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4.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 28 APRILE 2020

 

(ANTIMERIDIANA)

(La seduta si svolge in modalità telematica con collegamento in videoconferenza)

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 307

Comunicazione del Presidente della Giunta, ai sensi dell’art. 76 del Regolamento dell’Assemblea, su: “Aggiornamento emergenza Coronavirus”

(Discussione)

PRESIDENTE (Petitti)

BONACCINI, presidente della Giunta

TARASCONI (PD)

SONCINI (PD)

LISEI (FdI)

PICCININI (M5S)

COSTI (PD)

ZAMBONI (EV)

CASTALDINI (FI)

MARCHETTI Francesca (PD)

PRESIDENTE (Petitti)

MASTACCHI (LBP)

BONDAVALLI (BP)

RAINIERI (Lega)

BONACCINI, presidente della Giunta

PRESIDENTE (Petitti)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 09,43

 

PRESIDENTE (Petitti): Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 4 del giorno 28 aprile 2020.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri. Pertanto, le do per lette.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

PRESIDENTE (Petitti): Partiamo con l’appello nominale.

 

A seguito dell’appello svolto dalla Presidente Petitti risultano presenti i consiglieri:

 

  1. AMICO Federico Alessandro

  2. BARCAIUOLO Michele

  3. BARGI Stefano

  4. BERGAMINI Fabio

  5. BESSI Gianni

  6. BONACCINI Stefano

  7. BONDAVALLI Stefania

  8. BULBI Massimo

  9. CALIANDRO Stefano

10. CASTALDINI Valentina

11. CATELLANI Maura

12. COSTA Andrea

13. COSTI Palma

14. DELMONTE Gabriele

15. FABBRI Marco

16. FACCI Michele

17. FELICORI Mauro

18. GIBERTONI Giulia

19. IOTTI Massimo

20. LISEI Marco

21. LIVERANI Andrea

22. LORI Barbara

23. MALETTI Francesca

24. MAMMI Alessio

25. MARCHETTI Daniele

26. MARCHETTI Francesca

27. MASTACCHI Marco

28. MONTALTI Lia

29. MONTEVECCHI Matteo

30. MUMOLO Antonio

31. OCCHI Emiliano

32. PELLONI Simone

33. PETITTI Emma

34. PICCININI Silvia

35. PIGONI Giulia

36. PILLATI Marilena

37. POMPIGNOLI Massimiliano

38. RAINIERI Fabio

39. RANCAN Matteo

40. RONTINI Manuela

41. ROSSI Nadia

42. SABATTINI Luca

43. SONCINI Ottavia

44. STRAGLIATI Valentina

45. TAGLIAFERRI Giancarlo

46. TARASCONI Katia

47. TARUFFI Igor

48. ZAMBONI Silvia

49. ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE (Petitti): Con 49 presenti e 1 assente, apriamo la seduta.

 

OGGETTO 307

Comunicazione del Presidente della Giunta, ai sensi dell’art. 76 del Regolamento dell’Assemblea, su: “Aggiornamento emergenza Coronavirus”

(Discussione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Partiamo dal primo oggetto.

Ai sensi dell’articolo 76 del Regolamento dell’Assemblea, passo la parola al presidente per la comunicazione sull’aggiornamento emergenza Coronavirus.

Prego, presidente.

 

BONACCINI, presidente della Giunta: Buongiorno a tutti.

Ad un mese dall’Assemblea in cui ho svolto la precedente informativa sull’emergenza da Covid-19 sono cambiate molte cose, a partire naturalmente dalla diffusione dell’epidemia, dalla capacità di reazione della nostra rete sanitaria, dall’impatto psicologico sui singoli e sulla nostra comunità, dalle conseguenze sociali ed economiche sul Paese e sulla nostra regione.

Affronterò ciascuno di questi aspetti e ascolterò con attenzione le considerazioni che i Gruppi vorranno svolgere per maturare insieme, non solo da un punto di vista quanto più possibile condiviso, anche orientamenti e scelte che siamo chiamati ad assumere per il bene dei nostri cittadini.

Davanti ad un fatto inedito di questa portata ho provato ad ascoltare tutti. Ancora ieri, ieri mattina, per tre ore e per la seconda volta in una settimana, ho riunito tutti i parlamentari eletti in Emilia-Romagna.

Sono aggiornato sulle questioni che i Gruppi pongono quotidianamente nella sede di confronto che abbiamo individuato. Non c’è giorno che non siamo impegnati in videoconferenza con sindaci e con i territori, con le rappresentanze sociali, con i singoli cittadini e le imprese. Mai come ora è importante abbassare gli inutili toni della polemica e parlarsi, perché nessuno ha in tasca la verità, certamente non io.

A differenza del 27 marzo, non sento la necessità di fare un excursus che riparta dal 22 gennaio, data in cui registrammo il primo contagio, ma di misurare, casomai, il cambiamento di fase dentro cui siamo a partire dai fatti oggettivi che a distanza si percepiscono meglio.

Un mese fa il passo epidemiologico era il triplo rispetto ad oggi, tra il doppio e il triplo la proiezione del numero dei deceduti.

Gli ospedalizzati acuti o in terapia intensiva erano quasi il doppio, mentre guariva la metà delle persone rispetto ad ora. Soprattutto eravamo ancora lontani dall’aver toccato quel picco da cui poi è iniziata la lenta discesa. Il 13 aprile abbiamo toccato il numero più alto di casi attivi, 13.322. Il 15 aprile, per la prima volta, il numero dei guariti ha superato quello dei nuovi casi positivi e finalmente il numero dei casi attivi ha iniziato a discendere. Ieri erano 12.225, circa 1.100 in meno di due settimane. Avete visto che tra i casi attivi non siamo più la seconda regione ma, nettamente staccati, addirittura la terza.

Un mese fa vi ho illustrato come progressivamente stavamo trasformando l’intera rete ospedaliera, pubblica e privata, catturando ogni spazio utile per l’emergenza Covid, rendendo alcuni piccoli ospedali interamente Covid. Ieri, viceversa, ho firmato l’ordinanza e la Giunta ha assunto la delibera, entrambe in vigore da oggi, che ricostruiscono progressivamente la normalità anche nella rete dei servizi sanitari. Ripartono le visite programmate e gli interventi che fino a ieri erano sospesi, laddove non urgenti e indifferibili. È un altro pezzo cruciale di normalità conquistata. Curare le persone, non solo da Covid, torna a essere la principale occupazione dei nostri operatori e delle nostre strutture.

Ne usciamo comunque cambiati anche in questo. Prima del Covid avevamo 450 posti letto di terapia intensiva, nell’emergenza abbiamo ampliato i posti di terapia intensiva solo per Covid fino a 573. Con il progetto “Covid App” nazionale, in corso di realizzazione e che inaugureremo tra maggio e giugno nelle prime quattro città e nei suoi ospedali attivati, stiamo potenziando la nostra dotazione strutturale di ulteriori 146 posti. A regime vogliamo avere 650 posti di terapia intensiva.

Ho detto dei piccoli ospedali e, in alcuni casi, della loro trasformazione in ospedali interamente convertiti alla lotta al Coronavirus. Molti, anche tra voi, mi hanno chiesto in queste settimane rassicurazioni circa il ritorno alla normalità, al fatto che quelle strutture non vanno depotenziate e impoverite di funzioni rispetto alle strutture maggiori. Non solo li vogliamo riconsegnare ai servizi di prima, ma abbiamo la conferma, una volta di più, che la forza della nostra rete è proprio la presenza di questi ospedali nel territorio, che come tali vanno, anzi, potenziati. L’ho detto prima del Covid e lo ribadisco adesso, per citare un caso lampante: i punti nascita torneranno anche dove non c’erano più e li avevamo chiusi.

Un mese fa, inevitabilmente, ricorrevamo ancora all’emergenza. Nella mia relazione parlavo della chiusura di Medicina a zona rossa, di Rimini e Piacenza come le due province sottoposte alle maggiori limitazioni nel Paese, peraltro deciso ogni volta insieme ai sindaci.

Il 4 aprile Medicina ha smesso di essere zona rossa, riallineandosi a Rimini e Piacenza. Venti giorni dopo, tanto Rimini quanto Medicina hanno visto cessare le restrizioni aggiuntive, avendo ormai dati pienamente in linea col resto della regione. Alla luce dei dati e delle iniziative specifiche che abbiamo assunto e stiamo portando avanti anche in questi giorni per Piacenza, è ragionevole immaginare che anche quest’ultima provincia, la prima da cui eravamo partiti in Emilia-Romagna, e nella quale tra poche ore mi recherò assieme al Presidente del Consiglio Conte, che ci ha informati di prima mattina che vorrà visitare oggi alcune città lombarde e anche Piacenza, possa cessare la propria condizione speciale, per riallinearsi dal 4 maggio al resto della regione e con essa del Paese.

Proprio domenica sera, dalle 20 alle 22:30, insieme al sottosegretario Baruffi abbiamo fatto una videoconferenza con la presidente della provincia e sindaca di Piacenza, gli altri sindaci del Piacentino, e provato a trovare e a comporre un percorso che possa, se lo vorranno – così pare la maggioranza o la stragrande maggioranza delle opinioni tra i sindaci – dal prossimo lunedì ripartire togliendo quelle restrizioni che sono solo lì rimaste.

Sei giorni fa è stato smontato a Piacenza l’ospedale da campo che l’esercito aveva allestito in appoggio all’USL per accogliere 40 nuovi posti letto. È il segno tangibile del progressivo rientro alla normalità, anche se non ringrazieremo mai abbastanza gli uomini e le donne che sono venuti ad aiutarci un mese fa a Piacenza, quando le difficoltà erano enormi, drammatiche.

Quelle strutture sono rimaste, però, nella disponibilità di questo territorio, lì, ferme, in caso di necessità. E oggi con l’Amministrazione comunale di Piacenza stiamo valutando la possibilità di utilizzare, invece, l’ospedale militare per servizi assistenziali e socioassistenziali, stante la disponibilità del Ministero della difesa.

Accennavo, un mese fa, a quella strategia di rimonta che proprio da Medicina è partita. Abbiamo smesso di difenderci e siamo passati al contrattacco, andando a cercare il virus casa per casa, nelle famiglie, nelle strutture per anziani. Sono attive oggi 70 – come vengono denominate – USCA; stiamo facendo i tamponi in tutte le strutture protette in cui ci sia anche un solo contagio; c’è una presa in carico migliore delle famiglie dove si registra un caso positivo; accompagniamo in modo più proattivo l’organizzazione dell’isolamento domiciliare o in uno dei mille posti nuovi che abbiamo messo a disposizione per evitare i contagi domestici, coinvolgendo gli alberghi e coinvolgendo anche l’ospedalità privata.

È diventata più efficace la collaborazione con i medici di base, che ringrazio tantissimo.

Le cure sperimentali avviate ci hanno consentito di evitare l’acutizzazione della malattia, spesso l’ospedalizzazione, sempre più spesso ‒ cosa cruciale ‒ il decesso. Se i numeri ora continuano a crescere, ancorché molto, molto, molto più lentamente, negli ultimi giorni sotto l’uno per cento, è soprattutto perché i casi di contagio li andiamo a cercare attivamente.

Non mi interessa la graduatoria dei positivi. Vogliamo debellare il contagio, per come è possibile e fino a quando non avremo un vaccino. Anche in questo è in campo una strategia più robusta e diversa.

Un mese fa si registravano ancora problemi di approvvigionamenti di Dispositivi di protezione individuale. Oggi assicuriamo più di mezzo milione al giorno di mascherine a tutti gli operatori. Ne abbiamo distribuite 2 milioni ai cittadini e 2 milioni alle imprese, per darle a lavoratori e lavoratrici che riprendono o riprenderanno a lavorare. In questi giorni ne distribuiamo ai Comuni e, per tramite dei comuni, nella migliore modalità con cui vorranno organizzarsi, alle loro comunità altri 4 milioni a famiglie e cittadini e un altro mezzo milione alle aziende di trasporto pubblico locale, cioè, in 10-15 giorni, 8,5 milioni di mascherine gratuite alle nostre comunità, e altre siamo pronti a fornirle nelle prossime settimane.

Sono mascherine chirurgiche, voglio essere molto chiaro, non fogli di carta. Le abbiamo grazie al Commissario nazionale Arcuri, ma anche perché abbiamo attivato e sostenuto la conversione di aziende, forniture internazionali, accordi.

Io sono pienamente d’accordo con l’obbligatorietà della mascherina. Dobbiamo abituarci a proteggerci di più nella fase che si apre. Il primo compito di una Istituzione non è ordinare, ma rendere disponibili le mascherine, possibilmente a un prezzo ragionevole, gratuitamente a chi non può permetterselo. Per questo spero che sia immediatamente superato il problema della corretta fissazione del prezzo, così come è giusto consentire l’importazione anche alle aziende private, togliendo il cosiddetto “embargo”.

Abbiamo incrementato il numero dei tamponi. Abbiamo affiancato a questi una campagna di screening seria di test sierologici. Non il “fai da te”, con il primo test che capita, dove capita e una tantum, ma una selezione rigorosa, un progetto scientifico, un protocollo codificato e verificabile. Prima gli operatori sanitari e sociosanitari, poi le Forze dell’Ordine, le Polizie locali, i Vigili del fuoco. Adesso apriamo alle imprese che vogliono affiancare uno strumento in più di tutela agli altri prescritti nei protocolli. E abbiamo previsto di ampliare ancora, a partire dalle Province di Piacenza e di Rimini, del loro territorio, delle loro comunità, ma in modo serio.

Io non rinnego nessuna di queste scelte. Eravamo la seconda regione più colpita, due province rischiavano di andare totalmente fuori controllo. Medicina ha rischiato, Bologna, ma anche tutta l’area della Città Metropolitana, l’area più popolata della nostra regione, più di un milione di abitanti, un quarto dell’intero totale regionale.

Se non avessimo assunto quelle restrizioni, oggi avremmo certamente uno scenario molto diverso e un trend opposto, drammaticamente, a quello che vi sto descrivendo.

Abbiamo scelto, lo abbiamo fatto con il Governo e quando è stato necessario abbiamo anche scelto da soli. Se oggi l’Emilia-Romagna può affrontare, al pari degli altri territori, la fase due è perché non si è sottratta, pur così colpita, nel momento della necessità, ad assumere le misure più difficili.

Non ho alcuna stelletta da appuntarmi al petto, ma su un dato non posso essere smentito: dal primo giorno non ho cambiato idea, non ho inseguito i titoli e i sondaggi, non ho dovuto mai smentirmi o rimangiarmi le decisioni.

Abbiamo ascoltato la scienza e poi abbiamo scelto noi, assumendocene la responsabilità, come è giusto che sia in democrazia. È anche per questa ragione che credo di poter essere percepito come lineare, non pretendo certamente condivisibile, se da due settimane ho posto con forza al Governo il tema della ripartenza sicura, mettendo sempre davanti, e ci mancherebbe altro, la tutela della salute, ma anche determinata.

Registro che il Paese, la sua fibra psicologica, la sua tenuta sociale ed economica, è arrivato a un punto quasi limite. Ne avevo parlato un mese fa, ricorderete, prospettando le prime iniziative necessarie e utili per aggredire le conseguenze economiche e sociali. Anzitutto un dato, se volete banale. Come dissi allora, non potendo immaginare di uscire dalla gestione dell’epidemia, se non nel momento in cui avremo un vaccino o una cura, è giusto riprogrammare la partenza quando la curva del contagio ripiega e la saturazione dei posti letto in ospedale si abbassa.

È per questa ragione che ho posto al Governo il tema della ripartenza, chiedendo di mettere davanti il “come” al “quando”, essendo il secondo condizione del primo.

I protocolli sottoscritti negli scorsi giorni per le attività manifatturiere, per i cantieri e per il trasporto pubblico sono appunto il “come”, la dotazione di dispositivi di protezione individuale sono il “come”, la riorganizzazione dello stesso TPL è il “come”.

Non siamo rimasti con le mani in mano come Emilia-Romagna, abbiamo condiviso il percorso con il tavolo del Patto per il lavoro insieme a tutte le rappresentanze istituzionali e a tutte le parti sociali, tutti quanti insieme e li ringrazio per questo straordinario collettivo lavoro di condivisione con riunioni su riunioni, videoconferenze su videoconferenze.

Abbiamo addirittura, credo caso inedito nel Paese, insediato i tavoli provinciali e anche di settore. Abbiamo avanzato al Governo delle proposte e delle priorità, e devo ringraziare il Governo Conte, perché nel pacchetto di proposte che le Regioni all’unanimità hanno avanzato una decina di giorni fa erano due i settori economici che avevamo chiesto di far riprendere il 4 maggio e, se fosse possibile, addirittura già da ieri. Da ieri, infatti, hanno potuto riprendere la propria attività le aziende e le filiere più esposte sui mercati internazionali, oltre che i cantieri pubblici nei settori più rilevanti. È esattamente la proposta avanzata dall’Emilia-Romagna e dal resto delle Regioni italiane. L’abbiamo portata alla condivisione, appunto, delle Regioni e poi con Comuni e Province nella cabina di regia nazionale del Governo, quindi anche con ANCI e UPI.

È giusto che si riparta da lì, come è giusto, alla luce delle nuove regole condivise, che adesso possa ripartire in fretta, da lunedì, tutta la manifattura e tutta l’attività edilizia, pubblica e privata, a partire dall’edilizia e dalle costruzioni, e lo stesso commercio all’ingrosso, funzionale a quei settori.

È giusto anche prevedere un meccanismo di controllo e di blocco, ci mancherebbe altro, qualora i livelli sentinella vengano raggiunti. Siamo in una fase nuova ed è bene dotarsi di strumenti nuovi per misurare la convivenza con l’epidemia e le contromosse utili al suo arresto in caso di ripresa del contagio.

Al Governo abbiamo posto due temi fin da domenica sera, prima che venisse licenziato il nuovo DPCM, in un confronto fatto nella cabina di regia, insieme ai miei colleghi e amici Fontana e Musumeci, e poi in una Conferenza dei presidenti di Regione.

Il primo: attenzione a non abbandonare i settori che restano fermi, penso al commercio, ai servizi, alla cultura, allo sport, e lì dentro ci vanno tutte quelle professioni che abbiamo indicato in questi giorni, dai bar ai ristoranti, ai parrucchieri, agli estetisti, ai negozi al dettaglio eccetera, eccetera. Naturalmente - ci mancherebbe altro -, per il pilastro che è per la nostra economia, il turismo, la nostra riviera, le città d’arte, l’Appennino.

Le date ipotizzate dal premier le voglio considerare come prudenziali. Se è giusto dire che, se i dati peggiorano, bisogna chiudere, allora è altrettanto ragionevole prospettare che, in caso contrario, si possa persino anticipare.

Con i due settori ripartiti questa settimana non abbiamo forzato la mano al Governo né come Emilia-Romagna né ci siamo sostituiti ad esso. Abbiamo avanzato una proposta ragionevole, che per questo è risultata compatibile anche con tempi più ravvicinati di quelli inizialmente ipotizzati.

Chiediamo di poter ragionare nello stesso modo ora, verificando e preparando intanto le condizioni di distanziamento e sicurezza per far ripartire un altro pezzo di commercio e di servizi, non appena sia possibile. Parliamo, tra l’altro, di imprese generalmente molto piccole, che più delle grandi non possono reggere da sole la chiusura di mesi. Servono allora risorse straordinarie, col prossimo decreto – ne discuteremo anche in sede di Conferenza delle Regioni – e serve anche ragionevolezza. Tante risorse e tanto cervello, senza fughe in avanti, ma tenendo però aperta una prospettiva reale.

Non è stata una fuga in avanti, ad esempio, riaprire in modo regolato il take-away. Prendo questo piccolo esempio, guardate, per farmi capire. È uno strumento in più per consentire ai pubblici esercizi e alle attività di somministrazione di sopravvivere in questa fase. È talmente vero che il Governo ha poi programmato questa possibilità, già operante in Emilia-Romagna, come in altre Regioni.

Con lo stesso spirito è giusto ragionare di come consentire ad una serie di attività, pur sospese, di prepararsi alla riapertura. È un confronto aperto, in queste ore, con gli amministratori e le associazioni della Riviera, ad esempio, per rimettere in opera manutenzioni di alberghi, bagni, spiagge, penso anche ai parchi tematici, funzionali alla ripartenza. E siamo pronti a prendere un’ordinanza in tal senso già nelle prossime ore.

Anche per lo sport e per la cultura potrebbero essere preparate cose in vista della riapertura. Non si ricomincia in un giorno, nel quadro delle nuove regole, ma bisogna prepararsi a questo tempo che va impiegato adesso. E voglio dirlo, per due settori di cui generalmente non parla quasi nessuno, sport e cultura, stiamo preparando un pacchetto di risorse straordinarie e anche in questo caso che condivideremo con gli enti locali e tutto il mondo del lavoro di quei settori.

Non possiamo rassegnarci all’idea, peraltro, che questa stagione turistica debba essere completamente persa o che ci si possa attrezzare solo dopo il primo giugno, quando troppe attività rischiano di non riprendere. Se nelle prossime settimane vogliamo essere pronti ad accogliere in modo sicuro i turisti, gli avventori, gli utenti, i clienti, allora organizziamoci. C’è disponibilità anche da parte dei sindaci a ragionare in modo diverso degli spazi, degli orari delle città, dei servizi.

All’Emilia-Romagna non si può chiedere di non adeguare i propri servizi alla necessità delle comunità, che si tratti di bambini, di anziani o di diversamente abili. È nel DNA delle nostre istituzioni, delle nostre imprese, del nostro terzo settore provare a rispondere. Ed è il secondo rilievo che abbiamo mosso al Governo: non possiamo immaginare una ripartenza del lavoro senza accompagnarla con quella dei servizi.

Ho scritto subito alla Ministra Azzolina denunciando questa mancanza. Registro molto positivamente che ha convocato, la stessa ministra, per stamattina, mentre sto parlando, con la ministra Bonetti un incontro ad hoc con Regioni, Province e Comuni, a cui partecipa per noi la vicepresidente Elly Schlein.

Se le persone tornano a lavorare, i bambini non possono stare da soli. Bisogna quantomeno allargare i congedi parentali, il sostegno al babysitting. Se molti hanno consumato le ferie e dovranno lavorare d’estate, è indispensabile potenziare i centri estivi, o chiamiamoli come vogliamo, progettandone adesso l’organizzazione e mettendo in conto che serviranno molte più risorse di prima.

Sul primo fronte c’è bisogno di certezze, a partire dal bisogno educativo e formativo di alunni e studenti. È apprezzabile ‒ come già dicevo un mese fa ‒ che tanti insegnanti si siano messi in gioco per assicurare nei modi possibili la continuità didattica, ma a due mesi di distanza, possiamo dirlo, non si tratta di una eventualità, ma di una necessità stringente, un obbligo formativo che va assicurato. Ci sono ancora troppe classi non connesse e bambini tagliati fuori. Non è accettabile.

Abbiamo stanziato, allora, 5 milioni di euro, ma c’è un’emergenza nazionale a cui bisogna rispondere immediatamente. Soprattutto, servono certezze per il prossimo anno scolastico. Se servono lavori nelle scuole, bisogna dirlo subito e vanno fatti adesso, non in agosto. Se tutte le classi di tutti i ragazzi debbono essere connesse, bisogna garantire che non uno solo di loro resterà ai margini. E ho fiducia che una personalità di grandissima esperienza, come Patrizio Bianchi, sia a capo della Commissione che dovrà guidare buona parte di questo.

Anche per i centri estivi non staremo con le mani in mano, aspettando un altro DPCM. C’è una progettualità che va dispiegata adesso, se a giugno vogliamo partire. È un lavoro avviato questa settimana dalle assessore Schlein e Salomoni, con il supporto dei professionisti, degli esperti, della scuola, del terzo settore, dunque anche i gestori. Ne ho parlato ieri persino con il cardinale Zuppi per quello che anche la chiesa può mettere insieme con i suoi spazi ricreativi.

L’Europa intanto ha battuto un colpo. Rispetto alle incertezze che registravamo nella discussione di un mese fa, il paradigma è mutato. Non solo è stato giustamente sospeso il Patto di stabilità, ci mancherebbe altro, ma sono state individuate risorse importanti per la liquidità delle imprese, per gli ammortizzatori sociali per i lavoratori, per la sanità dei Paesi investiti dal virus, per gli investimenti indispensabili per ripartire. La si pensi come si vuole, ma sono esattamente le leve che servono e serviranno al nostro Paese per ripartire, senza le quali l’Italia da sola non ce la potrebbe fare.

Il tema cruciale, a mio avviso, non è se cogliere o meno questa opportunità, ma sono i tempi di attivazione di questi strumenti. La risposta serve adesso. Non pensi l’Europa tra sei mesi. Anche le leve messe in campo dal Governo trovano nei tempi di concreta attuazione e negli strumenti della burocrazia pubblica e privata (penso alle banche) il limite maggiore. Che si parli di bonus, di ammortizzatori sociali, di credito, il fattore decisivo per la tenuta sociale delle famiglie e per la sopravvivenza delle imprese si chiama “tempo”. Lo sarà anche nella fase tre, quella in cui, per intenderci, preclusi molti sbocchi dei mercati internazionali, precluso l’accesso di turisti dall’estero, fermi i consumi interni, la leva cruciale per sostenere la crescita sarà essenzialmente quella degli investimenti pubblici, che poi se ne trascinano sempre il doppio o il triplo di privati. È la ragione per la quale è al fianco di prime urgenti misure messe in campo anche come Regione. La prova del nove passerà per la mobilitazione di tutte le risorse possibili per investimenti.

Ad un’attenta ricognizione condotta in questi giorni risultano impegnabili risorse per oltre 14 miliardi di euro – avete capito bene, 14 miliardi di euro – in Emilia-Romagna nel prossimo triennio a partire da adesso.

Parliamo di qualcosa che sfiora il 10 per cento del PIL della nostra regione, quasi un miliardo per la sanità, circa mezzo miliardo di euro per l’edilizia scolastica, quasi 6,5 miliardi di euro di investimenti per la mobilità nel triennio, tra ferro, gomma e rinnovo mezzi, oltre 160 milioni di euro di interventi per la difesa del suolo, oltre 134 milioni di euro per l’efficientamento energetico (tenete conto che 110 dei quali sono già impiegati in opere in corso), oltre 90 milioni di euro per la rigenerazione urbana, a cui vanno aggiunti interventi minori, ma non meno importanti, per le cosiddette aree interne e per interventi nei piccoli Comuni per altri 70 milioni di euro, oltre 570 milioni di euro per gli investimenti in agricoltura, una grandissima parte, come sempre è stato chiesto in questi anni, a favore, ad esempio, di tutto il sistema di bonifiche e delle strutture irrigue, tutte opere, insieme alle ABI nazionali, che ringrazio, e a quelle territoriali, già finanziate e in molti casi avviate o soltanto da appaltare; 115 milioni di euro per la casa, oltre 1,5 miliardi a sostegno degli investimenti delle imprese, pensate solo 122 per il Tecnopolo di Bologna e con quello che lì ci verrà, il Centro meteo europeo, quello nazionale che verrà spostato da Roma e poi Data Valley con il supercomputer di calcolo tra i primi al mondo per lettura e velocità di trasferimento ad imprese e mondo della ricerca e delle università, uno dei capisaldi se vorremo ripartire con un futuro di speranza partendo dalla qualità; 140 milioni di euro per il turismo, a partire da 80 per strutture alberghiere e quelli del waterfront; quasi 100 per lo sport, se teniamo conto delle tantissime risorse che faremo e stiamo facendo per gli impianti sportivi: 34 per la cultura, una ventina per l’Agenda digitale; 2,2 miliardi di euro per completare in due anni.

Abbiamo fatto la ricostruzione progetto per progetto, la ricostruzione del post sisma: 950 di ricostruzione pubblica per mille cantieri, 900 per abitazioni e piccole attività economiche, 350 per le attività produttive.

Si tratta di opere in larga parte progettate e finanziate in molti casi già appaltate. Sono l’elemento principale che può fare la differenza tra la ripresa e la crisi. Anche in questo caso i due principali colli di bottiglia sono rappresentati dalla mancata decisione politica – ad esempio, ci auguriamo che presto, prestissimo, arrivi il rinnovo delle concessioni autostradali e gli accordi di programma – e da norme degli appalti incompatibili con l’urgenza della situazione.

Abbiamo chiesto come Regioni, tutte insieme, le due cose.

Ringrazio la ministra De Micheli che si sta dedicando attivamente alla prima e abbiamo chiesto anche che possa il Governo, nel suo insieme, ragionare su misure straordinarie. Spesso si cita il ponte Morandi. Insomma, citando quello ci siamo capiti, che da un lato garantiscano ovviamente il tema della sicurezza sul lavoro e la legalità e dall’altro, però, consentano di ripartire il prima possibile per evitare che proprio le mafie mettano le mani su tutti coloro che non ce la fanno più.

La legalità non può rappresentare una […]. Come a Genova, dicevo, come per il sisma del 2012, deve diventare una condizione per fare le cose in modo diverso, ad esempio riattivando il coordinamento interforze e gli strumenti di validazione che già furono sperimentati, prima ancora che io diventassi presidente e in maniera molto efficace, ricorderete che le interdittive si sono contate sulle dita di una mano o di due mani, anche in questo territorio.

Questa drammatica emergenza ci ha costretto a ridisegnare la nostra vita quotidiana, come singoli e come comunità. Se siamo stati capaci di rimanere uniti nel momento dell’emergenza sanitaria è altrettanto importante esserlo adesso, dove ogni energia deve essere riattivata per la ripartenza, perché noi vogliamo ripartire e vogliamo farlo puntando sulla crescita sostenibile in primo luogo, sanità e welfare per tutti i cittadini, investendo sulla rete territoriale dei servizi, anzi, implementandola e rafforzandola, sull’innovazione tecnologica, come ho detto, indispensabile per il futuro, e su nuove modalità e tempi di lavoro, a partire da un investimento che oggi dà parecchie risorse, ne parlavo proprio ieri con il sindaco di Ferrara, per lo smart working, ma che vogliamo ‒ ho ascoltato ieri le proposte dei parlamentari e mi hanno convinto ‒ anche un intervento e un investimento a favore del privato.

Vogliamo una ricostruzione aperta e partecipata dall’intero sistema socio-economico regionale, dalle università e dalla rete della ricerca, dalle associazioni del terzo settore e dal mondo della scienza. C’è tutto lo spazio necessario per il confronto e la dialettica politica. Non credo ve ne sia, almeno per quello che mi riguarda, per le polemiche fini a se stesse. C’è spazio ‒ lo dico a tutti voi ‒ per la condivisione di idee e proposte. Più che mai adesso è il momento di fare squadra, è il momento di essere ancora una volta di più l’Emilia-Romagna.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, presidente.

Apriamo il dibattito, con i tempi contingentati in sede di Capigruppo.

Io ho già delle persone che si sono prenotate per parlare.

Passo la parola alla consigliera Tarasconi.

 

TARASCONI: Grazie, presidente.

Innanzitutto voglio ringraziare il presidente Bonaccini.

Voglio ringraziare il presidente Bonaccini e vorrei dirgli che sono orgogliosa di essere in questa Regione, di far parte di questa Assemblea legislativa.

La percezione, che sta diventando fortissima e che si è voluta dare, è che abbiamo vinto. In realtà, purtroppo, temo che non sia così. Penso che si vinca nel momento in cui ci si arrende oppure si batte il nemico. Il nemico è ancora qui. È inutile che ci raccontiamo bugie. Avremo un probabile ritorno del virus. Io sono una persona molto positiva, però in questo caso mi sento di dire alcune cose. Nei professionisti c’è una assoluta consapevolezza che ci sarà un ritorno. La differenza è che conosciamo molto di più il virus, siamo in grado di intervenire prima con dei farmaci e siamo in grado di organizzarci sul territorio.

Faccio qualche considerazione sul bisogno. Il bisogno che la sanità ha per affrontare questa problematica e lo snodo per affrontare la malattia è l’intervento di carattere territoriale. Il presidente ha parlato delle USCA. Abbiamo risposto in maniera eccezionale. La risposta di carattere territoriale è stata una risposta inizialmente su base volontaristica. Noi dobbiamo investire lì, dobbiamo ricordarci che i medici di medicina generale hanno 1.500 utenti e sono tanti. La loro capacità di interazione nel tempo va ripensata rispetto a quello che è successo.

In questi giorni la sensazione che si ha è che la gente ha deciso che l’emergenza è finita. Non c’è l’obbligo delle mascherine. Per iniziare la fase due sono consapevole del fatto che non si voglia dare un obbligo della mascherina senza dare la possibilità di dare la mascherina, però soprattutto per gli ultrasessantacinquenni penso che definire che la mascherina chirurgica deve essere portata sia fondamentale, proprio per evitare il ritorno di cui parlavo prima, della consapevolezza che c’è in questo momento.

Il distanziamento sociale è indispensabile. Dobbiamo riscoprire dei concetti di comportamento responsabile.

Faccio solo un esempio sulle seconde case, a Piacenza, come nel resto della regione, ci sono tante persone che hanno la seconda casa e che non vedono l’ora di potersi spostare. Penso che potrebbe essere una cosa buona rendere obbligatoria la segnalazione al sindaco quando una persona si sposta da un comune all’altro per andare nella seconda casa, quantomeno per dare la percezione ai sindaci degli spostamenti che avvengono all’interno dei comuni. Quindi, un concetto di responsabilità sociale vuol dire che io non avrò bisogno di giustificare i miei spostamenti se sarò tracciata, quindi tutto il tema dell’app Immuni credo che sia un tema che vada affrontato al più presto perché se io dovessi fare un tampone domani e dovessi risultare positiva qualcuno dovrà avvisare le persone con cui io sono entrata in contatto per dire loro che sono entrati in contatto con qualcuno che era positivo. Questo ovviamente credo che ci servirà per la fase due, perché è vero che stiamo iniziando una fase due cercando di riaprire le tante attività, perché non possiamo certo non ricominciare a lavorare, ma dobbiamo essere molto consapevoli del fatto che l’emergenza probabilmente non è finita.

Parlerò velocissimamente di tre temi. Il primo è il tema dei bambini, delle famiglie, dei ragazzi che non sono a scuola e quindi anche il tema delle donne, del fatto che per tornare a lavorare, ovviamente, c’è bisogno di prendersi cura e di ristabilire i servizi alla persona, perché le mamme in questo momento, se devono tornare a lavorare e hanno a casa i figli, sono in estrema difficoltà. Quindi, credo che il tema del prendersi cura, di ristabilire, di far ripartire quei servizi sia un tema cruciale nella vita di ogni famiglia.

Serve un piano d’azione chiaro, con priorità individuate, studiate e condivise. È l’unico modo che avremo per lasciarci alle spalle la fase uno e poter affrontare preparati la fase due, in cui siamo appena entrati. Parlare di priorità significa tenere conto di tutte le componenti della vita economica e sociale del Paese. Se si pensa ad aprire aziende senza tenere in adeguata considerazione i nostri bambini e chi ha il dovere di occuparsene, significa che qualcosa non va nella programmazione. Si inizia a pianificare il ritorno alla vita attiva da parte di tutta la cittadinanza, una fase senz’altro difficilissima, che richiede nello stesso piano d’azione vengano considerate esigenze che spingono in direzioni opposte, da un lato il contenimento dell’epidemia, che richiede distanziamento sociale e riduzione della mobilità, dall’altro la ripresa dell’economia e della vita sociale, che richiede l’esatto opposto. Ed è proprio per l’oggettiva difficoltà di questa fase che, secondo me, la lista delle priorità non può non considerare componenti fondamentali della società.

Andiamo verso l’estate e il prospetto del rientro al lavoro senza ferie nel prossimo periodo, nella speranza che l’economia riparta. È fondamentale che questo avvenga, ma non è pensabile non programmare in modo preciso, con una comunicazione chiara alla cittadinanza, come faremo a gestire la vita dei più piccoli e di tutti gli studenti, visto che le scuole sono ancora chiuse e visto che probabilmente sarà complicato organizzare attività estive per bambini e ragazzi mentre i genitori dovranno essere al lavoro. Sono temi che devono essere affrontati prima di tutti gli altri.

Dico una cosa velocissima sulle aziende. La programmazione, anche qui, deve essere chiara, e qui parlo anche per tutte le aziende del commercio. Non si può pensare di arrivare a dire a dei pubblici esercizi, agli stabilimenti balneari, ai bar che possono riaprire senza avergli dato prima delle regole chiare. Io dico poche regole chiare e specifiche che indichino agli imprenditori che cosa devono fare.

Servirà del tempo per adeguarsi, quindi dobbiamo utilizzare questo tempo. Lei, presidente, ha usato la parola “tempo” molto spesso, il tempo è diventato cruciale. Abbiamo bisogno di regole chiare e tempi certi.

L’ultima cosa che voglio dire è sui test sierologici. Abbiamo fatto tanto in queste settimane, abbiamo tenuto un approccio molto cautelativo, credo, e molto corretto rispetto ai tanti dubbi che abbiamo nei confronti di questi test, perché siamo consapevoli che vanno utilizzati nel modo corretto e, soprattutto, chi risulterà positivo andrà probabilmente sottoposto a tampone. Però chiedo la possibilità, per quanto riguarda Piacenza, di arrivare a fare dei test di massa per quanto riguarda i sierologici. Mi rendo conto che sarà un impegno importante, però penso che sia un impegno necessario per poter garantire la ripartenza di questa Provincia, che è stata così fortemente colpita dal coronavirus.

Io sono convinta che noi non abbiamo vinto. Ci siamo ancora dentro. La possibilità di non avere un ritorno di una situazione così grave, come quella vissuta, o forse ancora più grave, nasce dalla riscoperta di una responsabilità individuale, laddove il mio comportamento determina la possibilità che tu non ti ammali e il tuo comportamento garantisce la possibilità che io non mi ammali. Se il tuo comportamento è sbagliato devi essere sanzionato.

Ringrazio ancora il presidente, la Giunta, in particolare l’assessore Donini, che mi sopporta quotidianamente. Buon lavoro a tutti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Tarasconi.

Passo la parola alla consigliera Soncini.

Si prepari il consigliere Lisei.

 

SONCINI: Grazie, presidente.

Grazie, presidente Bonaccini, per la sua relazione, che rappresenta lo spirito di squadra che si respira nella nostra Regione. Il senso civico e di comunità degli emiliano-romagnoli ci stanno aiutando a vedere una luce in questa notte buia in cui siamo immersi. Proprio a fronte dei sacrifici fatti, nelle prossime settimane non dobbiamo lasciare indietro nessuno: i nostri concittadini, le nostre imprese, le nostre famiglie non devono sentirsi abbandonate, ma devono poter trovare risposta ai nostri bisogni.

La ripartenza non può prescindere dalla piena sicurezza e dalla gradualità, perché non ci potrà essere un Paese che rinasce che non sarà in piena salute. Abbiamo bisogno di procedere continuando a fare squadra, facendo tesoro dell’esperienza di questi mesi, offrendo a tutti i soggetti interessati un quadro chiaro di chi e come ripartirà. Per questo la ripartenza deve avvenire in maniera coordinata e condivisa. Sono due parole chiave, io penso importanti, che naturalmente sono nel lavoro che lei e la Giunta avete portato avanti in questi mesi, che sono state alla base di progetti importanti di questa Regione, come il Patto per il lavoro.

Riguardo alla fase due abbiamo due livelli che si devono necessariamente intersecare. Il primo è quello sanitario che, a mio avviso, deve essere gestito dalla nostra sanità regionale in accordo con il Ministro della salute. In questo senso, proprio in Commissione, alcuni giorni fa ho sottolineato che sarebbe importante e opportuno istituire un’agenzia centrale e tecnica per il contrasto al Coronavirus presso l’Istituto superiore di sanità, per un coordinamento veloce dei dipartimenti di prevenzione sul territorio, rafforzando i servizi di igiene e sanità pubblica. Tutto questo insieme ai medici di base e alla medicina del territorio.

Credo che particolare attenzione andrà posta nel coinvolgere subito i medici di medicina generale perché siano in grado di attivare tamponi e di coinvolgere da subito i nuclei Covid.

Dovremo imparare, si diceva, a convivere con il Coronavirus. È, quindi, fondamentale proseguire in sinergia al lavoro preziosissimo delle 70 USCA a cui lei faceva riferimento e degli ambulatori Covid.

Il secondo livello si deve intersecare con le filiere industriali. Qui si inserisce l’importante protocollo per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro, per la tutela e la sicurezza del lavoro.

È un compito complesso, ma necessario per evitare che avvengano ripartenze in modo scoordinato che ci porterebbero danni.

Dal punto di vista sanitario la priorità è mantenere e far rispettare a tutti i livelli le misure per il distanziamento fisico e promuovere l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale fino a quando non saranno disponibili una specifica terapia e un vaccino.

Occorre, quindi, sensibilizzare tantissimo la comunità sull’uso delle mascherine chirurgiche per tutti, che vanno bene ovviamente se tutti le indossano sia all’interno che all’esterno dei locali, fatta eccezione per i bambini sotto i sei anni, questo dice il DPCM del 26 aprile.

Sono estremamente d’accordo con quanto lei ha detto, cioè con l’obbligatorietà delle mascherine chirurgiche per tutti, naturalmente con le premesse di reperibilità e altro che lei ha fatto.

La presenza di Covid Hospital e reparti Covid su tutto il territorio regionale si sta confermando strumento fondamentale nella gestione ospedaliera dei pazienti anche in termini di sicurezza, in quanto riduce notevolmente il rischio di contagio per gli operatori sanitari e per i pazienti ricoverati per altre malattie.

Serve, inoltre, un uso corretto dei test, sia quelli molecolari sia quelli sierologici ed è necessario predisporre un piano nazionale in grado di fotografare efficacemente lo stato epidemiologico del Paese.

La Regione ha agito tempestivamente e ha potenziato lo screening sierologico – ne faceva riferimento lei – alla popolazione, la delibera regionale che ha codificato un percorso sicuro, preciso, no ai test fai da te, no ai laboratori, ma sì ai laboratori privati autorizzati, rivolgendosi in primis a categorie a rischio, a lavoratori di aziende che potranno gradualmente ripartire, a territori più colpiti della regione.

È necessario, così come conferma l’OMS e come dicono molti scienziati, proseguire nelle tre direzioni di tracciare, testare e trattare le persone risultate positive, in modo da garantire loro piena sicurezza e cure, tutelando anche al resto della comunità, evitando nuovi focolai, identificandoli tempestivamente, agendo quindi tempestivamente. Bisogna lavorare, quindi, al rafforzamento della strategia di mappatura dei contatti sospetti e di teleassistenza, con l’uso anche delle nuove tecnologie.

Oltre a questo lei, presidente, ha elencato passaggi decisivi: si interviene con più incisività sulle persone che abitano con conviventi in quarantena perché positivi da Coronavirus, mettendo a disposizione varie proposte; nelle strutture protette si è lavorato a un isolamento sicuro o a un trasferimento in strutture esterne e all’aiuto per trovare il personale necessario, si fa il tampone in presenza di un contagiato.

Nelle strutture residenziali sociosanitarie per anziani disabili, che vivono una situazione di emergenza nell’emergenza, con l’intervento delle unità mobili (USCA) direttamente nelle strutture, si è già notevolmente rafforzato il supporto sanitario, a tutela di ospiti, familiari e persone.

Si diceva “è necessario ripartire progressivamente adesso per garantire le cure a tutti gli emiliano-romagnoli”, quindi da oggi, a seguito dell’ordinanza emanata ieri dalla Regione, in tutta l’Emilia-Romagna è consentita l’erogazione di alcune prestazioni programmabili e non urgenti perché, è vero, quelle urgenti sono rimaste garantite anche durante l’emergenza. Allora, c’è questa ripartenza da parte delle strutture del sistema sanitario pubblico e privato e si potrebbe forse ipotizzare tamponi e test sierologici prima dell’accettazione per individuare eventuali casi di contagio. Penso che i medici di medicina generale dovranno, in alcuni casi, confermare agli specialisti tutte le richieste di chi non è stato visto in questo periodo per riscrivere le priorità nel caso in cui si riscontri un sovraccarico in alcuni reparti.

Servirà ragionare fin da ora - credo sia un altro aspetto molto importante - sul reperimento dei vaccini antinfluenzali, in vista di una vaccinazione antinfluenzale di massa, universale, io la immagino anche per i bambini, non solo quelli con patologie, e per le persone adulte per contribuire alla ripresa di una normale vita sociale.

Occorre sapere quando è previsto l’arrivo dell’influenza, da parte ovviamente degli specialisti, per programmare vaccini, per organizzare questa vaccinazione, che non sarà come tutti gli altri anni, perché la situazione è evidentemente diversa, ma è indispensabile per distinguere un virus dall’altro, il virus dell’influenza dal Covid, ed è indispensabile per evitare un sovrapporsi dei due, che creerebbe situazioni più gravi.

Di pari passo alla ripartenza vi è l’accompagnamento, in particolare delle famiglie con persone con disabilità, sempre più disorientate, smarrite e prive di relazioni e punti di riferimento. Le cose fatte, a distanza di due mesi dal lockdown, sono state diverse, ma ora vanno implementate. Un ruolo fondamentale a supporto di queste famiglie e delle diverse attività lo può avere il terzo settore, il volontariato. È doveroso e giusto, quindi, il nostro impegno anche a sostegno di questo settore che, oltre ad avere professionalità, competenze relazionali fondamentali, si chieda ‒ penso ‒ un potenziamento del Fondo nazionale della non autosufficienza per far fronte alle situazioni di maggiore isolamento e rischio e si aiutino con interventi sicuri, in primo luogo, temporanei a piccoli gruppi, all’interno di comunità, perché il contesto di vita e la territorialità per le persone con disabilità è la cosa più importante, e su questo, secondo me, si deve lavorare.

Dicevo: contesto di vita. Penso che i sistemi sanitari occidentali siano stati costruiti attorno al concetto di assistenza centrata sul paziente, ma un’epidemia richiede un cambiamento di prospettiva verso un concetto di assistenza centrata sulla comunità e sul territorio. Intendo per comunità e territorio una sanità pubblica che comprenda la prevenzione estesa anche e soprattutto in ambiti non sanitari, per prevenire la fragilità, e la stretta collaborazione tra settore sociale e settore sanitario, il che significa anche medicina di iniziative e monitoraggio a tappeto delle condizioni di salute sul territorio, non solo e non tanto per produrre informazioni e raccomandazioni che calano dall’alto e possono non essere recepite né applicate, quanto soprattutto per produrre azioni ed interventi concreti che facciano fronte ad una situazione critica che non può trovare risposta solo a livello ospedaliero.

Presìdi sanitari territoriali per la prevenzione e le cure primarie. Credo che bene abbiamo fatto nella scorsa legislatura a impostare la legge sulla prevenzione primaria e le relative risorse, perché questo mette l’accento sul tema della prevenzione primaria, che evita patologie tanto rischiose anche per chi dovesse, in qualche modo, contrarre il coronavirus. Abbiamo detto ‒ lo abbiamo detto nella scorsa legislatura ‒ che gli stili di vita corretti, l’alimentazione, il movimento sono fondamentali per la prevenzione di malattie quali l’obesità, il diabete, l’ipertensione e le malattie cardiovascolari.

Ultimo, ma non meno importante è il tema della famiglia e del ruolo delle donne. Le donne devono poter tornare al lavoro al pari degli uomini, perché non ci si può permettere il crollo produttivo del mondo femminile. Abbiamo bisogno di riorganizzare e, forse, di ripensare profondamente sia i servizi scolastici sia i servizi comunali. Il dibattito pubblico è giustamente concentrato sulla riapertura dei luoghi di lavoro in condizioni di sicurezza. Quello che c’è da fare oggi ‒ lo ha detto lei nella sua relazione ‒ è un pensiero ulteriore. Credo che questo pensiero debba mettere al centro le persone, le persone con disabilità, gli adolescenti e, soprattutto, i bambini piccoli nell’epoca del distanziamento.

Sia chiaro, io sono per la tutela della salute in primis, sono per la gradualità, l’ho detto in premessa, ma anche per la progettualità. Qui deve arrivare il nostro sforzo, attrezzandoci di argomenti credibili e convincenti per rassicurare e accompagnare le famiglie che affidano alla comunità il bene più prezioso: i figli. Per questo serve il pieno sostegno alla conciliazione, all’armonizzazione del lavoro e dei tempi di lavoro con i tempi di famiglia. È urgente che la politica elabori una proposta fattibile e flessibile sull’infanzia, partendo dalla sicurezza, dalla sperimentazione, dalla temporaneità, provando a tenere salvaguardato in ogni decisione l’equilibrio tra la necessità degli adulti, genitori lavoratori e non, e quella di bambine e bambini. I nostri anziani, i nostri nonni hanno spesso sorretto i compiti di cura e di accudimento che lo Stato non riusciva a svolgere. Questa emergenza possa essere anche un’occasione per passare finalmente da un welfare familistico, nel senso che scarica sulle generazioni dei nonni e dei genitori compiti di cura e accudimento che lo Stato non riesce a svolgere, ad un welfare familiare, per sostenere le famiglie e le loro difficoltà.

Credo che la strada tracciata nella scorsa legislatura con l’azzeramento, l’abbattimento delle rette sui nidi, con il tema della conciliazione dei centri estivi, con il tema del fondo affitti, del fondo per le famiglie numerose, abbia tracciato una strada che va ripresa, va ripercorsa. Credo che sia la direzione giusta anche per il nostro futuro. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Soncini.

Passo la parola al consigliere Lisei.

Si prepari la consigliera Piccinini.

 

LISEI: Buongiorno, presidente. La ringrazio per essere venuto di nuovo ad aggiornarci rispetto alle misure che intendete adottare rispetto alla linea. Un atto che credo sia dovuto anche nei confronti di un Consiglio che, con grande difficoltà, io dico tanta difficoltà, sta provando a fornire il suo contributo. Questo credo che valga sia per i consiglieri di maggioranza sia per i consiglieri di opposizione.

Glielo dico molto francamente, presidente. Credo che l’opposizione abbia avuto un atteggiamento molto responsabile che le abbiamo riconosciuto e che dà alla gestione dell’emergenza una sobrietà che purtroppo non abbiamo visto da parte di molti suoi colleghi di partito. Però, bisogna essere altrettanto chiari, perché quando si invoca e si predica il gioco di squadra, quando si invoca e si predica unità noi siamo d’accordo, però questa unità non è che ci può essere soltanto dove governate voi, perché o siamo uniti come Paese o la sfida non si vince. Quindi, non è possibile che qua venga richiesta l’unità e la Lombardia venga sbranata dai lupi del suo partito e venga continuamente messa […].

Siamo disponibili e qui credo che l’atteggiamento di responsabilità che abbiamo tenuto lei ce lo possa riconoscere. Abbiamo fatto le nostre proposte e continueremo a farle. Quello che le chiedo io e che mi permetto di chiederle oggi è innanzitutto una trasparenza, una trasparenza che non sempre ho percepito, una trasparenza che non sempre è stata garantita, perché alle parole devono anche corrispondere dei fatti. In questo caso sul tema dell’emergenza sanitaria, perché c’è ancora un’emergenza sanitaria, è chiaro che non c’è più criticità all’interno dei reparti Covid e all’interno delle terapie intensive, ma l’emergenza sanitaria non è finita, sul tema dell’emergenza sanitaria ci deve essere trasparenza a trecentosessanta gradi.

Non c’è stata trasparenza sui dispositivi di protezione e sulla distribuzione dei dispositivi di protezione, spero che ci sarà in futuro perché i dispositivi di protezione restano e rimangono uno strumento indispensabile per i cittadini.

Siamo molto contenti che siano state distribuite e che verranno distribuite milioni di mascherine chirurgiche, ma non è la misura che risolve il problema, è sicuramente una misura, è anche un po’ uno spot da parte della Giunta di far ricevere ai cittadini dispositivi di protezione, spesso pervenuti all’interno di una busta o lettera, pervenuti in modo inadeguato. È però una misura necessaria per garantire ai cittadini che possono acquistare i dispositivi ad un prezzo calmierato, ma l’importante è che possano acquistarli.

Ad oggi questa garanzia non è ancora stata data e la invito davvero ad abbattere le burocrazie, di cui spesso ho sentito parlare.

Sui test per le aziende, per poter immettere nel mercato i dispositivi di protezione, la burocrazia non è ancora accettabile e lo dimostra il fatto che soltanto sei aziende oggi, all’interno della nostra regione, possono produrre i dispositivi di protezione.

Non c’è stata trasparenza sui tamponi e vedo che continua a essercene poca. Quando lei ci dice che sono aumentati i tamponi, ciò non corrisponde a ciò che realmente è accaduto. Lei, il 27 marzo, dichiarava che avreste fatto 5.000 tamponi al giorno, ad oggi 5.000 tamponi al giorno si sono raggiunti soltanto in alcune giornate, nella maggior parte dei casi siamo stati anche sotto i 3.000 tamponi. Abbiamo una media tamponi molto, molto bassa. Su questo la prego davvero di garantire trasparenza, perché ci mette in difficoltà nello smentire informazioni che vengono date in maniera non corretta. Sarebbe stato molto più corretto dire: stiamo cercando di raggiungere quei 5.000 tamponi, che però ad oggi non siamo riusciti a raggiungere, non siamo ancora riusciti a garantire.

Se vogliamo parlare sempre sotto l’aspetto sanitario, anche sui test sierologici, a nostro avviso, la scelta che è stata effettuata ha rallentato molto la possibilità per i cittadini di effettuare test sierologici e ha creato burocrazia e molta confusione.

Su questi temi spero che ci sarà la possibilità di confrontarci seriamente, però le chiedo davvero che ci sia trasparenza.

Vorrei mettere in luce un tema che, secondo noi, è fondamentale, e non lo è solo secondo noi visto che lo ha richiamato anche lei, che è appunto […]. Lei ha giustamente evidenziato, perché è uomo di mondo e conosce molto bene la sua regione, che oggi siamo in uno stato di forte agitazione sociale. Gli imprenditori non ne possono più. Soprattutto non funzionano più gli annunci. Gli imprenditori sono stretti nella morsa di una crisi economica, per la quale non vedono l’uscita. E quello che fa più arrabbiare gli imprenditori - glielo dico con tutto il cuore, presidente - sono gli annunci, annunci di misure economiche che vengono adottate, ma che non vedono concretamente nelle loro aziende, sia a livello nazionale sia purtroppo a livello locale.

Ho visto che avete approntato delle misure, ma le dico molto chiaramente che per dire che una cosa è stata fatta non basta fare una delibera, non basta fare un decreto, non basta fare un’ordinanza. Perché una cosa sia stata fatta deve essere fatta. Per poter dire che delle misure economiche sono state fatte vuol dire che devono essere realizzate concretamente. Una misura economica è fatta quando i soldi, quando le garanzie o quando i fondi arrivano concretamente nella tasca di chi sono disposte. Su questo ci deve essere un impegno da parte sua, ci deve essere un impegno molto chiaro, ci deve essere un impegno importante a garantire, anche per le misure che non vengono erogate, per i fondi che non vengono erogati direttamente da parte della Regione, un coordinamento, soprattutto per le misure che riguardano gli Enti Comuni, Comuni che nella maggior parte dei casi sono amministrati dal suo […]. Ci deve essere un coordinamento per garantire che, quando viene fatto un annuncio, almeno in pochi giorni davvero trovi una concretezza. Sennò, la gente continuerà ad arrabbiarsi, come si sta arrabbiando in questi giorni, per le promesse mancate, tutte le promesse mancate dal Governo nazionale, le promesse della cassa integrazione, le promesse bancarie e tutto quello che è stato promesso in questo periodo.

Io ho visto che nel vostro sito avete fatto un simpatico schemino con scritto “fatto, fatto, fatto”. Ebbene, se i soldi non arriveranno nelle tasche dei cittadini, di quegli imprenditori, non è stato fatto. È stato annunciato, è stato adottato un atto, però non è stato fatto.

Le dico sinceramente, e glielo dico di grande cuore, che, se vogliamo che il Paese tenga, se vogliamo che quegli imprenditori che oggi sono arrabbiati davvero tengano, si stringano, stiano uniti e stiano in squadra, i soldi devono arrivare, i provvedimenti devono arrivare, non devono essere annunciati.

Questa sindrome della “annuncite cronica” tanto percepita credo che l’abbia contratta anche lei, perché il fattore essenziale, come lei giustamente ha detto, è il tempo, il tempo, quello che differenzia noi, differenzierà la capacità di questa Regione di reagire alla crisi, quello che farà la differenza per le aziende per sopravvivere nel nostro territorio, un territorio dove dobbiamo dire molto chiaramente, e l’ho sentito percepire molto chiaramente nel discorso dell’assessore Colla, territorio nel quale il settore terziario, in particolare quello turistico, è molto sviluppato, e oggi quel settore, il settore terziario, il settore della somministrazione, il settore che basa fondamentalmente i propri redditi, la propria redditività e il proprio fatturato d’impresa sulla socialità è il settore che è più in crisi, è il settore che è stato più trascurato. Stiamo parlando di una moltitudine di piccoli imprenditori che si stanno affacciando a provare a riaprire le proprie aziende e ai quali non è consentito riaprirle, che se gli sarà consentito riaprirle gli sarà consentito con delle forti limitazioni, li obbligherà a delle riduzioni importanti di fatturato, ma che dall’altra parte non hanno ricevuto.

Le dico un’altra cosa. A fianco a questo, se vogliamo garantire una tenuta sociale, se vogliamo veramente garantire che l’agitazione non scenda in piazza, dobbiamo anche riaprire rispetto ad alcune libertà che oggi sono state, e sono, prettamente e vergognosamente negate, alcune libertà che è assurdo che non vengano concesse, perché è assurdo che non venga concesso a un proprio caro di recarsi al cimitero a porre un fiore sulla tomba del proprio defunto. Chi potrà mai contagiare. Stabiliamo un ingresso calmierato, ma quantomeno consentiamo piccole libertà che attengono ai nostri affetti e alla persona. La libertà di culto, la libertà religiosa. Sono momenti nei quali le persone cercano di superare le difficoltà, le tante popolazioni che le hanno subìte in questi mesi e che le dovranno subire nei prossimi mesi, limitazioni che riguardano spesso le famiglie, perché le famiglie sono quelle che oggi sono state più colpite dalla crisi. Oltre, ovviamente, al settore imprenditoriale. Molte volte, purtroppo, si sovrappone.

Le famiglie dovranno tornare a lavorare, come giustamente è stato detto, e si dovranno confrontare con la difficoltà di gestire la parte che è stata più colpita all’interno di questo momento emergenziale. Sono i minori, sono i nostri figli. I primi che sono andati in lockdown, i primi che sono stati segregati in casa, i primi che si sono sottoposti a delle limitazioni e gli ultimi per letalità e contagio, le persone che meno potevano contrarre il virus sono le prime che si sono sacrificate per la nostra collettività chiuse in casa, e noi a questi figli ci dobbiamo pensare, e noi a questi minori ci dobbiamo pensare. È bene che si stia lavorando sui centri estivi e sulla possibilità di farli uscire. Bene che si ragioni in questa direzione. Bisogna anche ragionare, però, su forme di aiuto e di sostegno a chi i figli li dovrà accudire mentre i genitori saranno tornati faticosamente a lavorare. Forme di sostegno al settore scolastico pubblico a 360 gradi. Forme di sostegno a quella capillarità di associazioni, di centri che ci sono e che hanno dato grande disponibilità e che daranno grande disponibilità anche in questa dura estate, nella quale i genitori dovranno lavorare perché hanno consumato tutte le ferie durante l’emergenza, per garantire ai nostri figli di ripristinare un minimo di socialità che oggi è stata completamente negata loro.

La mia preoccupazione principale, e spero che sia anche la sua, presidente, e su questo ci troverà uniti, è garantire un’unità sociale e garantire che davvero la Regione possa ripartire e che le persone non scendano in piazza. Oggi la gente è tanto arrabbiata. Ci sono già manifestazioni annunciate da diverse associazioni, persone, per questo fine settimana. Su questo credo, presidente, che ci debba essere la nostra concentrazione, perché come comunichiamo fa la differenza tra far arrabbiare una persona e non farla arrabbiare. Basta annunci, basta con questa sindrome di annunciare le cose quando ancora non sono arrivate. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Lisei.

Passo la parola alla consigliera Piccinini.

Si prepari la consigliera Costi.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Comincerò con una premessa, nel senso che si sente parlare ultimamente di inizio della fase due. Intanto ci terrei a dire che ancora non siamo veramente entrati nella fase due, siamo in una fase transitoria. Bene ha fatto il presidente Conte a scegliere una riapertura ragionata.

Ringrazio, ovviamente, il presidente Bonaccini della sua relazione. Però, bisogna dire anche in maniera chiara che dal 4 maggio il virus, purtroppo, sarà ancora con noi e non sparirà come forse qualcuno evidentemente si immaginava. Qualcuno inizialmente chiedeva che si aprisse tutto, poi che si blindasse tutto quello che si voleva fosse riaperto e ancora adesso cambia idea e chiede di aprire qualunque cosa. Insomma, soluzioni prêt à porter, a seconda dei sondaggi e del sentiment popolare.

Devo, mio malgrado, purtroppo, anche prendere atto che anche qui, e lo dico con rammarico, perché devo riconoscere che è stato fino ad oggi tenuto da parte della Giunta e del presidente un atteggiamento equilibrato, ultimamente, però, negli ultimi giorni vedo che anche qui purtroppo non si rinuncia alla polemica. Da una parte si parla di gioco di squadra, dall’altra non si rinuncia a dei distinguo, a dei “ma”, a dei “però”, a dei “si poteva fare diversamente”.

Un’attenzione, davvero, anche qui, a non inseguire il consenso, perché la china sarebbe davvero molto pericolosa.

Fortunatamente, come dicevo, abbiamo un Governo che si sta assumendo delle responsabilità importanti per cercare di contemperare il diritto alla salute e il ritorno alla normalità, che significa anche assumersi il rischio di non accontentare tutti. Mi riferisco, per esempio, a chi chiedeva che si riaprissero le scuole già da domani. Tutti gli scenari elaborati dal Comitato tecnico-scientifico, purtroppo, sconsigliano la riapertura delle scuole, perché farlo significherebbe certamente vanificare gli sforzi fatti da un Paese intero e mettere a rischio la salute di tanti, e non ce lo possiamo permettere.

Non voglio sfuggire nemmeno a un tema che comprensibilmente è stato, e lo è tuttora, tanto discusso, che è quello della riapertura dei centri estivi. Se forse ci può essere qualche ritardo sulla tabella di marcia, io questo non lo voglio negare, peraltro in questo delicatissimo ambito, critico e di non facile gestione. Visto che di questa regione si fa, come al solito, una narrazione secondo cui noi siamo sempre come i migliori e a cui tanti si ispirano, io, anziché esibire metaforicamente cartellini squalificanti di qualsivoglia colore aspettando soluzioni dall’alto, mi sarei aspettata uno scatto - sempre per rimanere in tema calcistico - per esempio dall’assessora Salomoni, che già da tempo poteva mettersi al lavoro su questo, come peraltro si è fatto in tantissimi altri ambiti, senza neanche tante polemiche.

Io, invece, mi attengo a quanto anche è emerso, devo dire anche con fatica, in Commissione, la quale più che puntare il dito contro una ministra impegnata costantemente su più fronti altro non ha fatto. Posto che in realtà non ho ben capito in cosa esattamente si è impegnata l’assessora, non sono sicura che la ragione sia da attribuire ai problemi di connessione della seduta. La cosa, tra l’altro, è risultata anche alquanto paradossale visto che sarebbe anche colei che dovrebbe occuparsi di digital divide, sperando anche che quel “restiamo uniti” che affolla le nostre bacheche sia di monito anche per lei affinché possa adoperarsi fino in fondo per garantire il diritto alla connettività per tutti e, quindi, il diritto all’inclusione.

Serve, dunque, essere seri ed è giusto avanzare un passo alla volta, con gradualità, nell’interesse di tutti, anche di quelle attività che per loro natura sono più esposte a rischi, che purtroppo non potranno riaprire nell’immediato e che vanno sostenute, come già giustamente si diceva, e su questo concordo, con misure aggiuntive per lo sforzo a cui oggi sono sottoposte. Ed è uno sforzo che dovremmo fare anche noi, come classe politica, nell’immaginare la ripartenza.

Oggi siamo tutti presi dalle circostanze del momento, ed è anche normale che sia così, ma è fondamentale ripartire avendo una visione delle cose che vada oltre la contingenza. È un’opportunità che abbiamo, che la classe politica ha per dimostrare di saper guardare avanti con lungimiranza e di cogliere anche questa occasione per cambiare certi paradigmi.

Questa pandemia ci ha obbligato e ha obbligato, per il momento, su certi aspetti, anche i più reticenti, a cambiare. Da adesso in poi verrà sempre meno la pressione da cause esterne e saremo tutti chiamati, a maggior ragione, alle nostre responsabilità, passate, presenti e future. E davvero dovremo dimostrare di aver capito la lezione evitando di ripetere gli stessi errori.

Penso, per esempio, alla sanità. Serve mettere mano alle criticità strutturali, che si traduce in investimenti maggiori nella sanità pubblica e anche, per esempio, maggiore presenza all’interno delle residenze per anziani, che è un modello che va assolutamente rivisto. Penso alla stabilizzazione del personale, nella revisione del ruolo e nelle risposte della medicina territoriale.

Penso all’ambiente, e in questo senso davvero questa pandemia ci ha insegnato tanto. Servono azioni concrete, serve incrementare la mobilità elettrica, quella alternativa, la micromobilità. Serve anche rafforzare le cosiddette “autostrade digitali” per il lavoro a distanza; mettere in campo azioni per la produzione di energia pulita; intervenire per limitare gli allevamenti intensivi. Insomma, la sostenibilità ambientale in genere dovrà essere il nostro e il vostro faro.

C’è davvero molto da fare. La tanto invocata normalità è un posto che non somiglia più al passato, ma che dobbiamo ancora costruire, oggi, guardando al presente ma con un occhio al futuro e anche con grande lungimiranza. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

Passo la parola alla consigliera Costi.

Si prepari la consigliera Zamboni.

 

COSTI: Grazie mille. Grazie, presidente.

Voglio ringraziare il presidente Bonaccini, la Giunta, ma anche tutto il sistema regionale che ha lavorato in questi due mesi e mezzo difficilissimi. Ringrazio il presidente anche per la lucidità e la linearità con cui oggi ha espresso questa sua informativa. Presidente, come lei, dopo aver vissuto l’emergenza del sisma, io avrei onestamente fatto a meno di vivere anche questa emergenza. Un’emergenza che certamente è molto diversa, ma che credo metta in luce, come per il sisma, alcuni tratti fondamentali che credo debbano essere tenuti presenti sia per la fase attuale, che è quella della transizione, ma anche per la fase della ripartenza totale.

Il primo elemento è che in emergenza scopriamo che nulla si crea facilmente. O c’è un sistema consolidato di servizi, quindi con un ricco capitale territoriale e capitale umano, oppure è tutto più faticoso. Credo che l’esperienza e il confronto con le altre Regioni dimostri questo. Qui la sanità è di altissimo livello proprio perché ha saputo, in un momento di emergenza, fare fronte senza inventarsi delle soluzioni ad un episodio completamente inedito.

L’altro elemento da tenere presente è il tema della democrazia. Lei ha insistito molto, anche oggi nella sua illustrazione, sul tema di questa filiera di collaborazione istituzionale. Infine, parlare con il Governo, parlare con i parlamentari, parlare con i sindaci, i presidenti di Provincia significa tenere un filo importante di rappresentanza. Credo che questo sia un altro elemento importante che dovremo tenere presente anche in questa fase e nella fase successiva. È chiaro che in questo ci metto anche il ruolo dell’Assemblea legislativa per la rappresentatività che ha proprio dei cittadini emiliano-romagnoli.

Credo anche che abbia fatto benissimo lei, presidente, a tenere questo filo di una collaborazione sempre molto stretta con il Governo, con le altre Regioni, anche se non certamente facile, ma sempre con un dialogo franco e mai rinunciatario, sempre costruttivo. Questo credo sia l’altro elemento che dobbiamo tener presente, perché questa è una battaglia che noi vinceremo definitivamente come Paese e, probabilmente, come Europa, e non semplicemente come Regione Emilia-Romagna.

L’altro tratto che mi pare di poter sottolineare, altrettanto importante, è che è fondamentale nella fase di emergenza avere chiaro anche già che cosa si vuole nella fase di ripartenza e di ricostruzione, pur consapevoli che siamo in un momento dove quello che abbiamo conosciuto dovrà essere cambiato. Ho ascoltato gli interventi dei consiglieri che mi hanno preceduto. Dovremo fare molte riflessioni, però abbiamo avuto chiaro da subito che la fase emergenziale sanitaria presupponeva strumenti immediati. Mi riferisco, chiaramente, alle tutele per i cittadini, sto pensando alla cassa integrazione, che comunque è stato uno strumento, soprattutto quella in deroga, richiesto immediatamente dalla nostra Regione, al tema della liquidità, al tema dell’aiuto alle famiglie e alle imprese, pur con tutte le difficoltà e anche questo sarà un punto sul quale ragionare e mettere mano anche nella nostra Regione sul tema delle semplificazioni, ma anche una consapevolezza che comunque bisogna prima o poi ripartire e ritornare a delle condizioni di vita accettabili, sia per i cittadini che chiaramente per il mondo delle imprese, sapendo anche qui che nessuno ha la bacchetta magica.

Il tema della sicurezza anti-contagio è una delle preoccupazioni che abbiamo tutti quanti, ma credo che in questa attenzione che lei, che la Giunta avete posto ci siano anche quegli aspetti che per me sono molto importanti. Uno è la profonda sintonia e conoscenza con i cittadini emiliano-romagnoli. È di ieri l’altro questo sondaggio che ha fatto il CNR, in collaborazione con altri istituti, dove i cittadini emiliano-romagnoli per più del 75 per cento temono la perdita del lavoro, la perdita del reddito.

Il lavoro è connaturato nella nostra cultura e del resto credo che tutti i cittadini, come del resto noi, vogliano ritornare a lavorare, a studiare, ad avere una vita il più normale possibile.

Nello stesso tempo mi pare di poter dire anche che l’atteggiamento che la Giunta ha messo in campo è un atteggiamento di fiducia verso la società dell’Emilia-Romagna; una fiducia che è stata ben riposta se pensiamo ai lavoratori della sanità, ai lavoratori del sociale, ma a tutto il pubblico che ha lavorato, ma possiamo anche dire alla fiducia che è stata riposta in quei lavoratori e in quegli imprenditori che non hanno mai smesso di lavorare.

Abbiamo intere filiere fondamentali che hanno continuato a lavorare, garantendo la sicurezza e non avendo, per questo, un aumento di casi rispetto al Covid. Questo vale dall’agricoltura fino a settori molto più avanzati.

Credo si debba dare fiducia anche a cittadini e imprese, imprese che hanno chiuso, che hanno rispettato il lockdown silenti, ma anche ai cittadini che hanno partecipato consapevolmente e anche molto responsabilmente a questo momento di isolamento, che a me non pare esista nella memoria umana.

Questi princìpi, che sono stati princìpi che hanno ispirato le modalità di agire della Giunta e della nostra Regione, sono stati tradotti in atti concreti, e credo che per questo questa Regione si sia posta in anticipo rispetto agli altri il tema di come ripartire. D’altronde, lo sappiamo tutti, è stato detto anche prima: il virus si sconfigge con il vaccino. Tuttavia, per avere il vaccino bisogna che impariamo a investire in ricerca, anche mettendoci tanti soldi pubblici e valorizzando i nostri ricercatori. Questo è uno degli insegnamenti su cui ci dovremo riconfrontare. Nello stesso tempo, però, abbiamo bisogno di attivare tutte quelle modalità per poter convivere e riprendere una vita, che non sarà normale, sarà una vita comunque limitata, ma una vita il più possibile in sicurezza rispetto al contagio del virus.

Credo che abbiamo fatto bene a essere stati i primi ad apporre questo tema rispetto al Governo, in un modo razionale, in un modo non impetuoso. Mi permetto di dire che, se c’è una cosa che non ha fatto il presidente Bonaccini, è stata quella di giocarlo sugli ascolti. È sempre stato molto lineare e questo è un tema che è stato posto da subito, il tema di come mettere in sicurezza e riaprire le attività produttive.

Credo che oggi abbiamo degli elementi in più per poter accompagnare questa fase di transizione, dove tutti vogliamo evitare ulteriori contagi, in primo luogo l’organizzazione del nostro sistema sanitario. Qualora ci fossero delle recrudescenze, noi oggi abbiamo un sistema sanitario in grado di rispondere, anche perché ci si sta attivando per avere posti letto di terapia intensiva in più. C’è l’atteggiamento nuovo rispetto alla cura sui territori, e su questo dovremmo rafforzare molto, perché i territori vengono da anni dove una serie di problematiche non sono state risolte, probabilmente, nel modo dovuto.

Dobbiamo anche sapere che, nel momento in cui si presentasse una recrudescenza, dobbiamo intervenire immediatamente chiudendo. Ma io credo che l’esperienza di Medicina abbia già dato atto di come siamo in un territorio consapevole della necessità di salvaguardare la salute pubblica e individuale prima di tutto il resto. Questi sono strumenti che prima non avevamo.

Abbiamo anche un altro tema che credo sia molto importante, che emerge da questo, e lo dico subito. Si sta riaccendendo il dibattito per ricentralizzare la sanità. Credo che questa Assemblea debba, con molta determinazione, ribadire che le organizzazioni sanitarie competono alla Regione. L’Emilia-Romagna, e ci metto anche il Veneto, perché sono le due Regioni che credo abbiano risposto al meglio rispetto a questa emergenza, dimostrano come probabilmente si debba portare il Paese a questi livelli, non portare a una ricentralizzazione, per fare che cosa? Per riappiattire? Questo è un altro elemento importante.

L’altro tema per la ripartenza è il ruolo del Dipartimento di sanità pubblica. Per me questo deve avere un ruolo di accompagno verso la riapertura delle attività nei singoli territori, perché comunque noi abbiamo un sistema fatto soprattutto di piccole e di piccolissime imprese che necessitano di avere una collaborazione, oltre ad avere le regole e i controlli. Abbiamo bisogno di riorganizzare, di aiutare soprattutto le piccole imprese a riorganizzarsi rispetto alla tutela dal contagio.

L’altro tema importante che è stato messo in campo è quello dei tavoli provinciali. Noi oggi abbiamo protocolli che hanno già funzionato, lo ripeto. C’è un pezzo di imprese che sono sempre state aperte. Allora, se i protocolli hanno funzionato, credo che noi oggi abbiamo bisogno di continuare questo lavoro di affinamento rispetto alle singole filiere, rispetto alle singole imprese. I tavoli provinciali credo che possano avere un ruolo fondamentale. Io mi auguro che le organizzazioni sindacali in questo momento possano avere un ruolo non tanto semplicemente di controllo, ma proprio un ruolo di proposizione, quindi un ruolo forte dei lavoratori, per essere in grado, all’interno delle aziende, qualsiasi tipo di azienda, di lavorare in sicurezza.

Certo, ci vogliono – sono d’accordissimo, però questo non è proprio il Paese costruito in questo modo – poche regole molto chiare, facilmente applicabili e controllabili. Fondamentale è il ruolo rispetto a tutti i kit, ai test sierologici, a tutte le innovazioni che in questo momento comunque vengono messe sul campo. Ogni giorno ci sono delle novità. Noi abbiamo bisogno, in questa fase di transizione, di essere capaci di coglierle velocemente.

Questo nostro atteggiamento ha permesso di arrivare a ieri con l’apertura in sicurezza in questi giorni di altre parti. Nessuno sta dicendo che si deve aprire tutto in un colpo solo, però già oggi si dimostra come è possibile procedere, facendo sempre anche un controllo epidemiologico. Questo credo sia indispensabile.

Contiamo anche su un altro elemento. Siamo in una regione dove ai problemi la società e lo stesso lavoratore, le stesse imprese tendono a trovare anche soluzioni ulteriori rispetto a quelle che mettiamo in campo noi. Credo sia molto importante stimolare anche questi aspetti, gli aspetti di capacità di organizzazione concreta sui territori nelle singole imprese, tra lavoratori e imprenditori.

Un altro tema credo sia importante, e lo condivido con il presidente. Credo sia giusto e corretto, come ha fatto il presidente, porre il tema in un modo pragmatico, alla luce dei fatti, cioè di quello che succederà con queste partenze, di ragionare anche sulla messa in sicurezza, quindi la possibilità di ripartire anche per quei comparti che riguardano il piccolo commercio, i servizi, la cultura, lo sport, fino al turismo. Nessuno dice di ripartire non in sicurezza, però bisogna iniziare a capire, anche qui, con protocolli alla mano, quindi con pragmatismo, come si riparte in perfetta sicurezza. Anche qui ci sono, credo, degli esempi che possono essere mutuati da altri settori. Credo sia necessario procedere celermente. Mi auguro anche io che le date possano essere riviste.

Vi dico anche, molto onestamente, che su questo tema ho molta fiducia nei cittadini e negli imprenditori. Sono persone come noi e tutti credo che da questa esperienza abbiano capito – poi c’è un piccolo margine che va chiaramente represso nel caso non le rispetti – che questo è un virus veramente letale e complicato da governare.

Credo che sia gli imprenditori che i lavoratori, ma gli stessi cittadini utenti siano forti di una consapevolezza e di una grande responsabilità verso se stessi e anche verso gli altri.

Non credo che questo sia un richiamo al “liberi tutti”. No, è un tentativo per poter concretamente far ripartire pezzi e parti importanti del nostro sistema produttivo, perché comunque vanno bene i ristori, va bene tutta la parte di provvedimenti emergenziali, ma noi siamo in un territorio dove le persone sono consapevoli che si rischia di perdere un patrimonio industriale e produttivo e di servizi se non si riesce a rimettere in moto una macchina produttiva e di servizi come quella che noi abbiamo.

Parlare di fiducia per me, ripeto, non significa togliere il tema dei controlli e togliere tutta la parte che voi sapete, però vuole dire ragionare anche per il dopo. Su questo io credo che sia molto molto importante che si apra davvero una fase in questo Paese – sto pensando al Governo e al Parlamento – in grado di mettere in campo delle riforme profonde, dove questa Regione deve partecipare con le proprie proposte: scuola pubblica, sanità pubblica, università, ricerca, lotta all’economia criminale, al lavoro nero, lotta all’evasione fiscale e chiaramente anche promozione del fare impresa e della capacità e del buon lavoro. Credo che noi come Regione Emilia-Romagna dobbiamo essere protagonisti in uno scenario completamente nuovo.

Condivido quello che dice il presidente e che dicono anche altri colleghi, in uno scenario dove la sostenibilità ambientale e sociale dovrà essere al primo posto. Credo, però, che per un cambiamento epocale di questo livello, dove dovremo essere in grado anche di utilizzare in modo corretto i fondi europei che mi auguro arrivino in quantità, qualità e velocità, credo che questa Regione debba essere protagonista.

L’Assemblea regionale, per me, dovrà essere una parte importante nel ridisegno di questa strategia, chiaramente assieme alla Giunta e alle parti sociali che collaborano con la Giunta nel nostro tavolo per il lavoro.

Grazie, presidente. Saremo con lei in questa fase e anche nelle fasi successive.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Palma Costi.

Passo la parola alla consigliera Zamboni.

Si prepari la consigliera Castaldini.

 

ZAMBONI: Voglio partire dalla considerazione della situazione assolutamente inedita in cui ci siamo trovati, ma in cui ci troviamo ancora. Il virus non è ancora stato ben inquadrato dalla comunità scientifica. Ci sono dubbi addirittura sull’acquisita immunità per chi ne è stato colpito. Quindi, è una fase che si presenta inedita anche per il dopo, per il rischio ritorno contagio, che molta parte della comunità medica non esclude. Quindi, bisognerà tenerne conto nel riavviare la macchina del Paese.

Dalla relazione molto ricca che ci ha fatto il presidente Bonaccini, ricca e contemporaneamente, però, anche sintetica, sono emersi due punti, due precondizioni utili, indispensabili per ripartire, e sono l’attenzione che è stata posta ad assicurare uno stock di dispositivi di protezione individuale e i test, due strumenti basilari per tenere monitorata la ripartenza.

L’altro elemento che trovo molto importante e che in parte avevo anche suggerito è costituito da queste soglie di allarme, al di sopra delle quali non si può andare e, quindi, la macchina si ferma. Questo è un messaggio importante da far passare, sia per far capire a cittadini e aziende che bisogna mantenere una soglia di attenzione e che, quindi, non c’è stato il cosiddetto “tana libera tutti!”, sia per attutire qualche frustrazione che ci potrebbe essere di fronte a una totale apertura. È un messaggio che ci deve dire “state attenti”, e noi stessi stiamo attenti, come Governo, come organi regionali, perché di fronte a un aumento del possibile rischio dobbiamo prendere delle misure.

Altri due dispositivi che, secondo me, sarebbero utili in questa fase, come ho sostenuto in più sedi, sono, in primo luogo, la richiesta al Governo di redigere e pubblicare una guida che aiuti i cittadini a scegliere le mascherine più corrette, visto che diventeranno obbligatorie, dal momento che in giro si sente di tutto, da quelli che pensano di sterilizzarle col ferro da stiro a quelli che le lavano e le stendono come se fossero pezzi del bucato. Bisogna, quindi, indicare quali sono quelle giuste, quando si usano, che durata di efficacia hanno. Questo servirà anche, per esempio, a degli esercizi tipo le erboristerie, che si sono rivolti a me perché, dal punto di vista dei produttori, rischiano di vedersi proporre prodotti assolutamente taroccati, che quindi non devono essere immessi sul mercato.

L’altro strumento che, secondo me, potrebbe essere utile, che è l’oggetto anche della domanda che ho presentato per il question time, è realizzare un osservatorio prezzi, per evitare speculazioni su questi generi che sono diventati di prima necessità. Se uno oggi va a comprare mascherine, sente prezzi dai 17 euro per dieci mascherine della mia farmacia ai 4 euro per cinque mascherine di un supermercato. Quindi, è possibile che il prezzo indicato dal Governo sia fuori mercato, però una qualche indicazione va data.

Altro elemento cruciale – ne parlava già il presidente – è quello della mobilità. Il rischio che le persone, per sentirsi in sicurezza, ritornino all’uso del mezzo privato è altissimo. Stamattina ho depositato una risoluzione a sostegno di un pacchetto di misure per promuovere la mobilità ciclistica, che potrebbe conciliare i due elementi: lo spostamento individuale e il non affollarsi sulle strade delle auto di chi finora le ha lasciate in garage, ma alla ripresa del lavoro, per sentirsi più sicuro, potrebbe essere indotto a muoversi con la propria automobile. Quindi, perderemmo quel poco di risultato positivo che abbiamo avuto in questa fase, che è dato dal fatto che l’inquinamento atmosferico è diminuito.

Poi c’è il settore del trasporto pubblico locale, quello su gomma ma anche quello su ferro. Anche qui, vanno organizzate situazioni di sicurezza, distanziamento, disposizione di prodotti per la detergenza, quindi prodotti a base di amuchina. Qui la situazione è particolarmente difficile, perché dobbiamo aumentare i servizi in una fase in cui il mancato uso del trasporto pubblico locale ha ridotto in maniera drastica le entrate per le aziende che lo gestiscono.

Il terzo punto è, ovviamente, quello della sanità. Ho apprezzato molto, nella relazione del presidente, il passaggio sulla garanzia che i piccoli ospedali verranno potenziati. Ho ricordato nel primo intervento che feci in Consiglio a marzo la vicenda dell’ospedale di Lugo, che doveva essere privato del reparto di terapia intensiva. Poi per l’impegno dei Verdi, appoggiati anche dal sindaco, invece questo reparto fu preservato, e Lugo è stato uno degli ospedali Covid, a riprova che la difesa di questa struttura non era dettata da un’ottica campanilistica, localistica, ma ha preservato uno strumento che poi si è rivelato essenziale in questa fase. Buona la notizia della ripresa dei punti nascita e quella delle attività di routine sospese.

Dal punto di vista sanitario, però, come ho scritto nella risoluzione che ho presentato per la discussione di oggi, va sicuramente riaffermata la strategicità del sistema sanitario pubblico, rafforzando l’apporto della medicina del territorio, delle cure a domicilio. E poi c’è il vasto campo della prevenzione primaria. Questa epidemia è stata messa al centro di ricerche che hanno collegato la diffusione del virus con situazioni di inquinamento atmosferico. Quindi, la prevenzione primaria, essenzialmente basata sulla tutela delle condizioni ambientali in cui viviamo, quindi anche su politiche promozionali a favore di una alimentazione più sana, stili più sani di vita, comunque la prevenzione primaria ‒ dicevo ‒ vede al centro la tutela dell’ambiente, la sede nella quale noi viviamo, che dobbiamo garantire sia tale da non farci ammalare.

Importante ho trovato, nel passaggio del presidente, l’accenno alle mafie. Effettivamente possiamo correre due rischi: l’intervento delle mafie che danno sostegno economico e le mafie che si insinuano nella fase di ricostruzione. Anche qui è giusto aver messo sotto la lente d’ingrandimento questo tema. È giusto anche ricordare che finalmente l’Europa si è mossa. A distanza di un mese pare che si sia capito che solo insieme si può affrontare l’emergenza e soprattutto il dopo emergenza, cioè le difficoltà economiche di alcuni dei Paesi guida tra l’altro dell’Unione europea non sono le difficoltà solo di quei Paesi, ma mettono a rischio tutto il sistema europeo. Un rischio di collasso di pochi Paesi è il rischio del collasso di tutta l’Unione europea. Dopo cosa facciamo? Ci rivolgiamo alla Cina? Ci rivolgiamo agli Stati Uniti? Il messaggio è passato.

Vorrei passare adesso a un altro punto. Come si sente dire da più parti, è stato detto anche in qualche intervento precedente, niente sarà più come prima, quindi bisogna ripartire su basi diverse. Ecco perché nella risoluzione che ho presentato questa mattina ho parlato di ripartenza all’insegna del porre le basi della svolta verde.

La crisi climatica, lo sappiamo, non è risolta. È chiaramente uscita dall’agenda anche della comunicazione pubblica, non solo degli interventi, ma la crisi climatica c’è ancora, sta proseguendo. Dobbiamo evitare che sia la prossima catastrofe da affrontare. Ecco perché occorre ripianificare la ripartenza anche all’insegna dell’avvio della conversione ecologica.

È per questo che ho chiesto che tra i soggetti che vengono consultati per definire gli indirizzi venga considerata anche la comunità del mondo ambientalista, delle associazioni e della green economy, per condividere un percorso che porti a profondi cambiamenti, ambientalmente virtuosi, in tutti gli ambiti della vita dei cittadini, del comparto produttivo e di quello dei servizi, perché anche la crisi climatica come questa dell’epidemia Covid si deve affrontare su tutti i piani. Siamo tutti coinvolti, ognuno nel nostro ruolo: chi produce, chi fornisce servizi, i consumatori, i cittadini, il comparto produttivo.

A proposito di servizi, è evidente che questo sfasamento tra l’avvio delle attività lavorative mentre i servizi scolastici e dell’infanzia sono ancora in stand-by, questa sfasatura sicuramente crea un problema alle famiglie, quindi è necessario porre rimedio al più presto.

Infine, vorrei chiudere su questo punto. L’epidemia e il modo in cui si è fatto fronte all’epidemia hanno evidenziato che ha colpito in modo diverso le famiglie e i cittadini dal punto di vista delle disuguaglianze, quindi i più deboli sono stati anche i più colpiti. Il fatto che siano emerse queste fragilità deve essere un monito per cercare soluzioni strutturali. Ora si sono trovate soluzioni emergenziali, e per questo va ringraziato anche il volontariato, che ha fatto tanto, distribuzione di pasti, apertura di mense, e in questa attivazione di solidarietà vanno ringraziati anche ristoranti e aziende, che si sono messi a disposizione dei più deboli. Ecco, dobbiamo farlo naturalmente anche come Regione. Il terzo settore ha fatto tanto, alcuni privati sono intervenuti, è intervenuto anche il Governo, è intervenuta la Regione per trovare soluzioni di emergenza, nel futuro cerchiamo soluzioni sempre più strutturali e sempre più strutturate.

Penso anche, ad esempio, ai centri che combattono la violenza alle donne e che, quindi, sono a disposizione di donne che subiscono violenze in famiglia e che cercano residenze protette. Questo è stato un altro bastione di questa resistenza all’epidemia. Pensiamo anche a loro dotando questi centri di risorse stabili e strutturali, in modo che sempre meglio possano organizzare i loro servizi fondamentali di tutela delle donne vittime di violenza, un fenomeno che è stato impattato, anche questo, dall’epidemia e, quindi, dalle necessità di distanziamento sociale o distanziamento individuale che ci hanno portati a restare più a lungo nelle nostre case.

Ho concluso.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Passo la parola alla consigliera Castaldini.

Si prepari il consigliere Mastacchi.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente, per la sua relazione.

Vorrei cominciare da una considerazione, cioè il fatto che da sempre, da quando ho cominciato a far politica, mi sono basata su una fiducia per l’uomo e per la sua libertà. In questo momento, la mia fiducia si basa sull’esperienza di questi mesi, che le persone di fronte alla vita e alla morte sono ampiamente capaci di capire. E spero che nei prossimi mesi e anche nei prossimi anni il nostro dibattito politico si incentri esattamente su questo: sulla responsabilità che l’uomo ha dimostrato in questi mesi di emergenza.

Spero che tutti i qualunquismi che riguardano il popolo italiano, tutte le riflessioni che si sono sempre basate guardando i nostri adolescenti, molte volte con superficialità, tengano conto e tengano vivo il ricordo del sacrificio che hanno fatto in questi mesi, la propensione al sacrificio, quando questo sacrificio ha uno scopo chiaro, preciso. Lo scopo in questi giorni era di difendersi dal Coronavirus e capire quale potesse essere il modo migliore per preservare la propria salute e la propria vita.

Ora, presidente Bonaccini, c’è un problema: il problema che si ha sempre di più la percezione e, soprattutto, gli abitanti di questa regione non hanno più chiaro quale sia lo scopo, non sanno, cioè, se in questo momento bisogna difendersi dal Coronavirus o dalle scelte profondamente sbagliate di questo Governo. Quando il Presidente Conte ha fatto le sue dichiarazioni, nessuno si aspettava una fase uno virgola uno, uno virgola due al massimo, cioè che la nostra libertà fosse così altamente limitata. Nessuno si aspettava un DPCM che non tenesse conto dell’esigenza di riprogrammare l’apertura e nemmeno del lavoro messo a disposizione delle Regioni, Regioni virtuose, quelle che in questo momento hanno cercato di mettere in fila la necessità di avere protocolli chiari. Per questo, le chiedo di farsi portavoce e di continuare a fare questo lavoro così importante.

Abbiamo bisogno di chiarezza su come ripartire, su come riprogrammare tutte le attività. Presidente, lei ha chiesto di essere unito a noi dell’opposizione. Ecco, noi in questo momento sentiamo questa responsabilità, ma le chiediamo di limitare i danni di un Governo che in questo momento le dovrebbe essere amico, ma ha dimostrato in questi giorni di non essere amico dei cittadini e del popolo emiliano-romagnolo. Porti insieme a noi il grido di dolore di ormai troppe categorie, che non si sentono più rappresentate, che non hanno chiaro il perché del proprio sacrificio, che non hanno chiaro come ripartire nei giorni in cui sarà possibile ripartire.

Presidente, questa regione ha bisogno di chiarezza, ha bisogno di pagine scritte, ha bisogno di capire come difendersi dal coronavirus. Credo sia importante avere una disposizione che obblighi l’utilizzo della mascherina, ma altrettanto ritengo importante la necessità di ricominciare ad operare nel nostro territorio. Presidente, non penalizzi fino al 1° giugno la gente del commercio, del turismo e dei servizi.

Presidente, cercherò di esprimerle alcuni punti fondamentali che noi riteniamo indispensabili per la ripartenza. Primo aspetto: le famiglie. Le famiglie hanno bisogno di capire come poter andare a lavorare e gestire i propri figli. Partiamo dalla realtà. Se il Governo non autorizza la possibilità di aperture di centri estivi o di altri servizi essenziali per l’educazione, immaginati e ripensati in tutta sicurezza, allora c’è bisogno di contributi perché quelle famiglie possano disporre di babysitter o di altri servizi, per dare la libertà a quei genitori di tornare a lavorare.

Io le chiedo di non sospendere il lavoro che è stato fatto fino ad oggi ‒ noi, forse, siamo stati la prima Regione ‒ di mettere attorno al tavolo esperti che possano immaginare una riapertura di servizi essenziali. Non so se lei sa che dal momento in cui è uscita la delibera sui test sierologici (questo è il mio secondo punto) ad oggi le domande pervenute per poter utilizzare quei test indispensabili per la riapertura, le persone che hanno fatto domanda in tutto sono 20: 7 laboratori e 12 datori di lavoro. C’è un problema. C’è un problema evidente. Di quei test sierologici per ricominciare abbiamo bisogno, un bisogno immenso. Evidentemente qualcosa non torna. L’informazione per avere quei test sierologici che la Regione ha voluto dare in maniera centrale forse non è uno sforzo che è stato fatto fino in fondo e abbastanza. Se i test sierologici sono indispensabili per ritornare al lavoro, allora ci deve essere un’informazione capillare ed è inimmaginabile che ad oggi solamente venti domande sono arrivate sul tavolo della Regione.

Oggi pomeriggio farò un’interrogazione proprio su questo aspetto.

Presidente, io non le ruberò molto tempo, anche perché molti colleghi sono iscritti a parlare, ma c’è un punto fondamentale di cui spero lei si faccia portavoce. Le faccio un appello perché il popolo emiliano-romagnolo, ma tutto il popolo italiano, il popolo che lei rappresenta, chiede di tornare a frequentare i luoghi di culto.

Oggi lei nella sua relazione ha parlato di Zuppi, ha parlato del rapporto che lei ha e quindi lei sa benissimo l’esigenza di libertà che noi sentiamo.

Frequentare un luogo di culto non è un capriccio, ma questa limitazione della libertà non è più sopportabile perché se sentiamo tutti l’esigenza di tornare ad essere liberi con regole chiare questa libertà deve comprendere anche la libertà di culto.

Noi chiediamo a lei di farsi portavoce di questa necessità. Noi ci siamo, continuiamo ad esserci e continuiamo ad essere un’opposizione responsabile, però chiediamo a lei di limitare i danni di questo Governo che evidentemente non ha capito che a oggi bisogna ripartire, ricominciare, dare norme chiare e precise e soprattutto dare fiducia all’uomo, alla sua capacità di capire la realtà nella sua complessità e chiediamo a lei di farsi portavoce anche delle nostre istanze, sennò è difficile poter fare un passo insieme e collaborare insieme. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

Passo la parola al consigliere Mastacchi.

Si prepari la consigliera Marchetti.

Consigliere Mastacchi? L’abbiamo vista collegata per un secondo.

Allora, in attesa che il consigliere Mastacchi risolva il problema tecnico, passerei la parola alla consigliera Marchetti.

Prego, consigliera Marchetti.

 

MARCHETTI Francesca: Buongiorno. Grazie, presidente.

Alcune considerazioni in merito in particolare ai temi dell’infanzia e dell’istruzione, che credo meritino un approfondimento, mettendo al centro innanzitutto i bambini, i ragazzi, i sacrifici che hanno fatto, che ho ritrovato in modo molto positivo nella relazione del presidente Bonaccini, associandomi ai ringraziamenti che già alcuni colleghi hanno fatto, ma vorrei sottolineare due parole chiave in questa azione amministrativa e costruttiva che il presidente Bonaccini e la Giunta hanno riportato anche nel dibattito nazionale, due parole chiave che voglio sintetizzare così, responsabilità e solidità all’interno anche nella confusione e nel disordine che purtroppo è spesso anche proprio delle emergenze. Rivolgo un ringraziamento particolare anche rispetto alla vicinanza di quei territori, in particolare i più feriti, e mi riferisco in particolare a Piacenza, Rimini e Medicina, che è un territorio che conosco meglio per ragioni geografiche, dove la vicinanza dell’Istituzione Regione Emilia-Romagna non è mai mancata e dove credo che l’esperienza che è nata da questa situazione gravissima che ha ferito in particolar modo la comunità di Medicina ci possa far fare delle riflessioni importanti sul futuro rispetto a un importante investimento e anche a una nuova programmazione che deve vedere al centro la medicina territoriale. Lo stiamo sperimentando, e venivano citate le USCA, venivano citate tante questioni, che io credo si debbano ridisegnare all’interno di una nuova prospettiva e di un nuovo investimento sulla medicina territoriale, che in collaborazione con le aziende ha dato prova dell’importanza del rapporto che si ha con il territorio.

Vengo alle due questioni che voglio sottolineare nel mio intervento. In particolare, ho raccolto con grande positività nell’intervento del presidente, lo aveva anticipato anche ieri, come mettere al centro il tema dell’infanzia, il tema dell’istruzione. Mi permetto di dissentire, rispetto a un lavoro che anche l’Assessorato dell’assessore Salomoni ha compiuto in queste settimane difficili, che si concentra più che altro non sul quando riaprire, ma sul come. Credo – sono molto contenta e speriamo di avere un feedback rispetto all’incontro e alla proposta che la Regione Emilia-Romagna oggi discuterà in merito ai centri estivi – che dobbiamo concentrarci su tre questioni, che cercherò di sintetizzare.

Innanzitutto, come riarticolare la nostra proposta e ridefinire il tema dell’infanzia e degli adolescenti, che anche a mio avviso hanno dato una grande prova di maturità. È stato un grande sacrificio, e parlo anche degli adolescenti. In un momento e in una fase della propria crescita in cui la relazione, lo stare fuori casa rappresenta uno dei tratti caratteristici, lo stare relegati in casa, isolati nelle proprie relazioni, credo che sia un sacrificio che vada riconosciuto, ma non sottovalutato nella portata anche delle conseguenze che sul piano psicologico e – penso ai bambini più piccoli – relazionale può avere.

Il tema della scuola, quindi, credo vada analizzato. Colgo anche l’occasione per fare gli auguri di buon lavoro ai tanti esponenti della Regione Emilia-Romagna, che vengono da questa terra, in particolare dall’ex assessore Bianchi, che porteranno un contributo anche sul tema nazionale. Si tratta di riarticolare le questioni anche rispetto alle fasce d’età.

Vengo alla scuola, su cui abbiamo un punto di chiarezza, cioè che la scuola riaprirà a settembre, quindi abbiamo tutto il tempo per riprogrammare e ridisegnare spazi, tempi e modalità di una scuola che dobbiamo riconoscere è stato motore vitale per le comunità e ha saputo, anche in questa emergenza sanitaria, insieme all’università, reagire. E ha reagito mettendo in campo, per quanto è stato possibile, una didattica a distanza che è riuscita a dare risultati anche innovativi, molto positivi in questa regione. Quindi, ben venga lo stanziamento e anche la risposta veloce che questa Regione ha cercato di dare con uno stanziamento di 5 milioni, ma è stato possibile anche e soprattutto grazie a una mobilitazione, a una risposta della scuola, consapevoli del fatto che la didattica a distanza non è la nostra idea di insegnamento, ma è imposta da questa emergenza in cui viviamo e che si è caratterizzata e si è attrezzata per cercare di non lasciare indietro nessuno e non perdere i nostri ragazzi. Uno degli elementi ‒ qui ben vengano le azioni, le misure messe in campo in primis dalla nostra Regione ‒ è stato quello di fare in modo che le problematiche degli strumenti e delle connessioni cercassero di raggiungere coloro che potevano non essere in grado di avere tutti gli strumenti per rimanere in contatto con la scuola, i propri pari e docenti. Questa, in una certa misura, è un’azione che questa Regione è riuscita a mettere in campo, ma sicuramente ci sono ancora alcune criticità che vanno recuperate. Questa emergenza sicuramente ha acuito dei problemi già enormi che devono vedere nel contrasto alla dispersione scolastica il proprio impegno e fare in modo, il più possibile, che i ragazzi a casa non vengano persi dai radar di queste connessioni. Sappiamo che sono molto diverse le situazioni che molti di loro vivono.

Credo che questa sfida di costruire nell’emergenza una scuola in grado di raggiungere tutti sia stata un’azione importante e che vada valorizzata, ma c’è un esperimento sociale ‒ credo ‒ necessario da esplorare e una sfida a cui tutti non possiamo sottrarci, che è quella di ripensare, ridisegnare, essere pronti per settembre in una dinamica nuova di una scuola che non è più quella che abbiamo lasciato a fine febbraio, ma che ci deve rivedere a settembre con una progettazione delle soluzioni innovative didattiche, che mettano, però, al centro il rapporto con le comunità, con i territori, con gli enti locali e che, quindi, sfrutti appieno tutto il tema dell’autonomia scolastica, che possa vedere appieno realizzato un progetto che penso ogni dirigente, ogni sindaco, ogni insegnante voglia riprendere a settembre, a contatto con i propri studenti.

Accanto alle buone prassi di inclusione nella didattica a distanza attuata nelle scuole, vi sono, però, molti alunni con disabilità che ancora non sono stati tenuti in debita considerazione. Questo vale a rimettere anche al centro il tema della disabilità, i bisogni dei ragazzi disabili, per fare in modo che questi non subiscano delle regressioni anche nei risultati che hanno potuto raggiungere. Credo che questo sia un altro tema che la nostra Regione sia in grado di portare con delle proposte significative anche nel dibattito nazionale, perché è nel nostro DNA cercare di mettere in campo soluzioni il più possibile adeguate per non lasciare indietro nessuno. Ripensiamo anche a come gli interventi di natura domiciliare, che stanno già avvenendo in tante realtà, perché i territori sono stati veramente all’avanguardia nel dare certe risposte, possano diventare una misura condivisa e socializzata anche a livello nazionale.

Poi, c’è il tema 0-3 e 0-6. Mentre quando si parla di scuola elementare già con qualche difficoltà, ma anche di scuola superiore e università si può certo parlare di una riprogettazione dove l’elemento può continuare a essere quello della didattica a distanza degli strumenti informatici, quando si parla di bambini più piccoli dobbiamo raccogliere un’esigenza diversa. Anche qui, permettetemi, senza nessuna vena polemica, condivido pienamente che c’è un bisogno delle famiglie, quando si progetta una ripartenza, di sapere che i loro figli possono essere al sicuro mentre loro si recano a lavorare, che hanno bisogno di risposte, ma vorrei anche che si iniziasse a riporre il tema dei bambini come portatori di diritti, non solo come figli ai quali dare una risposta. Consideriamoli soprattutto come bambini, portatori di diritti, di un diritto al gioco, di un diritto alla socialità, di un diritto alla relazione che questa situazione, nel contesto che viviamo, ha fortemente limitato e che desta anche preoccupazione su un profilo psicologico che molti stanno denunciando e che stanno portando alla nostra attenzione.

Rispetto a questo vedo proprio l’urgenza di un dibattito. Anche qui ripartiamo dai territori, teniamo stretto questo collegamento, questo confronto che la Regione ha con le comunità, perché credo che il primo tema che dobbiamo porci sia quello che l’offerta dei servizi, proprio perché questa Regione ha un patrimonio storico, non arretri per nessun motivo, ma colga l’occasione per riqualificarsi in termini di accessibilità e qualità ai sensi delle normative e di una curva epidemiologica che va continuamente monitorata, soprattutto quando si parla di bambini. Quindi, anche il tavolo nazionale, dal quale mi aspetto più informazione e socializzazione del grande lavoro che, secondo alcuni feedback ricevuti, sta avvenendo, sia più evidente, sia più socializzato, perché occorre, anche quando parliamo delle riaperture e delle riprogettazioni che riguardano l’infanzia, avere più chiaro anche come ricollocare lo studio della medicina e della sanità su questi bambini.

Su questo faccio un inciso: dovremmo essere anche un po’ più orgogliosi di quello che la nostra Regione, ma io penso anche il nostro Stato, sta facendo, perché è vero che in tanti Paesi europei, si parla di Francia e Danimarca, si parla di riaperture, ma dovremmo essere un po’ più cauti e vedere come queste riaperture e come questi protocolli si stanno mettendo in campo. Penso alla Francia perché è quello che ho avuto modo di leggere con più attenzione: vi è un’adesione su base volontaria, dove l’approccio è quello che si lascia la responsabilità alle famiglie. Ecco, credo che non sia questo l’approccio che da questa Regione deve arrivare come contributo, ma sia più che altro quello di tenere insieme una sicurezza sanitaria, con un diritto alla socialità, un diritto dei bambini di riprendere quel vuoto che si è colmato a livello relazionale, di benessere e motorio nei mesi successivi.

Credo, quindi, che da questa Regione debba arrivare una richiesta anche importante sul piano nazionale dell’importanza delle misure, che devono sicuramente sostenere le famiglie in primo luogo. Mi aspetto di più e vorrei che ci fosse un lavoro importante su quelli che sono i congedi parentali paritari, perché spesso, come qualcuno già diceva, il lavoro di cure in generale, ma in particolare in questa fase, il rischio è che ricada sulle spalle delle donne, ma anche in una fatica che vede in contesti conflittuali anche familiari, un rischio sia per le donne che per i bambini.

Mi permetto di voler pensare, quando si parla di bambini più piccoli, non tanto a una didattica a distanza, quanto a un legame educativo a distanza, che molte educatrici hanno continuato a coltivare in questo periodo, dando anche risposte ad ansie e preoccupazioni dei genitori.

Proviamo a ripensare come l’educazione domiciliare, come i piccoli gruppi, perché questa sarà la chiave, credo, anche quando parliamo di attività estive, di nidi, di scuola dell’infanzia, dovrà caratterizzare la riapertura e la riflessione su questo. Qualcuno l’ha già detto: siamo in una fase dove vediamo la luce in fondo al tunnel, ma sicuramente il monitoraggio sanitario deve essere ancora all’ordine del giorno e avere un’importanza straordinaria.

Penso a quando potremo studiare soluzioni. Anche su questo c’è un’interlocuzione aperta. Ringrazio per il grande lavoro che gli assessorati e la vicepresidente stanno compiendo rispetto ai servizi, di mettere in campo anche nuove soluzioni, sempre per la sicurezza sanitaria, con i pediatri, di mettere in campo tutti quei tirocinanti dell’Università, di Scienze della formazione primaria, che possono dare un contributo nel cercare di gestire a piccoli gruppi una dimensione nuova dei servizi, così come li abbiamo conosciuti fino ad oggi.

Veramente abbiamo molto da fare quando parliamo dei servizi, quando parliamo di come riapriremo a settembre, ma mi piacerebbe anche che da questa Regione, così come è avvenuto all’interno del Patto per il lavoro e come ci ha comunicato questa mattina il presidente sta avvenendo, arrivassero anche una serie di proposte che possano essere da apripista di un contributo importante da questa Regione. Le voci disordinate, anche in questo ambito, possono creare quella rabbia, quella tensione di cui, credo, le famiglie oggi non hanno bisogno. Soprattutto non ne ha bisogno quel sistema integrato che è proprio del nostro DNA, che è il patrimonio della nostra Regione, sul quale partiamo in modo privilegiato da una riflessione pedagogica che non è riferita solo all’edilizia piuttosto che ad altro.

Chiedo scusa, perché il tempo sta passando, purtroppo. Non so se mi sentite ancora.

Chiudo con un’ultima sollecitazione, quella di continuare a mettere al centro dell’agenda politica l’infanzia. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Facciamo un attimo il punto sui minuti, come mi era stato chiesto dai Capigruppo. Intanto, dopo la collega Marchetti, interviene il consigliere Mastacchi.

Il tempo residuo è: per il Partito Democratico 2 minuti, per la Lega 44 minuti, Fratelli d’Italia 7 minuti, Lista Bonaccini 20 minuti, Emilia-Romagna Coraggiosa 18 minuti, Movimento 5 Stelle 9 minuti, Forza Italia 8 minuti, Europa Verde 2 minuti, Lista Lucia Borgonzoni 16 minuti, Gruppo Misto 16 minuti.

Questo è il tempo residuo.

Passo la parola al consigliere Mastacchi.

 

MASTACCHI: Grazie, presidente. Non so se mi sentite. Sicuramente non mi vedete perché vedo che la telecamera non funziona.

 

PRESIDENTE (Petitti): La sentiamo, prego.

 

MASTACCHI: Allora procedo con l’audio. Mi scuso per prima. È caduta la linea proprio nel momento in cui mi avete passato la parola.

Grazie, presidente Petitti. Grazie anche al presidente Bonaccini per questa occasione di scambio che ritengo molto importante. Molte cose sono state dette, quindi eviterò di ripetere e di essere ridondante su molte cose che sono condivisibili, che sono già state portate su questo tavolo dai consiglieri che mi hanno preceduto. Approfitto per salutare i colleghi consiglieri, visto che questo è il mio primo intervento in Assemblea regionale, intervento che non avrei mai pensato dovesse essere riferito a un tema così importante e delicato come quello che stiamo trattando. Spero veramente che tutti quanti noi, io in primis, siamo all’altezza della situazione.

Alcuni spunti rispetto alle cose dette dal presidente. In particolare, voglio riferirmi all’argomento degli ospedali territoriali. Mi ha fatto molto piacere sentire dalle sue parole il fatto che gli ospedali territoriali saranno potenziati, quindi ci sarà una sorta di ritorno rispetto a scelte che sono state fatte in passato. In particolare, volevo chiedere se rispetto ai punti nascita che ricordo benissimo, essendo stato io allora, pochi mesi dopo la chiusura di alcuni punti nascita, presidente di un comitato di distretto, ricordo bene che le chiusure furono fatte a causa di paletti determinati da norme nazionali. Quindi, vorrei chiedere al presidente se, con la sua affermazione di riapertura, quando ha detto che torneranno i punti nascita, voleva dire che questi paletti sono già stati rimossi e la situazione nazionale consente già di poterlo fare, o se il suo è un impegno a rimuovere questi paletti che ho citato.

Inoltre, vorrei avere alcuni dettagli molto veloci come spunto di discussione anche per la scrittura delle future regole di comportamento in particolare sull’uso delle mascherine. Ho visto ancora appesi ai muri, fra l’altro anche in Regione Emilia-Romagna, alcuni volantini del Ministero che consigliano di mettere le mascherine solo in caso di sintomi molto espliciti. Praticamente sconsigliano l’utilizzo delle mascherine. Secondo me, dal punto di vista della comunicazione si sta facendo molto caos, quindi sarebbe il caso di fare una bella pulizia anche di questi messaggi fuorvianti, cercando di dare un messaggio più chiaro su tutto quanto.

Un tema sul quale sono molto critico, invece, è quello della gestione dei rapporti con le RSA. Su questo fronte, nei giorni scorsi sono sempre stati dati messaggi molto, molto tranquillizzanti, anche per situazioni che poi, invece, si sono rivelate molto gravi. A inizio aprile sapevamo benissimo di alcuni casi di case che avevano problemi di altissimi numeri di positività e conseguenti anche altissimi numeri di decessi. Anche nei Consigli comunali locali dove sono stati fatti quesiti specifici, i consiglieri e i gruppi consiliari di minoranza sono sempre stati tranquillizzati e non è mai stato “ammesso” che ci fosse un problema così grosso. Probabilmente, parallelamente anche i gestori di queste case sono stati “lasciati soli” nella gestione del problema, quando, invece, se fosse stata presa con la stessa rapidità con la quale sono state prese un po’ tutte le altre decisioni, probabilmente, si sarebbero limitati di molto i danni.

Sul tema della ripartenza, delle regole e del fare squadra, benissimo, sono d’accordissimo. Anche alcuni consiglieri che mi hanno preceduto hanno citato questo appello del presidente, sul quale anch’io sono assolutamente d’accordo, anche se al termine del mio intervento farò, invece, una proposta, che credo sia importante da proporre a livello nazionale, che comunque riprenderò dopo.

Credo che l’errore più grande che si sta facendo sia quello di ‒ tra virgolette, usando un termine forse improprio, ma che rende bene l’idea ‒ “criminalizzare” alcune categorie a discapito di altre. Consentiamo a questa categoria di aprire a prescindere dal suo comportamento e dal pericolo che può costituire la sua riapertura. Questo credo sia profondamente sbagliato.

Anch’io concordo sul fatto che si sia fatta tantissima confusione, quindi che i cittadini, in particolare in quest’ultima fase, si trovino disorientati, quindi non capiscano più quali sono le cose da fare e quelle da non fare, quali siano le categorie che possono aprire, quelle che sono più pericolose e quelle meno pericolose, e così via. Su questo fronte credo che dovremmo veramente fare ordine, almeno a livello regionale, visto che a livello nazionale, purtroppo, la cosa non è così, ma sta assolutamente peggiorando. Credo che almeno a livello regionale dovremmo fare una sorta di reset, per riuscire a dare messaggi chiari, in modo che le persone sappiano come comportarsi. L’esempio di prima, della mascherina, è uno per tutti.

Ci sono, poi, dei settori che, a mio parere, stanno soffrendo in modo particolare. Ne cito alcuni, ma ci sarebbe da parlare per ore di questo. Faccio solo alcuni esempi, e mi scuso già in partenza per quelli che non citerò. Per esempio, nel settore dell’agricoltura c’è tutto il settore degli agriturismi che, avendo il bacino di utilizzo dei loro prodotti nell’autoconsumo all’interno delle loro attività, si trovano in una grande difficoltà perché, non avendo la possibilità di riaprire, di ridare i servizi ai loro clienti, non riescono a smaltire il loro prodotto. Credo che in questo mondo si potrebbe prevedere una sorta di deroga legata ad un’autocertificazione di comportamento, quindi a una sorta di bollino. So che alcune associazioni di categoria l’hanno anche proposto. Una sorta di bollino di comportamento. Tra l’altro, c’è anche da dire che gli agriturismi operano in un ambiente molto particolare, positivo, sano, all’aria aperta, dove anche i rischi di contagio sono molto più limitati.

Credo che questa proposta che è stata fatta debba essere tenuta in considerazione perché potrebbe anticipare un pochino il riavvio di questo settore, che per la nostra Regione sappiamo bene che, parallelamente al turismo, in questo periodo, sarebbe veramente determinante, come tutto il settore della ristorazione non agrituristica, eccetera.

L’altra cosa che volevo sottolineare è quella delle seconde case. Non so se avete notato nei dati che sia i dati di contagio che quelli di ricovero e, in cascata, purtroppo, anche quelli di decesso, i numeri legati alle zone più urbanizzate, alla pianura e alla città chiaramente sono molto alti e molto più alti rispetto ai territori appenninici dove probabilmente la condizione ambientale fa sì che probabilmente ci sia un habitat che favorisce molto meno il diffondersi del virus.

Visto che l’Appennino è disseminato di seconde case e di abitazioni che vengono usate per vacanza, ci dovrebbe essere, a mio parere, una sorta di deroga e un appello per far sì che le persone di Bologna, che hanno una seconda casa in Appennino, possano trasferirsi lì per poter utilizzare e beneficiare di questo ambiente che chiaramente aiuta moltissimo in questo senso.

Tra l’altro, un conto è essere segregati in casa in un appartamento a Bologna, altro conto è essere segregati in casa in un posto dove magari c’è il giardino, dove c’è la possibilità di uscire, prendere una boccata d’aria e sentirsi un pochino meno prigionieri di questa situazione.

Credo che su questo fronte potrebbe essere utile una presa di posizione per consentire questa attività. Penso sia importantissimo, e questo magari lo riprenderò dopo quando concluderò l’intervento, un’attività di sostegno alla micro imprenditoria, quindi agli artigiani e ai commercianti, che sono tessuto fittissimo e importantissimo.

Sappiamo che l’economia nazionale, ma anche quella nostra del territorio emiliano-romagnolo, prima parlavamo del turismo, dell’agricoltura, eccetera, ma anche tutti gli altri settori chiaramente sono tutte aziende in molti casi familiari o comunque composte di numeri bassissimi, e sono quelle che chiaramente hanno le difficoltà più grandi.

È chiaro che in questo momento molti di loro non riescono a capire quale sia la differenza del rischio che corre un parrucchiere piuttosto che un bar rispetto a un ferramenta che non ha mai chiuso e quale sia, invece, il valore maggiore che è stato dato a una categoria rispetto all’altra.

Per cui, su questo credo veramente che bisogna ragionarci e pensare come fare anche per tranquillizzarli, per dargli gli strumenti per poter ripartire.

Su tutto questo volevo fare un piccolo appello di sostegno ai sindaci. Chiaramente, sapete tutti benissimo, perché molti di voi hanno svolto come me questo ruolo in passato, che i sindaci e i Comuni, in particolare i Comuni piccoli, quelli più marginali, sono il primo fronte su tutte le problematiche di crisi e di emergenza sul territorio. Quindi, sarebbe importante riuscire il più possibile a sostenerli, dando loro probabilmente anche dei poteri o delle possibilità ulteriori rispetto a quelle che hanno, corredandoli, però, parallelamente anche di strumenti e, quindi, di risorse, perché tante volte fare le battaglie disarmati diventa veramente difficile.

Per concludere, avevo detto che avevo una proposta e la proposta che voglio fare è questa: per riassumere un po’ tutto quello che è stato detto in partenza, quindi regole chiare prima di tutto, con un titolo che deve essere letto come un grassetto sottolineato, quindi non deve essere visto come una superficialità rispetto al problema principale, che è quello della tutela della salute dei cittadini, questo lo sottolineo veramente in modo molto forte, ma parallelamente fare tutto il possibile per riavviare l’economia e salvare le aziende che sono a rischio e che ogni giorno che passa chiaramente sono sempre più in pericolo.

È chiaro che voi mi direte: come fare questo? Ebbene, la proposta che lancio, l’appello che lancio è questo: con l’attivazione di un protocollo di comportamento, quindi come ho detto prima, come hanno detto in proposta alcune associazioni di categoria, con un “bollino” di certificazione di comportamento. Del resto, non sono le categorie merceologiche piuttosto che i codici ATECO che creano rischio, ma sono i comportamenti delle persone. Se in una prima fase avevamo l’emergenza di correre per chiudere, senza sapere esattamente contro chi stavamo combattendo, adesso credo che le idee ce le abbiamo chiare. Sappiamo bene quali sono i rischi che si corrono, sappiamo bene quelli che sono i comportamenti da evitare per limitare questi rischi, quindi credo che sia da proporre la riapertura a fronte di comportamenti autocertificativi. Quindi, servirebbe una sorta di piccola task force che fosse in grado di accertare e certificare dei protocolli di comportamento delle singole categorie, che potrebbero di conseguenza far sì che queste categorie riaprano e possano ripartire, magari a scartamento ridotto, però chiaramente un pochino di linfa, un pochino di liquidità potrebbe quanto meno consentire all’attività di sopravvivere e di non dover arrivare con il fiato corto anche dal punto di vista economico e finanziario.

Io non so quanto possa incidere la Regione Emilia-Romagna nelle scelte nazionali, però so che il nostro presidente ha un ruolo molto importante in rappresentatività delle Regioni, per cui credo che possa essere un “condizionatore”, diciamo così, che possa condizionare pesantemente il Governo in questa direzione, quindi che possa far sì che si possa sbloccare questa situazione che credo non sia sostenibile per un altro mese intero per tantissime categorie, tipo i parrucchieri. Cito questi perché sono i primi che mi vengono in mente, ma assieme a loro ce ne sono tanti altri, come ho detto prima.

Per cui, massima disponibilità anche da parte mia, come ha già detto qualche altro mio collega di opposizione prima, però credo che dobbiamo lavorare tutti in questa direzione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

Passo la parola alla consigliera Bondavalli.

Dopo la consigliera Bondavalli interverrà il presidente Bonaccini, che non riesce a intervenire oggi pomeriggio per impegni istituzionali.

Prego, consigliera Bondavalli.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente.

Ringrazio il presidente Bonaccini, la Giunta e tutti i suoi collaboratori per il lavoro instancabile fatto in questi mesi, senza annunci, ma con azioni concrete.

È evidente a tutti che le condizioni in cui avviene questa Assemblea sono molto differenti rispetto allo scenario in cui si è tenuta la prima Assemblea, quella del 27 marzo. Stiamo fortunatamente assistendo, da qualche tempo a questa parte, a una diminuzione dei contagi e dei casi attivi, a un minor ricorso all’ospedalizzazione. Riscontriamo, finalmente, un calo della pressione sulle terapie intensive, uno dei fattori più preoccupanti e più pericolosi dell’inizio della pandemia. Al contempo, è in atto un sensibile aumento dei tamponi, che permetteranno l’individuazione diretta del virus, e anche dell’utilizzo di test sierologici per valutare il contesto di diffusione del virus.

Bisogna proseguire su questa strada. Allora ci sono le condizioni per avviare una graduale ripartenza. Ripartire, però, non significa semplicemente riaprire. Credo che la guardia vada tenuta alta, anche perché la ripartenza porterà necessariamente con sé il rinnovo della mobilità delle persone, con conseguenze ancora non prevedibili sul possibile rialzo della curva dei contagi, ma la cosiddetta “fase due”, che permetterà la ripresa scaglionata del comparto industriale e delle attività produttive e commerciali, che sono ‒ ricordiamolo ‒ in profonda sofferenza, dovrà essere caratterizzata proprio da una specifica attenzione riguardo alle misure di sicurezza da adottare.

Condivido appieno la decisione del presidente Bonaccini, che ha portato in Emilia-Romagna già a partire dalla giornata di ieri, lunedì 27 aprile, le imprese e i distretti del settore manifatturiero, la cui attività è rivolta prevalentemente all’export, e le aziende del comparto costruzioni per i soli cantieri di opere pubbliche a tornare ad aprire i battenti. Chiaramente hanno potuto riaprire quelle realtà in grado di rispettare i protocolli di sicurezza nei luoghi di lavoro firmati da Governo e parti sociali.

Sempre da ieri, come sapete, è potuta riaprire anche la vendita di cibo da asporto, seppure dietro prenotazione e poi comunque con accessi contingentati, però questo è un primo passo, è fondamentale, è importante per tutti quei bar, ristoranti, gelaterie, rosticcerie che si trovano davvero in estrema difficoltà. Allora, se l’andamento epidemiologico continuerà ad essere positivo, bene farà il presidente Bonaccini a chiedere al Governo di rivedere i tempi di riapertura che, purtroppo, oggi vedono, sulla base delle scadenze indicate domenica, una data troppo lontana, troppo rischiosa, a mio parere, per la sopravvivenza stessa di molte attività.

Dalla fase due – questo è un tema che mi sta particolarmente a cuore – non possono essere escluse le fasce fragili della popolazione. Io parlo dei bambini, ma parlo anche delle persone con disabilità, degli anziani, alle quali, pur nelle forme di massima tutela sanitaria, va assicurata la possibilità di riappropriarsi della propria positiva ordinarietà, nella forma della mobilità, delle relazioni sociali, della quotidianità.

Ho accolto con favore l’annuncio della conferma di uno stanziamento fondi per i centri estivi, che va proprio, tra l’altro, nella direzione di un mio question time di oggi. Questo dà risposta a tanta parte delle problematiche delle famiglie che dovranno pensare alla tutela dei figli nel momento in cui dovranno tornare al lavoro. I prossimi mesi ci porranno di fronte a sfide finora inedite sul piano sociale, sul piano educativo, sul piano aggregativo. Dovremo pensare davvero a come mettere insieme le esigenze di anziani e disabili con la necessità della loro tutela sanitaria. Sarà una sfida senza dubbio difficile e complessa, che richiederà l’attivazione di percorsi appositi, ma lo dobbiamo fare. Dobbiamo percorrere questa sfida benissimo, radunare competenze per generare una progettualità che vada oltre il tema del divieto e risulti funzionale a nuove prospettive e a nuove modalità di aggregazione.

Un altro tema che voglio porre l’attenzione di questa Assemblea riguarda il piccolo commercio, uno degli ambiti sicuramente più penalizzati che ha subito l’azzeramento o la drastica riduzione del proprio fatturato senza una contestuale riduzione dei costi rilevanti, come, soltanto per fare un esempio, quello del canone di affitto che, peraltro, soprattutto nei centri piccoli, spesso è anche la sola fonte di reddito primaria per gli affittuari.

Credo che occorra prendere in considerazione la possibilità di intervenire con fondi specifici proprio per sostenere il piccolo commercio, quello di vicinato che, come sappiamo, spesso è a conduzione familiare, che rischia davvero di essere spazzato via.

Benissimo la ripresa della possibilità di effettuare asporto, lo ricordavo prima, peraltro in anticipo di una settimana rispetto a quanto disposto dall’ultimo DPCM nazionale, e anche l’apertura di alcuni ambiti commerciali, come quello dei fioristi, solo per fare un esempio, prevista da ordinanze regionali. Però, servono misure specifiche a supporto del comparto.

È vero che è in previsione il fondamentale stanziamento di 12 milioni di euro per il sostegno al pagamento dell’affitto per le famiglie in difficoltà economiche, ma mi auguro sia possibile ipotizzare che la Regione studi, nelle prossime settimane, misure per andare incontro a questa categoria del commercio, essenziale per la vita dei centri, anche producendo un’azione specifica nei confronti del Governo, affinché faccia sino in fondo la sua parte sul tema.

Un ultimo passaggio, non certo per ordine di importanza, voglio rivolgerlo alle Amministrazioni comunali della nostra regione, che rappresentano, come sappiamo, l’ossatura di prossimità del sistema di governo territoriale. I sindaci e il personale degli Enti locali sono pesantemente investiti di responsabilità e operatività in questi mesi, da un lato come primo frontline nel contrasto del Covid-19 nei confronti dei cittadini, dall’altro come punto finale di arrivo e di applicazione dei provvedimenti del Governo e della Regione. Allora, a mio avviso, occorrerà trovare al più presto la strada per tutelare gli Enti locali in particolare dal punto di vista finanziario, e su questo è necessario che il Governo nazionale valuti la costituzione di un fondo nazionale per la salvaguardia della stabilità degli Enti locali.

Non possiamo, infatti, nasconderci che in un prossimo futuro potranno esserci problemi seri di liquidità per i nostri Comuni, che vedranno contrarsi le entrate, con pesanti ritardi e problematiche nella riscossione delle imposte e nella necessità stringente di mettere al sicuro e, anzi, rafforzare correttamente i capitoli di bilancio inerenti ai servizi sociali, perché il sostegno alle fasce più deboli della popolazione avrà proprio come primo punto di riferimento i Comuni.

Concludo dicendo che vedo con favore lo stanziamento di 18 milioni di euro come anticipazione dell’erogazione dei fondi per l’abbattimento delle rette per i servizi comunali 0-3 anni, compresi i 5 milioni di euro destinati ai Comuni, come anche lo stanziamento - ricordiamolo - già deliberato di 2 milioni di euro per un bando a sostegno degli Enti pubblici per l’avvio e il consolidamento dello smart working, che è un ottimo punto di partenza per contribuire a cominciare a cambiare il sistema di lavoro negli Enti pubblici.

Ad ogni modo, dobbiamo avere costante e massima attenzione alla tenuta generale del sistema - lo ribadisco - del bilancio dei Comuni, che in prospettiva oggi non è affatto scontata.

Grazie, presidente. Ancora grazie al presidente Bonaccini e alla sua Giunta per il lavoro svolto e per quello che continuerà a svolgere, perché chiaramente questa sarà una fase due assolutamente impegnativa. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Bondavalli.

Passo la parola, per l’ordine dei lavori, al consigliere Rainieri, prima del presidente Bonaccini.

Prego, consigliere Rainieri.

 

RAINIERI: Grazie, presidente.

Solo per chiedere, e verrà formalizzata oggi da tutto il Gruppo della Lega Nord, un’aula martedì prossimo per discutere le risoluzioni e tutte le cose che durante questa Assemblea non riusciremo a fare, visto il protrarsi dei tempi sulla discussione, e anche perché non ci sembra corretto che il presidente Bonaccini intervenga adesso quando il maggior Gruppo di opposizione non ha ancora fatto il proprio intervento.

Ufficializzo adesso, ma stiamo raccogliendo le firme, e verrà depositata nel primo pomeriggio, la richiesta di un’aula urgente per la settimana prossima per continuare con il programma che oggi sicuramente non si riuscirà a chiudere, per inserire altre situazioni sul coronavirus. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Solo per puntualizzare rispetto a quanto detto dal consigliere Rainieri e assicurare che, comunque, ci saranno le risposte della Giunta anche successivamente agli interventi del Gruppo della Lega.

Purtroppo, non potendo intervenire nel pomeriggio, passerei adesso la parola al presidente Bonaccini.

 

BONACCINI, presidente della Giunta: Mi sentite?

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, la sentiamo.

 

BONACCINI, presidente della Giunta: Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Chiedo scusa, presidente. Può alzare ancora un po’ il volume? Si sente, ma basso. Il microfono forse va un po’ abbassato.

 

BONACCINI, presidente della Giunta: Lo metto a posto. Si sente?

 

PRESIDENTE (Petitti): Adesso è perfetto.

 

BONACCINI, presidente della Giunta: Grazie.

È evidente che, avendo appreso questa mattina che il presidente del Consiglio sarà a Piacenza, chiunque fosse il presidente del Consiglio, credo che il dovere di ogni presidente di Regione, come ieri ha fatto Fontana, giustamente, in Lombardia, sia quello di essere presente laddove viene il rappresentante massimo del Governo italiano, insieme al Prefetto e insieme alla sindaca della città e presidente della Provincia. Credo si comporterebbe così chiunque dei consiglieri regionali fosse al mio posto.

Peraltro, ci sia dato atto che il confronto con le forze politiche, dal punto di vista del numero di incontri e di videoconferenza che si fanno tra componenti la mia Giunta, Capo dell’ufficio politico, i consiglieri, il numero di risposte a cui giustamente dobbiamo attendere rispetto a dover rispondere ai tantissimi, legittimi, doverosi, quesiti che i consiglieri fanno, gli incontri costanti…

L’altro giorno, in una riunione dell’Unione provinciale dell’UPI nazionale, ci è stato riferito che veniva detto che nessuno come l’Emilia-Romagna tiene un rapporto costante con anche le Province, oltre che i sindaci dei Comuni capoluogo, quindi con le Province vuol dire con i sindaci del territorio quanto li sta tenendo l’Emilia-Romagna, nella condivisione delle valutazioni che si fanno, nel determinare le scelte.

Mi pare che tutto si può criticare meno l’attenzione che poniamo negli incontri, nel confronto, negli ascolti, anche qualora le posizioni non sono tutte convergenti rispetto al rapporto che c’è. Credo che anche qui mi si possa dare atto di cercare sempre di polemizzare il meno possibile e cercare di lavorare, l’ho sempre detto, ho fatto un appello e lo rifaccio oggi, tutti assieme perché non dovrebbero esserci differenze né geografiche, né politiche in quello che facciamo tutti i giorni.

Non ho mai replicato nemmeno alle critiche sui giornali eccetera, eccetera, quando i numeri potevano dimostrare anche il contrario rispetto ad alcune polemiche anche di questi giorni.

Credo che abbiamo bisogno adesso di entrare in una fase nella quale proviamo davvero a impostare la ripartenza, da un lato provando a sconfiggere il tremendo e maledetto Covid-19 e dobbiamo provare a farlo nella consapevolezza che fino a che non ci sarà il vaccino noi non avremo uno strumento efficace al punto di quel contrasto che sarà necessario e speriamo arrivi il prima possibile e dall’altro lato dobbiamo, però, sapere che stando molto attenti a come si comporterà la curva epidemiologica, con tutte le precauzioni del caso, e quindi lo voglio dire e ribadire nettamente, la salute ancora una volta al primo posto, la tutela della salute dei cittadini davanti a tutto, ma insieme a questo dobbiamo essere capaci, e la decisione deve saperla prendere la politica, dopo aver ascoltato la scienza, di immaginare un percorso di ripartenza, esattamente come quello che ha permesso, da queste ore, di veder ripartire una parte - se penso alla nostra regione - così importante per l’economia del territorio, persino vitale per molti aspetti, come quella delle manifatture, con rilievi straordinariamente importanti a livello qualitativo e quantitativo di commercio con l’estero, oppure tutto quello che riguarda uno dei settori più colpiti negli anni anche che abbiamo alle spalle della crisi come quello dell’edilizia e delle costruzioni e, quindi, dei cantieri e dei lavori pubblici e privati.

Dopo presenterò nel dettaglio gli investimenti che questa mattina vi ho illustrato. Avrei potuto presentarli ieri, perché ovviamente li avevamo già pronti, ma ho preferito, invece che presentarli ieri e farveli trovare questa mattina sui giornali, sulle televisioni, sulle radio, su tutti i mezzi di informazione, il primo elenco, rappresentazione, fase di dettaglio, portarlo direttamente in aula.

Ci è stato chiesto un po’ da tutti di immaginare come si possa ripartire nel breve, nel medio e nel lungo periodo. Qualcuno diceva - io concordo - che troppo spesso tra ciò che si dice e si fa o si farà e quello che è effettivamente il tempo che passa tra il farà e il fare sia a volte troppo lungo. È evidente ed è uno dei motivi per i quali abbiamo sollecitato al Governo, e pensate alla vicenda dei 600 euro, che per fortuna stanno arrivando a molti, ma ancora non a tutti, oppure pensiamo alla parte relativa alla cassa integrazione in deroga, che, invece, deve per gran parte o per la quasi totalità ancora arrivare. Questi sono, al di là della giustezza della cifra che verrà corrisposta, giusta o sbagliata che sia, strumenti assolutamente necessari come ammortizzatore sociale o come “rimborso” per chi non ha potuto lavorare o fare impresa in queste settimane. Sono strumenti assolutamente necessari.

Quello che la Regione deve fare cerca di farlo fino in fondo, con la rapidità che sapete mediamente ci è sempre stata riconosciuta tra le più virtuose anche nel Paese, ma anche noi abbiamo bisogno di accelerare - prendo la critica che è stata fatta non come una critica ma, invece, come una giusta sollecitazione - per cui chiederò ai nostri uffici di essere ancora più celeri.

Per questo, abbiamo voluto presentare subito un piano investimenti di un volume straordinariamente rilevante: quei circa 14 miliardi di euro che nel prossimo triennio abbiamo già in disponibilità o che, attraverso ciò che anche altri dovranno fare, a partire dal Governo, dopo decisioni, però, che già sono state assunte, dovranno mettere in moto per consentirci tutti insieme di ripartire. Ma noi le idee le abbiamo molto chiare e abbiamo messo in piedi un vero e proprio bazooka di fuoco, di dimensioni straordinariamente notevoli, perché vogliamo che questa Regione, una volta e sempre determinata la volontà di sconfiggere il virus, possa avere una prospettiva e un futuro, soprattutto per i nostri figli e i nostri nipoti, che sia all’altezza di quello che i nostri nonni e i nostri padri hanno saputo fare per una terra, questa, che era tra le tre aree ‒ come sapete ‒ più povere del Paese, dopo la tragedia e la disgrazia drammatica del nazifascismo e della seconda guerra mondiale.

Penso che questo lo sapremo fare, ma lo sapremo fare ancora meglio nella misura in cui proveremo tutti insieme a condividere un progetto, un percorso, azioni che possano essere determinanti. Per quello, alla sollecitazione per il ruolo che ho alla guida della Conferenza delle Regioni italiane, ho cercato e sto cercando sempre di tenere il più possibile le Regioni, pur con le loro, le nostre differenze geografiche. “Politiche”, guardate, non lo prendo nemmeno in considerazione, perché in questi anni, con quattro Governi differenti, in questi cinque anni, a proposito di anomalia italiana, quattro Governi differenti in cinque anni, abbiamo nel 95 per cento dei casi, forse addirittura qualcosa in più, dato sempre pareri unanimi e intese alle scelte del Governo. Dobbiamo continuare a provare a lavorare uniti, come Regioni, per cercare di fare proposte, non solo lamentele, non solo lamentarci, per provare a correggere eventuali errori, laddove li ritenessimo tali, o mancanze del Governo stesso, così come dico sempre ai sindaci con cui ho contatti quotidiani, e anche oggi li ringrazio tutti in questa Regione, indipendentemente dall’appartenenza politica, di essere sollecitati a capire dove sbagliamo, dove possiamo fare meglio.

Lo dico anche a voi. Ho sentito oggi alcune proposte su cui riflettere. Ieri l’ho detto ai parlamentari. Il tema dei cimiteri credo sia un tema che bisognerà, insieme ai sindaci, affrontare. Penso che dal 4 maggio, cioè da lunedì prossimo, bisognerebbe provare ad andare in una direzione differente da quella di oggi. Stiamo ragionando proprio in queste ore su un tema che riguarda l’accesso alle proprie imbarcazioni sulla costa, il tema delle seconde case, altre questioni che riguardano le manutenzioni nei luoghi ‒ tra virgolette ‒ del turismo o del divertimento. Insomma, stiamo cercando di capire come ordinanze dove può intervenire la Regione, perché le è permesso parlando non di attività produttive in quanto tali, che hanno bisogno di un decreto del Governo, come abbiamo fatto legittimamente e io credo giustamente per il take-away. Su quello che veniva posto credo dovremo ragionarci seriamente proprio in queste ore, in questi giorni, come abbiamo fatto con l’ordinanza di ieri sul tema sanitario, sentiti anche i territori, per provare a dire che stiamo cominciando, faticosamente, a uscire da una prima fase di drammatica emergenza per cercare di tenere insieme certo ancora l’emergenza, perché non siamo usciti dai rischi e dai pericoli del tutto, ma dall’altra cominciare a dare un futuro a tutti.

Da questo punto di vista – l’avrete letto ieri, l’avete sentito nella mia relazione e lo dico a tutti i consiglieri, come ieri l’ho detto ai parlamentari – diamoci una mano anche nei confronti del Governo, attraverso il lavoro parlamentare, che le forze politiche fanno. Ieri qualcuno dell’opposizione mi sottolineava come alcune cose che ho detto erano esattamente coincidenti con quelle che i loro Gruppi politici di appartenenza avevano detto. Non solo la cosa non mi fa specie, né mi preoccupa. Anzi, più siamo convinti e d’accordo su tante misure meglio è per provare a darci una mano e uscirne meglio tutti insieme. Peraltro, perdonatemi, io le elezioni le ho già vinte. Governerò qui e mi dovrete sopportare ancora per i prossimi quasi cinque anni. Non ho nulla da chiedere, se non di provare insieme a voi, fuori dalle divisioni, a fare in modo che l’Emilia-Romagna… Pensate un po’, quando ho letto i dati ieri l’altro mi è venuto un colpo al cuore, perché se non ci fosse stata questa emergenza anche quest’anno nelle indagini di Prometeia e di altri continuavamo ad essere la Regione prima locomotiva del Paese, seppure una locomotiva che rispetto al resto d’Europa nel sistema Paese è sempre andata un po’ più piano. Eppure, per il sesto anno consecutivo, saremmo stati quelli che sarebbero cresciuti di più. Invece, ci troveremo una situazione con – in quello studio viene detto – circa 60.000 possibili disoccupati rispetto a quel recupero di 150.000 quasi lavoratori e lavoratrici che eravamo riusciti a recuperare come posti di lavoro dimezzando la disoccupazione negli anni alle spalle. Leggevo dei 50.000 nel Veneto, eccetera. Ne parlo tutti i giorni con i miei colleghi presidenti e amici del nord, cioè di quella parte dove si produce oltre il 50 per cento del PIL del Paese.

Per questo noi presentiamo proprio oggi un pacchetto da 14 miliardi di euro di investimenti straordinario, che io penso verrà aggiunto ad altre risorse che poi arriveranno, perché le stiamo attendendo dall’Europa.

Dirò di più, ve lo dico adesso e mi conoscete, potete non essere d’accordo con le scelte che faccio. Si chiama democrazia. Credo mi possiate dare atto che le cose che dico mediamente le mantengo. Dico già da adesso che vorrò coinvolgere come non mai i Gruppi consiliari della Regione, le forze politiche che li rappresentano o le forze civiche per lavorare insieme, visto che l’ho tenuta come delega in Presidenza, sul pacchetto di lavoro e di robusta proposta che riguarda la programmazione dei fondi europei 2021-2027, cioè per il prossimo settennato, che dovremo costruire adesso e che saranno particolarmente importanti, da un lato perché la nuova programmazione per una Regione che, anche qui, come ci disse il Governo giallo-verde, era la prima per capacità e velocità di spesa. Ebbene, dovremo mantenere quel primato. Poi fossimo secondi o terzi, chi se ne frega. L’importante è essere rapidi e spendere tutte le risorse assegnate. Tant’è che sapete che, ancora alla fine dello scorso anno, avevamo solo il 2 per cento non impegnato e mancava ancora un anno al termine del settennato, che termina a dicembre 2020. Ma dobbiamo insieme lavorare per decidere anche quali priorità vogliamo mettere.

Così come tra qualche settimana, quando potremo permetterci di relazionare in aula sul programma di bilancio e sul programma di legislatura soprattutto, che certamente dovrà risentire in parte, non per non tener conto delle promesse fatte. Le manterremo tutte. E voglio dire al consigliere Mastacchi sul tema dei punti nascita in montagna che li riapriremo certamente. Abbiamo dovuto darci qualche priorità purtroppo un po’ differenti in queste settimane, ma le garantisco che già dalle prossime settimane - l’ho già detto al ministro Speranza - riprenderemo subito in mano, con i territori interessati, in particolare con i tre luoghi dove, per decisione del sottoscritto e del suo Governo, avevamo chiuso i punti nascita qualche anno fa. In più - allora non ero ancora presidente - abbiamo preso l’impegno di riaprirlo anche a Porretta Terme, nel Comune che, dopo la fusione, corrisponde ad Alto Reno Terme. E lo faremo, lo faremo davvero, perché crediamo sia giusto, perché abbiamo capito come non mai che bisogna investire ancora di più di quello che immaginavamo nella sanità territoriale.

Così come - lo sapete, e su questo non arretro di un millimetro - ancora di più pretenderemo risorse per investire sulla sanità pubblica, al di là del rapporto netto e positivo che abbiamo con il privato, ma che deve rimanere su quella soglia del 20 per cento circa e non superarla, perché è la centralità di un grande pilastro pubblico della sanità universalistica che sia garantita a tutti, al di là delle condizioni socioeconomiche o familiari, per garantire a tutti lo stesso diritto di tutela alla cura.

Così come dovremo adattare i nostri ospedali. Oggi vado a Piacenza. Quel nuovo ospedale, al pari di quello di Cesena, dovranno essere i primi ospedali nuovi, modernissimi, post Covid. Quindi, con le nuove risorse che il Governo italiano mette a disposizione per tutte le Regioni, con un aumento che oggettivamente va riconosciuto (non c’era mai stato negli ultimi anni) di ben 4 miliardi di euro sulla sanità, e pare addirittura ulteriori risorse aggiuntive, come io mi auguro e come le Regioni hanno chiesto, ci permetteremo di aggiungere ulteriori risorse a quelle che immaginavamo, circa 150-160 milioni di euro, per il nuovo ospedale di Piacenza e di Cesena, per progettarlo già pronto e per sempre ad avere una parte di quella struttura ospedaliera che sia per sempre dedicata alle terapie intensive di un certo tipo, separata dal resto degli altri settori dell’ospedale. Perché? Perché abbiamo visto che servono, dovesse mai ricapitare una pandemia o un’epidemia grave (ci auguriamo di no), luoghi che non vadano alla contaminazione di altri.

Noi abbiamo deciso nel piano hub che descrivevo e che verrà aggiunto da un secondo piano nei prossimi mesi la decisione ‒ vedete, poi, come cambia il mondo ‒ di dover prevedere reparti che possano ospitare pazienti nostri o anche di altre parti del Paese. Ho sempre detto che ci sentiamo italiani prima che emiliano-romagnoli. È stato per quello che quando il dottor Bertolaso mi chiamò, come vi ho già ricordato, per chiedermi una piccola mano, con alcuni dirigenti di questa Regione che seguivano, professionisti, la parte di ricostruzione post sisma, non ci abbiamo pensato un attimo di metterli a disposizione, perché il problema non era a chi servivano. Il problema era a cosa servivano. E nelle emergenze la solidarietà non può conoscere divisioni geografiche o, tantomeno, politiche.

Anche lì un piano che tenga conto degli insegnamenti drammatici che abbiamo dovuto apprendere. E abbiamo deciso di farlo nelle strutture ospedaliere o al loro fianco proprio per avere professionisti che stiano lì. Così come garantiamo un nuovo piano straordinario di assunzioni, perché noi abbiamo bisogno di garantire una sanità che veda chiunque vada in pensione essere sostituito da uno, o qualcuno addirittura più di uno, che possa fare il lavoro, il mestiere che facevano.

Quindi, investimenti. L’ho già detto l’altra volta. Io non sono un economista, ma ho sempre sentito e imparato che nelle epoche di recessione ‒ e noi entreremo in una nuova fase, siamo già entrati, stiamo entrando, recessiva ‒ abbiamo bisogno di grandi investimenti pubblici, che si portano dietro quelli privati. Dicevo della programmazione dei fondi europei, così come dei fondi di sviluppo e coesione. Lo dico anche per quel Green New Deal che dovremo utilizzare al meglio. Mi auguro che l’Europa, fuori, adesso, dalle polemiche MES o non MES, metta a disposizione tutte le risorse di cui l’Italia ha bisogno e che l’Italia merita, perché è un grande Paese, perché ha sempre contribuito a fare più forte l’Europa, perché ha contribuito a finanziarla, anche in favore di Paesi che sono entrati e che avevano bisogno di una mano per la loro condizione di partenza.

Noi abbiamo bisogno di investire laddove dobbiamo immaginare anche la società del futuro. Ne parleremo presto, ne parleremo quando presenterò le linee di programma di legislatura, che dovranno, secondo me, guardare anche oltre i cinque anni classici e canonici, se vogliamo costruire qualcosa che duri nel tempo e garantisca futuro soprattutto alle generazioni più giovani, oggi le più spaventate dallo stare peggio, per la prima volta nel dopoguerra, dai loro genitori rispetto a quello che invece immaginavamo noi sapendo che saremmo sempre stati meglio e magari avremmo studiato anche di più.

Dal punto di vista delle prospettive noi dovremo dare una prospettiva rispetto a una società che faccia tesoro anche, pur nella drammaticità di quello che stiamo vivendo, a come modificare gli orari di lavoro, i comportamenti nel recarsi sul luogo di lavoro e quindi, certo, confermiamo investimenti su gomma importanti, che daranno lavoro a migliaia di persone e sbloccheranno ritardi che abbiamo tutti quanti avuto nei decenni scorsi per la centralità di questa Regione, l’unica in orizzontale nello stivale italiano, dove passa la gran parte delle merci che sappiamo, per fortuna, quelle sì, non portano in giro il virus e le persone. Però, noi dovremo dare una svolta, una svolta green per investimenti massicci e sempre più robusti su tutto quello che attiene alla sostenibilità. Vale in tanti settori, a partire anche da quello della mobilità, compreso il fatto che noi dovremo mettere incentivi a chi rinuncerà al mezzo privato. Ieri ho voluto prendere un suggerimento, perché io non l’avevo proprio preso in considerazione, che oltre a risorse pubbliche dobbiamo metterne subito di più di quello che avevo immaginato anche private perché l’accesso allo smart working vedo che molti enti locali stanno chiedendo risorse per poterne usufruire tanto anche un domani e vorrà dire meno possibilità di spostamenti, meno inquinamento che circola sulle nostre strade.

Anche sulle funzioni religiose, lo dicevo prima, sui cimiteri, sui comportamenti, dovremo fare un ragionamento che sta all’altezza di quello che anche la Conferenza episcopale italiana ha chiesto. Così come ho saputo proprio da un messaggio che ho ricevuto poco fa, pare sia andata in una direzione finalmente giusta la riunione, e le ringrazio, che le ministre Azzolina e Bonetti hanno voluto subito convocare per questa mattina, dopo gli appelli anche miei, anche un po’ ruvidi. Lo ammetto. Non sono solito farli, ma questa volta - prendendoci o sbagliando, non lo so - mi sono permesso, e pensavo fosse giusto un po’ farli perché vedevo che il tema scuola e infanzia rimaneva un po’ ai margini nelle priorità. Credo sia terminato poco fa il confronto con Province, Comuni e Regioni italiane, e anche qui porteremo un piano della Regione Emilia-Romagna dove chiameremo e coinvolgeremo tutti i gestori, i pedagogisti, gli esperti e i Comuni proprio perché abbiamo bisogno di dare una risposta ai genitori che iniziano o ricominciano a lavorare o riattivano la propria impresa. Da questo punto di vista sappiamo, però, che dirlo è facile, farlo è un po’ più complicato per via del distanziamento sociale e di operatori adulti che devono venire a contatto con i bambini, però dobbiamo garantire che quelle famiglie che hanno necessità di qualcuno che li possa gestire abbiano la certezza che quei bambini, o gli adulti, al contrario, non rischino, per chi lavora, necessariamente di rischiare contagi o non tutela della propria salute.

Io vorrei lasciarvi con questa ultima questione, che è relativa - sto guardando negli appunti che ho preso - alla necessità di provare a tenere insieme una ripartenza - lo dico in fine - che provi a garantire la tutela della salute nella quotidiana attenzione che, insieme all’Istituto superiore di sanità e al Governo, dovremo avere mentre trasmettiamo i dati a una necessaria rivisitazione rispetto a quello che è l’andamento epidemiologico, augurandoci che tutto proceda al meglio, e se così sarà, salute al primo posto, ma anche chiedere e augurarci un’anticipazione rispetto ai tempi previsti per quelle attività economiche, che un po’ tutti, ascoltandovi, avete messo al centro, che non potranno ripartire né oggi né tantomeno lunedì e che rischiano di vedere vanificata la speranza di lavoro o il rischio di chiusura definitiva della propria impresa. Noi sappiamo che le persone che non sanno quale sia il loro futuro rischiano di cadere non tanto nella sola depressione quanto proprio nella disperazione.

Quindi, anche qui, da un lato, il sollecito che gli strumenti che il Governo deve mettere a disposizione e il sollecito che le risorse dell’Europa arrivino il prima possibile, ma l’Emilia-Romagna, da par suo, non chieda solo agli altri, ma ci guardiamo in casa nostra, cercando di far bene i compiti in casa nostra.

Stiamo andando a mettere insieme pacchetto investimenti, attenzione al tema delle riaperture e accompagnarle con tutto quello che serve, nel rispetto delle linee guida nazionali che il Governo, finalmente, oggettivamente, ha indicato e ha dato, capire meglio questa settimana il ruolo e come l’App, la cosiddetta “application”, potrà funzionare rispetto al monitoraggio, noi proseguire con i tamponi, che raddoppieranno nel numero che facciamo oggi, a brevissimo, e nel numero di test sierologici che a tappeto faremo. Finalmente, come avevamo, peraltro, annunciato, arriverà, per fare test sierologici anche ai privati, seguendo il protocollo della Regione, il primo via libera a diversi laboratori privati perché si possa andare incontro a quello che in tanti giustamente chiedete, a partire dalle imprese, a partire dai territori, in particolare, lo ribadisco, quelli di Piacenza e Rimini.

Su Piacenza e Rimini, lo voglio anticipare, essendo i due territori che hanno subìto il lockdown ancora più stringente, presenteremo a breve ‒ l’ho già detto ai sindaci dei due territori ‒ un piano di investimenti straordinario, in media molto più robusto di quello del resto della Regione, e lo faremo nelle prossime settimane, andando a chiedere ai sindaci di ogni Comune e ai presidenti di Provincia, come coordinamento, quali siano le necessità ulteriori a quelle che, magari, noi non abbiamo ancora saputo vedere o che abbiamo, eventualmente, secondo loro, dimenticato o che, invece, anche avendole chiare e a mente, debbono essere modificate nel corso degli eventi. Lo dobbiamo per quelle popolazioni, lo dobbiamo per i territori, sapendo ‒ è inutile ribadirlo ‒ che ricostruiremo tutto.

La forza e la volontà della nostra gente insieme vedrete che porterà a rilanciare, a far ripartire ancora una volta l’Emilia-Romagna. Eppure non potremo mai più recuperare l’affetto, quelle persone che ci hanno lasciato. Ed è a loro, come ho fatto il 25 aprile, che voglio mandare un pensiero, un abbraccio, anche a nome vostro, perché per i loro cari, per le loro comunità purtroppo quelle persone non torneranno più, ed è un dolore indelebile che credo ci accompagnerà ancora per un po’ di anni. Mi permetto di dire che ci accompagnerà per sempre.

Sappiano i consiglieri che non c’è alcuna volontà di non affrontare tutto il tema che riguarda la gestione della sanità pubblica, tutto il tema che riguarda, seppur non gestendole noi, le RSA e le CRA. Dobbiamo essere i più trasparenti del mondo. Non mi preoccupano le richieste di Commissioni d’inchiesta. Non mi preoccupa il fatto di andare a scandagliare e a chiedere conto a noi stessi e a chi ha la responsabilità di gestione per quello che accade ed è accaduto. Non mi permetterò mai, non mi avete mai sentito, né mai mi sentirete dire che non abbiamo sbagliato nulla. Chissà quanti errori anch’io ho commesso. Però facciamolo nella consapevolezza che stiamo cercando di fare, questo sì, tutto il possibile per ridare un futuro a questa regione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, presidente.

La seduta del mattino si conclude qui. Riprendiamo alle 14,30 con le question time e a seguire il dibattito sull’emergenza Coronavirus.

A più tardi.

 

La seduta ha termine alle ore 13,08

 


 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI; Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario Davide BARUFFI;

gli assessori: Paolo CALVANO, Vincenzo COLLA, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Barbara LORI, Alessio MAMMI.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta l’assessore Irene PRIOLO.

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

180 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri: "Progetto pilota relativo alla sterilizzazione dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo all'interno delle strutture sanitarie pubbliche". (01 04 20) A firma della Consigliera: Gibertoni

306 - Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Interventi destinati al sostegno finanziario delle imprese emiliano-romagnole". (Delibera di Giunta n. 334 del 14 04 20)

 

È stato presentato il seguente progetto di regolamento:

287 - Progetto di Regolamento: "Modifiche agli artt. 14, 28 e 64 del Regolamento interno dell'Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna (deliberazione dell'Assemblea legislativa 28 novembre 2007, n. 143) - Introduzione della partecipazione dei Consiglieri regionali ai lavori assembleari in modalità telematica". (14 04 20) A firma della Consigliera: Piccinini

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Petizione

 

196 - Petizione popolare a favore dell’operatore all’emotività, all’affettività e alla sessualità per persone con disabilità. (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 20 del 02 04 20)

 

Interrogazioni

 

148 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione delle donne maltrattate, in questo periodo di emergenza, e in particolare sui finanziamenti ai Centri Antiviolenza e alle Case Rifugio. A firma del Consigliere: Tagliaferri

149 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di reperire mascherine protettive da consegnare ai medici di medicina generale affinché possano destinarle ai pazienti più a rischio. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

150 - Interrogazione a risposta scritta sulle misure a sostegno dell’imprenditoria balneare, eccellenza del nostro territorio, fortemente vessata dall’attuale crisi economica. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

151 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere ordinativi, tempi, quantità e modi di consegna da parte della Protezione civile dei dispositivi di protezione individuale, dalla data di inizio dell’emergenza COVID-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

152 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione di Agrea, l’Organismo pagatore regionale (Opr), che eroga aiuti, premi e contributi alla totalità degli operatori del settore agricolo, previsti dalle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali, anche in considerazione dell'emergenza Covid-19. A firma del Consigliere: Lisei

153 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda attivarsi affinché anche i dipendenti amministrativi dell’AUSL di Piacenza possano usufruire dello smartworking, a fronte della situazione emergenziale dovuta alla diffusione del Covid - 19, che colloca Piacenza al primo posto per numero di soggetti positivi al virus. A firma dei Consiglieri: Rancan, Tagliaferri, Stragliati

155 - Interrogazione a risposta scritta circa possibili speculazioni sul prezzo e mercato del latte, in conseguenza dell'emergenza per l'epidemia di covid-19. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi, Pompignoli, Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati, Facci, Rancan, Bargi, Liverani, Montevecchi, Delmonte, Catellani, Pelloni

157 - Interrogazione a risposta scritta sulla situazione delle strutture per anziani e disabili durante l'emergenza sanitaria in corso. A firma dei Consiglieri: Rancan, Marchetti Daniele, Montevecchi, Borgonzoni, Liverani, Stragliati, Catellani, Occhi, Facci, Delmonte, Pompignoli, Bargi, Bergamini, Rainieri, Pelloni

158 - Interrogazione a risposta scritta circa l’offerta avanzata da Federfarma e Assofarm sul tema della distribuzione dei farmaci. A firma dei Consiglieri: Rancan, Marchetti Daniele, Montevecchi, Borgonzoni, Liverani, Stragliati, Catellani, Occhi, Facci, Delmonte, Pompignoli, Bargi, Bergamini, Rainieri, Pelloni

159 - Interrogazione a risposta scritta in ordine ai fatti descritti in una lettera “aperta” di un medico dell’Ospedale Bellaria di Bologna, risultato positivo al coronavirus, con particolare riguardo alla verifica della correttezza delle procedure adottate nel territorio bolognese. A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele

160 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ha intenzione di sollecitare l’AUSL, affinché gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, sia gli Agenti sintomatici che quelli asintomatici, siano sottoposti al tampone rinofaringeo per Covid - 19. A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati, Marchetti Daniele, Liverani, Bergamini, Occhi, Rainieri, Facci, Delmonte, Catellani, Montevecchi, Pelloni, Bargi, Pompignoli

161 - Interrogazione a risposta scritta circa l'adozione di misure straordinarie per la prevenzione della sindrome da burnout per il personale sanitario e volontario durante l'emergenza da covid-19. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Stragliati, Marchetti Daniele, Liverani, Bergamini, Occhi, Facci, Catellani, Delmonte, Pelloni, Montevecchi, Bargi, Rancan, Pompignoli

162 - Interrogazione a risposta scritta circa l'acquisto e la disponibilità di dispositivi digitali utili ad attenuare le condizioni di isolamento imposte dall'emergenza Coronavirus nelle strutture sociosanitarie per anziani. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci, Stragliati, Occhi, Catellani, Delmonte, Montevecchi, Bergamini, Liverani, Pelloni, Bargi, Rancan, Pompignoli, Rainieri

163 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da intraprendere per implementare nuove metodologie per effettuare tamponi diagnostici. A firma dei Consiglieri: Occhi, Delmonte, Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati, Rancan, Liverani, Rainieri, Facci, Catellani, Montevecchi, Pelloni, Bargi, Pompignoli

164 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche del settore agro-alimentare, con particolare riguardo al reperimento di manodopera. A firma del Consigliere: Tagliaferri

165 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa l'intervento per la risoluzione delle problematiche legate all’imboccatura del Portocanale di Porto Garibaldi (FE). A firma del Consigliere: Fabbri

166 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di richiedere l'esenzione dei pedaggi autostradali per il personale sanitario. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

167 - Interrogazione a risposta scritta circa la sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

169 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di attivare misure di sostegno psicologico gratuito per le persone colpite dal Coronavirus e per il personale sanitario. A firma della Consigliera: Gibertoni

170 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura, da parte di Atersir (Agenzia regionale per il servizio idrico e i rifiuti), dei Centri di Raccolta (ex isole ecologiche) di quasi tutti i comuni della provincia di Modena, a causa dell’emergenza Covid-19. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Bargi

171 - Interrogazione a risposta scritta circa la consegna della terapia farmacologica e di altri prodotti terapeutici al domicilio del paziente, con particolare riguardo alle modalità di consegna della Farmacia Clinica dell'Azienda Ospedaliera-Università di Bologna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci, Stragliati, Liverani, Occhi, Rainieri, Montevecchi, Pompignoli, Rancan, Bargi, Pelloni, Delmonte, Bergamini

172 - Interrogazione a risposta scritta relativa all'emergenza Coronavirus e alla possibilità di utilizzo di strutture collettive di assistenza per alcune categorie di pazienti. A firma della Consigliera: Gibertoni

174 - Interrogazione a risposta scritta per aumentare le misure di prevenzione e protezione dal covid-19 per gli operatori della raccolta differenziata dei rifiuti. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Montevecchi, Occhi, Marchetti Daniele, Facci, Stragliati, Pompignoli, Rancan, Liverani, Bargi, Pelloni, Delmonte, Bergamini, Catellani

175 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure anticontagio da covid-19 adottate nel Centro Residenza Anziani (CRA) di Medicina a salvaguardia degli ospiti e degli operatori. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

176 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione nelle terapie intensive della nostra Regione. A firma del Consigliere: Tagliaferri

177 - Interrogazione a risposta scritta circa il programma di completamento delle opere civili per l’estensione della banda ultra larga e fibra ottica sui territori appenninici della Regione. A firma dei Consiglieri: Rancan, Pelloni, Liverani, Stragliati, Marchetti Daniele, Bargi, Bergamini, Delmonte, Catellani, Rainieri, Montevecchi, Facci, Occhi, Pompignoli

179 - Interrogazione a risposta scritta sulle iniziative da adottare nei confronti delle Aziende di trasporto pubblico regionali, al fine di sollecitare il rimborso degli abbonamenti per gli studenti impossibilitati a frequentare le lezioni in seguito all’emergenza Covid-19. A firma del Consigliere: Bargi

181 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione, nell'emergenza Covid-19, delle cliniche private a Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

182 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure che si ritiene di adottare per arginare le problematiche, causate dall'emergenza Covid-19, inerenti la gestione dei rifiuti. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

183 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione dei contagiati dal Coronavirus nella Casa della Carità "San Giuseppe" di Montecchio Emilia (RE). A firma del Consigliere: Delmonte

184 - Interrogazione a risposta scritta circa le Linee Guida necessarie all’introduzione regolata degli antagonisti naturali dei parassiti e di alcuni patogeni che minacciano la sopravvivenza delle colture e inoltre per sapere quali misure si intendano mettere in atto per assicurare al comparto agricolo la reperibilità di manodopera necessaria, data l’imminente stagione di raccolta. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Pelloni, Bargi, Occhi, Facci, Pompignoli, Stragliati, Liverani, Delmonte

185 - Interrogazione a risposta scritta circa la consegna agli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri dei capoluoghi di Regione di mascherine non autorizzate per l'uso sanitario dalla Protezione civile. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Liverani, Rancan, Occhi, Bargi, Facci, Bergamini, Pompignoli, Rainieri, Montevecchi, Pelloni, Delmonte, Catellani

186 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla sospensione, per l'emergenza Covid-19, di tutte le attività formative, ivi compresa la formazione erogata dagli enti accreditati alla formazione, all’orientamento e ai servizi al lavoro presso la Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

188 - Interrogazione a risposta scritta circa la notizia dell'incremento dell'addizionale Irpef nel Comune di Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

189 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'inserimento, alla diffusione e alla riproduzione della Vespa Samurai. A firma dei Consiglieri: Liverani, Rancan, Occhi, Bargi, Facci, Bergamini, Stragliati, Marchetti Daniele, Pompignoli, Rainieri, Montevecchi, Pelloni, Delmonte, Catellani

190 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di riservare anche agli asili nido privati convenzionati o in concessione con i comuni di tutto il territorio regionale risorse, così come stanziate per gli asili nido comunali, per far sì che anche queste strutture possano far fronte alla situazione di grave difficoltà economica causata dall'emergenza Covid-19. A firma del Consigliere: Lisei

191 - Interrogazione a risposta scritta circa il reperimento di un farmaco utilizzato nella cura di alcune malattie reumatologiche che, da notizie stampa, sembrerebbe utile anche nella cura del Coronavirus. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

192 - Interrogazione a risposta scritta per sapere come si intenda sopperire agli allacciamenti nelle cosiddette “aree bianche” di Pavullo nel Frignano (MO) per raggiungere la copertura prevista dall’Agenda Digitale entro l’anno. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

193 - Interrogazione a risposta scritta in merito al possibile sostegno alle persone con disabilità grave e alle loro famiglie, specie a fronte delle difficoltà causate dalla chiusura dei centri diurni. A firma del Consigliere: Tagliaferri

194 - Interrogazione a risposta scritta sulla chiusura della clinica Villa Igea di Salsomaggiore Terme a causa di un focolaio di covid-19. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

195 - Interrogazione a risposta scritta circa le motivazioni che hanno portato ad escludere, attualmente, Piacenza dalle province dotate della metodologia “Drive Through”, nonostante sia la città con più casi di positività al Covid-19 e decessi di tutta l’Emilia-Romagna e la più vicina alla Lombardia. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

198 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla valutazione delle criticità e delle cause del mancato avvio dell'infrastruttura di collegamento tra la stazione ferroviaria di Bologna e l’Aeroporto G. Marconi (c.d."People Mover"). A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele

199 - Interrogazione a risposta scritta circa i ventilatori polmonari donati dalla Protezione Civile e destinati all’Ospedale del Delta in provincia di Ferrara. A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri

200 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di adottare misure di sostegno al lavoro autonomo e in particolare ai professionisti iscritti alle casse di previdenza professionali. A firma del Consigliere: Tagliaferri

202 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali misure la Regione intenda attuare al fine di contrastare la violenza domestica che, in circostanze straordinarie come quella attuale, non riesce sempre ad essere denunciata. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

203 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda varare delle linee guida per la gestione del servizio educativo domiciliare, al fine di tutelare la sicurezza di utenti e operatori. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

204 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali interventi di sostegno sia possibile adottare nei confronti delle categorie più esposte economicamente per l’emergenza Coronavirus, con particolare riguardo agli steward e agli operatori della sicurezza che svolgono un ruolo importante per garantire l’ordine pubblico. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

205 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ha intenzione di adottare misure di sostegno per il settore sportivo dilettantistico e giovanile. A firma dei Consiglieri: Rancan, Occhi, Stragliati, Marchetti Daniele, Liverani, Facci, Delmonte, Montevecchi, Rainieri, Pompignoli, Bargi, Pelloni, Bergamini, Catellani

206 - Interrogazione a risposta scritta sulla caccia durante l'emergenza coronavirus. A firma della Consigliera: Gibertoni

207 - Interrogazione a risposta scritta circa la scelta dell’Azienda Usl di Imola di inviare messaggi a tutti i cittadini per l’emergenza Covid-19. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

208 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda intraprendere concrete iniziative, coinvolgendo le Autorità Sanitarie, al fine di far effettuare a tutto il personale di Polizia e forze dell’ordine i “tamponi”, così da identificare eventuali soggetti asintomatici e contenere il più possibile il contagio. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

209 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda, una volta terminata l’emergenza Covid-19, continuare nella programmazione ed esecuzione di ulteriori interventi urgenti di messa in sicurezza dei successivi lotti inerenti la Strada Provinciale Santagatese. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Pompignoli

210 - Interrogazione a risposta scritta circa l'osservanza dei decreti e delle ordinanze relativi al contenimento dell'epidemia da Covid-19 negli alloggi di servizio gestiti dall'ASP e dall'AUSL di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

211 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda avviare un confronto con province, enti locali, associazioni datoriali e sociali per raccogliere eventuali manifestazioni di interesse per la presentazione di nuovi contratti di sviluppo, facendosi poi interprete presso il Governo dell’esigenza di emanare nuovi provvedimenti di tale natura, che potrebbero concorrere al rilancio economico territoriale dopo l’emergenza Coronavirus. A firma del Consigliere: Fabbri

212 - Interrogazione a risposta scritta circa la mancanza di dispositivi di sicurezza individuale (DPI) presso l’ospedale “San Salvatore” di San Giovanni in Persiceto (Bologna), individuato come struttura per l’emergenza Covid-19. A firma del Consigliere: Piccinini

213 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai test sierologici per Covid-19 che vengono utilizzati per lo screening delle categorie a rischio nella Regione Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Occhi, Marchetti Daniele, Stragliati, Catellani, Bergamini, Liverani, Rancan, Facci, Montevecchi, Delmonte, Pompignoli, Bargi, Rainieri, Pelloni

214 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di sostenere Caritas e associazioni benefiche che in questo periodo di grave emergenza aiutano chi rischia di precipitare sotto la soglia della sopravvivenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

215 - Interrogazione a risposta scritta sulla richiesta del Comune di Parma di riconoscersi antifascista per ottenere i buoni spesa destinati a chi è in difficoltà economica a causa dell'epidemia da coronavirus. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

216 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione dell'emergenza Coronavirus nell'Ospedale e nelle strutture sociosanitarie del Comune di Argenta, che è in assoluto il più colpito della provincia di Ferrara. A firma del Consigliere: Bergamini

221 - Interrogazione a risposta scritta circa la risoluzione delle problematiche legate all’imboccatura del Portocanale di Porto Garibaldi (Fe). A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zappaterra

222 - Interrogazione a risposta scritta circa il mancato rispetto delle norme anticontagio in un negozio etnico di Viale Gramsci a Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

223 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure idonee al sostegno delle piccole e medie imprese del settore moda emiliano-romagnolo. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

224 - Interrogazione a risposta scritta circa i possibili incentivi alle scuole di danza che nell'emergenza Covid-19 hanno subito la drammatica interruzione delle attività. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

226 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda avviare un confronto con il Governo, anche in sede di Conferenza Stato Regioni, al fine di riavviare urgentemente a livello parlamentare la discussione sul tema della semplificazione dei voucher per il lavoro in agricoltura e in ambito turistico. A firma dei Consiglieri: Rancan, Catellani, Stragliati, Occhi, Marchetti Daniele, Bergamini, Delmonte, Montevecchi, Pompignoli, Bargi, Rainieri, Pelloni, Liverani, Facci

227 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di sostenere nel pagamento dell’affitto gli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica, vista l'emergenza in atto. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Occhi, Liverani, Stragliati, Bargi, Pelloni, Pompignoli, Bergamini, Rancan, Rainieri, Catellani, Facci, Montevecchi, Delmonte

230 - Interrogazione a risposta scritta circa la concessione da parte della Regione Emilia-Romagna di contributi finalizzati all'abbattimento dei costi di accesso al credito per favorire la ripresa del sistema produttivo a seguito dell'emergenza Covid-19. A firma dei Consiglieri: Catellani, Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Facci, Liverani, Montevecchi, Pompignoli, Occhi, Rancan, Delmonte, Bargi, Pelloni, Rainieri

234 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda escludere dalla vendita gli immobili del patrimonio regionale e delle Aziende Sanitarie Locali sia per ospitare nuove funzioni sanitarie e socio–sanitarie, sia per rispondere ad esigenze connesse a situazioni emergenziali quali l’epidemia in corso e le fasi di quarantena. A firma del Consigliere: Tagliaferri

235 - Interrogazione a risposta scritta sul focolaio di covid-19 e sui numerosi decessi di religiosi verificatisi nella Casa madre dei missionari saveriani a Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

237 - Interrogazione a risposta scritta circa l'eventuale sostegno alle scuole paritarie per l’anno scolastico 2019/2020, a tutela dei propri dipendenti e del servizio svolto alle famiglie. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

239 - Interrogazione a risposta scritta sui test sierologici e sulla sicurezza degli operatori sanitari durante l'emergenza Covid-19. A firma della Consigliera: Gibertoni

240 - Interrogazione a risposta scritta sulla gestione dell'emergenza Coronavirus nelle case di riposo e RSA. A firma della Consigliera: Gibertoni

241 - Interrogazione a risposta scritta sulla situazione delle persone senza fissa dimora sul territorio regionale durante l'emergenza COVID. A firma della Consigliera: Gibertoni

242 - Interrogazione a risposta scritta sul tavolo dedicato alla sicurezza sui luoghi di lavoro di fronte all'epidemia da coronavirus, promosso dalla Città metropolitana e dal Comune di Bologna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

243 - Interrogazione a risposta scritta circa la segnalazione di assembramenti nel Punto TPER di Imola, durante gli orari di chiusura del servizio di biglietteria. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

244 - Interrogazione a risposta scritta circa la dotazione e il potenziamento di strumenti di telemedicina per garantire il monitoraggio delle condizioni di salute dei pazienti affetti da patologie croniche durante l'emergenza COVID. A firma della Consigliera: Gibertoni

245 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni messe in atto per migliorare l'assistenza sanitaria ai cittadini sordi, con particolare riguardo alla possibilità di produzione e acquisto di mascherine "trasparenti". A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Facci, Pompignoli, Liverani, Bergamini, Occhi, Rancan, Bargi, Pelloni, Delmonte, Catellani, Rainieri, Montevecchi

246 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla situazione di difficoltà del nostro sistema economico, con particolare riguardo alla possibilità di adottare provvedimenti in linea, per quanto attiene agli stanziamenti, con quelli assunti dalle altre grandi Regioni italiane. A firma dei Consiglieri: Rancan, Facci, Stragliati, Marchetti Daniele, Pompignoli, Liverani, Bergamini, Occhi, Bargi, Pelloni, Delmonte, Catellani, Rainieri, Montevecchi

247 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda promuovere in collaborazione con i farmacisti una campagna di distribuzione in tutte le farmacie di moduli per consentire alle vittime di violenze domestiche di denunciare alle forze dell'ordine in piena sicurezza gli episodi subiti. A firma del Consigliere: Tagliaferri

248 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai decessi da Coronavirus degli ospiti delle Case di Riposo, Case di Cura e Case della Carità nella provincia di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani

249 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di estendere misure di sostegno anche alle categorie di lavoratori escluse dal decreto "Cura Italia". A firma del Consigliere: Tagliaferri

251 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di riservare alle scuole paritarie di ogni ordine e grado, prioritariamente alle scuole dell’infanzia, adeguate risorse affinché possano proseguire l’attività di servizio pubblico scolastico e sulla necessità di istituire un fondo specifico per il sostegno delle famiglie degli alunni iscritti alle scuole paritarie, vista la situazione di grave difficoltà economica imposta dall'emergenza epidemiologica da Covid-19. A firma della Consigliera: Castaldini

252 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione dei focolai da covid-19 e i numerosi decessi di ospiti nelle case di riposo Villa Margherita di Calestano e Residenza al Parco di Monticelli Terme. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

254 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei donatori di sangue che lavorano presso SETA spa. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

255 - Interrogazione a risposta scritta circa la sospensione del cantiere sul fiume Secchia tra Campogalliano (MO) e la frazione di Ponte Alto. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

256 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa agli infetti e alle procedure anticontagio adottate nelle strutture penitenziarie della nostra regione e sull'eventuale promozione di una campagna di screening sierologico per tutto il personale. A firma del Consigliere: Lisei

258 - Interrogazione a risposta scritta sulla relazione tra diossine da incenerimento rifiuti ed emergenza COVID. A firma della Consigliera: Gibertoni

259 - Interrogazione a risposta scritta circa la mancata partecipazione delle farmacie comunali all'inchiesta giornalistica svolta a Parma in merito a disponibilità e prezzi di mascherine e gel igienizzante. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

260 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se e quali iniziative la Giunta intenda intraprendere nei confronti delle Aziende di trasporto pubblico regionale, per consentire il rimborso degli abbonamenti di bus e treni, sia per gli studenti che per i lavoratori per la mancata fruizione del servizio. A firma del Consigliere: Montevecchi

261 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda avviare misure di sostegno concreto destinate a micro, piccole, medie imprese e lavoratori autonomi con sede legale/operativa fissa in Emilia-Romagna che abbiano subito un considerevole calo di fatturato nei mesi dell’emergenza Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

262 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione complessiva riferita a decessi e contagi da Coronavirus all'interno delle strutture per anziani. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

263 - Interrogazione a risposta scritta in merito a quanto accaduto l'8 aprile 2020 davanti all’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Reggio Emilia, dove si sono creati assembramenti per la richiesta dei buoni spesa. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

264 - Interrogazione a risposta scritta riguardante l’appalto per il Trasporto Pubblico Locale (TPL) di Parma. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

266 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga di differire i termini per avviare il processo di adeguamento della pianificazione urbanistica vigente al nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) al 1° gennaio 2022. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Facci, Stragliati, Marchetti Daniele, Rancan, Occhi, Bergamini, Montevecchi, Pelloni, Bargi, Rainieri, Delmonte, Liverani, Catellani

267 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta abbia intenzione di sospendere immediatamente, in tutta la Regione, il pagamento del ticket di accesso al Pronto Soccorso per tutti gli emiliano - romagnoli a cui viene diagnosticata polmonite interstiziale riconducibile a Covid -19. A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati, Marchetti Daniele, Facci, Occhi, Bergamini, Liverani, Montevecchi, Pompignoli, Pelloni, Bargi, Rainieri, Delmonte, Catellani

268 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai casi di Covid-19 registrati presso la Casa di residenza per anziani (CRA) Rossi Sidoli a Compiano (PR). A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

269 - Interrogazione a risposta scritta circa l'intenzione, vista la crisi economica indotta dall'emergenza Coronavirus, di istituire un fondo di sostegno economico per le famiglie. A firma del Consigliere: Tagliaferri

270 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa ai contagi e ai decessi da Covid-19 nelle strutture residenziali per anziani. A firma dei Consiglieri: Facci, Occhi, Bargi, Bergamini, Stragliati, Marchetti Daniele, Liverani, Pelloni, Catellani, Pompignoli, Rainieri, Rancan, Delmonte, Montevecchi

271 - Interrogazione a risposta scritta circa la raccolta fondi straordinaria "più forti insieme", attivata dalla Fondazione Sant'Orsola. A firma del Consigliere: Lisei

272 - Interrogazione a risposta scritta sui continui e indiscriminati tagli di alberature pubbliche in tutto il territorio regionale e sul loro intensificarsi durante l'emergenza COVID. A firma della Consigliera: Gibertoni

273 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da adottare nei confronti di SETA affinché venga integrato il salario fino al 100% della retribuzione, a fronte della riduzione dei servizi di trasporto pubblico stante l'emergenza Covid-19. A firma dei Consiglieri: Bargi, Catellani, Delmonte, Rancan, Facci

274 - Interrogazione a risposta scritta circa le dichiarazioni di fine marzo 2020 secondo le quali si sarebbe attuato lo screening di massa con test sierologici per tutto il personale sociosanitario dell’Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

275 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga di differire i termini per avviare il processo di adeguamento della pianificazione urbanistica vigente al nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) al 1° gennaio 2022. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Bargi, Stragliati, Bergamini, Occhi, Marchetti Daniele, Rancan, Rainieri, Delmonte, Pelloni, Facci, Catellani, Montevecchi, Liverani

276 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ha intenzione di dotare la Polizia Locale dei Dispositivi di Protezione Individuale necessari, di sottoporre tutti gli Agenti agli accertamenti per riscontrare la positività o meno da Covid-19 e rivedere il protocollo sanitario riguardante la quarantena, adeguandolo a quanto previsto per gli Agenti delle altre Forze dell’Ordine. A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati, Catellani, Marchetti Daniele, Pelloni, Montevecchi, Bergamini, Rainieri, Liverani, Occhi, Facci, Pompignoli, Bargi, Delmonte

277 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritiene opportuno sollecitare il Governo ad intervenire nei confronti dell’INPS per eliminare qualsiasi disparità tra i lavoratori in cassa integrazione in deroga e i percettori dell’assegno ordinario di aziende iscritte al Fondo di Integrazione Salariale. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Bergamini, Pompignoli, Bargi, Montevecchi, Occhi, Stragliati, Catellani, Liverani, Rainieri, Rancan, Facci, Pelloni, Delmonte

279 - Interrogazione a risposta scritta circa il processo di adeguamento della pianificazione urbanistica di cui alla L.R. 24/2017. A firma del Consigliere: Tagliaferri

282 - Interrogazione a risposta scritta in ordine alle assenze dei lavoratori con gravi disabilità, con patologie che comportano immunodepressione o esiti da patologie oncologiche, durante l'emergenza sanitaria. A firma della Consigliera: Castaldini

283 - Interrogazione a risposta scritta circa l'operato del laboratorio allestito, per testare i prototipi delle mascherine, presso l'Ospedale Sant'Orsola di Bologna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

284 - Interrogazione a risposta scritta circa il trend dei contagi in aumento tra gli operatori del Policlinico Sant'Orsola, con particolare riguardo al ritiro di mascherine, non a norma, utilizzate dagli operatori sanitari per trattare pazienti positivi al Covid-19. A firma della Consigliera: Gibertoni

285 - Interrogazione a risposta scritta circa il trend dei contagi tra gli operatori sanitari del reparto Covid-19 dell'Ospedale di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

286 - Interrogazione a risposta scritta circa le Unità Speciali di Continuità assistenziale, necessarie alla gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

288 - Interrogazione a risposta scritta sulle iniziative che è necessario adottare per risolvere le problematiche relative alla didattica a distanza e per facilitare la necessaria connessione internet nei comuni modenesi area nord e in particolare nelle zone periferiche di Mirandola. A firma del Consigliere: Bargi

290 - Interrogazione a risposta scritta per sapere che tipo di azioni si possono mettere in atto, in sinergia con gli organi competenti, per gli studenti con particolare riferimento al bonus cultura. A firma del Consigliere: Pompignoli

293 - Interrogazione a risposta scritta circa i ritardi nell'erogazione di contributi previsti a seguito degli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 e degli eventi alluvionali del 2014. A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri, Barcaiuolo

294 - Interrogazione a risposta scritta circa la copertura assicurativa dei medici specialisti che, a causa dell'emergenza, si trovino a prestare servizio in Pronto Soccorso. A firma del Consigliere: Tagliaferri

298 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione di un polo logistico nel comune di Malalbergo, a ridosso del casello autostradale di Altedo. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

299 - Interrogazione a risposta scritta circa il monitoraggio dei prezzi e le azioni da mettere in campo per evitare i rincari dei prodotti di prima necessità, sia sanitari che alimentari. A firma della Consigliera: Zamboni

301 - Interrogazione a risposta scritta circa l'effettuazione dei test sierologici per gli operatori in prima linea nell'emergenza Coronavirus. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

302 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela della salute degli ospiti e del personale della casa di riposo per anziani Villa Teresa di Sasso Marconi (BO). A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

303 - Interrogazione a risposta scritta circa tempi e modalità di distribuzione delle mascherine di protezione alle imprese e ai cittadini. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Montevecchi, Stragliati, Marchetti Daniele, Bargi, Bergamini, Occhi, Pompignoli, Facci, Catellani, Liverani, Rainieri, Rancan

304 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di donare plasma presso il Centro trasfusionale dell'Ospedale Sant'Orsola per le donatrici positive all'antigene HLA. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

305 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni intenda intraprendere la Giunta per valutare gli impatti dell'epidemia di Coronavirus sui lavoratori del comparto sanitario, con particolare riferimento agli aspetti legali e risarcitori. A firma dei Consiglieri: Occhi, Stragliati, Facci, Marchetti Daniele, Montevecchi, Catellani, Pompignoli, Bergamini, Bargi, Pelloni, Rancan, Liverani, Rainieri, Delmonte

308 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di concorrere al rilancio economico territoriale dopo l'emergenza Coronavirus, eventualmente anche con il ricorso a nuovi "contratti di sviluppo". A firma del Consigliere: Fabbri

309 - Interrogazione a risposta scritta circa il divieto di donazione del sangue per la categoria dei medici, infermieri, Oss e loro parenti. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Facci, Pelloni, Liverani, Rainieri, Occhi, Pompignoli, Catellani, Montevecchi, Bargi, Bergamini, Delmonte, Rancan

310 - Interrogazione a risposta scritta circa i contributi previsti dal bando per la prevenzione dei danni da cimice asiatica e alla possibilità di utilizzare, nelle procedure per lo stesso bando, le semplificazioni previste per il settore agricolo dalle disposizioni straordinarie attualmente in vigore per l’emergenza covid-19. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Pelloni, Liverani, Occhi, Marchetti Daniele, Stragliati, Catellani, Pompignoli, Montevecchi, Facci, Bergamini, Bargi, Delmonte, Rancan

311 - Interrogazione a risposta scritta su voci di spesa e tempistiche del progetto Citizen Security a Castel San Pietro Terme. A firma del Consigliere: Lisei

312 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di garantire il servizio postale e quello in particolare di bancoposta in tutti i territori, a favore delle fasce di popolazione più deboli. A firma del Consigliere: Tagliaferri

314 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali risorse la Regione intenda stanziare a favore dei Comuni per far fronte alle esigenze delle famiglie bisognose, a seguito dell'emergenza Coronavirus. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Bargi, Catellani, Pompignoli, Marchetti Daniele, Occhi, Stragliati, Montevecchi, Rancan, Bergamini, Liverani, Rainieri, Facci, Delmonte

316 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni di verifica su edifici pubblici a seguito delle scosse di terremoto del 15 e 16 Aprile 2020 in provincia di Piacenza. A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati

317 - Interrogazione a risposta scritta circa la mappatura di tutte le società che operano nella Regione Emilia-Romagna e che producono o che hanno riconvertito le loro aziende per fornire dispositivi di protezione individuale (DPI) e in generale dispositivi medici, necessari alla gestione dell’emergenza generata dal virus Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

318 - Interrogazione a risposta scritta per sapere chi debba certificare le patologie previste nell'art. 26 del D.L. 18/2020 e se risulta personale “fragile” in servizio all’interno delle strutture sanitarie. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

319 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi previsti per la riapertura del settore ceramico. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

320 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stanziamento a sostegno dell'editoria locale, quali Carta stampata, radio e tv locali, siti web. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

321 - Interrogazione a risposta scritta circa il contenimento delle nutrie e il ripristino delle arginature danneggiate dai roditori e dalle loro tane. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

322 - Interrogazione a risposta scritta sul calendario venatorio e sui danni che la caccia arreca al turismo e alle attività economiche. A firma della Consigliera: Gibertoni

323 - Interrogazione a risposta scritta circa la definizione, in collaborazione con le autorità sanitarie preposte, per definire un protocollo che consenta nel più breve tempo possibile di riaprire le Palestre della Salute per l’Attività Motoria Adattata della provincia di Ferrara. A firma del Consigliere: Bergamini

324 - Interrogazione a risposta scritta per sapere le intenzioni della Giunta sull'utilizzo di screening sierologici alla luce della delibera che, secondo notizie stampa, impedisce la possibilità di eseguire esami privati. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Marchetti Daniele, Bargi, Pelloni, Bergamini, Liverani, Pompignoli, Rainieri, Montevecchi, Occhi, Facci, Catellani, Rancan, Delmonte

325 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di acquisire una dotazione strutturale di dispositivi protettivi, quali le mascherine, che consenta di disporre per tutti l’obbligo di indossarli al di fuori degli ambiti familiari o perlomeno ai clienti degli esercizi commerciali e a chi viaggia sui mezzi pubblici. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Marchetti Daniele, Stragliati, Montevecchi, Liverani, Facci, Bergamini, Bargi, Pelloni, Pompignoli, Rancan, Occhi, Catellani, Delmonte

326 - Interrogazione a risposta scritta circa i test sierologici di cui si avvale la Regione, procedure amministrative con cui sono stati selezionati i fornitori di tali test e laboratori che somministrano i test ed effettuano le prove. A firma della Consigliera: Castaldini

328 - Interrogazione a risposta scritta sulle azioni da intraprendere per contrastare i danni causati all'agricoltura dal proliferare degli ungulati durante questo periodo di emergenza, con particolare riguardo alla provincia di Parma. A firma dei Consiglieri: Occhi, Stragliati, Bergamini, Marchetti Daniele, Pelloni, Pompignoli, Catellani, Delmonte, Bargi, Rancan, Rainieri, Montevecchi, Liverani

330 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di prevedere sostegni finanziari diretti per garantire la sopravvivenza delle imprese del settore turistico e circa la possibilità di favorire nelle strutture ricettive l'accoglienza temporanea per ragioni legate all'emergenza Coronavirus. A firma del Consigliere: Tagliaferri

331 - Interrogazione a risposta scritta circa la violenza sulle donne e l'attività dei centri antiviolenza durante l'emergenza Coronavirus. A firma della Consigliera: Zamboni

332 - Interrogazione a risposta scritta circa la nube radioattiva che si è sprigionata a seguito degli incendi, scoppiati il 7 aprile ed estinti il 14 aprile 2020, nella foresta vicino alla centrale nucleare di Chernobyl. A firma della Consigliera: Gibertoni

333 - Interrogazione a risposta scritta sulla necessità di un piano infrastrutturale per la creazione di invasi che raccolgano tutta l'acqua piovana che va perduta e la distribuiscano nei periodi di siccità. A firma del Consigliere: Tagliaferri

334 - Interrogazione a risposta scritta circa le irregolarità emerse a seguito della verifica amministrativo-contabile del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) presso lo IOR di Bologna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

335 - Interrogazione a risposta scritta sulla prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi da zanzare in previsione dell'estate 2020. A firma della Consigliera: Gibertoni

336 - Interrogazione a risposta scritta circa il coinvolgimento del settore biomedicale nell'emergenza coronavirus con particolare riguardo al distretto di Mirandola. A firma dei Consiglieri: Costi, Rontini, Zappaterra, Fabbri

337 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di inserire tra gli aiuti previsti per il settore turistico anche quelli ai territori come Imola che normalmente registrano flussi turistici legati agli eventi motoristici. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

338 - Interrogazione a risposta scritta circa i dispositivi di sicurezza personale in dotazione presso l’Ausl- IRCCS di Reggio Emilia e gli ospedali di Reggio Emilia e provincia e circa l’ammontare delle donazioni ricevute da Aziende Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere e Protezione Civile. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

339 - Interrogazione a risposta scritta circa il numero e la tipologia dei vaccini effettuati ai bambini. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

340 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di sostenere l'agricoltura e l'allevamento nella nostra Regione durante l'emergenza coronavirus. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

341 - Interrogazione a risposta scritta sulle azioni che si possono intraprendere per aumentare l'effettuazione di tamponi diagnostici in Provincia di Parma. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

342 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di somministrazione e distribuzione del test sierologico di cui alla delibera di Giunta del 16 aprile 2020. A firma del Consigliere: Lisei

343 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle modalità di erogazione dei premi in busta paga agli operatori sanitari, per il lavoro svolto durante l'emergenza Covid-19. A firma dei Consiglieri: Rancan, Liverani, Catellani, Marchetti Daniele, Facci, Stragliati, Bargi, Pelloni, Montevecchi, Bergamini, Delmonte, Rainieri, Occhi, Pompignoli

344 - Interrogazione a risposta scritta sugli alimentatori automatici all'interno delle riserve di caccia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

345 - Interrogazione a risposta scritta circa il sistema di allarme antincendio dell'Istituto Ortopedico Rizzoli, con particolare riguardo a quanto accaduto il 10 aprile 2020 nei locali pre-ricovero di Radiologia Interventistica. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

347 - Interrogazione a risposta scritta sul controllo dell'attività degli ATC e sul loro commissariamento. A firma della Consigliera: Gibertoni

348 - Interrogazione a risposta scritta sui contagi e i decessi per Covid-19 registrati presso la Casa di riposo Villa Teresa a Sasso Marconi (Bo). A firma del Consigliere: Lisei

350 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda attivarsi nei confronti del Governo per concedere ai Comuni la possibilità, per l'anno 2020, di utilizzare l'avanzo di amministrazione anche per spese correnti finalizzate ad aiuti economici ai cittadini ed alle attività sociali ed economiche del proprio territorio. A firma del Consigliere: Tagliaferri

351 - Interrogazione a risposta scritta circa la stagione, gravemente compromessa dall'emergenza Covid-19, di raccolta delle cozze in immersione. A firma del Consigliere: Liverani

353 - Interrogazione a risposta scritta sul nuovo regolamento per la fruizione del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola. A firma dei Consiglieri: Liverani, Marchetti Daniele

354 - Interrogazione a risposta scritta circa il reddito di cittadinanza e i lavori in agricoltura. A firma della Consigliera: Gibertoni

358 - Interrogazione a risposta scritta sul certificato V07 covid 19, riguardante lavoratori in condizione di rischio, derivante da immunodepressione, esiti di patologie oncologiche, o dallo svolgimento di terapie salvavita. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Liverani, Catellani, Bargi, Pompignoli, Montevecchi, Pelloni, Occhi, Rainieri, Facci, Rancan, Delmonte

359 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di anticipare la liquidità della cassa integrazione sul territorio regionale. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

361 - Interrogazione a risposta scritta circa i danni prodotti dai cinghiali dopo lo stop alla caccia di selezione, disposto per evitare assembramenti e possibilità di contagio. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

363 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se sia stata avviata la ricognizione del personale sanitario precario in possesso dei requisiti previsti per la stabilizzazione del rapporto di lavoro. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

365 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione che si è creata a seguito delle misure di contenimento del contagio che ha portato al proliferare di episodi di criminalità diffusi in tutto il territorio. A firma del Consigliere: Tagliaferri

366 - Interrogazione a risposta scritta circa i contagi e i decessi per Covid 19 registrati nella struttura per anziani "In cammino" di Viale Pepoli a Bologna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

375 - Interrogazione a risposta scritta circa disservizi nell’utilizzo delle piattaforme MUDE e SFINGE per l'inserimento di SAL differenti da quello ordinario, in emergenza Covid-19. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

376 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure che è possibile adottare per sostenere il settore dei pubblici esercizi, bar, ristoranti, pizzerie, catene di ristorazione, catering, discoteche, pasticcerie, stabilimenti balneari, in profonda crisi a seguito dell'emergenza Covid-19. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

378 - Interrogazione a risposta scritta sulla modalità di recupero dei sacchetti della raccolta differenziata da parte di Iren ambiente, per la provincia di Parma, nel periodo di emergenza da Covid-19. A firma del Consigliere: Rainieri

381 - Interrogazione a risposta scritta circa l'esecuzione di tamponi molecolari per diagnosi Covid-19 da parte di strutture sanitarie private accreditate. A firma del Consigliere: Tagliaferri

382 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni a sostegno delle APS e delle manifestazioni fieristiche cancellate a causa dell’emergenza Covid-19. A firma dei Consiglieri: Rancan, Occhi, Marchetti Daniele, Stragliati, Montevecchi, Liverani, Bergamini, Rainieri, Pompignoli, Bargi, Delmonte, Catellani, Pelloni, Facci

383 - Interrogazione a risposta scritta circa la percentuale del contagio da Covid-19 tra i dipendenti dell'Ospedale Rizzoli. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

384 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni la Giunta stia mettendo in atto, durante l'emergenza Covid-19, per tutelare la salute dei soggetti affetti da sclerosi multipla. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Liverani, Bergamini, Rancan, Facci, Delmonte, Catellani, Rainieri, Pompignoli, Montevecchi, Bargi, Pelloni

387 - Interrogazione a risposta scritta riguardo la tutela del comparto turistico regionale. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

389 - Interrogazione a risposta scritta circa il rimborso degli abbonamenti per gli studenti e i lavoratori pendolari. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

392 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di potenziare la modalità smart working successivamente alla fase di emergenza sanitaria. A firma dei Consiglieri: Occhi, Stragliati, Marchetti Daniele, Liverani, Rancan, Facci, Catellani, Pelloni, Bargi, Bergamini, Montevecchi, Delmonte, Rainieri, Pompignoli

393 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione attuale sanitaria e organizzativa delle case di riposo per anziani. A firma della Consigliera: Gibertoni

394 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga necessario sollecitare il Governo alla redazione di una Guida che orienti i cittadini nell'acquisto e nel corretto utilizzo delle diverse tipologie di mascherine presenti sul mercato. A firma della Consigliera: Zamboni

395 - Interrogazione a risposta scritta circa la regolarità e l'opportunità della designazione da parte dei soci pubblici di una candidatura al Consiglio di amministrazione di Hera spa. A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele

397 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione del contagio da Covid-19 presso la casa di riposo per anziani Istituto S. Anna e S. Caterina di Bologna, con particolare riguardo ai controlli svolti dall'Ausl, visto il numero di posti convenzionati. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

399 - Interrogazione a risposta scritta su casi di polmoniti atipiche registrati a Piacenza tra dicembre 2019 e gennaio 2020. A firma del Consigliere: Lisei

400 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa l'emergenza Covid-19: istituzione di un osservatorio regionale per il monitoraggio dei prezzi dei prodotti alimentari e sanitari per evitare speculazioni e rincari ingiustificati. A firma della Consigliera: Zamboni

401 - Interrogazione a risposta scritta circa misure di contrasto agli effetti della diffusione della cimice asiatica sulle colture agricole. A firma della Consigliera: Gibertoni

402 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di prevedere contributi una tantum, per il periodo dell’emergenza, per concorrere alle spese di fitto degli studenti universitari fuorisede e degli inquilini appartenenti a nuclei familiari che hanno registrato pesanti riduzioni nelle entrate economiche a causa dei riflessi della pandemia Covid-19. A firma della Consigliera: Gibertoni

403 - Interrogazione a risposta scritta Emergenza covid-19: apertura dei centri di raccolta e diffusione delle informazioni in merito alla corretta gestione dei rifiuti in vista della fase 2. A firma della Consigliera: Zamboni

404 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'elevato numero di anziani positivi al Covid-19 all’interno delle Case Protette della Provincia di Ravenna. A firma del Consigliere: Liverani

408 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di monitorare la corretta distribuzione dei presidi sanitari di protezione personale per tutelare la salute dei cittadini ed evitare fenomeni speculativi. A firma del Consigliere: Tagliaferri

409 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di ridurre l'impatto degli allevamenti intensivi di suini, bovini e avicoli che stanno determinando conseguenze pesantissime sull’ambiente, sugli ecosistemi e la salute umana e da ultimo con ipotesi che attribuiscono loro un ruolo anche nella diffusione del contagio da Covid – 19. A firma della Consigliera: Gibertoni

411 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di assumere provvedimenti urgenti per consentire alle attività di ristorazione (esercizi ed attività artigianali) la vendita di alimenti mediante asporto, al fine di avviare una graduale ripresa dell’attività gravemente compromessa dall’emergenza sanitaria. A firma dei Consiglieri: Facci, Liverani, Pompignoli, Montevecchi, Rainieri, Delmonte, Rancan, Catellani, Bargi

412 - Interrogazione di attualità a risposta immediata circa gli impegni necessari per modificare la qualità dell’aria nella nostra regione, in vista dell’imminente avvio della fase 2 di questa emergenza e nel processo diretto a definire una strategia ambientale e sanitaria. A firma della Consigliera: Piccinini

414 - Interrogazione a risposta scritta circa la procedura per la riconversione delle attività per la produzione di mascherine a causa dell’emergenza Coronavirus. A firma del Consigliere: Tagliaferri

417 - Interrogazione di attualità a risposta immediata sulla possibilità di effettuare azioni urgenti per facilitare il controllo della fauna selvatica utilizzando a pieno il ruolo degli ATC. A firma dei Consiglieri: Occhi, Facci, Rancan, Liverani, Catellani, Delmonte, Marchetti Daniele, Stragliati, Bargi, Pelloni, Bergamini, Pompignoli, Montevecchi, Rainieri

418 - Interrogazione di attualità a risposta immediata circa gli eventi che hanno portato alla situazione dei decessi registrata nel cluster piacentino in merito all'emergenza Covid19. A firma dei Consiglieri: Rancan, Occhi, Liverani, Catellani, Delmonte, Marchetti Daniele, Stragliati, Facci, Bargi, Pelloni, Bergamini, Pompignoli, Rainieri, Montevecchi

420 - Interrogazione a risposta scritta circa la programmazione e le misure per la ripresa dei tirocini e le lezioni tecnico pratiche per scuole professionali. A firma del Consigliere: Tagliaferri

421 - Interrogazione di attualità a risposta immediata circa la mancata riapertura dei servizi educativi per l’infanzia nell’ambito dei provvedimenti di lotta al Covid-19. A firma delle Consigliere: Bondavalli, Pigoni

422 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione dell'app di tracciamento dei positivi al coronavirus (Immuni). A firma del Consigliere: Tagliaferri

424 - Interrogazione di attualità a risposta immediata circa la possibilità di concedere suolo demaniale in deroga per le attività di somministrazione di alimenti e bevande (ristoranti, bar, chalet etc.), al fine di garantire lo spazio sufficiente allo svolgimento dell'attività e il rispetto delle distanze tra i clienti. A firma del Consigliere: Tagliaferri

426 - Interrogazione a risposta scritta sui test sierologici acquistati da Aziende o Enti Locali e sulla disponibilità del percorso di screening regionale al fine di non rallentare ulteriormente la fase di riapertura, garantendo la salute dei cittadini e dei lavoratori. A firma della Consigliera: Castaldini

427 - Interrogazione a risposta scritta circa la valutazione di un riconoscimento economico per le figure professionali impegnate in prima linea nel contrasto al Covid 1-19, come ad esempio forze dell’ordine, agenti di Polizia locale, operatori ecologici e personale delle residenze per anziani. A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Lisei

428 - Interrogazione di attualità a risposta immediata circa l'importanza di garantire a imprese e lavoratori adeguati e sufficienti percorsi per accedere ai test sierologici. A firma della Consigliera: Castaldini

429 - Interrogazione di attualità a risposta immediata sulla situazione attuale delle case di riposo per anziani e delle RSA, anche con riguardo alla disponibilità di Dispositivi di protezione individuale. A firma del Consigliere: Gibertoni

430 - Interrogazione di attualità a risposta immediata circa gli interventi di infrastrutturazione della banda ultra larga nelle cosiddette “aree bianche” e nei territori montani nell'attuale situazione di emergenza sanitaria COVID-19. A firma del Consigliere: Taruffi

433 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa quanto accaduto sabato 25 aprile a Bologna nella via del Pratello, con particolare riferimento all'aspetto sanitario e di contenimento della diffusione del contagio. A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele

434 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione e la consegna delle mascherine della Regione a Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

Interpellanze

 

187 - Interpellanza circa la salvaguardia e il restauro della chiesa di San Francesco a Mirandola (MO), gravemente danneggiata dagli eventi sismici del maggio 2012. A firma della Consigliera: Gibertoni

257 - Interpellanza circa l’iniziativa “Lezioni da quarantena”, svolta il 6 aprile 2020 presso l’Istituto scolastico “Lazzaro Spallanzani” di Castelfranco Emilia (MO). A firma dei Consiglieri: Pelloni, Occhi, Bargi, Bergamini, Liverani, Stragliati, Marchetti Daniele, Facci, Rancan, Rainieri, Montevecchi, Pompignoli, Catellani, Delmonte

289 - Interpellanza circa l'istituzione di una Commissione d'inchiesta al fine di individuare eventuali profili di responsabilità collegati alla diffusione del contagio e al numero tragico dei deceduti nelle strutture sanitarie del sistema sanitario regionale e nelle strutture accreditate, nonché nelle RSA. A firma della Consigliera: Gibertoni

386 - Interpellanza circa la scarcerazione dei condannati per mafia a causa dell'emergenza Covid-19. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Pompignoli, Liverani, Marchetti Daniele, Stragliati, Facci, Bergamini, Occhi, Rancan, Delmonte, Catellani, Rainieri, Montevecchi, Bargi

 

Risoluzioni

 

154 - Risoluzione per impegnare il Presidente della Regione e la Giunta affinché vengano chiarite le prospettive future riguardanti i cosiddetti Covid Hospital del Piacentino e vengano ripristinati, ad emergenza terminata, i servizi depotenziati. (30 03 20) A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

156 - Risoluzione per impegnare l’Assemblea legislativa a destinare una parte delle indennità percepite dai singoli consiglieri, dagli organi monocratici, nonché dai Presidenti di Gruppo alla Regione Emilia-Romagna per esigenze direttamente connesse all’emergenza sanitaria ed economica da Covid-19. (30 03 20) A firma della Consigliera: Piccinini

168 - Risoluzione per impegnare la Giunta a realizzare tempestivamente un piano per estendere l’effettuazione dei tamponi a tutte le categorie più a rischio di contagio da Coronavirus, dagli operatori sanitari, al personale impegnato nei servizi essenziali privati e pubblici. (31 03 20) A firma della Consigliera: Piccinini

173 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso il Governo nazionale affinché vengono adottati al più presto strumenti e incentivi finanziari idonei a sostenere le famiglie che assistono al domicilio anziani e persone disabili. (31 03 20) A firma del Consigliere: Pelloni

178 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a sostenere, una volta riavviate in condizione di sicurezza sanitaria le filiere produttive, le opportunità di occupazione nel campo agricolo, e in particolare nelle operazioni di raccolta, da parte dei lavoratori più colpiti dalla crisi in corso, quali disoccupati, stagionali, e lavoratori a termine di altri settori. (01 04 20) A firma della Consigliera: Piccinini

197 - Risoluzione per impegnare la Giunta Regionale a richiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale a seguito delle gelate che hanno colpito l’agricoltura romagnola nel periodo di fine marzo. (02 04 20) A firma dei Consiglieri: Liverani, Occhi, Facci, Marchetti Daniele, Stragliati, Delmonte, Montevecchi, Rainieri, Pompignoli, Bargi, Pelloni, Bergamini, Rancan, Catellani

201 - Risoluzione per impegnare la Giunta a richiedere alle società fieristiche partecipate dalla Regione di verificare con le imprese fornitrici di servizi, a partire da quelle relative alla sicurezza, che vengano comunque attivate le procedure aperte dalla normativa per consentire l’accesso agli ammortizzatori in deroga. (03 04 20) A firma della Consigliera: Piccinini

217 - Risoluzione per impegnare la Giunta a consentire presso le farmacie territoriali di tutta la Regione la distribuzione diretta di tutti i farmaci e dei dispositivi medici dell’assistenza integrativa (stomi, siringhe, strisce per diabetici, ecc.) e i pacchetti di terapia già programmati dalle ASL per pazienti fragili (a partire dagli oncologici). (06 04 20) A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Marchetti Daniele, Rancan, Bargi, Delmonte, Facci, Bergamini, Stragliati, Montevecchi, Borgonzoni, Pelloni, Rainieri, Liverani, Catellani

218 - Risoluzione per impegnare la Giunta affinché, come richiesto dai Sindaci di Bagno di Romagna, Dovadola e Rocca San Casciano, venga definita una modalità di rimborso per gli abbonamenti annuali under 26, in relazione al servizio non usufruito a causa della sospensione delle attività didattiche. (06 04 20) A firma del Consigliere: Pompignoli

219 - Risoluzione circa l'individuazione di provvedimenti consoni alla transizione e al rilancio economico e sociale una volta superata l’emergenza sanitaria, rafforzando ed innovando ulteriormente le politiche regionali su sanità, welfare, mobilità sostenibile ed attività produttive. (06 04 20) A firma dei Consiglieri: Costi, Pillati, Tarasconi, Soncini, Rontini, Fabbri, Bessi, Caliandro, Rossi, Zappaterra, Iotti, Costa, Bulbi, Sabattini, Marchetti Francesca, Montalti

220 - Risoluzione per invitare la Giunta a introdurre, così come fatto da altre Regioni, l’obbligo di utilizzo delle mascherine, anche di produzione artigianale, e di guanti monouso per coloro che si recano ad acquistare generi alimentari e per coloro che li vendono. (06 04 20) A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri, Barcaiuolo

225 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso il Governo affinché vengano definiti indirizzi o interventi legislativi finalizzati all'abbattimento della TARI per le imprese che hanno sospeso l’attività nel periodo dell'emergenza. (06 04 20) A firma dei Consiglieri: Montalti, Costi, Pillati, Tarasconi, Soncini, Rontini, Fabbri, Bessi, Caliandro, Rossi, Zappaterra, Iotti, Costa, Bulbi, Sabattini, Marchetti Francesca

231 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere azioni di coordinamento e confronto con gli Enti Locali e con le associazioni imprenditoriali e sindacali dei soggetti gestori dei servizi educativi e socio-educativi gestiti in convenzione, concessione o appalto di cui all’articolo 48 nel DL n. 18 del 2020, a fine di assicurare uniformità nelle scelte e l’obiettivo della piena corresponsione delle risorse già stanziate da parte degli Enti Locali. (07 04 20) A firma della Consigliera: Piccinini

232 - Risoluzione per impegnare il Presidente della Regione e la Giunta ad attivarsi per sostenere il nuovo protocollo, che prevede la somministrazione di eparina a basso peso molecolare per spegnere l’infiammazione innescata da Covid-19, utilizzato per la prima volta nell’Ospedale di Castel San Giovanni e a ripristinare in questo Ospedale, una volta assolta la mission di Ospedale Covid-19, tutti i reparti trasferiti presso l’Ospedale di Piacenza. (07 04 20) A firma della Consigliera: Stragliati

233 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere, anche attraverso accordi con le associazioni imprenditoriali del settore alberghiero, soluzioni dirette a ospitare il personale sanitario impegnato nelle attività di assistenza per il quale è sconsigliato o impossibile il rientro nell’abituale luogo di residenza e/o il contatto con i familiari, durante l’emergenza. (07 04 20) A firma della Consigliera: Piccinini

236 - Risoluzione per impegnare la Giunta a richiedere al Governo e al Parlamento di assumere iniziative normative volte a disciplinare in modo uniforme sul piano nazionale la figura professionale dell’autista soccorritore e regolare le modalità di accesso alla formazione. (07 04 20) A firma della Consigliera: Piccinini

238 - Risoluzione per impegnare la Giunta a costituire un fondo volto a ristorare i bilanci dei Comuni delle mancate entrate relative ai servizi educativi, scolastici e per l'infanzia, nonché di trasporto scolastico, e a prevedere forme di rimborso o di proroga della durata degli abbonamenti per gli studenti ed i lavoratori che non hanno potuto utilizzare a pieno gli abbonamenti annuali al TPL sospesi per l'emergenza Covid-19. (07 04 20) A firma dei Consiglieri: Costa, Fabbri, Zappaterra, Tarasconi, Montalti, Costi, Pillati, Bessi, Caliandro, Rontini, Soncini, Rossi, Iotti, Bulbi, Sabattini, Marchetti Francesca

250 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi affinché sia inserita nel decreto Cura Italia la tutela legale straordinaria per il personale sanitario impegnato nel curare i malati di covid-19 durante l'emergenza epidemica e per dotare di DPI forniti dal SSN i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i farmacisti. (08 04 20) A firma dei Consiglieri: Rainieri, Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Pompignoli, Occhi, Bargi, Pelloni, Facci, Liverani, Delmonte, Catellani, Montevecchi, Rancan

253 - Risoluzione in merito all'erogazione di buoni spesa per l'acquisto di generi alimentari da destinare a ciascun Comune. (08 04 20) A firma del Consigliere: Barcaiuolo

265 - Risoluzione, per impegnare la Giunta, vista l'emergenza da pandemia di Covid-19, a promuovere un accordo con i soggetti della grande distribuzione e le associazioni dei consumatori, al fine di contenere i prezzi dei beni di prima necessità. (09 04 20) A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Liverani, Occhi, Bergamini, Facci, Montevecchi, Pompignoli, Pelloni, Bargi, Rancan, Rainieri, Delmonte, Catellani

280 - Risoluzione in merito alla tutela sanitaria e all’accoglienza delle persone senza fissa dimora durante l'emergenza sanitaria. (14 04 20) A firma dei Consiglieri: Mumolo, Costi, Pillati, Bessi, Caliandro, Zappaterra, Fabbri, Soncini, Tarasconi, Sabattini, Bulbi, Montalti, Rossi

281 - Risoluzione per la liberazione di Patrick George Zaki, ricercatore dell’Egyptian Iniziative for Personal Rights al Cairo e dall’anno accademico 2019/2020 studente dell’Università di Bologna, iscritto al prestigioso master internazionale GEMMA, attualmente detenuto in un carcere egiziano. (14 04 20) A firma dei Consiglieri: Mumolo, Pillati, Zappaterra, Caliandro, Rontini, Fabbri, Tarasconi, Zamboni, Sabattini, Bulbi, Montalti, Rossi

292 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi per istituire una Commissione d’inchiesta che faccia luce su eventuali responsabilità, sulla validità e sulla tempestività dei provvedimenti adottati e su tutte le carenze che il Servizio Sanitario Regionale ha dimostrato nell’affrontare questa emergenza. (14 04 20) A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri, Barcaiuolo

297 - Risoluzione sulla possibilità, nel rispetto della normativa vigente, di destinare le minori spese derivanti dalla mancata maturazione dei buoni pasto da parte del personale impegnato in smart working per l’acquisto di beni di prima necessità per i cittadini che si trovano in gravi difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus. (15 04 20) A firma della Consigliera: Piccinini

313 - Risoluzione per impegnare la Giunta a mettere in campo tutte le misure possibili, affinché vengano garantiti agli Atenei emiliano - romagnoli i fondi necessari per azzerare il pagamento della terza rata universitaria, in modo da sostenere concretamente gli studenti e le loro famiglie in questo momento di grave emergenza sanitaria ed economica. (16 04 20) A firma dei Consiglieri: Rancan, Marchetti Daniele, Occhi, Montevecchi, Pelloni, Bargi, Catellani, Pompignoli, Stragliati, Bergamini, Liverani, Rainieri, Facci, Delmonte

315 - Risoluzione sulla necessità di garantire un adeguato accesso ai servizi sanitari e sociosanitari a tutti i cittadini ed in particolare ai cittadini residenti in montagna o in territori che, per le loro caratteristiche geografiche, geomorfologiche ed economiche, siano considerati disagiati. (16 04 20) A firma della Consigliera: Gibertoni

327 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere l’estensione del bonus per il servizio prestato in questa emergenza a tutti gli autisti soccorritori del nostro sistema sanitario regionale che operano attraverso forme di convenzione. (19 04 20) A firma della Consigliera: Piccinini

329 - Risoluzione per impegnare la Giunta al tempestivo insediamento di un tavolo regionale per la ripartenza della danza e della sua didattica, coinvolgendo i diversi attori istituzionali, associativi e professionali in campo, ivi compresi i Ministeri competenti. (20 04 20) A firma della Consigliera: Piccinini

346 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare la possibilità di introdurre, fra le modalità di pagamento della tassa automobilistica, la domiciliazione bancaria per dare un servizio aggiuntivo ai proprietari di autovetture. (20 04 20) A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Costi, Zappaterra, Fabbri, Costa, Bulbi, Caliandro, Marchetti Francesca, Mammi, Rossi, Sabattini, Montalti

349 - Risoluzione sulla ripartenza post emergenza sanitaria in Emilia-Romagna: rilancio della sanità pubblica e del sistema socioeconomico all’insegna della sostenibilità ambientale, del contrasto ai cambiamenti climatici, della green economy, dell’impiego delle fonti di energia rinnovabili e della mobilità sostenibile. (21 04 20) A firma della Consigliera: Zamboni

352 - Risoluzione sul tema della Cispadana e della Bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo. (21 04 20) A firma dei Consiglieri: Costi, Fabbri, Tarasconi, Bondavalli, Pigoni, Zappaterra, Rontini, Costa, Soncini

355 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare tempestivamente un confronto con le associazioni datoriali e sociali per richiedere al Governo ed al Parlamento, nell’ambito delle misure volte a rilanciare l’economia a seguito dell’emergenza Coronavirus, di introdurre nuove misure per la riqualificazione e il rilancio delle imprese, comprese quelle del comparto ricettivo, sotto forma di credito di imposta. (21 04 20) A firma dei Consiglieri: Fabbri, Bessi, Caliandro, Costi, Tarasconi, Rossi, Pillati, Rontini, Zappaterra, Costa, Bulbi, Marchetti Francesca, Sabattini, Montalti

356 - Risoluzione in merito alla rapida e puntuale definizione dei requisiti minimi cui devono corrispondere le mascherine destinate alla popolazione, poste in commercio. (21 04 20) A firma del Consigliere: Piccinini

357 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso il Governo affinché venga adottato il “Piano Marshall” per il rilancio del settore edile proposto da ANCE, al fine di riavviare e concludere al più presto gli appalti, ridare ossigeno ad un fondamentale comparto economico e facilitare il compito degli amministratori locali. (21 04 20) A firma dei Consiglieri: Pelloni, Marchetti Daniele, Stragliati, Facci, Bargi, Bergamini, Montevecchi, Liverani, Catellani, Pompignoli, Occhi, Rainieri, Rancan, Delmonte

362 - Risoluzione per impegnare la Giunta a disporre una riduzione dei bolli auto per chi versi in difficoltà economiche o comunque in ragione del fermo dei veicoli a causa delle disposizioni di contrasto alla diffusione del coronavirus. (21 04 20) A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri

364 - Risoluzione per impegnare la Giunta a definire misure per incentivare l’utilizzo dei mezzi ambientalmente sostenibili quali le biciclette e tutti i veicoli elettrici; potenziare e riqualificare le piste ciclabili; assicurare sicurezza e affidabilità ai mezzi del trasporto pubblico. (22 04 20) A firma della Consigliera: Piccinini

367 - Risoluzione circa l'adozione di un nuovo “Piano Regionale per le emergenze sanitarie”, al fine di poter rispondere in maniera celere e strutturale a eventuali future situazioni d’emergenza. (22 04 20) A firma della Consigliera: Gibertoni

368 - Risoluzione per impegnare la Giunta a mantenere alta l’attenzione sul problema dell'emergenza fitosanitaria della cimice asiatica, proseguendo nelle azioni fin qui intraprese e promuovendo il confronto costante a ogni livello istituzionale e con le associazioni regionali di rappresentanza degli agricoltori. (22 04 20)               A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Tarasconi, Bessi, Zappaterra, Fabbri, Caliandro, Costi, Rossi, Sabattini, Costa, Bulbi, Rontini, Pillati, Montalti

370 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad accelerare il già avviato procedimento di estensione delle connessioni ad alta velocità/qualità/capacità, in modo da colmare il grave divario esistente fra zone diversamente servite; di realizzare un apposito cronoprogramma, impegnandosi nella realizzazione dell’infrastruttura in tempi certi e celeri, garantendo un parallelo lavoro di costruzione di nuovi servizi digitali per la PA e per i privati. (22 04 20) A firma dei Consiglieri: Costa, Bessi, Costi, Fabbri, Bulbi, Zappaterra, Caliandro, Sabattini, Rontini, Marchetti Francesca, Montalti, Rossi, Tarasconi

371 - Risoluzione per impegnare la Giunta a predisporre prima del prossimo anno scolastico, un piano di interventi per sostenere le famiglie e gli istituti scolastici pubblici non statali al fine di preservare e sviluppare il sistema scolastico integrato. (22 04 20) A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri

372 - Risoluzione in merito alla possibilità di consentire a tutti i cittadini la possibilità di sottoporsi ai test sierologici Covid-19 anche a pagamento e presso strutture private. (22 04 20) A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri

374 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi per eliminare le attività di raccolta illecita di molluschi eduli lamellibranchi nella Piallassa Baiona e nella Piallassa Piomboni, nel territorio di Ravenna. (22 04 20) A firma dei Consiglieri: Liverani, Marchetti Daniele, Occhi, Stragliati, Delmonte, Catellani, Montevecchi, Pompignoli, Bergamini, Pelloni, Bargi, Rancan, Facci, Rainieri

377 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere economicamente le famiglie che hanno acquistato dotazioni tecnologiche per la didattica a distanza. (22 04 20) A firma dei Consiglieri: Bargi, Occhi, Bergamini, Pelloni, Rancan, Stragliati, Marchetti Daniele, Montevecchi, Liverani, Facci, Catellani, Pompignoli, Rainieri, Delmonte

379 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere una campagna informativa, destinata a tutta la cittadinanza, sull’utilizzo corretto delle mascherine; a sostenere le aziende emiliano-romagnole nella produzione di Dispositivi di Protezione Individuale; a prevedere un aumento dei tamponi laringo-faringei affiancati da test sierologici. (23 04 20) A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Rainieri, Pompignoli, Liverani, Montevecchi, Bargi, Pelloni, Bergamini, Delmonte, Rancan, Catellani, Facci

385 - Risoluzione in merito alla cumulabilità dell'Assegno ordinario di invalidità con gli indennizzi concessi dagli articoli 27, 28, 29, 30 e 38 del decreto-legge n. 18/2020. (23 04 20) A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati, Marchetti Daniele, Occhi, Liverani, Bergamini, Catellani, Facci, Delmonte, Rainieri, Pompignoli, Montevecchi, Bargi, Pelloni

388 - Risoluzione circa la tutela delle strutture ricettive regionali. (23 04 20) A firma del Consigliere: Barcaiuolo

390 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo per concedere ai Comuni la possibilità, per l'anno 2020, di utilizzare l'avanzo di amministrazione anche per spese correnti finalizzate ad aiuti economici ai cittadini ed alle attività sociali ed economiche del proprio territorio. (24 04 20) A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Lisei, Barcaiuolo

391 - Risoluzione per impegnare la Giunta a definire le modalità, ai sensi di quanto previsto dal DL 18/2020 “Cura Italia”, per riconoscere ai lavoratori intermittenti del settore dello spettacolo trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga e altre misure di tutela, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. (24 04 20) A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Tarasconi, Fabbri, Costa, Caliandro, Rossi, Bessi, Costi, Bulbi, Sabattini, Rontini, Marchetti Francesca, Pillati, Mumolo, Montalti

396 - Risoluzione per impegnare la Giunta a predisporre regole chiare e tempestive per l’effettuazione di test sierologici e tamponi accessibili a tutto il personale sanitario e socio-sanitario, compresi i medici di base oltre alle strutture private-convenzionate, privati cittadini e aziende; ad attuare ogni azione utile affinché la provincia di Piacenza riesca a limitare e contenere il contagio da Covid-19. (24 04 20) A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

398 - Risoluzione in merito alle misure di sostegno necessarie al settore delle aziende termali per superare la crisi sanitaria ed economica. (24 04 20) A firma del Consigliere: Barcaiuolo

405 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad emettere un pacchetto di misure per le famiglie con Isee al di sotto dei 30.000 Euro. (24 04 20) A firma dei Consiglieri: Rancan, Liverani, Bergamini, Stragliati, Marchetti Daniele, Facci, Occhi, Bargi, Pompignoli, Pelloni, Montevecchi, Rainieri, Delmonte, Catellani

406 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere future disposizioni di bilancio affinché si giunga alla cancellazione dell’aliquota IRAP attraverso apposita compensazione per le ASP e i soggetti del privato sociale accreditato. (24 04 20) A firma dei Consiglieri: Pelloni, Liverani, Facci, Stragliati, Occhi, Marchetti Daniele, Rancan, Delmonte, Catellani, Rainieri, Bergamini, Montevecchi, Bargi, Pompignoli

407 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare, anche attraverso l’interlocuzione con ANCI Emilia–Romagna, Comuni, Province e Città Metropolitana della regione, affinché, su base volontaria, le amministrazioni locali concedano a titolo gratuito o canone simbolico, ulteriore occupazione di suolo pubblico, ove possibile, per le attività sottoposte a misure restrittive e vincolate di accesso, sostenendo in tal modo l’imminente fase di ripartenza economica e sociale. (24 04 20) A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Barcaiuolo, Lisei

410 - Risoluzione per impegnare la Giunta a farsi promotrice presso tutti i tavoli istituzionali affinché gli Istituti scolastici, di ogni ordine e grado del territorio regionale, abbiano tutte le caratteristiche di sicurezza utili a far ricominciare le lezioni. (24 04 20) A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Liverani, Pelloni, Bergamini, Facci, Occhi, Bargi, Rancan, Pompignoli, Montevecchi, Rainieri, Delmonte, Catellani

413 - Risoluzione per impegnare la Giunta a intervenire presso il Governo affinché, nei prossimi provvedimenti finanziari legati all’emergenza coronavirus siano previste misure di tutela e di sostegno del reddito dei lavoratori stagionali di tutti i settori collegati a quello turistico. (24 04 20) A firma dei Consiglieri: Rossi, Zappaterra, Bessi, Costa, Caliandro, Bulbi, Rontini, Costi, Mumolo

415 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere le attività economiche maggiormente colpite dall’emergenza epidemiologica facendo ricorso al credito d’imposta; a contributi in varie forme per dare sollievo alle attività che hanno un magazzino deperibile; all'estensione delle misure di azzeramento o riduzione dell’IRAP, attuate per le attività in montagna, anche alle imprese dei settori di commercio, ristorazione e turismo. (27 04 20) A firma dei Consiglieri: Bargi, Stragliati, Marchetti Daniele, Occhi, Pelloni, Bergamini, Liverani, Facci, Rancan, Catellani, Delmonte, Rainieri, Pompignoli, Montevecchi

416 - Risoluzione a prendere in esame un percorso per giungere in tempi brevi all’aggiornamento del piano regionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale. (27 04 20) A firma della Consigliera: Piccinini

419 - Risoluzione per assicurare agli esercenti le professioni sanitarie una tutela legale straordinaria per le attività prestate nella cura e nell'assistenza di malati di covid-19 durante l'emergenza epidemica. (27 04 20) A firma dei Consiglieri: Rainieri, Liverani, Stragliati, Marchetti Daniele, Catellani, Occhi, Bergamini, Bargi, Delmonte, Montevecchi, Facci, Pelloni, Pompignoli, Rancan

423 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attuare tutte le misure necessarie al fine di garantire le quantità/qualità di dotazioni di test sierologiche necessarie alla fase di ripartenza e a dare rapidamente attuazione al programma di screening regionale tramite test sierologici, con particolare riguardo alle Province di Piacenza e Rimini e al Comune di Medicina. (27 04 20) A firma della Consigliera: Montalti

425 - Risoluzione per impegnare la Giunta a intervenire presso il Governo affinché, nei prossimi provvedimenti finanziari legati all’emergenza coronavirus, preveda lo slittamento della Plastic tax e della Sugar tax al 2021, chiedendone al contempo una modifica. (27 04 20) A firma della Consigliera: Montalti

431 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare la possibilità di estendere il riconoscimento economico previsto per gli operatori della sanità anche a tutti gli operatori sociali e sanitari occupati nei servizi per anziani e nei servizi disabili al tempo del Covid, con particolare riferimento alle Cra, eventualmente attraverso adeguate fonti di finanziamento. (27 04 20) A firma della Consigliera: Maletti

432 - Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire sulla strada intrapresa al fine di continuare a dotare tutti gli operatori sanitari dei dispositivi di protezione individuale, quali mascherine, occhiali, visiere, copricapo, copriscarpe, camici, etc., necessari per lo svolgimento dei loro compiti in condizioni di assoluta sicurezza. (27 04 20) A firma della Consigliera: Soncini

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

26 - Interrogazione a risposta scritta relativa agli effetti dell'epidemia di Coronavirus e l'incidenza su particolari settori lavorativi A firma della Consigliera: Gibertoni

35 - interrogazione a risposta scritta circa il mantenimento dell'igiene nei treni regionali per scongiurare il contagio da coronavirus. A firma della Consigliera: Piccinini

38 - Interrogazione a risposta scritta circa l'andamento del reddito di cittadinanza, con particolare riguardo alle misure attivate nei Centri per l'Impiego per la piena integrazione dei navigator, l'inserimento lavorativo dei beneficiari del reddito di cittadinanza e il coordinamento con i Comuni per la predisposizione dei PUC. A firma della Consigliera: Piccinini

39 - Interrogazione a risposta scritta circa gli interventi che hanno riguardato il torrente Riglio, in località San Giorgio Piacentino. A firma del Consigliere: Tagliaferri

43 - Interrogazione a risposta scritta circa il rispetto dell'ordinanza sull'emergenza Coronavirus in merito alla disinfezione giornaliera dei treni regionali e di tutto il trasporto pubblico locale. A firma dei Consiglieri: Bargi, Marchetti Daniele, Stragliati

46 - Interrogazione a risposta scritta riguardante i lavori di miglioramento sismico presso la stazione Piccola di Modena. A firma del Consigliere: Bargi

54 - Interrogazione a risposta scritta circa la banda larga e la connessione internet per studenti. A firma dei Consiglieri: Borgonzoni, Marchetti Daniele, Stragliati

61 - Interrogazione a risposta scritta circa la richiesta di strumenti protettivi, per fronteggiare l'emergenza Coronavirus, per gli autisti di autobus tpl, con particolare riguardo agli autisti di SETA spa. A firma del Consigliere: Bargi

62 - Interrogazione a risposta scritta sulla salvaguardia dell'occupazione negli stabilimenti di Masanti (Bedonia) e Tarsogno (Tornolo) a seguito della richiesta di concordato preventivo da parte di Acque Minerali d'Italia S.p.A. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

71 - Interrogazione a risposta scritta circa l'invito, rivolto agli studenti che alloggiano all'interno di strutture Er.go, di rientrare alla propria residenza, in considerazione dei DPCM di contenimento dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo

74 - Interrogazione a risposta scritta circa l'incremento del carico di lavoro in capo alla Polizia locale a causa dell'emergenza Coronavirus. A firma del Consigliere: Tagliaferri

80 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda attivarsi presso l'Unione Europea per i rimborsi agli agricoltori colpiti dalla cimice asiatica nel 2019 e oggi dall'emergenza Coronavirus. A firma dei Consiglieri: Bargi, Facci, Marchetti Daniele, Pelloni, Borgonzoni, Stragliati

82 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori del mondo dell'arte e dello spettacolo, in grave crisi per l'emergenza Coronavirus. A firma del Consigliere: Tagliaferri

92 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se si ritenga utile, al fine di contenere la diffusione del COVID-19, invitare i comuni a rimuovere, ove possibile, ogni limitazione al traffico veicolare privato e a rimuovere le aree pedonali temporanee. A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo

97 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure per garantire un'adeguata sicurezza dal Coronavirus a conducenti e passeggeri dei mezzi SETA. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

100 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se si ritenga necessario, vista l'emergenza Coronavirus, prorogare la scadenza dei termini riguardanti la ricostruzione post-sisma. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

101 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se si ritenga opportuno per la ricostruzione post-sisma 2012, vista l’emergenza Coronavirus, prorogare di un tempo congruo la scadenza dei termini per concludere le istruttorie delle istanze di contributo. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

113 - Interrogazione a risposta scritta sul mancato rinvio di Parma Capitale della cultura 2020 al 2021 nel Decreto-legge Cura Italia. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

117 - Interrogazione a risposta scritta circa il “Piano di Laminazione” della diga di Mignano. A firma del Consigliere: Tagliaferri

122 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla gelata della notte tra il 23 e il 24 marzo 2020 che ha messo a rischio la produzione agricola nelle province romagnole. A firma dei Consiglieri: Liverani, Marchetti Daniele, Facci, Bergamini, Delmonte, Pelloni, Rancan, Occhi, Montevecchi, Pompignoli, Borgonzoni, Bargi, Stragliati

131 - Interrogazione a risposta scritta circa l'importazione di latte straniero in piena emergenza coronavirus. A firma del Consigliere: Tagliaferri

132 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di chiedere al Governo di estendere anche alle edicole le misure di sostegno nel Decreto Legge Cura Italia. A firma del Consigliere: Tagliaferri

133 - Interrogazione a risposta scritta circa il sostegno al comparto agroalimentare in questo momento di elevata criticità, con particolare riferimento alla conclamata difficoltà delle aziende agricole nel reperimento di manodopera stagionale. A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele, Rancan, Occhi, Stragliati, Liverani, Montevecchi, Rainieri, Pompignoli, Bargi, Bergamini, Delmonte, Pelloni, Borgonzoni, Catellani

135 - Interrogazione a risposta scritta circa i danni della pandemia da Coronavirus e alle forti ripercussioni sull’economia del nostro Paese, con particolare riguardo al comparto turistico. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Marchetti Daniele, Liverani, Rancan, Pompignoli

142 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche che affliggono il settore turistico, duramente colpito dall’emergenza sanitaria relativa al Covid-19. A firma dei Consiglieri: Rancan, Marchetti Daniele, Borgonzoni, Stragliati, Montevecchi, Facci, Bergamini, Liverani, Occhi, Catellani, Rainieri, Pompignoli, Bargi, Pelloni, Delmonte

147 - Interrogazione a risposta scritta circa l’accesso al credito delle imprese duramente colpite dall’emergenza Covid-19. A firma dei Consiglieri: Bargi, Facci, Occhi, Marchetti Daniele, Rancan, Bergamini

 

La Giunta regionale, ai sensi dell’art. 118 comma 1 del Regolamento interno, non intende rispondere alla interrogazione sotto riportata ritenendone il contenuto estraneo ai propri compiti d’istituto:

188 - Interrogazione a risposta scritta circa la notizia dell'incremento dell'addizionale Irpef nel Comune di Modena.               A firma della Consigliera: Gibertoni

 

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68, comma 1, lettera d) del Regolamento interno:

 

L’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa, preso atto delle seguenti note:

prot. AL/2020/0004717 del 26/03/2020, il consigliere Gianni Bessi ha dichiarato la propria adesione al Gruppo assembleare Partito democratico – Bonaccini Presidente:

prot. AL/2020/0005063 del 31/03/2020, la consigliera Castaldini Valentina ha dichiarato la propria adesione al Gruppo assembleare Forza Italia;

prot. AL/2020/0004974 del 30/03/2020, il consigliere Marco Mastacchi ha dichiarato la propria adesione al Gruppo assembleare Lucia Borgonzoni Presidente;

prot. AL/2020/0005066 del 31/03/2020, il consigliere Federico Alessandro Amico ha dichiarato la propria adesione al Gruppo assembleare Emilia-Romagna Coraggiosa, Ecologista, Progressista;

prot. AL/2020/0004967 del 30/03/2020, la consigliera Gibertoni Giulia dichiara il suo passaggio dal Gruppo assembleare Movimento 5 Stelle al Gruppo Misto;

 

ha adottato la deliberazione n. 16 del 2 aprile 2020 ad oggetto:

“Accertamento e dichiarazione della costituzione dei Gruppi assembleari della XI legislatura e presa d'atto della loro consistenza numerica (art. 36 Statuto, art. 6 Regolamento interno, art. 17, comma 3, L.R. 11/2013 e ss.mm.ii.). Modifiche alla deliberazione UP n. 6/2020”.

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 27/01/2020 al 16/04/2020:

 

DPGR n. 18 del 26/02/2020

Sostituzione di un consigliere nella Camera di Commercio di Parma nel settore agricoltura.

DPGR n. 19 del 26/02/2020

Sostituzione di un consigliere nella Camera di Commercio di Modena nel settore credito e assicurazioni.

DPGR n. 21 del 28/02/2020

Nomina dei componenti della Giunta regionale e specificazione delle relative competenze.

DPGR n. 22 del 28/02/2020

Nomina del Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale e conferimento delle relative funzioni.

DPGR n. 25 del 28/02/2020

Costituzione unità di crisi regionale Covid-19.

DPGR n. 26 del 29/02/2020

Ridefinizione composizione unità di crisi regionale Covid-19 istituita con decreto del Presidente n. 25/2020.

DPGR n. 28 del 05/03/2020

Ulteriori misure organizzative per la gestione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione della sindrome da Coronavirus Covid-19 – Nomina del Commissario ad acta.

DPGR n. 33 del 12/03/2020

Nomina di un componente nella Commissione regionale per l’artigianato in sostituzione di un membro dimissionario.

DPGR n. 53 del 02/04/2020

Emergenza Coronavirus: proroga dell’incarico del Commissario ad acta.

DPGR n. 55 del 02/04/2020

Azienda ospedaliero-universitaria di Modena: nomina Commissario straordinario.

DPGR n. 56 del 02/04/2020

Azienda USL di Parma: nomina Commissario straordinario.

(Comunicazioni n. 2 prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - prot. NP/2020/980 del 27/04/2020)

 

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Petitti

Bergamini - Montalti

 

 

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