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189.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 19 GIUGNO 2018

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 6660

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le modalità di presa in carico dei pazienti da parte del Servizio sanitario regionale e la relativa attività informativa, con particolare riferimento ad un caso riguardante, a Bologna, un bambino. A firma del consigliere Facci

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

FACCI (Gruppo Misto)

VENTURI, assessore

FACCI (Gruppo Misto)

 

OGGETTO 6674

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa “progetti pilota” avviabili attraverso il Ministero della salute per riaprire i punti nascita chiusi nello scorso anno sul territorio regionale. A firma del consigliere Delmonte

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

DELMONTE (LN)

VENTURI, assessore

DELMONTE (LN)

 

OGGETTO 6675

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa soluzioni per sopperire agli allacciamenti nelle cosiddette “aree bianche” di Polinago (MO) al fine di garantire entro il 2020 la copertura prevista dall'Agenda digitale locale. A firma del consigliere Galli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

GALLI (FI)

DONINI, assessore

GALLI (FI)

 

OGGETTO 6676

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le azioni che la Giunta intende mettere in campo per favorire la continuità produttiva dello stabilimento DEMM spa di Alto Reno Terme e tutelare i lavoratori attualmente occupati. A firma del consigliere Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

TARUFFI (SI)

DONINI, assessore

TARUFFI (SI)

 

OGGETTO 6677

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa l’attuazione dell'imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili (IRESA), già a partire dall'assestamento del bilancio 2018. A firma della consigliera Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

PICCININI (M5S)

VENTURI, assessore

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 6678

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa l’avvio del progetto sperimentale di Smart Working presso la Regione Emilia-Romagna. A firma del consigliere Tagliaferri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

TAGLIAFERRI (FdI)

VENTURI, assessore

TAGLIAFERRI (FdI)

 

OGGETTO 6531

Delibera: «Elezione del Difensore civico regionale (L.R. 16 dicembre 2003, n. 25)». (158)

(Discussione ed elezione di Carlotta Marù)

PRESIDENTE (Saliera)

PICCININI (M5S)

FABBRI (LN)

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 6529

Delibera: «Nomina del Presidente del Comitato regionale per le comunicazioni (CORECOM), ai sensi dell’articolo 3, comma 5 della legge regionale 30 gennaio 2001, n. 1». (159)

(Discussione e nomina di Stefano Cuppi)

PRESIDENTE (Saliera)

FACCI (Gruppo Misto)

PICCININI (M5S)

PRESIDENTE (Saliera)

PARUOLO (PD)

BESSI (PD)

PRESIDENTE (Saliera)

 

OGGETTO 6530

Delibera: «Elezione dei componenti del Comitato regionale per le comunicazioni (CORECOM), ai sensi dell’articolo 3, comma 6 della legge regionale 30 gennaio 2001, n. 1». (160)

(Discussione ed elezione di Alfonso Umberto Calabrese e Stefano Cavedagna)

PRESIDENTE (Saliera)

BESSI (PD)

GALLI (FI)

PRESIDENTE (Saliera)

 

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 10,14

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la centottantanovesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Hanno comunicato di non poter partecipare, ai sensi dell’articolo 65, secondo comma del Regolamento, il presidente della Giunta Stefano Bonaccini e il consigliere Bagnari. Hanno inoltre comunicato di non poter partecipare alla seduta i consiglieri Alleva, Cardinali, Lori, Mumolo, Ravaioli, Sensoli; gli assessori Bianchi, Costi e Gualmini.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri e pertanto le do per lette.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

OGGETTO 6660

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le modalità di presa in carico dei pazienti da parte del Servizio sanitario regionale e la relativa attività informativa, con particolare riferimento ad un caso riguardante, a Bologna, un bambino. A firma del consigliere Facci

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

Oggetto 6660, interrogazione a risposta immediata in Aula circa le modalità di presa in carico dei pazienti da parte del Servizio sanitario regionale e la relativa attività informativa, con particolare riferimento ad un caso riguardante, a Bologna, un bambino. A firma del consigliere Facci, a cui do immediatamente la parola.

Risponderà l’assessore Venturi.

Prego, consigliere Facci.

 

FACCI: Grazie, presidente. L’interrogazione è nata dopo aver appreso di un caso abbastanza singolare capitato nella città di Bologna: un bambino di quattro anni residente fuori regione si trovava casualmente una festa e si è ferito in maniera importante ad una mano con un oggetto tagliente. Prima di essere visitato in maniera corretta ed esauriente ha dovuto girare ben quattro ospedali, perché si trovava a San Lazzaro è stato portato al “Bellaria” direttamente, dove, in assenza di pronto soccorso, lo hanno mandato al “Sant’Orsola”, dove è stato trasferito al reparto pediatrico (ovviamente tutto questo con una serie di attese abbastanza significative) per poi essere indirizzato definitivamente all’ospedale Maggiore. A fronte di rimostranze da parte della famiglia, la ASL avrebbe risposto che la colpa era dei genitori perché, se si fossero rivolti preventivamente al 118, questo avrebbe portato direttamente il bambino al “Maggiore” senza tutta la trafila e lì avrebbe ricevuto le cure del caso. L’interrogazione è molto semplice, fondamentalmente il minore entra in un circuito sanitario che è rappresentato dal presidio ospedaliero del “Bellaria”, a mio avviso quella è la presa in carico del Servizio sanitario territoriale e quindi mi appare del tutto irragionevole e pretestuosa la risposta della ASL, ma soprattutto vorrei capire qual è l’orientamento della Giunta, in particolare se la Giunta non ritenga che l’essere entrato comunque in una struttura ospedaliera quale il “Bellaria” non significhi essere a tutti gli effetti preso in carico dal Servizio sanitario.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Facci.

La parola all’assessore Venturi.

 

VENTURI, assessore: Grazie, presidente e grazie, consigliere. Naturalmente il bambino di quattro anni era accompagnato dai genitori, quindi io per primo dico che, se un caso del genere capita a mio figlio, io chiamo l’ambulanza, non è che porto il bambino nel primo ospedale che mi capita davanti, perché è evidente che non tutti gli ospedali hanno un pronto soccorso pediatrico.

Al di là di questo, la risposta è la seguente. Dalle verifiche effettuate presso le Aziende sanitarie coinvolte risulta che il primo accesso presso l’ospedale Bellaria, non essendo quest’ultimo sede di pronto soccorso (non c’è il pronto soccorso), non ha determinato la presa in carico del piccolo paziente da parte del sistema dell’emergenza urgenza dell’area metropolitana, cosa che è avvenuta solo successivamente al pronto soccorso del Policlinico Sant’Orsola. Da questo momento il percorso non ha visto interruzioni di continuità garantendo la valutazione delle condizioni generali del bambino da parte del personale del pronto soccorso generale e successivamente di quello pediatrico. Una volta verificata l’assenza di condizioni di immediato rischio ed effettuate le prime medicazioni, al fine di escludere ogni possibile danno non immediatamente rilevabile, quale una lesione dei tendini o dei nervi, l’Azienda ospedaliera universitaria di Bologna ha optato in questo caso per il trasferimento protetto presso altra struttura che fosse in grado di eseguire ulteriori approfondimenti specialistici. Il Policlinico Sant’Orsola si è quindi fatto carico, come di consueto, del trasferimento in ambulanza del paziente informando dell’invio i colleghi dell’ospedale Maggiore. Presso quest’ultima struttura è stato possibile completare l’iter assistenziale per il piccolo con la consulenza ortopedica e, dopo aver escluso la presenza di lesioni più gravi e aver dato indicazione per il follow-up, l’intervento si è concluso con la dimissione avvenuta poco dopo la mezzanotte.

Il sistema ha fornito, seppure con i disagi legati agli spostamenti e alle conseguenti attese, cure adeguate ad una situazione che si è rivelata a posteriori non particolarmente grave, ma che poteva sicuramente destare notevole preoccupazione considerando soprattutto la piccola età del paziente. Non sono riconducibili a disservizi, ma soltanto ad una criticità iniziale determinata dalla scelta della famiglia, proveniente da fuori regione, di recarsi direttamente presso l’ospedale Bellaria anziché rivolgersi alla rete dei servizi dell’emergenza 118 che avrebbe potuto indirizzarla correttamente verso la struttura più appropriata. L’organizzazione della rete dei servizi per l’emergenza vede numerose porte di accesso a disposizione dei cittadini: pronto soccorso, punti di primo intervento e servizio di emergenza territoriale 118. Quest’ultimo, soprattutto in una realtà complessa dal punto di vista ospedaliero come quella metropolitana bolognese, necessita di un elevato grado di integrazione e coordinamento, oltre che di una chiara informazione e comunicazione.

Infine le comunico che sarà comunque cura di questo Assessorato invitare le Aziende sanitarie bolognesi a valutare ogni possibile miglioramento della diffusione delle informazioni rispetto all’appropriato accesso ai servizi dell’emergenza urgenza affinché ciascun paziente possa ricevere sempre e tempestivamente le cure del caso, in particolar modo la presa in carico in età pediatrica.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Venturi.

La parola al consigliere Facci che ha tre minuti a disposizione.

 

FACCI: Grazie, presidente. Ringrazio l’assessore per la risposta. Non sono soddisfatto perché io ritengo che l’accesso all’ospedale Bellaria comunque dovesse determinare un intervento quantomeno informativo circa la problematica del minore. Tra l’altro, se io stampo la carta dei servizi dell’ospedale Bellaria, si indica che effettivamente non c’è la possibilità di una tutela per persone in emergenza, ma c’è la possibilità di essere assistiti fino alla stabilizzazione clinica e trasferiti al pronto soccorso, al reparto di degenza più appropriato per il proseguimento delle cure. Quindi, se io sto alla carta dei servizi del Servizio sanitario, e quindi della regione, toccava al “Bellaria” prendersi in carico il minore e portarlo o indirizzarlo comunque laddove ci fosse l’esatta necessità. Rispondere che bisognava chiamare il 118 perché il 118 l’avrebbe portato direttamente al “Maggiore”, a maggior ragione se si parla di una persona residente fuori territorio, ritengo che sia una risposta riduttiva e non confacente con un livello di qualità assistenziale che questa regione e questo servizio dovrebbe erogare sempre in ogni condizione a tutte le persone residenti e non residenti.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Facci.

 

OGGETTO 6674

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa “progetti pilota” avviabili attraverso il Ministero della salute per riaprire i punti nascita chiusi nello scorso anno sul territorio regionale. A firma del consigliere Delmonte

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Ora procediamo con l’oggetto 6674, interrogazione risposta immediata in Aula circa “progetti pilota” avviabili attraverso il Ministero della salute per riaprire i punti nascita chiusi nello scorso anno sul territorio regionale. A firma del consigliere Delmonte, a cui do subito la parola.

Risponde l’assessore Venturi.

Prego, consigliere Delmonte.

 

DELMONTE: Grazie, presidente. Ho depositato questo question time perché ci sono state delle novità che qualcosa è cambiato, così perlomeno era stato detto durante una riunione che si è svolta una decina di giorni fa circa presso il Comune di Castelnovo Monti, organizzata dallo stesso sindaco Enrico Bini.

È la prima volta che faccio un question time su questo argomento in modo non critico, io voglio capire cosa vuole fare la Giunta e cosa si può ancora fare. Cosa è cambiato. In realtà non è cambiato tantissimo, il Governo, è vero, che però a mio parere – come ho sempre detto e sempre sostenuto in questi anni e come ha sostenuto anche l’ex ministro Lorenzin – ha poca competenza in merito e sono cambiati però l’atteggiamento e le dichiarazioni che il Partito Democratico sta tenendo dal 4 marzo in poi. Le nuove dichiarazioni sono sempre in una direzione di una nuova competenza nazionale che, se prima non c’era, ora magicamente c’è, di “progetti pilota” non meglio definiti – ed è qua che arriva la mia domanda principale – che io, da non competente, non conosco sinceramente. Non so che cosa si possa fare, non ne ho mai sentito parlare prima del 4 marzo e quindi volevo proprio chiedere questo all’assessore, perché in quell’incontro avvenuto a Castelnovo Monti, in cui erano presenti molti colleghi del Consiglio regionale e molti parlamentari, è emerso proprio dall’onorevole Incerti del Partito Democratico la possibilità, pure avallata dal sindaco Enrico Bini, di avviare un progetto pilota presso il Ministero per cercare di riaprire i punti nascita, anche se non rispettano gli standard qualitativi dei cinquecento parti e si è poi dimostrato un netto cambio di direzione a questo punto perché, se prima eravamo tutti concordi nello spronare lei, assessore, e la Regione perché tenesse aperti i punti nascita, ora, con la proposta dei comitati di sottoscrivere un appello a tutti i consiglieri proprio per continuare in questa direzione a spronare la Regione, ci siamo trovati divisi perché una certa parte politica (quella non attualmente rappresentativa del Governo nazionale) ha deciso che d’ora in poi la colpa è del Governo centrale. Io, in maniera propria non critica, ho deciso di prendere atto di due cose: l’apertura di questo Governo che durante il discorso di insediamento del premier Conte ha dato la disponibilità, e la promessa in particolare, di incentivare e tutelare la sanità nelle aree più disagiate e in quelle montane e appenniniche e che tutto il resto che non è cambiato, perché nella Conferenza Stato-Regioni ad esempio poco è cambiato. Le mie domande sono se lei, assessore, è a conoscenza di questi “progetti pilota”, se ce li può illustrare, come funzionano e se, per caso, ha già avviato una qualche possibilità di intraprenderli o se ha intenzione di farlo; se ha intenzione, in sede di Conferenza Stato-Regioni, visto che vi siede un nuovo Governo che ha a cuore, non che quello prima non l’avesse, anche se ho qualche dubbio, la sanità nell’Appennino e soprattutto se – come abbiamo sempre detto – la richiesta di deroga precedente non conteneva grosse indicazioni dal punto di vista delle difficoltà orogeografiche, ha intenzione di presentarla.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Delmonte.

La parola all’assessore Venturi, prego.

 

VENTURI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliere. Premesso che stiamo parlando di un’intesa risalente al 2010, governo Berlusconi, ministro Sirchia se non sbaglio; premesso che la competenza è quindi, come sempre (anche nel 2010), di presentare da parte del Governo una nuova intesa in Conferenza unificata perché, se ricordate, allora fu la Conferenza unificata con le firme apposte dagli enti locali, dalle Comunità montane, dalle Province e naturalmente dalle Regioni; premesso tutto questo, adesso le leggo la risposta.

Il decreto del Ministro della salute 11 novembre 2015 prevede che il Comitato percorso nascita nazionale esprima un motivato parere su eventuali richieste di mantenere in attività punti nascita con volumi di attività inferiori ai cinquecento parti annui e in condizioni orograficamente difficili, in deroga a quanto previsto dall’accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010. Con riferimento ai punti nascita con meno di cinquecento parti all’anno la Regione ha già presentato la richiesta di deroga che è stata – lo ribadisco – redatta conformemente a quanto previsto dal protocollo metodologico ministeriale, fornendo tutte le informazioni richieste, inclusa l’indicazione delle distanze e dei tempi di percorrenza.

Il Comitato nazionale ha considerato essenzialmente, anche se non esclusivamente, il trend delle nascite e i criteri di disagio orografico definiti in funzione della necessità di garantire la sicurezza e con l’obiettivo di un bilanciamento tra il rischio legato alle distanze da percorrere e il rischio collegato alla ridotta capacità di affrontare condizioni complesse e situazioni di emergenza in un punto nascita con volume e casistica molto ridotti. Il Comitato nazionale ha fatto una valutazione autonoma georeferenziata delle distanze verso punti nascita alternativi e limitrofi, tenendo anche conto delle condizioni stradali e metereologiche che possono giocare un ruolo importante nell’allungare i tempi di percorrenza, indicando la sospensione dell’attività di assistenza al parto per tre punti nascita collocati in aree montane. Si ricorda che da almeno sei/sette anni nei punti nascita, nei quali è stata sospesa l’attività, partorivano esclusivamente donne valutate a “basso rischio”, in quanto le donne a medio e ad alto rischio erano già indirizzate verso punti nascita hub di riferimento con disagi contenuti e sicurezza garantita anche grazie all’attività in tutti i territori dei protocolli STAM e STEN.

La principale motivazione della sospensione è correlata ai bassi tassi di natalità e all’impossibilità di raggiungere nei prossimi anni un numero di parti/anno sufficiente per garantire la sicurezza della donna e del bambino, nonché la competenza e l’expertise dei professionisti e di tutta la struttura nella gestione delle situazioni di emergenza che possono presentarsi anche nei parti fisiologici. Non si è a conoscenza di progetti pilota a carattere nazionale che abbiano la finalità di riaprire i punti nascita situati in condizioni orogeografiche difficili. Comunque, qualora il Ministero della salute proponesse tali progetti oppure una ridiscussione dell’accordo Stato-Regioni 2010, questa Regione è disponibile ad un confronto attraverso la Conferenza unificata, tenendo presente che le condizioni di massima tutela per la salute e la sicurezza della donna, del bambino e del personale sanitario rimangono imprescindibili. Una modifica dell’accordo del 2012 deve garantire naturalmente che la nascita si possa svolgere in condizioni di sicurezza con tutti gli elementi strutturali, organizzativi e tecnico-professionali previsti dagli esperti a partire da un numero minimo di nati/anno affinché tutti i punti nascita offrano un’assistenza di qualità rispettosa degli standard di sicurezza che devono essere garantiti a tutte le partorienti. In sintesi noi la disponibilità naturalmente a rivedere gli standard la diamo, l’iniziativa però – è evidente – deve essere del Ministero della salute.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Venturi.

Prego, consigliere Delmonte.

 

DELMONTE: Grazie, presidente. Al di là del riepilogo di cui ringrazio, ma ovviamente non cambia la mia idea su come sia stata fatta, non dal punto di vista formale ma da quello politico, la richiesta di deroga che ha trovato un comitato che ha deciso valutando tutte le caratteristiche (le distanze, le condizioni meteo, le strade) che, secondo me, ha valutato in maniera folle, ma questo è un mio parere personale. Quello che lei ha fatto oggi fondamentalmente, su cui concordo (ed era forse la risposta che mi aspettavo), è smentire tutte le dichiarazioni che l’onorevole Incerti e il sindaco Bini hanno fatto nelle ultime settimane dicendo che erano a conoscenza di progetti pilota avviati e che avremmo potuto intraprenderli come Regione.

 

VENTURI: Non mi può dire che ho detto cose che non ho detto. Ho semplicemente detto che io non li conosco, è diverso.

 

DELMONTE: Lei ha smentito queste dichiarazioni. Lei non è a conoscenza di progetti pilota nazionali, bene. Questo è quello che ha detto. Gli altri membri del Partito Democratico evidentemente li conoscono. Però io dico semplicemente, come ho sempre sostenuto e mi prendo la responsabilità nei loro confronti, che loro cercavano di portare il problema a livello nazionale dicendo che potevamo aderire a questi progetti pilota, che nessuno conosceva (e che loro conoscono di più probabilmente rispetto a noi che siamo in Consiglio regionale e a lei che è assessore). Secondo me, invece, era semplicemente un motivo loro per non aderire a un appello che chiedeva e cercava ancora di sollecitare l’apertura del punto nascite e che semplicemente portava ad una risoluzione più rapida del problema. In realtà si vuole portare la palla in un campo che non è proprio, quando le responsabilità sono tutte in mano attualmente al Partito Democratico regionale.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Delmonte.

 

OGGETTO 6675

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa soluzioni per sopperire agli allacciamenti nelle cosiddette “aree bianche” di Polinago (MO) al fine di garantire entro il 2020 la copertura prevista dall'Agenda digitale locale. A firma del consigliere Galli

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 6675, interrogazione a risposta immediata in Aula circa soluzioni per sopperire agli allacciamenti nelle cosiddette “aree bianche” di Polinago (MO) al fine di garantire entro il 2020 la copertura prevista dall'Agenda digitale locale. A firma del consigliere Galli, a cui do subito la parola.

Risponderà l’assessore Donini.

Prego, consigliere Galli.

 

GALLI: Grazie, presidente. Cos’ha in comune la mia interrogazione con quella del collega Delmonte che mi ha preceduto? Cos’ha in comune un ospedale con il wifi o con una strada? Sono tutte infrastrutture fondamentali, importantissime. Soprattutto in zone che sono disagiate, che hanno già dei problemi orografici come Polinago e i comuni della montagna. Mi riferisco a quel progetto, mandato avanti da molti anni dalla Regione, di digitalizzazione dell’intero territorio regionale per raggiungere il 100 per cento di copertura con 30 megabyte e di 100 megabyte per almeno l’85 per cento. È un progetto che è stato più volte aggiornato, l’ultimo aggiornamento è di febbraio 2018, quindi pochi mesi fa. In questi anni noi abbiamo speso per infrastrutturare con il wifi più di 15 milioni per una ventina di tratte sparse nel territorio modenese, e non solo, tratte che sono state fatte con i piedi! Non si può non pensare che sono state fatte male se, quando è stata posata la fibra, non sono state collegate le centraline per lo smistamento sul territorio. Il caso di Polinago è emblematico, perché è una zona molto isolata già di suo nella provincia modenese, sulla montagna modenese e in dieci anni che è stato posato il cavo non sono state posizionate le centraline per lo smistamento. Ci sono solo tre punti con il wifi: due pubblici e uno di un’azienda di Polinago che ha oltre cento dipendenti. Immaginate per dieci anni non avere il collegamento wifi con le piene potenzialità e poi riempirsi la bocca, come succede ad esempio in questa Agenda digitale leggendo “fabbrica 4.0”, “smart city”, “intelligenza artificiale”, “big data”, “realtà virtuale”, “realtà aumentata”: tutte purtroppo fantasie per una parte del territorio importante, perché dire “zona bianca” può sembrare anche una cosa anche positiva, bucolica, in realtà l’unica cosa bianca sono state fino agli anni Cinquanta molte delle strade che raggiungevano il Frignano, raggiungevano la montagna e oggi invece queste strade telematiche sono rimaste isolate e abbandonate a se stesse. Io credo che questa sia una mancanza molto grave. Io immagino quante commesse, quanti ordini, quanto fatturato, quanti minori dipendenti sono stati messi insieme da questa azienda e da altre che hanno dovuto sopperire in qualche maniera ad una internazionalizzazione nei fatti, perché la SAU di Polinago esporta in tutto il mondo, ha sedi in tutto il mondo e poi magari il collegamento wifi c’è e non c’è. Solamente a gennaio (a dieci anni di distanza) ha ottenuto, a proprie spese, il collegamento alla fibra ottica. Io credo che queste siano mancanze molto gravi.

Quando il collega Delmonte poco fa richiamava la necessità di salvaguardare i punti nascita, mi permetta, assessore, è la stessa cosa il wifi. Non voglio fare dei paragoni che possano sembrare forse fuori riga, ma in realtà queste zone hanno bisogno di una maggiore attenzione, non di una minore attenzione. Nel momento in cui uno sa che non può contare su un punto nascita per un figlio che deve venire, sa che non può contare sul wifi per collegare la propria azienda, sa che i collegamenti stradali per mesi all’anno magari sono legati al brutto tempo e si sente dire che ci sono le piazzole di elisoccorso, certamente non si sente più tranquillo. Sapere poi che deve pagarsi a proprie spese il collegamento alla centralina perché in dieci anni non avete fatto la centralina per lo smistamento, sono due cose che certamente non invogliano ad investire sul territorio né come famiglia né come aziende. Io credo che la prossima scadenza del 2020 sia assolutamente tassativa da rispettare: il 100 per cento del territorio regionale digitalizzato vuol dire che il 100 per cento deve essere digitalizzato e non ci deve essere distinguo tra famiglie e imprese, fra un’impresa che è a Modena e una a Polinago. Se un’azienda ha costruito una realtà così efficiente con cento dipendenti: immaginate in una realtà piccola con meno di duemila abitanti come Polinago cosa vuol dire avere cento dipendenti! Aziende del genere dovrebbe essere premiate, non punite e il collegamento wifi credo che sia il minimo, soprattutto quando l’infrastruttura è stata già posizionata con Lepida, con la Regione a spese nostre.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Galli.

La parola all’assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliere Galli. Io non faccio fatica ad affermare che concordo con gran parte di quello che lei ha detto e le do le informazioni che forse le mancano, anche perché in questi tre anni abbiamo lavorato molto per recuperare un gap dal punto di vista dell’infrastruttura digitale. Per raggiungere l’obiettivo che credo sia condiviso da tutti, cioè di una regione davvero digitale che possa garantire a cittadini, famiglie, imprese almeno 30 mega di banda ultralarga e all’85 per cento della popolazione i 100 mega a cui lei faceva riferimento occorrevano risorse per circa 255 milioni di euro. 75 milioni di euro li abbiamo messi noi, li abbiamo impegnati noi come Regione e 180 milioni di euro li abbiamo ottenuti dallo Stato. Per cui noi oggi siamo, faccia una valutazione comparata con le altre regioni, che hanno anch’esse zone bianche ovviamente, la Regione che ha non solo tutti i soldi per realizzare questo obiettivo, ma ha anche un protocollo, un accordo con lo Stato che vede la divisione dei compiti: alla nostra società Lepida il compito di costruire le dorsali (le infrastrutture più grosse) per arrivare nelle zone in cui gli operatori non hanno interessi di mercato e Open Fiber, che è la società che ha vinto la gara d’appalto di Infratel, il compito di garantire la parte più affinata (gli accessi), per poi arrivare in quelle comunità che oggi soffrono del cosiddetto “digital divide” nelle condizioni di poter offrire la banda ultralarga con finalmente operatori interessati.

Noi abbiamo l’orgoglio di rappresentarle, consigliere Galli, che, per quello che riguarda la Regione, il compito di reperire le risorse necessarie e il compito di realizzare i lavori che erano in qualche modo computati in seno a Lepida lo abbiamo svolto con un cronoprogramma rispettato. Semmai c’è stato un qualche ritardo nella gara dello Stato a livello nazionale, ma oggi siamo nelle condizioni di attivare centinaia di cantieri per proseguire nel nostro intento. Quindi l’obiettivo che lei pone è un obiettivo per il quale stiamo lavorando da tre anni e che ovviamente intendiamo raggiungere. Sicuramente non c’è nessuna inefficienza da parte di quello che doveva fare Lepida e, in particolare, oggi abbiamo le risorse, che non è un dato trascurabile.

Per quello che riguarda poi il caso di specie, il comune di Polinago è stato classificato dalle suddette consultazioni come “area bianca”, quindi confermo quello che lei ha detto, per cui è previsto l’intervento del piano di banda ultralarga nelle modalità che le ho appena riassunto. Per quanto concerne l’area industriale di Polinago, in data 3 agosto 2017, in applicazione della legge regionale n. 14/2014, è stato sottoscritto un accordo di programma tra Lepida spa, il Comune di Polinago e l’azienda SAU Tools che ha permesso l’abilitazione della banda ultralarga di tutto il comprensorio industriale di via dell’Artigianato, perché quando noi arriviamo in un’azienda, grazie all’investimento anche della stessa azienda, rendiamo la banda ultralarga disponibile anche per tutto il comparto. La realizzazione dell’impianto oggetto dell’accordo ha permesso all’azienda SAU Tools, classificata strategica per il territorio con oltre cento dipendenti su circa 1.600 abitanti del Comune, di essere collegata alla fibra nel mese di novembre 2017. L’abilitazione è aperta ovviamente a tutte le aziende presenti nel comprensorio che ovviamente potranno collegarsi. Noi saremo ben lieti di informarla, consigliere Galli, di tutte le progressioni del nostro piano che, le assicuro, da parte della Regione, in merito al reperimento di fondi e ai lavori che sono stati oggetto di accordo con lo Stato che deve eseguire Lepida, non sta subendo alcun ritardo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

La parola al consigliere Galli che ha due minuti.

 

GALLI: Grazie, presidente. La risposta dell’assessore Donini è stata molto garbata e precisa, questo non toglie le mancanze che si sono succedute in dieci anni, perché dire che il collegamento a Polinago è stato fatto nel novembre 2017, a dieci anni di distanza dal posizionamento della fibra, non può essere preso come un risultato positivo. È chiaro che la distinzione del reperimento fondi fra fondi propri e fondi statali per importi rilevanti, perché 255 milioni di euro sono importi di un certo rilievo, non toglie che la mancanza di queste infrastrutture abbia sicuramente penalizzato il territorio e le aziende che sono sul territorio. Su un paese di 1.600 abitanti non avere l’infrastruttura della comunicazione per chi è vocato all’esportazione certamente qualche dubbio lo fa venire. Non credo che sia solo un problema di reperimento fondi e di tempo, credo che sia stata un po’ presa sottogamba. Scopo, funzione della Regione è anche quello di stare dietro alle responsabilità di altri enti con cui si collabora, perché è evidente che, se uno dice “ho fatto il mio compitino, ho scavato, ho fatto l’investimento principale e poi aspettiamo che lo Stato completi il resto”, dieci anni sono molti. Mi riporto all’esempio della SAU: in dieci anni quanti posti di lavoro sono stati persi, quanto fatturato, quante occasioni sprecate. Io credo che su territori orograficamente disagiati l’intensità dello sforzo debba essere doppio. Quindi, assessore, prendo le sue dichiarazioni con un impegno preciso e conto che in un tempo ragionevole venga completata non solo a Polinago, ma in altre realtà soprattutto del Frignano.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Galli.

 

OGGETTO 6676

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le azioni che la Giunta intende mettere in campo per favorire la continuità produttiva dello stabilimento DEMM spa di Alto Reno Terme e tutelare i lavoratori attualmente occupati. A firma del consigliere Taruffi

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Oggetto 6676, interrogazione a risposta immediata in Aula circa le azioni che la Giunta intende mettere in campo per favorire la continuità produttiva dello stabilimento DEMM spa di Alto Reno Terme e tutelare i lavoratori attualmente occupati. A firma del consigliere Taruffi, a cui do la parola.

Risponderà l’assessore Donini.

Prego, consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Credo sia la quarta o la quinta volta che pongo il tema della DEMM in quest’Aula in un’interrogazione a risposta immediata, perché è una delle vertenze che ci siamo purtroppo trascinando da diversi anni e che riguarda un pezzo del territorio della provincia di Bologna, della montagna bolognese già colpita duramente da numerose crisi aziendali che purtroppo hanno portato alla perdita di numerosi posti di lavoro.

Riassumo brevemente perché credo sia utile e importante. La DEMM, stabilimento metalmeccanico dove oggi trovano lavoro 191 lavoratori e lavoratrici, faceva parte del gruppo Paritel, insieme ad altre realtà industriali della provincia di Bologna e Ferrara, che complessivamente contava più di mille dipendenti, gruppo che è andato in crisi per ragioni finanziarie nel corso del 2015 e, potendo quindi il gruppo accedere alle disposizioni previste dalla legge Marzano, il Ministero dello sviluppo economico ha nominato un commissario straordinario con il compito di assicurare la continuità produttiva dei vari stabilimenti e trovare quindi una nuova gestione. Per gli altri stabilimenti del gruppo Paritel è stata trovata una soluzione, per la DEMM di Porretta ancora no. Al momento non è ancora stata trovata in via definitiva. A marzo di quest’anno è arrivata un’offerta vincolante finalmente da parte della Certina Holding, gruppo tedesco che, attraverso la SVC srl (azienda metalmeccanica di Varese), ha avanzato una proposta di acquisto, si è avviata quindi la trattativa sindacale così come previsto dalla legge e qui arrivo al dunque. Nel corso della trattativa il gruppo tedesco ha fissato alcuni paletti per la presa in carico dei 191 lavoratori, tra i quali: l’azzeramento della contrattazione aziendale, della storia quindi delle conquiste lavorative dei lavoratori e delle lavoratrici di quell’aziende, in particolar modo con la richiesta di azzeramento del premio preferiale di 1.400 euro all’anno, l’azzeramento del super minimo di 200 euro al mese, tagli a ferie e permessi e la cancellazione della mutua interna in essere dal 1948. Queste le condizioni in base alle quali certa Certina Holding intende portare avanti la trattativa per l’acquisto della DEMM. Trattativa che ha visto al MISE diversi incontri, ultimo dei quali il 15 giugno.

Noi siamo quindi qui a chiedere quali azioni intenda adottare in questa stretta finale, perché ricordo che la gestione straordinaria del commissario terminerà il 28 luglio e quindi siamo al momento decisivo e nei prossimi giorni, nelle prossime settimane si determinerà il futuro di quell’importante stabilimento metalmeccanico produttivo. Quindi siamo a chiedere alla Regione quali azioni intenda mettere in campo per assicurare il buon esito della trattativa e soprattutto chiediamo alla Regione di farsi carico di inoltrare al Governo la medesima richiesta: di mettere in campo azioni concrete, anche forzando un pochino la mano per risolvere definitivamente questa vicenda.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola all’assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio il consigliere Taruffi. Leggerò la risposta che ha predisposto l’assessore competente Palma Costi.

«Ringrazio il consigliere Taruffi per averci dato l’opportunità di comunicare alcuni aggiornamenti. L’Assessorato alle attività produttive, in stretto contatto con le amministrazioni locali, sta seguendo attentamente e costantemente la vicenda di DEMM spa di Alto Reno Terme in regime di amministrazione straordinaria, ex decreto legislativo n. 270/99, e oggi nella fase di cessione a seguito della procedura pubblica. Data l’importanza di tale sito produttivo per il territorio della montagna, la vicenda è stata esplicitamente attenzionata dal presidente Bonaccini al nuovo ministro dello sviluppo economico e del lavoro Luigi Di Maio.

Lo scorso venerdì 15 giugno si è tenuto al Ministero dello sviluppo economico un incontro tra le parti sociali, azienda, liquidatore ed istituzioni che ha fatto emergere alcuni punti positivi: la disponibilità dell’azienda a mantenere i 191 lavoratori e la disponibilità dei sindacati di lavorare per giungere ad un accordo. Questo nel solco di quanto detto nell’incontro del 29 maggio scorso sempre al MISE, dove, a fronte della proposta di assunzione di tutti i lavoratori, le organizzazioni sindacali si erano dichiarate disponibili a rivedere la contrattazione aziendale. Proprio su questi aspetti relativi alla contrattazione di secondo livello acquirente e organizzazioni sindacali si sono impegnati a lavorare assiduamente in questi giorni per trovare un accordo che, oltre alla salvaguardia dei 191 lavoratori, trovi la corretta mediazione sul trattamento storico. L’impegno preso al tavolo ministeriale è quello di arrivare con una proposta di accordo al prossimo appuntamento già fissato per il prossimo 28 giugno, a cui la Regione sarà presente e continuerà ad essere parte attiva con altre istituzioni.

Ben consapevoli del valore economico e sociale che l’azienda ha sul territorio Regione, Comune e Città metropolitana stanno mettendo in campo tutte le possibili azioni per una conclusione positiva della situazione, nello specifico la disponibilità della Regione di attivare tutte le risorse a disposizione per favorire non solo l’ammodernamento, ma il rilancio del sito produttivo attraverso il sostegno ad azioni che possano incrementare la ricerca e l’innovazione dell’azienda, il risparmio e la qualificazione energetica, la formazione e la qualificazione dei lavoratori. Sempre nello stesso incontro la Regione ha proposto al Ministero dello sviluppo economico anche la possibile attivazione di un accordo per l’innovazione, a cui ha aggiunto la richiesta al Ministero del lavoro della cassa integrazione per i lavoratori. L’attenzione di tutte le istituzioni è rimasta, e rimane tuttora, alta e caratterizzata da un’intensa collaborazione fra tutti i livelli istituzionali, le organizzazioni sindacali e il futuro acquirente, concentrati nell’obiettivo di salvaguardare la totalità dei lavoratori e rilanciare le attività economiche di un intero territorio».

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

La parola al consigliere Taruffi. Ha due minuti.

 

TARUFFI: Ringrazio l’assessore Donini che ha prestato la voce all’assessore Costi, alla quale porgo un ringraziamento non formale per l’impegno che ha espresso in questi mesi, in questi anni su queste altre vertenze che ho avuto modo di seguire direttamente.

Ritengo positivo – sottolineo – la proposta di accordo per l’innovazione e le risorse che la Regione quindi si impegna a mettere a disposizione di un percorso che sta all’interno del piano industriale di Certina Holding. Sottolineo anche la necessità di una adeguata garanzia occupazionale e salariale per i lavoratori coinvolti in questa vicenda, in questa vertenza perché in questi anni i lavoratori e le lavoratrici dello stabilimento DEMM hanno già pagato abbondantemente di tasca propria le crisi che si sono susseguite, la cui responsabilità è in capo a chi ha gestito quell’azienda e alle proprietà che hanno gestito quell’azienda. Quindi i lavoratori hanno già dato, questo è un punto di partenza che deve essere chiarissimo e deve guidare anche le istituzioni che stanno al tavolo della trattativa. Lo voglio dire con estrema chiarezza, a quel tavolo il 15 giugno, quindi con il nuovo Governo già insediato, con il Ministro e i Sottosegretari già insediati, per il MISE c’era solo il dottor Castano, non c’era al ministro Di Maio, non c’era nessuno dei quattro Sottosegretari del nuovo Governo; io mi auguro, spero e chiedo alla Giunta di farsi portavoce da questo punto di vista, che il 28 giugno il Governo non si esima dal presenziare a quel tavolo e non rifugga dalla responsabilità di offrire una soluzione, insieme alla Regione che mi pare abbia evidenziato in termini chiari quali saranno le proposte che verranno fatte, dal punto di vista eventualmente economico, quindi anche mettendo incentivi per assicurare il buon esito della trattativa. Stiamo parlando di 191 lavoratori; non è colpa di nessuno se i tempi si sono protratti così tanto per la formazione del nuovo Governo e soprattutto non è colpa di nessuno se per quei lavoratori il 28 giugno c’è un incontro molto importante e il 28 luglio terminano i giochi, perché il rischio è esattamente questo: se non si concluderà positivamente la trattativa, quello stabilimento rischia di chiudere. Quindi il ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio e i Sottosegretari del nuovo Governo hanno il dovere di andare a quel tavolo e offrire una soluzione, anche forzando la mano, perché è attraverso questi esempi che si dimostra la concretezza del Governo del cambiamento. Non a parole, no prendendosela con migranti, Rom e omosessuali, ma offrendo soluzioni ai lavoratori di questo Paese. Quindi lo dico con estrema chiarezza, visto che il 15 giugno il Governo al tavolo non c’era, è ora che il 28 giugno ci sia e offra anche soluzioni perché il tempo delle chiacchiere è finito, bisogna mettere in campo azioni. Nelle prossime ore il senatore Errani presenterà identica interrogazione in Parlamento direttamente al Ministro per chiedere allo stesso quali azioni intende mettere in campo il Governo a quel tavolo il 28 giugno perché il tempo è finito, è ora di iniziare a mettere in campo le azioni concrete.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

 

OGGETTO 6677

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa l’attuazione dell'imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili (IRESA), già a partire dall'assestamento del bilancio 2018. A firma della consigliera Piccinini

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Oggetto 6677, interrogazione a risposta immediata in Aula circa l’attuazione dell'imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili (IRESA), già a partire dall'assestamento del bilancio 2018. A firma della consigliera Piccinini.

Risponde l’assessore Venturi.

Prego, consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Torniamo oggi a parlare di un tema che, come MoVimento 5 Stelle, abbiamo portato all’attenzione di quest’Aula più di una volta: il problema legato all’inquinamento acustico dell’aeroporto Marconi di Bologna. Lo facciamo alla luce di quanto è emerso anche da una recente Commissione consiliare tenuta nel Comune di Bologna, una Commissione molto partecipata con diverse audizioni, a cui sono stata invitata anch’io a relazionare rispetto all’attività portata avanti in Consiglio regionale. Possiamo dire oggi che tutti riconosciamo finalmente l’esistenza del problema dei sorvoli sull’abitato vicino all’aeroporto.

Dobbiamo anche dire però che il “Marconi” è un aeroporto in espansione, e all’aumentare del numero di voli aumenta ovviamente in maniera proporzionale anche il disagio e l’esasperazione dei cittadini. A seguito delle nostre sollecitazioni a livello regionale, ma anche a livello comunale, è partita una fase di approfondimento in particolar modo sulle rotte all’interno della commissione aeroportuale presieduta da ANAC dove, come Regione, abbiamo i nostri tecnici, perché ancora oggi, nonostante le direttive, abbiamo il 60 per cento degli aerei che decollano ancora in direzione centro città anziché verso Bargellino. Poi sappiamo che c’è uno studio epidemiologico da parte della ASL insieme all’università (che è in dirittura d’arrivo), di cui noi abbiamo già chiesto i dati. Riteniamo però che, dopo anni in cui cittadini aspettano delle risposte, la fase delle risposte debba arrivare. Lo dico in particolare rivolgendomi a questo ente, perché la Regione ha uno strumento fondamentale per poter intervenire – parlo naturalmente dell’IRESA (una tassa di scopo sui velivoli rumorosi) – con delle finalità ben precise: la prima è quella del monitoraggio, la seconda è quella del disinquinamento acustico, la terza è quella degli eventuali indennizzi. Non starò qui nuovamente a fare la genesi di questo tributo regionale, dirò soltanto che è stata istituita dalla Regione nel 2012, è stata prorogata e poi è stata definitivamente congelata senza mai essere applicata. In questo intervallo è emerso anche che recentemente Assaeroporti (l’Associazione dei gestori aeroportuali) ha inviato una lettera a questo ente, in cui manifestava la propria contrarietà a questa tassa. Ovviamente loro tutelano i propri interessi, la Regione dovrebbe pensare anche a tutelare la salute dei cittadini e invece la tassa, come chiesto da Assaeroporti, è stata congelata. A questo punto, siccome noi abbiamo presentato sia emendamenti che risoluzioni che sono state purtroppo puntualmente bocciati da quest’Aula, a me non rimane altro che fare un appello alla Giunta e chiedere di dare immediata attuazione a questa tassa, anche perché è una richiesta che viene anche dal Comune di Bologna e da più parti politiche, dallo stesso Partito Democratico, quindi io oggi mi aspettano non una risposta di tipo tecnico, perché ostacoli di tipo tecnico non ce ne sono, mi aspetto che ci sia la volontà politica di applicare finalmente questa tassa e dare risposta ai residenti in prossimità dell’aeroporto che chiedono interventi da parte delle istituzioni.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

La parola all’assessore Venturi.

 

VENTURI, assessore: Naturalmente non sono diventato un esperto di traffico aeroportuale, tantomeno di imposte. Rispondo per Emma Petitti (che è a Roma) leggendole la sua risposta.

«Considerata la complessità dell’argomento sotto l’aspetto giuridico e finanziario, nonché alla luce delle nuove informazioni emerse da studi recenti, si ritiene opportuno da parte della Giunta regionale procedere ad approfondimenti tecnici finalizzati all’eventuale possibilità di rendere operativa in tempi ragionevoli l’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili (IRESA) – l’imposta a cui lei faceva riferimento – che ad oggi risulta sospesa dal primo gennaio 2013. In particolare si intendono approfondire gli studi attivati da diversi soggetti pubblici (ASL, università, Amministrazione comunale) di cui si sono apprese solo in queste ultimi mesi le risultanze, gli studi di fattibilità economico-finanziaria che coinvolgano gli attori competenti (aeroporto, tecnici ambientali) quantomeno al fine di un aggiornamento degli unici conteggi disponibili attualmente non aggiornati e risalenti all’anno 2011, i modificati scenari dei flussi aeroportuali che si sono registrati in questi anni, nonché dei riflessi che potrebbe avere sul mercato e sulla libera concorrenza un’applicazione disomogenea e non derivante da un confronto approfondito tra Regioni, come emerge dalla nota di Assaeroporti citata in occasione dell’incontro tenutosi il 13 giugno scorso presso il Comune di Bologna – e citata anche dalla consigliera – in Commissione consiliare territorio e ambiente. Il tema inoltre di una valutazione circa quanto consentito dal decreto legislativo n. 68/2011, articolo 24, comma 5, ovvero la possibilità di attribuire da parte della Regione alla Città metropolitana la facoltà di istituire l’imposta una volta soppressa dalla Regione stessa».

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Venturi.

Prego, consigliera Piccinini, ha due minuti.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Intanto accolgo favorevolmente questa chiamiamola “mezza apertura” nel senso di valutare l’ipotesi di applicare l’IRESA spero in tempi brevi, anche perché la Regione aveva già fatto dei calcoli, si parla di più o meno 100 euro a velivolo, quindi una cifra che non incide in maniera rilevante. Tra l’altro credo che non ci siano altri impedimenti, nel senso che ci sono altre Regioni, come il Piemonte (la Campania si sta attivando adesso), che hanno già applicato l’IRESA e non mi pare che in Piemonte ci sia stata una fuga dei soggetti coinvolti. Quindi la possibilità di applicare questo tributo c’è, io ritengo che vada fatto, perché la tutela dei cittadini non può venire dopo gli interessi economici di qualcuno e quindi spero che in tempi brevi si arrivi all’applicazione di questa tassa, perché ricordo che sono coinvolti anche i bambini, ci sono due scuole interessate da questo problema che hanno per esempio degli infissi obsoleti, bisogna intervenire e sostituirli. Quindi questa tassa che produrrebbe, secondo gli studi fatti fino adesso dalla Regione, un introito di 1 milione di euro all’anno e sarebbe un importo importante per intervenire e dare delle risposte concrete. Quindi noi continueremo comunque a monitorare il tema e a sollecitare la Regione affinché si proceda in maniera celere all’applicazione di questa tassa.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

 

OGGETTO 6678

Interrogazione a risposta immediata in Aula circa l’avvio del progetto sperimentale di Smart working presso la Regione Emilia-Romagna. A firma del consigliere Tagliaferri

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Oggetto 6678, interrogazione a risposta immediata in Aula circa l’avvio del progetto sperimentale di Smart working presso la Regione Emilia-Romagna. A firma del consigliere Tagliaferri, a cui do subito la parola.

Risponderà l’assessore Venturi.

Prego, consigliere Tagliaferri.

 

TAGLIAFERRI: «Maggiore efficienza e flessibilità nel lavoro dei dipendenti regionali, anche se svolto dal divano di casa o dal lettino sulla spiaggia», queste in sintesi le finalità dello Smart working. Sembra che stia scherzando, ma così non è. L’App infatti prevede che lo smart worker sarà libero di individuare uno o più luoghi di lavoro in relazione alle sue necessità di conciliazione vita/lavoro. A tal fine dovranno essere utilizzati spazi di coworking, spazi chiusi privati, in primo luogo il proprio domicilio attuale, ma non esclusivamente e, solo occasionalmente, spazi aperti. Quindi mi viene da dire che, se la necessità del dipendente dovesse essere quella di lavorare in spiaggia, nessuno potrà impedirglielo.

Allo smart worker viene riconosciuto un orario pari a quello ordinario regionale, ma può beneficiare di un’ampia flessibilità basata sul rapporto consapevole e di fiducia tra le parti. Agli smart worker, oltre al simpatico zainetto brandizzato, verranno date in dotazione anche: portatile ultraleggero con monitor da 13,3 pollici, cuffie stereofoniche ad alta definizione con microfono integrato, smartphone da 5.5 con 20 gigabyte/mese per traffico dati, in pratica il sogno di ogni teenager. Infine è previsto che la presenza in servizio dello smart worker venga controllato esclusivamente tramite la gestione dello stato e quindi tramite la lucetta verde di Skype. Solo pochi mesi fa la Giunta ha risposto all’affaire “tapiro” con un regolamento sulla rilevazione delle presenze in servizio degno del “Grande Fratello” di Orwell e ora per cento dipendenti ci si affida ad un pallino verde a monitor. Mi sembra francamente un comportamento che rasenta la schizofrenia politica.

Mettendo da parte un attimo le fin troppo ovvie battute, la Regione già possiede forme di conciliazione vita/lavoro, la principale è costituita dal telelavoro che può essere concesso per particolari esigenze come ad esempio: il sostegno del congedo parentale, la cura di genitori anziani o situazioni che rendono, per un determinato periodo, difficoltoso il percorso fino all’ufficio, come ad esempio il periodo riabilitativo dopo l’intervento. Per accedere al telelavoro vengono richiesti ben precisi standard dell’abitazione, a volte talmente rigidi da precluderne l’utilizzo. Quindi sorge spontanea una domanda: perché non condurre un’eventuale sperimentazione dello Smart working proprio su questi dipendenti?

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Tagliaferri.

Risponde l’assessore Venturi, prego.

 

VENTURI, assessore: Come descritto nell’ambito della direttiva approvata con delibera di Giunta regionale n. 805/2018, lo Smart working si propone di integrare e ampliare forme di lavoro flessibile (segnalo che in Europa l’Italia è ultima per Smart working e non saremo certamente noi quelli che andremo a definire pregi e difetti, dico soltanto che questo si legge attraverso l’informazione dell’Unione europea) offerte dall’Amministrazione regionale, tra le quali emerge l’istituto del telelavoro, di cui fruiscono già oltre cinquecento dipendenti, al fine di rispondere meglio alle esigenze organizzative, compresa la nuova dimensione territoriale dei servizi regionali e alle esigenze di conciliazione. Per questo motivo l’Amministrazione ha ritenuto utile che la platea degli sperimentatori fosse il più possibile eterogenea così da poter verificare l’efficacia di questa nuova modalità di lavoro agile su diverse fattispecie di situazioni personali e organizzative. Nell’ambito degli sperimentatori individuati sono comunque presenti ad oggi diciannove collaboratori che hanno in essere contratti di telelavoro. Segnalo ancora di nuovo di mia iniziativa che, visto che abbiamo un tasso di natalità che si avvicina progressivamente ad essere l’ultimo nel mondo, io personalmente sono molto favorevole ad incentivare misure che possano consentire alle persone, in particolare alle donne, di avere esperienze di lavoro da conciliare insieme a bambini in età minore, in particolare molto piccolini, quindi non capisco la sua ironia nel descrivere lo Smart working, me lo consenta.

L’individuazione di soli telelavoratori come soggetti sperimentatori avrebbe ridotto la portata della sperimentazione stessa e non avrebbe consentito di andare a rilevare esigenze di lavoro in mobilità e flessibile (caratteristiche tipiche della Smart working) e non del tutto sovrapponibili con il telelavoro presenti nell’organizzazione, ma non ancora emerse oppure soddisfatte. È stato in ogni caso previsto nella direttiva stessa che la sperimentazione dimostri l’opportunità di assorbire, nell’ambito dello Smart working, una tipologia di telelavoro. A tal proposito sarà compito del gruppo di monitoraggio verificare, in itinere e al termine, gli esiti della sperimentazione e a fornire gli elementi utili ad individuare le future modalità di gestione a regime di queste forme di lavoro agili, che potranno dunque favorire l’accoglimento di istanze che, per differenti ordini di motivi, non avevano i requisiti per essere accolte oggi come telelavoro, ma potrebbero essere incluse domani nello Smart working.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Venturi.

La parola al consigliere Tagliaferri che ha tre minuti.

 

TAGLIAFERRI: Se lo Smart working aumenterà la natalità, potremo poi verificarlo successivamente alla sperimentazione.

Nel dichiararmi comunque non soddisfatto della risposta, ma molto soddisfatto del fatto che l’Assemblea non abbia aderito a questo tipo di sperimentazione, invito la Giunta a rivolgere la propria attenzione al problema degli autobus che nel mese di agosto vengono più che dimezzati, mentre i dipendenti, poco smart e molto normali, di questo ente continuano a venire puntualmente al lavoro tutti i giorni. Per le necessità di conciliazione vita/lavoro anche di questi dipendenti sfortunati (e non brandizzati) sarebbe infatti opportuno garantire un adeguato numero di corse dell’autobus, quantomeno nelle fasce orarie di ingresso e di uscita dal lavoro.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Tagliaferri.

 

OGGETTO 6531

Delibera: «Elezione del Difensore civico regionale (L.R. 16 dicembre 2003, n. 25)». (158)

(Discussione ed elezione di Carlotta Marù)

 

PRESIDENTE (Saliera): Ora iniziamo con l’ordine del giorno di questa seduta. Primo punto all’ordine del giorno, oggetto 6531: «Elezione del Difensore Civico della Regione Emilia-Romagna (LR 16 dicembre 2003, n. 25)».

Ai sensi dell’articolo 8 della legge n. 25/2003, l’elezione del Difensore civico è effettuata dall’Assemblea legislativa con voto segreto a mezzo schede. È eletto il candidato che ottiene i voti dei due terzi dei consiglieri assegnati alla Regione. Dopo la terza votazione, qualora non si raggiunga detto quorum (trentaquattro), l’elezione è rimandata alla seduta del giorno successivo. In questa seduta, dopo due votazioni ove il candidato non raggiunga i due terzi dei voti assegnati, il Difensore civico viene eletto con la maggioranza dei consiglieri assegnati alla Regione.

I curricula presentati dai consiglieri regionali entro il 7 giugno 2018 sono stati esaminati dalla competente Commissione assembleare.

La Commissione “Bilancio, Affari generali e istituzionali” nella seduta del 12 giugno 2018 ha esaminato e dichiarato ammissibili le proposte di candidatura pervenute.

Ora procediamo con la discussione generale, però inviterei al banco della Presidenza un consigliere-segretario per la chiamata e chiamerei il consigliere Torri. Provvedo anche a nominare e invitare gli scrutatori a sedersi al tavolo qui sotto. Scrutatori i consiglieri Prodi, Tarasconi e Daniele Marchetti.

Ora apriamo il dibattito generale, dieci minuti per ciascun consigliere.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Ribadirò oggi quello che più o meno abbiamo già detto anche in Commissione, il nostro atteggiamento è sempre stato “laico” nell’esaminare i curricula che ci sono stati sottoposti. Una candidatura arrivata dal centrodestra non riteniamo abbia i requisiti adatti per ricoprire questo ruolo, pertanto noi abbiamo una nostra proposta: Velia Recchia, avvocato di lunga data con un’esperienza decennale alle spalle.

Per noi questo incarico deve essere ricoperto da una persona che non è riconducibile a forze politiche, questo in generale, perché il ruolo che va a ricoprire deve essere di assoluta indipendenza e quindi ribadiamo il nostro voto che sarà verso il nostro candidato, che è non appartenente del MoVimento 5 Stelle ma che ha, a nostro avviso, le competenze necessarie per ricoprire questo ruolo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

 

(brusio in Aula)

 

Prima di dare la parola al consigliere Fabbri, vi inviterei ad un po’ di silenzio.

Prego, consigliere Fabbri.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Il profilo della proposta che abbiamo portato avanti come centrodestra risponde alla figura di una giovane donna: Carlotta Marù. Ringraziamo ovviamente chi appoggerà la nostra proposta. Ritengo che possa dare questo nome un valore aggiunto anche di novità alla gestione di un organo importante come quello del Difensore civico.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Fabbri.

Non ho altri iscritti, quindi chiudiamo la discussione generale e passiamo alle dichiarazioni di voto. Cinque minuti per gruppo e due interventi per le due componenti del gruppo Misto.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente. In Commissione ci è stato detto che la nomina del Difensore civico è assegnata alle minoranze, però mi sembra di capire dal Regolamento che ci è stato appena enunciato che il voto è in prima sessione dei due terzi dell’Aula, proprio perché il Difensore civico è una scelta dell’intero consesso, quindi oggi e in Commissione questo silenzio delle altre forze, anche di maggioranza, a me lascia un po’ interdetto, perché ritengo e riteniamo che il Difensore civico vada scelto tra persone di riconosciuta professionalità che abbiano i requisiti richiesti per l’elezione a consigliere regionale e siano in possesso di adeguata esperienza in relazione alle funzioni o i compiti da svolgere. Noi riteniamo che il nostro candidato abbia queste caratteristiche e quindi abbia la professionalità e i requisiti, nel candidato presentato dal centrodestra riteniamo che questi requisiti non siano sufficienti. Se io faccio un raffronto con il Difensore civico uscente, che fra l’altro avrei qui anche il piacere di ringraziare per il lavoro svolto in maniera professionale e indipendente, è professore ordinario di diritto amministrativo, è docente di diritto amministrativo, è direttore scientifico di una rivista; avere svolto funzioni di segreteria o di istruzione cause presso lo studio legale per soli tre anni, oltre ovviamente ad altre attività che però non ci sembrano inerenti, oltre al fatto di essere consigliere comunale non ci sembrano requisiti sufficienti per un ruolo che riteniamo così importante per la Regione, perché è un supporto ai cittadini della Regione e anche ai Comuni, perché il Difensore civico può supportare anche i Comuni. Quindi io faccio un invito a tutta l’Aula a pensare non ai patti parasociali che ci sono stati finora per le nomine e gli incarichi ma al bene della Regione e, quindi, di valutare seriamente e serenamente i curricula e le capacità che gli stessi denotano.

Noi ovviamente voteremo per Velia Recchia.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani

Non ci sono altri iscritti, quindi chiudiamo le dichiarazioni di voto.

Procediamo con la votazione segreta a mezzo schede. Il messo vi consegnerà la scheda prima di entrare nella cabina che poi consegnerete agli scrutatori.

Invito il consigliere-segretario a procedere alla chiamata dei consiglieri.

 

Il consigliere-segretario Torri procede all’appello dei consiglieri per l’inserimento della scheda nell’urna:

 

ALLEVA Piergiovanni

(assente)

BAGNARI Mirco

(assente)

BARGI Stefano

(assente)

BENATI Fabrizio

presente

BERTANI Andrea

presente

BESSI Gianni

presente

BONACCINI Stefano

(assente)

BOSCHINI Giuseppe

presente

CALIANDRO Stefano

presente

CALVANO Paolo

presente

CAMPEDELLI Enrico

presente

CARDINALI Alessandro

(assente)

DELMONTE Gabriele

presente

FABBRI Alan

presente

FACCI Michele

presente

GALLI Andrea

presente

GIBERTONI Giulia

(assente)

IOTTI Massimo

presente

LIVERANI Andrea

presente

LORI Barbara

(assente)

MARCHETTI Daniele

presente

MARCHETTI Francesca

presente

MOLINARI Gian Luigi

presente

MONTALTI Lia

presente

MORI Roberta

presente

MUMOLO Antonio

(assente)

PARUOLO Giuseppe

presente

PETTAZZONI Marco

presente

PICCININI Silvia

presente

POLI Roberto

presente

POMPIGNOLI Massimiliano

presente

PRODI Silvia

presente

PRUCCOLI Giorgio

presente

RAINIERI Fabio

presente

RANCAN Matteo

presente

RAVAIOLI Valentina

(assente)

RONTINI Manuela

presente

ROSSI Nadia

presente

SABATTINI Luca

presente

SALIERA Simonetta

presente

SASSI Gian Luca

(assente)

SENSOLI Raffaella

(assente)

SERRI Luciana

presente

SONCINI Ottavia

presente

TAGLIAFERRI Giancarlo

presente

TARASCONI Katia

presente

TARUFFI Igor

presente

TORRI Yuri

presente

ZAPPATERRA Marcella

presente

ZOFFOLI Paolo

presente

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

39

Assenti

11

Votanti

39

Voti a favore della signora Carlotta Marù

34

Voti a favore della signora Velia Recchia

2

Schede bianche

3

Schede nulle

--

 

PRESIDENTE (Saliera): Proclamo pertanto eletta la signora Carlotta Marù.

 

OGGETTO 6529

Delibera: «Nomina del Presidente del Comitato regionale per le comunicazioni (CORECOM), ai sensi dell’articolo 3, comma 5 della legge regionale 30 gennaio 2001, n. 1». (159)

(Discussione e nomina di Stefano Cuppi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Possiamo procedere con l’oggetto successivo 6529: «Nomina del Presidente del Comitato regionale per le comunicazioni (CORECOM) (LR n. 1/2001, art. 3, comma 5)».

In data 23 maggio 2018 è pervenuta a questa Presidenza una nota inviata a tutti i consiglieri, a firma del presidente della Giunta Stefano Bonaccini, che proponeva di nominare presidente del CORECOM il dottor Massimiliano Panarari, di cui si allegava il curriculum vitae.

La Commissione per la Parità e per i diritti delle persone ha esaminato, ai sensi del comma 7, dell’articolo 3, della legge n. 1/2001, la proposta motivata nella seduta del 13 giugno 2018 esprimendo parere favorevole.

Successivamente, in data 14 giugno 2018 è pervenuta a questa Presidenza un’ulteriore nota del presidente della Giunta Stefano Bonaccini subito inviata a tutti i consiglieri, che informava della rinuncia del dottor Panarari alla candidatura per la carica di presidente del CORECOM e proponeva alla stessa carica il dottor Stefano Cuppi «risultante tra i nominativi proposti dai consiglieri regionali quali componenti dello stesso Comitato, su cui si è pronunciata la Commissione per la Parità e per i diritti delle persone nella seduta del 13 giugno u.s.».

Sempre in data 14 giugno 2018 il consigliere Facci ha inviato, sulla nomina del presidente del CORECOM, una sua nota al direttore generale dell’Assemblea legislativa, il quale ha poi fornito risposta alla citata nota del consigliere e ha trasmesso sia la nota del consigliere sia la risposta tecnica a tutti i consiglieri, credo questa mattina. Il consigliere Facci a sua volta in mattinata ha risposto confermando le sue affermazioni.

Ai sensi dell’articolo 3, comma 5, della legge regionale 31 gennaio 2001, n. 1, il presidente del Comitato è nominato dall’Assemblea legislativa su proposta del presidente della Giunta con votazione a maggioranza dei due terzi dei presenti in Aula. La votazione è segreta mediante schede. Qualora non si raggiunga il quorum nelle prime due votazioni, si procede alla nomina con maggioranza semplice. La nomina del presidente del Comitato precede quella degli altri componenti.

Sulla proposta del presidente della Giunta regionale relativa alla candidatura del dottor Cuppi quale presidente del CORECOM apro la discussione generale. Dieci minuti per consigliere.

Solo per informazione, i due terzi, se i presenti rimangono trentanove come nella precedente votazione, sono ventisei. Devono essere almeno ventisei.

Consigliere Facci, prego.

 

FACCI: Grazie, presidente. Per riassumere la mia posizione rispetto a questa proposta. Lei nell’introduzione ha ricordato l’ultimo carteggio che c’è stato dopo la Commissione per la parità e i diritti delle persone che aveva esaminato la proposta e quindi ci tengo a confermare e a ricordare quello che è avvenuto e anche per spiegare la mia posizione personale, che sarà quella di non partecipazione al voto.

Sono perfettamente consapevole della disposizione di legge che indica le modalità per la proposta e nomina del presidente e per la proposta e nomina dei componenti del CORECOM e sono certamente differenziate, perché prevede delle prescrizioni abbastanza nette a pena di decadenza o comunque termini perentori per l’indicazione dei componenti del CORECOM, non prevede termini perentori per il presidente. Questa è sicuramente un’anomalia e dentro le maglie larghe della legge ovviamente ci sta tutto. Quello che ritengo non corretto, nonostante la nota del direttore che ringrazio e che ha precisato in data di ieri ulteriormente la posizione della Presidenza, è che comunque noi abbiamo effettuato una seduta di Commissione che ha licenziato due proposte, entrambe votate. C’era una proposta a presidente di una determinata persona e una proposta a componenti con l’indicazione di quattro persone. Io ritengo che, se successivamente alla Commissione interviene un fatto nuovo che modifica, anche solo formalmente, quelle due proposte licenziate, la Commissione deve essere nuovamente investita della questione per prendere atto del mutato scenario e quindi la Commissione avrebbe dovuto essere riconvocata per rivalutare la nuova proposta che il presidente della Giunta ha formulato successivamente, a seguito della rinuncia intervenuta. Questo per me è il passaggio mancante. Sarà una questione meramente formale, ma la forma spesso è sostanza, a maggior ragione nell’ambito del diritto amministrativo io credo che il fatto che si sia scelto comunque di andare avanti con il voto in Aula senza fare questo passaggio a mio avviso necessario, rende la procedura non corretta. Per questo motivo io non parteciperò al voto che comunque verrà portato avanti con le problematiche da me segnalate e, per coerenza con la mia scelta, ho ritirato la proposta che avevo tempestivamente avanzato di nomina di un componente del CORECOM, come prerogativa di ogni consigliere regionale. Quindi non parteciperò al voto e, come ho già presentato questa mattina con nota protocollata, ho ritirato la proposta precedentemente da me avanzata del dottor De Lorenzi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Facci.

La parola alla consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Intervengo solamente per lasciare agli atti ciò che ho ribadito anche in sede di conferenza dei capigruppo. Concordo su quanto detto dal collega Facci, questo è stato un percorso a nostro avviso quantomeno anomalo rispetto a quello che secondo noi è stato un vero e proprio incidente di percorso circa una candidatura che è di nomina del presidente della Giunta, che però viene votata anche da quest’Aula. Rilevo anche la poca correttezza istituzionale di comunicarci questa rinuncia all’ultimo secondo utile, perché è stata comunicata in sede di Capigruppo (sede in cui si decide l’ordine del giorno), quando le incompatibilità penso fossero ovvie fin dall’inizio. Sarebbero state undici le presunte incompatibilità, se il primo candidato del presidente fosse stato eletto presidente del CORECOM e quindi faccio fatica a comprendere il perché di questo chiamiamolo “pasticcio”. Non so dove sia nato l’inghippo, fatto sta che noi abbiamo appreso di questa rinuncia all’ultimo secondo. A noi comunque va bene, perché la prima candidatura del dottor Panarari non ci garantiva imparzialità, visto il passato politico dello stesso, però avremmo gradito che si riaprisse tutto il percorso delle cariche del CORECOM, perché – come si diceva prima – a nostro avviso c’è un errore formale rispetto al ripiegare su un candidato, che era sicuramente stato fatto entro i termini, però comunque all’interno di un pasticcio generale. Quindi la nostra richiesta era quella di ripartire daccapo. A noi – ribadisco – va bene, nel senso che la prima candidatura non ci garantiva imparzialità; noi la nostra proposta l’abbiamo fatta, è stata bocciata e ne prendiamo atto.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

Solo per un fatto di informazione o di chiarezza: la Presidenza di questa Assemblea ha ricevuto la comunicazione che il signor Massimiliano Panarari rinunciava alla candidatura il 14 giugno alle 10,24, alle 13,00 avevamo la conferenza dei capigruppo e alle 11,00 l’Ufficio di Presidenza, quindi l’abbiamo ricevuta di fatto in Ufficio di Presidenza. Non c’è stato trattenimento. D’altra parte il signor Panarari poteva sistemare le sue incompatibilità in quei giorni, però ha dato alcune motivazioni che abbiamo ricevuto tutti.

Prego, ora la parola al consigliere Paruolo.

 

PARUOLO: Grazie, presidente. Non intervengo sulle questioni formali che sono avvenute nel contesto della riunione dei capigruppo e su cui sono stati forniti già chiarimenti da chi meglio di me può valutare la correttezza delle procedure, confermando che siamo in un contesto opportuno di votazione.

Intervengo per anzitutto ringraziare la presidente uscente del CORECOM che ritengo sia stata una scelta di qualità anche quella; la professoressa Cosenza ha svolto con impegno e dedizione il suo compito, credo sia giusto che dai banchi di quest’Aula emerga anche un ringraziamento per l’impegno che ha dato in questa funzione. Intervengo anche per dire che ritengo che la candidatura proposta dal presidente della Regione di Stefano Cuppi sia di grande qualità. Stefano Cuppi è un esperto del sistema radiotelevisivo italiano; è stato consulente della pubblica amministrazione su tutta la transizione al digitale terrestre; è un autore televisivo; ha lavorato per la Rai, per Raisat, per Rai Storia, in particolare per le trasmissioni su Raisat delle reti per i ragazzi e per il Gambero Rosso Channel; è stato autore di programmi; produttore esecutivo, ha curato il palinsesto di questi programmi; si è occupato, oltre che come autore e come responsabile dei palinsesti, anche delle problematiche tecnologiche relative alla trasmissione radiotelevisiva come per esempio il tema già citato della transizione al digitale terrestre, tutto il tema delle frequenze, nonché di temi come per esempio il marketing telefonico ed altri; ha svolto consulenze per diverse istituzioni, fra esse anche la Regione Emilia-Romagna, la Regione Marche, la Provincia di Trento, la Regione Toscana, è quindi una persona che ha una competenza professionale di grande spessore. Ci sono tutte le premesse perché possa svolgere al meglio l’incarico, per il quale oggi auspicabilmente lo voteremo e lo indicheremo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Paruolo.

La parola al consigliere Bessi, prego.

 

BESSI: È un piacere presentare il curriculum del dottor Calabrese, un curriculum solido sulle esperienze non solo di lavoro presso il Ministero della giustizia, della procura della Repubblica di Ravenna, presso il tribunale di Ravenna stesso, ha anche una solida esperienza da mediatore professionista, formatore pratico in mediazione civile e commerciale, esperienze nel campo giornalistico, ha ricoperto diversi ruoli da amministratore tra cui quello di presidente della Lega consumatori di Ravenna, componente anche di diversi consigli d’amministrazione e istituzioni. Il curriculum, come allegato, credo che tutti i colleghi lo abbiano visto anche nelle sue articolazioni, nei suoi contributi scientifici sul tema della mediazione civile e commerciale, tema che diventa sempre più preponderante anche vista l’evoluzione dell’ecommerce, del web e di tutto ciò che riguarda questa articolata materia che credo sia una delle sfide del futuro, su cui misurarsi anche nel campo delle funzioni proprie del CORECOM. Credo che si integri bene questo curriculum anche con quelli del presidente che è stato presentato dal collega Paruolo, quindi credo che, più che le mie parole, parlino le attività e l’esperienza del dottor Calabrese.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bessi

Per precisare, noi stiamo affrontando l’oggetto 6529 “Nomina del presidente del Comitato regionale”, quindi con una proposta relativa alla proposta del presidente della Giunta nella candidatura del dottor Cuppi, penso che il consigliere Bessi abbia anticipato il suo intervento rispetto all’oggetto successivo 6530.

Se non ci sono altri interventi, chiudo la discussione generale e apro le dichiarazioni di voto sulla nomina del presidente. Cinque minuti per gruppo.

Nessuna dichiarazione di voto, per cui procediamo con la chiamata per il voto con scheda. Il voto a mezzo scheda naturalmente è limitato ad un solo nome sulla proposta che è stata fatta.

Invito il consigliere-segretario a procedere con la chiamata dei consiglieri.

 

Il consigliere-segretario Torri procede all’appello dei consiglieri per l’inserimento della scheda nell’urna:

 

ALLEVA Piergiovanni

(assente)

BAGNARI Mirco

presente

BARGI Stefano

presente

BENATI Fabrizio

presente

BERTANI Andrea

presente

BESSI Gianni

presente

BONACCINI Stefano

(assente)

BOSCHINI Giuseppe

presente

CALIANDRO Stefano

presente

CALVANO Paolo

presente

CAMPEDELLI Enrico

presente

CARDINALI Alessandro

(assente)

DELMONTE Gabriele

presente

FABBRI Alan

presente

FACCI Michele

(assente)

GALLI Andrea

presente

GIBERTONI Giulia

(assente)

IOTTI Massimo

presente

LIVERANI Andrea

presente

LORI Barbara

(assente)

MARCHETTI Daniele

presente

MARCHETTI Francesca

presente

MOLINARI Gian Luigi

presente

MONTALTI Lia

presente

MORI Roberta

presente

MUMOLO Antonio

(assente)

PARUOLO Giuseppe

presente

PETTAZZONI Marco

presente

PICCININI Silvia

presente

POLI Roberto

presente

POMPIGNOLI Massimiliano

presente

PRODI Silvia

presente

PRUCCOLI Giorgio

presente

RAINIERI Fabio

presente

RANCAN Matteo

presente

RAVAIOLI Valentina

(assente)

RONTINI Manuela

presente

ROSSI Nadia

presente

SABATTINI Luca

presente

SALIERA Simonetta

presente

SASSI Gian Luca

(assente)

SENSOLI Raffaella

(assente)

SERRI Luciana

presente

SONCINI Ottavia

presente

TAGLIAFERRI Giancarlo

presente

TARASCONI Katia

presente

TARUFFI Igor

presente

TORRI Yuri

presente

ZAPPATERRA Marcella

presente

ZOFFOLI Paolo

presente

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

40

Assenti

10

Votanti

40

Voti a favore del signor Stefano Cuppi

33

Voti a favore del signor Stefano Cavedagna

1

Schede bianche

4

Schede nulle

2

 

PRESIDENTE (Saliera): Proclamo pertanto eletto il signor Stefano Cuppi.

 

OGGETTO 6530

Delibera: «Elezione dei componenti del Comitato regionale per le comunicazioni (CORECOM), ai sensi dell’articolo 3, comma 6 della legge regionale 30 gennaio 2001, n. 1». (160)

(Discussione ed elezione di Alfonso Umberto Calabrese e Stefano Cavedagna)

 

PRESIDENTE (Saliera): Ora procediamo con l’oggetto 6530: «Elezione dei due componenti del Comitato regionale per le comunicazioni (CORECOM) (LR n. 1/2001, art. 3, comma 6)».

La Commissione per la Parità e per i diritti delle persone nella seduta del 13 giugno 2018, ai sensi del comma 7, dell’articolo 3, della legge n. 1/2001, ha esaminato e dichiarato ammissibili tutte le proposte di candidatura pervenute. Ai sensi dell’articolo 3, comma 6, della legge n. 1/2001, i due componenti del comitato sono eletti dall’Assemblea legislativa con votazione segreta a mezzo schede con voto limitato ad un solo nome. In caso di parità risulta eletto il più anziano di età. Il voto è espresso, a pena di nullità, esclusivamente sulle persone proposte dai consiglieri regionali i cui curricula siano stati verificati positivamente e corredati della relativa dichiarazione di ammissibilità da parte della competente Commissione assembleare.

Sono pervenute le candidature quali componenti del CORECOM dei dottori Calabrese, Cavedagna, De Lorenzi. In data odierna è pervenuta una nota del consigliere Facci, con la quale formalizza il ritiro della candidatura del dottor Vittorio De Lorenzi.

Sulle proposte di candidatura risultanti quali componenti del CORECOM (i dottori Calabrese e Cavedagna) apro la discussione generale. Dieci minuti per consigliere.

Consigliere Bessi, prego.

 

BESSI: Grazie, presidente. Scusandomi dell’intervento precedente, in cui ho anticipato la presentazione della candidatura, se è possibile mantenere quella dichiarazione. In caso contrario, la ripeto.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bessi.

È valida la dichiarazione precedente a favore del dottor Calabrese.

Ho la richiesta del consigliere Galli. Ne ha facoltà.

 

GALLI: Grazie, presidente. Poche parole per presentare la candidatura del dottor Cavedagna che è studioso di affari internazionali, scrittore, giornalista, ha pubblicato diversi libri, l’ultimo (di cui ho avuto l’occasione di ascoltare la recensione poche settimane fa) su temi di politica internazionale ha avuto una prefazione molto lusinghiera di Giulio Sapelli (a tutti noto) che avrebbe potuto essere, a ruoli invertiti, addirittura il presidente del Consiglio. In questo libro, la sua ultima pubblicazione, illustra diverse intuizioni sue personali che in politica nazionale non sempre sono così scontate e soprattutto non sono affrontate sempre con questa proprietà di linguaggio e con questa chiarezza di vedute. Quindi sono molto lieto di questa presentazione, che corona al momento gli studi e il percorso formativo di questo giovane studioso di diritto internazionale.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Galli.

Non ho altri scritti in discussione generale, per cui procediamo con le dichiarazioni di voto.

Nessuno iscritto.

Prima di procedere con la votazione, sostituiamo la scrutatrice consigliera Tarasconi con il collega Campedelli.

Invito il consigliere-segretario a procedere alla chiamata dei consiglieri.

 

Il consigliere-segretario Torri procede all’appello dei consiglieri per l’inserimento della scheda nell’urna:

 

ALLEVA Piergiovanni

(assente)

BAGNARI Mirco

presente

BARGI Stefano

presente

BENATI Fabrizio

presente

BERTANI Andrea

presente

BESSI Gianni

presente

BONACCINI Stefano

(assente)

BOSCHINI Giuseppe

presente

CALIANDRO Stefano

presente

CALVANO Paolo

presente

CAMPEDELLI Enrico

presente

CARDINALI Alessandro

(assente)

DELMONTE Gabriele

presente

FABBRI Alan

presente

FACCI Michele

(assente)

GALLI Andrea

presente

GIBERTONI Giulia

(assente)

IOTTI Massimo

presente

LIVERANI Andrea

presente

LORI Barbara

(assente)

MARCHETTI Daniele

presente

MARCHETTI Francesca

presente

MOLINARI Gian Luigi

presente

MONTALTI Lia

presente

MORI Roberta

presente

MUMOLO Antonio

(assente)

PARUOLO Giuseppe

presente

PETTAZZONI Marco

presente

PICCININI Silvia

presente

POLI Roberto

presente

POMPIGNOLI Massimiliano

presente

PRODI Silvia

presente

PRUCCOLI Giorgio

presente

RAINIERI Fabio

presente

RANCAN Matteo

presente

RAVAIOLI Valentina

(assente)

RONTINI Manuela

presente

ROSSI Nadia

presente

SABATTINI Luca

presente

SALIERA Simonetta

presente

SASSI Gian Luca

(assente)

SENSOLI Raffaella

(assente)

SERRI Luciana

presente

SONCINI Ottavia

presente

TAGLIAFERRI Giancarlo

presente

TARASCONI Katia

presente

TARUFFI Igor

presente

TORRI Yuri

presente

ZAPPATERRA Marcella

presente

ZOFFOLI Paolo

presente

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

40

Assenti

10

Votanti

40

Voti a favore del signor Alfonso Umberto Calabrese

26

Voti a favore del signor Stefano Cavedagna

11

Schede bianche

2

Schede nulle

1

 

PRESIDENTE (Saliera): Proclamo pertanto eletti i signori Alfonso Umberto Calabrese e Stefano Cavedagna.

Ci vediamo più tardi alle 14 con lo svolgimento delle interpellanze e poi con il testo di legge, oggetto 6638.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 12,56

 

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Fabrizio BENATI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Michele FACCI, Andrea GALLI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta gli assessori:

Simona CASELLI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Massimo MEZZETTI, Sergio VENTURI.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta ai sensi dell’articolo 65, comma 2 del Regolamento interno il presidente della Giunta Stefano BONACCINI. Hanno inoltre comunicato di non poter partecipare alla seduta la vicepresidente della Giunta Elisabetta GUALMINI, gli assessori Patrizio BIANCHI, Emma PETITTI e i consiglieri Piergiovanni ALLEVA, Alessandro CARDINALI, Barbara LORI, Antonio MUMOLO, Valentina RAVAIOLI e Raffaella SENSOLI.

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

6619 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Legge sulla partecipazione all'elaborazione delle politiche pubbliche. Abrogazione della legge regionale 9 febbraio 2010, n. 3". (04 06 18) A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Prodi, Poli, Caliandro, Iotti, Sabattini, Mori, Zoffoli

6638 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifiche alla Legge regionale n. 5 del 2013". A firma del Consigliere: Zoffoli

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

6634 - Interrogazione a risposta scritta circa l’opportunità di negare l’intesa con lo Stato riguardante l’ampliamento della capacità di stoccaggio di gas nella concessione di Minerbio (BO). A firma del Consigliere: Taruffi

6635 - Interrogazione a risposta scritta circa le risorse messe a bando ed impegnate relativamente alla L.R. n. 14/2015 ed al Fondo Regionale Disabili per l’anno 2017. A firma del Consigliere: Rancan

6636 - Interrogazione a risposta scritta circa l’adozione di atti riguardanti i criteri per la definizione delle aree soggette a rarefazione del sistema distributivo da parte dei Comuni. A firma del Consigliere: Galli

6639 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per implementare, sul territorio regionale, il programma "Frutta nelle scuole". A firma del Consigliere: Bertani

6640 - Interrogazione a risposta scritta circa gli interventi da porre in essere, in via ordinaria e straordinaria, per risolvere le problematiche che affliggono la linea ferroviaria porrettana e la relativa utenza. A firma del Consigliere: Facci

6641 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte ai danni arrecati dagli ungulati alla produzione agricola ed alla viabilità, con particolare riferimento alla situazione relativa all'ATC MO2 di Modena. A firma del Consigliere: Bargi

6643 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante l'utilizzo delle risorse, provenienti anche da donazioni, riguardanti il recupero degli edifici ospedalieri e del patrimonio culturale danneggiati dal sisma che ha colpito il territorio modenese. A firma della Consigliera: Gibertoni

6644 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a tutela del territorio e della popolazione del Comune di Noceto, in Provincia di Parma, colpiti da un violento nubifragio. A firma dei Consiglieri: Facci, Rainieri

6645 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare la popolazione del Quartiere Madonnina di Modena dalle esalazioni di una fonderia, con particolare riferimento alla presenza di benzene. A firma del Consigliere: Bargi

6646 - Interrogazione a risposta scritta circa la costituzione della Regione Emilia-Romagna quale parte civile nel processo “Aemilia”, e le relative procedure. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Caliandro, Mori

6649 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti un progetto di “accoglienza ed integrazione dei richiedenti asilo nel CAS della Confraternita delle Misericordie della Valle del Savio” realizzato dalla scuola primaria di San Vittore di Cesena. A firma del Consigliere: Pompignoli

6650 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche conseguenti alle emissioni di una centrale, funzionante a cippato, sita a Bagno di Romagna. A firma del Consigliere: Pompignoli

6652 - Interrogazione a risposta scritta circa la pubblicizzazione e la partecipazione relative alla selezione pubblica per il conferimento di un incarico riguardante la direzione medica dell’Ospedale di Borgo Val di Taro. A firma del Consigliere: Rainieri

6653 - Interrogazione a risposta scritta circa le prospettive per il futuro del reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Montecchio Emilia. A firma del Consigliere: Delmonte

6655 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l’affidamento di minori a strutture che svolgono funzioni di accoglienza. A firma del Consigliere: Galli

6660 - Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le modalità di presa in carico dei pazienti da parte del Servizio Sanitario regionale e la relativa attività informativa, con particolare riferimento ad un caso riguardante, a Bologna, un bambino. A firma del Consigliere: Facci

6661 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attivazione di un servizio di guardia medica pediatrica, con particolare riferimento alla situazione esistente a Cesenatico. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

6662 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa le modalità di accertamento dei requisiti personali necessari per lo svolgimento di attività di volontariato, specie a favore di minori disabili. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Delmonte, Fabbri, Marchetti Daniele

6663 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni e le procedure da porre in essere per contrastare le emissioni odorigene che affliggono la popolazione di Borgotaro, con particolare riferimento alla tutela dei bambini. A firma della Consigliera: Gibertoni

6664 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attuazione degli impegni riguardanti la riduzione dei tempi di percorrenza nella linea ferroviaria Bologna-Ravenna. A firma del Consigliere: Bagnari

6665 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi e le procedure riguardanti il processo di fusione ed il funzionamento delle Aziende sanitarie modenesi. A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri

6668 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la normativa relativa ai requisiti ed all’attività degli informatori scientifici in ambito farmaceutico. A firma del Consigliere: Galli

6669 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere problematiche riguardanti la struttura che ospita, a Imola, il Commissariato ed il distaccamento della Polizia Stradale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6670 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attivazione di procedure volte a chiarire gli ambiti di applicazione degli obbiettivi riguardanti il Piano Aria Integrato Regionale 2020, con particolare riferimento all’art. 24, comma 1. A firma del Consigliere: Fabbri

6671 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare il depotenziamento delle strutture sanitarie e degli ospedali nel periodo estivo, con particolare riferimento alla situazione esistente a Imola. A firma della Consigliera: Piccinini

6672 - Interrogazione a risposta scritta circa il livello di pericolosità della SS 62 della Cisa e l’esecuzione degli interventi di messa in sicurezza individuati. A firma del Consigliere: Rainieri

6673 - Interrogazione a risposta scritta circa i contenuti e gli effetti urbanistici ed ambientali della variante al Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) 2017 del Comune di Riccione. A firma del Consigliere: Pruccoli

6674 - Interrogazione a risposta immediata in Aula circa “progetti pilota” avviabili attraverso il Ministero della Salute per riaprire i punti nascita chiusi nello scorso anno sul territorio regionale. A firma del Consigliere: Delmonte

6675 - Interrogazione a risposta immediata in Aula circa soluzioni per sopperire agli allacciamenti nelle cosiddette "aree bianche" di Polinago (MO) al fine di garantire entro il 2020 la copertura prevista dall'Agenda Digitale Locale. A firma del Consigliere: Galli

6676 - Interrogazione a risposta immediata in Aula circa le azioni che la Giunta intende mettere in campo per favorire la continuità produttiva dello stabilimento DEMM spa di Alto Reno Terme e tutelare i lavoratori attualmente occupati. A firma del Consigliere: Taruffi

6677 - Interrogazione a risposta immediata in Aula circa l’attuazione dell'imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili (IRESA), già a partire dall'assestamento del bilancio 2018. A firma della Consigliera: Piccinini

6678 - Interrogazione a risposta immediata in Aula circa l’avvio del progetto sperimentale di Smart Working presso la Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

Interpellanze

 

6637 - Interpellanza circa la futura utilizzazione dell'area ex Cercom di Comacchio, con particolare riferimento alla salvaguardia paesaggistica ed ambientale di tale zona e del Parco del Delta del Po. A firma del Consigliere: Bertani

6642 - Interpellanza circa l'attivazione di un processo partecipativo, da parte dell'Amministrazione comunale di Valsamoggia, sul futuro dell'area di Muzzano, anche tramite stralcio della stessa dal POC. A firma della Consigliera: Gibertoni

6651 - Interpellanza circa le azioni da porre in essere per evitare i rischi di natura idrogeologica e sismica relativi alla concessione di stoccaggio di gas naturale “San Potito di Cotignola”. A firma del Consigliere: Bertani

 

Risoluzioni

 

6633 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso il nuovo Ministero delle Politiche Agricole al fine di tutelare, con qualunque azione, la salvaguardia delle produzioni locali, proteggendo i coltivatori ortofrutticoli dalle speculazioni sui prezzi, favorendo inoltre la distribuzione di frutta e verdura fresca italiana nelle scuole. (07 06 18) A firma dei Consiglieri: Liverani, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Pompignoli

6654 - Risoluzione per invitare la Giunta ad aprire un confronto con le Università Regionali e l'Ufficio Scolastico Regionale affinché, all'interno dei loro Corsi di laurea si progettino e si realizzino percorsi formativi dedicati all'apicoltura, a sensibilizzare le istituzioni e gli apicoltori avviati al percorso di formazione specialistica in materia di tutela e salvaguardia dell'ape italiana, a sostenere l'attivazione di progetti e iniziative per l'acquisizione e la divulgazione delle conoscenze sulla razionalizzazione e sull'aumento dell'efficienza del servizio di impollinazione, tutelando inoltre il miele comunitario contro le frodi. (13 06 18) A firma dei Consiglieri: Serri, Caliandro, Lori, Bessi, Marchetti Francesca, Torri, Taruffi, Calvano, Poli, Zappaterra, Campedelli, Prodi, Rontini, Tarasconi, Bagnari, Cardinali, Zoffoli

6656 - Risoluzione proposta dalla Presidente Mori, su mandato della Commissione Parità e per i Diritti delle Persone, per impegnare l’Assemblea legislativa e la Giunta a promuovere la modifica della legge regionale 30.1.2001 n.1 per inserirvi la disciplina sul riequilibrio di genere secondo le indicazioni contenute nella legislazione antidiscriminatoria e sul riequilibrio di genere; a effettuare una ricognizione degli organismi collegiali di nomina regionale al fine di verificare l'applicabilità e l'applicazione del riequilibrio di genere; a collaborare attivamente nello svolgimento del prossimo mandato del CORECOM Emilia-Romagna, affinché siano attuate a tutto campo le azioni antidiscriminatorie di prevenzione e contrasto agli stereotipi di genere, nonché al sessismo nella comunicazione, connesse ai fenomeni più gravi di violenza, in forza della normativa vigente ed oggetto di protocolli, risoluzioni ed impegni già assunti e che auspicabilmente si assumeranno. (13 06 18)

6657 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad individuare azioni in grado di evitare il ripetersi di disservizi e la predisposizione di trasporti sostitutivi in grado di sopperire tempestivamente ad eventuali cancellazioni, a procedere con la sostituzione dei treni più obsoleti con convogli efficienti e di dimensioni proporzionate al traffico di pendolari, completare il raddoppio della linea ferroviaria Modena-Carpi-Mantova, estendere la linea Sassuolo-Modena ("Gigetto") fino a Carpi, rendere la convenzione treno+bus una misura strutturale, superando il sistema delle proroghe, istituendo  inoltre una fermata ferroviaria a Fossoli. (13 06 18) A firma dei Consiglieri: Torri, Prodi, Taruffi

6658 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad istituire, previo parere della Commissione assembleare competente, una Commissione Tecnico Scientifica che possa, in tempi rapidi, individuare ulteriori ipotesi (almeno due) di progetti e iniziative per il rilancio del centro ricerche ENEA del Brasimone, in considerazione delle risorse già stanziate dalle Regioni Emilia-Romagna e Toscana. (13 06 18) A firma del Consigliere: Galli

6659 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare l'ipotesi di siglare protocolli simili a quanto fatto in Lombardia, sulla falsa riga di quanto già fatto per le Forze dell'Ordine, ampliando quindi la gratuità del trasporto ferroviario anche alle Forze Armate, valutando inoltre la possibilità di implementare l'operazione "Strade Sicure", ancora attiva in diverse città, anche sul comparto ferroviario.  (13 06 18) A firma dei Consiglieri: Pettazzoni, Fabbri, Liverani, Pompignoli, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Bargi, Rancan

6666 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad esprimere pieno sostegno alla volontà del Governo italiano di esercitare la propria sovranità e di invitare ufficialmente il Governo francese ad esimersi da inopportuni, offensivi e ipocriti attacchi alla libertà dello Stato italiano. (14 06 18) A firma del Consigliere: Galli

6667 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere tutte le azioni di propria competenza affinché gli obbiettivi e le azioni previste dall'Agenda Digitale trovino piena e tempestiva attuazione su tutto il territorio regionale, specie nelle aree più periferiche e distanti da centri abitati. (14 06 18) A firma del Consigliere: Facci

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

6317 - Interrogazione a risposta scritta circa l'ampliamento del servizio di emodinamica e nomine riguardanti l'Ospedale Bufalini di Cesena. A firma del Consigliere: Pompignoli

6318 - Interrogazione a risposta scritta circa la riduzione dell'attività radiologica, a Bologna, dei Poliambulatori Mengoli e Montebello. A firma dei Consiglieri: Bignami, Galli

6323 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare il Prosciutto di Parma, con particolare riferimento alle dichiarazioni in merito rilasciate dall'eurodeputato Jeppe Kofod. A firma del Consigliere: Rainieri

6325 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta quali iniziative intenda assumere per cercare di impedire il reiterarsi di episodi di violenza e vessazioni nei confronti di persone anziane indifese, come gli atti, accertati dall‘Arma dei Carabinieri, nei confronti di ospiti della casa protetta per anziani di Correggio (RE), convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale. A firma dei Consiglieri: Foti, Tagliaferri

6326 - Interrogazione a risposta scritta per sapere come la Giunta intenda procedere nel percorso intrapreso con Associazioni, Comitati e cittadini, in merito all’emissioni dell’azienda Laminam di Borgotaro, al fine di coniugare garanzie per la salute, rispetto per l’ambiente e salvaguardia occupazionale. A firma del Consigliere: Cardinali

6328 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle morti sul lavoro verificatesi a Livorno e sull’autostrada all’altezza di San Lazzaro ed, in particolare, per chiedere alla Giunta come intenda intervenire affinché sia fatta piena luce su un altro incidente sul lavoro, accaduto sulla linea ferroviaria Bologna-Venezia dove un operaio è rimasto folgorato. A firma del Consigliere: Caliandro

6329 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare gli ospiti di strutture per anziani ed i relativi lavoratori che svolgono il proprio lavoro con responsabilità e correttezza. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi, Gibertoni

6330 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il servizio di trasporto, tramite ambulanze, dei pazienti a Ferrara. A firma del Consigliere: Fabbri

6334 - Interrogazione a risposta scritta circa l’aggiornamento della normativa riguardante gli educatori professionali socio-pedagogici. A firma dei Consiglieri: Bignami, Galli

6337 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura del Punto nascite di Pavullo, con particolare riferimento alla tutela delle partorienti abitanti nell’area del Frignano. A firma del Consigliere: Bargi

6338 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni, incarichi e procedure riguardanti il consorzio CINECA. A firma della Consigliera: Piccinini

6339 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare gli ospiti di strutture per anziani e soggetti fragili, con particolare riferimento a quelle private. A firma del Consigliere: Bagnari

6341 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la disponibilità, presso le AUSL, dei dati riguardanti maltrattamenti, violenze di genere, stalking e molestie sessuali. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6343 - Interrogazione a risposta scritta circa il monitoraggio delle spese e delle risorse regionali riguardanti l’accoglienza dei migranti in Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Bignami, Galli

6348 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti i servizi e gli operatori sanitari coinvolti nel processo di assistenza e cura delle patologie croniche con particolare riferimento al diabete mellito tipo 2. A firma dei Consiglieri: Bignami, Galli

6351 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante il fabbisogno di medici di medicina generale e le azioni da attuare per risolvere le relative problematiche. A firma della Consigliera: Gibertoni

6354 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte alle gravi carenze e problematiche riguardanti il personale dell’AUSL della Romagna ed i relativi Pronto Soccorso. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

6355 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire il funzionamento della Commissione Medica locale per l’accertamento dei requisiti psicofisici dell’AUSL di Imola, con particolare riferimento alle visite per le patenti di guida. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6356 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche riguardanti il piano di riorganizzazione territoriale ed ospedaliera della città metropolitana di Bologna, con particolare riferimento anche ai presidi ospedalieri posti in zone montane. A firma dei Consiglieri: Bignami, Galli

6358 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte a problematiche riguardanti uno spazio pubblico sito ad Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6359 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere in relazione alle gravi problematiche riguardanti un campo nomadi sito in località San Matteo, a Modena. A firma del Consigliere: Bargi

6360 - Interrogazione a risposta scritta circa i vincoli gravanti sui terreni agricoli ex Siti Natura 2000. A firma del Consigliere: Fabbri

6361 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire una adeguata assistenza ai pazienti affetti da autismo, con particolare riferimento ai soggetti più giovani e a quanto accaduto ad un adolescente, più volte trasferito tra strutture di Modena e Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Bignami, Galli

6363 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la delocalizzazione degli impianti relativi alla raccolta differenziata esistenti nell'area del Cornocchio, a Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

6366 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare il divario retributivo tra donne e uomini. A firma della Consigliera: Gibertoni

6369 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante la mancata presenza di medici nei mezzi di soccorso a causa di indisponibilità di mezzi medicalizzati, o della loro eccessiva distanza. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6370 - Interrogazione a risposta scritta circa il potenziamento delle aree del Polo Ospedaliero Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, con particolare riferimento all’attività dei trapianti. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6372 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per mettere in sicurezza i corsi d’acqua del territorio modenese, con particolare riferimento agli interventi sugli argini del Secchia e del Panaro. A firma della Consigliera: Gibertoni

6376 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche connesse al bracconaggio in acque interne, con particolare riferimento alla raccolta e allo smaltimento del pescato abbandonato. A firma del Consigliere: Calvano

6377 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la costruzione di una arena presso l’aeroporto di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Torri

6379 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante l’iter valutativo per la realizzazione dell’invaso di Vetto, e la relativa tempistica. A firma dei Consiglieri: Bignami, Galli

6382 - Interrogazione a risposta scritta circa l’interpretazione autentica del termine “servizi ricreativi”, con particolare riferimento alla normativa riguardante le vaccinazioni obbligatorie. A firma della Consigliera: Sensoli

6383 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare il personale sanitario da aggressioni effettuate da pazienti, con particolare riferimento alla situazione riguardante il Pronto Soccorso. A firma della Consigliera: Gibertoni

6390 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire un efficiente controllo sanitario in tutti i luoghi di accoglienza di profughi e di immigrati, con particolare riferimento al territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Bignami, Galli

6392 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti l'utilizzazione, presso l'AUSL di Modena, del nuovo portale "WHRTIME", con particolare riferimento al personale della stessa. A firma del Consigliere: Sabattini

6396 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni e le opere da porre in essere per mettere in sicurezza il fiume Setta, con particolare riferimento al territorio del Comune di Grizzana Morandi. A firma dei Consiglieri: Bignami, Galli

6407 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le problematiche riguardanti le dotazioni organiche dei Pronto Soccorso. A firma dei Consiglieri: Calvano, Bagnari

6412 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti la costruzione di una nuova scuola a Spilamberto (MO). A firma del Consigliere: Bargi

6416 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e finanziamenti riguardanti una biblioteca digitale operante sul territorio emiliano. A firma del Consigliere: Bargi

6418 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire il collegamento viario tra la zona artigianale di Osteria Grande, nel Comune di Castel San Pietro, e l’area metropolitana di Bologna. A firma della Consigliera: Marchetti Francesca

6424 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante i lavori di realizzazione della Idrovia Ferrarese. A firma del Consigliere: Fabbri

6425 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti le strutture residenziali di accoglienza operanti in Romagna, con particolare riferimento agli stranieri adulti e/o minori ed ai relativi controlli. A firma del Consigliere: Pompignoli

6428 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti i contributi ai Comuni, con particolare riferimento alla messa in sicurezza di edifici e territori. A firma del Consigliere: Rainieri

6444 - Interrogazione a risposta scritta circa soluzioni per risolvere la disparità di trattamento fra il personale già dipendente di ARPAE e quello ad esso traferito dalla Provincia. A firma della Consigliera: Piccinini

6445 - Interrogazione a risposta scritta circa l’ordine di demolizione della porzione di fabbricato eccedente il progetto di ristrutturazione dell’immobile sito in via Russo n. 40 nel comune di San Lazzaro di Savena (BO). A firma dei Consiglieri: Bignami, Galli

6448 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare discriminazioni ai danni di persone con disabilità motoria, con particolare riferimento al servizio di trasporto pubblico locale ed alla situazione esistente a Rimini. A firma della Consigliera: Sensoli

6450 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire il mantenimento della biglietteria nella stazione ferroviaria di Fiorenzuola d’Arda. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6464 - Interrogazione a risposta scritta, in merito alla possibilità di realizzare un collegamento fra la SP27 e la SP26 che interesserebbe i Comuni di monte San Pietro e Valsamoggia, valorizzando, inoltre, il flusso turistico verso Savigno, denominata “Città del Tartufo”. A firma del Consigliere: Galli

6469 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai lavori di adeguamento sismico degli edifici del complesso di Piazza Manzoni a Modena e, in particolare, per sapere se i lavori verranno terminati nei tempi previsti dal bando PER e se gli attuali ritardi nello svolgimento dei lavori e la situazione di degrado non rischino di compromettere i progetti di riqualificazione economica della zona previsti dal bando. A firma del Consigliere: Bargi

6480 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche legate alle opere di ricostruzione, a seguito del sisma del 2012, degli edifici pubblici posti nel Comune di Cento (FE). A firma del Consigliere: Pettazzoni

6492 - Interrogazione a risposta scritta in merito a segnalazioni pervenute di edifici di proprietà del Comune di Imola, gestiti da Acer, che versano in condizioni critiche dal punto di vista igienico e strutturale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6496 - Interrogazione a risposta scritta circa l’interpretazione dei commi 2 e 3 dell'articolo 2 della legge regionale 25 marzo 2016, n. 5, riguardanti i livelli di aggregazione delle Pro loco. A firma dei Consiglieri: Rontini, Montalti, Zappaterra, Tarasconi, Zoffoli, Molinari, Pruccoli, Cardinali, Soncini

6502 - Interrogazione a risposta scritta circa la valutazione di VIA e di impatto sanitario riguardante l'impianto di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti situato in comune di Reggio Emilia. A firma della Consigliera: Gibertoni

6519 - Interrogazione a risposta scritta in merito allo studio di fattibilità per la fusione dei comuni di Baricella e Malalbergo, redatto direttamente dai due Comuni, prendendo atto che il Comune di Minerbio è uscito dal percorso di fusione. A firma della Consigliera: Piccinini

6541 - Interrogazione a risposta scritta circa l’avvio del percorso partecipato per una fusione fra i Comuni di Baricella, Malalbergo e Minerbio. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

(Comunicazioni n. 68 prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - prot. NP/2018/1419 del 18/06/2018)

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Saliera

Rancan - Torri

 

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