Espandi Indice

50.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 19 GENNAIO 2021

 

(ANTIMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 2414

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa ulteriori proposte a favore degli studenti per il recupero degli approfondimenti formativi non consolidati e il contenimento della dispersione scolastica. A firma dei Consiglieri: Bondavalli, Caliandro

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

BONDAVALLI (BP)

SALOMONI, assessore

BONDAVALLI (BP)

 

OGGETTO 2433

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le politiche per il contrasto alla dispersione scolastica ed il sostegno alla didattica in presenza. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

CASTALDINI (FI)

SALOMONI, assessore

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 2421

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato di realizzazione del tracciato che insiste sul territorio dell’Emilia-Romagna della Ciclovia Turistica denominata “Ciclovia del Sole”. A firma della Consigliera: Zamboni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI (EV)

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 2427

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le soluzioni possibili per attenuare la pressione sulle strutture ospedaliere e in particolare per rendere più fluido il turnover dei degenti nei reparti Covid-19. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PICCININI (M5S)

DONINI, assessore

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 2428

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'impiego dei cacciatori di selezione nella fase pandemica e la gestione del relativo calendario venatorio. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MASTACCHI (RCPER)

MAMMI, assessore

MASTACCHI (RCPER)

 

OGGETTO 2429

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato attuale dei progetti elaborati dalla Giunta regionale da presentare al Governo per accedere al Recovery Plan. A firma dei Consiglieri: Rancan, Bargi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

RANCAN (Lega)

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza

RANCAN (Lega)

 

OGGETTO 2430

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il Polo logistico di Altedo, nel Comune di Malalbergo (BO), con particolare riguardo all'eventuale proliferazione di poli logistici nella medesima area. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

TARUFFI (ERCEP)

LORI, assessore

TARUFFI (ERCEP)

 

OGGETTO 2431

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato organizzativo del piano vaccinale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

TAGLIAFERRI (FdI)

DONINI, assessore

TAGLIAFERRI (FdI)

 

OGGETTO 2432

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la gestione delle vaccinazioni presso l’ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì. A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

POMPIGNOLI (Lega)

DONINI, assessore

POMPIGNOLI (Lega)

 

OGGETTO 2069

Proposta d'iniziativa Giunta recante: "Programma regionale in materia di cinema e audiovisivo ai sensi della l.r. n. 20/2014, art. 12. Priorità e strategie di intervento per il triennio 2021-2023". (37)

(Discussione e approvazione)

OGGETTO 2260

Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere sostegni straordinari alla rete di sale cinematografiche “tradizionali” della regione e a porre l’attenzione, anche a livello nazionale, al ruolo delle sale cinematografiche attraverso una politica di sostegno al settore. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Amico, Bondavalli, Zappaterra, Costi, Costa, Bulbi, Tarasconi, Pillati, Maletti, Montalti, Soncini, Mori, Caliandro, Daffadà, Mumolo, Rossi, Rontini, Sabattini, Fabbri, Taruffi, Bessi

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

FELICORI, assessore

MARCHETTI Francesca (PD)

AMICO (ERCEP)

MONTEVECCHI (Lega)

BONDAVALLI (BP)

TARUFFI (ERCEP)

ZAMBONI (EV)

FELICORI, assessore

MARCHETTI Francesca (PD)

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 1917

Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a porre in essere uno stanziamento specifico, mediante una procedura semplificata, finalizzato a rifondere, con risorse a fondo perduto, i costi sostenuti dalle attività produttive che hanno subìto una sospensione totale o parziale a seguito del DPCM del 24 ottobre o di provvedimenti precedenti. A firma del Consigliere: Tagliaferri

(Continuazione discussione)

PRESIDENTE (Petitti)

BARCAIUOLO (FdI)

FACCI (Lega)

 

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 2069 - 2260

Comunicazioni prescritte dall’art. 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 9,57

 

PRESIDENTE (Petitti): Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 50 del 19 gennaio 2021.

Interpello i presenti per sapere se ci sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute antimeridiana e pomeridiana del 10 e 11 dicembre 2020 e del 21, 22 e 23 dicembre 2020. Se non ci sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Petitti): Ha comunicato di non poter partecipare, ai sensi dell’articolo 65 del Regolamento interno, il presidente. Il presidente c’è, quindi non è un’assenza giustificata.

Ha, invece, giustificato la propria assenza l’assessore Corsini.

Procediamo con l’appello nominale.

 

A seguito dell’appello svolto dalla Presidente Petitti risultano presenti i consiglieri:

 

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BARCAIUOLO Michele
  3. BARGI Stefano
  4. BERGAMINI Fabio
  5. BESSI Gianni
  6. BONACCINI Stefano
  7. BONDAVALLI Stefania
  8. BULBI Massimo
  9. CALIANDRO Stefano
  10. CASTALDINI Valentina
  11. CATELLANI Maura
  12. COSTA Andrea
  13. COSTI Palma
  14. DAFFADÀ Matteo
  15. FABBRI Marco
  16. FELICORI Mauro
  17. GIBERTONI Giulia
  18. IOTTI Massimo
  19. LIVERANI Andrea
  20. MALETTI Francesca
  21. MARCHETTI Daniele
  22. MARCHETTI Francesca
  23. MASTACCHI Marco
  24. MONTALTI Lia
  25. MONTEVECCHI Matteo
  26. MORI Roberta
  27. MUMOLO Antonio
  28. PARUOLO Giuseppe
  29. PELLONI Simone
  30. PETITTI Emma
  31. PICCININI Silvia
  32. PILLATI Marilena
  33. POMPIGNOLI Massimiliano
  34. RONTINI Manuela
  35. ROSSI Nadia
  36. SABATTINI Luca
  37. SONCINI Ottavia
  38. STRAGLIATI Valentina
  39. TAGLIAFERRI Giancarlo
  40. TARASCONI Katia
  41. TARUFFI Igor
  42. ZAMBONI Silvia
  43. ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE (Petitti): Presenti 43 consiglieri.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata. Ricordo che ogni consigliere ha sei minuti complessivi e la Giunta tre.

 

OGGETTO 2414

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa ulteriori proposte a favore degli studenti per il recupero degli approfondimenti formativi non consolidati e il contenimento della dispersione scolastica. A firma dei Consiglieri: Bondavalli, Caliandro

 

PRESIDENTE (Petitti): Partiamo con la prima interrogazione, oggetto 2414: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa ulteriori proposte a favore degli studenti per il recupero degli approfondimenti formativi non consolidati e il contenimento della dispersione scolastica, a firma dei consiglieri Bondavalli e Caliandro.

Prego, consigliera Bondavalli.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente. 

Ritengo questa domanda davvero di stretta attualità. Il tema della modalità di svolgimento della quotidianità scolastica in tempo di pandemia ha costituito sin da subito ‒ lo sappiamo ‒ davvero uno degli argomenti più significativi su cui confrontarsi. Ovviamente, non è di meno in questi giorni. A maggior ragione dopo la ripresa avviata proprio nella giornata di ieri delle lezioni in presenza nella misura del 50 per cento, che riguarda la scuola secondaria di secondo grado.

Non vi è dubbio, come peraltro la Regione Emilia-Romagna ha sempre sostenuto, che la scuola in presenza, pur ‒ ricordiamolo ‒ con tutte le dovute e indispensabili misure di tutela sanitaria, costituisca un obiettivo fondamentale, lo abbiamo sempre detto, a beneficio innanzitutto di bimbi e ragazzi, per il loro cammino di crescita e formazione personale.

È altrettanto vero che la didattica a distanza, anche grazie agli sforzi compiuti dalla Regione Emilia-Romagna in termini di risorse e azioni messe in campo per implementare e qualificare la connessione delle scuole e provare a dotare tutti gli alunni delle condizioni e strumentazioni ad essa funzionali, costituisce davvero un’opportunità per non interrompere gli importanti processi di apprendimento in stagioni delicate e complesse come quella che tuttora stiamo ancora vivendo.

Ciononostante, sta iniziando a diffondersi una prima lettura di riferimento sugli esiti della didattica a distanza stessa, che ne evidenzia alcuni limiti in termini di efficacia, con una preoccupazione in ordine proprio a un potenziale accrescimento del fenomeno della dispersione scolastica, non dimenticando i riverberi sulla dimensione della socialità, di cui tanto si discute. Questo, almeno, è quanto attestato dagli studi condotti dall’Università di Bologna, in collaborazione con gli altri Atenei presenti nel territorio regionale, e da IPSOS, per conto di Save the Children, indicati poi nelle premesse di questo question time. Quindi, non vado a ripeterli.

Vado direttamente al dispositivo. Chiediamo, con questa interrogazione, se la Giunta intenda valutare, nel rispetto, ovviamente, pieno delle prerogative dell’autonomia scolastica, di interloquire con la direzione scolastica regionale affinché possa essere considerata l’eventualità di prevedere ulteriori proposte a beneficio degli studenti, per favorire occasioni di integrazione e recupero di apprendimenti eventualmente non consolidati nel corrente anno scolastico finalizzati al conseguimento del loro successo formativo e al contenimento del fenomeno della dispersione scolastica.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Bondavalli.

Risponde l’assessora Salomoni. Prego, assessora.

 

SALOMONI, assessore: Grazie, consigliera. Ovviamente siamo a conoscenza dei dati a cui fa riferimento. Si tratta di diverse indagini che hanno una base scientifica, però di tipo statistico, per cui insieme all’ufficio scolastico stiamo invece cercando di ottenere delle informazioni prodotte su base volontaria, che invece rappresentino una nitida fotografia dei percorsi che i ragazzi stanno svolgendo, a partire appunto dalla situazione che si è verificata nello scorso anno scolastico, ma anche con riferimento a questo primo quadrimestre che si conclude questa settimana.

Ovviamente questi dati, anche se hanno una base ancora un po’ incerta, rappresentano una situazione che evidenzia delle criticità. Rispetto a questo noi stiamo lavorando insieme all’ufficio scolastico e alle autonomie e questo dialogo è stato alla base di tutte le azioni che sono state svolte sia nella conclusione dello scorso anno scolastico, a partire dall’inizio dell’emergenza, sia di quelle che anche in questi giorni stiamo cercando insieme di attivare, per garantire una riapertura in sicurezza e anche per ragionare delle politiche future.

In particolare, insieme alla Giunta e insieme all’ufficio scolastico stiamo lavorando nella constatazione che la situazione ci impone di affiancare alle politiche che abbiamo sempre avuto per il contenimento della dispersione, che sono politiche la cui efficacia non discuto, perché non è nemmeno merito particolare mio, ma fa parte di una consolidata strategia regionale, ma a questa consolidata strategia regionale noi dobbiamo affiancare ulteriori progettazioni che ci aiutino a uscire dalla particolare condizione in cui ci troviamo. In particolare, noi stiamo già lavorando con l’ufficio scolastico per individuare delle attività da mettere a disposizione in particolare degli studenti delle scuole superiori, che certamente sono quelli che in questo anno in particolare hanno avuto maggiori limitazioni alla frequenza, in modo da fornire ulteriori opportunità educative, formative, orientative e far emergere propensioni e attitudini, sviluppare talenti, contrastare la povertà educativa, in sostanza mettere in campo tutto quel tipo di attività, con un’offerta maggiorata ovviamente, che vengono utilizzate per la riduzione della dispersione, che confidiamo possano avere un impatto in particolare sugli studenti delle scuole superiori.

Tutto quello che viene fatto è in pienissima collaborazione con l’ufficio scolastico e con le autonomie perché questa sinergia ci ha consentito di fare tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi, quindi è estremamente produttiva.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessora. Consigliera Bondavalli, prego.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente. Grazie soprattutto all’assessora Salomoni per il lavoro in corso che ci è stato brevemente spiegato, in corso con la Direzione scolastica regionale, sempre nei limiti del rispetto, lo si ricordava prima, dell’autonomia scolastica, proprio al fine di sostenere e rafforzare l’ambito degli apprendimenti e provare ad azzerare o quantomeno a contenere quel rischio di dispersione scolastica che si configura come un dato da evitare penso compiendo ogni tipo di sforzo proprio a testimonianza del lavoro che questa Regione sta portando avanti in un tempo così difficile.

Grazie per questo lavoro. Ovviamente, noi rimaniamo sempre costantemente aggiornati grazie anche alla disponibilità dell’assessore nella Commissione V, che è la Commissione competente. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 2433

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le politiche per il contrasto alla dispersione scolastica ed il sostegno alla didattica in presenza. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’interrogazione, sempre rivolta all’assessore Salomoni, 2433 di attualità a risposta immediata in aula circa le politiche per il contrasto alla dispersione scolastica e al sostegno alla didattica in presenza, a firma della consigliera Castaldini.

Prego, consigliera.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente. Grazie, assessore, per la presenza.

Comincio questo intervento dicendo che abbiamo paura. Non sappiamo che risposte dare e questo ci addolora molto. Abbiamo il terrore che questa settimana invece di essere una settimana di vacanze sia l’unica settimana di scuola. Abbiamo paura perché dalle interlocuzioni che il presidente di questa Regione ha avuto con il Governo siamo terrorizzati che fra una settimana si possa diventare rossi, che sia quasi una ripicca, che sia quasi un modo per dirci “non vanno bene i ricorsi”, per dirci “i ragazzi devono ancora stare a casa”. Ecco, noi abbiamo questo sentimento e ne abbiamo un altro, però, perché noi siamo la Regione Emilia-Romagna. L’appello che io oggi faccio lo faccio a tutte le forze politiche, a destra e a sinistra.

La risoluzione che presenterò è una risoluzione che io sento l’esigenza venga votata oggi e dico perché. Questi due mesi e mezzo dove i nostri ragazzi, mio figlio è rimasto a scuola sono stati mesi che non possono essere vani, non possono essere un ricordo nella speranza che qualcosa possa cambiare anche velocemente. I ragazzi non chiedono di andare a scuola per i muri. Non sentono la mancanza dei muri. Sentono la mancanza di amici, certamente, ma di adulti. Di adulti, di facce che sappiano guardare il loro bisogno. E questo la DAD non può sostituirlo in nessun modo. Quella parola, che oggi chiedo a lei, che si chiama “dispersione”, vuol dire che ci sono ragazzi dispersi. I nostri figli dispersi. Quando un figlio è disperso si fa di tutto per andarlo a cercare, a riprenderlo, a cercarlo.

Ieri abbiamo fatto una Commissione molto importante, che è la Commissione sui vaccini, dove l’assessore Donini ‒ non Valentina Castaldini, ma l’assessore Donini ‒ diceva esattamente che la nostra capacità di offrire scuola si deve basare su due gambe: la prima, provare con tutte le forze ad inserire nel piano vaccinale nazionale i professori e anche i ragazzi sopra i 16 anni, che sono quelli che il vaccino possono farlo; l’altra gamba è lo screening. Lo screening. Andare dentro le scuole, controllare, fare i tamponi. Noi adesso abbiamo la forza e la possibilità di farlo. Ed è questa la mia risoluzione. Ed è questa la possibilità che do, che vorrei dare ai ragazzi dell’Emilia-Romagna, perché abbiamo le risorse per farne uno ogni dieci giorni, perché ormai i tamponi sono talmente semplici che quella dispersione, quei dispersi possono non esserci più.

Questa è la nostra responsabilità politica. Questo è il bisogno che noi dobbiamo sentire. Perché c’è un bisogno. C’è il bisogno che i ragazzi hanno di noi, ma di noi che abbiamo per i ragazzi. Oggi, caro assessore, io sono stata molto felice di preparare la merenda a mio figlio. Non mi ricordavo neanche più come si facesse. Questa risoluzione la dedico a lui e a quelli che questa settimana, forse l’unica settimana, andranno ancora a scuola.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Assessora Salomoni, prego.

 

SALOMONI, assessore: Consigliera, mi permetto brevemente di riprendere l’interrogazione che ho ricevuto, che parlava di politiche contro la dispersione e di inversione di queste politiche. È evidente che questa Regione ‒ e vado a braccio, perché il suo intervento è molto diverso da quello che è arrivato a me ‒ non deve cambiare queste politiche. Deve rafforzarle. Certamente non deve invertirle. Questa parola è proprio scorretta. È corretto che queste politiche debbano essere rafforzate.

Abbiamo ben presente questo obiettivo, e va definito insieme al mondo della scuola. Non è un ambito in cui la Regione possa andare da sola. Non sarebbe corretto, ma non sarebbe neanche efficiente ed efficace, quindi insieme alla scuola vanno individuate ulteriori leve che potenzino il sistema di supporto contro la dispersione.

Questo è sostanzialmente il concetto che ho espresso anche rispetto alla precedente richiesta. Su questo non ci sono dubbi, né discussioni.

Riguardo ai vaccini, per dare una risposta in termini rapidi, abbiamo chiesto che gli insegnanti entrassero il prima possibile all’interno delle categorie da vaccinare, anzi siamo stati i primi a sollevare, insieme ovviamente anche a parti sindacali e agli insegnanti stessi che hanno avanzato la richiesta, ma siamo stati i primi a livello politico a sollevare la richiesta presso il Governo e non c’è nessuna intenzione di recedere rispetto all’insistere su questo punto e all’ottenere le condizioni migliori possibili in una politica, quella dei vaccini, che non compete a me, ma che, come vi avrà detto nell’illustrarvela Donini, riflette un insieme di complessità molto ampie.

Però sul fatto che gli insegnanti devono essere tra i primi e prima possibile su questo penso che l’impegno ci sia stato e possa essere stato dato anche dall’assessore Donini e da un impegno della Giunta e del presidente.

Riguardo alle politiche dei tamponi, mi sento di dire che abbiamo aumentato la frequenza con cui volontariamente, presso le farmacie, studenti, famiglie, persone che convivono con gli studenti possono andare a fare i tamponi, stiamo riflettendo sull’attivazione di ulteriori strumenti che in questo momento, in cui il personale sanitario è impegnato sul fronte ospedaliero ed è impegnato sul fronte della vaccinazione, devono essere fatte senza rendere una di queste attività, che sono entrambe di pura sussistenza e importantissime, più fragili.

Queste quindi richiedono chiaramente una riflessione e uno sforzo che in questa particolare condizione ci risulta complesso da fare, però anche questo tipo di azione è in valutazione.

Ritorno all’interrogazione per dire velocissimamente che nessuna intenzione di invertire le politiche, semmai quella di investire di più sulle stesse politiche e ripensarle in funzione di una condizione che non si era mai verificata prima e che, come giustamente lei ha detto, va assolutamente affrontata di petto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Consigliera Castaldini, prego.

 

CASTALDINI: Assessore, io – ci mancherebbe – apprezzo il suo richiamo, ma do un’indicazione esattamente politica, cioè, a fronte della dispersione scolastica, l’unica risposta è la relazione, è il tornare in classe.

La domanda è: come facciamo a tornare in classe e fare in modo che questa cosa sia definitiva? In due modi. La prima, come giustamente avete chiesto, ma bisogna avere gli atti concreti e bisogna arrivare al punto: avere i vaccini per quella categoria, perché altre sono state inserite ed è giusto che anche quelle vengano inserite.

La seconda, faccio un’ipotesi di tamponi all’interno delle scuole con autodiagnosi. Diamo la possibilità ai ragazzi di testarsi da soli, perché oggi i tamponi sono già diversi, sono già modificati. Lì dentro ci può essere uno screening che ci aiuta ancora di più a non far circolare il contagio. Questa è una proposta di politica seria che offro alla destra e alla sinistra, che offro perché si chiama buonsenso, cioè che cosa abbiamo a cuore oggi noi. È una risoluzione che per me ha un significato profondo, perché vuol dire andare insieme verso una direzione che è quella di permetterci di avere i ragazzi delle superiori nelle scuole ed evitare dati come questi sulla dispersione. È una preoccupazione che lei, giustamente, come me, sentiva: non sentire la parola “dispersi”. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

 

OGGETTO 2421

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato di realizzazione del tracciato che insiste sul territorio dell’Emilia-Romagna della Ciclovia Turistica denominata “Ciclovia del Sole”. A firma della Consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Petitti): Continuiamo con l’interrogazione 2421: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa lo stato di realizzazione del tracciato che insiste sul territorio dell’Emilia-Romagna della Ciclovia Turistica denominata “Ciclovia del Sole”, a firma della consigliera Zamboni. Prego, consigliera.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente. L’interrogazione riguarda la Ciclovia del Sole, come è stato ricordato dalla presidente, che è un percorso cicloturistico che si sviluppa da Verona, passando per Bologna, fino a Firenze. Fa parte delle quattro ciclovie nazionali prioritarie che beneficiano anche per questo di cospicui finanziamenti. È una delle prime declinazioni che sono state sviluppate in Italia del concetto di bike tour con tappe giornaliere che portano i cicloturisti a conoscere le risorse del territorio, alcuni dei borghi più interessanti della nostra regione, oltre che delle altre regioni interessate, che sono appunto Veneto e Toscana, e ci porta anche un turismo capillare e dolce.

La Ciclovia del Sole, in particolare, si sviluppa per 686 chilometri da Verona a Firenze e attraversa quattro regioni (Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna Toscana), due Città Metropolitane (Bologna e Firenze), cinque province.

Nell’ambito del territorio della Città Metropolitana di Bologna i Comuni interessati sono 16: Crevalcore, Sant’Agata Bolognese, San Giovanni in Persiceto, Sala Bolognese, Calderara di Reno, Anzola nell’Emilia, Bologna, Casalecchio di Reno, Sasso Marconi, Marzabotto, Grizzana Morandi, Vergato, Castel di Casio, Castel d’Aiano, Camugnano, Alto Reno Terme. Li ho voluti ricordare perché questo ci dà l’idea della capillarità di questo percorso, che porta i turisti anche a visitare dei borghi che non sarebbero al centro delle attenzioni se non fossero veicolati da questo tipo di tracciato.

Uno degli interventi fondamentali che ha dato il via alla realizzazione della Ciclovia del Sole, dopo che l’idea fu depositata... Cominciarono a lavorare intorno al 2015. Nel 2016 è stato sottoscritto un accordo dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dalla Regione Veneto, dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Regione Lombardia e dalla Regione Toscana, un accordo che doveva aprire la strada alla progettazione e alla realizzazione della Ciclovia del Sole. Nel gennaio del 2017 è stato sottoscritto l’accordo di collaborazione tra le Regioni, che vede la Regione Emilia-Romagna svolgere il ruolo di soggetto attuatore. Si prosegue con i vari atti che hanno costellato il percorso realizzativo di quest’opera con l’aprile del 2017, quando alla Ciclovia del Sole è stata assegnata una prima quota di oltre 1 milione di euro per la redazione del progetto da trasmettere al Ministero delle infrastrutture.

Si arriva a dicembre 2018, quando è stato sottoscritto il contratto con la società Politecnica ingegneria e architettura di Modena come mandataria di associazione temporanea di professionisti per il progetto di fattibilità. Quindi, siamo arrivati a dicembre 2018. Eravamo partiti nel 2015. Il 29 novembre 2018 l’ultimo stanziamento di risorse per questa opera, per complessivi 16.622.512 euro. Quindi, un’opera su cui lo stesso Governo sta puntando anche con lo stanziamento di risorse direi abbastanza cospicue.

L’ultimo atto disponibile è quello del 26 maggio 2020, un atto con cui si certifica la liquidazione a favore della Città Metropolitana di Bologna della somma di oltre 420.000 euro come saldo del contributo regionale concesso per la redazione del famoso progetto.

Riepilogando: siamo partiti nel 2015, la liquidazione dei fondi alla Città Metropolitana per la redazione del progetto è del 26 maggio 2020. Nel protocollo d’intesa del 2016 si era detto di realizzarla nel più breve tempo possibile, perseguendo svariati obiettivi che non possono che trovarci d’accordo, perché appunto mettono insieme attività turistica, tutela dell’ambiente, valorizzazione dei territori, protezione della qualità dell’aria.

Questi obiettivi erano intermodalità con altri sistemi di trasporto, in particolare con il sistema ferroviario, interconnessione con altri itinerari cicloturistici, valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturalistico, valorizzazione del patrimonio agricolo, sviluppo dell’attività turistica ecosostenibile, generazione di occupazione a partire dalle aree interne del Paese.

L’altro obiettivo era questo di contribuire alla diffusione di una mobilità dolce, associata anche al turismo, che contribuisca a migliorare la qualità dell’aria.

Detto tutto questo, ci sono pervenute delle segnalazioni, in base alle quali la Regione Toscana e la Regione Lombardia hanno già affidato rispettivamente al Comune di Prato e al Parco del Mincio la progettazione definitiva ed esecutiva delle opere riguardanti la realizzazione nei loro territori dei tratti di Ciclovia del sole.

Qui, invece, in Emilia-Romagna, dopo questo atto di liquidazione del maggio 2020, non si sa più nulla. Ecco il motivo all’origine di questa interrogazione, quindi sapere cosa è stato fatto provincia per provincia nella nostra regione, cosa resta da fare. Ovviamente l’intento dell’interrogazione è di dare una spinta alla realizzazione di questo progetto, che ci sembra abbia tanti meriti di tipo economico, in una fase poi di rilancio dell’economia turistica che per la pandemia è stata sicuramente uno dei settori più colpiti, quindi come mai non si accelera nella realizzazione, ci sono arrivate segnalazioni di altre regioni che stanno a guardare come mai la Regione Emilia-Romagna al momento appare ferma. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Risponde il sottosegretario Baruffi.

Prego, sottosegretario.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente. C’è una risposta molto corposa alla richiesta dettagliata che la consigliera ha fatto, segnalo a lei e all’Ufficio di Presidenza come, anche in assenza di un vaglio formale dei quesiti, questo si presti più ad una risposta scritta, ad un approfondimento di Commissione, che non a un question-time.

Ciò detto, c’è una documentazione piuttosto puntuale per ripercorrere non solo le tappe del percorso che la consigliera ha individuato, ma anche quelle successive. In particolare, sommariamente, rinviando alla documentazione tecnica, le confermo come il progetto di fattibilità tecnico-economica sia stato validato, oltre che dal Ministero, anche dagli altri competenti. È in corso di predisposizione il protocollo con la Città Metropolitana di Bologna e la Provincia di Modena e nella previsione dei nostri tempi crediamo possa essere completata non solo la progettazione esecutiva definitiva entro quest’anno, ma entro quest’anno sia previsto anche l’avvio dei lavori per una serie di tronchi del progetto in cui è suddiviso, oltre che il completamento del tronco 7, che è già in opera.

Teniamo a tal punto a questo progetto e agli altri delle grandi ciclovie che attraversano il nostro territorio che, come avrò modo di rispondere tra poco ad un’altra interrogazione urgente, abbiamo candidato, a proposito di mobilità sostenibile e di valorizzazione del nostro territorio, anche questo tipo di progettualità al Piano nazionale che il Governo è impegnato a fare rispetto al tema di Next Generation EU.

Crediamo che sia un modo per valorizzare il territorio. Certamente, per le ragioni che lei ha ricordato, credo che dalla risposta che troverà, certo, rimane la sollecitazione a fare meglio, a fare più in fretta, ma non siamo indietro rispetto alle altre Regioni e quindi c’è un cronoprogramma piuttosto dettagliato.

Per parte sua, per la parte non finanziata, come lei ha ricordato, il 50 per cento delle risorse è già stato assegnato da parte del Ministero. La Regione è in ogni caso impegnata a reperire le risorse anche proprie per sostenere la realizzazione di tutti questi interventi insieme e di concerto con gli enti locali direttamente coinvolti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario Baruffi.

Consigliera Zamboni, prego. Ha pochi secondi perché ha già concluso il suo tempo. Prego, una replica rapida.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Ringrazio il sottosegretario. La risposta è incoraggiante. La Regione Emilia-Romagna segue con attenzione la realizzazione di questo progetto, è disposta anche a integrare le risorse disponibili. Accetto la critica che le risposte pure a una singola domanda non erano da question-time per il dettaglio che richiedevano. Comunque, sono contenta di aver portato all’attenzione della Giunta questa opera e di aver ricevuto le rassicurazioni che mi ha dato il sottosegretario nella risposta.

Ne prenderò atto anche nel testo scritto. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 2427

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le soluzioni possibili per attenuare la pressione sulle strutture ospedaliere e in particolare per rendere più fluido il turnover dei degenti nei reparti Covid-19. A firma della Consigliera: Piccinini

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’oggetto 2427, a firma della consigliera Piccinini: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le soluzioni possibili per attenuare la pressione sulle strutture ospedaliere e in particolare per rendere più fluido il turnover dei degenti nei reparti Covid-19.

Prego, consigliera.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Portiamo oggi in quest’aula una questione strettamente collegata alla situazione epidemiologica che stiamo vivendo e che mi pare qualcuno non abbia ben chiara qui dentro. È legata a una notizia uscita qualche giorno fa rispetto alla volontà dell’ASL di Bologna di attivare 60 posti letto a bassa intensità nella Casa di riposo per anziani Villa Ranuzzi, trasformando due reparti della struttura in reparto ospedaliero per pazienti Covid.

Abbiamo appreso, anche dalle parole dell’assessore Barigazzi del Comune di Bologna, che questa decisione sembra essere strettamente correlata alla mancanza di posti letto all’Ospedale Maggiore, dove su 194 ne risultavano fino a poco tempo fa, fino a qualche giorno fa 177, con addirittura l’ipotesi di riconvertire anche i posti letto di medicina interna. Questa notizia, purtroppo, è stata confermata anche ieri dalle parole del direttore generale dell’ASL di Bologna, Bordon, che, riferendosi alla situazione dell’Ospedale Sant’Orsola, parlava di posti in terapia intensiva vicini alla saturazione (110 su 120) e di riduzione dell’attività ordinaria, quindi di possibili tagli dell’attività programmata. Addirittura dichiarava, sempre Bordon, che per la fine di gennaio la ASL di Bologna si aspetta addirittura una recrudescenza ulteriore della pandemia. Lo voglio sottolineare perché mi pare ‒ e lo sentivamo anche nell’intervento prima della collega Castaldini ‒ che molti, forse, non abbiano ancora capito la gravità della situazione in cui ci troviamo.

Detto questo, però, l’iniziativa messa in campo dalla ASL, ovvero quella di trasferire i malati Covid in una CRA, è una scelta che da parte mia desta molta preoccupazione. Questo senza voler minimamente dubitare dei livelli di assistenza medica e infermieristica presenti a Villa Ranuzzi e della professionalità del personale. Non può sfuggire, però, che le CRA, per propria natura, sono i luoghi in cui si è concentrato il maggior numero di contagi e dove il virus ha fatto più vittime e che gli anziani sono, evidentemente, la categoria più a rischio. Nessuno penso possa dimenticare le conseguenze nefaste che ha avuto la scelta di Regione Lombardia con quella sciagurata delibera dell’8 marzo, di disporre il trasferimento dei pazienti Covid in via di miglioramento nelle RSA.

Stante una situazione epidemiologica preoccupante e la pressione sugli ospedali, che è allarmante, mi chiedo, però, se sia davvero necessario correre rischi inutili, anche se minimi, voglio sperare sia così, però ritengo ci siano sempre, facendo coesistere nelle medesime strutture posti letto di malati Covid-19 e ospiti anziani lungodegenti, vale a dire, come dicevamo, la categoria ad altissimo rischio di contagio e di sviluppo di esiti gravi, se non letali.

E se non ci siano davvero altre alternative che aiutino a diminuire la pressione negli ospedali, evitando di esporre gli ospiti di questa struttura a rischi inutili.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini. Risponde l’assessore Donini.

Prego, assessore.

 

DONINI, assessore: Mi sentite?

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, la sentiamo, prego, assessore.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente, grazie, consigliera Piccinini.

L’Azienda ASL di Bologna in questo momento di necessità, anche in riferimento ai posti per acuti presso gli ospedali e posti Covid non acuti presso strutture più decentrate, ha la necessità di potenziare la rete dei letti a bassa intensità, una esigenza temporanea con adeguate caratteristiche organizzative e dagli elevati livelli di assistenza medica e infermieristica.

La nuova Villa Ranuzzi è stata scelta dall’Azienda Sanitaria Locale perché, pur essendo autorizzata e accreditata come CRA, possiede già oggi tutti i più rigidi requisiti impiantistici, edilizi e organizzativi necessari per l’autorizzazione sanitaria ospedaliera.

Possiede inoltre le apparecchiature diagnostiche, radiologiche per questa attività, ed è inoltre dotata di emogasanalizzatori, cioè la possibilità ulteriore di approfondimento diagnostico, quindi non necessita di adeguamenti, né di lunghi tempi di trasformazione, perché – ripeto – si parla di trasformazione di una struttura, non di mettere insieme varie tipologie di degenti in un’unica struttura, quindi il paragone con ciò che è successo in Lombardia non ha alcun riferimento nella sostanza.

La Regione ha richiesto appropriate verifiche ovviamente, disponendo un sopralluogo della Commissione per l’autorizzazione, che ha espresso parere favorevole alla trasformazione dei posti letto per il periodo di stato di emergenza, verificando le prescrizioni legate alle condizioni di sicurezza.

La struttura dovrà garantire adeguati percorsi sporco/pulito e separare l’accesso alla parte sanitaria, riservata ai ricoveri Covid a bassa intensità assistenziale e quella, invece, dell’altro edificio socioassistenziale riservato agli ospiti CRA, attraverso protocolli condivisi con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e i rappresentanti del servizio di protezione e prevenzione.

Pochi giorni fa la Regione ha comunicato all’azienda la possibilità di utilizzare la struttura per le nuove attività rispettando le prescrizioni sopraindicate e nella giornata di ieri il Comune di Bologna ha rilasciato l’autorizzazione alla trasformazione della struttura.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Prego, consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Voglio sperare e mi auguro che siano state fatte tutte le valutazioni del caso e abbiate richiesto e avuto anche tutte le garanzie che questa iniziativa richiede. Mi auguro, ovviamente, che quella che in questo momento è vista come una soluzione non diventi un problema nel problema. Spero anche che questa sia una necessità, come diceva l’assessore, temporanea, legata all’emergenza. La mia preoccupazione è che non diventi poi una decisione organica perché se è vero che ci siamo fatti dare tutte le rassicurazioni del caso, però io penso che una minima parte di rischio legato all’attività umana comunque ci sia, fermo restando che, di base, c’è la necessità di abbassare la pressione sugli ospedali, che credo sia la scelta primaria su cui questa Regione si deve orientare, anche evitando di far circolare ancora più persone di quelle che già stanno circolando perché sappiamo bene poi le conseguenze che avrà questo in una Regione che, come sappiamo, oggi è zona arancione, ma siamo a rischio zona rossa. Quindi, è bene valutare molto attentamente le scelte che si fanno. Ribadisco, la soluzione da privilegiare è quella di continuare ad abbassare la curva del contagio e mettere nelle condizioni le nostre strutture sanitarie, i nostri ospedali di potere far fronte a questa pandemia senza dover ricorrere a soluzioni emergenziali.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 2428

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’impiego dei cacciatori di selezione nella fase pandemica e la gestione del relativo calendario venatorio. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’interrogazione 2428: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa l’impiego dei cacciatori di selezione nella fase pandemica e la gestione del relativo calendario venatorio, a firma del consigliere Mastacchi. Prego, consigliere.

 

MASTACCHI: Grazie, presidente. Buongiorno.

Il tema che sto per toccare riguarda in prima persona il settore della caccia, ma ha dei riflessi molto, molto importanti e pesanti in particolare per tutto il mondo dell’agricoltura, in particolare in montagna, ma da un po’ di tempo non solo.

Come ho già avuto modo di dire in altre occasioni, le norme che vietano le attività per settore e non per comportamento fanno emergere grandissime anomalie, che poi andiamo a vedere nel dettaglio. Quindi, è una problematica che oggi pongo per il settore della caccia, ma che potrebbe essere citata anche per altri settori, per esempio nell’ambito commerciale. Parliamo di ungulati, che, per quanto riguarda l’agricoltura, sono una problematica molto impattante e molto grossa già in tempi normali. In questo periodo, purtroppo, sta diventando, per gli effetti delle limitazioni degli spostamenti per il Coronavirus, un problema ancora più grosso.

Ricordo qualche anno fa che si parlava della presenza degli ungulati oltre la cosiddetta “linea rossa” che era stata disegnata a sud della Via Emilia, quindi nella prima collina/montagna. Oggi questa linea rossa è stata ampiamente superata. Addirittura, gli animali hanno superato non solo la linea rossa, ma anche la Via Emilia e cominciano a fare le prime presenze anche nella pianura bolognese, in ambiti che sono assolutamente innaturali per loro.

Entro un attimo nel merito dell’interrogazione. Dal 1° gennaio il calendario venatorio ha previsto l’inizio del prelievo selettivo per le femmine e i piccoli di cervo, per il capriolo e per il daino, nonché la continuazione del prelievo relativamente ai maschi di cervo e daino e ai maschi di capriolo nelle zone di pianura, oltre che in particolar modo alla specie del cinghiale per tutte le classi di età e sesso. È evidente che il numero di capi da prelevare nel periodo gennaio-marzo è molto elevato. Si tratta di una percentuale più rilevante di tutti i Piani di prelievo. È evidente che, senza deroghe alle varie disposizioni anti-Covid-19, diventerà impossibile realizzare una percentuale significativa per i Piani di prelievo.

Visto che per molti cacciatori di selezione diventerà impossibile effettuare le uscite con le attuali disposizioni, e questo genererà un forte danno economico per gli ATC, che dovranno affrontare sia le richieste di rimborso per le quote pagate in anticipo per il prelievo dei capi non effettuato sia il mancato rinnovo dell’adesione all’ATC stesso, oltre ai danni che si verificheranno in agricoltura, dal momento che non saranno effettuati prelievi programmati, considerato che l’attività di selezione si svolge spesso a molti chilometri di distanza rispetto ai Comuni di residenza dei cacciatori e gli spostamenti in auto avvengono in forma singola e senza tappe lungo il tragitto, la caccia di selezione viene esercitata in assoluta autonomia o al massimo due persone e ha un rischio di contagio ben più basso della caccia in braccata per il cinghiale, la quale non può essere effettuata per il cervo, il capriolo e il daino.

I danni in agricoltura per la mancata caccia di selezione arriverebbero a moltiplicarsi in maniera esponenziale e gli ATC si troverebbero nell’impossibilità di continuare la loro attività, vista la penuria di finanziamenti, per lo più provenienti dalle quote di adesione dei cacciatori.

Interroga la Giunta per sapere se non ritenga opportuno consentire i prelievi anche ai cacciatori di selezione come per la caccia al cinghiale, consentendo loro di spostarsi, anche se risiedono in Comuni sopra i 5.000 abitanti, dal momento che molti risiedono nelle città, e derogando all’orario previsto per il coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00, visto che è necessario raggiungere il sito di caccia in anticipo rispetto all’orario di apertura e recarsi, a caccia finita, al centro di misurazione per le opportune verifiche. con l’evidente rischio di andare oltre le 22.00. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. A questo punto risponde l’assessore Mammi. Prego, assessore.

 

MAMMI, assessore: Grazie, consigliere Mastacchi, per l’interrogazione che è stata presentata. Con riferimento a questa richiesta e anche preso atto delle misure che sono previste a livello nazionale per far fronte all’emergenza Covid-19, stiamo valutando la possibilità di consentire esclusivamente l’attuazione della caccia di selezione agli ungulati anche al di fuori del Comune di residenza.

Forse una riflessione rispetto a questo e naturalmente sarà necessario anche un raccordo con le Prefetture, come già è accaduto...

 

PRESIDENTE (Petitti): Assessore Mammi, mi scusi, proviamo ad alzare un po’ il volume, perché la sentiamo non bene qui in Aula.

 

MAMMI, assessore: Mi sentite?

 

PRESIDENTE (Petitti): Adesso meglio, grazie.

 

MAMMI, assessore: Come dicevo, rispetto alla richiesta del consigliere Mastacchi stiamo valutando la possibilità di consentire esclusivamente l’attuazione della caccia di selezione agli ungulati anche al di fuori del Comune di residenza.

Ovviamente è necessario un raccordo, un confronto con le prefetture, come già è accaduto per quanto riguarda i cinghiali, quando abbiamo autorizzato la possibilità di spostarsi dal proprio comune per consentire la caccia ai cinghiali. Quindi, è in corso una riflessione, un confronto e naturalmente lo stiamo valutando, anche perché dalle associazioni agricole è pervenuta, è stata richiesta la stessa indicazione e necessità di autorizzare questi spostamenti.

Sono assolutamente consapevole che questo tipo di caccia, per come è stata regolamentata nella nostra Regione, rappresenta una vera e propria azione di gestione faunistica necessaria a mantenere la densità di popolazione che sia compatibile sia con l’ecosistema complessivo, ma anche con le altre specie e ovviamente che sia compatibile anche con le attività antropiche per prevenire i danni alle produzioni e prevenire anche gli incidenti stradali.

Come veniva anche giustamente richiamato è un tipo di caccia la caccia di selezione. È una forma individuale svolta all’aperto, ovviamente, soprattutto è una caccia molto regolamentata e controllata dalle Istituzioni pubbliche, dalla Regione, perché sono fissati dei dati numerici, vengono assegnati dei territori definiti e precisi, quindi è una caccia molto controllata e che fa un servizio di utilità alla comunità per il controllo della densità complessiva.

Non è credo, invece, necessaria la richiesta di deroga agli orari del coprifuoco, che valgono a livello nazionale per tutte le attività e sono perentori, quindi non so certamente derogabili. È in corso questa riflessione e questo confronto. Stiamo valutando e naturalmente valuteremo tutto anche in raccordo con le strutture.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie a lei, assessore Mammi.

Consigliere Mastacchi, per la replica, prego.

 

MASTACCHI: Grazie, assessore. Posso dirmi parzialmente soddisfatto per le dichiarazioni dell’assessore. Chiaramente lo sarò completamente nel momento in cui ci sarà la soluzione al problema che, se non ho capito male, avrà parecchie implicazioni mettendo in pista anche un accordo con le prefetture. Temo che i tempi si prolungheranno.

Auspico che si superi rapidamente e che la riflessione che ha citato l’assessore possa portare a una soluzione molto rapida perché, come ho detto prima, purtroppo, è un problema che già è grave di per sé e in questo contesto, purtroppo, è molto aggravato. Per cui, la sollecitazione è di accelerare il più possibile per la ricerca della soluzione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. 

 

OGGETTO 2429

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato attuale dei progetti elaborati dalla Giunta regionale da presentare al Governo per accedere al Recovery Plan. A firma dei Consiglieri: Rancan, Bargi

 

PRESIDENTE (Petitti): Interrogazione 2429: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa lo stato attuale dei progetti elaborati dalla Giunta regionale da presentare al Governo per accedere al Recovery Plan, a firma dei consiglieri Rancan e Bargi.

Prego, consigliere Rancan.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

L’illustrazione sarà molto breve, perché vorrei tenermi qualche minuto in replica. Semplicemente, abbiamo visto negli ultimi mesi il presidente Bonaccini, anche durante la conferenza stampa di presentazione del bilancio, fare dichiarazioni sull’arrivo in territorio regionale di molti miliardi di euro del Recovery Plan. Poi abbiamo assistito sempre, come riportato anche da altri organi di informazione, dichiarazioni del tipo, cito testualmente il virgolettato: “Siamo verso la conclusione dei lavori tra Regioni e Governo. Abbiamo la necessità di fare il più in fretta possibile. Abbiamo davanti una sfida che, prima ancora della bontà dei progetti, deve vedere la nostra capacità di essere veloci. Mai come questa volta la parola ‘velocità’ sarà unita alla parola ‘bontà’. Serve un piano importante. Noi lo abbiamo pronto”.

Successivamente, vista la discussione che c’è stata sulla nota di aggiornamento del DEFR, molti interventi, soprattutto quelli strutturali, sono stati rimandati ai fondi che si renderanno disponibili grazie al Recovery Plan, il quotidiano Il Tempo ha diffuso il testo di una lettera sottoscritta dai presidenti Bonaccini e Zingaretti (questi due presidenti di Regione dell’Italia, solo questi due presidenti di Regione) assieme ai governatori di altre sedici Regioni europee, che testualmente recita: “Chiediamo di essere attivamente inclusi nella progettazione e realizzazione del Recovery and Resilience Facility e dei National Plan adottati in base allo stesso. Chiediamo ai leader politici delle Istituzioni europee e degli Stati membri di intervenire direttamente a livello regionale. Le Regioni sono pronte, disponibili e in grado di contribuire a un’abile politica di ripresa dell’UE che affronti le sfide comuni insieme”. C’è da dire che questo è stato portato avanti dal presidente Bonaccini e dal presidente Zingaretti, che sappiamo bene che è un segretario di partito. Ora, però, allo stato attuale, ancora nessuna notizia è stata riportata all’Assemblea legislativa in ordine alla progettazione predisposta in Regione per accedere a risorse messe a disposizione dal Recovery.

Quindi, quello che ci chiediamo noi, ad oggi, viste tutte le esternazioni che sono state fatte alla stampa, è quali siano nel dettaglio e allo stato attuale i progetti elaborati dalla Giunta regionale da presentare al Governo per accedere a Recovery Plan.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego, sottosegretario.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente.

In riferimento a quanto chiesto dal consigliere voglio precisare alcune cose.

Per quanto sia stata istituita formalmente una cabina di regia istituzionale, il cosiddetto Comitato interministeriale per gli affari europei, nel quale sono coinvolte le Regioni attraverso la presidente della Regione Umbria Tesei per competenza, per conto della Conferenza, né sul piano del merito, né sul piano della governance le nostre richieste hanno avuto una risposta soddisfacente ad oggi da parte del Governo.

In particolare, nel merito non è stata data la possibilità alle Regioni né di presentare progetti, né di essere parte attiva nella definizione del PNRR.

Per quanto attiene alla governance, più volte abbiamo richiamato la necessità e l’urgenza di definire il ruolo delle Regioni quale soggetto di programmazione o attuatore di parte delle risorse di un Piano che necessariamente deve essere nazionale, a questo non è stata data alcuna risposta, si sono rivelate infruttuose le riunioni del CIAE a tal proposito e anche gli incontri che abbiamo promosso come Conferenza delle Regioni nell’insieme o attraverso una cabina di regia che abbiamo costituito sotto la presidenza della Regione Umbria, per riuscire a svolgere una funzione utile al Paese.

Ricordo in particolare che abbiamo il compito di impegnare le risorse del piano in tre anni e di spenderle in altri tre anni, quindi tempi molto stringenti.

Credo che a questo stato di difficoltà abbiano concorso non poco le turbolenze all’interno del Governo e della sua maggioranza certamente, ciononostante il presidente della Conferenza delle Regioni si è visto costretto per ben due volte, su istanza di tutti i suoi colleghi, a scrivere due lettere direttamente al Presidente del Consiglio, chiedendo di essere messi nelle condizioni di apportare un contributo alla definizione del piano o alla definizione degli strumenti attuativi dello stesso.

Come sapete, dopo la predisposizione delle linee guida approvate dal Parlamento, anche noi ci siamo fatti parte attiva, lo abbiamo fatto non come Regione Emilia-Romagna ma con Conferenza delle Regioni. La Conferenza ha inteso raccogliere proposte da parte di tutte le Regioni, per mettere a punto un contributo che fosse delle Regioni in quanto tale, in qualche modo uno spunto per progettualità anche di respiro sovraregionale naturalmente, che potessero andare nella direzione indicata dalle linee guida.

Non è stato possibile trasmettere formalmente questa documentazione, ecco perché a più riprese abbiamo risposto anche ad atti di sindacato ispettivo che non esiste una proposta formalizzata dalla Regione Emilia-Romagna, non esiste una proposta formalizzata dalla Conferenza delle Regioni, anche se lo scambio in via informale è stato fitto tra la Conferenza e il Governo.

Chiudo, perché i tempi stanno esaurendosi, dicendo che noi abbiamo presentato – mi sono fatto anche un’elencazione e adesso trasmetterò a Rancan gli elementi che ho raccolto – una serie di progettualità, che progetti non sono, perché la Regione non è titolata ad avanzare progetti, sugli ambiti che riteniamo più rilevanti lungo le sei missioni provando a investire trenta dei cluster individuati dalle linee guida. Investono i settori principali individuati dal PNRR e debbo dire che riscontrano anche una certa coerenza. Forse un contributo c’è stato indirettamente anche alla definizione del Piano stesso. Ad oggi, però, ancora l’ultima lettera di Bonaccini resta inevasa. Il Piano è stato trasmesso alle Camere, è stato trasmesso alla Conferenza delle Regioni, ad ANCI e UPI, alle parti sociali. Non è calendarizzato al momento un confronto istituzionale con la Conferenza delle Regioni.

Siamo impazienti di conoscere come predisporci nella condizione per trasformare la nostra griglia di progettualità in progetti concreti da candidare al Piano stesso; un contributo costruttivo certamente, ma anche piuttosto assertivo.

Credo di poter affermare che da questa parte in particolare del Paese, quindi non è un ragionamento che attiene solo all’Emilia-Romagna, ma attiene alle Regioni che hanno dimostrato di essere le più virtuose nella capacità di programmare e spendere le risorse comunitarie, possa venire un contributo anche alla realizzazione del Piano che il Governo ha individuato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN: Serve molta chiarezza in questo, presidente. Serve chiarezza perché mi sembra che il presidente Bonaccini sia sullo stesso piano del presidente Conte. Dall’inizio legislatura c’è stato detto che tutti i Gruppi sarebbero stati coinvolti nelle opere che sarebbero state incluse nel Piano emiliano-romagnolo per il Recovery Plan, ma ad oggi non esiste nulla. La verità è questa. Nessun Gruppo è stato coinvolto. Parlo almeno dell’opposizione. Nessun Gruppo è stato sentito sulle priorità per quanto riguarda l’accesso a quei fondi del Recovery Plan. Nessun Gruppo è stato coinvolto in questa dialettica che c’è stata che, ad oggi, per me risulta essere solo fumo, perché soprattutto quando il presidente Bonaccini va in conferenza stampa parlando e dicendo “siamo pronti, arriveranno tanti soldi, arriveranno molti miliardi di euro alla nostra Regione per quanto riguarda il Recovery”, quando poi oggi scopriamo che nessuno è stato coinvolto, che quelle richieste non sono state evase, che quelle richieste non sono state ascoltate e non c’è stato neanche un minimo di coinvolgimento – bisogna anche fare questo accenno – da parte del presidente Conte alle Regioni.

Peccato che questa mattina il presidente Conte nella sua comunicazione in Senato abbia detto che il percorso sul Recovery Plan sia stato condiviso con le Regioni. Quindi, delle due, l’una. Il problema è tutto in casa vostra. È tutto in casa vostra. Questo perché, a fronte delle dichiarazioni del presidente Bonaccini, che erano di fine novembre, noi abbiamo predisposto subito un accesso agli atti, datato 24 novembre, dove chiedevamo conto di quelle che erano le opere e di quelli che erano gli interventi regionali strategici da inserire nel Recovery Plan. Ci è stato risposto che ci sarebbe stata una proroga al 12 gennaio. Pochi giorni fa ci è stato risposto esattamente questo, che non è stato inviato da parte di Regione Emilia-Romagna alcun documento al Governo sull’utilizzo delle risorse legate al Next Generation EU. È vero?

Chiedo ufficialmente, a nome del Gruppo della Lega e nel rispetto di tutti i consiglieri che siedono in quest’aula, di evitare affermazioni non vere sulla stampa ‒ ripeto, non vere sulla stampa ‒ quando si sparano degli annunci solamente per avere il titolo di giornale, perché questo non rende onore né al presidente né alla Giunta né ai consiglieri, ma nemmeno a tutta l’Istituzione Regione Emilia-Romagna.

Andiamo a vedere. Mi chiedo: sarà l’unica, Regione Emilia-Romagna, a non aver fatto questo? Sì. O comunque una che, purtroppo, non è riuscita a incidere. Se io cito due Regioni che sono qui al nostro fianco, che tanto spesso vengono citate anche dal presidente Bonaccini, quali Veneto e Lombardia, come anche la collaborazione, per fortuna che c’è stata, soprattutto in epoca di Covid... Regione Lombardia: 35 miliardi di euro per ridare nuova linfa al motore economico del Paese, suddivisi in 34 progetti che rientrano nel Piano lombardo inviato alla Conferenza Stato-Regioni, da sottoporre al Governo. Il Veneto, stessa cosa: 155 progetti che il Veneto propone al Governo e all’Europa per incamerare, almeno nelle intenzioni, 25 miliardi di Recovery Fund.

Ora, io mi chiedo, queste sono notizie apparse sulla stampa. Queste sono notizie che sono state pubblicate sui bollettini ufficiali della Regione. Noi, ad oggi, qui, non abbiamo nulla. Niente. Questa è la verità. Quindi, prima di parlare bisognerebbe far seguire gli atti, ma bisognerebbe essere più concreti, perché su questo punto non si può dire che ci sia stata concretezza. Soprattutto non veniteci a dire che trasmetterci i progetti sul Recovery Plan sia un coinvolgimento tanto da voi decantato all’inizio della legislatura, che ad oggi non c’è minimamente stato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Riprendiamo con le interrogazioni.

 

OGGETTO 2430

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il Polo logistico di Altedo, nel Comune di Malalbergo (BO), con particolare riguardo all’eventuale proliferazione di poli logistici nella medesima area. A firma del Consigliere: Taruffi

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 2430: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa il Polo logistico di Altedo, nel Comune di Malalbergo, con particolare riguardo all’eventuale proliferazione di poli logistici nella medesima area", a firma del consigliere Taruffi.

Prego, consigliere.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Torniamo su una vicenda sulla quale abbiamo in passato già presentato atti ispettivi, ma riteniamo utile risottoporre alla Giunta quello che per noi risulta essere evidentemente un problema. Parliamo della possibile e dal nostro punto di vista non augurabile proliferazione di poli logistici nella pianura bolognese.

In particolar modo faccio riferimento alla vicenda che riguarda quello che era l’ex zuccherificio situato tra San Pietro in Casale e Malalbergo, a cui a partire dal 2019, come sappiamo, le Amministrazioni comunali del territorio e poi la Città Metropolitana hanno avallato la possibilità di realizzare in quella zona e quindi prevedere l’insediamento di un polo logistico.

Apprendiamo successivamente (faccio riferimento ad alcune comunicazioni apparse sulla stampa, nell’aprile del 2020) di una manifestazione di interesse da parte di un investitore privato per realizzare un altro intervento simile, un altro polo logistico, da insediare sempre nell’area circostante il casello autostradale di Altedo, questa volta nel solo Comune di Malalbergo.

Ovviamente in quell’area, a pochi chilometri, sappiamo essere presente anche l’Interporto di Bologna, quindi la domanda viene spontanea e ci chiediamo se, pur sapendo quali sono le competenze di questo Ente e quindi quali sono le competenze della Regione e quali quelle della Città Metropolitana e quelle di programmazione degli Enti locali dal punto di vista della programmazione urbanistica, però ci chiediamo se la presenza di questi insediamenti possa essere in qualche modo... come questi eventuali insediamenti possano coincidere con le programmazioni di cui abbiamo parlato ampiamente, diffusamente in queste sedi anche in ordine al tema, ovviamente per noi molto importante, della riduzione del consumo di suolo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Risponde l’assessore Lori.

Prego, assessore.

 

LORI, assessore: Grazie, presidente.

Rispetto alla questione posta dal consigliere Taruffi risulta evidente (in parte lui lo ha anche già anticipato nel suo intervento) che la proposta di insediamento del nuovo polo logistico, per la quale è stato redatto dagli enti interessati all’operazione, quindi i Comuni, le Unioni e la Città Metropolitana, questo nuovo accordo territoriale che non riveste, per quanto riguarda l’aspetto strategico di livello regionale, una priorità.

Questo è, invece, evidentemente, un interesse che sta più a livello locale e metropolitano. In ragione di questa considerazione è assolutamente da escludere che ci possa essere un coinvolgimento diretto da parte della Regione e che quindi questo tipo di intervento possa rientrare in quei casi previsti dall’articolo 6, comma 5 della legge urbanistica.

Possiamo evidenziare che l’intervento in questione determina quel consumo di suolo entro i limiti previsti dalla norma pari al 3 per cento al 2050 e che dovrà essere naturalmente attribuito ai Comuni e ai territori interessati da questa iniziativa.

Non ci risulta un altro aspetto importante, che ad oggi questo tipo di intervento sia oggetto di un procedimento avviato. Probabilmente ci sono ancora aspetti di incertezza differenti magari da quello che si può evincere dalle informazioni che tutti in qualche modo acquisiamo anche attraverso la stampa. L’utilizzo della soglia di consumo di suolo al 2050, pari al 3 per cento, per la realizzazione dell’insediamento logistico è quindi una scelta legittima e autonoma delle Amministrazioni contraenti l’accordo qualora l’intervento proposto comporti una variante al PTCP vigente e quindi un percorso un po’ più articolato. È evidente che la Regione dovrà in qualche modo esprimere la sua valutazione per garantire naturalmente quella funzione amministrativa che le compete, naturalmente avendo, però, un riferimento nel PRIT 2025 che è stato adottato negli anni scorsi.

Il Piano regionale integrato dei trasporti – faccio riferimento al PRIT adottato dall’Assemblea legislativa il 10 luglio 2019 – attesta i principali centri di interscambio, i caselli autostradali, le stazioni ferroviarie, gli aeroporti di vario livello, gli interporti, gli scali merci e i poli logistici, il più importante è il porto di Ravenna, sui corridoi della rete infrastrutturale regionale costituita dalla rete stradale principale e autostradale e alla rete ferroviaria abilitata al trasporto merci. Questa rete di infrastrutture di trasporto e di nodi costituisce il sistema ordinatore su cui si innesta la struttura regionale dei distretti produttivi. In tale contesto, evidentemente, i nodi logistici e intermodali rappresentano per tali funzioni i centri dello sviluppo regionale. Quindi, i riferimenti sono evidentemente all’interno di queste priorità.

La piattaforma regionale è costituita dal porto di Ravenna, dagli interporti di Bologna e Parma per gli scali di Piacenza, di Nazzano-Marzaglia e Villa Selva, che definiscono il livello più alto della specializzazione, al quale occorre far corrispondere il massimo rafforzamento possibile. Gli scali di Lugo e Faenza rappresentano un secondo livello a cui occorre far corrispondere un ruolo adeguato complementare e non in competizione con quello più alto. Naturalmente, queste sono progettualità che saranno sviluppate e integrate in modo adeguato strada facendo, man mano che le pianificazioni locali si svilupperanno.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Ringrazio anche l’assessora Lori. Prendo atto dell’affermazione, che colgo positivamente, quando l’assessora dice “per noi questo insediamento non è una priorità”. Ovviamente compete, come ho detto all’inizio, alle Amministrazioni locali, ai Comuni interessati e alla Città Metropolitana la programmazione urbanistica e il coordinamento sugli interventi. Vero è ‒ e colgo anche da questo punto di vista un aspetto positivo ‒ che la programmazione regionale, rispetto alle pianificazioni, agli insediamenti, come ad esempio un Polo logistico, deve stare dentro un disegno, chiaramente non può che stare dentro un disegno regionale. L’assessora ha ricordato quali sono gli elementi cardini, da questo punto di vista, dell’assetto regionale (porto, interporto, scali).

Chiaramente, per quanto ci riguarda, e non lo abbiamo mai nascosto, quell’insediamento rappresenterebbe un problema non solo per la collocazione, che andrebbe a inserirsi in un’area in cui già sono presenti altri elementi dello stesso tipo, ma anche per la logistica, dal punto di vista trasportistico, quell’area rappresenterebbe un ulteriore snodo problematico.

Esiste il tema del consumo di suolo. L’assessora ricorda che quella previsione starebbe dentro il 3 per cento definito entro il 2050 dalla legge urbanistica, misura sulla quale noi, come si ricorderà, abbiamo sempre manifestato più di un dubbio, per non dire una critica esplicita, quindi per noi quello rappresenta evidentemente un problema e rappresenta anche un intervento che non vediamo di buon occhio anche per la ricaduta che avrebbe su quel territorio, fatto segno che anche dal punto di vista ambientale si insedierebbe in quella che è l’ultima risaia di quell’area, di quella parte della pianura bolognese.

La nostra perplessità e la nostra criticità rispetto a quell’insediamento è quindi nota, chiara e netta, la ribadiamo e seguiremo con particolare attenzione gli sviluppi amministrativi per quello che riguarda non solo la parte che compete alla Regione ovviamente, ma anche quella che compete agli Enti a cui facevo di riferimento, Città Metropolitana ed Enti locali, e continueremo a sollevare il tema, evidentemente sollevando anche la possibilità, in ordine alle discussioni che dovremo fare dal punto di vista della pianificazione, di trovare soluzioni alternative anche all’interno eventualmente del Piano dei trasporti, che è il Piano regionale dei trasporti intermodale e quindi ha a che fare evidentemente anche con la disposizione logistica di insediamenti come quelli. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 2431

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato organizzativo del piano vaccinale. A firma del consigliere: Tagliaferri

 

PRESIDENTE (Petitti): Interrogazione 2431 di attualità a risposta immediata in aula circa lo stato organizzativo del piano vaccinale, a firma del consigliere: Tagliaferri.

Prego, consigliere.

 

TAGLIAFERRI: Presidente, colleghi, assessore, oggi, come sempre più spesso accade per le evidenti difficoltà e involuzioni di chi ha responsabilità operative in questo Paese, ci troviamo di fronte ad una realtà che oltrepassa gli strumenti di controllo della politica.

Ciononostante, in questo caso il question-time che pongo rimane di assoluta attualità ed anzi credo che possa anche aumentare l'interesse su eventuali azioni indebite durante questa prima fase della campagna vaccinale anti-Covid.

Secondo infatti il piano vaccinale nella fase 1 di distribuzione del siero, le prime dosi avrebbero dovuto essere somministrate secondo priorità ben chiare: il personale sanitario e gli ospiti e i dipendenti delle RSA, ossia le categorie più esposte al contagio e quelle più fragili, che avrebbero dovuto essere vaccinate, perché proteggerle significava salvare loro la vita e al contempo ridurre la pressione sul sistema sanitario stesso.

A leggere però svariate notizie stampa, e cito in particolare il quotidiano La Repubblica, viene da chiedersi se queste priorità siano state rispettate, se dobbiamo prestare fede alla notizia che i carabinieri dei NAS stanno acquisendo in diverse regioni l’elenco dei vaccinati e dei vaccinandi per accertare che nella compilazione degli elenchi non siano stati commessi abusi tali da configurare fattispecie di reato. Non volendo credere a quanto affermato da questo giornale, ma volendo fare un banalissimo conto della serva, alla data del 12 gennaio 2021 risultano somministrate a livello nazionale 718.797 dosi di vaccino, delle quali oltre 100.000 a personale non sanitario, senza alcun diritto sulle fasce prioritarie indicate dal Piano vaccinale del Ministero della salute.

Scorporando poi i dati Regione per Regione si scopre, quindi, che in molti territori quella che doveva essere la fascia prioritaria sembra arrivare per ultima. Nella nostra Regione, infine, a fronte di 71.293 somministrazioni, 4.765 sono state dedicate alle RSA e 21.341, quattro volte di più rispetto a operatori e ospiti delle strutture per la terza età, ad amministrativi, dipendenti e impiegati.

Se poi si passa ad analizzare la vaccinazione per fasce di età, il mistero si infittisce ancora di più, dal momento che quella più coperta è la fascia 50-59 anni (195.000 somministrazioni) contro i 16.000 della fascia 70-79 anni, i 20.000 della fascia 80-89 anni e soli, sottolineo soli, 15.000 della fascia over 90.

Alla luce dei dati che ho appena esposto, quindi, chiedo alla Giunta se sia a conoscenza di ciò, se abbia rilevato motu proprio episodi di abusi nella compilazione delle liste di vaccinazione, se non ritenga necessario prevedere un meccanismo di prenotazione giornaliera delle dosi di vaccino in avanzo al fine di garantirne una distribuzione equa. Il tutto ovviamente assume un carattere di particolare allarme alla luce del taglio unilaterale di dosi destinate al nostro Paese da parte di Pfizer che credo si è potuta permettere un taglio così ingente vista l’evidente insipienza del Governo italiano e della relativa struttura commissariale che sulla questione dei vaccini sta accumulando figuracce su figuracce.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi. Risponde l’assessore…

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Che è successo? Mi scusi, mi scusi: Tagliaferri. 

Ragazzi, come siamo sensibili alle appartenenze.

 

(interruzioni)

 

PRESIDENTE (Petitti): Va bene. Chiedo scusa.

Risponde l’assessore Donini. Prego, assessore.

 

DONINI, assessore: Ecco, mi hanno abilitato. Pronto? Si sente?

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, si sente.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio il consigliere Tagliaferri.

I numeri della campagna vaccinale in Emilia-Romagna sono in costante monitoraggio, sono consistenti e sono consultabili, peraltro, online da ogni cittadino che segue i giornalieri aggiornamenti del sito. Il nostro piano segue le indicazioni stabilite dal Piano vaccinale nazionale e dalle comunicazioni formali della struttura commissariale. Ad oggi, per esempio, sono circa 120.000 i cittadini vaccinati, 74.911 personale sanitario e sociosanitario, 33.282 personale non sanitario e 11.191 il mondo CRA. L’obiettivo è quello di vaccinare, ovviamente subito, i soggetti cosiddetti “in prima linea” per vari motivi lavorativi, con l’obiettivo di rendere Covid free i presìdi ospedalieri e le residenze per anziani.

Come il consigliere sicuramente saprà, lo stesso criterio è stato seguito per i volontari delle associazioni di soccorso, coinvolgendo i soggetti più attivi e coinvolti nelle emergenze, cioè nel trasporto dei pazienti che necessitano di soccorso.

Tra fine gennaio e inizio febbraio sarà disponibile il Piano esecutivo della nostra Regione riguardante l’organizzazione della vaccinazione più massiva, sempre nel perimetro del Piano nazionale. Saranno, quindi, definiti i punti vaccinali, il personale attivo di questi punti, le precise tempistiche e le categorie coinvolte, coinvolgendo le direzioni generali delle aziende. Sarà l’occasione per approfondire anche le procedure di emergenza per garantire un’equa distribuzione delle dosi giornaliere in avanzo.

Questa settimana, complice una percentuale di fornitura di vaccini inferiore, ci si concentrerà principalmente sui richiami e sulla vaccinazione delle RSA. Subito dopo saranno coinvolti gli anziani, con formule di intervento appropriate alle possibili situazioni di rischio per questa fascia d’età.

Come ho già avuto modo di affermare più volte (poi ovviamente tutto è in massima trasparenza e gli elenchi sono a disposizione di tutti coloro che volessero approfondire questo tema), noi abbiamo incluso nella popolazione target di questo primo blocco di vaccinazioni, in accordo con la struttura commissariale, tutti coloro che sono gli operatori sanitari, tutti gli operatori socioassistenziali e i degenti delle CRA e tutto quel personale che non è solo personale amministrativo, ma è anche personale che lavora e opera stabilmente, dalle pulizie alla manutenzione, al personale tecnico, nelle strutture ospedaliere e nei presidi sanitari del territorio, proprio per creare quella situazione Covid free delle strutture ospedaliere e sanitarie che si prefiggevano il Commissario e il Governo, che deve essere assicurata vaccinando la popolazione che stabilmente vi lavora e vi opera, non soltanto ovviamente i sanitari.

Ad oggi, però, non risulta che ci siano assolutamente defezioni in coloro che volevano prenotarsi al vaccino e si sono prenotati, siamo ad una percentuale molto elevata, tra le Regioni che vaccinano di più seguendo questo piano, ovviamente tutto nella massima trasparenza, per cui qualora vi fossero situazioni da approfondire, immagino che le direzioni delle ASL siano in grado di poterlo fare.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliere Tagliaferri, prego.

 

TAGLIAFERRI: Assessore, io la ringrazio della risposta, diciamo che non mi ritengo completamente soddisfatto, anche perché giungono continuamente... Capisco che possano non dipendere magari dalla sua azione, che immagino sia pressante e molto attenta, ma raccomando una sempre più attenta supervisione, anche alla luce di tutti gli allarmi che giungono a mezzo stampa, anche oggi sul quotidiano locale di Piacenza c’è questo allarme di questi vaccini che pari arrivino con grande ritardo e quindi possono provocare delle impasse. Mi risulta che anche qui a Bologna ci sia qualche problema. Mi è giunta notizia che in questo momento, dove stanno effettuando i vaccini, in fiera c’è un fermo, magari non dovuto a questo, ma quello che da più parti arriva è che ci siano questi gravissimi ritardi da parte di Pfizer.

Mi auguro per il bene di tutti che ciò non accada o comunque che sia un problema risolvibile. Invito comunque a fare pochi proclami, ma ad avere grande attenzione su questi temi che sono temi fondamentali, anche perché prolungare per più tempo la vaccinazione significa non riuscire a uscire da questa impasse economico e sociale che sta veramente attanagliando e ammazzando l’economia in generale del nostro Paese.

Grazie.

 

OGGETTO 2432

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la gestione delle vaccinazioni presso l’ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati all’ultima interrogazione, la l’interrogazione 2432: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la gestione delle vaccinazioni presso l’Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì, a firma del consigliere Pompignoli. Prego, consigliere.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. Ultima non per importanza, ovviamente, perché stiamo parlando e parleremo di un tema che ha coinvolto l’ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì giovedì scorso.

È un fatto ormai credo noto, anche perché è stato sui TG nazionali, quello che è successo giovedì all’ospedale. In particolar modo, racconto la cronologia dei fatti, giovedì sera alle 22,30, per un guasto tecnico, forse anche condiviso con un errore umano, sono state bruciate 800 dosi di vaccino che erano arrivate all’ospedale, su 1.500 presenti nella cella frigorifera.

È un evento sicuramente spiacevole. Non si comprendono esattamente i motivi per i quali sia successo questo guasto, tanto che l’8 gennaio, a detta della dottoressa Boschetti, responsabile della manutenzione ordinaria di questo ospedale, erano stati fatti tutti i controlli per la manutenzione. Fatto sta che queste dosi sono state bruciate.

È stata aperta un’inchiesta da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Forlì. Questa inchiesta dovrà accertare, ovviamente, le responsabilità e le cause che hanno determinato la perdita di questi vaccini. Ovviamente, nell’interrogazione si chiede all’assessore Donini, responsabile della sanità della Regione Emilia-Romagna, se all’esito di quelli che sono stati i riscontri, se sono stati effettuati, presso l’Azienda sanitaria romagnola, siano ipotizzabili situazioni, anche dolose, rispetto a quello che è avvenuto; soprattutto, capire ‒ stiamo parlando di vaccinazioni, quindi di vaccini, un tema fondamentale e importante in questa fase di crescita rispetto alle vaccinazioni che sono state fatte ‒ capire, dicevo, se e quanti vaccini arriveranno presso la ASL romagnola, quindi in particolar modo presso l’Ospedale Morgagni-Pierantoni, e effettivamente se sono stati riscontrati malfunzionamenti, e l’assessore Donini dovrà riferire su questo, e soprattutto capire se questi malfunzionamenti sono stati risolti e oggi possiamo essere tranquilli nel determinare e nell’allocare queste dosi all’interno di queste celle frigorifere malfunzionanti, almeno a giovedì scorso.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Risponde l’assessore Donini. Prego, assessore.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio, ovviamente, il consigliere Pompignoli.

Consigliere Pompignoli, comprendo benissimo che il fatto accaduto giovedì scorso a Forlì, che ha destato anche sconcerto da parte mia, l’ho pubblicamente detto e affermato, possa oggi trasformarsi in una richiesta legittima di question time in aula. Ovviamente comprenderà anche il sottoscritto quando le dice che, ad oggi, noi possiamo solo rimetterci alle indagini che sull’atto amministrativo la stessa ASL sta compiendo e che sono state anche avviate dalla Procura della Repubblica di Forlì, che ha aperto un fascicolo sulla vicenda. Le indagini sono state affidate ai Carabinieri del comando di Forlì e ai NAS, che hanno effettuato sopralluoghi presso l’ospedale e anche il laboratorio di Pievesestina, dove erano stati spostati i vaccini non più idonei alla somministrazione.

Ovviamente su questi procedimenti, su tutti e due i procedimenti, quello amministrativo, cioè quello della ASL, e quello della Procura della Repubblica, di cui non sono ancora noti gli esiti, manterremo costante attenzione e conseguente aggiornamento ai consiglieri, ma più in generale anche ai cittadini, perché quello è un fatto che è stato da me definito e accolto con sconcerto e per il quale ho subito chiesto che, individuate le precise responsabilità, si proceda celermente con i provvedimenti disciplinari dovuti.

Quello che non mi risulta ad oggi, ma – ripeto – ci sono inchieste in corso e quindi non voglio entrare a gamba tesa in una situazione che non conosco nel dettaglio, non sembra esserci origine dolosa, dopodiché l'errore umano e il malfunzionamento tecnologico, che però era stato appena collaudato, saranno oggetto di approfondimenti che – ripeto – non abbiamo nessun interesse a tenere lontani dalla conoscenza dei consiglieri e di tutti i cittadini.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliere Pompignoli, prego.

 

POMPIGNOLI: Io la ringrazio, assessore Donini, credo che si debba mantenere alta l’attenzione su questa vicenda, che ha comunque un po’ sconvolto il sistema delle vaccinazioni. Parliamo di 800 dosi che dovevano servire agli over 80, siamo di fronte ad una situazione particolarmente grave e difficile, credo che nel 2020 non debba assolutamente accadere quello che è successo giovedì scorso, soprattutto se facciamo riferimento ad un guasto tecnico, anche per il fatto che l’8 gennaio era stato verificato il frigorifero.

Il piano vaccinale ovviamente deve andare avanti, vorremmo capire anche come, ieri lei in Commissione ha fatto tutta una serie di illustrazioni e di deduzioni in merito a quello che sarà il percorso dei vaccini in Regione Emilia-Romagna, tenuto conto anche dell’evento e della comunicazione che Pfizer ha dato rispetto alla diminuzione di circa il 50 per cento delle dosi che dovranno arrivare in Regione Emilia-Romagna.

Attenzione alta, quindi, rispetto a questo tema, attenzione alta rispetto al fatto che dovranno essere riconosciute e accertate le responsabilità rispetto ai fatti occorsi a Forlì giovedì scorso, e attenzione alta al piano vaccinale, perché ovviamente è una delle poche scappatoie che avremo per uscire da questa benedetta crisi.

Spero quindi che fatti del genere non accadano più e spero, ovviamente, nei controlli che la Regione e lei, assessore, dovrete attuare proprio per il non verificarsi più di questi casi. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Abbiamo concluso le interrogazioni.

 

OGGETTO 2069

Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Programma regionale in materia di cinema e audiovisivo ai sensi della l.r. n. 20/2014, art. 12. Priorità e strategie di intervento per il triennio 2021-2023”. (37)

(Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 2260

Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere sostegni straordinari alla rete di sale cinematografiche “tradizionali” della regione e a porre l’attenzione, anche a livello nazionale, al ruolo delle sale cinematografiche attraverso una politica di sostegno al settore. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Amico, Bondavalli, Zappaterra, Costi, Costa, Bulbi, Tarasconi, Pillati, Maletti, Montalti, Soncini, Mori, Caliandro, Daffadà, Mumolo, Rossi, Rontini, Sabattini, Fabbri, Taruffi, Bessi

(Discussione e approvazione)

 

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’oggetto 2069, la proposta di iniziativa della Giunta recante il programma regionale in materia di cinema e audiovisivo ai sensi della legge regionale 20 del 2014, articolo 12. Priorità e strategie di intervento per il triennio 2021-2023.

La Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità ha espresso parere favorevole nella seduta del 15 dicembre 2020 con la seguente votazione: 28 voti a favore, nessuno contrario, 16 astenuti.

Ricordo che a questa proposta è abbinata una risoluzione, la risoluzione che impegna la Giunta a prevedere sostegni straordinari alla rete di sale cinematografiche tradizionali della Regione e a porre l’attenzione anche a livello nazionale sul ruolo delle sale cinematografiche attraverso una politica di sostegno al settore, a firma dei consiglieri Marchetti Francesca e altri.

Apriamo la discussione ricordando che ci sono dei tempi contingentati: subito l’intervento della Giunta, massimo dieci minuti, e poi una discussione generale dove ogni consigliere ha dieci minuti ed eventuali repliche e dichiarazioni di voto fino alla votazione del provvedimento e della risoluzione.

A questo punto passo la parola all’assessore Felicori. Prego, assessore.

 

FELICORI, assessore: Consiglieri, buongiorno. Discutiamo oggi le linee di indirizzo per il secondo triennio di applicazione della legge n. 20/2014 sul cinema. Posso dire con soddisfazione che oggi facciamo una discussione gradevole di cui possiamo essere compiaciuti, perché il secondo triennio che discutiamo è stato un triennio di crescita secondo tutti gli indicatori.

Il fondo con cui finanziamo il cinema è sempre più appetibile. I progetti nazionali presentati nel 2015 furono 28 e nel 2020 sono stati 74. Nel primo triennio abbiamo sostenuto 81 opere, nel triennio che si è concluso ne abbiamo sostenute 132, cioè +61 per cento. La ricaduta sul territorio è stata nel primo triennio di 11 milioni, per un costo totale di opere di circa 30 milioni. Nel secondo triennio siamo passati a 33 milioni su 140 milioni di finanziamento sul territorio. Quindi, la spesa sul territorio attivata dalla legge sul cinema è triplicata ed è diminuita la percentuale del contributo regionale sul totale della spesa, quindi è aumentata la capacità di questo contributo di attivare ulteriori risorse. Il triennio ha registrato un aumento del 57 per cento delle figure professionali coinvolte. Le giornate lavorative nel triennio sono raddoppiate, passando da 10.000 a 20.700.

Abbiamo anche ‒ questo è importante ‒ sostenuto opere che hanno avuto successo o che comunque sono opere importanti: Diabolik dei fratelli Manetti; Mio fratello rincorre i dinosauri, opera prima campione d’incassi del 2019, presentata a Venezia, premio EFA Young; Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, Orso d’argento a Berlino più vari premi; Il Varco, documentario originale presentato a Venezia nel 2019, Premio EFA per il montaggio; la serie Coliandro per la RAI; Summertime per Netflix; la serie di Guadagnino per HBO e Sky; numerosi cortometraggi, tra cui il pluripremiato Il Fagotto, Pizza Boy, Butterfly in Berlin.

Quindi, cosa possiamo dire? Questo triennio che si chiude è stato un buon triennio di applicazione della legge. Non si tratta, quindi, di correggere degli errori, quanto di fare meglio di quanto abbiamo fatto finora. Questo è il programma che abbiamo per il prossimo triennio.

Che cosa propone la Giunta per il prossimo triennio, quindi che cosa votiamo oggi? In estrema sintesi, naturalmente. Vogliamo accentuare la natura innovativa della legge come strumento di una politica industriale per l’audiovisivo, capace di sostenere tutta la filiera. Come sapete, tra le linee programmatiche della Giunta vi è l’idea che la cultura è un bene in sé, è inclusione sociale ed è anche economia, industria. Di questo noi parliamo parlando di cinema. Stiamo vedendo il cinema dal lato della politica industriale, quindi cosa dobbiamo fare? Dobbiamo, se possibile, rafforzare gli aiuti alla fase iniziale del processo da cui nasce un prodotto audiovisivo, dalla scrittura dei soggetti allo sviluppo che porta al progetto definitivo, dobbiamo adottare misure perché le produzioni che vengono a produrre in Emilia-Romagna usino di più la forza lavoro locale e in questo modo creino un circolo virtuoso di qualificazione.

Vanno aumentati e migliorati i servizi offerti alle produzioni che possono scegliere il nostro territorio, quindi banche dati di tutti i professionisti e delle imprese di servizio dell’audiovisivo operanti in Emilia-Romagna complete ed aggiornate.

Particolarmente importante, vista la ricchezza dell’ambiente musicale regionale, è l'archivio dei compositori interessati alle colonne sonore, banca dati delle location offerte dal sistema pubblico e privato, standardizzazione dei protocolli di ospitalità in accordo con gli Enti locali.

Fra i servizi è sempre più interessante godere della più ampia disponibilità di materiale di archivio, oltre al ruolo centrale della Cineteca di Bologna è sempre più importante il lavoro di GoMovies, con cui peraltro la Regione ha interesse a collaborare per far sì che diventi un archivio di peso nazionale, capace di collaborare con tutte le Regioni, non solo con la nostra.

Allo stesso tempo, va potenziata la fase finale di tutta la filiera, perché è importante produrre, ma poi dopo la produzione bisogna vendere, bisogna avere dei mercati, bisogna avere dei mercati sempre più larghi, quindi partecipazione a reti e festival nazionali e internazionali, relazioni per aumentare le coproduzioni anche con compagnie di altri Paesi, in generale ogni strumento utile alla promozione internazionale, in linea con l’enfasi che tutto il programma di mandato della nostra Giunta pone sulla internazionalizzazione del sistema culturale dell’Emilia-Romagna.

Vanno infine garantite informazioni socio-economiche regolari e complete sul settore, e migliorato il monitoraggio dei risultati del nostro lavoro, includendo l'area della formazione ai mestieri creativi.

Per ultimo il tema che si rivelerà il primo per importanza strategica: il ruolo delle piattaforme della distribuzione nel consumo del prodotto. Avete visto che, anche in virtù dell’epidemia, quello che è comunque un tema emergente a livello mondiale, cioè il ruolo delle piattaforme per il consumo dell’audiovisivo, è diventato sempre più importante. Avete visto che tutto il sistema culturale si sta convertendo al digitale. Direi che il cinema, che è proprio una disciplina che nasce già come disciplina moderna, è stato quello che più velocemente si è convertito. Quella che poco tempo fa è nata come prima casa di distribuzione cinematografica dell’Emilia-Romagna I Wonder si è trasformata in una piattaforma per permettere il consumo delle produzioni audiovisuali in modo diretto in rete.

La stessa Cineteca di Bologna ha di recente messo in rete, con un successo enorme, i film storici che nascono dal restauro di tutta una politica del restauro cinematografico. Giusto ieri ricevevo dalla Cineteca il dato che solo il 30 per cento dei consumatori di questi film offerti – ovviamente ha avuto un grande successo questa offerta – sono del territorio nazionale, il che significa che anche finita l’epidemia il nostro sistema culturale pubblico saprà stare con un ruolo di dignità e di forza dentro le piattaforme internazionali.

Naturalmente, come anche evidenzia la mozione di accompagnamento, non dobbiamo dimenticare il ruolo della sala per il consumo cinematografico, non limitandosi alla difesa dell’esistente, bensì investendo su strutture moderne, sicure, comode e attraenti dotate delle tecnologie più avanzate. Mi preme, per darvi l’idea del contesto in cui si situa il nostro lavoro, darvi anche un dato, dopo avervi dato i dati dei risultati che ha ottenuto una legge sul cinema, darvi i dati generali sull’audiovisivo: dal 2015 al 2019 il numero degli artisti della nostra regione è cresciuto del 27 per cento, il numero dei tecnici del 21 per cento, gli amministrativi del 24 per cento. In totale, nel mondo dello spettacolo, gli addetti sono passati da 9.584 a 11.840. Quindi, in quattro anni l’occupazione nel settore dello spettacolo è aumentata del 23 per cento e questo ci incoraggia a misure come la legge sul cinema volte a sviluppare questo carattere della cultura come creazione di ricchezza e di lavoro.

Vi ringrazio dell’attenzione e vi esorto a sostenere, con il voto favorevole, le linee di indirizzo per il prossimo triennio. 

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Felicori.

A questo punto, apriamo la discussione generale.

Consigliera Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Francesca: Grazie, presidente.

Alcune considerazioni alla luce dell’illustrazione esaustiva che l’assessore ha fatto, riportando anche i numeri, che rendono sicuramente in modo molto efficace quello che è stato il lavoro di questa legge regionale n. 20/2014, che prima di tutto conferma una scelta politica più generale che ispira le politiche culturali di questa Regione, già rafforzate in termini di risorse. Ricordiamo che nella precedente legislatura furono triplicate le risorse in questo campo e che abbiamo visto, anche nella recente approvazione del bilancio, che questa Regione considera il settore culturale un motore determinante per lo sviluppo del territorio, soprattutto sotto il profilo economico e occupazionale. Un vero e proprio strumento che valorizza e promuove l’intera filiera produttiva del cinema, dalla formazione delle competenze e delle professionalità alla produzione, alla distribuzione e all’internalizzazione che veniva citata proprio nell’intervento dell’assessore.

Voglio ricordare questo perché credo che la caratteristica fondante della legge n. 20/2014, di cui oggi andiamo a rinnovare le linee di indirizzo del programma triennale, fu un importante traguardo di questa Regione. Ricordiamo che la sua trasversalità fu proprio espressa anche dall’integrazione del lavoro comune che fecero diversi assessorati. I risultati positivi di questi primi cinque anni di attuazione della legge, in termini di aumento della quantità e qualità delle produzioni e dei consumi, sommata alle note potenzialità di crescita del settore, rendono anche auspicabile un aumento del Fondo di dotazione della legge, anche grazie alla nuova programmazione comunitaria.

Queste considerazioni per dire che arriviamo all’approvazione di questo Piano forti dell’esperienza di quello precedente, dove le creazioni di opportunità imprenditoriali per la crescita e il consolidamento di tutta la filiera del cinema e dell’audiovisivo è stata centrale, così come la promozione del territorio e il posizionamento tra le realtà del settore, fornendo alla Film Commission regionale un’identità e una visibilità anche a livello internazionale.

Ed è proprio sulla funzione della Film Commission che io credo vadano spese due parole, e ringraziamo anche, perché è singolare nel panorama nazionale la nostra struttura, tutti i collaboratori che dedicano molto tempo e che hanno sviluppato il ruolo di questa funzione per attirare produzioni attraverso servizi di semplificazione logistica e organizzativa, creazione di eventi con le reti e gli Enti locali, attraverso un’azione che in questi anni si è resa sempre più incisiva ed efficace, valorizzando anche le risorse professionali all’interno della nostra struttura.

Una promozione realizzata attraverso mirate strategie di marketing, in collaborazione con gli Enti locali, le Università, l’APT Servizi, un vero lavoro di squadra che questa Regione è riuscita a mettere in campo.

Una solida base, quindi, quella che ci troviamo per la sfida che ci aspetta nel triennio 2021-2023, una sfida che deve fare i conti con il Covid, che ha colpito e sta colpendo l’esercizio dell’intera filiera della produzione cinematografica. Gli effetti negativi sul settore ancora non sono del tutto valutabili, ma quel che è certo è che imporranno sicuramente anche una ridefinizione di alcune strategie non solo in questa Regione, ma a livello nazionale, affiancate anche dalle azioni di sostegno per superare l’emergenza imprenditoriale ed occupazionale.

Questa Regione è già intervenuta nel corso di questi mesi per ridurre l’impatto dell’emergenza sanitaria con dei provvedimenti, uno in marzo e uno in aprile, per agevolare i progetti cinematografici finanziati con i bandi dell’ultimo triennio, ha consentito, a determinate condizioni, con una ordinanza regionale, la graduale ripresa degli spettacoli aperti al pubblico nelle sale cinematografiche, e nel corso del 2020 voglio ricordare come abbia aumentato di 300.000 euro i finanziamenti per il settore del cinema, che già ammontavano a 5 milioni di euro.

Andiamo quindi a consolidare, forti di queste azioni, gli interventi, cercando di rafforzare e qualificare quel tessuto produttivo e professionale regionale per migliorare ulteriormente la competitività.

Un altro elemento che voglio ricordare, rafforzato in questo nuovo Piano triennale, è sicuramente la promozione della diffusione della cultura cinematografica e l’attenzione particolare alle giovani generazioni in favore delle quali occorre sostenere in maniera crescente percorsi di alfabetizzazione in rete con le Istituzioni scolastiche, il lavoro importante fatto con Agiscuola così con il ruolo fondamentale che viene confermato nella Cineteca di Bologna su cui è necessario rinnovare la collaborazione mirando a progetti sempre più specifici.

Accompagna questo Piano triennale, dove il cuore del programma, l’ha già detto l’assessore, resta la produzione cinematografica, il grande sforzo che dobbiamo fare nel sostegno anche alle sale cinematografiche, in particolare le sale d'essai, delle monosale, delle sale dei piccoli centri per le quali, come chiede la nostra risoluzione collegata, chiediamo un intervento straordinario alla Giunta perché per noi queste sale sono presìdi sociali importanti, in particolare nelle zone montane, nelle zone più decentrate, perché permettono in quella che è la nostra concezione anche di cultura un diritto alla fruizione su cui tutti dobbiamo insistere e cercare di garantire.

Ecco allora che chiediamo un sostegno straordinario inserendolo nei ristori che la Regione Emilia-Romagna assegnerà alle realtà economiche, con i fondi governativi, sulla base appunto dei decreti ristori per superare la crisi che stanno vivendo a causa di questa emergenza sanitaria.

Crediamo inoltre che l’attenzione vada posta anche a livello nazionale al ruolo delle sale cinematografiche attraverso una reale politica di sostegno al settore in quanto siamo convinti che solo la presenza di una rete capillare di cinema può consentire alla Regione di svolgere quella politica di qualificazione del territorio che è crescita sociale e culturale dei propri cittadini e quindi reale sviluppo per l’intera filiera che le è propria.

Concludo quindi ribadendo come la Regione abbia colto nel segno scegliendo di puntare con convinzione su questo settore, che certamente costituisce un pilastro fondamentale per la crescita culturale delle nostre comunità, ma anche un elemento centrale di quell’industria culturale e creativa riconosciuta come ambito produttivo fatto di tante professionalità, determinante all’interno della strategia regionale di specializzazione intelligente.

Chiudo con una sottolineatura: il metodo partecipativo e di confronto, anche nell’elaborare, nella discussione che abbiamo fatto anche in Commissione, la clausola valutativa, ha portato molti elementi su cui riflettere e su cui gli operatori sono sempre stati coinvolti. Di questo ne va dato merito, perché credo sia l’ennesimo segnale del rigore con cui la nostra Regione ha operato anche su questo versante.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Marchetti.

Consigliere Amico, prego.

 

AMICO: Grazie, presidente.

La ringrazio, assessore, per l’illustrazione del Piano triennale, che reputiamo positivo ‒ già ci siamo espressi all’interno della Commissione ‒ e che ci permette di affrontare un argomento in chiave positiva, come lei diceva all’inizio, relativamente a un Piano di sviluppo per quanto riguarda le attività di filiera cinematografica all’interno della nostra Regione, sapendo che su questo abbiamo investito diverse risorse, sapendo che su questo vogliamo continuare a investire e che crediamo possa essere qualificante per il territorio regionale, per la crescita occupazionale anche del territorio regionale, in un ambito importante come quello cinematografico.

Sappiamo, tuttavia, che i luoghi dello spettacolo sono stati chiusi a intermittenza, tranne nel periodo di settembre-ottobre, e che a oggi continueranno a rimanere chiusi fino all’altezza del 5 marzo, secondo le varie disposizioni di carattere governativo.

All’interno del triennale ci sono diversi elementi positivi, che vanno dalla produzione alla promozione, all’internazionalizzazione, alla costruzione di una cultura cinematografica attraverso quelli che sono festival e rassegne, sui quali credo in generale si debba fare una riflessione che innalzi progressivamente anche il livello qualitativo e che, quindi, arrivi a essere, dopo una prima fase di allargamento e di promozione orizzontale, una fase di puntuale miglioramento qualitativo. Senza le sale, molte delle opere che noi mettiamo in atto, che contribuiamo a produrre e a promuovere, l’assessore ne ha citate alcune, rischiano di non trovare una platea sufficiente di spettatori. È vero, ci sono le piattaforme di streaming alle quali si può approdare, però la produzione cinematografica ha bisogno della proiezione all’interno della sala, non solo per quanto riguarda questioni di carattere estetico, questioni di carattere estetico, non solo per questioni di carattere comunitario, ma anche per questioni di carattere di sostenibilità del prodotto cinematografico.

Alcune opere che noi andiamo a produrre (ne ha citate diverse, ma anche numericamente consistenti) non possono che trovare all’interno della sala la loro sede naturale. Senza certe sale, quelle piccole, quelle monosala o bisala, quelle di comunità, quelle che afferiscono alle associazioni o alle parrocchie, quelle che fanno un lavoro di tessitura territoriale, molte delle opere d'essai e non solo non troverebbero approdo, perché le contrattazioni per approdare sulle piattaforme di streaming non sono proprio alla portata di tutti i produttori.

Penso a sale come quella del Cinema Astra di Parma, del Novecento di Cavriago di gloriosa memoria, del Kursaal di Porretta oppure addirittura del recentemente restaurato Fulgor di Rimini. Si badi bene, non è un tema dal sapore nostalgico del ricreare modalità di fruizione che appartengono a un passato, a un tentativo di mantenere una modalità di fruizione della pellicola cinematografica aderente a quella che è la nostra memoria, ma sappiamo bene che queste sale, quelle che ho citato e tante altre, svolgono un’azione importantissima per quanto riguarda la crescita individuale e collettiva delle comunità in cui operano, perché nel corso degli anni, anche grazie agli investimenti che la Regione Emilia-Romagna ha fatto negli anni passati, che hanno visto accompagnare l’ammodernamento tecnologico di queste sale attraverso la dotazione dei proiettori digitali, hanno saputo integrare la loro attività di semplice programmazione attraverso altri strumenti come quelli della formazione cinematografica.

Sono rinomati i corsi di alcuni docenti per esempio in una sala reggiana, il Rosebud, di un docente, Bruno Fornara, fino ad arrivare a premi di critica cinematografica come si svolgono a Piacenza. Hanno saputo interagire con le scuole, hanno portato in sala, così come per altri versi le scuole afferiscono ai teatri, alunni che hanno potuto approfondire, in una forma non individuale ma collettiva, l’opera cinematografica, hanno sviluppato rassegne, hanno promosso, particolarmente in Emilia-Romagna, presentazioni di opere prime di nuovi cineasti che si sono affacciati sul mercato e che proprio all’interno di queste sale hanno potuto illustrare la loro visione non solo cinematografica, ma complessivamente estetica, sono riferimento per frazioni, paesi, città.

In sala, per esempio, il film che è stato citato anche prima, quello di Giorgio Diritti, Volevo nascondermi, Orso d’argento al Festival di Berlino, a cui anche la nostra Giunta ha partecipato alla premiazione, non è potuto approdare o è approdato in forma molto parziale, se non essere ripreso nelle programmazioni delle arene cinematografiche estive.

Il periodo di settembre-ottobre ha visto approdare in sala un film importante dal punto di vista generale della cinematografia, Tenet di Christopher Nolan. Stiamo tutti aspettando la riedizione di Dune, un film di Denis Villeneuve. Sono prodotti che nella sala hanno la loro naturale destinazione e che debbono trovare modo di essere questo.

Fino al 5 marzo non potranno riprendere le attività. Queste sale rischiano molto. Per questo abbiamo, con la presidente Marchetti e la consigliera Bondavalli, presentato questa risoluzione di accompagnamento al Piano triennale che insiste nei confronti della Giunta per dotare di risorse economiche, a partire dai ristori, queste piccole sale; sale di comunità come vengono definite proprio da una legge regionale, la legge n. 12 del 2006, ovvero sale cinematografiche nel loro esercizio escludendo possibilmente quelle indicate dalla lettera f), cioè quelle di interesse sovracomunale, quei cineplex che già da fondi ministeriali e da ristori d’impresa raccolgono una serie di risorse dove le risorse regionali, essendo non infinite, avrebbero poco effetto. Quindi, intendiamo le sale, come da legge n. 12, con un massimo di tre schermi fino a 500 posti per i comuni sotto i 30.000 abitanti oppure fino a quattro schermi fino a un massimo di 800 posti per i comuni sopra i 30.000 abitanti.

Sono risorse queste che possono fare la differenza nelle piccole realtà e quindi avere maggiore efficacia dal punto di vista dell’intervento. Sappiamo anche che nella discussione che si sta avviando sulla gestione dei ristori si tratterà di coinvolgere le Camere di commercio e quindi di muoversi attraverso dei meccanismi anche di celerità per l’erogazione di questi contributi. Lo leggiamo dalla stampa, abbiamo avuto modo di confrontarci. Però, sappiamo anche che il mondo della cultura non è fatto solamente di impresa, non è fatto solamente di soggetti iscritti alle Camere di commercio. Ci sono molte associazioni, ci sono molte parrocchie, ci sono cinema, come il Boldini di Ferrara oppure il Gulliver di Alfonsine o la sala polivalente di Praticello di Gattatico, molte sale parrocchiali che non hanno  l’iscrizione alla Camera di commercio. Nel momento in cui abbiamo un riferimento di legge propria della Regione, credo ci sia da fare un approfondimento per riuscire ad essere efficaci e rispondenti alle necessità.

Ci siamo già trovati in passato a correggere un errore relativamente alla dotazione delle risorse per quanto riguarda l’ammodernamento digitale delle sale, quando la stessa Regione approntò dei provvedimenti per far sì che la transizione digitale della proiezione si sostenesse attraverso interventi economici, perché si acquistassero i proiettori digitali, salvo poi accorgersi che molte di quelle sale che avevano bisogno di fare questo intervento non risiedevano presso i registri delle Camere di commercio, quindi di dover intervenire successivamente a correzione.

Il mio auspicio è quello di evitare l’errore fatto anni fa e intervenire a monte per rispondere a questo.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Amico.

Consigliere Montevecchi, prego.

 

MONTEVECCHI: Grazie, presidente.

Per fare un ragionamento complessivo in materia di cinema e audiovisivo, riteniamo che oggi sia più che mai necessario utilizzare i fondi regionali per valorizzare tutto il nostro territorio, le sue comunità, la sua capacità ricettiva di accoglienza e la sua storia, senza dimenticare la professionalità delle maestranze locali. Pensiamo che questa sia la direzione da seguire, però non possiamo darvi fiducia per questo programma triennale, in quanto non possiamo certamente valutare in modo positivo il programma regionale del triennio precedente, quello 2018-2020.

Innanzitutto, mi duole notare come le buone premesse riguardanti la valorizzazione del territorio regionale e dei lavoratori residenti in regione abbiano lasciato troppo spesso il passo a scelte prettamente ideologiche. Quindi, ci piacerebbe approfondire e capire come sia stato possibile che certe tematiche abbiano avuto una così alta valorizzazione, quasi che il criterio ideologico abbia superato i buoni criteri indicati di promozione e creazione del lavoro.

Faccio un esempio su tutti, ma se ne potrebbero citare anche altri. La Regione ha stanziato fondi pubblici per certe opere cinematografiche che non possiamo in alcun modo condividere e per cui manifesto il mio più totale dissenso. Mi riferisco al finanziamento di ben 105.000 euro per la realizzazione del lungometraggio Gli anni amari, celebrativo della vita di Mario Mieli, un personaggio che nel testo Elementi di critica omosessuale del 1977 in un passaggio affermava: “Noi, sì, possiamo amare i bambini, possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di eros. Possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro", e non cito altri passaggi che vi risparmio quest’oggi.

Parliamo di un pensiero pericoloso, indifendibile, da cui la Regione avrebbe dovuto prendere le immediate distanze e condannare, mentre invece ha scelto di finanziare un lungometraggio che vede protagonista proprio questo Mieli, l’autore di queste frasi.

Sulla base del giudizio negativo maturato sul triennio precedente, oggi confermiamo sul triennio 2021-2023 il nostro voto di astensione, già espresso in Commissione. Valuteremo e monitoreremo le scelte che farà la Giunta regionale, ci auguriamo siano meno ideologiche e che mirino più alla valorizzazione del territorio.

Per quanto riguarda invece a risoluzione a prima firma Marchetti, noi condividiamo le richieste di prevedere sostegni straordinari alla rete di sale cinematografiche tradizionali, nonché il fatto di porre più attenzione a livello regionale e a livello nazionale al settore, voteremo per parti separate, quindi favorevolmente agli impegni, ma ci asterremo, per i motivi citati durante il mio intervento, a tutte le premesse.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Passo la parola alla consigliera Bondavalli. Prego.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente, e grazie alla relazione e al lavoro svolto dall’assessore Mauro Felicori.

Io invece parto da un dato riferito alla programmazione precedente, ovvero quello inerente le ricadute economiche che la produzione cinematografica e audiovisiva è stata in grado di generare a vantaggio del territorio concretamente. Si tratta di oltre 30 milioni di euro, risultato che evidenzia quanto il sostegno al comparto in oggetto insieme al contesto artistico e di intrattenimento coinvolga direttamente il territorio in chiave economica e anche in chiave di promozione turistica.

Il pubblico che assiste alle produzioni cinematografiche e audiovisive ha modo di osservare e conoscere ambientazioni, nelle quali successivamente è magari anche incentivato a recarsi, in riferimento in particolar modo a quegli ambiti non inclusi nei grandi circuiti turistici, ai quali va riservata ovviamente un'azione di ulteriore valorizzazione.

Per questa ragione la promozione del territorio ha costituito un punto cardine dell’attività svolta dalla Film Commission regionale negli appuntamenti internazionali, ai quali ha partecipato con le proiezioni di film sostenuti dal Fondo regionale dedicato, mediante iniziative importanti di marketing che hanno accompagnato gli eventi, grazie anche alla collaborazione con le ambasciate o agli Istituti italiani di cultura all’estero.

Veniamo al triennio 21-23, che vede la conferma degli incentivi alla produzione e il supporto al consolidamento dei risultati ottenuti nel Piano precedente insieme alla strutturazione di un sistema cinema audiovisivo ancora più forte, ancora più competitivo.

Il comparto cinema, peraltro, è stato detto qui in quest’aula e l’abbiamo visto, purtroppo, ha pesantemente sofferto nel corso del 2020, registrando una riduzione di introiti pari a diversi milioni di euro nella nostra regione, anche nella nostra regione, durante il lockdown. Ad essi andranno sommate le cifre delle chiusure di questi mesi per realizzare fino in fondo la gravità delle mancate entrate dell’intero settore. Anche per questo è importante che tra gli obiettivi indicati nel programma si auspichi un aumento del fondo di dotazione della legge considerando che per il cinema è fondamentale mantenere alto il profilo della progettualità anche per sostenere le professionalità che qui lavorano evitando così il rischio peraltro concreto di disperdere competenze importanti.

C’è la necessità di ripartire con equilibrio e ripartire le risorse dei fondi attribuiti tra le due grandi aree di intervento che alimentano il sistema regionale, ossia quella della promozione e quella della produzione.

Per quanto riguarda la gestione del Fondo per l’audiovisivo penso vada sottolineata la priorità riconosciuta alla originalità e qualità progettuale, ma anche alla solidità finanziaria e consolidata capacità produttiva, alla valorizzazione del territorio che abbiamo più volte richiamato con un relativo impatto economico e occupazionale, alla sostenibilità ambientale e sociale, alla strategia di marketing, ai contenuti e alle modalità produttive innovative. Essi configurano l’ambito come una vera e propria industria della cultura, industria sostenibile della cultura. Ha fatto riferimento prima a questo anche l’assessore Felicori nella sua relazione corrispondendo così a pieno alla visione di fondo che sottende l’intero Piano oggi in esame.

Non è da trascurare il ruolo attribuito alla Fondazione Cineteca di Bologna. Si tratta di una realtà il cui profilo va oltre i confini nazionali e che dunque è di riferimento e traino per l’intero settore regionale.

Solo due parole sulla risoluzione che è stata giustamente abbinata a questo programma, a cui ho apposto anche la mia firma, che è proprio finalizzata a sostenere la rete delle sale cinematografiche della Regione, attraverso ristori specifici da assegnare con l’ausilio di fondi governativi.

Condivido la necessità di provare a conservare un vero e proprio patrimonio, quello delle piccole sale, che anima in particolare i centri storici e le aree più decentrate, per le quali costituisce occasione di socialità, ma soprattutto di crescita civile, sociale e culturale. Si tratta sempre, a tutti gli effetti, di realtà che fanno comunità e che qualificano le nostre comunità.

Ci rendiamo perfettamente conto di quanto si ampli costantemente la platea di coloro che, comprensibilmente, si trovano in una situazione di difficoltà dal punto di vista lavorativo, dovuto a questa emergenza pandemica. In questo caso specifico, si aggiungono ‒ credo ‒ gli effetti di impoverimento socioculturale che la chiusura delle piccole sale cinematografiche in questione determinerebbe nei confronti delle comunità.

Anticipo, ovviamente, il parere favorevole al programma da parte della Lista Bonaccini Presidente.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Bondavalli.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Solo per aggiungere poche parole alle considerazioni che sono già state svolte durante il dibattito da altri colleghi, a partire, ovviamente, dal collega Amico. Due parole per ringraziare l’assessore e l’assessorato per il lavoro che è stato fatto e che si sta portando avanti su un ambito strategico per quello che riguarda la programmazione culturale della nostra regione. Ma non solo culturale. Vorrei dirlo con chiarezza.

Ha fatto prima un passaggio nel suo intervento la consigliera Marchetti, e lo condivido particolarmente, quando ha ricordato che la legge, da cui origina il programma di cui stiamo discutendo, fu una legge approvata alla fine, fu l’ultimo atto della legislatura 2010-2014, che si chiuse, come ricordiamo, con qualche mese di anticipo. In quel luglio del 2014 l’Assemblea votò proprio come ultimo atto la legge sul cinema, quella che abbiamo come riferimento, sull’audiovisivo e sul cinema. Fu una legge che ebbe... Fu il coronamento di un lavoro congiunto di più assessorati. Fu un lavoro che coinvolse, ovviamente, l’assessorato alla cultura, ma anche l’assessorato allo sviluppo economico. Insomma, si intrecciarono diverse competenze, diverse sensibilità, proprio perché c’era, certo, sì, il tema della promozione culturale, ma c’era anche e soprattutto, voglio dire io, l’attenzione alle ricadute economiche che il mondo della cultura produce. Ricordiamolo sempre, e credo sia giusto farlo anche in questa occasione: quando parliamo di cultura parliamo anche e soprattutto ‒ lo vorrei ricordare ‒ di un settore, di un comparto che nella nostra regione conta circa 35.000 imprese, oltre 70.000 addetti, ovviamente non solo cinema, ma nella filiera complessiva del settore culturale, di cui la parte cinematografica e l’audiovisivo è un segmento importante.

Quell’attenzione alla interrelazione tra programmazione culturale e ricadute economiche, che poi vuol dire anche occupazione, credo debba essere una stella polare che guida e che ha guidato gli interventi sul settore.

Il lavoro è stato un lavoro positivo (lo voglio dire con chiarezza), quindi anticipo anche il nostro voto ovviamente favorevole.

Le ultime due parole che voglio spendere rispetto a questo argomento è anche questo un tema che è già stato toccato, ma sul quale ritorno. Insieme al programma abbiamo presentato una risoluzione che va nella direzione di chiedere un’attenzione, che sappiamo che sarà raccolta dalla Giunta, per le particolari difficoltà nelle quali versano oggi le sale cinematografiche, che sono il punto finale della filiera dell’audiovisivo e del cinema.

Le sale cinematografiche dei territori di periferia, di provincia sono particolarmente colpite dalle condizioni in cui purtroppo il comparto oggi è confinato a causa delle misure di contenimento del Covid, quindi è giusto, necessario, doveroso e credo sia positivo che la nostra Regione si faccia carico, provando a dare un contributo e quindi una forma di parziale ristoro a fondo perduto, come abbiamo fatto per altri settori, anche per le sale cinematografiche, per le piccole sale cinematografiche in particolare di periferia, che, come dicevo, hanno subito e stanno subendo particolarmente le condizioni delle chiusure imposte dal Covid.

Come diceva prima qualche collega, in effetti la presenza di una sala cinematografica spesso e volentieri in alcuni territori più periferici rappresenta non solo un elemento importante per la vita culturale di quelle comunità, ma anche e soprattutto dal punto di vista sociale, perché è comunque un presidio importante, spesso esistono territori come ad esempio l’Appennino bolognese, in cui da Sasso Marconi fino a Pistoia esiste un solo cinema, che è l'Alto Reno Terme, in posizione baricentrica rispetto alle due località, ma in un’intera vallata che attraversa più province,  due regioni, e ha un bacino di popolazione che supera gli 80.000 abitanti esiste un solo cinema, che è un presidio fondamentale, non solo per la fruizione dell’attività cinematografica, ma anche e soprattutto un punto di riferimento culturale e sociale, come dicevo.

Dobbiamo provare a dare sostegno per quello che possiamo, ovviamente, con i limiti che anche la nostra Regione ha dal punto di vista del bilancio. Però, credo sia importante sostenere e dare un segnale a questa realtà, alle tante realtà come quella a cui ho fatto riferimento di cui è punteggiata la nostra Regione che, lo ricordo, se non dico un’inesattezza, è la Regione che in Italia ha il maggior numero di sale cinematografiche. Vuol dire un tessuto molto importante che rischia in questo frangente, rischia conseguenze pesantissime al pari di altri settori, perché, ovviamente, le conseguenze della crisi sanitaria si fanno sentire in tanti settori.

Oggi, però, parliamo in particolar modo di questo e credo sia giusto sostenere queste realtà, quindi abbiamo sottoscritto, condividiamo e sosteniamo quell’ordine del giorno e sono sicuro e certo che, come abbiamo già avuto modo di discutere in sede di approvazione del bilancio di previsione per il 2021, saranno stanziate delle risorse. Ovviamente, non saranno infinite, però si parlava di almeno un milione di euro da destinare al sostegno alle sale cinematografiche di periferia. Credo sia un segnale importante. Concludo rinnovando l’apprezzamento per il lavoro svolto su un settore così importante.

Il nostro voto sarà favorevole e il nostro sostegno è pieno. 

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi.

Non ho altri iscritti a parlare.

A questo punto, per la replica, passo la parola all’assessore Felicori.

In extremis si è iscritta la consigliera. Se vuole intervenire adesso, non è un problema. Prego, consigliera Zamboni.

 

ZAMBONI: Molto brevemente per esprimere parole di apprezzamento. Il bilancio degli anni di funzionamento della legge sulle attività cinematografiche e festival nel triennio 2018-2020 è un bilancio positivo, i dati sono tutti in crescita, in crescita sia quantitativa che qualitativa: dall’incremento del fondo arrivato a 2,5 milioni nel 2020, al trend costante di aumento delle domande di finanziamento, fino all’aumento delle ore lavorate e delle maestranze coinvolte.  

È assolutamente apprezzabile anche la varietà geografica della provenienza di chi ha beneficiato dei contributi. Tra questi spicca anche una casa di produzione inglese. Naturalmente, accresce il prestigio del lavoro che è stato fatto anche il riconoscimento che è andato a Volevo nascondermi, il film di Giorgio Diritti su Ligabue, e al film Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani, due casi che testimoniano in modo particolare la qualità delle opere realizzate in Regione.

La Cineteca di Bologna ‒ è stato ricordato prima ‒ è un patrimonio culturale e professionale non solo del capoluogo bolognese, non solo della Regione, ma del mondo intero. Chi frequenta il Festival Ritrovato sa benissimo di cosa sto parlando. Così come il prestigio e la credibilità sul piano internazionale che si è conquistata la Cineteca anche per le attività di restauro di pellicole che, giustamente, devono essere salvate dalla distruzione.

Anticipo che Europa Verde è favorevole all’aumento del fondo. Riteniamo che sostenere la produzione di cultura, tanto più in questa fase di restrizioni che limitano sia le attività di produzione che, purtroppo, anche le attività di fruizione, quindi moltiplicare anche nelle periferie del territorio regionale luoghi e modalità di fruizione, tenendo conto dell’impasse attuale e della necessaria spinta che va impressa alla ripartenza, fare cultura, produrre cultura vuol dire anche produrre economia, produrre quell’economia sana che non consuma territorio, non consuma risorse, se non mette a disposizione risorse intellettuali e professionali.

Continuare in questa produzione è assolutamente un modo per garantire anche una migliore qualità di vita dei cittadini. Pertanto, voteremo a favore dei provvedimenti presentati.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

A questo punto, la parola all’assessore Felicori.

 

FELICORI, assessore: Grazie, presidente.

Innanzitutto ringrazio il Consiglio per tutti i contributi ricevuti. Voglio solo rispondere su alcuni pochi punti. Prima di questo, penso sia doveroso da parte mia e da parte del Consiglio ringraziare le persone che hanno realizzato questi obiettivi. Questi tre anni di successi nascono da un assessorato diretto da Gianni Cottafavi e da un ufficio diretto da Fabio Abagnato, che con tutti i colleghi hanno costruito questo prodotto di cui possiamo andare fieri.

Vorrei dire solo un paio di cose di precisazione, una su festival e rassegne. L’ho un po’ trascurato nella relazione, ma sono abbastanza convinto di questo: abbiamo degli ottimi festival, secondo me i nostri festival non hanno un problema qualitativo, qualcosa sono anche riuscito a vedere, sono festival che nascono dall’amore e dall’intelligenza di tanti ragazzi spesso giovani, competenti, sparsi nel territorio, anche in centri minori, e svolgono un’importante funzione di acculturazione, di diffusione della cultura cinematografica, che poi è cultura tout-court.

Cosa dobbiamo fare? Intendendo il cinema in funzione anche industriale, dobbiamo aumentare la capacità di questi festival di essere motore di distribuzione, di circolazione, di essere fattore economico, perché il festival poi è come una fiera in un certo senso, quindi dobbiamo accentuare di più questo aspetto.

Adesso i festival sono ancora quella cosa che rende meravigliosamente ricco il nostro territorio, mi è capitato di andare a festival e ho passato una serata meravigliosa in un piccolo borgo, una piccola città vicino a Piacenza, e uno vede una serata così e dice "beh, questa è una regione fortunata, una regione baciata da Dio, se si può vivere una serata così!".

Accanto a questo diciamo sempre che cultura è anche industria, quindi dobbiamo aumentare di questi festival la forza commerciale, questo è la cosa che secondo me è importante dire.

Vengo alla questione delle sale. Condivido totalmente la risoluzione, questa questione delle sale è una questione molto importante ed è giusto occuparsene sia in permanenza... lo dicevo, non solo difendere, ma sviluppare, se vogliamo che queste sale sopravvivano davvero nelle scelte delle persone, perché noi possiamo fare 6000 cose, ma chi decide se le sale sopravvivranno sono le persone che di sera si mettono cappotto e sciarpa e vanno al cinema, dobbiamo far fare un salto a queste sale.

Molte di queste sale non sono competitive dal punto di vista degli standard qualitativi a cui siamo abituati, noi siamo abituati sempre più a stare in posti di qualità, con l’aria condizionata, le poltrone, le migliori tecnologie, si sente bene, quindi la difesa delle sale deve essere una difesa attiva anche con investimenti appunto per farne dei gioielli dal punto di vista tecnologico e ambientale, del design. Però, stiamo anche attenti che il nostro discorso sul cinema e sulle piattaforme non guardi solo indietro.

C’è sempre in questa componente… I progressi tecnologici, culturali fanno sempre qualche danno, quindi è sempre ragionevole difendere anche… Ci sono delle cose che vanno difese assolutamente e le sale sono fra queste. Mentre difendiamo le sale teniamoci anche aperti a capire come i problemi chiave della cultura si pongono anche nelle nuove condizioni, e qui scattano le grandi domande. Il digitale, le piattaforme, la globalizzazione delle reti che cosa produrrà? Per esempio, nel rapporto fra le grandi multinazionali dell’audiovisivo e il piccolo produttore di Casalecchio peggiorerà questo divario o migliorerà? Il digitale è un’opportunità dal punto di vista del piccolo contro il grande, per usare una dialettica ben nota ed elementare? Migliorerà i rapporti fra le nazioni a livello mondiale o li peggiorerà? Siamo riusciti quest’anno anche a fare delle cose con la Commissione europea. Il cinema africano che cosa sarà nei prossimi anni? Il cinema dei Paesi arabi che cosa sarà nei prossimi anni? In tutte queste cinematografie minori noi cerchiamo come Italia di non entrare, perché a livello di mercato mondiale noi stessi siamo dentro una difficoltà di permanenza.

Dal punto di vista delle diseguaglianze sociali queste nuove piattaforme che cosa produrranno? Più disuguaglianza o meno disuguaglianza? Sono un’opportunità?

Vi confesso che a nessuna di queste domande sono in grado non solo di dare una risposta, ma neanche di imbastire una pista di ricerca adeguata, però dobbiamo tener vivo che mentre difendiamo le cose che sappiamo, che sono sicuramente delle cose buone, perché un cinema in ogni piccolo borgo, un cinema d’essai in ogni città sono cose vitali che dobbiamo difendere con le unghie e con i denti, Spadone e Gladio, mentre facciamo le cose sicure teniamo la testa e il cervello aperto alle cose nuove perché dobbiamo essere in grado di stare in queste nuove frontiere, soprattutto se siamo una grande Regione come noi siamo. 

Mi dispiace che il consigliere Montevecchi mi dia solo l’astensione. A me piacciono molto i voti a favore, però mi consolo perché ho un obiettivo politico per il prossimo triennio: quello di conquistare il suo voto.

Grazie a tutti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Felicori.

A questo punto, passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte sul provvedimento e sulla risoluzione, ricordando che ogni Gruppo ha cinque minuti a disposizione.

Chi vuole intervenire per dichiarazione di voto, prima di passare alle votazioni del provvedimento e della risoluzione? Consigliera Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Francesca: Naturalmente per esprimere il voto favorevole del Gruppo del Partito Democratico, alla luce anche delle considerazioni fatte in precedenza.

Mi preme ringraziare, riguardo alla risoluzione, per il lavoro congiunto i colleghi del Partito Democratico, ma anche e soprattutto i colleghi di maggioranza, Bondavalli, la vicepresidente della Commissione cultura e il consigliere Amico. È stato un lavoro che ha portato alla redazione di questo dispositivo congiunto. Abbiamo raccolto anche delle richieste. Credo vada valorizzato anche su questo. Accolgo favorevolmente che c’è una convergenza anche da parte di alcuni Gruppi delle opposizioni.

Chiudo dicendo che il tema del digitale ha rappresentato già un’opportunità rispetto alle piattaforme. Pensiamo solo alla Costa. Credo che le due tematiche debbano continuare a camminare su binari paralleli, soprattutto in questo momento, come abbiamo già detto, di forti restrizioni, dove le piccole sale cinematografiche possono ancora rappresentare l’unico veicolo per garantire il diritto alla fruizione.

È stato un lavoro positivo, che continueremo anche a monitorare e a tenere aggiornato nei lavori della Commissione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Altri in dichiarazioni di voto?

Prego, consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Prendo atto dell’appello accorato dell’assessore Felicori, di cui credo non ci fosse bisogno. La passione che muove l’assessore è palpabile, si vede su ogni questione che ci troviamo ad affrontare e che lui stesso affronta, e questa è una cosa che apprezzo.

Come apprezzo l’impegno inserito all’interno di questo atto che ci troviamo oggi a votare, l’impegno rivolto anche alle piccole sale cinematografiche, per cui il nostro voto sarà favorevole sia sull'atto che allo stesso modo sulla risoluzione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Altre dichiarazioni di voto? A questo punto, non avendo altre dichiarazioni di voto, metto in votazione il provvedimento, la proposta di legge 2069 della Giunta, recante "Programma regionale in materia di cinema e audiovisivo. Priorità e strategie di intervento per il triennio 2021-2023".

Dichiaro aperta la votazione. Vi lascio qualche secondo in più.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Astenuti 17

 

È approvata.

 

La proposta è approvata.

Adesso passiamo alla votazione della risoluzione 2260, a prima firma Marchetti Francesca. La votiamo in due tempi. Votiamo la prima parte.

Dichiaro aperta la votazione della prima parte.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 26

Astenuti 17

 

È approvata.

 

La risoluzione è approvata.

Adesso votiamo la seconda parte della risoluzione, perché è stata approvata la prima parte.

Dichiaro aperta la votazione della seconda parte.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 41

Astenuti 2

 

È approvata.

 

Anche la seconda parte della risoluzione è approvata.

 

OGGETTO 1917

Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a porre in essere uno stanziamento specifico, mediante una procedura semplificata, finalizzato a rifondere, con risorse a fondo perduto, i costi sostenuti dalle attività produttive che hanno subìto una sospensione totale o parziale a seguito del DPCM del 24 ottobre o di provvedimenti precedenti. A firma del Consigliere: Tagliaferri

(Continuazione discussione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati all’oggetto 1917, una risoluzione che impegna la Giunta regionale a porre in essere uno stanziamento specifico, mediante una procedura semplificata, finalizzato a rifondere, con risorse a fondo perduto, i costi sostenuti dalle attività produttive che hanno subìto una sospensione totale o parziale a seguito del DPCM del 24 ottobre o di provvedimenti precedenti.

La risoluzione è a firma del consigliere Tagliaferri.

Voglio ricordare che era già stata aperta la discussione su questa risoluzione nella seduta pomeridiana dell’11 dicembre 2020.

Chiedo chi vuole intervenire nel dibattito di oggi su questa risoluzione. Ovviamente, ricordo che ogni consigliere ha dieci minuti. Quindi, chi è già intervenuto ha un tempo residuo, invece chi vuole intervenire oggi per la prima volta ha dieci minuti a disposizione.

Prego, collega Barcaiuolo.

 

BARCAIUOLO: Grazie, presidente. Solo per dire che ovviamente condivido l’impianto della mozione del collega Tagliaferri, che va a ricalcare una situazione assai drammatica per quelle che sono di fatto le attività produttive.

Solo per ricordare l’ultimo studio della CGIA di Mestre, di fatto su, 423 miliardi di mancati incassi per le attività produttive, i cosiddetti "ristori" stanziati fino ad oggi corrispondono solo a 29 miliardi. Voi capite che questo ci pone in maniera assolutamente differente anche rispetto ai cosiddetti "ristori" che altri Stati europei hanno stanziato, altri Governi europei hanno stanziato rispetto alle proprie attività imprenditoriali e produttive, quindi è evidente che con quest’atto si chiede alla Regione di fare evidentemente non tutto, perché il compito non è solo quello della Regione, ma la Regione può avere una funzione di ausilio e complementare rispetto a quegli aiuti statali che ancora mancano, ma che sarebbero assolutamente necessari.

Faccio presente che la Regione Piemonte ha in questo investito parecchio e i risultati si iniziano a vedere rispetto all’apprezzamento. Se non si riesce a fare un vero approfondimento rispetto alla differenza, a quel delta assolutamente non colmato e non colmabile tra i vecchi fatturati del 2019 i mancati incassi di oggi nelle varie categorie e attività produttive (poi sappiamo che c’è stato chi è stato molto danneggiato e chi magari leggermente meno), ma è evidente che la soluzione non può che essere quella di venire incontro.

Purtroppo abbiamo invece ascoltato un senatore a vita che oggi si appresta a votare (speriamo inutilmente) la fiducia al Governo, Mario Monti, che invece ha dichiarato apertamente che non bisognerebbe dare ristori alle ditte, alle partite IVA che stanno fallendo, ma bisognerebbe accompagnarle quasi con una dolce morte, quasi con una eutanasia del nostro tessuto produttivo.

Noi evidentemente la pensiamo in maniera assolutamente opposta, la pensiamo in maniera assolutamente contraria. Pensiamo che il tessuto connettivo della nostra società, la nostra rete di attività produttive, di piccole imprese, di artigiani, di partite IVA siano i nervi su cui costruire la rinascita anche economica dell’Italia ed è per questo che chiediamo alla Regione di fare una piccola parte, di fare la propria parte.

Mi auguro chiaramente che questa risoluzione possa essere approvata dall’intera aula, perché in questa mozione non c’è nulla di ideologico, non c’è nulla che riguardi i collocamenti diversi delle forze politiche che albergano in quest’aula, ma è sicuramente una risoluzione di assoluto buon senso anche per dare un segnale a coloro i quali legittimamente e giustamente protestano magari a volte andando anche oltre a quelle che sono le regole e che sono ovviamente i dettati normativi o amministrativi. Dico normativi e amministrativi e mi sto chiaramente riferendo alla manifestazione che c’è stata negli ultimi giorni rispetto ai ristoratori di “Io apro”, una manifestazione che sicuramente andava contro le normative, i DPCM, quindi non normative vere e proprie, ma semplicemente atti amministrativi, che però non mi sento di biasimare, soprattutto se questa manifestazione è uno spot, è un grido d’allarme e rimane un grido d’aiuto.

Non possiamo lasciare queste categorie assolutamente abbandonate. La Regione non può risolvere, lo sappiamo benissimo, qualsiasi problema, ma può sicuramente fare la propria parte. Io mi auguro che con il voto di questa risoluzione anche la Regione Emilia-Romagna mandi un segnale a coloro i quali da un punto di vista economico stanno pagando la crisi più di altri.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Consigliere Facci, prego.

 

FACCI: Grazie, presidente.

Brevemente, questa risoluzione tocca un tema, purtroppo, di estrema attualità. Lo ha ricordato il collega Barcaiuolo. È di pochi giorni fa la dichiarata comunicazione dei dati statistici che riguardano il 2020, quanto è stata l’incidenza dei ristori sull’ammontare della perdita delle attività imprenditoriali. Si parla del 7 per cento. Voi capite che stiamo parlando di un comparto imprenditoriale che non può, ovviamente, sopravvivere se questa è la misura dei ristori a livello nazionale. A livello nazionale, ovviamente, c’è chi in questi momenti, in questi giorni sta cercando di porre rimedio. Noi dobbiamo fare la nostra parte. In questo senso va la richiesta, che condividiamo e apprezziamo interamente, a prima firma del collega Tagliaferri.

Mi permetto di fare delle riflessioni. Le riflessioni sono che non solo la Regione dovrebbe permettere con risorse proprie di integrare quello che a livello nazionale non arriva e che manca; la Regione dovrebbe anche comportarsi diversamente nell’individuare le linee guida. La questione, per esempio, che questa Regione non consente alle attività di ristoro, di ristorazione tradizionali, che abbiano convenzioni in essere con aziende o comunque con realtà imprenditoriali di svolgere il servizio di mensa è gravissimo, è un atteggiamento restrittivo assolutamente grave. Abbiamo denunciato la differenza di trattamento, chiamiamola così, disparità di trattamento con altre Regioni, che, invece, avevano permesso, nell’interpretazione del DPCM, lo svolgimento dell’attività di mensa, naturalmente a chi avesse la convenzione. Questo sarebbe già uno strumento nella disponibilità della Regione, di permettere quantomeno un’attenuazione dei risultati comunque negativi che sono legati alla chiusura forzata, a seconda delle colorazioni dei territori.

L’altra questione sottovalutata da parte della Regione riguarda quello che in questa risoluzione viene indicato come una doverosa attenzione ai costi sostenuti per gli interventi di sicurezza sanitaria.

Sappiamo che tutte le realtà imprenditoriali, specie quelle naturalmente a contatto con il pubblico, hanno dovuto adeguare e hanno dovuto adottare accorgimenti, hanno dovuto acquistare prodotti per la sanificazione, hanno dovuto dotarsi anche di costosi meccanismi per la doverosa prevenzione del contagio, quindi prevenzione sanitaria, ma lo hanno fatto anche nella promessa di ristori a livello nazionale, di contributi sulle spese che in realtà (è stato oggetto di una precedente nostra interrogazione) non sono arrivati nella misura che era stata promessa, che era quella del 60 per cento.

Abbiamo avuto quindi un comparto imprenditoriale che è stato da questo punto di vista letteralmente abbandonato dallo Stato. Auspichiamo che da parte della Regione vi possa essere una quantomeno parziale compensazione di questi mancati sgravi.

Un altro aspetto che ritengo vada evidenziato è quello connesso ai ristori che sono stati legati alla differenza di fatturato fra il 2020 e il 2019. Non sfuggirà a nessuno in quest’Aula come molte aziende, molte attività che hanno avuto la sfortuna di aprire sul finire del 2019 o addirittura all’inizio del 2020 siano rimaste tagliate fuori, perché ovviamente non avevano un parametro storico da portare in osservazione, hanno avuto una quota forfettaria solamente dopo l’estate, ma voi capite che è assolutamente insufficiente per poter compensare anche in minima parte chi ha provato a fare attività lavorativa magari anche investendo, magari investendo anche in risorse umane, magari facendo anche contratti e assunzioni di personale.

Questi oggi continuano a essere dimenticati.

La risoluzione nonostante sia datata 4 novembre è tremendamente e drammaticamente attuale, perché pone un tema che, purtroppo, è tutt’oggi all’ordine del giorno e in qualche modo sintetizza l’autentico dramma che stanno vivendo migliaia di imprese su tutto il territorio nazionale e naturalmente anche sul nostro territorio regionale.

Pertanto esprimiamo non solo il voto favorevole alla risoluzione, ma auspichiamo che vi sia da parte della maggioranza e quindi della Giunta quella sensibilità e quell’attenzione che in questi mesi, purtroppo, non è stata sempre presente e sempre precisa nell’individuare le problematiche cui realmente destinare le nostre risorse.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

Al momento non abbiamo altri iscritti. Comunque, sono le ore 12,58, quindi chiuderei la seduta del mattino. Ci rivediamo alle 14,30 per continuare con la risoluzione in oggetto.

Grazie a tutti.

 

La seduta ha termine alle ore 12,59

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADA’, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori: Paolo CALVANO, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Barbara LORI, Alessio MAMMI, Paola SALOMONI.

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Andrea CORSINI, Irene PRIOLO.

 

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 2069

Proposta d'iniziativa Giunta recante: "Programma regionale in materia di cinema e audiovisivo ai sensi della l.r. n. 20/2014, art. 12. Priorità e strategie di intervento per il triennio 2021-2023". (37)

 

Titolo:2069 - votazione proposta

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 27

Astenuti: 17

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella


Astenuti

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco


 

OGGETTO 2260

Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere sostegni straordinari alla rete di sale cinematografiche “tradizionali” della regione e a porre l’attenzione, anche a livello nazionale, al ruolo delle sale cinematografiche attraverso una politica di sostegno al settore. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Amico, Bondavalli, Zappaterra, Costi, Costa, Bulbi, Tarasconi, Pillati, Maletti, Montalti, Soncini, Mori, Caliandro, Daffadà, Mumolo, Rossi, Rontini, Sabattini, Fabbri, Taruffi, Bessi

 

Titolo:2260 - votazione I parte risoluzione

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 26

Astenuti: 17

Non votanti: 1

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco

 

 

 

Titolo:2260 - votazione II parte risoluzione

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 41

Astenuti: 2

Non votanti: 1

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Bargi Stefano; Pompignoli Massimiliano


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Occhi Emiliano

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del regolamento interno

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

PETIZIONE

 

2273 - Petizione popolare in merito alle attività estrattive nei siti di Albarola e di Canova (PC). (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 78 del 22 12 20)

 

 

INTERROGAZIONI

 

2311 - Interrogazione a risposta scritta circa la mancata notifica di fine quarantena agli alunni di una scuola materna di Bologna. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2312 - Interrogazione a risposta scritta circa le infiltrazioni d'acqua nei moduli di terapia intensiva al Policlinico di Modena, e gli eventuali effetti sul mantenimento della continuità assistenziale della struttura. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2314 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la possibilità di inserire tra i metodi di prevenzione finanziabili dal bando di cui alla delibera di Giunta 1796/2020 anche la cd. “irrigazione antibrina”, strumento largamente diffuso nell’agricoltura emiliano-romagnola. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Liverani

 

2315 - Interrogazione a risposta scritta sulle misure di tutela ambientale e contrasto all’inquinamento, con particolare riguardo alla provincia di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2316 - Interrogazione a risposta scritta circa la riapertura degli impianti sciistici dopo il 7 gennaio 2021. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Facci, Pelloni, Liverani, Pompignoli, Montevecchi, Bargi, Catellani, Delmonte, Rancan

 

2317 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai fondi per lo screening neonatale. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2318 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle camere ardenti del Nuovo Ospedale Civile di Baggiovara (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2319 - Interrogazione a risposta scritta circa le verifiche e i controlli effettuati sulle dichiarazioni emesse dalle organizzazioni e associazioni di promozione sociale (onlus) sul territorio regionale, con particolare riguardo a quanto recentemente accaduto a Parma. A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Lisei

 

2320 - Interrogazione a risposta scritta circa i nuovi contagi da COVID-19 registrati nell'ospedale di Castel San Pietro Terme (BO). A firma del Consigliere: Lisei

 

2321 - Interrogazione a risposta scritta sulle linee guida per procedere all'avvio della vaccinazione della popolazione allo scopo di debellare la pandemia da COVID-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2322 - Interrogazione a risposta scritta circa il focolaio Covid alla CRA Venturini ad Imola (BO). A firma del Consigliere: Lisei

 

2323 - Interrogazione a risposta scritta circa il focolaio Covid alla CRA Venturini di Imola (BO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2324 - Interrogazione a risposta scritta sul rischio valanghe sull'Appennino modenese. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2325 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla chiusura della filiale bancaria di Montecreto (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2326 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere i dati dei contagi da COVID-19 in Regione, suddivisi per singolo Comune. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2327 - Interrogazione a risposta scritta sulla mancanza di personale nelle RSA e sulle misure adottate per proteggere gli anziani ospiti. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2328 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attestazione di iscrizione al registro regionale del volontariato della Cooperativa Svoltare onlus. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

2329 - Interrogazione a risposta scritta circa i ritardi nelle revisioni delle bombole dei veicoli ad alimentazione CNG, con particolare riguardo alla provincia di Ravenna. A firma del Consigliere: Bessi

 

2330 - Interrogazione a risposta scritta circa la ripresa delle visite dei parenti agli ospiti delle strutture residenziali socioassistenziali, sociosanitarie e hospice. A firma dei Consiglieri: Facci, Stragliati, Marchetti Daniele, Pelloni, Bergamini, Rancan

 

2331 - Interrogazione a risposta scritta circa la frana in località Madonna di Puianello (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2332 - Interrogazione a risposta scritta circa la terapia che prevede l'utilizzo di plasma iperimmune per il Covid-19. A firma del Consigliere: Lisei

 

2333 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure idonee a prevenire incidenti stradali causati dalla fauna selvatica, e in particolare dai daini. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2334 - Interrogazione a risposta scritta sulla presenza di acque termali in San Martino di Bobbio (PC) e sul futuro dell'area. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2336 - Interrogazione a risposta scritta circa misure di sostegno per i comuni montani della provincia di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2337 - Interrogazione a risposta scritta circa il trasporto pubblico locale (TPL) e le fermate certificate per le persone diversamente abili. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2338 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attività medico-sanitaria ordinaria e la campagna vaccinale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2339 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzo dei fondi Next Generation. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2340 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la possibilità di aiuti ai comuni montani dell'Appennino parmense colpiti dalle abbondanti nevicate delle scorse settimane. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

 

2341 - Interrogazione a risposta orale in commissione sul dissesto idrogeologico e sul taglio sistematico ogni anno di decine di migliaia di alberi sugli argini dei fiumi della regione. A firma della Consigliera: Zamboni

 

2345 - Interrogazione a risposta scritta circa la definizione verso lo sviluppo sostenibile delle priorità per i progetti di alta formazione in ambito culturale, economico e tecnologico. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2346 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la pianificazione sanitaria rispetto alla campagna di vaccinazione anti-covid. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Liverani, Marchetti Daniele

 

2347 - Interrogazione a risposta scritta circa il crollo di un rudere all'interno del parco della Chiusa nel comune di Casalecchio di Reno (Bo). A firma del Consigliere: Lisei

 

2348 - Interrogazione a risposta scritta circa la bonifica dall'amianto nel quartiere Madonnina di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2349 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stabilimento di Celanese (ex Softer) a Ferrara. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico

 

2350 - Interrogazione a risposta scritta circa il piano vaccinale emiliano-romagnolo. A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Tagliaferri, Lisei

 

2351 - Interrogazione a risposta scritta circa la titolazione anticorpale. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini

 

2352 - Interrogazione a risposta scritta circa i fondi per l'installazione dei c.d. varchi elettronici con particolare riferimento al centro storico di Formigine (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2353 - Interrogazione a risposta scritta circa le istruttorie avviate dalla l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di caseifici acquirenti di latte crudo. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2355 - Interrogazione a risposta scritta circa criticità relative all'utilizzo del fascicolo sanitario elettronico. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini

 

2356 - Interrogazione a risposta scritta circa le attività di presidio e piantonamento relative a persone detenute in accesso e ricovero presso i c.d. luoghi esterni di cura con particolare riguardo all’ASMN (Arcispedale S. Maria Nuova) di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

2357 - Interrogazione a risposta scritta circa la bonifica di siti inquinati. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2358 - Interrogazione a risposta scritta circa la nomina di un medico di medicina generale a Massa Finalese (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2359 - Interrogazione a risposta scritta circa il sistema di Gestione dell’Area Amministrativo Contabile delle aziende sanitarie della Regione con particolare riguardo all’AOSP di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

2360 - Interrogazione a risposta scritta circa la presunta somministrazione del vaccino contro il Covid-19, in maniera difforme dal protocollo, presso l’AUSL Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2361 - Interrogazione a risposta scritta circa l'interruzione della fornitura elettrica a causa di guasti nei tralicci del Comune di Fiumalbo (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2362 - Interrogazione a risposta scritta circa la presunta somministrazione del vaccino contro il Covid-19, in maniera difforme dal protocollo, presso l’AUSL Modena. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2363 - Interrogazione a risposta scritta circa l'elettrificazione della linea ferroviaria Ferrara-Codigoro. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2364 - Interrogazione a risposta scritta sull'assegnazione di priorità per vaccinazione anti covid a personale amministrativo delle aziende sanitarie al pari del personale sanitario e di personale e degenti delle CRA A firma dei Consiglieri: Rainieri, Liverani, Pompignoli, Bargi, Pelloni, Occhi, Facci, Rancan, Catellani, Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati, Delmonte, Montevecchi

 

2365 - Interrogazione a risposta scritta circa il trasferimento della chirurgia otorinolaringoiatrica del Policlinico di Sant'Orsola in Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

2367 - Interrogazione a risposta scritta circa la richiesta di intervento e aiuti agli enti locali per le precipitazioni nevose. A firma dei Consiglieri: Daffada', Mori, Bulbi, Caliandro, Costi, Rontini, Bondavalli, Pillati, Fabbri, Montalti, Rossi, Sabattini

 

2368 - Interrogazione a risposta scritta circa le carenze di organico di Medici di Medicina Generale e di Medicina di Continuità a Lama Mocogno (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2369 - Interrogazione a risposta scritta circa la rottura di un binario sulla linea ferroviaria RFI Modena-Mantova, nei pressi di Carpi (MO). A firma della Consigliera: Piccinini

 

2370 - Interrogazione a risposta scritta circa il riconoscimento della Repubblica dell’Artsakh (Nagorno Karabakh). A firma del Consigliere: Lisei

 

2371 - Interrogazione a risposta scritta circa i criteri di scelta tra i vaccini Pfizer e Moderna, nonché circa i tempi di avvio della somministrazione dei vaccini alla popolazione non rientrante nelle categorie con priorità. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2373 - Interrogazione a risposta scritta circa l'organizzazione ed i dati riguardanti le vaccinazioni, con particolare riguardo alla disponibilità dei vaccini. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2374 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative che la Giunta regionale intende adottare affinché la frazione di Sassatella nel Comune di Frassinoro possa essere servita dal gas metano. A firma del Consigliere: Pelloni

 

2375 - Interrogazione a risposta scritta circa la messa a disposizione di tamponi veloci per le scuole in caso di contagio. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Liverani, Bergamini, Rancan, Stragliati

 

2378 - Interrogazione a risposta scritta circa l'alluvione di Nonantola del dicembre 2020. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2379 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura dell’ultimo sportello bancario a Ligonchio, comune di Ventasso (RE). A firma della Consigliera: Castaldini

 

2380 - Interrogazione a risposta scritta circa dismissione e smantellamento della cabina di verniciatura della ditta Tecnoin di Borgo Tossignano. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2381 - Interrogazione a risposta scritta circa l'organizzazione Svoltare. A firma del Consigliere: Iotti

 

2382 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle forniture di autoscale presso i Comandi Provinciali dei Vigli del Fuoco.              A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2383 - Interrogazione a risposta scritta sulla situazione del pronto soccorso nell'Ospedale di Ravenna e le prospettive di soluzione. A firma delle Consigliere: Piccinini, Rontini

 

2385 - Interrogazione a risposta scritta circa misure di sostegno ai piccoli comuni per la gestione dei c.d. piani neve. A firma dei Consiglieri: Rancan, Pelloni, Bergamini, Facci, Occhi, Liverani, Stragliati, Marchetti Daniele, Bargi, Rainieri, Pompignoli, Catellani, Montevecchi, Delmonte

 

2386 - Interrogazione a risposta scritta circa le modifiche al PAIR 2020 con particolare riferimento agli allevamenti intensivi. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2388 - Interrogazione a risposta scritta circa le cc.dd. piattaforme logistiche e la normativa regionale in materia di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2389 - Interrogazione a risposta scritta circa la Cooperativa sociale Svoltare Onlus. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2390 - Interrogazione a risposta scritta circa il finanziamento del progetto Vita Indipendente. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Bargi, Pelloni, Liverani, Pompignoli, Rancan, Rainieri, Montevecchi, Delmonte, Catellani, Facci

 

2391 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le azioni di contrasto alla dispersione scolastica. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2392 - Interrogazione a risposta scritta circa l’estensione dei provvedimenti di ristoro finanziati dal bilancio 2021 alle agenzie di viaggio aperte nel 2020. A firma della Consigliera: Montalti

 

2393 - Interrogazione a risposta scritta circa le Case della Salute nell’Appennino bolognese e la carenza di medici di medicina generale (MMG), con particolare riguardo al Comune di Marzabotto (BO). A firma della Consigliera: Castaldini

 

2394 - Interrogazione a risposta scritta circa i rimborsi collegati alla sospensione dei tirocini extracurriculari. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2395 - Interrogazione a risposta scritta circa la somministrazione vaccinale a chi ha già contratto il Covid-19. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2396 - Interrogazione a risposta scritta circa i danni causati dalla grandine all'Hub di Terapia Intensiva del Policlinico di Modena. A firma dei Consiglieri: Bargi, Pelloni

 

2398 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa i lavori di riqualificazione della strada Porrettana, quale arteria di valenza nazionale del nostro territorio. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2399 - Interrogazione a risposta scritta circa la previsione di una deroga agli spostamenti fra comuni per consentire l’esercizio della caccia di selezione. A firma dei Consiglieri: Bargi, Rainieri, Pelloni, Pompignoli, Marchetti Daniele, Liverani, Stragliati, Occhi, Catellani, Facci, Bergamini, Rancan, Delmonte, Montevecchi

 

2400 - Interrogazione a risposta scritta circa il relitto Berkan B. nel porto di Ravenna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2403 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa la chiusura dell'agenzia del Banco San Geminiano e San Prospero situata nel Comune di Montecreto (MO). A firma della Consigliera: Pigoni

 

2404 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le vaccinazioni somministrate a Modena nella serata del 5 gennaio scorso e sui motivi per cui non è stato predisposto da parte dell'Ausl un adeguato elenco di riserve alla somministrazione. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Bargi, Bergamini, Stragliati, Marchetti Daniele, Rancan

 

2406 - Interrogazione a risposta scritta circa il ritardo nella erogazione di fondi a favore dei tour operator e degli addetti del comparto turistico. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2408 - Interrogazione a risposta scritta circa opere viarie nella provincia di Modena. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Bargi

 

2410 - Interrogazione a risposta scritta circa i riflessi della crisi del Governo della Repubblica in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2412 - Interrogazione a risposta scritta circa la sponda del canale Candiano in Porto Corsini, Ravenna. A firma del Consigliere: Liverani

 

2413 - Interrogazione a risposta scritta circa la rispondenza delle strutture di ricovero e custodia di cani e gatti, oasi e colonie feline, ai requisiti previsti dalla Delibera 1302/2013. A firma dei Consiglieri: Bargi, Pelloni, Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati

 

2414 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa ulteriori proposte a favore degli studenti per il recupero degli approfondimenti formativi non consolidati e il contenimento della dispersione scolastica. A firma dei Consiglieri: Bondavalli, Caliandro

 

2415 - Interrogazione a risposta scritta circa il divieto di affissione di manifesti della associazione ‘Pro Vita e Famiglia’ nonché circa la garanzia del rispetto della libertà di espressione e di opinione. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Liverani, Catellani

 

2416 - Interrogazione a risposta scritta circa la proroga dei contratti dei lavoratori somministrati impiegati nelle attività inerenti la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma 2012. A firma della Consigliera: Costi

 

2417 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di inserire come destinatari prioritari della Fase 2 di vaccinazione anti Covid-19 i pazienti immunodepressi, dializzati e destinatari di trapianto. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Pelloni

 

2418 - Interrogazione a risposta scritta circa misure per agevolare l’accesso alle prestazioni di supporto psicologico e psicoterapico. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2419 - Interrogazione a risposta scritta circa l'interpretazione delle linee guida sulle categorie aventi priorità nelle vaccinazioni anti Covid-19. A firma del Consigliere: Lisei

 

2420 - Interrogazione a risposta scritta circa la decisione del TAR inerente la riapertura delle scuole secondarie di secondo grado. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2421 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato di realizzazione del tracciato che insiste sul territorio dell’Emilia-Romagna della Ciclovia Turistica denominata “Ciclovia del Sole”. A firma della Consigliera: Zamboni

 

2422 - Interrogazione a risposta scritta circa le possibili agevolazioni per la sosta a pagamento, a strisce blu, e per il libero accesso alle zone ZTL dei veicoli delle Associazioni di volontariato che svolgono servizio di trasporto sociale sul territorio regionale. A firma delle Consigliere: Soncini, Rontini

 

2423 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attuazione del protocollo di supporto psicologico a studenti e docenti nella fase di crisi da pandemia COVID-19. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Pelloni, Liverani, Montevecchi, Rancan

2425 - Interrogazione a risposta scritta circa il numero delle richieste di SPID rimaste inevase da parte di Lepida. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Occhi, Pompignoli, Facci, Rainieri, Pelloni, Delmonte

 

2426 - Interrogazione a risposta scritta circa i danni provocati dalla presenza di tane negli argini, con particolare riguardo agli argini maestri dei fiumi e corsi d’acqua appartenenti al nodo idraulico modenese. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2427 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le soluzioni possibili per attenuare la pressione sulle strutture ospedaliere e in particolare per rendere più fluido il turnover dei degenti nei reparti Covid-19. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2428 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'impiego dei cacciatori di selezione nella fase pandemica e la gestione del relativo calendario venatorio. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2429 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato attuale dei progetti elaborati dalla Giunta regionale da presentare al Governo per accedere al Recovery Plan. A firma dei Consiglieri: Rancan, Bargi

 

2430 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il Polo logistico di Altedo, nel Comune di Malalbergo (BO), con particolare riguardo all'eventuale proliferazione di poli logistici nella medesima area. A firma del Consigliere: Taruffi

 

2431 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato organizzativo del piano vaccinale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2432 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la gestione delle vaccinazioni presso l’ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

2433 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le politiche per il contrasto alla dispersione scolastica ed il sostegno alla didattica in presenza. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2434 - Interrogazione a risposta scritta sul piano vaccinale anti-covid-19 negli Istituti Penitenziari. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2435 - Interrogazione a risposta scritta circa l'allargamento alle strutture ricettive e alberghiere della platea dei beneficiari del superbonus al 110% previsto dal DL n. 34 del 2020, per la riqualificazione energetica. A firma della Consigliera: Piccinini

 

Interpellanza

 

2409 - Interpellanza circa l’impiego di operatori positivi al covid-19 nei CRA. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

Risoluzioni

 

2344 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a definire le priorità per i progetti di alta formazione, orientandole verso lo sviluppo sostenibile, in ambito culturale, economico e tecnologico. (04 01 21) A firma della Consigliera: Piccinini

 

2366 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a predisporre Progetti Utili alla Collettività volti ad impiegare i percettori del Reddito di Cittadinanza in attività inerenti il contrasto dell’epidemia da Covid-19. (08 01 20) A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2372 - Risoluzione per impegnare la Giunta alla valorizzazione delle qualifiche professionali relative all’arte molitoria con particolare riguardo alle attività connesse ai Mulini Storici. (08 01 21) A firma della Consigliera: Piccinini

 

2376 - Risoluzione per impegnare la Giunta alla adozione di misure di sostegno delle micro, piccole, medie imprese (MPMI) emiliano-romagnole per la riconversione alla produzione di dispositivi medici (DM) o dispositivi di protezione individuale (DPI). (11 01 21) A firma dei Consiglieri: Pelloni, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Facci, Pompignoli, Rainieri, Bargi, Bergamini, Montevecchi, Catellani, Liverani, Rancan, Delmonte

 

2377 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad intervenire per differire l’entrata in vigore delle nuove regole europee in materia di classificazione dei debitori in “default”. (11 01 21) A firma dei Consiglieri: Bessi, Pillati, Bulbi, Caliandro, Montalti, Rossi, Sabattini, Costi, Fabbri, Zappaterra, Mori, Rontini

 

2384 - Risoluzione per impegnare al Giunta regionale circa l’estensione della campagna vaccinale al personale scolastico. (12 01 20) A firma della Consigliera: Piccinini

 

2387 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad assoggettare le cc.dd. piattaforme logistiche alla normativa regionale in materia di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). (12 01 20) A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2401 - Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta della Regione Emilia-Romagna a sollecitare la riapertura dei termini di presentazione per le domande di ammissione alla sessione di Esami di Stato (periti industriali) per l'abilitazione dell'esercizio libere professioni a chi è in possesso dei requisiti ex art.2, co.1, lettera H Ordinanza Ministeriale n.8 del 15.5.2020.(13 01 21) A firma dei Consiglieri: Catellani, Bergamini, Liverani, Montevecchi, Rancan, Stragliati

 

2402 - Risoluzione per impegnare la Giunta a reperire le risorse necessarie alla predisposizione di adeguati programmi di “Back School” per ridurre la sintomatologia e migliorare la disabilità dovuta a lombalgia (LBP) negli operatori sanitari. (13 01 21) A firma dei Consiglieri: Bergamini, Pelloni, Stragliati, Marchetti Daniele

 

2405 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad inserire gli assistenti alla poltrona degli studi odontoiatrici, gli infermieri dei centri medici privati, fisioterapisti e riabilitatori, psicologi, operatori nelle strutture sanitarie private, operatori dei laboratori privati che si occupano di processare tamponi e test sierologici, tra le figure professionali che potranno essere soggette prioritariamente alla vaccinazione contro l’infezione da Covid-19. (14 01 21) A firma dei Consiglieri: Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni

 

2407 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad interagire e collaborare con le Amministrazioni comunali affinché eliminino le imposte a cui sono tenuti i settori della ristorazione e dei bar, fino al perdurare delle limitazioni imposte dalle misure antipandemiche. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2411 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi, anche all’interno della Conferenza Stato Regioni e Province Autonome, al fine di sostenere l'attività venatoria e la propria contrarietà all'abrogazione dell'art. 842 del codice civile. (14 01 21) A firma dei Consiglieri: Rainieri, Facci, Liverani, Pompignoli, Catellani, Delmonte, Montevecchi, Rancan, Bargi

 

2424 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi per sollecitare con tempestività il Governo affinché adotti soluzioni definitive a livello nazionale che permettano una rapida e concreta ripartenza in presenza di tutti i gradi scolastici. (18 01 21) A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Bergamini, Pelloni, Rancan, Montevecchi, Liverani, Stragliati

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

 

1678 - Interrogazione a risposta scritta circa il ripristino dell’erogazione di prestazioni specialistiche e la riattivazione dell’attività del Punto Nascite all’Ospedale di Lugo (RA). A firma del Consigliere: Liverani

 

1679 - Interrogazione a risposta scritta circa il rilevamento dell'inquinamento atmosferico da traffico stradale nel nodo viario di Rastignano (BO). A firma della Consigliera: Piccinini

 

1682 - Interrogazione a risposta scritta circa le prestazioni sanitarie rinviate a causa dell’emergenza Covid 19. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Rainieri, Pelloni, Montevecchi, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Facci, Catellani, Bargi, Delmonte, Liverani, Rancan, Pompignoli

 

1685 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione dei medici di base in provincia di Ravenna con particolare riguardo a Lugo. A firma del Consigliere: Liverani

 

1687 - Interrogazione a risposta scritta circa il reparto di chirurgia d'urgenza dell'Ospedale Maggiore di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

1694 - Interrogazione a risposta scritta circa attività di prelievo e controllo delle specie nel parco Città Campagna in provincia di Bologna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1695 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione di una piattaforma logistica altamente impattante a livello ambientale a Fiorenzuola D'Arda. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1700 - Interrogazione a risposta scritta circa i piani aziendali per il recupero delle prestazioni sanitarie rimaste in sospeso causa Covid-19. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini

 

1702 - Interrogazione a risposta scritta sulla distribuzione di mascherine gratuite negli istituti scolastici, con particolare riguardo agli istituti in Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1704 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto “Revisione della capacità di stoccaggio del III settore della discarica per rifiuti non pericolosi” nel Comune di Castel Maggiore (BO)”. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1707 - Interrogazione a risposta scritta circa l’eventuale impiego dei fondi del “Recovery fund” per completare la ricostruzione del terremoto in Emilia-Romagna del 2012. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1710 - Interrogazione a risposta scritta circa il malfunzionamento del servizio Eleven Sports. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1712 - Interrogazione a risposta scritta circa iniziative volte al sostegno dell'attività delle strutture sportive regionali con particolare riferimento a palestre e piscine. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1716 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni atte a prevenire il ritorno del Covid-19 nelle RSA. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1720 - Interrogazione a risposta scritta circa il Parco della Cittadella in Parma ed il relativo progetto di restyling. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1728 - Interrogazione a risposta scritta circa una recente gara bandita da “Intercent-ER” per l’acquisto di “servizi di sviluppo, evoluzione e gestione dei sistemi informativi di proprietà delle Amministrazioni aderenti”. A firma del Consigliere: Paruolo

 

1729 - Interrogazione a risposta scritta circa nuove misure di finanziamento per l’implementazione del Targa System ed il sostegno ai Comuni per le minori entrate derivanti dal mancato pagamento delle sanzioni previste dal Codice della Strada. A firma del Consigliere: Bergamini

 

1738 - Interrogazione a risposta scritta circa le residenze per anziani della Provincia Bologna a fronte della ripresa dei contagi da Covid-19 A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

1739 - Interrogazione a risposta scritta circa il ritardo della campagna antinfluenzale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1744 - Interrogazione a risposta scritta circa il recupero del complesso monumentale di Montefalcone sito nel Comune di San Polo d’Enza (RE), e la sua restituzione alla comunità. A firma della Consigliera: Piccinini

 

1745 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzo dell’applicazione per smartphone “Immuni” per il contrasto alla diffusione della pandemia da COVID-19. A firma della Consigliera: Piccinini

 

1749 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'interruzione della somministrazione di vaccini. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1750 - Interrogazione a risposta scritta circa la adozione di interventi volti a migliorare l’accesso al punto prelievi di Formigine (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1751 - Interrogazione a risposta scritta circa la adozione di linee guida inerenti le visite agli ospiti delle RSA. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1752 - Interrogazione a risposta scritta circa la adozione di interventi inerenti i controlli sulla applicazione delle disposizioni volte a contrastare la diffusione della pandemia da COVID-19, anche a tutela delle attività economiche. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1753 - Interrogazione a risposta scritta circa l’effettuazione di tamponi in Val d’Arda. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1761 - Interrogazione a risposta scritta circa il trasferimento della sede dell'Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po presso il Ponte Europa di Parma. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

1770 - Interrogazione a risposta scritta circa l’impianto fotovoltaico di Cadeo (PC). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1771 - Interrogazione a risposta scritta circa la classificazione dei ricoverati in terapia intensiva. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini, Rainieri

 

1772 - Interrogazione a risposta scritta circa l’abolizione della prescrizione medica per la somministrazione a minorenni del farmaco "EllaOne". A firma del Consigliere: Lisei

 

1775 - Interrogazione a risposta scritta circa la stabilizzazione di medici, infermieri e personale socio sanitario precario. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1776 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attuale disponibilità e futura necessità di posti letto nei reparti di terapia intensiva. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1779 - Interrogazione a risposta scritta circa l’affidamento di incarico di Direttore Amministrativo presso la Struttura “Servizi gestione interna innovazione e area commerciale” dell’AOSP di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

1780 - Interrogazione a risposta scritta circa l’impiego per i diabetici di nuovi farmaci e nuovi dispositivi da rendere dispensati o rimborsabili dal SSN. A firma dei Consiglieri: Rontini, Caliandro, Bondavalli, Montalti, Soncini, Daffada', Pillati, Zappaterra, Rossi, Bulbi, Sabattini, Fabbri, Tarasconi

 

1787 - Interrogazione a risposta scritta circa la riapertura del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Scandiano e del Punto Nascite presente nello stesso e conoscere inoltre tempistiche ed interventi di adeguamento e potenziamento della struttura. A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi

 

1797 - Interrogazione a risposta scritta circa lo spostamento all’interno dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza del reparto di Rianimazione-Terapia Intensiva al Polichirurgico. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1811 - Interrogazione a risposta scritta circa l'ottemperanza alla legge n.92 del 30 marzo 2004 (Istituzione del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

1812 - Interrogazione a risposta scritta circa il servizio Uber a Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

1820 - Interrogazione a risposta scritta circa tempistiche e finanziamenti per la riapertura del punto nascite di Pavullo. A firma del Consigliere: Bargi

 

1825 - Interrogazione a risposta scritta circa la sovranità territoriale sulla vetta del Monte Bianco. A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri, Barcaiuolo

 

1832 - Interrogazione a risposta scritta circa gli esami medico-clinici per i pazienti oncologici e/o affetti da patologie gravi. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

1833 - Interrogazione a risposta scritta circa il trasferimento dell’attività chirurgica ORL (Otorinolaringoiatria) dal policlinico Sant'Orsola all’Ospedale Bellaria in Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

1836 - Interrogazione a risposta scritta circa la assunzione di personale infermieristico. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1849 - Interrogazione a risposta scritta circa l’esaurimento reagenti presso l’ospedale di Baggiovara (MO). A firma della Consigliera: Castaldini

 

1859 - Interrogazione a risposta scritta circa gli effetti del DPCM del 24 ottobre sulle associazioni del terzo settore, con particolare riferimento all’assistenza dei malati di sclerosi multipla. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini

 

1865 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per sopperire alla carenza di medici di famiglia sul territorio emiliano romagnolo. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1870 - Interrogazione a risposta scritta circa la attuale situazione del reparto di Rianimazione dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza anche alla luce dei disagi rappresentati dei medici anestesisti e rianimatori. A firma del Consigliere: Rancan

 

1872 - Interrogazione a risposta scritta circa l’incremento del personale delle forze dell’ordine nel Comune di Castel San Giovanni (PC). A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

 

1874 - Interrogazione a risposta scritta circa misure urgenti per il contrasto all'epidemia Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1875 - Interrogazione a risposta scritta circa i transiti sulle sommità arginali. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1880 - Interrogazione a risposta scritta circa le persone con disturbi dello spettro autistico e la chiusura delle piscine a seguito della emergenza Covid. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1882 - Interrogazione a risposta scritta circa i beni confiscati alle mafie. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1883 - Interrogazione a risposta scritta circa il fondo “Buon viaggio” ed altre provvidenze a favore degli esercenti servizi di piazza (taxi, noleggio con conducente). A firma del Consigliere: Lisei

 

1884 - Interrogazione a risposta scritta circa gli accordi diretti al rilancio e alla tutela della continuità occupazionale degli impianti Officine Grandi Riparazioni (OGR) con sede a Bologna e Officina Manutenzione Ciclica Locomotive (OMCL) con sede a Rimini. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Caliandro

 

1885 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione di un ospedale di comunità a Molinella (BO). A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

 

1886 - Interrogazione a risposta scritta circa l'estensione dell’uso off-label dei farmaci ormonali anche a coloro che intendono realizzare il cambio anagrafico di sesso senza ricorrere ad alcun intervento chirurgico. A firma del Consigliere: Paruolo

 

1888 - Interrogazione a risposta scritta circa un programma di messa in sicurezza delle persone fragili contro la diffusione del Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1892 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura alle ore 13, anche nei giorni feriali, del Servizio informativo presente all’interno del Padiglione n. 5 del Policlinico Sant'Orsola (Bo). A firma del Consigliere: Lisei

 

1893 - Interrogazione a risposta scritta circa i danni provocati alle attività di fiorista dalla pandemia in atto. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1903 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura notturna dei pronto soccorso di Fiorenzuola e Castelsangiovanni (PC). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1904 - Interrogazione a risposta scritta circa il sorgere di nuovi focolai all'interno di alcune CRA della provincia di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani

 

1906 - Interrogazione a risposta scritta circa la prevista carenza di medici di base a Massa Finalese nel comune di Finale Emilia (MO) e conseguenti rimedi. A firma della Consigliera: Costi

 

1908 - Interrogazione a risposta scritta circa le evenienze in cui si procede ad effettuare i tamponi agli alunni ed al personale scolastico considerati “contatto stretto” e disporre la quarantena, con riferimento agli istituti scolastici della provincia di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

1911 - Interrogazione a risposta scritta circa la ricostruzione del ponte di via Macerato nel comune di Casalfiumanese (Bo). A firma del Consigliere: Lisei

 

1914 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura dei Pronto soccorso di Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni (Piacenza) nelle ore notturne. A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati

 

1924 - Interrogazione a risposta scritta circa il rispetto delle misure anti Covid-19 in occasione delle votazioni per le elezioni presidenziali della Repubblica di Moldavia presso il seggio allestito in Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

 

1926 - Interrogazione a risposta scritta circa la nuova tempistica dei lavori sulla linea ferroviaria Direttissima Prato Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

1927 - Interrogazione a risposta scritta circa gli approvvigionamenti e la disponibilità dei vaccini antinfluenzali. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Marchetti Daniele, Bergamini, Pelloni

 

1928 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi a sostegno delle zone di confine con la Lombardia a seguito delle restrizioni volte al contenimento della pandemia. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1929 - Interrogazione a risposta scritta circa incentivi volti a favorire la mobilità del personale infermieristico. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1934 - Interrogazione a risposta scritta circa la tempistica delle comunicazioni di inizio e termine della quarantena e dell’isolamento domiciliare. A firma del Consigliere: Lisei

 

1947 - Interrogazione a risposta scritta circa la trasmissione delle domande nella prima finestra prevista dal bando per progetti di promozione dell’export e partecipazione a eventi fieristici virtuali nonché circa la seconda finestra programmata per giugno 2021. A firma del Consigliere: Bargi

 

1948 - Interrogazione a risposta scritta circa la nuova Casa della Salute di Fiorenzuola d'Arda (PC). A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati

 

1949 - Interrogazione a risposta scritta circa la Casa della Salute di Bettola (PC). A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati

 

1955 - Interrogazione a risposta scritta circa le comunicazioni tra cittadini ed organi preposti alla gestione dell’emergenza sanitaria da Covid-19. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

1960 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione delle Case Residenza per Anziani (CRA) a fronte della ripresa del contagio da Covid-19. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1962 - Interrogazione a risposta scritta circa il relitto della Berkan B. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

1963 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure per lo svolgimento in sicurezza dei test c.d. sierologici presso le farmacie. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini

 

1964 - Interrogazione a risposta scritta circa il ritardo della refertazione dei tamponi ad alunni delle scuole medie nel territorio faentino. A firma del Consigliere: Liverani

 

1966 - Interrogazione a risposta scritta circa criticità della Unione "Terre d'Acqua". A firma del Consigliere: Lisei

 

1967 - Interrogazione a risposta scritta circa ritardi nella assunzione di operatori di Contact Tracing per il contrasto della diffusione della pandemia. A firma del Consigliere: Lisei

 

1972 - Interrogazione a risposta scritta circa il rispetto degli accordi riguardanti le Officine Grandi Riparazioni (OGR) di Bologna e Manutenzione Ciclica Locomotive (OMCL) di Rimini. A firma dei Consiglieri: Rossi, Caliandro

 

1977 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura nei giorni festivi e prefestivi delle grandi strutture di vendita. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico

 

1979 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi di sostegno degli operatori del settore delle cerimonie, ed in particolare dei fotografi, a seguito della crisi economica dovuta alla diffusione del Coronavirus. A firma della Consigliera: Rontini

 

1985 - Interrogazione a risposta scritta circa il rimborso agli studenti degli abbonamenti al trasporto pubblico locale a seguito della introduzione della DAD. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1986 - Interrogazione a risposta scritta circa misure di sostegno del settore dentistico-odontoiatrico. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

1989 - Interrogazione a risposta scritta circa le elezioni degli amministratori dei consorzi di bonifica. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Pelloni, Bergamini, Montevecchi, Facci, Rainieri, Delmonte, Rancan, Bargi, Pompignoli, Catellani, Liverani

 

1998 - Interrogazione a risposta scritta circa misure regionali di sostegno economico ai settori interessati dall’ordinanza del Presidente della Regione n. 216 del 12 novembre 2020. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Pompignoli, Marchetti Daniele, Catellani, Rainieri, Pelloni, Liverani, Occhi, Facci, Stragliati, Delmonte, Bargi, Rancan, Montevecchi

 

2004 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attività venatoria a seguito dell’ordinanza 13 novembre 2020 del Ministro della salute. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2008 - Interrogazione a risposta scritta circa la caccia del cinghiale nell’Oasi di Torriana. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2018 - Interrogazione a risposta scritta circa i daini della pineta di Classe (RA). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2025 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai ritardi nell'erogazione del contributo per i canoni di locazione da parte dell'Unione dei Comuni della Val d'Enza a soggetti risultanti nella graduatoria definitiva. A firma del Consigliere: Delmonte

 

2027 - Interrogazione a risposta scritta circa l’avvio delle corse del People Mover di Bologna. A firma del Consigliere: Taruffi

 

2029 - Interrogazione a risposta circa le elezioni dei Consigli d’Amministrazione di sette consorzi di bonifica previste per dicembre 2020. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2043 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi di ristrutturazione di ponti sulla strada provinciale n. 308 Fondovalle del Taro. A firma del Consigliere: Rainieri

 

2050 - Interrogazione a risposta scritta circa la erogazione della CIG nonché circa le ricadute del Decreto Ristori sulle imprese ed i lavoratori dell’Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2059 - Interrogazione a risposta scritta circa le deroghe alle limitazioni della mobilità per attività venatoria. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2076 - Interrogazione a risposta scritta circa il ponte sul canale Rigosa Nuova sulla strada provinciale n.10 in località Fontanelle nonché circa la viabilità della Bassa ovest nella provincia di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

 

2077 - Interrogazione a risposta scritta circa deroghe alle limitazioni della mobilità per le guardie ecologiche volontarie. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2088 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di riaprire virtualmente i teatri regionali, per permettere agli artisti di esibirsi in sicurezza sul palcoscenico, mentre il pubblico potrà presenziare agli spettacoli in streaming. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Occhi, Marchetti Daniele, Montevecchi, Pelloni, Catellani, Rancan, Rainieri, Pompignoli, Bargi, Bergamini, Liverani, Delmonte, Facci

 

2093 - Interrogazione a risposta scritta circa gli istituti di partecipazione previsti dalla Legge Regionale 21 dicembre 2017, n. 24, recante “Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio” con particolare riguardo al Piano Urbanistico Regionale ed al Regolamento Edilizio del Comune di Bologna. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2095 - Interrogazione a risposta scritta circa gli spostamenti tra aree di confine in vigenza delle limitazioni alla mobilità. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2096 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi volti ad una riapertura sostenibile degli impianti di sci. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2097 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi volti a garantire la sicurezza delle persone presenti nelle aree interessate da piani di abbattimento della fauna volatile con armi da fuoco con particolare riguardo al comune di Zola Predosa (BO). A firma della Consigliera: Piccinini

 

2099 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione del comprensorio sciistico del Cimone. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2104 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi volti a mitigare i disagi di lavoratori turnisti e pendolari a seguito delle misure adottate con i recenti DPCM diretti a fronteggiare la pandemia. A firma del Consigliere: Lisei

 

2105 - Interrogazione a risposta scritta circa l’opportunità di rinviare le elezioni dei consigli di amministrazione dei consorzi di bonifica emiliano-romagnoli. A firma del Consigliere: Lisei

 

2120 - Interrogazione a risposta scritta circa misure di sostegno al sistema di trasporto pubblico locale e sua riorganizzazione in previsione della ripresa delle lezioni scolastiche in presenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2125 - Interrogazione a risposta scritta circa l'urbanizzazione nei pressi del castello di Torrechiara (Parma). A firma del Consigliere: Taruffi

 

2127 - Interrogazione a risposta scritta circa le varianti al Piano Strutturale Comunale (PSC) concernenti il territorio del Castello di Torrechiara in Langhirano (PR). A firma della Consigliera: Piccinini

 

2129 - Interrogazione a risposta scritta sull'eventuale rinvio delle elezioni dei consorzi bonifica. A firma del Consigliere: Lisei

 

2133 - Interrogazione a risposta scritta circa la concessione relativa al chiosco all’interno del parco della Cittadella in Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

 

2136 - Interrogazione a risposta scritta sulle possibili modalità di svolgimento della stagione sciistica. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2147 - Interrogazione a risposta scritta circa la convenzione tra l'AGREA e i professionisti dei CAA (Centri di Assistenza Agricola). A firma della Consigliera: Piccinini

 

2148 - Interrogazione a risposta scritta sullo stato delle recinzioni e dei dissuasori per la fauna selvatica presso la Pineta di Classe (RA). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2157 - Interrogazione a risposta scritta circa il superamento dei limiti agli spostamenti per i residenti nei piccoli comuni nell'ambito delle misure prese per il contenimento del contagio pandemico. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2158 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure a sostegno di bar e ristoranti durante la fase pandemica. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2171 - Interrogazione a risposta scritta circa il potenziamento della rete ferroviaria che collega Piacenza a Castel San Giovanni, Stradella e Voghera. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2172 - Interrogazione a risposta scritta circa la "chiusura per neve" del cantiere per la costruzione del ponte provvisorio Bailey a Rovaiola (PC). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2174 - Interrogazione a risposta scritta circa criticità della viabilità in località Rastignano nel Comune di Pianoro (BO). A firma del Consigliere: Lisei

 

2177 - Interrogazione a risposta scritta circa ulteriori fondi a sostegno dei settori delle agenzie turistiche, tour operator, noleggio bus turistici e operatori affini. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Pompignoli, Liverani, Facci, Catellani, Bargi, Delmonte, Rancan, Rainieri

 

2183 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione delle casse di espansione per il fiume Senio. A firma dei Consiglieri: Liverani, Bergamini

 

2185 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato del Ponte Samone a Guiglia (MO). A firma della Consigliera: Castaldini

 

2204 - Interrogazione a risposta scritta circa il potenziamento del trasporto pubblico in previsione della ripresa della didattica in presenza nel gennaio 2021. A firma del Consigliere: Lisei

 

2209 - Interrogazione a risposta scritta circa attività economiche escluse dagli indennizzi previsti dal Decreto Ristori nonché circa interventi della Regione a sostegno delle medesime attività. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2217 - Interrogazione a risposta scritta circa il nuovo ponte che attraversa il fiume Santerno a Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2231 - Interrogazione a risposta scritta circa l’operato dei vertici dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale. A firma della Consigliera: Zamboni

 

2306 - Interrogazione a risposta scritta sulle soluzioni di indennizzo per le imprese che hanno subito danni a causa dell'interdizione alla circolazione del viadotto Puleto nella SS3-Tiberina E45. A firma del Consigliere: Bulbi

 

 

La Giunta regionale, ai sensi dell’art. 118 comma 1 del Regolamento interno, non intende rispondere alle interrogazioni sotto riportate ritenendone il contenuto estraneo ai propri compiti d’istituto:

 

2243 - Interrogazione a risposta scritta circa contromisure alla apertura di locali e ristoranti nelle serate natalizie nella Repubblica di San Marino. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2265 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura di sportelli bancari e le difficoltà che ne derivano per gli utenti. A firma del Consigliere: Lisei

 

 

In data 12 gennaio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali alle interrogazioni oggetti nn. 1826 – 1877 – 1907 - 1930 – 2014 – 2021:

 

1826 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa i ritardi nelle forniture vaccinali antinfluenzali. A firma della Consigliera: Castaldini

 

1877 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'attuazione della risoluzione 1686 relativa all'estensione degli screening sierologici. A firma della Consigliera: Castaldini

 

1907 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il personale addetto al contact tracing per il rilevamento dei contagi da COVID-19. A firma della Consigliera: Castaldini

 

1930 - Interrogazione a risposta orale in commissione sui tempi che intercorrono tra sospetta positività, effettuazione del prelievo nasofaringeo e diagnosi di positività da SARS-CoV-2. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2014 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'interesse della Regione Emilia-Romagna per l'utilizzo dei tamponi rapidi "Fai da te" per verificare la positività al Covid-19. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Catellani, Marchetti Daniele, Pompignoli, Stragliati, Occhi, Facci, Bergamini, Liverani, Bargi, Pelloni, Delmonte, Rancan, Montevecchi

 

2021 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la risoluzione delle criticità attualmente in essere riguardo il Fascicolo Sanitario Elettronico. A firma del Consigliere: Pelloni

 

 

In data 13 gennaio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Politiche economiche alle interrogazioni oggetti nn. 2154 e 2189:

 

2154 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'eventuale abrogazione dell'art. 842 del codice civile, sul divieto di impedire ai cacciatori l'accesso nei fondi agricoli non chiusi. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Marchetti Daniele, Stragliati, Liverani, Pompignoli, Montevecchi, Bergamini, Delmonte, Bargi, Facci, Pelloni, Rancan, Catellani

 

2189 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa i criteri di individuazione delle Zone Logistiche Semplificate. A firma della Consigliera: Castaldini

 

 

In data 13 gennaio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità alle interrogazioni oggetti nn. 2075 – 2091 – 2145:

 

2075 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l’applicazione di un progetto sperimentale su automobili con alimentazione diesel euro 4 per cercare di limitarne le emissioni. A firma dei Consiglieri: Occhi, Pompignoli, Facci, Bargi, Marchetti Daniele, Stragliati, Liverani, Rainieri, Montevecchi, Rancan, Bergamini, Pelloni, Catellani, Delmonte

 

2091 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa lo stato della concessione della A22 Autobrennero e delle opere Campogalliano-Sassuolo e Cispadana. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2145 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la possibilità per le regioni, o al limite per le prefetture, di identificare ulteriori esercizi di ristorazione posti su vie di grande comunicazione idonei a prestare la propria attività nei confronti degli operatori della logistica. A firma dei Consiglieri: Occhi, Pelloni, Pompignoli, Facci, Delmonte

 

 

In data 14 gennaio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità alla interrogazione oggetto n. 2153:

 

2153 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le problematiche causate da un guasto all'impianto termico della scuola elementare De Amicis di Forlimpopoli (FC). A firma del Consigliere: Pompignoli

 

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 17/12/2020 al 14/01/2021

 

DPGR n. 229 del 17/12/2020

L.R. n. 4/2017 e s.m.i. - art. 4 - Modifica comitato regionale consumatori e utenti

 

DPGR n. 231 del 18/12/2020

Nomina componenti del Comitato di indirizzo dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara

 

DPGR n. 237 del 22/12/2020

Modifica della composizione della Consulta regionale degli studenti istituita con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 13/2008, ai sensi della L.R. n. 15/2007 e ss.mm.ii.

 

DPGR n. 239 del 30/12/2020

Nomina del Direttore generale Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia (ARPAE).

 

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - n. 1 prot. NP/2021/125 del 18/01/2021)

 

 

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Emma Petitti

Bergamini - Montalti

 

 

Espandi Indice