaci.

Il problema, però, è quello che dicevo prima. Se i due discorsi non vanno seriamente di pari passo, ossia quali pianificazioni stiamo facendo per la manutenzione delle nostre strade, senza alcun tipo di scaricabarile rispetto agli enti preposti, rispetto agli enti che, preposti o meno, stanno a guardare, forse passivamente o, comunque, prendendosi tanto tempo... Nessuno vuole sminuire la gravosità dell’impegno di un Sindaco e nemmeno mancare di rispetto, sminuire o, diciamo così, mancare di valorizzare l’impegno e la responsabilità del Sindaco, però non si può arrivare a scansarla completamente. È vero, si trova in una situazione di difficile gestione, ma non si interviene scansando quella responsabilità, bensì mettendo il Sindaco nelle condizioni di lavorare al meglio, dandogli le risorse, amministrando i soldi pubblici in modo che le risorse arrivino sul territorio e il Sindaco le possa dedicare alla manutenzione delle sue strade.

Si dice che nessuno vuole fare il Sindaco. Magari adesso c’è qualcuno in più che vorrà candidarsi, dopo l’approvazione di questa risoluzione, perché scansa una responsabilità penale. Non è questo il punto. Come consiglieri regionali, al centro del nostro interesse ci devono essere, comunque, i cittadini, non i Sindaci. I Sindaci certamente, ma i cittadini prioritariamente. Il Sindaco non vorrà, magari, candidarsi e questi candidati non si troveranno – come dice il consigliere Molinari – perché non si sentano supportati sufficientemente dal Governo, che non provvede in modo sufficiente a un giusto lavoro di squadra per fare in modo che quelle risorse ci siano e porselo prioritariamente.

Senza nulla togliere al totale e pieno rispetto e alla giusta valorizzazione che va data a chi lavora come amministratore locale, non è molto promettente per come è stata impostata. Questa risoluzione è stata protocollata nel 2016. Oggi avremmo voluto poter dire che era stata superata in bellezza, che quel discorso era alle spalle, che dopo un anno dal protocollo di un tema importante, scottante, di emergenza come questo non dovevamo più parlarne in Aula perché le cose avevano preso la giusta piega.

Arrivare a dire che se c’è un incidente grave non è colpa di nessuno, effettivamente, non è consentito. Su chi spostiamo la responsabilità se la togliamo al Sindaco? Di chi diventa la responsabilità? Del Governo? Della Regione? Di nessuno? Che cosa si risponde ai cittadini? A questo punto, se non c’è nessuno penalmente responsabile, questa risoluzione, di fatto, sancisce una deresponsabilizzazione della politica su questo tema, quindi dice – questa risoluzione – che va bene non dare risposte al cittadino. Però questa è una resa sotto tanti aspetti: la responsabilità di dare risposte, la responsabilità di fare manutenzione dell’ordinario, del bene pubblico, di quello che, in qualche modo, tutti siamo costretti a utilizzare, non soltanto per gli investimenti che sono sempre stati fatti e gli incentivi, soprattutto sulla mobilità su gomma, discorso che non voglio aprire, ma è così. Si arriva al punto di utilizzare delle strade tutti i giorni che, però, si rivelano carenti, scoprendo che la manutenzione non è all’altezza, anche perché c’è una carenza di altri tipi di trasporto. A tutte le scelte che hanno portato a incentivare la mobilità su gomma adesso c’è una responsabilità politica conseguente.

Il fatto che le strade debbano essere decenti e percorribili mi sembra non possa in alcun modo, a sua volta, essere sminuito, così come non lo è certamente la gravosità dell’impegno di un Sindaco. Si tratta di fare una risoluzione per poter assicurare eventuali candidati, che in questo momento sono tentennanti, e dire loro: “Guardate che poi su questo non c’è problema”. Ne capisco – ripeto – la ragionevolezza, ma mi sembra che, dal punto di vista della logica cui dovrebbe essere improntato un mandato politico, non stia in piedi. Non solo non è promettente quello che è stato detto, ma mi sembra che si vada verso l’idea che non si devono dare risposte e che ci si deve arrendere davanti a questioni che sono non soltanto prioritarie, ma per le quali ne va letteralmente della vita dei cittadini.

A questo punto, il voto del Movimento 5 Stelle non può che essere contrario.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni.

Consigliere Molinari, prego.

 

MOLINARI: Io sono sempre più convinto di quello che abbiamo scritto nella risoluzione, se dall’esterno ogni tanto, almeno personalmente, ma forse sarò il più sbagliato di tutti, mi viene detto che noi facciamo tanta filosofia e pochi fatti. Questa discussione è la dimostrazione della nostra incredibile capacità di fare filosofia e di ignorare i problemi reali.

Detto questo, se vogliamo iniziare ad avviare un ragionamento per quanto riguarda, soprattutto sulle strade di montagna, la sostituzione della viabilità ordinaria con il traffico su rotaia, avviamolo tranquillamente. Da noi esistono le strade. Le persone che vivono in montagna per arrivare a valle utilizzano le proprie auto. Se fosse sufficiente – questo lo dico al collega Foti, che tra l’altro so sensibile, perché conosce il territorio – chiudere le strade nel momento in cui queste non sono percorribili, lo dico senza giri di parole, ad oggi tre quarti delle strade e della viabilità comunale o provinciale, di montagna, in base ai criteri annunciati anche qui da diversi colleghi, dovrebbero essere chiusi al traffico. Nel momento in cui un motociclista, che comunque paga il bollo e può percorrere queste strade, con una buca non ben gestita o con uno smottamento cade, in base a questo principio, potrebbe denunciare il Sindaco. Tornando all’inizio, il Sindaco quella strada la dovrebbe chiudere.

Quando dico “fare della filosofia” intendo che dovremmo decidere, a questo punto, di chiudere la vita di tre quarti della nostra regione. Se va bene questo atteggiamento, per l’amor di Dio, diciamolo. Un conto è fare della filosofia; un conto è cercare di affrontare i problemi. Va benissimo, lo abbiamo detto. Si è parlato di fondo della montagna. Quando fu azzerato a livello nazionale, in molti ci scandalizzammo, ma fu fatto. Fu fatto da un Governo di un colore e, guarda caso, i Governi successivi, alla fine, hanno tenuto lo stanziamento a zero, praticamente.

Questo tema affrontiamolo insieme con invocazioni a maggiori risorse, eccetera, ma – come diceva il collega Calvano – siamo di fronte ad un oceano che noi stiamo cercando di arginare o, comunque, di svuotare con dei secchielli. È un problema enorme. Se pensiamo di essere a posto con le coscienze (da lì il contenuto della risoluzione), dicendo che alla fine bisogna trovare il responsabile (perché questo è il punto; il responsabile, alla fine, è l’amministratore locale), allora io torno a dire che, nell’interesse dei cittadini, dobbiamo mettere gli amministratori seri e le persone serie, di ogni colore, che si candidano, nelle condizioni di fare il proprio mestiere. Diversamente, possiamo scrivere dei bei post su Facebook, possiamo fare delle belle conferenze stampa, ma stiamo aggirando il problema e, soprattutto, lo stiamo scaricando sul livello più basso. Se qualcuno di noi è contento, io personalmente non lo sono, e lo diciamo nel modo in cui possiamo dirlo, con una risoluzione che, giusto per capirci, di fatto, oggi rivolge un invito al nostro Governo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Molinari.

Consigliere Sassi, prego.

 

SASSI: Grazie, presidente.

Sinceramente, non volevo nemmeno intervenire perché è un tema che ha affrontato...

 

PRESIDENTE (Rainieri): Non l’abbiamo obbligata. È ancora in tempo...

 

SASSI: No, ci mancherebbe. Sono stato stimolato dall’ultimo intervento del consigliere Molinari, che è stato molto sentito, quasi accalorato e preoccupato per i nostri amministratori. Lo capisco.

Noi abbiamo imparato che, per esempio, a Roma tutto ciò che accade sulle strade è colpa del nostro Sindaco. È nato un tormentone su questo. Figuriamoci se non lo capiamo. Le precedenti Amministrazioni che, magari, non hanno fatto, hanno fatto male o non hanno potuto fare la loro parte per la manutenzione delle strade si ritrovano dinanzi a situazioni non di loro diretta responsabilità dal punto di vista dell’operato.

È altresì importante, però, non dire semplicemente che dobbiamo togliere la responsabilità perché, se non hanno soldi, come fanno a occuparsi della manutenzione delle strade. Questo è un ragionamento perfettamente logico. Vorrei capire perché non hanno soldi. Le strade sono due, o tre, o forse di più. Una potrebbe essere che hanno pensato di avere altre priorità e li hanno spesi altrove. Quindi, non avendone più, non possono fare più manutenzione. Questo è un altro motivo per cui potrebbero non avere soldi. L’altro, che trovo più plausibile oggi e più concreto, è il fatto che lo Stato non investe sulla manutenzione dell’ordinario. Si occupa della Cispadana, del passante di mezzo, della TiBre, di grandi opere strategiche, non a seconda del volere politico o delle necessità dei territori, ma in funzione del bilancio, se il bilancio lo permette (ricordo che la TiBre è diventata un po’ meno strategica in funzione del fatto che da Roma hanno tagliato i fondi alla Regione) e poi, invece di puntare i piedi, di sbattere i pugni sul tavolo, là dove va fatto, per chiedere che lo Stato non investa sulle grandi infrastrutture finché l’ordinario non è a posto, si fanno queste risoluzioni per togliere la responsabilità. Il problema delle strade, però, così non lo risolviamo. È questo, per me, il punto.

Ho sentito il consigliere Molinari dire che in questo modo aggiriamo il problema. È questa risoluzione che sta aggirando il problema. Il problema è cacciare i soldi là dove servono veramente per fare l’ordinario. E oggi leggo sui giornali che andiamo a Roma per chiedere maggiori competenze? Ma se non sapete fare l’ordinario! Vi impuntate su questo. Ma dai!

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Sassi.

Consigliere Alleva, prego.

 

ALLEVA: Devo notare che, purtroppo, in questa materia della sicurezza si continua ad insistere nel trovare il capro espiatorio. Prendiamo un settore vicino: la sicurezza del lavoro. La normativa stabilisce espressamente che chi è responsabile della sicurezza non può, però, essere perseguito penalmente se non è stato dotato dei mezzi sufficienti dal proprietario, dalla società per poter effettivamente mettere in sicurezza gli impianti.

Questa storia della sicurezza, tra l’altro, ha dato luogo curiosamente a dei cambiamenti di giurisprudenza incredibili, specialmente nella Corte d’Appello di Roma, la quale nella vecchia abusata figura del trabocchetto – spesso mortale – in cui è stata trasformata la strada dà ora un’interpretazione per cui deve stare attento il pedone o l’automobilista, l’utente. In sostanza, la pericolosità, che doveva essere esclusa in base all’articolo 2050 del Codice civile, adesso, invece, deve essere ritenuta. Da quando non ci sono più i soldi per fare la manutenzione, bisogna che i cittadini si rendano conto che girare è un pericolo. Quindi, caveat il pedone o l’automobilista. Stia attento lui. Questo è il cambiamento della giurisprudenza più recente. Sappiate che se una volta, quando una persona si rompeva una gamba nella buca non segnalata, il risarcimento era una cosa naturalissima, oggi, invece, deve dimostrare per quale motivo non è riuscito a vedere e ad evitare la buca. Questa è veramente la dimostrazione di una decadenza civile, economica e giuridica molto grave.

Se parliamo del settore penale, dico “no” ai capri espiatori. Per carità! Anche perché, in un settore tanto importante e vicino, come quello della sicurezza sul lavoro, si è già arrivati. Non è chi è teoricamente responsabile della sicurezza a dover essere imputato, se può dimostrare di non aver avuto a disposizione i fondi. Sarà, evidentemente, una responsabilità della società. Lo stesso discorso vale in questo caso: non si può scaricare tutto su una sola persona. D’altra parte, fu questo uno dei motivi alla base della decadenza dell’Impero romano: nessuno voleva più avere la responsabilità dei municipia. Ma questo perché il governo centrale non metteva i soldi e alla fine ne faceva le spese il responsabile, che potrebbe essere paragonato oggi a uno dei nostri sindaci.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Alleva.

Consigliere Calvano, prego.

 

CALVANO: Sarò brevissimo, presidente.

Intervengo solo per dire ai colleghi del Movimento 5 Stelle che hanno impiegato alcuni anni a capire che un indagato o un rinviato a giudizio poteva continuare a fare l’amministratore senza dimettersi, deduco che fra qualche anno capiranno il senso della nostra risoluzione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Calvano.

Consigliere Alleva, lei ha chiesto la parola ancora? Okay, a posto.

Consigliere Poli, prego.

 

POLI: Ho chiesto di intervenire per portare la mia esperienza. Io ho fatto il sindaco per dieci anni, come qualche altro mio collega in quest’Aula anche di appartenenza politica diversa dalla mia, di un Comune di poco più di 3.000 abitanti, con 70 chilometri di strade comunali e so benissimo cosa significa la viabilità in particolare per quelle realtà e so anche quant’è complicato fare il sindaco in particolare in quelle realtà e quali sono le responsabilità che si hanno e i rischi che si corrono anche quando si fa di più, come fanno oggi tantissimi sindaci, lo ripeto, di qualsiasi collocazione politica essi siano, per salvaguardare le condizioni di sicurezza e di incolumità dei propri cittadini.

Io non lo so se i colleghi del Movimento 5 Stelle pensano che l’Italia sia solo Roma o se pensano che ci siano situazioni nelle quali un inverno può devastare chilometri di strade con neve e gelate, perché se non si puliscono non sono transitabili, se si puliscono e si sparge il sale si sfondano. Tutto questo richiede la consapevolezza della dimensione di cosa significa fare gli amministratori in quei Comuni. Tutti fenomeni. Siete tutti fenomeni. Salvo la prova dei fatti, dove diventate, anche voi, delle persone normali. Quindi, l’attenzione che richiama il contenuto di questa risoluzione è fondamentalmente su questo aspetto della vicenda.

Se non ricordo male – lo dico senza polemica – fu proprio il Governo Berlusconi ad azzerare i fondi per la montagna, mentre questo Governo, dopo sedici anni, è riuscito ad approvare una legge – nessuno qui oggi ha fatto riferimento a questo aspetto – sui piccoli Comuni, che certo non dispone allo stato attuale di risorse in grado di coprire tutte le necessità. D’altronde, per asfaltare un chilometro di strada occorrono mediamente 20.000 euro. Se bisogna rifare le banchine, se ci sono delle frane, certamente non bastano.

Fare gli amministratori oggi in particolare di quelle realtà richiede uno spirito quasi da martire. La passione politica forse non basta: bisogna avere una vocazione al martirio. Quindi, credo che questa risoluzione vada nella direzione di richiedere un segnale di attenzione forte, che i sindaci meritano, sia quelli che lo fanno oggi sia quelli che si candideranno a farlo nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Del resto, se amiamo ripetere che i sindaci sono il primo riferimento dei cittadini, poi qualche segnale di attenzione nei loro confronti anche rispetto alle responsabilità e alle competenze che si devono assumere, oltre che alle risorse che non hanno, dobbiamo darlo.

Concludo dicendo che io non so come si faccia a sostenere che la nostra Regione, in questa legislatura ma anche nelle precedenti, non presta attenzione e non attua politiche tali da poter dare una mano a quelle realtà, a quei comuni. Io ho fatto il sindaco per dieci anni, dal 2004 al 2014, e vi assicuro, allora come adesso, convinto che molti altri sindaci possano confermare le mie parole, torno a dire al di là della propria collocazione politica, che se sono stati realizzati interventi sulle infrastrutture comunali (strade, scuole, parchi pubblici e via elencando) è grazie alla vicinanza e al sostegno della Regione. Vi potrei fare l’elenco del mio Comune, ma non servirebbe a niente, non sarebbe di utilità, perché la Regione copre un territorio molto più grande di quelle del mio Comune, ovviamente. Tuttavia, come è stato in quella realtà credo che sia stato in tutte le altre. È abbastanza? No! Ne vorrebbero ancora altre di risorse. Però, non riconoscere questo merito mi pare strumentale. Mi pare strumentale.

Io credo che di questo ci debba essere consapevolezza e coscienza e che il provvedimento che abbiamo deciso di presentare rappresenti quella sensibilità e quell’attenzione verso i sindaci e gli amministratori che meritano venga loro dedicata.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Poli.

Non avendo più nessun iscritto in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto sulle due risoluzioni e sull’emendamento a firma del consigliere Bertani.

Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Io penso che quanto ha detto il collega Molinari sia di una gravità inaudita. Quando dice che un amministratore, sapendo che una strada non è agibile, la continua a lasciare aperta, significa che a questo punto vi è una volontà ben precisa di voler realizzare o subire un processo. Quando si dice, invece, la storia della buca sulla strada, sa benissimo il consigliere Molinari che non è così. Basta un cartello di pericolo. D’altra parte, tutti coloro i quali hanno avuto la sventura di investire un cinghiale, che abitualmente ormai arrivano fino alle porte della città, sa bene che, purché ci sia il cartello di pericolo, il problema è soltanto suo, e non di terzi. È così. Ma qui non stiamo parlando della buca, stiamo parlando di altre questioni, stiamo parlando di un procedimento penale nel momento in cui si realizzano le fattispecie di cui alla legge che voi avete evocato.

Vorrei ricordare per la cronaca, consigliere Molinari, che quella legge l’avete presentata come una legge manifesto, per cui l’omicidio stradale è passato da due a sette anni, come pena, più tutte le aggravanti per coloro i quali guidano in stato di alterazione psicofisica. Non è che gli altri cittadini che vanno in giro, allora, hanno ragione di prendersi la pena che si prendono per l’omicidio stradale, invece altri debbono essere assolti solo perché ricoprono una carica. Tra parentesi, francamente non capisco quale sia il ragionamento. Quanti sono stati i procedimenti penali aperti ad oggi? Visto che la norma è del 2016 e siamo al 2017, dovreste conoscerli tutti per aver presentato questa risoluzione.

 

(interruzioni)

 

No, non ne citate neanche uno. Allora, se c’è un caso particolare, una rondine non fa primavera.

Io sono dell’avviso che si può riscrivere la norma del Codice della strada, ma non dire che la carenza di fondi giustifica la mancata manutenzione delle strade. Invece, se un Comune non fa la manutenzione del suo edificio, improvvisamente la struttura crolla e investe una persona, non è la stessa situazione. Allora, per le strade va bene, mentre per l’edificio non va bene, sempre che alla base vi sia la mancanza di fondi. Ma, allora, la mancanza di fondi diventa un’esimente per qualsiasi altra situazione. Questo è il ragionamento che si vuol fare. Anche perché non è che è amministratore perché è proprietario della strada, è amministratore anche quando è proprietario di un immobile, ivi compresa la scuola elementare. Consigliere Molinari, c’è anche chi si è assunto la responsabilità di chiudere un asilo. Ma l’alternativa era: o chiudi l’asilo, o rischi che, crollando l’asilo, ci siano delle conseguenze peggiori. Quindi, non si può teorizzare “ah, chiudiamo i due terzi delle strade”. Mi pare più sensato dire “allertiamo che la strada va percorsa a trenta all’ora perché vi sono dei problemi”. E chiunque lo sappia è a conoscenza del fatto che la velocità sul tratto di strada di cui si è proprietari la stabilisce l’ente proprietario. Quindi, se uno va a cento all’ora in una strada dove c’è il cartello che indica il limite dei 30 all’ora, e se c’è quel cartello ci sono sicuramente delle ragioni, tra cui la buca, in caso di incidente non c’è procedimento.

È diverso, invece, se tu sai che da quindici anni c’è una frana e per quindici anni hai speso tutti i soldi dove volevi, meno che su quella frana. Del resto, quando si scopre che sono agli atti della Regione alcune cartine che, da trentadue anni, indicano un punto di frana, dove poi crolla una strada – tra parentesi, non c’è stato un avviso di garanzia ad oggi, e sono passati tre anni –, la cosa è un po’ diversa.

Poi che vi sia un’altra parte del discorso per cui, invece, nel momento in cui assegni le diverse responsabilità, tutti pensano che le responsabilità si risolvano solo riempiendo le strade di cartelli, vale come per la Protezione civile: ormai ci sono più annunci da parte della Protezione civile di quanti siano i temporali. Ogni due secondi c’è un allarme. Ma questo è altro argomento.

Personalmente dico che, innanzitutto, se si vuol cambiare una norma non si sollecita il Governo bensì il Parlamento, non si parla con il ministro ma con il Governo o il Parlamento, perché il decreto-legge lo può emanare il Governo, sempre che entro sessanta giorni sia convertito in legge da parte del Parlamento. Diversamente è un disegno di legge normale, o diversamente è una proposta o disegno di legge a seconda dei due rami del Parlamento. Tra l’altro, vorrei capire qual è il ministro competente, se quello dell’interno o quello delle infrastrutture. Mi pare, infatti, che la norma riguardi il Codice della strada, perché qui è stato modificato il Codice della strada, ragion per cui la competenza è in capo al Ministero delle infrastrutture e non al Ministero dell’interno.

Questo ragionamento, comunque, è troppo difficile, quindi nell’ambito della mia modesta comprensione vedrò se astenermi o votare contro.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Consigliere Cardinali, prego.

 

CARDINALI: Intanto sono contento che abbiamo fatto una discussione quantomeno sotto il profilo anche della data della risoluzione, quindi per dire che è un tema di grande attualità. Questo penso sia l’aspetto principale.

Trovo strano pensare che liberiamo da responsabilità, quindi automaticamente cala la tensione dell’Amministrazione o del sindaco sulle manutenzioni, perché sarebbe poco sensato questo, anche perché manutenere vuol dire anche rendere i servizi agevoli, al di là della responsabilità. Penso, invece, che questo problema è giusto che sia veramente risolto, anche perché quando si è parlato e mediaticamente è uscito il tema della responsabilità per omicidio colposo relativamente ai dati autostradali la maggior parte dei cittadini l’ha inteso sotto il profilo di chi cagiona la morte correndo velocemente, guidando sotto l’effetto di alcol o di stupefacenti. Insomma, è stato letto in quel modo dall’opinione pubblica. Quindi, era quello il messaggio che si voleva dare in quel momento.

Questo messaggio che esce, questo impegno che si formula è per dare un segnale forte, che dal punto di vista politico, come diceva il collega Calvano, può essere importante, perché manda un messaggio di un certo tipo, ma che sottintende anche un altro messaggio, vale a dire che occorre rivedere complessivamente un sostegno più ampio rispetto ai costi che riguardano la manutenzione delle infrastrutture esistenti, che in parte è stata abbandonata, ma abbiamo fatto anni dove si è sviluppata un’infrastruttura anche minore per collegare anche frazioni, per collegare anche case, che oggi magari rischia di andare in difficoltà.

Senza voler pregiudicare nessuno, quindi, voteremo a favore della nostra risoluzione, come voteremo a favore dell’emendamento a firma del consigliere Bertani, perché non si vogliono pregiudicare assolutamente i danni che vengono causati, anzi su questo siamo d’accordo, mentre voteremo contro alla risoluzione del Movimento 5 Stelle.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Cardinali.

Consigliera Gibertoni, prego.

 

GIBERTONI: Ribadiamo il nostro voto contrario.

È stato detto che abbiamo imparato che un soggetto indagato può ricoprire l’incarico di sindaco, cosa che il PD, a quanto pare, secondo il consigliere Calvano, sapeva da tempo, quindi non capiamo come mai voglia togliere la possibilità a questo sindaco di essere giustamente indagato, se delle colpe ci sono.

Ricordo, comunque, che il livello da tutelare è quello del cittadino, non quello del sindaco. Certo, il sindaco deve essere aiutato nel suo lavoro e, come abbiamo detto prima, deve essere messo in condizione di lavorare seriamente. Diversamente, se non viene messo in condizione di lavorare seriamente, non vogliamo assistere a un rimpallo delle colpe, ma vogliamo che tutti i livelli di Governo si attivino perché il sindaco prioritariamente per i suoi cittadini sia messo in condizione di lavorare seriamente.

Allora, dato che non è chiaro e non è emerso in nessun modo in questa discussione chi è il soggetto che si deve assumere eventualmente questa responsabilità, significa che essa finisce in un nulla, non esiste più da nessuna parte, togliendo in questo modo al cittadino il diritto di individuare una responsabilità e concedendo in questo senso una sorta di alibi alla politica per non dare più vere risposte.

Per queste ragioni, il voto del Movimento 5 Stelle, a fronte di una risoluzione di questa natura, è contrario.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni.

Ci sono altri interventi in dichiarazione di voto?

Consigliere Pompignoli, prego.

 

POMPIGNOLI: Grazie.

Intervengo semplicemente per ribadire che questa risoluzione pone come valutazione l’inserimento di un’esimente di fatto agli amministratori, che comunque ricoprono un ruolo tale per cui possono essere responsabili penalmente di quello che capita nelle strade a livello di colposità, quindi negligenza, imperizia e imprudenza, per sottolineare che riteniamo non sia questa la strada giusta da percorrere e per dichiarare che voteremo contro la risoluzione presentata dal Partito Democratico, contro l’emendamento in quanto lo riteniamo fondamentalmente ultroneo rispetto al disposto della risoluzione, perché è ovvio che il risarcimento del danno deve essere considerato rispetto a chi subisce un danno a causa di un incidente stradale, e contro la risoluzione del Movimento 5 Stelle.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pompignoli.

Non ci sono altri iscritti in dichiarazione di voto.

Ricordo che gli scrutatori sono le consigliere Tarasconi, Sensoli e Serri, che non è presente.

Consigliere Cardinali, prego.

 

CARDINALI: Chiedo il voto elettronico.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Per le due risoluzioni e l’emendamento?

 

CARDINALI: Sì.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Okay. Benissimo.

Grazie, consigliere Cardinali.

Nomino scrutatori le consigliere Tarasconi, Sensoli e Nadia Rossi, che sostituisce la consigliera Serri.

Se nessun altro consigliere chiede di parlare, si proceda alla votazione dell’emendamento 1 alla risoluzione 2946, a firma del consigliere Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

41

Assenti

 

9

Votanti

 

40

Favorevoli

 

27

Contrari

 

10

Astenuti

 

3

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è approvato.

Si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 2946, a firma dei consiglieri Cardinali, Molinari, Caliandro, Calvano, Tarasconi, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

40

Assenti

 

10

Votanti

 

39

Favorevoli

 

21

Contrari

 

15

Astenuti

 

3

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione è approvata.

Si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 5435, a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli, Sassi, Piccinini, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

40

Assenti

 

10

Votanti

 

39

Favorevoli

 

5

Contrari

 

30

Astenuti

 

4

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione è respinta.

Passiamo al prossimo argomento. Visto che sono tredici, le risoluzioni, leggerò i numeri e il primo firmatario.

Consigliera Serri, scusi non avevo visto.

 

SERRI: Non ha funzionato il mio voto: per la prima risoluzione il mio voto è favorevole.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Benissimo. Grazie, consigliera Serri.

 

OGGETTI 4979 - 1667 - 2778 - 4419 - 5427 - 5429 - 5436 - 5437 - 5441 - 5444 - 1666 - 1056 - 1258

Risoluzioni sui punti nascita nelle aree montane

(Risoluzioni oggetti 4979 - 1667 - 2778 - 4419 - 5427 - 5429 - 5436 - 5441 - 1666 - Dichiarazioni di voto e reiezione)

(Risoluzioni oggetti 5437 - 5444 - Dichiarazioni di voto e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Dicevo, visto che sono tredici, leggerò i numeri, il primo firmatario ed eventuali emendamenti su ogni risoluzione.

Partiamo con la risoluzione 4979, a firma Bignami, su cui insiste un emendamento a firma della consigliera Sensoli; la 1667, a prima firma Sensoli, su cui insiste un emendamento della consigliera Sensoli; la 2778, a prima firma Rainieri; la 4419 a prima firma Delmonte; la 5427, a prima firma Sensoli; la 5429, Gibertoni; 5436, Rainieri; la 5437, Cardinali, su cui insiste un emendamento a firma del consigliere Cardinali; la 5441, a firma Foti; la 5444, a firma Zoffoli, su cui insiste una proposta di emendamento a firma Sensoli, Sassi, Gibertoni; la 1666, a firma Bignami; la 1056 a firma Bignami; la 1258 a firma Sassi.

È aperta la discussione generale.

Se non ci sono iscritti in discussione generale, passiamo alla discussione generale sugli emendamenti.

Se non ci sono interventi in discussione generale sugli emendamenti, passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte sulle risoluzioni e sugli emendamenti. Cinque minuti per Gruppo.

La parola al consigliere Zoffoli.

 

ZOFFOLI: Non ho capito: la discussione generale su tutti…?

 

PRESIDENTE (Rainieri): Le abbiamo già passate tutte, quelle. Siamo alle dichiarazioni di voto congiunte tra le risoluzioni e gli emendamenti: cinque minuti per Gruppo.

Consigliere Zoffoli, prego.

 

ZOFFOLI: È stato talmente veloce, il ragionamento, che non sono riuscito a richiedere la parola…

 

PRESIDENTE (Rainieri): No, consigliere Zoffoli, mi scusi…

 

ZOFFOLI: No, sono stato io.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Ho ripetuto per quattro volte se qualcuno voleva intervenire, prima in discussione generale sui documenti, quindi sulle risoluzioni, e poi sugli emendamenti. Se però nessuno interviene non possiamo star qui fino a sera ad aspettare che qualcuno ritorni presente agli argomenti che si discutono in Aula.

Se lei vuol parlare, ha cinque minuti di tempo in dichiarazione di voto per il suo Gruppo. Prego.

 

ZOFFOLI: Questo argomento del percorso nascita credo sia il più gettonato all’interno dei documenti votati e discussi sia in Assemblea che in Commissione.

Il percorso è sempre stato molto chiaro da parte dell’assessorato su queste tematiche, un percorso che ha portato a chiarire bene che non c’era la volontà di chiudere per spendere di meno, ma per mantenere la sicurezza nei territori.

La Commissione nascita regionale è stata incaricata di valutare la possibilità di chiedere le deroghe. L’assessore, come d’accordo nel percorso che avevamo tutti assieme deciso, è venuta a relazionare in Commissione, avendo ben chiaro che proponeva quattro chiusure e due deroghe. Le motivazioni non sto a riportarle perché il tempo non c’è, ma è stato deciso, in quel contesto, tutti d’accordo, di andare a chiedere le deroghe dei sei punti nascita al Comitato percorso nascita nazionale. In base a quello che veniva proposto nel Comitato, si sarebbe adeguato l’assessorato rispetto alla realizzazione.

Il Comitato nazionale ha proposto tre chiusure e tre deroghe. Anche qui, tralascio le motivazioni che sono note a tutti, per cui, oggi ci troviamo nella condizione, come ieri ha ben definito l’assessore, di avere due preoccupazioni importanti. Intanto non ci sono le condizioni di sicurezza, l’abbiamo visto, l’abbiamo ormai accertato nella lettura delle relazioni, sia dalla Commissione nascita regionale che del Comitato percorso nascita nazionale, per cui non stiamo ad analizzare questo, dobbiamo avere appunto, come dicevo, due preoccupazioni. La prima è quella del mantenimento e della messa in sicurezza dei percorsi nascita e di una programmazione che preveda immediati finanziamenti e immediata realizzazione per consolidare i presìdi ospedalieri nelle zone più disagiate.

Rispetto al percorso nascita ci sono già nel Piano sociosanitario che abbiamo appena approvato, delle schede sull’assistenza alle donne, sulle politiche anche nei confronti dei neonati, eccetera, dobbiamo quindi presidiare che, in quei tre ospedali, venga fatta solo la sospensione della nascita e che tutto il resto venga potenziato, con oltretutto, la possibilità di ricorrere all’elisoccorso anche notturno, 24 ore, per potere essere sempre pronti nelle emergenze. Dobbiamo presidiare, inoltre, che vengano fatti investimenti importanti, che rendano questi ospedali in zone disagiate, in grado di poter sviluppare sul territorio quel presidio sanitario indispensabile soprattutto sui percorsi dei pronto soccorso, delle sale operatorie e dell’accessibilità delle strutture sanitarie.

L’unica cosa che abbiamo aggiunto nella nostra risoluzione è il monitoraggio che chiediamo che la Giunta si impegni a fare rispetto alla realizzazione delle programmazioni dei potenziamenti degli ospedali. È un percorso importante, che vogliamo monitorare, perché è evidente che se oggi si decide la chiusura dell’assistenza alla nascita nei territori, non si è in condizioni di delegare senza verifiche e controlli rispetto al mantenimento della sicurezza sui presìdi di nascita, sui percorsi nascita, su tutte le politiche legate ai percorsi nascita e sul consolidamento degli investimenti sulle strutture degli ospedali di montagna.

Per cui – e chiudo, mi scuso se non sono intervenuto in discussione generale, ma non avevo capito bene e quindi ho dovuto condensare il mio intervento nella dichiarazione di voto – noi voteremo chiaramente a favore della risoluzione che ha come primo firmatario il consigliere Cardinali, e naturalmente quella di cui io sono primo firmatario.

Voteremo invece contro tutte le altre perché hanno tutte un percorso che vuole rimettere in discussione quello che è stato fatto in questi tre anni e che noi riteniamo abbia portato a decisioni che sono molto dolorose sicuramente, ma condivisibili in un’ottica di consolidamento e di sicurezza dei territori di montagna.

Per cui – e chiudo, mi scuso se non ho capito bene, ma ho dovuto condensare il mio intervento nella dichiarazione di voto – noi voteremo chiaramente a favore della risoluzione che ha come primo firmatario il consigliere Cardinali, e naturalmente quella di cui io sono primo firmatario.

Voteremo invece contro tutte le altre perché hanno tutte un percorso che vuole rimettere in discussione quello che è stato fatto in questi tre anni e che noi riteniamo abbia portato a decisioni che sono molto dolorose sicuramente, ma condivisibili in un’ottica di consolidamento e di sicurezza dei territori di montagna.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Zoffoli.

Se non ci sono altri interventi in dichiarazione di voto, la parola al consigliere Foti. Prego.

 

FOTI: Io capisco la fretta, però dico anche che non ci sono neanche tutte le risoluzioni, visto che continuano ad arrivare degli emendamenti. Siamo in dichiarazione di voto, faccio presente. Non si può continuare su alcune cose…

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Foti, nessuno ha fretta. Io le do i cinque minuti di cui lei dispone, ma gli emendamenti che stanno distribuendo sono sulle risoluzioni.

 

FOTI: Allora chiedo la presenza dell’assessore…

 

PRESIDENTE (Rainieri): Dell’assessore alla Sanità?

 

FOTI: Certo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Oggi mi dicono che l’assessore abbia…

 

FOTI: Non è stato annunciato.

 

PRESIDENTE (Rainieri): La presidente che ha aperto l’Assemblea, credo che abbia annunciato, stamattina, la giustificazione dell’assessore.

 

FOTI: L’ha detto? Non mi risulta.

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’assessore Venturi ha giustificato l’assenza per la seduta antimeridiana e pomeridiana del 18 ottobre.

 

FOTI: Bene. Quindi lo sostituisce il segretario della presidenza? Ci sarà qualcuno che risponde, no?

Comunque, volevo dire soltanto, molto brevemente, che il tema è noto, le posizioni politiche sono altrettanto note. Mi pare semplicemente molto opinabile quanto ieri è stato detto in quest’Aula dall’assessore, ma soprattutto, mi pare molto opinabile che si continui a dire che c’è una riunione il 25 ottobre su questo tema, nelle Commissioni, senza che nessuno si sia preoccupato di dire che fino a prova contraria le Commissioni sono convocate quando arriva l’avviso di convocazione.

Per quanto mi riguarda, io sono favorevole al mantenimento di tutti e tre i punti nascita che oggi vengono chiusi, quindi non ho altro da aggiungere, se non rimarcare che al di là della giustificazione o meno, perché cosa fosse calendarizzato lo sapevano tutti, su un tema così importante oggi non è presente l’assessore delegato.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Consigliere Zoffoli.

 

ZOFFOLI: Volevo solo chiarire la questione del 25, fatto da presidente di Commissione…

 

PRESIDENTE (Rainieri): Per fatto personale, quindi?

 

ZOFFOLI: Sì.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Non c’è fatto personale…

 

ZOFFOLI: Volevo solo chiarire la questione del 25 novembre. Rispetto alla convocazione…

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Zoffoli, io capisco il suo intervento, ma lei ha già utilizzato sei minuti e mezzo.

 

ZOFFOLI: Allora come fatto personale.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Non c’è il fatto personale perché ha semplicemente dato un’informazione.

 

ZOFFOLI: Sta accusando di una cosa…

 

VOCE: L’ha detto Caliandro ieri.

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’ha detto Caliandro ieri, esatto, questo non è che …

 

ZOFFOLI: Infatti era stato comunicato in Commissione che il 25 c’era una Commissione congiunta, quindi era un dato noto.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Benissimo, la ringraziamo, grazie della comunicazione.

Consigliere Foti, è un errore la sua richiesta?

 

FOTI: Solo che era ottobre e non novembre…

 

PRESIDENTE (Rainieri): Benissimo, abbiamo chiarito.

Non avendo più nessuno iscritto in dichiarazione di voto, passiamo alla votazione.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1 alla risoluzione 4979, a firma del consigliere Bignami.

Chiediamo l’assenso al consigliere Bignami, che dà l’assenso.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 (a firma della consigliera Sensoli) è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 4979, a prima firma del consigliere Bignami.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 4979 è respinta.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma Sensoli, alla risoluzione 1667 a firma Sensoli.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è respinto.

Passiamo alla votazione della risoluzione.

Consigliere Delmonte, prego.

 

DELMONTE: Per questa risoluzione chiedo il voto elettronico.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Delmonte.

Se nessun consigliere chiede di parlare, si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 1667, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani, Gibertoni, Piccinini e Sassi, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

43

Assenti

 

7

Votanti

 

43

Favorevoli

 

21

Contrari

 

22

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 1667 è respinta.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 2778, a prima firma del consigliere Rainieri.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 2778 è respinta.

Passiamo alla votazione della risoluzione oggetto 4419, a prima firma del consigliere Delmonte.

Consigliere Delmonte, prego.

 

DELMONTE: Chiedo il voto elettronico anche su questa risoluzione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Delmonte.

Se nessun consigliere chiede di parlare, si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 4419, a firma dei consiglieri Delmonte, Rainieri, Bargi, Fabbri, Marchetti Daniele, Rancan, Liverani, Pettazzoni e Pompignoli, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

43

Assenti

 

7

Votanti

 

43

Favorevoli

 

21

Contrari

 

22

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 4419 è respinta.

Passiamo alla risoluzione oggetto 5427, a prima firma Sensoli.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Chiedo la votazione elettronica.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Se nessun consigliere chiede di parlare, si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 5427, a firma delle consigliere Sensoli e Gibertoni, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

43

Assenti

 

7

Votanti

 

43

Favorevoli

 

21

Contrari

 

22

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 5427 è respinta.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 5429, a prima firma della consigliera Gibertoni.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 5429 è respinta.

Passiamo alla votazione della risoluzione oggetto 5436, a prima firma Rainieri.

Consigliere Delmonte, prego.

 

DELMONTE: Chiedo la votazione elettronica.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Delmonte.

Se nessun consigliere chiede di parlare, si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 5436, a firma dei consiglieri Rainieri, Delmonte, Bargi, Fabbri, Rancan, Marchetti Daniele, Liverani, Pettazzoni e Pompignoli, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

43

Assenti

 

7

Votanti

 

43

Favorevoli

 

21

Contrari

 

22

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 5436 è respinta.

Passiamo all’emendamento 1 alla risoluzione oggetto 5437, a firma del consigliere Cardinali. Non chiedo l’assenso al consigliere Cardinali, visto che è suo.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma del consigliere Cardinali.

 

(interruzioni)

 

Scusatemi.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 1, a firma del consigliere Cardinali, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

42

Assenti

 

8

Votanti

 

42

Favorevoli

 

22

Contrari

 

1

Astenuti

 

19

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 alla risoluzione è approvato.

Se nessun consigliere chiede di parlare, si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 5437, a firma dei consiglieri Cardinali, Caliandro, Zoffoli, Zappaterra, Lori, Iotti.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Constatata la presenza di n. 25 consiglieri sospendo la seduta per mancanza del numero legale.

 

(La seduta, sospesa alle ore 12,25, è ripresa alle ore 12,34)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Riprendiamo i lavori dell’Aula.

Se nessun consigliere chiede di parlare, si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 5437, a firma dei consiglieri Cardinali, Caliandro, Zoffoli, Zappaterra, Lori, Iotti.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione. Presenti 23; votanti 22; favorevoli 20; contrari nessuno, astenuti 2.

 

(I consiglieri Bargi, Delmonte, Liverani, Marchetti Daniele, Pompignoli, Rancan sono presenti in Aula)

 

PRESIDENTE (Rainieri): A questo punto c’è il numero legale. La votazione è valida.

 

(interruzioni)

 

Non è la scheda. Non è la scheda che dà la presenza. È la presenza fisica in Aula.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 5441, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 5441 è respinta.

Passiamo alla risoluzione oggetto 5444, su cui insiste l’emendamento 1, a prima firma Sensoli.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1.

Chiedo al consigliere Zoffoli l’assenso.

Consigliere Zoffoli, prego.

 

ZOFFOLI: No.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Non c’è l’assenso del consigliere Zoffoli.

 

(interruzioni)

 

Scusatemi, non avendo ottenuto l’assenso alla votazione dell’emendamento, non si mette in votazione l’emendamento a prima firma Sensoli.

Passiamo, quindi, alla votazione…

 

VOCE: della risoluzione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie per il suggerimento, sottosegretario.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 5444, a firma del consigliere Zoffoli.

 

(È approvata a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 5444 è approvata.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 1666, a firma del consigliere Bignami.

 

(È respinta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 1666 è respinta.

 

BERTANI: Chiedo la verifica del numero legale, presidente.

 

(interruzioni)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Ancora c’è un presidente che nel bene e nel male sa quello che sta facendo. Per cui, chiedo ai consiglieri di stare tranquilli. Abbiamo ripreso le votazioni. È possibile fare delle richieste, legittime, al presidente.

Il consigliere Bertani ha chiesto la parola.

 

BERTANI: Chiedo la verifica del numero legale di questa votazione e anche di quella precedente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Di quella precedente… Diciamo che non è retroattiva la sua richiesta. Per cui, su questa votazione ci sono 30 schede.

Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Per richiamo al Regolamento, presidente. Lei, giustamente, ha proclamato l’approvazione della precedente risoluzione, se non erro. Però, gli uffici sanno perfettamente chi è presente e chi è assente. Quindi, possiamo avere esattamente la proclamazione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Facciamo fare l’accertamento. Nel frattempo, abbiamo al momento 31 presenze.

 

(interruzioni)

 

Chi non è presente, però, deve dichiararlo. Io non è che posso immaginarmi che se c’è la scheda uno è presente o non è presente.

 

(interruzioni)

 

Lo so, ma…

Poi facciamo la verifica. Andiamo avanti, intanto.

Passiamo alla risoluzione 1056, a firma del consigliere Bignami.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Chiedevo la verifica del numero legale. Io non vedo nessuno in Aula. Vedo molti posti vuoti in Aula. Anche se ci sono le schede, a me sembra che il numero legale non ci sia.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Devo fare l’appello nominale, ma i consiglieri segretari non sono presenti. Mi serve un consigliere giovane. Siete tutti giovani, però devo scegliere il più giovane. Lia Montalti, venga qui al mio fianco. Grazie.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Avrei anche un’altra richiesta. Nelle votazioni precedenti erano tutti presenti gli scrutatori? Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Nelle votazioni precedenti sì, finché l’Aula è rimasta aperta. Dopodiché, sulla votazione elettronica non c’è bisogno dello scrutatore.

Consigliere Caliandro, prego. Sull’ordine dei lavori?

 

CALIANDRO: Sì, sull’ordine dei lavori, presidente.

Vorrei comprendere cosa spinge in questo momento la riflessione alla domanda che è stata sollevata per il semplice fatto che è stato fatto questo ordine dei lavori, quest’ordine di trattazione per consentire alle minoranze di poter discutere ed esporre le proprie risoluzioni. Quelle che mancano sono tutte risoluzioni di minoranza. Vedo totalmente assenti e disinteressate al dibattito nel merito le minoranze e quindi chiedo a quest’Aula che esprima una nota di demerito nei confronti di questo atteggiamento così poco rispettoso delle persone che ieri sono venute qui, ma anche del ruolo che come consiglieri siamo chiamati a dare, perché ci stiamo esponendo a favore di stampa ad un’immagine che veramente è cialtronesca della politica. Io chiedo che quest’aula si ribelli a questo atteggiamento e che esprima tutto il suo disgusto rispetto al vostro atteggiamento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Caliandro.

Ricordo al consigliere Bertani, che però è uscito, che avendo chiesto la verifica lui è conteggiato presente anche se è uscito.

In merito a quello che ha detto il presidente Caliandro…

 

(interruzioni)

 

Assessore, ribadisco. Rispetto a quello che ha detto il presidente Caliandro, stiamo dando un’ulteriore brutta immagine dell’Aula. Quindi, chiedo di lasciar fare il proprio lavoro a ognuno di noi in base alle cariche che ricoprono.

Assessore, chiedo anche a lei un minimo di serenità, sennò non finiamo più.

Per quanto riguarda la richiesta del presidente Caliandro, ne discuterete in Capigruppo, perché eventualmente questa Presidenza non è tenuta a darle le risposte che lei ha chiesto. Ci mancherebbe altro.

Proseguiamo con la verifica del numero legale, come richiesto dal consigliere Bertani, in un unico appello.

Prego, consigliera Montalti.

 

La consigliera Montalti effettua l’appello dei consiglieri:

 

AIMI Enrico

(assente)

ALLEVA Piergiovanni

(assente)

BAGNARI Mirco

presente

BARGI Stefano

(assente)

BERTANI Andrea

presente

BESSI Gianni

(assente)

BIGNAMI Galeazzo

(assente)

BONACCINI Stefano

(assente)

BOSCHINI Giuseppe

(assente)

CALIANDRO Stefano

presente

CALVANO Paolo

presente

CAMPEDELLI Enrico

presente

CARDINALI Alessandro

presente

DELMONTE Gabriele

(assente)

FABBRI Alan

(assente)

FOTI Tommaso

(assente)

GIBERTONI Giulia

(assente)

IOTTI Massimo

presente

LIVERANI Andrea

(assente)

LORI Barbara

presente

MARCHETTI Daniele

(assente)

MARCHETTI Francesca

(assente)

MOLINARI Gian Luigi

presente

MONTALTI Lia

presente

MORI Roberta

presente

MUMOLO Antonio

presente

PARUOLO Giuseppe

presente

PETTAZZONI Marco

(assente)

PICCININI Silvia

(assente)

POLI Roberto

presente

POMPIGNOLI Massimiliano

(assente)

PRODI Silvia

presente

PRUCCOLI Giorgio

presente

RAINIERI Fabio

presente

RANCAN Matteo

(assente)

RAVAIOLI Valentina

(assente)

RONTINI Manuela

presente

ROSSI Andrea

presente

ROSSI Nadia

presente

SABATTINI Luca

presente

SALIERA Simonetta

(assente)

SASSI Gian Luca

(assente)

SENSOLI Raffaella

(assente)

SERRI Luciana

presente

SONCINI Ottavia

(assente)

TARASCONI Katia

presente

TARUFFI Igor

presente

TORRI Yuri

(assente)

ZAPPATERRA Marcella

presente

ZOFFOLI Paolo

presente

 

PRESIDENTE (Rainieri): Sono 26 presenti.

Andiamo avanti con le risoluzioni.

Risoluzione 1056, a prima firma consigliere Bignami.

 

(interruzioni)

 

Scusatemi, riprendiamo le votazioni con la risoluzione 1056 a prima firma consigliere Bignami.

 

(interruzioni)

 

L’abbiamo appena fatta la verifica su questo oggetto. La può chiedere eventualmente sul prossimo oggetto, ma su questo l’abbiamo appena fatta.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione, oggetto 1056. 

 

(interruzioni)

 

Chiede il voto elettronico? Schiacci il bottone, però.

 

(interruzioni)

 

Ho capito, però io non è che posso…

Questo è legittimo. Più fate così, più perdiamo tempo alla fine.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Chiedo il voto elettronico.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani. Va bene.

Si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 1056, a firma del consigliere Bignami.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Non c’è il numero legale.

Sospendo l’Aula per la seconda volta. A questo punto devo sospendere i lavori perché sono quasi le ore 13.

Sospendo i lavori, che ricominceranno, nell’eventualità ci dovesse essere il numero legale, alle ore 14. Grazie.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 12,54

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Patrizio BIANCHI, Simona CASELLI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Elisabetta GUALMINI, Massimo MEZZETTI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta il presidente della Giunta Stefano BONACCINI, gli assessori Raffaele DONINI, Emma PETITTI, Sergio VENTURI e i consiglieri Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Francesca MARCHETTI, Valentina RAVAIOLI e Ottavia SONCINI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 2946 “Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni a livello nazionale insieme al Ministero affinché venga ridefinita la responsabilità degli amministratori degli enti proprietari delle strade, non dovendo ascriversi ad essi alcuna colpa perlomeno laddove la mancata manutenzione che abbia causato l'evento mortale sia da attribuirsi a mancanza di fondi destinabili ad essa. A firma dei Consiglieri: Cardinali, Molinari, Caliandro, Calvano, Tarasconi”

 

Votazione emendamento 1, a firma del consigliere Bertani

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 27

Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Andrea BERTANI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 10

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN.

 

Astenuti: 3

Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 9

Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Alan FABBRI, Francesca MARCHETTI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Simonetta SALIERA, Ottavia SONCINI.

 

Votazione risoluzione oggetto 2946

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 22

Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 15

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Astenuti: 3

Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 9

Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Alan FABBRI, Francesca MARCHETTI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Simonetta SALIERA, Ottavia SONCINI.

 

OGGETTO 5435 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi, in tutte le sedi opportune e in Conferenza Stato Regioni, affinché si provveda a sollecitare il Governo, anche attraverso la sottoscrizione di un documento comune che lo impegni in maniera cogente, a stanziare con urgenza le risorse necessarie all'esercizio delle funzioni fondamentali delle Province, ad assicurare, conseguentemente, un'adeguata manutenzione delle strade provinciali e dell'edilizia scolastica superiore, ponendo inoltre in essere le iniziative necessarie perché si arrivi rapidamente alla soppressione delle Province e alla ripresa degli investimenti nei settori tuttora assegnati a questi Enti. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli, Sassi, Piccinini”

 

Presenti: 40

 

Favorevoli: 5

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 30

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Tommaso FOTI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Giorgio PRUCCOLI, Matteo RANCAN, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 4

Piergiovanni ALLEVA, Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 10

Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Alan FABBRI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Simonetta SALIERA, Ottavia SONCINI.

 

OGGETTO 1667 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare la richiesta di deroga al Ministero per tutti i punti nascita che soddisfino le condizioni previste dal D.M. del 11/11/2015, al fine di aprire la possibilità di sperimentazione, in aree montane, di punti nascite con meno di 500 parti annui, valutando inoltre la riapertura di quello dell'Ospedale Costa di Porretta Terme. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Gibertoni, Piccinini, Sassi”

 

Presenti: 43

 

Favorevoli: 21

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 22

Mirco BAGNARI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Assenti: 7

Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Francesca MARCHETTI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Ottavia SONCINI.

 

OGGETTO 4419 “Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a far proprie, nel considerare l’opportunità del mantenimento operativo dei Punti nascita di Castelnovo ne’ Monti, Borgo Val di Taro e Pavullo nel Frignano, valutazioni politiche più ampie di quelle esclusivamente sanitarie e formalizzare al Ministro della salute la richiesta di deroga alla chiusura degli stessi reparti. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Rainieri, Bargi, Fabbri, Marchetti Daniele, Rancan, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli”

 

Presenti: 43

 

Favorevoli: 21

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 22

Mirco BAGNARI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Assenti: 7

Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Francesca MARCHETTI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Ottavia SONCINI.

 

OGGETTO 5427 “Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare di avanzare un'ulteriore richiesta, meglio motivata e supportata, di deroga al Ministero per i punti nascita di Castelnovo ne' Monti (RE), Pavullo nel Frignano (MO) e Borgo Val di Taro (PR), di valutare il mantenimento delle attività dei suddetti punti nascita, anche in presenza di un ulteriore parere negativo da parte del Ministero della Salute, ad attivare azioni volte ad aumentare il tasso di fidelizzazione delle donne, delle aree dei suddetti punti nascita, anche promuovendo innovativi servizi di ostetricia, ginecologia e di neonatologia e pediatria autonomi, assicurando inoltre gli standard operativi, tecnologici e di sicurezza ostetrica e pediatrico-neonatologica definiti dall'accordo del 2010. A firma delle Consigliere: Sensoli, Gibertoni”

 

Presenti: 43

 

Favorevoli: 21

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 22

Mirco BAGNARI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Assenti: 7

Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Francesca MARCHETTI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Ottavia SONCINI.

 

OGGETTO 5436 “Risoluzione per impegnare la Giunta a mantenere operativi i punti nascita di Castelnovo ne’ Monti, Borgo Val di Taro e Pavullo nel Frignano per garantire sicurezza alle gestanti ed ai nascituri. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Delmonte, Bargi, Fabbri, Rancan, Marchetti Daniele, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli”

 

Presenti: 43

 

Favorevoli: 21

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 22

Mirco BAGNARI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Assenti: 7

Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Francesca MARCHETTI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Ottavia SONCINI.

 

OGGETTO 5437 “Risoluzione per impegnare la Giunta a fornire rassicurazioni in merito alla volontà di continuare a sostenere e potenziare gli ospedali di Borgo Val di Taro, Castelnovo ne’ Monti, Lagosanto, Pavullo nel Frignano e Porretta Terme. A firma dei Consiglieri: Cardinali, Caliandro, Zoffoli, Zappaterra, Lori, Iotti”

 

Votazione emendamento 1 a firma del consigliere Cardinali

 

Presenti: 42

 

Favorevoli: 22

Mirco BAGNARI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 1

Fabio RAINIERI.

 

Astenuti: 19

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Assenti: 8

Piergiovanni ALLEVA, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Francesca MARCHETTI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Ottavia SONCINI.

 

Votazione risoluzione oggetto 5437 - Mancanza del numero legale

 

Presenti: 25

 

Favorevoli: 22

Mirco BAGNARI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 2

Silvia PRODI, Igor TARUFFI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 25

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Ottavia SONCINI, Yuri TORRI.

 

Votazione risoluzione oggetto 5437

 

Presenti: 29

 

Favorevoli: 20

Mirco BAGNARI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 2

Silvia PRODI, Igor TARUFFI.

 

Non votanti: 7

Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN.

 

Assenti: 21

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Francesca MARCHETTI, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Ottavia SONCINI, Yuri TORRI.

 

OGGETTO 1056 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi, di concerto con il Governo, al fine di garantire, anche nei territori montani della Regione Emilia-Romagna, il diritto di nascere nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, aggiornando i requisiti e gli standard organizzativi, tecnologici e di sicurezza riguardanti i punti-nascita con volumi di attività inferiori a 500 parti annuali. A firma del Consigliere: Bignami”

 

Mancanza del numero legale

 

Presenti: 24

 

Favorevoli: 2

Andrea BERTANI, Silvia PRODI.

 

Contrari: 21

Mirco BAGNARI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 26

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Ottavia SONCINI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 5285 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi con ogni mezzo a sua disposizione affinché, attraverso sostegni agli allevatori o con altre iniziative, si possano il più possibile limitare i danni alla filiera del Parmigiano Reggiano derivanti dalla riduzione della produzione di fieni nel comprensorio della stessa D.O.P. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Rancan, Marchetti Daniele, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli, Bargi”

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Rainieri e Serri:

«a) I due capoversi “Osservato” vengono così sostituiti integralmente:

Osservato che la drastica diminuzione della produzione di fieni ha comportato un aumento del prezzo di mercato dei foraggi e conseguentemente dei costi di produzione per le aziende agricole già stressate dalle molteplici problematiche dovute alla siccità.

b) Aggiungere il capoverso “Dato atto”

- che la Regione Emilia-Romagna ha svolto un costante lavoro di verifica e monitoraggio della situazione a livello territoriale finalizzato alla raccolta di elementi in grado di supportare la richiesta di “dichiarazione dello stato di emergenza nazionale” per la crisi idrica che ha colpito l’intero territorio regionale;

- che il 22 giugno, sulla base della richiesta formalizzata dalla Regione, il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale per le province di Piacenza e Parma;

- che il Presidente della Giunta regionale, in qualità di Commissario straordinario, ha successivamente disposto l’estensione dello stato di emergenza ad altre porzioni del territorio regionale e stabilito, unitamente ad un incremento dei rilasci da bacini appenninici, una serie di deroghe al deflusso minimo vitale dei corsi d’acqua per consentire la prosecuzione dell’irrigazione;

- che i Servizi Territoriali Agricoltura, caccia e pesca stanno attualmente verificando, ai fini della delimitazione dei territori colpiti, l’entità dei danni provocati dalla siccità.

c) Il capoverso “Ricordato” viene eliminato.

d) Sostituire la parte relativa all’impegno per la Giunta regionale con le seguenti parole: “Ad attivarsi con ogni mezzo a sua disposizione affinché si possano il più possibile limitare i danni alla filiera del Parmigiano Reggiano derivanti dalla riduzione della produzione di fieni nel comprensorio della stessa D.O.P. valutando anche l’attribuzione del massimo quantitativo estensibile per le maggiorazioni di assegnazioni di carburante agricolo fiscalmente agevolato”.»

(Approvato)

 

OGGETTO 2946 “Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni a livello nazionale insieme al Ministero affinché venga ridefinita la responsabilità degli amministratori degli enti proprietari delle strade, non dovendo ascriversi ad essi alcuna colpa perlomeno laddove la mancata manutenzione che abbia causato l'evento mortale sia da attribuirsi a mancanza di fondi destinabili ad essa. A firma dei Consiglieri: Cardinali, Molinari, Caliandro, Calvano, Tarasconi”

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Bertani:

«Alla fine del dispositivo è aggiunta la seguente frase:

“senza pregiudicare il diritto al giusto risarcimento ai soggetti danneggiati.”»

(Approvato)

 

OGGETTO 4979 “Risoluzione per impegnare la Giunta a dare mandato all'ASL affinché dia corso immediatamente alla riapertura del Punto Nascite di Porretta Terme (BO). A firma del Consigliere: Bignami”

 

Emendamento 1, a firma della consigliera Sensoli:

«Alla fine del dispositivo è aggiunta la seguente frase:

“e dell’Ospedale di Lagosanto.”»

(Respinto)

 

OGGETTO 1667 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare la richiesta di deroga al Ministero per tutti i punti nascita che soddisfino le condizioni previste dal D.M. del 11/11/2015, al fine di aprire la possibilità di sperimentazione, in aree montane, di punti nascite con meno di 500 parti annui, valutando inoltre la riapertura di quello dell'Ospedale Costa di Porretta Terme. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Gibertoni, Piccinini, Sassi”

 

Emendamento 1, a firma della consigliera Sensoli:

«Alla fine del dispositivo è aggiunta la seguente frase:

“a valutare la riapertura del punto nascita di Lagosanto.”»

(Respinto)

 

OGGETTO 5437 “Risoluzione per impegnare la Giunta a fornire rassicurazioni in merito alla volontà di continuare a sostenere e potenziare gli ospedali di Borgo Val di Taro, Castelnovo ne’ Monti, Lagosanto, Pavullo nel Frignano e Porretta Terme. A firma dei Consiglieri: Cardinali, Caliandro, Zoffoli, Zappaterra, Lori, Iotti”

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Cardinali:

«Al quarto capoverso dopo il “Considerato che” dopo le parole “chirurgia oculistica ed otorinolaringoiatrica”

Inserire la frase “risultano comprensibili le preoccupazioni dei cittadini rispetto alla mancata deroga per il punto nascita ed alle problematiche sopra evidenziate, tanto più”.»

(Approvato)

 

OGGETTO 5444 “Risoluzione per impegnare la Giunta a dare corso al progetto di riorganizzazione degli ospedali di montagna della Regione, attuando gli investimenti a favore degli ospedali di Borgo Val di Taro, Castelnovo né Monti e Pavullo nel Frignano, a garantire continuità agli investimenti relativi al servizio di elisoccorso, a implementare le azioni relative al percorso nascite, nonché a monitorare l’attuazione delle azioni di riorganizzazione riferendo alla Commissione consiliare competente. A firma dei Consiglieri: Zoffoli, Caliandro, Serri, Calvano, Poli, Bagnari, Zappaterra, Rontini, Montalti, Mori, Rossi Nadia, Tarasconi, Sabattini, Molinari, Lori, Campedelli, Cardinali, Iotti, Mumolo, Paruolo”

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Sensoli, Sassi e Gibertoni:

«Nel dispositivo è aggiunto il seguente punto:

“A valutare qualora non vi sia alcuna possibilità di tenere attivi gli attuali punti nascita degli ospedali di Castelnovo ne’ Monti (RE), Pavullo nel Frignano (MO) e Borgo Val di Taro (PR) di trasformarli in “Casa di Maternità o Case da Parto”, spazi interni ai suddetti ospedali, gestiti in particolare da “ostetriche”, con requisiti di privacy, comfort, investendo sugli ospedali affinché venga garantita un’alta intensità di cure con una gestione integrata del team, garantendo in tal modo un modello sufficientemente sicuro e soddisfacente per gravidanze e parti a basso rischio”.»

(Non ammesso al voto)

 

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Rainieri - Saliera

Rancan - Torri

 

 

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