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56.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 23 FEBBRAIO 2021

 

(ANTIMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 2684

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il costo dell'elettricità applicato nelle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici installate su suolo pubblico dai principali fornitori di energia elettrica e circa l'esperienza delle cosiddette “Community charger”. A firma dei Consiglieri: Zamboni, Caliandro

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI (EV)

COLLA, assessore

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 2718

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la difficoltà economica e i costi di gestione dei gestori del privato accreditato delle strutture residenziali per anziani e la previsione di misure a sostegno, come il ristoro economico. A firma della Consigliera: Bondavalli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

BONDAVALLI (BP)

DONINI, assessore

BONDAVALLI (BP)

 

OGGETTO 2724

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la rivalutazione dell’importo dei canoni demaniali marittimi dovuti dai micro-concessionari per l’anno 2021. A firma della Consigliera: Rossi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ROSSI (PD)

CORSINI, assessore

ROSSI (PD)

 

OGGETTO 2727

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla situazione del ponte Leonardo da Vinci a Sasso Marconi, anche in considerazione dell’imminente passaggio ad Anas. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MASTACCHI (RCPER)

CORSINI, assessore

MASTACCHI (RCPER)

 

OGGETTO 2728

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se il Sistema Sanitario Regionale sta reggendo all’urto del Covid delle ultime settimane. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

CASTALDINI (FI)

DONINI, assessore

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 2730

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sullo stato di attuazione del piano vaccinale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MARCHETTI Daniele (Lega)

DONINI, assessore

MARCHETTI Daniele (Lega)

 

OGGETTO 2731

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le tempistiche e gli importi dei ristori concessi ai maestri di sci e snowboard da parte della Regione Emilia-Romagna, a seguito del mancato avvio della stagione sciistica. A firma del Consigliere: Delmonte

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

DELMONTE (Lega)

CORSINI, assessore

DELMONTE (Lega)

 

OGGETTO 2732

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali sviluppi concreti stiano producendo le “Linee di indirizzo per la diagnosi e il trattamento della fibromialgia” a livello delle nostre ASL e quali passi in avanti si siano compiuti presso le autorità sanitarie nazionali per il riconoscimento della SFM tra le malattie croniche e invalidanti. A firma della Consigliera: Mori, Rontini, Caliandro, Montalti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MORI (PD)

DONINI, assessore

MORI (PD)

 

Sulle interrogazioni a risposta immediata in aula oggetti 2733 e 2734 (decaduta)

 

PRESIDENTE (Petitti)

 

Commemorazione delle vittime del Covid-19 e dei caduti nell’attentato in Congo

 

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 1969

Progetto di legge d’iniziativa Consiglieri recante: “Sostegno straordinario alle attività produttive nei settori maggiormente coinvolti dalle misure restrittive introdotte per contrastare il COVID–19”. A firma dei Consiglieri: Bargi, Marchetti Daniele, Facci, Stragliati, Occhi, Rancan, Pelloni, Bergamini, Pompignoli, Montevecchi, Catellani, Liverani, Rainieri, Delmonte

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 1969/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

BARGI, relatore

TAGLIAFERRI (FdI)

SABATTINI (PD)

BERGAMINI (Lega)

PIGONI (BP)

PARUOLO (PD)

 

OGGETTO 2313

Proposta d’iniziativa Giunta recante: “ADER - Agenda digitale dell’Emilia-Romagna 2020-2025: Data Valley Bene Comune” ai sensi dell’art. 6 della legge regionale n. 11/2004. (38)

(Discussione)

PRESIDENTE (Petitti)

SALOMONI, assessore

PARUOLO (PD)

LISEI (FdI)

PRESIDENTE (Rainieri)

BONDAVALLI (BP)

SABATTINI (PD)

MORI (PD)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazione elettronica oggetto 1969/1 Ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli

Comunicazioni prescritte dall’art. 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 9,58

 

PRESIDENTE (Petitti): Buongiorno.

Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 56 del giorno 23 febbraio 2021.

Interpello i presenti per sapere se ci sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute antimeridiana e pomeridiana del 2 e 3 febbraio 2021.

Se non ci sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

Ha giustificato la propria assenza la consigliera Piccinini.

A seguito dell’appello svolto dalla Presidente Petitti risultano presenti i consiglieri:

 

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BERGAMINI Fabio
  3. BESSI Gianni
  4. BONACCINI Stefano
  5. BONDAVALLI Stefania
  6. BULBI Massimo
  7. CALIANDRO Stefano
  8. CASTALDINI Valentina
  9. CATELLANI Maura
  10. COSTA Andrea
  11. COSTI Palma
  12. DAFFADÀ Matteo
  13. DELMONTE Gabriele
  14. FABBRI Marco
  15. FELICORI Mauro
  16. IOTTI Massimo
  17. LISEI Marco
  18. LIVERANI Andrea
  19. MALETTI Francesca
  20. MARCHETTI Daniele
  21. MARCHETTI Francesca
  22. MASTACCHI Marco
  23. MONTALTI Lia
  24. MONTEVECCHI Matteo
  25. MORI Roberta
  26. MUMOLO Antonio
  27. OCCHI Emiliano
  28. PARUOLO Giuseppe
  29. PELLONI Simone
  30. PETITTI Emma
  31. PIGONI Giulia
  32. PILLATI Marilena
  33. POMPIGNOLI Massimiliano
  34. RAINIERI Fabio
  35. RONTINI Manuela
  36. ROSSI Nadia
  37. SABATTINI Luca
  38. SONCINI Ottavia
  39. STRAGLIATI Valentina
  40. TAGLIAFERRI Giancarlo
  41. TARASCONI Katia
  42. TARUFFI Igor
  43. ZAMBONI Silvia
  44. ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE (Petitti): Con 44 presenti, iniziamo la seduta.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Petitti): Partiamo dalle interrogazioni.

 

OGGETTO 2684

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il costo dell'elettricità applicato nelle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici installate su suolo pubblico dai principali fornitori di energia elettrica e circa l'esperienza delle cosiddette “Community charger”. A firma dei Consiglieri: Zamboni, Caliandro

 

PRESIDENTE (Petitti): Interrogazione 2684: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa il costo dell’elettricità applicato nelle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici installate su suolo pubblico dai principali fornitori di energia elettrica e circa l’esperienza delle cosiddette “Community charger”, a firma dei consiglieri Zamboni e Caliandro.

Prego, consigliera Zamboni.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Come è già stato evidenziato leggendo il titolo con cui ho presentato questa interrogazione di attualità a risposta immediata, il tema è quello del costo di ricarica per i veicoli elettrici che, appunto, ricaricano le proprie batterie servendosi delle colonnine installate su suolo pubblico. Risulta, oggi, che questo costo può arrivare a essere superiore fino a tre volte rispetto a quello applicato nelle tariffe di fornitura domestica. È chiaro che questo è un ostacolo alla diffusione dei veicoli elettrici, che godono già di altri benefìci, come la riduzione del costo di assicurazione, l’abolizione del bollo per i primi cinque anni, però poi si arriva che al momento della ricarica si è penalizzati da queste tariffe così superiori alla tariffa domestica.

L’Emilia-Romagna, rispetto alla mobilità elettrica, ha già fatto molto, perché ha aderito al Piano nazionale delle infrastrutture di ricarica elettrica, un piano che prevede l’istituzione di un servizio di ricarica dei veicoli, ha anche aderito al Piano di ricarica e ha approvato un proprio progetto “Mi Muovo elettrico”, che è il Piano regionale per lo sviluppo della mobilità elettrica, ha stretto anche accordi con i principali distributori di energia elettrica (Enel, Hera e Iren) e con i principali Comuni. Si è arrivati anche a definire, in base ad un accordo che è stato stipulato a settembre 2018, un accordo siglato con i rappresentanti di cinque tra i principali fornitori di energia elettrica che operano in Emilia-Romagna, ossia Enel, Hera, Iren, Be Charge ed Enermia, con questo accordo si è arrivati all’obiettivo di installare 1.500 nuove colonnine per la ricarica delle auto elettriche.

Secondo stime rese dalla Regione, al 2025 in Emilia-Romagna il 20 per cento dei veicoli di nuova immatricolazione sarà ad alimentazione elettrica. Questo, naturalmente, è un grande passo per raggiungere una migliore qualità dell’aria. Sappiamo che l’Emilia-Romagna adesso è alle prese con la condanna della Corte di giustizia europea per lo sforamento continuativo in parecchi anni rispetto alle soglie massime di concentrazione delle polveri sottili e quindi la mobilità elettrica è il toccasana per abbassare il tasso di concentrazioni di inquinanti nell’atmosfera dovute alla mobilità.

Anche per questo la Regione ha provveduto a stanziare delle risorse per la sostituzione dei veicoli con motore a combustione a favore di quelli elettrici delle Amministrazioni pubbliche.

Fatto questo quadro di interventi della Regione, arriviamo al problema. Come ho detto in apertura, chi si serve della ricarica fornita dalle colonnine su strada, su suolo pubblico si trova a dover fare i conti con una tariffa che è fino a tre volte superiore a quella che paga a casa. Per cui, alcuni automobilisti scelgono di farsi un impiantino in casa, ma questo è un costo ulteriore e ovviamente non soddisfa la necessità di dover fare una ricarica mentre si è in strada. Per questo in Emilia-Romagna si sta sviluppando un circuito alternativo di colonnine di ricarica, le cosiddette community charger, che vengono proprio realizzate anche da automobilisti che si mettono insieme, si organizzano, ce ne sono già tre nei comuni di Medicina, Argenta e Zola Predosa, quindi sono gli automobilisti che si organizzano per pagare di meno.

Fatte tutte queste premesse, alla Giunta chiedo se intenda intervenire presso la Conferenza Stato-Regioni per chiedere all’Autorità di regolazione per l’energia reti e ambiente di accelerare il percorso già avviato per abbassare a livello della quota della tariffa domestica il costo dell’elettricità applicato nelle colonnine e se non ritenga utile farsi promotore di un’attività a sostegno di queste community charger, promuovendone la realizzazione nei Comuni.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Risponde l’assessore Colla. Prego, assessore.

 

COLLA, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliera.

Questa interrogazione mi permette anche di essere just in time con una novità, su sollecitazione che abbiamo fatto alla Commissione degli assessori, della Conferenza Stato-Regioni, al Governo. Il Governo sta predisponendo un provvedimento che impegnerà l’Authority ad abbassare le accise sulle colonnine. In effetti, la tassazione sulle colonnine è veramente tra le più alte in Europa. Se vogliamo andare nella direzione della mobilità elettrica, il tema delle reti e il tema delle colonnine sono fondamentali.

Ovviamente, presidieremo questa discussione, come Regione, immagino, e anche come Conferenza Stato-Regioni. Adesso siamo anche in una fase del MiSE che è in transizione, verso il Ministero della transizione. Bisogna anche presidiare dal punto di vista tecnico chi, ovviamente, avrà competenza gestionale.

Per quanto ci riguarda, colgo l’occasione per confermare che per noi il tema della mobilità elettrica, dell’investimento nelle reti elettriche è un fatto strategico inserito nel Patto per il lavoro e nel Patto per il clima. Quindi, è un posizionamento netto.

Lo scenario del Green New Deal, del PNR, delle risorse 2021-2027 per noi è strategico. Lo metteremo quale perimetro di investimento dentro il Piano energetico regionale che stiamo predisponendo, di cui ho già fatto un passaggio in Commissione. La traiettoria è segnata.

Abbiamo bisogno prima di tutto di fare le reti, altrimenti per noi l’investimento industriale... Come voi sapete, diversi soggetti stanno guardando questa Regione per investimenti industriali. Se non facciamo l’operazione degli investimenti di rete in questo Paese, non solo in questa Regione... Stiamo discutendo con ENEL, con Terna e anche con le multiutility per spingere anche l’accordo, che già abbiamo. Però bisogna andare più veloci. Abbiamo bisogno, secondo noi, anche di fare un’operazione di contrattazione green. Abbiamo bisogno di avere le colonnine anche nella cintura industriale delle nostre città, e quindi ‒ perché no? ‒ una contrattazione tra organizzazioni sindacali e imprese, che inizino a pensare che nei propri piazzali ci debbano essere colonnine elettriche, anche per fare la grande filiera e l’indotto in grado di creare lavoro.

Ovviamente, siamo dentro una discussione che già impegna il tema del 110 per cento, l’investimento degli ecobonus e sisma bonus. Abbiamo detto: mettete dentro il digitale, mettete dentro le colonnine, quando fate quegli investimenti; sulla rigenerazione urbana: mettete dentro il digitale, mettete dentro le colonnine; sulle comunità energetiche: mettete il digitale, mettete le colonnine; sulle community, come lei ha detto, andremo a fare incontri anche specifici coi Comuni, perché quanto più c’è autonomia di legame al territorio, tanto più si svilupperà la possibilità anche di una filiera industriale. Certamente per noi è un investimento strategico.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Colla.

Consigliera Zamboni.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente, grazie assessore.

La risposta naturalmente mi soddisfa, quindi ringrazio la Regione, e l’assessore in particolar modo, per l’impegno che ha preso di continuare a spingere a sostegno dello sviluppo della mobilità elettrica, in particolare per le rassicurazioni che ha dato sulla questione specifica che ho sollevato del costo della ricarica delle colonnine su suolo pubblico.

Ho ascoltato con piacere il fatto che anche la Conferenza Stato-Regioni si sta muovendo verso la direzione giusta. Apprezzo anche il fatto che l’assessore condivida la necessità di spingere per le community charge nei Comuni della regione, per sostenere una filiera anche autonoma di ricarica. Naturalmente, non può che farmi piacere e soddisfare il fatto che anche la mobilità elettrica abbia un ruolo nella definizione che ci verrà fatta del nuovo piano energetico regionale.

Aspettiamo con fiducia che tutte queste caselle portino insieme il contributo al mosaico di uno sviluppo della mobilità elettrica a costi, anche di ricarica, al pari di quelli del mercato domestico. Anche la questione dei costi, infatti, sarà decisiva per sostenere la transizione.

Giustamente, l’assessore Colla vede anche l’aspetto della transizione industriale, quindi anche dell’opportunità di sviluppare una filiera. È chiaro che poi, a livello di consumatori, ci vogliono agevolazioni e non punizioni, perché al momento chi ricarica l’auto elettrica della colonnina su strada è punito da tariffe triplicate rispetto a quella domestica. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

 

OGGETTO 2718

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la difficoltà economica e i costi di gestione dei gestori del privato accreditato delle strutture residenziali per anziani e la previsione di misure a sostegno, come il ristoro economico. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 2718: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la difficoltà economica, i costi di gestione dei gestori del privato accreditato, delle strutture residenziali per anziani e la previsione di misure a sostegno, come il ristoro economico, a firma della consigliera Bondavalli.

Prego, consigliera.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente. Un saluto a tutti.

Questa interrogazione parte da una considerazione importante, cioè quella che le gestioni delle strutture residenziali per anziani sia a caratterizzazione pubblica che afferenti al privato accreditato si trovano indubbiamente e oggettivamente in condizioni di difficoltà. Questa è una difficoltà causata dalla indispensabile applicazione delle misure di tutela sanitaria che continuano a interessarle sia dal punto di vista dei posti letto che relativamente alle spese da sostenere per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale e delle pratiche di igienizzazione.

Io voglio riconoscere qui il forte impegno messo in campo dalla Regione Emilia-Romagna a sostegno delle ASP di matrice pubblica, alle quali – lo ricordo – è stato riconosciuto il cosiddetto “vuoto per pieno” in ordine al versamento degli oneri a rilievo sociosanitario inerenti ai posti accreditati non occupati a causa dell’applicazione delle misure restrittive derivate dalla pandemia. Ad esso vanno aggiunti ristori per le spese sostenute per DPI e sanitarizzazione, messi a disposizione in questo caso anche del privato accreditato. Ecco, da molte realtà riconducibili a quest’ultimo arrivano accorati appelli relativi alla necessità di ulteriori sostegni di natura economica per assicurarne l’equilibrio gestionale, resi ancora più significativi dal fatto che in diverse realtà territoriali, come ad esempio quelle delle aree interne, nelle aree anche montane, si costituiscono gli unici presìdi di offerta di questo servizio.

Per questo – vado direttamente al dispositivo – sono a chiedere alla Giunta come valuta l’attuale situazione di difficoltà economica e di aumento dei costi di gestione riscontrata dai gestori del privato accreditato di numerose strutture residenziali per anziani presenti nel nostro territorio regionale e se intende prevedere specifiche misure di sostegno al riguardo per far fronte all’attuale emergenza sanitaria, contribuendo così a ridurre anche significativamente il rischio, perché parrebbe reale, di chiusura delle strutture stesse.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

Risponde l’assessore Donini. Prego, assessore.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio la consigliera Bondavalli perché ha posto una questione vera, che impegna la Giunta anche in un rapporto continuo di interlocuzione e di confronto con i soggetti interessati, in particolare con le strutture del privato accreditato cui faceva riferimento.

È un tema che riteniamo, fin dall’inizio della pandemia, prioritario. Proprio per questo il riconoscimento economico richiesto è stato previsto in via straordinaria a valere sulle risorse del Fondo regionale per la non autosufficienza a partire dal 20 marzo, come indicato nella DGR n. 1662 del novembre del 2020 - intervenimmo praticamente subito - riguardante le misure straordinarie a sostegno dei servizi sociosanitari.

La DGR è tuttora in vigore per le strutture pubbliche e private accreditate e regola il meccanismo straordinario con cui le aziende e i Comuni concordano con le strutture i posti vuoti rimborsabili in base alle differenti situazioni logistiche. Quindi, confermiamo la copertura dei costi gestionali aggiuntivi affrontati dai soggetti gestori per tenere liberi alcuni posti al fine di poter garantire le quarantene e gli isolamenti delle strutture, riducendo, di conseguenza, il tasso di occupazione delle stesse.

L’Assessorato è in costante contatto con le aziende sanitarie per valutare eventuali cambiamenti riguardo alla situazione delle strutture. Al momento il meccanismo è confermato e sta raccogliendo riscontri positivi che ne confermano l’efficacia nel rapporto che abbiamo instaurato appunto con i soggetti interessati.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Consigliera Bondavalli, prego.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente. Grazie, assessore Donini per la risposta, per avere ribadito nella sua risposta che questa è una questione vera e che è costantemente in corso una interlocuzione con i soggetti che sono attivi da questo punto di vista sul territorio. È un tema prioritario e sicuramente anche la conferma della copertura dei costi gestionali aggiuntivi e il costante contatto con le aziende sanitarie fa sì che si possa continuare ad avere una visione realistica di quelle che sono le difficoltà che anche queste strutture stanno affrontando.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 2724

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la rivalutazione dell’importo dei canoni demaniali marittimi dovuti dai micro-concessionari per l’anno 2021. A firma della Consigliera: Rossi

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 2724: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la rivalutazione dell’importo dei canoni demaniali marittimi dovuti dai micro-concessionari per l’anno 2021, a firma della consigliera Rossi.

Prego, consigliera.

 

ROSSI: Grazie, presidente.

A decorrere dal 1° gennaio del 2021 la misura minima di canone demaniale marittimo, come stabilito dal comma 4 dell’articolo 100 del DL 104 del 2020, cosiddetto DL Agosto, convertito poi in legge n. 126/2020, ammonta a 2.500 euro.

Fino allo scorso anno la misura di questo canone demaniale marittimo ammontava a 362,90 euro.  L’aumento è stato deciso come misura di compensazione della norma salva pertinenziali, che ha abrogato i canoni OMI precedentemente in vigore. Tra l’altro, è una battaglia che abbiamo vissuto e portato avanti, anche a partire dalla Regione Emilia-Romagna, a tutti i livelli istituzionali, dagli enti locali fino a qui, proprio per una questione di equità, che ha prodotto questo aumento.

Tale misura minima di euro 2.500 si applicherà, pertanto, anche alle concessioni per cui il canone dovesse risultare inferiore a tale cifra, aumentando considerevolmente la spesa di alcuni concessionari. È stato fatto un mero calcolo matematico. Io sono d’accordo sulla ridefinizione dei canoni demaniali, ma a mio avviso va fatto in modo equo, guardando le vere realtà. Questo aumento può essere problematico per particolari categorie, come diceva prima il titolo dell’interrogazione, di micro-concessionari. Nello specifico, nella realtà del riminese, che conosco meglio, possono essere classificati i cosiddetti “mosconai”, ma anche coloro che gestiscono i campi da gioco oppure addirittura i cartelloni pubblicitari.

I titolari di concessioni demaniali, come tutti gli operatori del settore turistico, nel corso del 2020 ‒ lo sappiamo ‒ sono stati particolarmente colpiti dalla crisi economica per via della pandemia. Il legislatore nazionale, ma la Regione stessa, con misure a sostegno del comparto, in forma diretta e anche indiretta, ha cercato di sostenere il turismo, di sostenere questo tipo di attività. Non sono, tuttavia, azioni sufficienti di fronte all’aumento del canone demaniale minimo di 2.500 euro.

Interrogo la Giunta, in particolare l’assessore Corsini, per sapere se ha intenzione di attivarsi, anche di concerto con le altre Regioni, nei confronti del Governo centrale, proprio per rivalutare l’importo dei canoni minimi demaniali dovuti dai micro-concessionari per l’anno 2021.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Risponde l’assessore Corsini. Prego, assessore.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

In merito alla problematica dei canoni demaniali marittimi minimi, la Regione Emilia-Romagna si è già attivata da tempo nelle sedi istituzionali idonee. Infatti, nell’ambito del Coordinamento Demanio marittimo del 9 novembre si è già condiviso con tutte le Regioni di portare all’attenzione del Governo le seguenti criticità. Ci sono molte difficoltà in merito al calcolo dei canoni, anche a seguito della sentenza del 2017 della Corte costituzionale. Sarebbe quindi opportuno specificare che tali criteri si applicano solo per i porti e non per gli approdi e i punti di ormeggio. Nel decreto agosto vengono introdotte modifiche in merito al calcolo del canone. Si superano i valori OMI e il mancato introito viene compensato con l’aumento del canone minimo a 2.500 euro. Questa misura suscita parecchie perplessità, soprattutto per quanto riguarda le concessioni demaniali marittime in capo ai Comuni, che vedrebbero aumentare in modo sconsiderato i costi per i titoli che non hanno alcun ritorno economico.

Ci sono poi altre categorie che faticherebbero a sostenere questo aumento: la pesca, le associazioni sportive, gli enti di beneficenza, oltre a chi occupa il demanio marittimo per periodi limitati di tempo, come i mercatini, i déhor, i cantieri edili, eccetera.

In tal senso occorre quindi un’analisi più approfondita delle tipologie che usufruiscono del canone minimo e l’adozione di opportuni correttivi. Questa posizione, sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna, è stata altresì portata all’attenzione, e assunta dalla Conferenza delle Regioni, che si è attivata presso il Governo per chiedere un intervento legislativo volto ad intervenire sul tema, nel senso di diversificare il predetto canone minimo in relazione alla tipologia di attività esercitata nell’ambito delle concessioni demaniali marittime.

Occorre infatti evidenziare che la competenza in materia di determinazione dei canoni è di esclusiva competenza dello Stato, ed è pertanto solo un intervento statale che può risolvere le criticità in esame.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore. Consigliera?

 

ROSSI: Assessore Corsini, io la ringrazio, ancora una volta, per la sensibilità che ha mostrato nel portare questo tema, che l’Emilia-Romagna, quindi, ha portato sul tavolo della Conferenza delle Regioni, in modo da condividerlo: immagino siano anche loro stesse coinvolte, quindi, per fare insieme un’azione del Governo, quindi di nuovo, grazie.

Il canone di 2.500 euro in queste circostanze, proprio di micro imprenditori, delle micro concessioni, è aumentato, come dicevo, di quasi sette volte. Come diceva anche lei prima, in alcune tipologie di occupazioni del demanio marittimo, al di là delle finalità commerciali e di rilevanza economica, possono essere interessate anche le iniziative sportive, effettuate anche da ONLUS, oppure realtà destinate a piccoli consortili residenziali. Anche la stessa rinuncia alla concessione diventa onerosa in questi casi. Quindi, una soluzione, una proposta per salvaguardare queste realtà, che di fatto anche loro avanzano e chiedono, che magari si potrebbe discutere appunto in questo tavolo, sarebbe anche quella, individuato il minimo annuo, di un frazionamento nell’ipotesi di occupazioni stagionali, oppure se più occupazioni della stessa natura, ma ubicate in zone diverse del demanio marittimo possono essere anche disciplinate da un unico provvedimento concessorio e cumulate ai fini dell’applicazione del canone.

Un caso tipico, ad esempio, è quello dei concessionari dei pontili per l’imbarco e lo sbarco dei passeggeri delle motonavi turistiche, che fino ad oggi sono titolari di un numero di concessioni equivalenti ai pontili medesimi. Nella provincia di Rimini abbiamo questo tipo di attività e questo tipo di servizio e si tratta di nove pontili, nove pontili per i quali prima venivano pagate 360 euro per nove, oggi si trova a dover pagare 2.500 euro per nove.

L’altra problematica concerne l’occupazione delle aree demaniali marittime, invece, per l’esercizio di attività di locazione dei natanti, quello che noi più volgarmente chiamiamo “mosconai”. Nel litorale riminese insistono circa cento concessioni (più o meno il numero è questo) e proprio dell’ordinanza balneare della Regione Emilia-Romagna con la quale si disciplina l’attività balneare dei comuni è stabilito che in ogni postazione di noleggio e locazione possa essere installato un gazebo aperto di dimensioni non superiori ai dieci metri quadri. Ecco, per dieci metri quadri fino a ieri si pagavano 360 euro ciascuno per i mesi prettamente estivi, ovviamente, oggi sono 2.500 euro, per un’attività che a livello commerciale non può essere comparata né a uno stabilimento balneare, né a un ristorante, né ad altre attività commerciali che sono sul territorio.

Per questo dico che sono assolutamente d’accordo con la rivalutazione e la rivisitazione dei canoni demaniali anche per far fronte alla battaglia che si diceva dei maxi-concessionari e del ricalcolo dei valori OMI, che abbiamo affrontato anche qui, ma deve essere equo. Quindi, questo termine deve essere il punto focale di incontro dell’attività e dell’azione politica che deve essere fatta al tavolo della Conferenza delle Regioni.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 2727

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla situazione del ponte Leonardo da Vinci a Sasso Marconi, anche in considerazione dell’imminente passaggio ad Anas. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 2727: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula sulla situazione del ponte Leonardo da Vinci a Sasso Marconi, anche in considerazione dell’imminente passaggio ad ANAS, a firma del consigliere Mastacchi.

Prego, consigliere.

 

MASTACCHI: Grazie, presidente. 

Parliamo della strada provinciale 325, che collega la provincia di Bologna da Sasso Marconi a Prato. Al chilometro zero, quindi proprio in corrispondenza dell’attraversamento del fiume Reno, a Sasso Marconi, da un po’ di giorni il ponte Da Vinci è stato chiuso, quindi creando uno scollegamento fra le valli del Reno e del Setta, spostando tutto il traffico alternativo sull’abitato della città di Sasso Marconi, con dei disagi enormi.

Al chilometro 13 abbiamo l’interruzione per frane in Comune di Monzuno, traffico deviato sulla viabilità comunale che attraversa la frazione di Gardelletta del Comune di Marzabotto. Anche qui, ormai da due anni, quindi dal 6 aprile del 2019, la situazione è critica. Teniamo presente che la 325 è interessata da un’ulteriore frana a sud, quindi nel Comune di Castiglione dei Pepoli, meno grave, ma che comunque potrebbe mettere a rischio anche in quel tratto la viabilità.

La 325 è anche l’unica alternativa viaria in caso di chiusura dell’Autostrada 1. Quindi, quando per qualche motivo grave, di incidente, eccetera, l’Autostrada 1 viene chiusa, il traffico viene deviato in molti casi dal casello di Sasso Marconi sud appunto su questa strada.

Dobbiamo poi tenere conto anche che ultimamente l’Autostrada 1 panoramica, quindi il vecchio tracciato, è spesso chiuso e in molti casi devo dire anche senza preavviso, quindi creando ulteriori disagi, per lavori di manutenzione o in caso di neve. La grande preoccupazione di questi giorni deriva dal fatto che i lavori, gli eventuali lavori di ripristino del ponte capitano in un periodo di interregno dove il ponte Leonardo da Vinci sta passando dalla competenza della Città Metropolitana di Bologna alla competenza di ANAS, che è sempre una motivazione di grande preoccupazione.

Il quesito che sto per porre si articola su due argomenti. Visto che anche in occasione di una mia precedente interrogazione si era detto che proprio in questo periodo, quindi nella primavera, inverno-primavera 2021 sarebbero partiti i lavori sulla frana di Gardelletta, i quesiti che faccio sono i seguenti: se l’imminente passaggio ad ANAS previsto nei prossimi mesi del ponte Leonardo da Vinci a Sasso Marconi avverrà in costanza di ponti chiuso al transito, senza che ciò generi alcun conflitto di competenza tale da paralizzare i lavori di ripristino dell’opera e quale sia il cronoprogramma dei lavori per il ponte a Sasso Marconi e per la sistemazione della frana sulla 325 in località Gardelletta.

L’altro quesito, invece, è come verranno destinate le competenze delle due tratte, quindi la tratta Sasso Marconi Sud, Cinque Cerri, casello autostradale, ex 325 e bretella autostradale 1, che collegano il Ponte Leonardo da Vinci al casello autostradale, a seguito del ritorno della 325 in capo ad ANAS.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

Assessore Corsini, prego.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

In riferimento all’interrogazione del consigliere Mastacchi, confermo che il passaggio di competenze per quanto attiene le strade da trasferire dalle Province ad ANAS, tra cui la strada provinciale 325 della Val di Setta e di Bisenzio, è previsto per il 15 marzo.

Nel frattempo, in considerazione dell’aggravarsi della situazione del Ponte Da Vinci, la Città Metropolitana di Bologna si è vista costretta alla chiusura del ponte per evidenti problemi legati alla sicurezza della circolazione stradale. Si è, quindi, attivata prontamente per le verifiche propedeutiche necessarie alla redazione di un progetto di sistemazione del manufatto e alle prime attività di puntellamento e consolidamento. Le operazioni progettuali e operative si stanno svolgendo, di concerto con ANAS, proprio per evitare un possibile stallo dovuto al cambio di gestione e limitare al minimo indispensabile la chiusura del ponte, che inevitabilmente si ripercuote sulla viabilità della zona.

Pochissimi giorni fa, su iniziativa della Regione Emilia-Romagna, abbiamo avuto un incontro con il Comune di Sasso Marconi, la Città Metropolitana di Bologna e ANAS, dove ANAS ha confermato di prendersi in carico la strada provinciale, quindi gli oneri di realizzazione del nuovo ponte. Tra quindici giorni riconvocheremo un incontro con gli stessi soggetti per definire con puntualità il cronoprogramma dell’intervento. ANAS ha confermato di avere nel proprio bilancio le risorse necessarie per il rifacimento del ponte.

Per quanto riguarda le due tratte, Sasso Marconi Sud e Cinque Cerri, rotatorie ex casello di Sasso Marconi, bretella autostradale ex autostrada A1, non sono previsti cambiamenti di gestione, in quanto non facenti parte del trasferimento, che riguarda unicamente il percorso di 340 metri della provinciale 325, che va dalla rotatoria con la ex statale 64 alla rotatoria di innesto con la provinciale 37 e la nuova Porrettana.

In particolare, il tratto della vecchia provinciale, dal casello di Cinque Cerri alla rotatoria di innesto con la 37, la nuova Porrettana, è già stato trasferito dalla Città Metropolitana al Comune di Sasso Marconi.

Il tratto di bretella autostradale ex A1, dalla stessa rotatoria di innesto con la 37 e la nuova Porrettana, alla rotatoria di uscita dal casello autostradale di Sasso Marconi Sud è rimasta in gestione ad Autostrade per l’Italia.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Consigliere Mastacchi, prego.

 

MASTACCHI: Grazie, assessore.

Soddisfatto della risposta in merito ai lavori sul ponte, anche perché la notizia che ANAS ha a bilancio i fondi necessari per intervenire sicuramente è un’ottima notizia, che contribuirà ad accelerare i lavori.

Non ho invece avuto cenno della conferma dei tempi dei lavori sul ripristino della frana in località Gardelletta, per la quale chiaramente avevo piacere di rassicurare la popolazione di quell’area sul fatto che i tempi promessi qualche mese fa, adesso non ricordo con esattezza, prevedevano una ripartenza dei lavori, proprio in questo periodo.

Volevo sapere se è possibile avere conferma di questo o meno. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 2728

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se il Sistema Sanitario Regionale sta reggendo all’urto del Covid delle ultime settimane. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 2728: Interrogazioni di attualità a risposta immediata in aula per sapere se il Sistema sanitario regionale sta reggendo all’urto del Covid delle ultime settimane, a firma della consigliera Castaldini.

Prego, consigliera.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente.

Buongiorno assessori, buongiorno presidente. Oggi vorrei raccontarvi due storie semplici, di due scuole diverse: bambini delle materne e bambini delle superiori. Non è una storia che riguarda solamente la mia città, quella di Bologna.

Delle madri mi hanno fatto arrivare delle lettere dove si spiega che è stato rilevato un caso positivo il 12 febbraio. La lettera è arrivata il 22 febbraio, confine quarantena il 25 febbraio: tre giorni di quarantena. Dal 12 febbraio al 22 febbraio quei ragazzi, quella classe, se non si basava sull’ottima disponibilità dei genitori, di chi educa, di dare indicazioni precise su che cosa fare, quella classe poteva andare in giro, poteva fare in modo che altre persone arrivassero e potessero prendere un virus, che in questo momento nelle scuole sta preoccupando tutti. Forse solo me, ma non credo. So benissimo qual è la preoccupazione che tutti noi stiamo vivendo, so benissimo la battaglia che si sta facendo per far rivivere la nostra regione, farla tornare gialla. Ecco, allora mi permetto di segnalare che questo è un ottimo inizio, cioè quello di aver cura almeno delle comunicazioni.

Vi racconto un’altra storia, che è quella di tante amiche che fanno le insegnanti, che hanno applaudito le mirabolanti dichiarazioni di tre assessori, Donini, Salomoni e Schlein, dichiarazioni sacrosante, giustissime. Anzi, dirò di più: sono stata forse la prima ad aver chiesto che il personale scolastico venisse inserito in un piano regionale, perché loro erano le persone più a rischio, loro erano le persone che dovevano lavorare, come le nostre aziende. E questo sarà un altro tema che porrò questa settimana. Per cui, che quel vaccino fosse dedicato a quella categoria era fondamentale. Bene. Dichiarazioni stampa, e poi mi chiamano due medici di base e mi dicono: scusa, Valentina, noi venerdì mattina, questo venerdì mattina, non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione, non sappiamo come gestire i vaccini, non sappiamo come dare appuntamenti. Non è un tema irrilevante. È il tema! È il tema per ricominciare.

Dico un’altra cosa. Ho sempre detto, in maniera molto onesta, che, visto che i vaccini non è responsabilità del presidente Bonaccini se non arrivano, non è responsabilità nostra se non riusciamo a vaccinare, la nostra responsabilità è quella di fare prevenzione. È da luglio che Forza Italia sta stressando in tutti i modi, avendo sempre porte in faccia sbattute, dicendo che forse entrare nelle scuole ha un senso, che forse non aspettare che i ragazzi e le famiglie vadano in farmacia ha un senso. Oggi presento una risoluzione, oggi presento una risoluzione emendata con tutti i suggerimenti che l’assessore Donini e la maggioranza hanno fatto. Oggi proviamo a dare una soluzione politica a una situazione che evidentemente è gravemente in ritardo, gravemente in ritardo.

Assessore, io non dico che ho un po’ paura della sua risposta, le chiedo, però, nel momento in cui leggerà la sua risposta, di provare almeno ad aprire alla possibilità che una prevenzione vera venga fatta, non fuori dalle scuole, ma dentro le scuole.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Non leggerò la risposta, perché, come spesso accade, la consigliera Castaldini, presidente, scrive delle cose e poi le interpreta in aula in maniera molto più libera ed efficace. Cerco di andare ai punti che ha sollevato, che conosco a memoria.

Sicuramente nelle ultime settimane si sta osservando nella provincia di Bologna un incremento di casi positivi significativo anche nel settore della scuola, tanto che l’Assessorato, consapevole delle incombenze che ne derivano in termini di contact tracing ha chiesto all’azienda sanitaria che è indispensabile che attivi maggiori risorse necessarie per assicurare le attività di contact tracing e sorveglianza, con la qualità e l’efficacia che richiede il mondo della scuola in una situazione di evidente picco epidemico, perché fino a qualche tempo fa la situazione era ampiamente sotto controllo.

Questa attenzione noi ce l’abbiamo e ci aspettiamo che l’azienda faccia seguito a queste nostre raccomandazioni, indicazioni e potenzi l’attività di contact tracing nelle scuole nel momento in cui, ovviamente, oggi il picco epidemico è maggiore.

Le racconto anch’io un’altra storia, consigliera Castaldini. Oltre al fatto che nelle farmacie continuiamo a testare la popolazione scolastica, e non è banale, perché sono oltre 200.000 le persone che si sono testate, facenti riferimento a quel target, c’è la storia dei medici di medicina generale che hanno dato loro stessi per primi la disponibilità a entrare in un percorso di vaccinazione, proponendo alla Regione Emilia-Romagna un accordo ancora prima che lo determinasse il Governo. Dal punto di vista quantitativo non era questo il momento in cui potessimo disporre di così tanti vaccini da richiedere chissà quali altri rinforzi rispetto ai nostri centri vaccinali, ma abbiamo detto che lo davamo e riconoscevamo questa loro assunzione di responsabilità e siamo andati ad un accordo con loro; un accordo che ha visto il parere favorevole di tutte le organizzazioni sindacali che rappresentano i medici di medicina generale e che per noi significava sostanzialmente portare negli studi dei medici di medicina generale, cosa che stiamo facendo in questi giorni, le dosi vaccinali.

A loro competeva, ovviamente, il compito di ricevere le disponibilità alla vaccinazione del personale scolastico, di prendere gli appuntamenti e prendere appuntamenti nel momento in cui potessero svolgere almeno dieci vaccinazioni alla volta, perché una boccetta di AstraZeneca ne contiene dieci.

Ieri è uscita una nota molto incoraggiante del principale sindacato dei medici di medicina generale, che diceva esattamente questo: “Lasciateci il tempo di organizzarci”. Non è tanto il tema della consegna del vaccino, che se non è oggi sarà domani, ma il fatto che devono informare tutta la platea dei medici di medicina generale sul fatto che non respingano le richieste di disponibilità del personale scolastico; invece le devono recepire in virtù di un accordo che hanno voluto e ottenuto, loro, grazie alla loro grande disponibilità.

Noi ci aspettiamo che già da questa settimana si possa sbloccare la situazione. Sappiamo che, anche scontando qualche giorno di messa in moto della macchina, una volta che quella risorsa entra in campo, è la risorsa che ha vaccinato 1.300.000 cittadini dell’Emilia-Romagna in poco più di due mesi. Per questo siamo a loro sostegno, siamo stati in grado di scrivere un accordo ancora prima che lo facesse il Governo e ci aspettiamo che nei prossimi giorni parta con il target necessario.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliera Castaldini, prego.

 

CASTALDINI: Assessore, io sono la donna dell’accordo. La mia stella polare politica è l’accordo. Ho imparato, perché la politica ha un metodo, a fare accordi e poi comunicarli. Fare accordi e poi comunicarli.

 

(interruzione)

 

CASTALDINI: Perfetto.

Quando questo accordo è chiaro nelle regole, nei numeri, allora va comunicato. E va comunicato bene. Guardi, ho la sensazione che dopo gli insegnanti arriveranno ‒ spero ‒ i lavoratori, quelli delle aziende, perché sono i nostri due principali pilastri per contrastare il virus. Così stanno pensando in Lombardia, e sono certa che così penseremo in Emilia-Romagna.

Bene. Ho sempre tirato fuori un dato fondamentale. La scuola emiliano-romagnola, prima delle vacanze di Natale, era un luogo sicuro, con protocolli certi, con regole chiare. Oggi la realtà ci racconta un’altra storia in risposta a quella che lei ha dato a me. Quella che oggi quel luogo non è più sicuro. Quel luogo oggi rischia di non essere più sicuro. Io sento la responsabilità di trovare soluzioni politiche credibili, anche faticose, ma sento questa responsabilità. Sono certa che questa responsabilità la sentano entrambi, seduti in Giunta, sia Donini che l’assessore Salomoni.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 2730

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sullo stato di attuazione del piano vaccinale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 2730: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula sullo stato di attuazione del piano vaccinale, a firma del consigliere Marchetti Daniele.

Prego, consigliere.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.

Premetto che avrei preferito affrontare questa discussione in un’altra sede, in un’altra occasione, magari con un po’ più di tempo a disposizione, come ad esempio in una Commissione dedicata, o in una riunione Capigruppo dedicata, come già avvenuto.

Sta di fatto che dopo l’approvazione del Piano attuativo regionale sulle vaccinazioni, avvenuta il 15 febbraio in Giunta, siete letteralmente scomparsi. Non abbiamo più avuto un confronto con la Giunta, e parlo a nome di tutto il nostro Gruppo. Non avevamo, quindi, altra alternativa che presentare un question-time oggi. Cercherò di essere estremamente chiaro, per non perdere tempo in inutili premesse, su cose che conosciamo tutti.

Sappiamo benissimo che gran parte delle problematiche riguardanti il piano vaccinale nazionale sono dovute alla scarsità delle dosi che vengono messe a disposizione a livello nazionale, e di conseguenza regionale. Dopo alcuni tagli, infatti, un po’ su tutte le forniture, da ultimo AstraZeneca, pare che per marzo, almeno leggendo alcune notizie, ci possa essere un incremento ulteriore. Ce lo auguriamo, ovviamente tutti.

Ma al di là degli aspetti legati alle forniture, credo che ci siano diverse questioni da affrontare a livello organizzativo, che sono di diretta competenza regionale. Parto dal coinvolgimento dei medici di medicina generale, tema che ha già toccato in parte nel question-time precedente. Vaccinazioni destinate al personale scolastico: i medici di medicina generale sono stati coinvolti, anche su loro proposta, in questo percorso.

Fu annunciato il via alle prenotazioni, era previsto per ieri. C’era un vostro comunicato-stampa della Regione, ma abbiamo assistito, di fatto, ad una falsa partenza, tant’è che con un comunicato successivo avete rivisto la linea dicendo che era una “pre-prenotazione”, una sorta di chiamata di cortesia al medico di famiglia, ma che in realtà non era ancora nelle condizioni di prendere prenotazioni, perché di fatto non avevano ancora informazioni. Questo è il ritorno che ci arriva dal territorio. ascoltando i professionisti che lavorano nelle varie aziende sanitarie.

Chiedo, quindi, per essere estremamente sintetico e per dare la possibilità di rispondere in maniera chiara, pur comprendendo che su ogni tematica potremmo aprire una discussione di ore, sono consapevole di questo, se ci sono già dei protocolli definiti con la categoria dei medici di medicina generale, e se sì, magari se ci può indicare anche qualche tempistica. Ho già sentito qualcosa nella risposta precedente. Inoltre, vorremmo avere altri due chiarimenti su altri aspetti organizzativi che competono sempre alla Regione Emilia-Romagna, almeno leggendo il Piano attuativo regionale, ovvero se è già stato definito un protocollo per garantire le vaccinazioni a tutti coloro che, pur non rientrando nell’assistenza domiciliare, potrebbero avere difficoltà a raggiungere il punto vaccinale di riferimento. Altra questione che vogliamo approfondire è entro quando si avrà una mappatura completa dei punti vaccinali da prevedere a livello distrettuale, altro aspetto previsto dal Piano attuativo regionale.

Lo ripeto, potremmo discutere per ore di queste tematiche. Non vogliamo dei dettagli, ovviamente, oggi, ma vogliamo perlomeno dei “sì”, dei “no” e qualche indicazione temporale.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliere Marchetti.

Consigliere, siccome so che lei è uno di quelli che si distrae meno di tutti, perché è sempre molto attento, credo che non le sfuggirà il fatto che io, in Commissione, sono venuto tante volte, anche per ore, a discutere del Piano vaccinale e ho già l’appuntamento martedì prossimo. Quindi, se non è una settimana, è l’altra. Mi sembra ormai un appuntamento fisso, a cui non intendo, non voglio e non è giusto che mi possa sottrarre. Quindi, lì ci confronteremo.

Sul tema dei medici di medicina generale ho già detto. Noi abbiamo fatto l’accordo con tutti i loro rappresentanti sindacali. Gli accordi si fanno così, ovviamente. Abbiamo definito un testo, che peraltro è rimbalzato anche più volte tra noi e loro. C’è un accordo, che addirittura ha anticipato quello del Governo. Noi consegneremo le dosi vaccinali forse già da oggi. Domani, per esempio, la informo che i medici di medicina generale vaccineranno gli insegnanti a San Benedetto Val di Sambro, che è una delle zone particolarmente colpite in termini di incidenza. Quindi, qualche medico di medicina generale sta già cominciando a prendere con intraprendenza il percorso di vaccinazione.

Noi pensiamo che, così come hanno dichiarato loro stessi ieri, i medici di medicina generale debbono prendere le disponibilità alla vaccinazione, perché non è tanto l’appuntamento in quanto l’appuntamento deve avvenire a dieci alla volta, quindi devono prendere le disponibilità e poi devono organizzare le disponibilità in gruppi di dieci in modo da fare una fiala di AstraZeneca dall’inizio alla fine senza disperdere le dosi.

Sicuramente il tema dell’organizzazione è un tema molto importante. Sono persuaso del fatto che oggi in Italia un cittadino su dieci, che ha completato il ciclo di immunizzazione, risiede in Emilia-Romagna, quindi vuol dire che questa Regione i vaccini che ha li fa, li somministra e li somministra anche molto più di quella che è la sua popolazione. Continueremo così, non nascondiamo che ci saranno problemi anche più articolati dal punto di vista organizzativo, però le aziende ASL stanno attivando proprio in queste settimane, e lo renderemo noto perché c’è già un elenco che abbiamo offerto al Governo, quindi è trasparente, per garantire la necessaria prossimità, ulteriori punti vaccinali territoriali. Da questa settimana saranno attivi 67 punti, che poi aumenteranno nel mese di marzo fino a raggiungere, speriamo quanto prima, la potenzialità programmata nel nostro Piano.

Sono assolutamente d’accordo che ci potremo confrontare nel merito in maniera assolutamente più dettagliata.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliere Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente. Molto brevemente. Prendo atto questa mattina che l’assessore Donini verrà in Commissione martedì. Come vicepresidente della Commissione competente non ne sapevo nulla. Lo apprendo oggi con piacere. Ci mancherebbe altro, il confronto è sempre gradito ed era appunto richiesto.

Accogliamo, quindi, con soddisfazione questa disponibilità. In poche parole, non si contesta la difficoltà comprensibile dei meccanismi previsti a livello territoriale per garantire le vaccinazioni grazie all’attività dei medici di medicina generale, si contesta l’annuncio che è stato fatto, perché annunciare il via alle prenotazioni per lunedì, quando in realtà, a livello territoriale, non erano ancora pronti, è stato un errore madornale, un errore per una Regione che non perde occasione per spacciarsi come prima della classe, perché la comunicazione è importante, così come anche sui centri vaccinali a livello distrettuale non abbiamo ancora, da quel che ho capito, un quadro certo. Ce ne sono in previsione, ma non è ancora definitivo. Però, allora è inutile dire che siamo pronti ad andare a pieno ritmo quando, in realtà, non abbiamo ancora tutti i punti a livello distrettuale individuati.

Il messaggio che si fa uscire rischia, se non corretto, di creare ulteriore confusione. Quindi, invito la Giunta a riporre nel cassetto un attimo le manie di protagonismo, gli annunci, per lasciare spazio al confronto e alla trasparenza. Iniziamo a giocare a carte scoperte, se vogliamo davvero garantire il massimo coinvolgimento di tutte le forze politiche. Altrimenti ognuno andrà per la sua strada.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 2731

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le tempistiche e gli importi dei ristori concessi ai maestri di sci e snowboard da parte della Regione Emilia-Romagna, a seguito del mancato avvio della stagione sciistica. A firma del Consigliere: Delmonte

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 2731: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le tempistiche e gli importi dei ristori concessi ai maestri di sci e snowboard da parte della Regione Emilia-Romagna, a seguito del mancato avvio della stagione sciistica, a firma del consigliere Delmonte.

Prego, consigliere.

 

DELMONTE: Grazie, presidente.

Il tema è quello ormai noto alla cronaca, anche in questi ultimi giorni, in queste ultime settimane. È stato molto dibattuto sia a livello territoriale che a livello regionale, ma soprattutto a livello governativo, dove credo ci sia stato un grande problema, se non altro nel metodo comunicativo tenuto dal ministro Speranza, che ha chiuso, di fatto, la possibilità di aprire gli impianti di risalita, quindi gli impianti sciistici a poche ore dall’apertura. Sappiamo perfettamente che la decisione è avvenuta con un comunicato stampa delle 17.09 del giorno prima previsto per la riapertura.

Il tema a livello regionale va avanti da mesi, ormai. È un problema che esiste, ovviamente, dall’inizio della stagione. La stagione non è mai cominciata. La stagione sciistica, ovviamente, non ha mai avuto un suo avvio, se non dal punto di vista sportivo. Sappiamo che, invece, la parte amatoriale è bloccata, ed è quella che per la maggior parte fornisce il supporto e gli introiti a queste imprese del territorio appenninico, nel nostro caso. Il territorio appenninico è quello maggiormente colpito, non in termini numerici, perché sappiamo che in termini numerici ‒ pensiamo a quello delle Alpi e a quello di altre regioni ‒ è sicuramente più importante, però è ovvio che laddove ci sono numeri minori già in stagioni normali, c’è una fragilità in più, che ovviamente può portare a un danno maggiore qualora la chiusura continui.

Di fatto, la chiusura continuerà. Se pensiamo ad un rinvio al 5 marzo, il 5 marzo possiamo ritenere di fatto la stagione finita, nel senso che se va bene, se il metodo è favorevole, ci potrebbe essere una possibilità di altre due settimane di attività, cosa che potrebbe addirittura non avvenire perché molti riterrebbero inutile sostenere dei costi per un paio di settimane di apertura.

Dicevo che in regione la cosa, però, va avanti da mesi. Ricordiamo il 23 dicembre, quando qui fuori si sono riuniti i maestri di sci, che con una manifestazione, la prima nel suo genere, hanno chiesto alla Regione di farsi carico delle loro difficoltà, di dare una mano. Quel giorno, l’assessore Corsini, e se non ricordo male il presidente Bonaccini, hanno incontrato queste persone, garantendogli un sostegno.

Un sostegno che poi è stato annunciato all’interno di questi 40 milioni complessivi di ristori; sostegno che però, ad oggi, non è ancora arrivato. Ci siamo chiesti quindi il perché di questo impegno tardivo, mentre a differenza del bando, ad esempio, su bar e ristoranti, invece, questo, tramite le Camere di Commercio è partito.

In realtà ci ha risposto, anche in parte, l’abbiamo aggiunto proprio in extremis il presidente Bonaccini, quando ha dichiarato che a inizio marzo verrà portata avanti questa nuova legge regionale. Poi ha parlato di legge, una legge regionale che prevederà un milione di euro per i 400 maestri di sci, e noi ci siamo chiesti, però: se questo è l’impegno preso il 23 dicembre, quando si prospettava una stagione ancora possibile da riprendere, almeno nella parte finale, oggi, invece, questa stagione è da dichiararsi chiusa. Sicuramente quindi il danno è maggiore, sia per gli impianti di risalita, ma anche per i maestri di sci e snowboard, che ovviamente non potranno ricevere particolari incassi. Di fatto, quella cifra che voi avete promesso, normalmente la possono introitare in una settimana delle vacanze invernali, o poco più.

Parliamo di un ristoro, quindi, che veramente non è neanche a copertura di una loro stagione invernale. Ci siamo chiesti come mai, a distanza di un mese, ancora non si era mosso nulla, ormai sono due mesi e se si intende, a questo punto, prendere atto del fatto che la stagione è conclusa, e che quindi, a differenza di quella cifra, oggi ne servirebbe molta di più.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Delmonte. Risponde l’assessore Corsini. Prego.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

Rispetto al tema posto nell’interrogazione, fornisco alcuni elementi informativi e di aggiornamento. 

I ristori destinati ai maestri di sci e ai maestri di snowboard si differenziano dai ristori già erogati in precedenza dalla Regione, il consigliere faceva riferimento ai ristori erogati o, comunque, con bando concluso dalla Regione ai pubblici esercizi, perché tali attività sono esercitate in forma di impresa, cioè parliamo di soggetti giuridici (bar e ristoranti) iscritti al Registro imprese della Camera di commercio. Nel caso di specie, invece, cioè nel caso di maestri di sci e di snowboard, trattasi di persone fisiche che esercitano una professione in base all’iscrizione in uno specifico Albo, quindi non è possibile procedere per i ristori dedicati a queste categorie alla modalità attivata con le Camere di commercio, che attueremo anche per altre categorie.

Ai fini della concessione, quindi, di questi contributi, sia pure in forma di ristori, si rende pertanto necessaria una specifica fonte normativa regionale, che stiamo predisponendo e che naturalmente sarà oggetto di una discussione in aula nelle prossime settimane. Le risorse per questi ristori, 1 milione di euro, sono state, pertanto, comunque accantonate nel bilancio 2021 in un fondo specifico per leggi da approvare e sono, appunto, in fase di ultimazione, dopo avere effettuato l’opportuno confronto con le rappresentanze delle categorie interessate, le verifiche giuridiche in merito al testo del progetto di legge redatto dai servizi che, oltre a detti ristori, prevedrà anche ristori per le guide e gli accompagnatori turistici del Terzo settore, che a breve, come dicevo prima, sarà portato in approvazione agli organi competenti.

Evidenzio, inoltre, che parallelamente ci stiamo adoperando per perfezionare l’accordo con Unioncamere per l’erogazione di ristori a molteplici categorie di imprese, che si aggiungono ai pubblici esercizi, palestre, discoteche, operatori dello spettacolo viaggiante, cinema e altre imprese culturali, ristorazione d’asporto e fieristi.

Per quanto concerne, infine, la richiesta di estensione dei ristori regionali agli operatori degli impianti di risalita, evidenzio che la Regione si è già attivata, nell’ambito delle sedi istituzionali, per chiedere al Governo di intervenire con adeguati ristori statali a tutti gli operatori del comparto sciistico, compresi quelli della filiera che hanno subìto perdite economiche a causa del prolungamento della sospensione delle attività, disposta con la recente ordinanza del Ministero della salute.

Ravviso che, sul tema, sia quanto mai necessario che intervenga lo Stato, stante che le perdite complessive sono rilevanti e i ristori in questione necessitano di un plafond di ristori ingenti. In relazione a quanto sarà previsto nei ristori statali, siamo in attesa dell’approvazione del Decreto Ristori 5 che dovrebbe contenere una cifra significativa per ristorare i gestori degli impianti di risalita, la Regione potrà in ogni caso valutare se vi siano settori scoperti o se vi sia la necessità di integrazione rispetto a talune categorie in base, ovviamente, alle risorse che si renderanno disponibili.

Per completezza di informazione, si ravvisa che la Regione stanzia annualmente, come noto, risorse per la concessione di contributi che sono aumentati nel corso del 2020 ai gestori degli impianti sciistici per la copertura delle spese di gestione attraverso la legge regionale n. 17.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliere Delmonte, prego.

 

DELMONTE: Grazie, presidente. Non ho capito una cosa, nel senso che, in realtà, da quello che lei ha detto, nel milione di euro rientreranno anche le guide turistiche. O è a parte?

 

(interruzione)

 

DELMONTE: Quindi, non rientrano nel milione di euro. Perfetto, perché sennò ovviamente andava a calare ancora di più la cifra di 2.500 euro.

 

(interruzione)

 

DELMONTE: Perfetto, perfetto. Questo non l’avevo capito, chiedo scusa. Sicuramente io non posso non ritenermi soddisfatto dei 2.500 euro ai maestri di sci. Questo, ovviamente, non l’ho mai criticato e anche nel testo non c’è nessuna critica a questo. Mi piaceva, però, una presa d’atto dal punto di vista della Giunta per dire “Il 23 dicembre abbiamo promesso 2.500 euro perché la stagione sarebbe ripresa il 15 febbraio. Ad oggi, la stagione, invece, non riprende. Ovviamente il calcolo andrebbe rifatto”. Non so l’accordo con le parti, il confronto con le parti quando è stato fatto, ma è stato fatto in quel periodo in cui ci si aspettava di riaprire ed è ovvio che le condizioni oggi sono differenti.

So quello che è stato promesso anche dal ministro Garavaglia. So che anche lei era presente a quell’incontro in videoconferenza che è stato fatto dal ministro in cui ha parlato con gli operatori, si è confrontato e ha promesso non ristori, ma indennizzi, quindi di fatto un rimborso rispetto alle perdite ottenute. Anche qua mi ricollego. A me fa piacere, assessore, che lei fosse presente, mi lascia perplesso che il nostro assessore alla montagna, regionale, non abbia detto una parola dall’inizio di questa crisi. Non si è mai espresso, non ha partecipato agli incontri, non ha mai fatto nulla. Oggi, di fatto, nei nostri territori appenninici nessuno ha mai parlato con il nostro assessore alla montagna. Tutti gli altri assessori alla montagna erano presenti a quell’incontro, erano presenti ad altri tavoli. Il nostro assessore alla montagna non c’era. Quindi mi chiedo, obiettivamente, ad oggi, il nostro assessore alla montagna a cosa serva. Capisco che questo è un tema economico, però riguarda il nostro Appennino, riguarda il nostro territorio montano. Se l’unico assessore che ha questa delega non si presenta in questi consessi credo abbia poco da dire in merito. Sinceramente, se lo stanno chiedendo anche gli operatori. Sono stati felici di avere un assessorato sulla montagna. Scomparso. Nell’elogiare, sicuramente, la sua presenza, che ovviamente fa parte del suo mestiere, ma che comunque non era scontata in certi contesti, mi permetto di segnalare alla Giunta che l’assessore alla montagna risulta scomparso dalla montagna dell’Appennino reggiano. Questo credo che in questo momento, con queste difficoltà e questa crisi vada evidenziato e, magari, corretto da parte vostra.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 2732

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali sviluppi concreti stiano producendo le “Linee di indirizzo per la diagnosi e il trattamento della fibromialgia” a livello delle nostre ASL e quali passi in avanti si siano compiuti presso le autorità sanitarie nazionali per il riconoscimento della SFM tra le malattie croniche e invalidanti. A firma della Consigliera: Mori, Rontini, Caliandro, Montalti

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’interrogazione 2732: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quali sviluppi concreti stiano producendo le “Linee di indirizzo per la diagnosi e il trattamento della fibromialgia” a livello delle nostre ASL e quali passi in avanti siano stati compiuti presso le autorità sanitarie nazionali per il riconoscimento della SFM tra le malattie croniche e invalidanti, a firma della consigliera Mori e altri.

Prego, consigliera Mori.

 

MORI: Grazie, presidente. Buongiorno a tutti e a tutte.

Questa interrogazione rileva l’importanza della sindrome fibromialgica, una malattia neurologica riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità sin dal 1992. È una malattia subdola, di cui si ipotizza un’origine multifattoriale, una predisposizione genetica, caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico cronico e diffuso, che può compromettere gravemente la qualità della vita delle persone.

Parlavamo ieri della depressione, che incide il doppio sulle donne. Anche in questo caso, è circa 6-7 volte più frequente tra le donne e può verificarsi, appunto, con maggiore violenza su di esse. Dalle stime fornite dal Consiglio superiore della sanità, dunque, se è vero che quasi 4 milioni di persone ne soffrono, il mancato riconoscimento a livello nazionale di questa sindrome tra le malattie croniche e invalidanti e il non inserimento, quindi, nei Livelli essenziali di assistenza si traduce in forti lacune, disomogeneità tra regioni, anche nei protocolli diagnostici e nei percorsi assistenziali, ovviamente lasciando a totale carico delle persone affette anche lo stigma della non riconoscibilità di questa malattia.

La nostra Regione ha fatto la propria parte, con le “Linee di indirizzo per la diagnosi e il trattamento della fibromialgia”, che sono state frutto di un percorso di approfondimento scientifico, coordinato da un apposito gruppo di lavoro. Sono linee di indirizzo che sono state sottoposte al Ministero. Nel 2018 è stata approvata in Assemblea legislativa una risoluzione per monitorare lo sviluppo e per essere anche, come sempre, elemento esemplare di traino per il livello nazionale, sta di fatto che è ancora in corso questa battaglia di sensibilizzazione. Il Comitato Fibromialgici Uniti in particolare cerca di sensibilizzare e incrementare gli studi per formare e aggiornare i medici di medicina generale, che sono i primi a essere coinvolti rispetto ai disturbi e alla sofferenza dei pazienti e dei malati. La crisi pandemica e l’emergenza sanitaria, ovviamente, hanno rallentato questo percorso di presa in carico e, quindi, di implementazione dell’iter parlamentare, ma anche del nostro impegno.

Quindi, chiediamo alla Giunta gli sviluppi concreti che finora hanno prodotto e stanno producendo le linee di indirizzo per il trattamento della fibromialgia a livello delle nostre ASL, anche in termini di formazione di personale medico e di presa in carico multidisciplinare, integrato ovviamente, e di cercare di capire se si siano compiuti, presso le autorità sanitarie, qualche passo avanti per il riconoscimento della sindrome fibromialgica tra le malattie croniche.

Grazie, assessore e presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Mori.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliera Mori.

Come da lei premesso, la Regione ha emanato le linee di indirizzo per la diagnosi e il trattamento della fibromialgia, in collaborazione con l’Associazione Malati reumatici Emilia-Romagna, con l’obiettivo di dare una definizione e un inquadramento della malattia indicando percorsi di intervento appropriati.

In seguito all’invio alle Aziende sanitarie del documento, l’impegno della Regione si è concretizzato e si concretizza attraverso diverse linee di intervento. A livello nazionale, il documento è stato presentato nella XII Commissione Igiene e Sanità, in seguito anche alla Commissione superiore di sanità.

La Commissione per l’aggiornamento dei LEA sta proseguendo i lavori istruttori per il riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica invalidante, un obiettivo che riteniamo prioritario raggiungere e che deve essere concretizzato entro breve tempo. L’Istituto superiore di sanità ha, inoltre, avviato un gruppo di lavoro per stratificare a livello di gravità i pazienti che ne soffrono, al fine di supportare il Comitato LEA nel percorso di riconoscimento delle future esenzioni.

A livello regionale è stata realizzata una prima indagine epidemiologica, con la collaborazione della Società italiana medicina generale e i reumatologi della regione, da cui sono emerse rilevanti criticità nella codifica della diagnosi. Il percorso formativo in base e ad avvio lavorerà proprio per questo aspetto, per un tempestivo riconoscimento e un’adeguata stima del numero di persone interessate.

È stato, inoltre, realizzato un corso dall’Agenzia sanitaria sociale regionale e un kit per la formazione a disposizione delle Aziende sanitarie per realizzare percorsi formativi locali, al momento non ancora avviati a causa ovviamente della pandemia.

L’accordo tra AMRER e COTER garantisce l’accesso ai pazienti di pacchetti terapeutici nelle 24 strutture termali della Regione, con attività fisica adattata sotto la costante presenza di personale specializzato, studiati per ridurre la sintomatologia dolorosa.

Infine, i risultati dello studio sull’efficacia dell’agopuntura nel trattamento dei sintomi della fibromialgia, condotto presso le aziende ASL di Bologna e di Reggio Emilia, hanno dimostrato l’efficacia nella riduzione del dolore e della qualità del sonno. Tali risultati saranno utili per la modifica della DGR 741 riguardante i trattamenti di agopuntura a favore di determinate condizioni patologiche, che non prevede ancora l’indicazione dell’agopuntura nella fibromialgia.

L’impegno di questo Assessorato continua ad essere quello di ascoltare in modo inclusivo le istanze di tutti i pazienti, in ogni forma organizzata presente nel territorio, per rendere ancora più efficace l’azione di contrasto a questa patologia e il sostegno a pazienti e a famiglie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliera Mori, prego.

 

MORI: Grazie, presidente, grazie, assessore.

Mi dichiaro assolutamente soddisfatta, perché ero certa che l’impegno su questo tema non sarebbe mancato. Sottolineo l’impegno da lei espresso al coinvolgimento in particolare delle associazioni dei pazienti e delle pazienti, perché come abbiamo detto mettiamo al centro le persone. Quindi, al di là degli ostacoli che si frappongono tra noi e l’obiettivo di individuazione dei LEA, che non è di nostra stretta competenza, sono certa che la Regione Emilia-Romagna produrrà il suo impegno per arrivare a raggiungere l’obiettivo il prima possibile. Grazie, assessore.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

Sulle interrogazioni di attualità a risposta immediata in aula oggetti 2733 e 2734 (decaduta)

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto abbiamo concluso con le interrogazioni, perché l’interrogazione 2733 a firma del consigliere Taruffi è stata rinviata in Commissione e l’interrogazione 2734 a firma della consigliera Piccinini decade per assenza della proponente.

 

Commemorazione delle vittime del Covid-19 e dei caduti nell’attentato in Congo

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, colleghi, prima di proseguire con i lavori e con i punti all’ordine del giorno, vorrei proporre a tutti un minuto di raccoglimento, con una duplice motivazione. Da un lato, per commemorare le vittime del Covid-19 a circa un anno dall’inizio della pandemia che ha colpito duramente il nostro Paese, in particolare la nostra Regione, e poi in onore delle tre vittime italiane uccise ieri in un barbaro attentato in Congo, l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista Mustapha Milambo.

 

(L’Assemblea in piedi osserva un minuto di raccoglimento)

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 1969

Progetto di legge d’iniziativa Consiglieri recante: “Sostegno straordinario alle attività produttive nei settori maggiormente coinvolti dalle misure restrittive introdotte per contrastare il COVID–19”. A firma dei Consiglieri: Bargi, Marchetti Daniele, Facci, Stragliati, Occhi, Rancan, Pelloni, Bergamini, Pompignoli, Montevecchi, Catellani, Liverani, Rainieri, Delmonte

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 1969/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo ora con i lavori all’ordine del giorno, con l’oggetto 1969: progetto di legge d’iniziativa dei consiglieri recante il sostegno straordinario alle attività produttive nei settori maggiormente coinvolti dalle misure restrittive introdotte per contrastare il Covid, a firma del consigliere Bargi ed altri.

Il testo è stato licenziato dalla Commissione Bilancio, Affari generali e istituzionali nella seduta del 10 febbraio 2021, con parere contrario.

È un progetto di legge composto da quattro articoli.

Il relatore della Commissione, il consigliere Stefano Bargi, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Risulta, inoltre, un ordine del giorno di non passaggio all’esame dell’articolato, a firma del consigliere Sabattini.

A questo punto iniziamo la discussione con la relazione del consigliere Bargi.

Prego, consigliere.

 

BARGI, relatore: Grazie, presidente. Buongiorno a tutti.

Questo progetto di legge ha già avuto in Commissione un dibattito approfondito anche nei numeri, nel possibile impatto di bilancio. Oggi vorrei con questa relazione, più che magari scendere direttamente a ripetere la stessa identica discussione nel dettaglio, fare un ragionamento un po’ più ampio e un po’ più politico.

Il progetto di legge nasce ovviamente per dare una risposta a tutto quel mondo produttivo che, di fatto, nell’autunno scorso si trovava di fronte ad un nuovo lockdown. In particolare si parla del settore terziario, si parla del piccolo commercio, si parla di bar, ristoranti e attività che vivono di clientela e che, di fatto, si trovano la saracinesca chiusa e quindi l’impossibilità di avere anche quella liquidità ordinaria. Parliamo comunque di una realtà che ha una liquidità veloce, incassano e spendono per poter mandare avanti il proprio lavoro, e che, dalla sera alla mattina, come era successo già nel marzo precedente, hanno dovuto trovarsi con le attività ferme e quindi nell’impossibilità di far fronte se non altro a quelli che sono costi fissi che, in realtà, non si sono mai stoppati. Pur con alcune misure di ristoro, se vogliamo, nazionali e anche una qualche misura a livello locale, regionale, piuttosto che con una certa attenzione da parte dei Comuni. Possiamo raccontarcela con qualsiasi malattia vogliamo, ma è assolutamente insufficiente a far fronte anche alle spese maturate. Anche perché ormai, di fatto, è un anno, andiamo verso quasi l’anno intero, se non di più, di situazioni di difficoltà, con la sola parentesi estiva più o meno sfruttabile. Soprattutto chi vive di turismo o, comunque, di persone che si spostano ha fatto fatica a poter mettere da parte le risorse necessarie.

Di fronte a questa ennesima situazione di difficoltà per queste imprese legate a questo settore ci siamo sentiti di proporre una soluzione sempre di intervento economico da parte, in questo caso, della Regione piuttosto che dello Stato, per andare a sostegno di queste attività. Si basava fondamentalmente su due princìpi. Il primo è quello di legarlo all’IRAP, cioè a un’imposta regionale, pur con tutti i limiti della Regione sull’imposta, ma a un’imposta regionale che possa fungere da parametro. Negli anni pre-Covid ‒ prendiamo il 2019 a riferimento ‒ si va a tarare un contributo basato sull’IRAP, che non è uno sconto d’imposta, ma è di fatto un vero e proprio ristoro per poter risarcire queste attività nel corso di un triennio.

Quindi, l’idea di base era: rispondiamo all’incertezza del momento storico, all’incertezza di quando si riaprirà, all’incertezza del come si riaprirà con la certezza di un contributo, di un sostegno che non è solo una tantum, ma riguarda un triennio, dando la possibilità di accompagnare l’attività anche al di fuori di quella che è la situazione di difficoltà. Questo era il principio con il quale abbiamo scritto il progetto di legge.

Il tempo in cui lo abbiamo scritto, cioè ottobre-novembre 2020, era ovviamente indicato perché potesse essere discusso e fatto accompagnare al bilancio di previsione 2021, così da poter individuare, eventualmente, le possibilità e le risorse da utilizzare per questo progetto di legge. Immagino che arriveranno, durante il dibattito, le osservazioni della maggioranza, anche legate al tema delle risorse. Il progetto di legge, ovviamente, anche. Dall’opposizione... Se vedessi approvato pari-pari un progetto di legge dell’opposizione con interventi sul bilancio, devo dire che mi toccherebbe fare una penitenza. Non ci credo in nessun modo. Anzi, purtroppo c’è anche un po’ la sensazione che quando non arrivano dalla Giunta i progetti di legge, ci sia poca dimestichezza dell’aula nello svolgere la sua funzione legislativa, a mio avviso, un qualcosa che viene spesso spronato e sollecitato negli interventi della maggioranza, quando facciamo le aule dedicate alle risoluzioni, però poi si fa fatica ad andare a incardinare un dibattito serio su un progetto di legge che nasce e al suo sviluppo dai banchi dell’Assemblea.

Pensavamo e speravamo, comunque, di stimolare, se non altro, una reazione, quindi un intervento che fosse anche diverso, una serie di emendamenti, piuttosto che un progetto di legge ad hoc che avesse altri parametri. Ad esempio, è stato criticato l’aggancio all’IRAP come forse la misura meno adatta, mi preme ricordare che nella Regione Lazio si è fatta una misura del tutto analoga a quella che presentiamo oggi, che non ha i tre anni, ma comunque come misura una tantum si è mossa in maniera molto simile. Il Presidente della Regione Lazio è un certo Zingaretti, che non è il leader del mio partito politico. Capisco che ci siano delle pressioni dall’Emilia-Romagna che vedano un po’ di dibattito interno al Partito Democratico, ma comunque non è il mio leader di partito e ha adottato una misura analoga a quella che sto indicando. Quindi, evidentemente non era così pensata male. Era solo un parametro che poteva andare a definire delle cifre, sulle quali si poteva ragionare, ed eravamo aperti a farlo.

In questo contesto ancor di più diventa fondamentale ricorrere a questi strumenti, la cui finanziabilità, sì, si parlava di un settore molto ampio, si potevano introdurre molti paletti, quindi andando a centrare il contributo magari più su determinate categorie, piuttosto che su realtà più piccole che soffrono di più, e i canali di finanziamento c’erano. Io penso anche alla variazione che abbiamo approvato in concomitanza con il bilancio 2021 rispetto ai fondi europei, 250 milioni, che sono stati – per usare un linguaggio un po’ così – liberati e utilizzati in toto per la sanità. Per carità, sulla sanità sappiamo bene che, in questo momento storico, c’è bisogno di risorse, ma non vorrei che si traduca con una scelta semplicistica. Ho fatto un esempio in Commissione: è come quando nei Comuni si investe sul sociale, si può investire all’infinito, sembra a volte, perché tanto sei buono se investi sul sociale, sei buono se investi sulla sanità. Però, bisogna anche rendersi conto che la sanità è retta dall’IRAP, come è stato ricordato più volte, e l’IRAP la pagano quelle imprese che oggi sono in difficoltà.

Come ha fatto magari la Regione Veneto, che ha deciso di dividere questa possibilità analoga alla nostra – più o meno le cifre erano anche simili – in quelle che erano le disponibilità che dava la UE, cioè sanità, sociale e aziende, ha deciso di dividerle in questi tre tronconi, una scelta più oculata, più, secondo me, anche di merito e di individuazione di priorità, perché questo è il grande tema. Qui invece si è fatta una scelta sicuramente importante, ma, mi vien da dire, anche un po’ semplicistica, dietro la quale ci si può nascondere facilmente, alludendo alla scusante della sanità, però intanto a livello di priorità si lasciano in fondo le aziende e le partite IVA.

Oggi guardavo i dati – perché poi mi avvio alla conclusione con quest’ultima riflessione politica – che sono usciti sul sito dell’Unione europea riguardo alle misure, ai numeri di Next Generation EU. Come dicevamo l’anno scorso, a farla da padrone fondamentalmente è il Recovery Fund, perché se andiamo a vedere le altre misure, Horizon eccetera, sono minimali rispetto ai programmi verso i quali si appoggiano, e penso al FEASR. Sono dei piccoli bus, se vogliamo. REACT-EU ha qualche risorsa in più, ma comunque è molto più piccolo rispetto all’intervento massiccio, per modo di dire, rispetto a un’economia matura come la nostra, del Recovery Fund. Bene, se noi andiamo a vedere i progetti per i quali vengono utilizzati questi strumenti, l’abbiamo detto tante volte, sembra quasi che si vada più verso investimenti per il futuro, la famosa transizione ecologica e digitale eccetera, piuttosto che interventi per il sostegno della crisi attuale.

Mi spiego meglio. Sembra di essere in un periodo di vacche grasse, sembra di essere tornati al 2005-2006, prima dei periodi di stagnazione, quando andava bene, o di recessione quando andava male, che si sono susseguiti dal 2008. Quindi, sembra di essere incardinati in un contesto in cui giustamente le risorse ci sono, quindi i soldi li si usa per delle transizioni, per vivere meglio, per respirare meglio, per avere un mondo più all’avanguardia e via discorrendo. Oggi, però, c’è il problema di realtà che falliscono, e questo problema, purtroppo, bisogna che ce lo diciamo, viene lasciato in capo agli enti del Paese, quindi allo Stato e alla Regione, perché non ci penseranno le risorse europee. Se non ci pensiamo noi, non ci pensa nessun altro.

C’è anche una narrativa a livello nazionale che mi spaventa molto, una sorta di eugenetica aziendale, dove si dice “c’è chi sta fallendo e gli stacchiamo la spina, perché tanto è inutile continuare a foraggiarlo”. Badate, è un ragionamento che io posso anche comprendere e condividere, ma se sono attività, va male perché ha accettato il rischio di impresa e ha fallito nei termini della capacità di investimento, di saper proporre qualcosa che attiri l’attenzione dell’offerta, ma quando è il pubblico che fa chiudere, non è possibile non prevedere una compensazione per le attività che vanno a chiudere, che saranno obbligatoriamente in difficoltà. L’unica cosa che gli abbiamo fatto fare è indebitarsi. All’indebitamento abbiamo fatto seguire delle garanzie pubbliche alle quali, di fronte al fallimento, dovremo far fronte.

A questa problematica non è che possiamo sorvolare dicendo che a livello di priorità la mettiamo in fondo nella nostra agenda, perché prima o poi ce la troviamo dritta in faccia e nasconderla sotto il tappeto per noi non è la soluzione giusta. Siamo consapevoli che questo progetto di legge non avrebbe di sicuro dato un impulso così importante, ma la strada per noi era quella giusta. La Regione poteva fare un sacrificio più importante sul suo bilancio e allo stesso tempo sollecitare il Governo nazionale perché prendesse l’esempio nostro.

L’abbiamo sempre detto, siamo i primi, ripetiamo che siamo i primi in tante cose, sarebbe bello ogni tanto essere primi anche quando la situazione si fa un po’ più difficile e c’è bisogno di dimostrare di avere le qualità e di saper governare.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Entriamo in dibattito generale. Chi vuole intervenire?

Consigliere Tagliaferri, prego.

 

TAGLIAFERRI: Presidente, buongiorno. Mi sentite?

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, la sentiamo.

 

TAGLIAFERRI: Grazie, presidente.

Colleghi, trovo l’iniziativa della Lega giusta e particolarmente calzante visto il momento che viviamo, sia da un punto di vista sanitario che economico.

Trovo talmente di buon senso la proposta a prima firma Bargi, che francamente penso sia difficile per chiunque dentro quest’Aula votare contro questo provvedimento.

Sarà particolarmente difficile disattendere questo progetto di legge per chi si continua a definire di maggioranza, perché ricordo ciò che sappiamo, che ora il PD, buona parte della galassia a sinistra del PD e perfino i Cinque Stelle, governano con la Lega nel Governo Draghi.

Sarà imbarazzante votare contro questo provvedimento, soprattutto in una Regione dove si continua a ripetere, a mo’ di lavaggio del cervello, che qui non si lascia indietro nessuno. Bene. Ora è arrivato il momento per dimostrare ciò e voglio proprio vedere l’imbarazzo nella palese mancanza di coerenza per bocciare il progetto di legge in discussione. L’occasione non solo è propizia, ma doverosa per un brevissimo punto della situazione sul momento che stiamo vivendo e su come questa Giunta e questa maggioranza lo stia governando.

Noi di Fratelli d’Italia siamo, e fieramente rimaniamo, una forza politica di opposizione, ma ciò non significa certo berciare su posizioni preconcette e nulla più. No. Noi abbiamo dimostrato nei fatti che siamo un soggetto disposto a dialogare e votare i provvedimenti che ci convincono e che reputiamo giusti per le donne e gli uomini di questa regione.

In altre occasioni ‒ molte altre, a dire il vero ‒ abbiamo lanciato allarmi, fornito elementi di riflessione e, solo in seguito a silenzi imbarazzati o a comportamenti di sufficienza, ci siamo trovati costretti ad alzare la voce per pretendere la risoluzione di alcuni degli innumerevoli problemi che si trovano ad affrontare quotidianamente i nostri concittadini. I problemi, invero, da un anno a questa parte sono due e sono enormi. Si chiamano “salute” ed “economia”. Orbene, mai come in queste ultime ore abbiamo visto un’incertezza sinceramente preoccupante su come il governatore e i suoi assessori stanno affrontando queste emergenze, tra proteste veementi più o meno organizzate sullo stop alla stagione sciistica a poche ore dalla sua apertura, in ritardo, alle scenette sui vaccini. Chi della Regione ha provato a rivolgersi ai mediatori, come è stato affermato in una trasmissione nazionale domenica sera?

Sono elementi che fanno capire più di qualunque parola lo stato di confusione che regna tra i Palazzi della Regione. Parlo di “confusione” in maniera magnanima, perché limitarsi a dire che adesso ci penserà il Governo Draghi non solo è una dichiarazione di resa sinceramente insultante, ma è un controsenso, anche se a voi piace tanto la parola “storytelling”, rispetto ai comportamenti densi di machismo e decisionismo tenuti sino ad ora.

Fino a poche settimane fa voi facevate sfoggio della diversità che sprizzava da ogni poro di questa Regione. Oggi, che, mi viene da pensare, avete esaurito il repertorio di slogan a disposizione, tanti slogan effettuati, siete palesemente a traino di colui che in molti sperano sia un nuovo re taumaturgo.

Visto con gli occhi dell’opposizione e dei tantissimi cittadini in grave difficoltà e sofferenza, il momento che viviamo è particolarmente grave. Continuo a sperare che possiate riprendervi da questa letargia per dare concretamente sollievo alla salute e all’economia di questa regione e dei suoi cittadini. Poiché agli onori corrispondono degli oneri, attendo che voi facciate il vostro dovere fin da ora mettendo in atto questo progetto di legge, stanziate adeguati fondi per l’economia di questa regione e avviate realmente e concretamente una campagna vaccinale, che pare esistere più sulla carta che nella realtà.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliere Sabattini, prego.

 

SABATTINI: Grazie, presidente.

Colleghi, intanto apro l’intervento ringraziando anche i colleghi della Lega che hanno presentato questo progetto di legge, che ci ha permesso anche in Commissione I, come Commissione referente, la Commissione Politiche economiche, di svolgere una discussione su questa tematica, ma soprattutto mettere un’ulteriore sottolineatura su quella che è una fase dell’economia della nostra regione e di tutto il Paese, che sta a cuore a tutti.

Veniamo da un anno di pandemia che ha messo tutti in enorme difficoltà, cittadini e imprese, e sottolineiamo bene non in maniera uguale. Questo concetto del peso distribuito in maniera difforme è anche una delle motivazioni che dopo argomenterò per la nostra posizione. Alcuni settori, come alcuni territori hanno pagato un prezzo molto più elevato, tanto più elevato quanto avevano anche dal punto di vista territorialmente localizzati in territori più marginali e di attività più piccole, un problema che sicuramente si è anche acuito, e l’abbiamo visto anche nei provvedimenti ultimi, con una grande difficoltà di riuscire anche a programmare quella che era una prima fase della pandemia, un tunnel senza una luce, che si sta riversando anche in queste fasi dove la luce dell’avvento del vaccino ha illuminato un po’ questo tunnel. Ma è chiaro che abbiamo la necessità, come abbiamo richiamato più volte anche da parte di tutte le forze politiche, almeno di decisioni che vengano prese compatibili con una programmazione di un’attività che dovrà convivere a tutti i livelli ancora per qualche mese con il virus.

Come a livello nazionale, anche a livello regionale abbiamo messo in campo in questi mesi, ne erano lo specchio anche le prime pagine del DEFR 2021, che abbiamo approvato alcune settimane fa, di tutti i provvedimenti sia dal punto di vista sanitario che in tutti i settori di competenza della Regione Emilia-Romagna, azioni che abbiamo messo in campo per combattere e assistere tutti i vari settori durante questa fase della pandemia. Ne è una prova anche quelle che sono state le risorse stanziate, penso soprattutto anche agli ultimi bandi, appena conclusi, presso le Camere di commercio, dei 21,5 milioni divisi per Province, proprio nell’ottica di andare a costruire elementi di ristoro, insieme ovviamente agli interventi fatti nel corso delle settimane per l’accesso al credito, e ricordo il provvedimento dei 10 milioni che la Regione ha stanziato anche in una fase di enorme difficoltà, della prima risposta ancora prima del Decreto Liquidità. Ciò proprio nella logica di questo provvedimento che si inserisce nel concetto di ristoro, mutuando correttamente, come sottolineava il collega, un provvedimento che nella scorsa legislatura abbiamo fatto per un’area territoriale specifica. Ovviamente mi riferisco al provvedimento del contributo dato sul 50 per cento dell’IRAP pagata per le iniziative imprenditoriali in montagna, che però aveva un principio diverso, che non era quello del ristoro, ma era quello dell’ancoraggio territoriale, e aveva la finalità di mantenere le attività in essere su un territorio specifico, che aveva, proprio per la caratteristica del territorio, delle difficoltà strutturali che rimanevano nella localizzazione.

Ecco, proprio per questa duplice differenza, quindi non c’è nessun tipo di imbarazzo, come richiamava il collega prima, a motivare quella che riteniamo non la strada corretta per raggiungere un obiettivo che ci vede tutti dalla stessa parte, cioè cercare di mettere in campo tutte le risorse possibili per ristorare e per fare in modo che, a seguito di questa pandemia, noi ci troveremo in una situazione dove le aziende che non riusciranno a superare questa fase siano il minor numero possibile. L’IRAP è un’imposta che nella sua totalità nel bilancio regionale finanzia la sanità pubblica regionale, per un importo complessivo di 2 miliardi di euro. Questa è la fonte di finanziamento principale, ovviamente insieme al Fondo sanitario nazionale. Ricordo a tutti che l’80 per cento del nostro bilancio riguarda i finanziamenti alla sanità pubblica.

Proprio il concetto del finanziamento alla sanità pubblica non si inserisce soltanto all’interno del contesto che stiamo vivendo, ma è anche un elemento identitario della parte politica che oggi è maggioranza. Noi crediamo fortemente al sistema pubblico che credo possiamo riconoscercelo tutti ha segnato anche un’enorme differenza da questa terra rispetto ad altri territori e ha la forza e la necessità di continuare a investire nella sanità pubblica. Ce lo siamo detti in tanti nostri dibattiti e sappiamo bene che ancora tanto dobbiamo fare all’interno della nostra terra, che sicuramente è un elemento di eccellenza.

Oltre che parlare della natura dell’imposta della quale stiamo parlando, abbiamo anche fatto un po’ di analisi, e questo è un po’ il frutto anche della discussione, di che cosa voleva dire tradurre questo progetto di legge in pratica.

Io ho fatto qualche estrazione, abbiamo fatto qualche estrazione per capire quale poteva essere il contesto nel quale ci muovevamo, prendendo anche solo ad esempio i codici di attività che riguardano i servizi di ristorazione o il piccolo commercio e la parte degli alloggi.

Stiamo parlando per la Regione Emilia-Romagna di circa 60.000 imprese per un’imposta IRAP versata di oltre 320 milioni. È un importo che, mal contato, anche con alcune approssimazioni, vorrebbe dire un investimento di 160 milioni di euro per un contributo che andrebbe ad agevolare, per come è costruita la stessa imposta, non si concentrerebbe su quelle che sono le attività di maggior difficoltà, ma paradossalmente andrebbe a dare un’agevolazione più grande alle imprese di maggiori dimensioni, con l’aggravante che, non essendo previsto all’interno del progetto di legge un tetto, un cap, come avevamo fatto per il progetto dell’IRAP sulle aree montane, proprio in questa direzione andrebbe poi a fare altri elementi di non risposta all’obiettivo che ha il progetto di legge stesso, cioè quello di andare ad aiutare maggiormente, quindi indirizzare maggiormente le risorse pubbliche proprio negli elementi di maggiore difficoltà. Senza contare che una gestione... Faccio questa ulteriore postilla: considerando il fatto che noi non abbiamo la facoltà, data da una norma primaria nazionale, di poter agire sulle nostre leve fiscali in maniera autonoma. Sapete bene che noi, per poter agire direttamente sulla leva dell’IRAP, avremmo bisogno di azzerare prima anche l’addizionale IRPEF regionale, che ovviamente ha un importo tale che non ci consentirebbe la tenuta complessiva del bilancio regionale.

In più, un provvedimento di questo tipo, vista la dimensione, ha anche un costo di gestione complessivo, che si aggirerebbe attorno ai 5 milioni di euro, come previsto all’interno del progetto di legge, che indica come gap di gestione il 3 per cento dell’importo complessivo.

Mi avvio a concludere. È un problema sicuramente di natura del provvedimento, una risposta che non vede all’interno di un contributo di quel tipo la risposta maggiormente corretta, perché si indirizzerebbe non come un’attività strettamente territoriale, ma come un elemento di ristoro, ferma restando ‒ e su questo voglio concludere ‒ la necessità di spendere al meglio le risorse regionali e di fare di tutto, come abbiamo fatto con il bilancio 2021 e come faremo con i provvedimenti successivi, legati anche alla negoziazione che con il Governo precedente e con il Governo oggi in carica stiamo provando a negoziare, quelle maggiori risorse che ci consentono di mettere in campo tutti quei provvedimenti di ristoro che servono anche a rafforzare gli elementi di resilienza, che misureremo a seguito della chiusura di questa fase tragica, come quella della pandemia.

Oltre a ringraziare anche della possibilità di aver potuto fare, anche in maniera approfondita, una discussione su questo i colleghi della Lega, ed è per quello che soltanto per prassi abbiamo presentato il non passaggio all’analisi dell’articolato, come funziona tutte le volte che non viene dato il parere positivo in Commissione, ma credo che abbia arricchito tutti la discussione che abbiamo fatto, fermo restando, e su questo chiudo, che dobbiamo impegnare tutte le risorse possibili che si presenteranno in futuro nella direzione anche indicata nella relazione del collega, ma utilizzando gli strumenti adeguati. Fermo restando che la priorità sul sistema di finanziamento, sul sistema sanitario pubblico e degli investimenti in questo non possono mai essere messi in discussione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Altri in dibattito generale? Io non ho nessuno prenotato in dibattito generale.

A questo punto chiedo al consigliere Bargi se vuole intervenire in replica. Niente.

A questo punto passiamo alle dichiarazioni di voto prima sull’ordine del giorno di non passaggio all’esame dell’articolato. Dichiarazioni di voto?

Visto che è in aula, consigliere, le passo la parola anche da qui, direttamente. Prego, consigliere Bergamini.

 

BERGAMINI: Banalmente, soltanto un momento perché abbiamo un problema. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo in dichiarazione di voto ancora, non abbiamo aperto la votazione. Io non ho nessuno in dichiarazione di voto.

A questo punto metto in votazione l’ordine del giorno a firma del consigliere Sabattini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Favorevoli 24

Contrari 15

 

È approvato.

 

È stato approvato l’ordine del giorno per il non passaggio all’esame dell’articolato.

A questo punto…

Prego, mi scusi, consigliera Pigoni.

 

PIGONI: Grazie, presidente. Mi scusi, chiederei di aggiungere il mio voto favorevole perché ho problemi a entrare nel…

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto.

Consigliere Paruolo.

 

PARUOLO: Anche io, Presidente, voto favorevole.

 

PRESIDENTE (Petitti): Benissimo, aggiungiamo due voti favorevoli.

 

OGGETTO 2313

Proposta d’iniziativa Giunta recante: “ADER - Agenda digitale dell’Emilia-Romagna 2020-2025: Data Valley Bene Comune” ai sensi dell’art. 6 della legge regionale n. 11/2004. (38)

(Discussione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’atto amministrativo 2313: Proposta di iniziativa della Giunta recante “ADER - Agenda digitale dell’Emilia-Romagna 2020-2025: Data Valley Bene Comune” ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 11 del 2004.

La Commissione Bilancio Affari generali ed istituzionali ha espresso parere favorevole nella seduta del 10 febbraio 2021, con la seguente votazione: 27 voti a favore, 15 contrari, nessun astenuto.

Su tale oggetto risultano cinque proposte di emendamento, quattro a firma del consigliere Delmonte, una a firma dei consiglieri Pompignoli e Delmonte.

A questo punto passiamo all’illustrazione del provvedimento da parte della Giunta.

Prego, assessora Salomoni.

Un attimo che non la sentiamo. Aspettiamo che si attivi il microfono. Mi scusi. 

 

SALOMONI, assessore: Cercherò di essere breve per presentare un documento che è piuttosto corposo e che racconta le modalità con cui vogliamo trasformare l’Emilia-Romagna in senso digitale nei prossimi quattro anni, che sono l’elemento di durata di questa pianificazione.

Parto dal titolo per fare un appunto in qualche modo politico, perché abbiamo tratto spunto dall’idea di Data Valley, che fino ad oggi è stata coniugata, giustamente, come un elemento di eccellenza che rappresenta l’Emilia-Romagna come una straordinarietà a livello europeo, per far diventare questo insieme di tecnologie di eccellenze anche un elemento di ordinarietà da calare nella vita dei cittadini, trasformandolo in un bene condiviso, in un bene comune. È un’elaborazione programmatica post-Covid, come potete immaginare, e di conseguenza risente dell’idea di digitale che si è radicalmente trasformata dopo la pandemia. Il digitale è un elemento contemporaneamente di estrema resilienza, ci ha consentito di continuare a lavorare, di continuare a studiare in condizioni molto complicate, ma è anche un elemento che potenzialmente si può trasformare in una leva che marginalizza ulteriormente comunità che già soffrono di elementi di marginalità e che quindi va in questo senso fortemente sostenuto e usato perché diventi strumento di equità.

L’Agenda digitale che presentiamo ha una strategia trasversale, non ha una strategia di Assessorato. È una strategia che mette insieme tutti gli indirizzi sul digitale di tutti gli Assessorati e per essere più precisi di tutte le deleghe. Faccio degli esempi presi casualmente nel panorama. C’è, chiaramente, la telemedicina, che viene dalla sanità, ci sono fortissimi elementi di digitalizzazione in ambito di beni culturali, c’è l’agricoltura di precisione, ci sono elementi di controllo del territorio, supporto a ridurre la marginalità della montagna. Quindi, qualunque delega della Giunta ha espresso all’interno di questa Agenda gli elementi principali di trasformazioni digitali che riguardano in particolare quell’ambito.

È stato fatto un lungo processo di condivisione. Intanto, parte dell’agenda è stata inserita a priori all’interno della discussione del Patto per il lavoro e per il clima, perché è molto chiaro come questo digitale sia anche un elemento di trasformazione in ambito green, sia una leva per aumentare la nostra capacità di trasformazione anche in ambito ambientale. Di certo è un digitale straordinariamente funzionale allo sviluppo economico e, di conseguenza, all’ambito lavoro.

È stata condivisa con un percorso suo, attraverso il CAL, le community network dell’Emilia-Romagna. Abbiamo fatto incontri territoriali con gli amministratori di tutti i territori della regione e abbiamo contattato la rete di innovazione, quindi tutti i cluster, il sistema di innovazione dell’Emilia-Romagna e le comunità tematiche.

Quello che trovate nel documento è un’organizzazione sulla base di otto sfide, che rappresentano l’innovazione all’interno di tutte le deleghe che vi ho citato e anche di tutte le altre. Si parla del valore dei dati e di come anche questo debba cominciare ad avere una ricaduta in termini di servizi e di opportunità per i cittadini. Si parla di competenze digitali. Questo è un tema che, anche per il mio background, ritengo molto importante, su cui rubo sempre un minuto in più. Le competenze digitali, quelle che deve avere la popolazione per fruire dei servizi, quelle che devono essere inserite nel mondo delle aziende perché si possa fare una vera trasformazione digitale, sono fondamentali all’interno di quest’agenda.

Si parla di trasformazione digitale della PA, ma anche del mondo dello sviluppo e dei servizi, anche includendo tutta l’economia della Regione, non necessariamente solo la parte industriale, come a volte si tende a fare quando si parla di trasformazione.

C’è un punto importante che riguarda la connettività. Siamo tutti un po’ segnati dal Piano della banda ultralarga e da come ha preso delle strade molto lente per calare sul territorio. Quindi, abbiamo in qualche modo costruito intorno a questo una cornice che mira a massimizzare l’efficienza con cui arriverà quel Piano, ma anche a garantire che future pianificazioni vadano in una direzione condivisa con il territorio.

Infine, le ultime due sfide parlano di comunità marginali e di come il digitale debba diventare, invece, una leva che riduce la marginalità. L’ultima parla di digitale e donne. È un tema che, chiaramente, si poteva lasciare inserito all’interno di tutti gli altri elementi di discussione, ma che abbiamo voluto far emergere proprio per dare corpo all’idea che solo attraverso una partecipazione di quasi il 100 per cento della componente femminile, che adesso si astiene dal cimentarsi in ambito tecnologico, solo attraverso questo passo si potrà effettivamente arrivare a un buon livello di trasformazione digitale.

Devo dirvi che lo strumento è estremamente ambizioso. Abbiamo anche cercato di costruire dei meccanismi che ne controllino l’effettivo procedere. In particolare, ovviamente ci sarà, come sempre, la programmazione operativa, che sarà anche un’occasione di condivisione di come l’agenda procede. Ma vogliamo anche fare un monitoraggio attraverso questo indicatore, che si chiama DESI, che è quello che viene utilizzato per valutare il livello di digitalizzazione, un monitoraggio attento dell’Emilia-Romagna, per usare poi questo elemento come misura accountability dell’effetto dell’agenda.

Metteremo in piedi anche alcuni elementi che hanno l’obiettivo, in particolare sulla connettività, di avere uno stato sempre molto preciso delle offerte disponibili nel mercato della connettività pubblica e di tutti gli altri strumenti che sono a disposizione, con la duplice intenzione di arrivare ai cittadini, ma anche di arrivare agli amministratori, che spesso sono chiamati a fare una mediazione in questa complessità e differenza tra l’atteso e il realmente dispiegato sul territorio.

Questa agenda cala in un momento temporale per cui solo una parte dell’indirizzo si trasforma in azioni, che sono declinate nel documento. Il tema è chiaramente quello del finanziamento, per cui noi abbiamo indicato tutte le azioni che erano già finanziate o che hanno chiari elementi di finanziamento nei bilanci dei prossimi anni, mentre alcuni ambiti restano indicati come indirizzi e attendono di trovare finanziamento. Rispetto a questo, la Giunta è assolutamente ottimista, perché abbiamo di fronte il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che dovrebbe contenere un 20 per cento di azioni sul digitale e che, quindi, sicuramente ricoprirà alcuni di questi obiettivi, o a livello nazionale o – speriamo – decentrandolo sulle Regioni. Tutto quello che non dovesse trovare spazio dentro questo contenitore contiamo di appoggiarlo sulle tradizionali fonti di finanziamento. Chiaramente, questo primo passo è quello che ci dirà qual è l’indirizzo nazionale, come collochiamo questa agenda nel quadro della Next Generation EU.

Ciò che vorrei esprimere, per concludere questo discorso, è che l’Emilia-Romagna è pronta, è in qualche modo “Recovery ready”, siamo pronti a gestire e utilizzare in maniera proficua quel 20 per cento. Adesso rimaniamo ancora in attesa di comprendere esattamente come calerà, speriamo, nella vita dei cittadini attraverso il Recovery.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessora Salomoni.

Entriamo in discussione generale. Consigliere Paruolo, prego.

 

PARUOLO: Grazie, presidente.

L’assessora Salomoni ha ben illustrato l’oggetto; ci saranno colleghi che interverranno dopo di me che certamente lo affronteranno anche in modo organico e daranno conto e ringrazieranno dei vari passaggi che sono stati fatti anche in Commissione. A me preme sottolineare il fatto che credo che siamo di fronte a uno strumento importante, da non prendere sotto gamba, da non considerare come un passaggio formale dei tanti che passano qua in aula, perché delinea le linee guida per la trasformazione digitale della nostra Regione, che è uno dei temi più importanti e che è sotteso a molte delle altre sfide, come è stato giustamente già sottolineato, che abbiamo di fronte.

Il respiro è un respiro importante. Il documento parte dai dati, l’importanza di raccogliere e soprattutto di utilizzare questi dati. Parla di competenze che sono da promuovere e da diffondere; parla di Pubblica amministrazione digitale, ma anche di industria e di servizi; e poi c’è questo importante concetto dei servizi pubblici digitali, che non sono solo quelli resi dalla Pubblica amministrazione, ma certamente li comprendono, che devono essere centrati sull’utente. Parla di reti e di interconnessione con un respiro che evidentemente riesce ad andare oltre quello che – temo – possa sembrare il dibattito, per cui alla fine le prime pagine rischiano di essere catalizzate soltanto dalla battaglia per i diritti televisivi per trasmettere il campionato italiano di calcio, che certamente è importante, ma c’è un respiro più ampio, come dimostra il fatto che si parla di comunità digitali anche per vincere una marginalità geografica e per cercare di superare quelle che sono le distanze, e anche l’importante capitolo, già ricordato, del contributo femminile importante che può essere fornito attraverso il digitale.

In questo contesto, la pandemia la possiamo e la dobbiamo vedere come un acceleratore di processi, non come qualcosa che devia il percorso, perché certamente la trasformazione che abbiamo di fronte valeva comunque la pena di essere affrontata, casomai ci siamo accorti che sarebbe stato utile e opportuno essere più avanti in questa trasformazione per poter gestire meglio la fatica che abbiamo dovuto tutti fare per affrontare il virus e le limitazioni ai nostri movimenti che esso ci ha apportato. Poi, le importanti sfide dell’ambiente e del clima, del cambiamento climatico, che passano attraverso un importante sviluppo sul digitale. Sono battaglie da combattere, non sono punti di arrivo, ma sono dei fari puntati verso il futuro su cui dobbiamo riuscire a lavorare anche nella consapevolezza, lasciatemelo dire perché essendo nella materia da un po’ di anni conosco un po’ i miei polli anch’io, che ci sono ruggini da rimuovere, incrostazioni da superare, aspetti di difficoltà che non possiamo semplicemente “delegare” ai cultori della materia, ma su cui dobbiamo vigilare con importanza. Ci sono, quindi, alcuni aspetti trasversali che sono presenti nel Piano, alcuni anche toccati da alcuni emendamenti presentati dal Gruppo del Partito Democratico, che ho anche personalmente contribuito a definire insieme appunto agli altri colleghi e alla assessora Salomoni, che credo sia importante sottolineare proprio in questo contesto.

La prima raccomandazione che vorrei fare è quella di evitare di stare seduti sui dati. I dati non ci interessa averli per lasciarli chiusi nei forzieri informatici, per poter dire che li abbiamo, ma devono essere effettivamente fruiti e quindi la figura del manager che viene definito per l’accessibilità dei dati deve avere una funzione soprattutto di facilitatore e di vigile del fatto che questi dati vengano resi effettivamente fruibili.

Dobbiamo evitare la tentazione che a volte si corre di prendere degli spunti anche sulla base di temi importanti da tutelare, come quello della privacy, per vederli come un freno, di fatto, alla loro fruibilità.

Per esempio, in ambito sanitario c’è un importante sforzo da fare proprio per cercare di mettere a fuoco che la privacy è importante, ma non può essere vista come un inibitore del fatto che possano essere condivise le informazioni fra diverse aziende sanitarie e non può essere utilizzata come un elemento di freno.

Il secondo aspetto che vorrei sottolineare è questo: è importante il ruolo del mercato, è importante il ruolo dei pezzi della organizzazione delle aziende regionali che non devono sovrapporsi a questo mercato, ma non possiamo pensare di delegare tutto ai fornitori. La visione è un qualcosa di cui noi vogliamo pienamente appropriarci.

Dobbiamo sfatare il falso mito che il progresso tecnologico è semplicemente qualcosa che si possa attendere. Ogni tanto qualcuno dice: “Al meglio delle nuove tecnologie”. Non esiste il meglio delle nuove tecnologie. Esiste un universo di opportunità e una rotta da tracciare in questo mare per definire quali sono le strade che concretamente vengono intraprese e come esse vengono affrontate.

Per questo credo sia importante che in questo documento si parli anche di un approccio cooperativo e aperto a contributi che possono venire, in modo tale da avere una strutturazione di per sé intrinsecamente non chiusa, ma aperta, sia nella fase di definizione delle cose da fare, ma anche nella fase della realizzazione. Soltanto potendo accogliere contributi e idee possiamo pensare di aumentare la velocità con cui affrontiamo questo tipo di nuove sfide.

Il terzo aspetto ‒ l’ho già accennato prima, ma voglio sottolinearlo di nuovo ‒ è quello di lavorare molto sull’approccio centrato sull’utente, un tema che spesso viene evocato, ma che occorre cominciare concretamente a realizzare. Per intenderci, posso capire che dal punto di vista delle aziende sanitarie sia importante realizzare portali aziendali, ma, dal punto di vista dell’utente, all’utente non interessa sapere che ci sono aziende sanitarie differenti sul suo territorio. Interessa avere una visione unitaria dell’offerta sanitaria. Pensiamo, per esempio, a quello che abbiamo scritto nella legge di riforma delle farmacie rispetto alla fruibilità dei dati per poter arrivare direttamente alla farmacia più vicina. Tutte idee che sono contenute anche nelle leggi che abbiamo votato in quest’aula e che attendono ancora di essere pienamente realizzate, ponendoci all’avanguardia e non in un approccio di rincorsa.

Infine, l’ultima sottolineatura che vorrei fare, prima di concludere, è che dobbiamo pensare all’informatica e al digitale non soltanto come un elemento che arricchisce le modalità di lavorare che preesistevano, ma che riesce a ridefinirle. Quando, per esempio, ragioniamo delle cose più importanti che sono accadute nella sanità dal punto di vista digitale, le cose che sono entrate senza colpo ferire sono le grandi tecnologie. Una volta c’era la radiografia. Adesso c’è la possibilità di fare le tomografie oppure le risonanze. Questo non ha cambiato l’organizzazione. C’è sempre il dipartimento specifico che fa questi esami, che, invece di leggere gli esami guardando una lastra in controluce, lo fa al computer. Ma le sfide da vincere sono sfide che richiedono anche di cambiare il modo di lavorare. È questa l’essenza della semplificazione, è questa la sfida che noi dobbiamo riuscire ad affrontare.

In questo documento, in queste linee guida queste suggestioni ci sono. Adesso la sfida che abbiamo di fronte, dopo aver approvato oggi in quest’aula questo documento, è quella di raccoglierle. Nel concreto, il tema, davvero, non è quello di riuscire a scrivere il più bel documento rispetto al nostro futuro digitale, ma di riuscire a metterci all’avanguardia rispetto a chi è in grado di realizzarlo.

Quindi, io credo davvero che si debba concludere con un plauso alla Giunta per averci proposto questo documento e al Consiglio per aver dato contributi per arricchirlo. Adesso è una responsabilità comune, di tutti noi, della Giunta, ma anche di noi consiglieri, ognuno per le proprie responsabilità, spingere, fare di tutto, anche combattere, se è necessario, perché a queste parole vengano date effettive e concrete realizzazioni.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Ringrazio l’assessore per averci presentato il documento. Mi scuso innanzitutto con l’assessore per intervenire solo in aula. Non siamo intervenuti come Fratelli d’Italia nel corso della presentazione anche in Commissione, ma purtroppo siamo un Gruppo abbastanza esiguo, quindi non sempre riusciamo a intervenire in Commissione. Però, ci preme in questa sede esprimere alcune considerazioni, che per noi sono importanti.

Crediamo che questo sia sicuramente un documento importante, ambizioso, come è stato sottolineato anche da chi mi ha preceduto, un documento che sicuramente fissa degli obiettivi, delle strategie, ambisce a darsi degli strumenti per delineare delle traiettorie su un tema assolutamente importante, che è quello complessivamente della digitalizzazione, se così vogliamo chiamarla. È chiaro che è un documento di programmazione generale, quindi ovviamente deve e dovrà essere necessariamente legato al tema, che sarà quello più importante, delle risorse che ad esso saranno correlate. Questo è quello di cui stiamo parlando, perché se alle parole dopo non vengono collegate delle risorse è difficile che gli obiettivi si traducano in realtà.

Però, se ci permette di evidenziarle qualche appunto, a nostro avviso il documento, come spesso accade in questi documenti, pecca in alcuni passaggi di essere poco calato nella realtà. Lo dico perché è un documento che nasce da un percorso probabilmente intrapreso precedentemente alla pandemia, ma che, proprio per questo, si confronta con una realtà che a nostro avviso, rispetto a questo percorso, sconta appunto una realtà con la quale ci confronteremo che probabilmente sarà radicalmente mutata da qui al prossimo futuro.

È inutile nascondersi che oggi la società sta evolvendo in maniera molto più rapida di quello che pensavamo. Basti pensare alla necessità che hanno le famiglie oggi, purtroppo, di rimanere all’interno delle proprie abitazioni in maniera molto più significativa rispetto a prima. Spesso parliamo e ci confrontiamo con le famiglie e oggi i lavoratori adottano in maniera molto più massiccia lo smart working. In futuro probabilmente non sarà adottato in maniera massiccia quanto oggi, però sicuramente lo smart working sarà uno strumento molto più utilizzato rispetto ad oggi, quindi vi è la necessità comunque di utilizzare in maniera più importante alcuni strumenti che richiedono l’accesso più immediato e più continuativo a quello che fino a ieri magari veniva utilizzato in altre sedi nelle quali appunto si poteva accedere al collegamento internet, alla fibra, in un modo più immediato e fornito magari dal datore di lavoro. Invece, oggi i lavoratori e molto spesso le lavoratrici sono costretti a farlo da casa, così come, purtroppo, in questa fase tanti studenti sono stati costretti a farlo da casa, appunto perché costretti dalle restrizioni. Così come, molto probabilmente, oggi ci confrontiamo con realtà tecnologiche in continua evoluzione, come l’introduzione del 5G o altro. Quindi, è una realtà, quella tecnologica, che, come lei sa sicuramente meglio di me perché ha certamente competenze superiori alle mie, è in continua evoluzione. Questo documento, per quello che ci riguarda, pecca in alcuni passaggi, probabilmente è poco calato nella realtà perché, a nostro avviso, dietro, in realtà, a una costruzione, a dei passaggi, sconta una realtà all’interno della nostra regione che ha ancora alcuni passaggi di arretratezza. È inutile nasconderci che alcune zone della nostra regione purtroppo scontano ancora difficoltà di collegamento, di accesso alla tecnologia. Ne abbiamo spesso parlato, all’interno della relazione ci sono alcuni passaggi dove si relaziona su qual è la copertura della fibra nella nostra regione, dove si dà relazione del fatto che, purtroppo, la copertura esistente, seppur ovviamente per fortuna ampliata rispetto al 2015, prendo il riferimento che viene dato all’interno del documento, è chiaramente del tutto inadeguata a soddisfare quelle che dovrebbero essere le richieste e le esigenze che dal 2015 (siamo nel 2021) ci sono. E non soltanto per le connessioni a 30 Mbps, ma nel 2021 ci si sarebbe aspettati la velocità a 100 Mbps e che ci fosse una copertura maggiore. Il problema è che, purtroppo, alcune zone della regione scontano l’assenza totale di collegamenti e purtroppo questo risulta essere un problema fortemente sentito soprattutto nelle zone montane. Purtroppo, alcuni colleghi conoscono meglio di me questa problematica.

Da questo punto di vista l’auspicio è che ci sia un impegno importante e significativo. Sotto questo punto di vista, lo dico in maniera molto franca, quando diciamo che il documento è poco calato nella realtà è perché spesso dietro a paroloni anglofoni, sicuramente dietro i quali ci sono progetti molto importanti, sicuramente dietro ai quali ci sono importanti progetti di implementazione delle tecnologie, dico altrettanto chiaramente da comune cittadino che molti comuni cittadini si accontentano e si accontenterebbero che nel futuro molto più prossimo, più che obiettivi così ambiziosi, il comune cittadino potesse raggiungere obiettivi molto più terra-terra. Magari che ci fosse la copertura totale della rete, della fibra, magari che alcuni servizi molto banali potessero vedere la luce e alcuni servizi anche della Pubblica amministrazione potessero essere molto più semplificati, visto che si parla di digitalizzazione della Pubblica amministrazione, che ci fosse la digitalizzazione integrale dei documenti all’interno della Pubblica amministrazione, che alcuni processi all’interno della Pubblica amministrazione di digitalizzazione fossero molto più semplici per il cittadino. Basti pensare al Fascicolo sanitario elettronico, che sicuramente adesso in parte è stato semplificato, ma che potrebbe ulteriormente essere semplificato. Ulteriormente e maggiormente.

Un altro passaggio sul quale mi permetto di esprimere alcune considerazioni riguarda il ruolo importante ‒ e su questo un ulteriore passaggio mi sarei aspettato di vederlo all’interno del documento ‒ che complessivamente una società importante come Lepida svolge all’interno del panorama della Regione Emilia-Romagna. Lo dico sotto due punti di vista. Il primo rispetto all’operatività che ha questa società all’interno del panorama della Regione Emilia-Romagna, quindi rispetto agli obiettivi e alle strategie della nostra Regione. Che cosa fa questa società? Quanti finanziamenti riceve? Come li spende? Dove li spende? Credo che una riflessione più ampia, vista l’importanza del ruolo che svolge, occorrerà farla. Probabilmente non è questa la sede. Sicuramente non è questa la sede per la delineazione delle strategie. Certo è che, forse, è anche questa la sede, e mi sarei aspettato qualche riflessione in più. Nell’equilibrio complessivo e nella riflessione complessiva della Data Valley, Bene Comune, una riflessione e un equilibrio di qual è il ruolo che ha la Regione Emilia-Romagna all’interno dell’equilibrio complessivo tra pubblico e privato... È un ruolo assolutamente importante. Io vorrei capire qual è il ruolo che svolge e che deve svolgere un Ente pubblico e la Regione Emilia-Romagna rispetto all’erogazione di molti servizi, perché in alcuni casi la Regione Emilia-Romagna non svolge soltanto un ruolo pubblico, ma in alcuni casi…

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consiglierei Lisei, la inviterei a finire l’intervento.

 

LISEI: Sì. Mi avvalgo dei cinque minuti successivi, posso utilizzarli, o ho usato anche quelli?

 

PRESIDENTE (Rainieri): No, lei è in discussione generale e ha usato i suoi undici minuti che aveva a disposizione. Poi in dichiarazione di Gruppo eventualmente può utilizzare i cinque minuti e altri dieci minuti per gli emendamenti, visto che sono più di uno.

 

LISEI: Allora, chiudo. Non mi ero accorto che era passato il tempo.

L’ultima cosa, assessore, che le chiedo, perché mi sono lasciato prendere dalla discussione, è di fare una riflessione, se è possibile, sul tema degli anziani, perché vedo che spesso si parla, e l’ho visto anche nel documento, di corsi per i giovani, dico che i giovani ne sanno molto più di noi, forse bisognerebbe concentrarci un pochettino sulle persone anziane, che hanno più difficoltà dei giovani, che probabilmente ci possono insegnare a tutti come utilizzare il digitale rispetto agli anziani. Forse sugli anziani ci si poteva concentrare un pochettino di più anche all’interno di questo documento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliera Bondavalli, prego.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente. Grazie al lavoro che è stato portato avanti dalla Giunta e, in particolare, al lavoro dell’assessore Salomoni.

L’Agenda digitale della Regione Emilia-Romagna costituisce – l’abbiamo visto – una dimensione strategica del programma di mandato di questa Giunta, con una profonda caratterizzazione di natura strutturale, riconoscendo i risultati del lavoro che è stato svolto sino ad oggi. Adesso si tratta di proseguire e portare a compimento, nel quinquennio in corso, la trasformazione digitale del territorio regionale, che è resa ancora più indispensabile e urgente dalla pandemia e da ciò che ne è conseguito, a partire dai periodi del lockdown.

Il progetto “Data Valley. Bene comune” rappresenta l’urgente esigenza della realizzazione di un processo attraverso il quale passa, tra diffusione di tecnologie e diffusione di competenze, una buona cifra della competitività di un ambito territoriale come il nostro. C’è l’obiettivo di passare da “Data Valley. Polo di eccellenza”, dunque, a “Data Valley. Bene comune” inteso come una risorsa collettiva, come una risorsa e – aggiungo – un’opportunità a disposizione di tutti. È un’agenda digitale nella quale le fondamentali potenze di calcolo e le alte intelligenze artificiali stanno insieme a conoscenze e infrastrutture diffuse. E solo attraverso una digitalizzazione capillare e pervasiva delle comunità è possibile, a parere mio, compiere quella trasformazione di sistema di cui appunto si è parlato.

Raccogliendo e realizzando la sfida della prossimità, intesa come piena partecipazione di tutti alle opportunità offerte dal digitale, si compie anche quanto previsto a questo proposito dal Patto per il lavoro e per il clima. Funzionale a ciò credo risulti un approccio alla digitalizzazione trasversale a tutti gli ambiti del Governo regionale previsto nel programma di mandato, come appunto poco fa ricordava, come un aspetto davvero virtuoso, l’assessore. Credo che questa sia la strada giusta su cui fondare il perseguimento effettivo dei tre assi portanti dell’Agenda, ovvero infrastrutturazione, diritto di accesso e appunto competenze.

Questo, dunque, è il quadro complessivo di riferimento e in questo quadro si inseriscono le sfide da affrontare, a partire da quella della trasformazione digitale della Pubblica amministrazione. Essere oggi nelle condizioni di mettere a valore i dati disponibili per consentire maggiore flessibilità dei servizi, in prima istanza, nei confronti dei propri utenti, costituisce una traiettoria essenziale per modificare i processi amministrativi, facendoli transitare progressivamente a modalità digitali, perseguendo così anche l’obiettivo della semplificazione.

Nella stessa direzione va vista la sfida della trasformazione digitale dei settori produttivi e dei servizi. Anche in questo ambito le tecnologie sono potenzialmente in grado di arrecare un apporto essenziale di qualificazione, con particolare riferimento al supporto ai mutamenti dei modelli di business e alla transizione verso la sostenibilità. In questo senso, l’accompagnamento del sistema regionale può rivelarsi decisivo anche per quanto riguarda il versante delle piccole e medie imprese, nello scenario ampio dell’Industria 4.0, in particolare con un riferimento alla competitività.

Dunque, l’obiettivo è arrivare ad una comunità digitale che risulti tale al cento per cento. Una parte importante la giocano le opere di infrastrutturazione, avviate ormai da qualche anno, a partire dalla banda ultra-larga per i cittadini, da quelli delle aree interne al resto del territorio regionale, per le scuole, i municipi, le imprese, affinché la dotazione primaria di natura strumentale possa davvero essere completata.

Deriva, credo, da tutto ciò che è stato detto e dalle riflessioni che abbiamo compiuto che è un impianto indubbiamente complesso questo dell’Agenda digitale, un impianto ricco, un impianto articolato, ma soprattutto credo coerente agli obiettivi di mandato aggiornati alla luce della pandemia sanitaria che è ancora in corso, nei confronti dei quali noi esprimiamo un parere favorevole, ovvero un convinto sostegno ringraziando naturalmente il lavoro che è stato fatto e soprattutto ciò che diceva prima l’assessore Salomoni, ovvero la direzione che è stata intrapresa da questa Regione, una Regione, come è stato detto, pronta a perseguire la rivoluzione digitale. Quindi, obiettivi chiari, obiettivi che poi si raggiungono con un lavoro quotidiano e concreto. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie. Consigliere Sabattini, prego.

 

SABATTINI: Grazie, presidente.

L’Emilia-Romagna ha compreso da tempo la necessità di investire nella transizione digitale. Ne sono la prova le diverse politiche messe in campo negli anni e i conseguenti riconoscimenti che la collocano tra i primi posti tra le Regioni più digitalizzate d’Italia sia nel settore privato che nella pubblica amministrazione.

La pandemia ci ha fatto, però, toccare con mano quanto sia rilevante oggi, per la qualità della vita dei cittadini e delle imprese, avere la possibilità di connettersi e quanto sia urgente l’estensione sul territorio dell’infrastruttura digitale e l’implementazione massiva delle conoscenze necessarie all’utilizzo degli strumenti digitali stessi.

Se la nostra Regione può competere con parte degli Stati europei, la stessa cosa non si può dire rispetto ai principali Stati extra europei, e questo vale ancora di più per l’Italia che nel suo complesso sconta uno storico gap tecnologico e digitale anche nei confronti dell’Europa.

Il Global Connectivity Index, il rapporto elaborato da Huawei, che misura lo stato di trasformazione dei 79 Paesi sparsi nel mondo, pone ai vertici 20 Paesi cosiddetti frontrunner, quelli più avanti in termini dello sviluppo digitale, ai quali seguono altri due gruppi, gli adopter e gli starter. Il nostro Paese figura tra il cluster intermedio al ventiseiesimo posto, più vicino sicuramente ai primi che ai secondi. Dai quattro indicatori presi in considerazione da questo rapporto (distribuzione, domanda, esperienza e potenziale) nel 2020 il nostro Paese ha registrato una crescita di due indicatori sulle esperienze e sul potenziale, ma abbiamo ancora molto da lavorare sul tema delle infrastrutture di banda larga.

Lo dice l’indice annuale dell’innovazione della Comunità europea: “L’Italia è un innovatore moderato e se vuole risalire la china per superare la media dell’Unione europea deve spingere sull’acceleratore”.

È in questa direzione che anche il Piano nazionale di ripresa e resilienza, come ci ha ricordato il presidente Draghi nel suo discorso di insediamento, la transizione digitale rappresenta uno dei pilastri strategici.

I fondi che l’Unione europea ha messo sul piatto per rispondere alla crisi generata dal Covid-19 possono rappresentare una spinta definitiva per assottigliare il digital gap italiano, per vedere una mappa dell’Italia che conti meno aree grigie e marginali. Questa è la sfida che abbiamo davanti. In questo, l’Emilia-Romagna ha tutte le carte in regola ‒ e deve averle ‒ per svolgere il ruolo di traino del Paese. L’Emilia-Romagna può aiutare l’Italia, perché da tempo si è dimostrata consapevole di quanto la transizione digitale, insieme a quella ecologica, sia fondamentale per restituire competitività al sistema economico e culturale del nostro Paese.

La ripresa dell’Italia e della Regione Emilia-Romagna in testa passa in primis dalla capacità di accelerare la realizzazione delle infrastrutture digitali. Questo è stato anche uno degli elementi delle nostre discussioni in Commissione, centrale, perché è quello che si misura sempre di più anche nel quotidiano, nel rapporto sia con le Amministrazioni locali sia nelle nostre discussioni in aula.

Per poter puntare al miglioramento delle competenze digitali occorre, infatti, che le infrastrutture raggiungano tutte le aree, a partire dalle aree interne montane e più periferiche. Anche così continuiamo a invertire la tendenza dello spopolamento di quelle zone e a contrastare l’annoso tema delle disuguaglianze territoriali, sociali, economiche e anche di genere. Poi qui dirà meglio la mia collega dopo.

Lo abbiamo visto in quest’ultimo anno. La pandemia ha allargato le disuguaglianze tra chi ha avuto l’accesso ai dati, alla conoscenza e chi no, tra chi ha avuto gli strumenti e le infrastrutture adeguate e chi no. La carenza dell’elemento infrastrutturale è a tutti gli effetti oggi una mancanza di cittadinanza. Con l’Agenda digitale, con questo documento la nostra Regione delinea la strategia con la quale sostenere lo sviluppo digitale, a partire dai tre pilastri fondamentali, come già ricordato, dalla diffusione delle infrastrutture al diritto d’accesso, alla formazione delle competenze digitali. Queste sono le direttrici attraverso le quali contrastare le disuguaglianze, con l’obiettivo di fornire a tutte le persone e a tutti i territori, alle imprese, alle Pubbliche amministrazioni le medesime condizioni di accesso e conoscenza.

L’Agenda digitale nella nostra Regione è, infatti, un progetto sul diritto di cittadinanza ‒ questo lo voglio richiamare ancora ‒ dove l’accesso della digitalizzazione non deve creare disuguaglianze, ma eliminarle. 

L’Emilia-Romagna ha voluto configurarsi come la Data Valley italiana. È la regione che ospita il Tecnopolo di Bologna, da un lato, ma anche quella che ha il maggior numero di istituti scolastici collegati alla banda ultra larga. Dal connubio tra l’eccellenza, da un lato, e l’inclusività, dall’altro, emerge il progetto “Data Valley. Bene comune”.

La strategia “Data Valley. Bene comune” ha sistematizzato e implementato le azioni delineate dal programma di mandato e poi dal Patto per il lavoro e per il clima. Grazie al coordinamento, proprio anche tipico del lavoro sul digitale che valorizza soprattutto l’interdisciplinarità del lavoro, sono indicate le otto sfide: l’utilizzo dei dati per l’intelligenza diffusa a disposizione del territorio e l’implementazione delle competenze digitali; la trasformazione della pubblica amministrazione nei settori produttivi e nei servizi; la realizzazione dei servizi pubblici digitali sempre più centrati sull’utente, integrati, flessibili, aumentati, semplici e sicuri; la realizzazione di una regione interconnessa che vada a un aumento deciso delle reti; la trasformazione dei territori più periferici da contesti marginali a comunità digitali.

Dalla strategia “Data Valley. Bene comune” emerge in maniera preponderante la centralità del valore del dato. Finalmente all’interno della programmazione anche delle Istituzioni pubbliche, viene data centralità al dato come elemento dove estrarre valore. Su questo abbiamo discusso a fondo. Se la competitività è sulle informazioni, anche la competitività delle Istituzioni deve poter estrarre valore da questo.

Proprio le caratteristiche fondamentali sono la performabilità, la possibilità di utilizzare i dati per usi e servizi molteplici in settori differenti, la conseguenza fra attività di analisi evolute e incrocio degli stessi dati, una volta condivise le regole comuni. La semplificazione declinata come semplificazione di accesso ai dati, da un lato, e delle procedure, dall’altro. Poi ci aggiungo con una sottolineatura particolare, che è anche frutto di un lavoro che abbiamo fatto in Commissione, il contrasto alla legalità, un tema che ci sta molto a cuore, anche proprio per sfruttare le informazioni in quella direzione, che farà emergere le zone grigie, e per il confronto tra i dati concreti e verificabili agevola in un’operazione chiara la trasparenza, da una parte, e l’accountability, dall’altra.

Se la diffusione delle infrastrutture rimane l’intervento cardine e propedeutico all’accesso e alla diffusione della conoscenza digitale in maniera democratica, la formazione digitale, la costituzione di una sorta di cassetta degli attrezzi digitale è il secondo intervento strategico, senza il quale non si riuscirebbe ad abbattere completamente le disuguaglianze, assieme alla qualità dei dati e la disposizione, in ultima analisi, del capitale umano, altro fattore determinante del processo di trasformazione digitale.

Oltre che all’accesso dei dati e all’incrocio di questi nella facilitazione dei processi di analisi del dato, che passa alla trasformazione digitale della Pubblica amministrazione e conseguentemente anche al progetto di semplificazioni, servono quindi linee guida chiare per la transizione digitale della Pubblica amministrazione e una governance chiara. È qui che si inserisce credo un altro cambiamento importante che è introdotto dall’Agenda digitale, la costruzione appunto di un osservatorio per la connettività, che non è un osservatorio come quelli che abbiamo conosciuto e istituito, che raccoglie dati e fa rapporti, ma un osservatorio con uno sguardo proprio anche alla performabilità e all’usabilità dei cittadini emiliano-romagnoli: avere chiaro i riferimenti sul territorio, una mappatura puntuale che permetta di interloquire con il territorio e con la connettività in una maniera più efficace rispetto a quella che abbiamo fatto oggi, sia per le Istituzioni ma anche nei confronti degli operatori privati.

Abbiamo un obiettivo, e su questo concludo, estremamente sfidante, da una parte, ma che anche ovviamente ci deve vedere coinvolti tutti. Qui ci tengo a fare un ringraziamento ovviamente all’assessore Salomoni, alla struttura di Lepida e ai dirigenti dell’Assessorato, ma ci tengo a ringraziare anche i colleghi dell’opposizione, in particolare il collega Delmonte, al quale già preannuncio il voto favorevole del Partito Democratico a tutti gli emendamenti presentati.

Guardate, la discussione che abbiamo fatto e anche la volontà comunque di trovare un assenso comune all’interno dell’aula su un documento strategico come quello credo che sia anche la cifra del come ci sia la necessità di disegnare un futuro per i nostri territori che veda, soprattutto su questi elementi di grande trasformazione, l’assenso più largo possibile. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie. Consigliera Mori, prego.

 

MORI: Grazie, presidente.

La trasformazione digitale dell’economia e della società, come del resto i colleghi e le colleghe che mi hanno preceduto hanno già sottolineato, è stata accelerata dalla pandemia e richiede interventi infrastrutturali e inclusivi, perché nessuno resti ai margini. Non è una dichiarazione di principio, è un obiettivo sostanziale. La nuova frontiera dello sviluppo si articola, quindi, nel difficile equilibrio tra intelligenza artificiale e umanesimo digitale, perché l’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna è questo, cerca di tenere insieme in modo integrato tutto questo che abbiamo discusso, emendato e approvato in Commissione Bilancio, linee di indirizzo quindi che raccordano i programmi europei e statali, precisi interventi in ambito regionale per lo sviluppo della rete telematica e del sistema integrato di servizi digitali, coinvolgendo le aziende sanitarie, le agenzie, gli istituti della Regione e gli enti locali. È un programma, quindi, molto serio e direi indispensabile, che punta alla piena connettività per i cittadini e le imprese, al diritto di accesso ai servizi in rete, ad accrescere e diffondere competenze ICT spendibili sia sul mercato del lavoro che in un ambito di partecipazione democratica e di coesione sociale per noi irrinunciabile.

La lotta alle disuguaglianze, tutte quindi, comprese quelle di genere, passa oggi dal digitale e dalle opportunità di sviluppo sostenibile che esso offre, dall’accessibilità dunque la democrazia digitale per la quale le Istituzioni devono essere primi garanti e facilitatori.

L’Agenda si integra con gli obiettivi condivisi nel nuovo patto per il lavoro e per il clima dove innovazione tecnologica e formazione delle competenze digitali innervano tutte le linee di intervento a favore di una ripresa duratura post-Covid, dalla sanità alla cultura, dall’industria all’agricoltura, dal turismo al commercio. Abbattere il divario tra chi è già dentro i processi informatici e digitali e chi ne è ancora escluso significa davvero accorciare le distanze tra persone e tra comunità; significa riqualificare il lavoro, combattere povertà e precarietà che pregiudicano la crescita.

Donne e ragazze in particolare sono ancora oggi escluse dai settori di mercato più remunerativi e avanzati a causa di una segregazione formativa di genere alimentata da stereotipi di ruolo e condizioni discriminanti. Solo il 17,71 per cento delle donne iscritte all’università italiana frequenta un corso tecnico-scientifico STEM, percentuale sostanzialmente confermata in Emilia-Romagna. Già oggi sono richieste dalle aziende italiane sino a 94.500 figure professionali in ambito ICT e intelligenza artificiale, ma il sistema informativo è attualmente in grado di fornirne meno di 82.000 di cui solo un terzo sono donne laureate. Al tempo stesso, il forte trend di crescita delle presenze femminili dal 2004, anno in cui le ragazze con laurea triennale STEM erano appena 3.398, testimonia un interesse potenziale e concreto da sostenere, sia nella fase dell’orientamento scolastico sia nel successivo percorso lavorativo. Un impegno e un sostegno che è ravvisabile in forma sostanziale nell’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna, proprio perché, se bene comune deve essere, deve essere un bene di tutti e di tutte.

A fronte di risultati migliori conseguiti dalle giovani STEM (voto medio di laurea 103,6 su 110 contro 101,6 degli uomini) e di maggiore regolarità degli studi, il loro tasso di occupazione a cinque anni di distanza risulta pari all’85 per cento, a fronte del 92,5 per gli uomini. Ancora più ampio risulta il gap rispetto ai guadagni medi e ai contratti di lavoro a tempo indeterminato.

Insomma, tali disparità pesano non soltanto sulla quantità e qualità del lavoro femminile, ma sulla produttività complessiva e sulle prospettive di sviluppo dei Paesi. Chissà che, ripetendolo quotidianamente, a un certo punto entri davvero negli obiettivi di sistema e non soltanto nelle riflessioni dei soggetti più illuminati.

Non si contano, ormai, gli studi, le ricerche e gli appelli, anche imprenditoriali, per un incremento della formazione e forza lavoro femminile in settori STEM suffragati da stime del Fondo monetario internazionale della Commissione europea che parlano di un aumento di 9 miliardi di euro di PIL annuo dell’Unione europea se si raggiungesse la parità di genere sul mercato del lavoro informatico-digitale.

Le azioni individuate nell’ambito dell’Agenda appaiono adeguate alla sfida. Abbattere la disparità tra donne e uomini nel mondo dell’innovazione e fare in modo che il digitale sia effettivamente bene comune e sempre più ragazze mettano il proprio talento al servizio di start-up, ricerca, automazione, intelligenza artificiale.

Abbiamo contribuito a questa strategia riconducendola all’attuazione della legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere, la n. 6/2014, affinché la presenza attiva delle donne nella nostra Data Valley sia promossa, visibile e misurabile nell’ambito delle politiche trasversali di parità, a cominciare da quelle educative e formative. L’uguaglianza di genere dovrà, insomma, diventare indicatore della qualità dell’Agenda digitale e delle politiche regionali di sviluppo inclusivo.

Tra le azioni più significative inserite nell’Agenda ne troviamo tante: la parità di genere come prerequisito per l’adesione di imprese, enti e associazioni a iniziative e incentivi regionali; sinergie e collaborazioni con tutte le agenzie educative del territorio per condividere e attuare un piano di contrasto al gap di genere nelle materie STEM e digitali; coinvolgimento delle università in un’azione comune per la promozione delle materie STEM e digitali tra le ragazze; contrasto agli stereotipi in ambito STEM e digitale anche per l’orientamento scolastico, con il coinvolgimento di docenti, educatori e famiglie; promozione e potenziamento delle reti di soggetti pubblici e privati del territorio regionale per un’azione congiunta a favore delle pari opportunità; sostegno a progetti di ricerca e sviluppo basati su big data e applicazioni volti a promuovere servizi e strumenti per facilitare la parità di genere nelle carriere professionali. Insomma, azioni specifiche.

Tutto ciò andrà, ovviamente, monitorato e rendicontato, e noi faremo la nostra parte. Ma credo che questo significhi dare concretezza alla lotta contro le disuguaglianze di genere. Questa è la politica agita per il bene comune, questa è l’Emilia-Romagna.

Per tutto questo, ringrazio l’assessora Salomoni e il suo staff per il contributo integrato e trasversale a tutti gli Assessorati che, con questa Agenda digitale, vorrà dare per una società più equa e più giusta.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Mori.

Sospendiamo i lavori della seduta antimeridiana, che riprenderanno alle ore 14,30.

Grazie.

 

La seduta ha termine alle ore 12,53

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori: Paolo CALVANO, Vincenzo COLLA, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Barbara LORI, Alessio MAMMI, Paola SALOMONI, Elena Ethel SCHLEIN.

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta la consigliera Silvia PICCININI e l’assessore Irene PRIOLO.

 

Votazioni elettroniche

 

Titolo: 1969/1 votazione ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli

 

Presenti al voto: 42

Favorevoli/Si:26

Contrari/No: 15

Non votanti: 1

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti


Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Marchetti Francesca; Occhi Emiliano; Piccinini Silvia; Rainieri Fabio; Rancan Matteo

 

 

OGGETTO 1969/1

Ordine del giorno di non passaggio all’esame degli articoli del Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: “Sostegno straordinario alle attività produttive nei settori maggiormente coinvolti dalle misure restrittive introdotte per contrastare il COVID–19”. A firma del Consigliere: Sabattini

 

 

 

«L'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna

 

Visto il progetto di legge di cui all'oggetto;

Considerato il parere contrario espresso in sede referente dalla Commissione assembleare "Bilancio, Affari generali ed istituzionali";

Ritenuto di condividere le argomentazioni che hanno portato al parere contrario della Commissione assembleare;

Ai sensi dell'art. 92 del Regolamento

delibera

il non passaggio all'esame degli articoli.»

 

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

È stato presentato il seguente progetto di legge:

 

2587 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: “Istituzione del reddito energetico regionale”. (04 02 21). A firma della Consigliera: Piccinini

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

INTERROGAZIONI

 

2588 - Interrogazione a risposta scritta circa i progetti riabilitativi di reinserimento per i condannati, distinguendo fra pericolosi e a custodia attenuata. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2589 - Interrogazione a risposta scritta circa una campagna vaccinale urgente per la popolazione anziana, con particolare riferimento alla provincia di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2590 - Interrogazione a risposta scritta circa l’età dei veicoli utilizzati dalla Società Emiliana Trasporti Autofiloviari (SETA) e sulle cause dell’incendio verificatosi il 17 gennaio 2021. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2591 - Interrogazione a risposta scritta circa una rivisitazione dell’elenco delle manifestazioni denominate “fiere”, stante il prolungarsi dell’emergenza pandemica, e una stima del conseguente danno economico. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2592 - Interrogazione a risposta scritta sulla sperimentazione animale effettuata da strutture pubbliche e private del territorio regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2593 - Interrogazione a risposta scritta circa il piano vaccinale dell'Emilia-Romagna contro il Covid-19. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2594 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa eventuali vincoli delle Regioni al piano vaccinale nazionale. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2595 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla modifica della risposta ricevuta dall'Assessore Corsini relativa ai varchi presso il Comune di Formigine (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2596 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se esistano studi di fattibilità e analisi sul possibile utilizzo e sui flussi di mobilità fra l’area nordorientale della provincia di Modena e il capoluogo e per sapere quali siano le prospettive di sviluppo della rete ferroviaria nell’area della pianura centrale alla luce del processo di elaborazione del nuovo PRIT. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2597 - Interrogazione a risposta scritta circa le concessioni di aree demaniali nella Sacca di Goro (FE). A firma del Consigliere: Lisei

 

2599 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l’autorizzazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico per eseguire prove di iniezione in sovrapressione nel giacimento di gas naturale di San Potito nel comune di Bagnacavallo di proprietà di Edison Stoccaggio SPA e Blugas Infrastrutture SRL. A firma dei Consiglieri: Zamboni, Taruffi, Amico

 

2601 - Interrogazione a risposta scritta sulla ripresa degli interventi chirurgici per pazienti affetti da sintomatologie diverse dal Covid, con particolare riferimento all’Ausl di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2602 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attivazione di un protocollo d’intesa con il Governo per corrispondere agevolazioni fiscali o ristori e consentire gli spostamenti da un’altra regione verso attività con sede nei comuni di confine. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2603 - Interrogazione a risposta scritta circa la diffusione dei sistemi vocali di annuncio per non vedenti o ipovedenti su bus urbani e extraurbani, come adottato da Seta SpA. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

 

2604 - Interrogazione a risposta scritta circa la revisione delle nuove linee guida ministeriali che prevedono la somministrazione della pillola abortiva Ru486 in day hospital, nei consultori e con tempi estesi fino alla nona settimana. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Pelloni, Catellani, Stragliati

 

2605 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura di palestre, piscine e centri sportivi fino al 5 marzo 2021.A firma del Consigliere: Lisei

 

2606 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi economici e di orientamento dedicati alle persone disoccupate per il conseguimento dell’attestato di qualifica di Operatore Socio Sanitario. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2607 - Interrogazione a risposta scritta circa la distribuzione in via straordinaria degli anticorpi monoclonali nella nostra Regione. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini

 

2608 - Interrogazione a risposta scritta circa il focolaio Covid, dopo inoculazione vaccino, nella casa di riposo Villa Sorriso a Marano sul Panaro (Mo). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2609 - Interrogazione a risposta scritta circa la diffusione dell’iniziativa avviata a Calderara (BO) per gli stand dedicati al servizio di asporto. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2610 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il polo estrattivo del gesso di Monte Tondo, situato in località Borgo Rivola in Comune di Riolo Terme (RA). A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico

 

2611 - Interrogazione a risposta scritta circa la predisposizione di un Piano d’azione per il recupero delle attività vaccinali non somministrate nel corso del 2020, causa pandemia, anche al fine di uniformare a livello regionale la risposta delle Ausl. A firma dei Consiglieri: Rontini, Soncini, Caliandro, Bondavalli, Tarasconi

 

2612 - Interrogazione a risposta scritta circa la sostituzione del medico di medicina generale della frazione di Migliarina di Carpi (MO). A firma dei Consiglieri: Bargi, Pelloni

 

2614 - Interrogazione a risposta scritta circa i protocolli di sicurezza da applicarsi per la riapertura degli impianti sciistici. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2615 - Interrogazione a risposta scritta circa il taglio di numerosi alberi presso i Giardini Margherita a Bologna. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2616 - Interrogazione a risposta orale in commissione sui ritardi accumulati dai programmi di screening in seguito alla pandemia da Covid 19.              A firma della Consigliera: Castaldini

 

2617 - Interrogazione a risposta scritta su dichiarazioni a mezzo Social Network contrarie al "Giorno del Ricordo". A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri, Barcaiuolo

 

2618 - Interrogazione a risposta scritta sui disservizi creati dall'inattività dei sistemi vocali sui bus urbani della città di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2619 - Interrogazione a risposta orale in commissione per sapere se la Regione ritenga opportuno potenziare la rete di monitoraggio degli inquinanti dell’aria gestita da Arpae lungo il tracciato del sistema autostradale/tangenziale bolognese e realizzare un’indagine epidemiologica sugli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla popolazione ivi residente. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Zamboni, Caliandro

 

2620 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione, ai lavoratori stranieri che rientrano in Italia, dei protocolli previsti dalla normativa vigente al fine di contenere la diffusione del Covid-19. A firma del Consigliere: Lisei

 

2621 - Interrogazione a risposta scritta sulle iniziative di sostegno economico e tecnico necessarie per far fronte agli ingenti danni provocati dall’alluvione del 6 dicembre 2020 in provincia di Modena. A firma dei Consiglieri: Bargi, Pelloni

 

2622 - Interrogazione a risposta scritta circa l'opportunità di stimolare un confronto a garanzia di eque condizioni retributive e occupazionali per il personale della ASL della Romagna. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2624 - Interrogazione a risposta scritta circa un confronto politico-programmatico sulla nascita del nuovo Governo. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2625 - Interrogazione a risposta scritta circa l’inserimento dei Sindaci tra i soggetti appartenenti ai servizi essenziali e, come tali, tra i destinatari con priorità nella programmazione in corso della vaccinazione anti -Covid. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2626 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla commemorazione della Giornata del Ricordo patrocinata dal Comune di Parma. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2627 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa i lavori di manutenzione del Ponte Leonardo da Vinci nel Comune di Sasso Marconi (BO), lungo la SP325. A firma del Consigliere: Taruffi

 

2628 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la situazione delle aree in concessione nella Sacca di Goro. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2629 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la situazione del ponte Leonardo da Vinci a Sasso Marconi. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2630 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la situazione della Kemet Electronics Italia srl di Pontecchio Marconi (BO). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2631 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la vaccinazione dei genitori di figli minori lungodegenti in ospedale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2632 - Interrogazione a risposta scritta sul fenomeno di erosione dell’area sottostante il ponte sul Santerno che corre lungo via Rineggio, nel Comune di Borgo Tossignano (BO). A firma del Consigliere: Lisei

 

2633 - Interrogazione a risposta scritta circa il Piano di Protezione civile del comune di Sarmato (PC). A firma della Consigliera: Castaldini

 

2634 - Interrogazione a risposta scritta circa il servizio di elisoccorso notturno nel 2020.A firma della Consigliera: Castaldini

 

2635 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda attivarsi al fine di recepire le Linee guida per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici da parte degli sciatori amatoriali. A firma dei Consiglieri: Rancan, Delmonte, Rainieri, Pompignoli, Occhi, Montevecchi, Liverani, Pelloni, Facci, Catellani, Bargi

 

2638 - Interrogazione a risposta scritta circa la proroga dei termini dell’accreditamento al 31 dicembre 2021, per gli asili nido pubblici e privati. A firma dei Consiglieri: Bargi, Stragliati, Liverani, Bergamini, Rancan, Montevecchi

 

2639 - Interrogazione a risposta scritta circa la diffusione delle varianti del virus Sars-Cov-2 in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2640 - Interrogazione a risposta scritta sull'applicazione delle misure per il contrasto ed il contenimento dell’emergenza da Covid-19 nei casi di rientro/provenienza dall' estero. A firma del Consigliere: Lisei

 

2641 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se si ritenga opportuno, dato il perdurare della situazione pandemica, valutare un’ulteriore proroga dei termini per la realizzazione degli eventi sportivi, quantomeno fino a giugno 2021. A firma del Consigliere: Lisei

 

2642 - Interrogazione a risposta scritta circa gli spostamenti tra Comuni di diverse regioni. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2644 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'ampliamento della discarica di Monte Ardone, nel comune di Fornovo di Taro (PR). A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico, Piccinini

 

2645 - Interrogazione a risposta scritta circa i disservizi postali nelle aree montane e periferiche, con particolare riferimento a Montecreto (MO) e San Martino Spino, nel comune di Mirandola (MO). A firma dei Consiglieri: Costi, Maletti, Sabattini

 

2646 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la situazione delle Case Residenza per Anziani non autosufficienti (CRA) gestite dalle ASP, in particolare nella provincia di Modena. A firma dei Consiglieri: Maletti, Costi, Sabattini

 

2647 - Interrogazione a risposta scritta per sollecitare il Governo affinché le persone con fibrosi cistica possano essere incluse come prioritarie nell’elenco dei soggetti con disabilità per la somministrazione del vaccino anti Covid-19. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Daffada', Costa, Mori, Tarasconi, Soncini, Rossi, Rontini, Caliandro, Montalti, Bondavalli, Bulbi, Mumolo, Sabattini, Pillati, Fabbri

 

2648 - Interrogazione a risposta scritta in merito al campo nomadi in Stradello Riva nella frazione di Baggiovara (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2650 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzo in ambito sanitario di mascherine KN95 non validate. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2651 - Interrogazione a risposta orale in commissione sullo sviluppo, costi e penetrazione dell'app dAPPERtutto, finalizzata al rientro in sicurezza sui luoghi di lavoro di tutti i dipendenti della PA. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2652 - Interrogazione a risposta scritta circa lo svolgimento di eventi e conferenze negazioniste, in contrasto con lo spirito del “Giorno del Ricordo”. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2654 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa l'opportunità di coordinare una strategia complessiva di sviluppo del settore logistico che sia compatibile con gli obiettivi regionali sul consumo di suolo, la qualità dell’aria e la tutela del paesaggio.A firma della Consigliera: Zamboni

 

2655 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa la situazione di difficoltà di accesso/fruizione dei parcheggi da parte del personale sanitario, nelle aree di sosta dell'Arcispedale Santa Maria Nuova (ASMN) di Reggio Emilia, con particolare riguardo al personale sanitario (medici inclusi) in servizio presso il CORE.A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

2657 - Interrogazione a risposta scritta sul Piano vaccini per il personale scolastico. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2658 - Interrogazione a risposta scritta sulle innovazioni utili al contrasto del bullismo e del cyberbullismo. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2659 - Interrogazione a risposta scritta sulla necessità di modernizzare e mettere in sicurezza la tratta ferroviaria Parma-Suzzara. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2660 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se ritenga opportuno un confronto con gli Enti locali, in particolare con il Comune di Bologna, con riguardo all’affidamento del servizio di accoglienza presso strutture in regime residenziale di madri e padri con figli minori.               A firma dei Consiglieri: Mumolo, Paruolo, Pillati, Caliandro, Tarasconi, Sabattini

 

2662 - Interrogazione a risposta scritta sul rapporto tra uso improprio dei social network e devianza giovanile tipica delle baby gang. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Bergamini, Stragliati, Marchetti Daniele, Pelloni

 

2664 - Interrogazione a risposta scritta sulla possibilità di rigenerare computer e tablet non utilizzati o in fase di dismissione dagli uffici della Regione e dalle aziende controllate o partecipate, affinché possano essere distribuiti alle famiglie che ne hanno bisogno per le attività didattiche dei figli. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2665 - Interrogazione a risposta scritta su tempi, modalità e costi della campagna di vaccinazione, con particolare riguardo agli over80.              A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2666 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quale sia la posizione della Regione sulla riapertura degli impianti sciistici, in particolar modo del nostro Appennino. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2667 - Interrogazione a risposta scritta sulla manutenzione del viadotto dell’autostrada A14, che comprende anche il tratto della tangenziale di Bologna, a pochi metri dal punto in cui si verificò l’esplosione del 2018.A firma del Consigliere: Lisei

 

2670 - Interrogazione a risposta scritta circa le richieste di parere pervenute ad ARPAE sull’implementazione del sistema 5G, a seconda della frequenza: 700 MHz, 3.700 MHz e 26 GHz (c.d. onde millimetriche). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2671 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione di carenza dei medici, e in particolare di quelli di base, in regione soprattutto per i prossimi anni e circa l’abolizione del numero chiuso per l’accesso alla facoltà di medicina. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2672 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'opportunità di coordinare una strategia complessiva di sviluppo del settore logistico che sia compatibile con gli obiettivi regionali sul consumo di suolo, qualità dell’aria e tutela del paesaggio. A firma della Consigliera: Zamboni

 

2673 - Interrogazione a risposta scritta sui casi di positività dopo il vaccino nella CRA "Giuseppe Verdi" di Tabiano (PR). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2674 - Interrogazione a risposta scritta sul sostegno al comparto sciistico. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2678 - Interrogazione a risposta scritta sui dati relativi all’accesso di giovani e adolescenti al Pronto soccorso, ai Consultori territoriali e ai Servizi per i giovani sui territori. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Caliandro, Daffada', Rossi, Sabattini, Maletti, Pillati

 

2680 - Interrogazione a risposta scritta sulla sperimentazione di nuovi filobus elettrici in viale Vittorio Veneto a Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2681 - Interrogazione a risposta scritta sulle spese socio-assistenziali connesse con quelle di rilievo sanitario.A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2683 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la ZRC (Zona di Ripopolamento e Cattura) di Monte delle Forche. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Castaldini

 

2684 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il costo dell'elettricità applicato nelle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici installate su suolo pubblico dai principali fornitori di energia elettrica e circa l'esperienza delle cosiddette “Community charger”. A firma dei Consiglieri: Zamboni, Caliandro

 

2685 - Interrogazione a risposta scritta circa i contenuti dell’“Accordo di programma per il funzionamento dei Suap ed i rapporti con le Pubbliche amministrazioni ed i soggetti coinvolti” approvato negli anni scorsi in Provincia di Ravenna. A firma dei Consiglieri: Rontini, Rossi, Zappaterra, Montalti, Sabattini, Tarasconi, Pillati, Caliandro, Daffada', Fabbri

 

2688 - Interrogazione a risposta scritta circa l'adozione delle misure idonee ad evitare che dipendenti legati da vincoli di parentela o di affinità sino al secondo grado, di coniugio o convivenza, prestino servizio in rapporto di subordinazione, con particolare riferimento al Policlinico S. Orsola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2689 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla possibilità di individuare nel comune di Zocca (MO) una sede secondaria per la vaccinazione anti-Covid. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2690 - Interrogazione a risposta scritta in merito a dichiarazioni, emerse durante la discussione svolta in IV Commissione il 16 febbraio, riguardanti il reddito di cittadinanza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2692 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'acquisto in autonomia dei vaccini anti-Covid. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2695 - Interrogazione a risposta scritta circa il nuovo allevamento avicolo intensivo realizzato a San Mauro Pascoli (FC). A firma del Consigliere: Lisei

 

2696 - Interrogazione a risposta scritta sulla localizzazione dei punti vaccinali nei diversi scenari previsti dal piano strategico nazionale, con particolare riguardo alle zone disagiate e appenniniche. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2697 - Interrogazione a risposta scritta circa l’introduzione di un’ulteriore figura manageriale, il “Direttore assistenziale”, nelle Aziende sanitarie e ospedaliere.              A firma del Consigliere: Lisei

 

2698 - Interrogazione a risposta scritta circa le condizioni di abbandono dell’area nomadi di Carpi (MO). A firma dei Consiglieri: Bargi, Pelloni

 

2699 - Interrogazione a risposta scritta circa il ruolo della vitamina D nei malati di Covid-19 e il trattamento farmacologico d'elezione per pazienti con sintomatologia blanda/lieve in trattamento domiciliare. A firma dei Consiglieri: Catellani, Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini

 

2700 - Interrogazione a risposta scritta circa la promozione e la diffusione della mobilità ciclistica presso gli agriturismi del territorio regionale, dedicando a tal fine a una linea di credito in un prossimo bando sulla ciclabilità. A firma dei Consiglieri: Rancan, Pelloni, Occhi, Marchetti Daniele, Liverani, Catellani, Pompignoli, Stragliati, Montevecchi, Rainieri, Bargi, Bergamini, Delmonte, Facci

 

2702 - Interrogazione a risposta scritta circa misure di contrasto alla vendita irregolare di pneumatici e per favorirne il relativo smaltimento.              A firma dei Consiglieri: Bergamini, Rainieri, Delmonte, Pelloni, Occhi, Pompignoli, Facci

 

2704 - Interrogazione a risposta scritta circa la riammissione in servizio dei lavoratori dopo un periodo di positività al Covid 19. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2705 - Interrogazione a risposta scritta circa le vaccinazioni per il personale sanitario e socio-sanitario, con particolare riferimento all’Ausl I di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2706 - Interrogazione a risposta scritta circa l’individuazione nel comune di Zocca di una sede secondaria per la somministrazione del vaccino Anti Covid 19.               A firma dei Consiglieri: Pelloni, Bargi

 

2707 - Interrogazione a risposta scritta circa l’estensione dell’esenzione dal pagamento delle visite aggiuntive per gli atleti che sono stati contagiati da COVID 19 al fine di ottenere l’idoneità sportiva agonistica. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2708 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quanti medici del 118 sono attivi nelle varie fasce orarie in tutte le postazioni della provincia di Piacenza e in quale servizio. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2709 - Interrogazione a risposta orale in commissione sulla manutenzione del ponte Leonardo Da Vinci di Sasso Marconi (BO). A firma della Consigliera: Castaldini

 

2710 - Interrogazione a risposta orale in commissione sullo svolgimento dei centri estivi 2020 nell’ambito del Progetto per la Conciliazione Vita-Lavoro (DGR 568/2020) a Bologna e a San Lazzaro di Savena. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2711 - Interrogazione a risposta orale in commissione sulla scelta del Medico di Medicina Generale a seguito di notifica di cessazione dell’incarico. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2712 - Interrogazione a risposta scritta sul degrado della stazione di Budrio (BO). A firma del Consigliere: Lisei

 

2714 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il rinnovo della concessione mineraria denominata “Albarola”, per l’estrazione di marna da cemento, ubicata nei comuni di Vigolzone e Rivergaro (PC). A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico

 

2717 - Interrogazione a risposta scritta in merito agli interventi di manutenzione e messa in sicurezza del fiume Secchia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2718 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la difficoltà economica e i costi di gestione dei gestori del privato accreditato delle strutture residenziali per anziani e la previsione di misure a sostegno, come il ristoro economico. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

2719 - Interrogazione a risposta scritta circa il Piano vaccinale anti Covid -19 per il personale docente e non docente.              A firma del Consigliere: Lisei

 

2720 - Interrogazione a risposta scritta circa l’erogazione del c.d. “bonus operatori sanitari” da parte di Regione Emilia-Romagna.              A firma dei Consiglieri: Pelloni, Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini

 

2721 - Interrogazione a risposta scritta circa la riorganizzazione delle attività del Distretto Pianura Est dell'AUSL di Bologna che saranno effettuate sul territorio per affrontare l’emergenza sanitaria Covid-19. A firma del Consigliere: Lisei

 

2722 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se si ritenga opportuna la presenza di dirigenti sanitari dell’Azienda Sanitaria di Reggio Emilia ad un evento sulle vaccinazioni, organizzato dal Partito Democratico di Reggio Emilia, a cui sarà presente anche l’Assessore Donini. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani

 

2724 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la rivalutazione dell’importo dei canoni demaniali marittimi dovuti dai micro-concessionari per l’anno 2021. A firma della Consigliera: Rossi

 

2725 - Interrogazione a risposta scritta sul Centro Raccolta Uve di Savignano sul Rubicone (FC). A firma della Consigliera: Piccinini

 

2727 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla situazione del ponte Leonardo da Vinci a Sasso Marconi, anche in considerazione dell’imminente passaggio ad Anas. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2728 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se il Sistema Sanitario Regionale sta reggendo all’urto del Covid delle ultime settimane.               A firma della Consigliera: Castaldini

 

2730 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sullo stato di attuazione del piano vaccinale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2731 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le tempistiche e gli importi dei ristori concessi ai maestri di sci e snowboard da parte della Regione Emilia-Romagna, a seguito del mancato avvio della stagione sciistica. A firma del Consigliere: Delmonte

 

2732 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali sviluppi concreti stiano producendo le “Linee di indirizzo per la diagnosi e il trattamento della fibromialgia” a livello delle nostre ASL e quali passi in avanti si siano compiuti presso le autorità sanitarie nazionali per il riconoscimento della SFM tra le malattie croniche e invalidanti. A firma della Consigliera: Mori

 

2733 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa i movimenti franosi che interessano il centro abitato del comune di Castiglione dei Pepoli (BO). A firma del Consigliere: Taruffi

 

2734 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulle prospettive dell'Oasi di Torriana e Montebello sul fronte turistico ed economico. A firma della Consigliera: Piccinini

 

INTERPELLANZA

 

2729 - Interpellanza sull'eventuale proroga della durata dell'anno scolastico e sulle valutazioni relative alla Didattica a Distanza. A firma della Consigliera: Castaldini

 

RISOLUZIONI

 

2598 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad intervenire per evitare che nel "Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei” siano previste misure che penalizzino le produzioni di carni rosse e trasformate, e di vino. (08 02 21) A firma dei Consiglieri: Rainieri, Pompignoli, Montevecchi, Liverani, Occhi, Rancan, Facci, Bargi, Delmonte, Catellani

 

2600 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il riconoscimento del campo profughi improvvisato presso Lipa (Bosnia-Erzegovina) come emergenza umanitaria su cui convogliare gli sforzi delle Organizzazioni Non Governative in grado di fornire assistenza alle persone. (08 02 21) A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi, Costi, Pigoni, Zappaterra, Mori, Montalti, Rossi, Zamboni, Fabbri, Costa, Caliandro, Rontini, Pillati, Mumolo, Tarasconi, Daffada', Marchetti Francesca, Paruolo, Bulbi, Bondavalli, Sabattini

 

2613 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi per promuovere interventi a favore del settore della somministrazione di alimenti e bevande. (08 02 21) A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Tagliaferri, Lisei

 

2623 - Risoluzione sulla modalità di somministrazione della pillola Ru486 in day hospital e per promuovere nella Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e nella Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome l’adozione di orientamenti comuni per l’applicazione degli indirizzi nazionali (09 02 21) A firma della Consigliera: Piccinini

 

2636 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare l’approvazione definitiva da parte del Senato del disegno di legge per la istituzione della “Giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia di Coronavirus”. (11 02 21) A firma dei Consiglieri: Soncini, Pigoni, Maletti, Zamboni, Taruffi, Zappaterra, Rossi, Bondavalli, Rontini, Caliandro, Amico, Daffada', Mori, Montalti, Pillati, Bulbi, Tarasconi, Mumolo, Sabattini, Marchetti Francesca, Costi, Fabbri

 

2637 - Risoluzione riguardante il sito di stoccaggio di gas naturale insistente nel Comune di Bagnacavallo (Ravenna) denominato “San Potito e Cotignola Stoccaggio”. (11 02 21) A firma della Consigliera: Piccinini

 

2643 - Risoluzione per impegnare la Giunta a ridurre i tempi di attesa per gli interventi estetici ed istituire uno sportello ambulatoriale per i pazienti vittime di lesioni permanenti al viso. (11 02 21) A firma della Consigliera: Castaldini

 

2649 - Risoluzione in merito all’avvio delle procedure necessarie per pervenire progressivamente all’accreditamento dei servizi nidi per l’infanzia. (12 02 21) A firma dei Consiglieri: Pigoni, Bargi

 

2653 - Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire l’operato messo in campo negli ultimi mesi affinché vi sia la possibilità di rendere stabile nel calendario annuale l’appuntamento della Formula Uno a Imola. (12 02 21) A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Paruolo, Rontini, Costa, Rossi, Tarasconi, Zappaterra, Costi, Montalti, Sabattini, Caliandro, Mumolo, Daffada', Mori, Pillati, Bulbi

 

2656 - Risoluzione per impegnare la Giunta a richiedere al Governo e al Parlamento di continuare ad assicurare misure universali e personalizzabili di contrasto della povertà e di inclusione lavorativa e sociale, quali il Reddito di Cittadinanza. (12 02 2021) A firma dei Consiglieri: Piccinini, Taruffi, Amico

 

2661 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad unirsi alle manifestazioni di solidarietà a sostegno della liberazione di Zhang Zhan. (15 02 21)              A firma della Consigliera: Castaldini

 

2663 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere sia la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili a cui possano partecipare persone fisiche, PMI, enti locali, ubicati in un perimetro più ampio rispetto a quello dei condomini, sia l’autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili, attivabile da famiglie e altri soggetti che si trovano nello stesso edificio o condominio. (15 02 21) A firma della Consigliera: Piccinini

 

2668 - Risoluzione per aderire ai principi e indicazioni del Manifesto ‘Uscire dall’ombra della depressione’ promosso dalla Fondazione Onda, implementare la raccolta di dati inerenti l’impatto della pandemia Covid-19 sulle forme depressive e investire risorse mirate per un più ampio accesso a diagnosi e cure. (15 02 21) A firma dei Consiglieri: Mori, Marchetti Francesca, Pillati, Montalti, Rossi, Costi, Soncini, Mumolo, Costa, Tarasconi, Zappaterra, Bulbi, Caliandro, Rontini, Fabbri, Daffada', Sabattini, Maletti

 

2669 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi urgentemente presso il Governo al fine di chiedere un immediato stanziamento di risorse per il comparto sciistico e per tutta la filiera dell’indotto, dalla ristorazione al settore turistico ricettivo, a sostegno degli operatori delle strutture ricettive montane allargando la platea dei beneficiari a tutti gli operatori danneggiati dalle limitazioni o dalla chiusura delle attività dovute alla pandemia. (15 02 21) A firma del Consigliere: Lisei

 

2675 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare interventi a favore delle imprese del comparto Ho.Re.Ca (Hotellerie-Restaurant-Catering), che stanno vivendo un momento estremamente difficile a causa del sensibile calo del fatturato, dovuto alle restrizioni anti-Covid. (16 02 21) A firma dei Consiglieri: Daffada', Bondavalli, Bulbi, Maletti, Rossi, Mori, Caliandro, Montalti, Sabattini, Zappaterra, Pillati, Fabbri, Costa, Mumolo, Rontini, Tarasconi

 

2679 - Risoluzione per impegnare la Giunta a implementare le possibilità per le Aziende di rendere più sicuri gli ambienti di cura. (16 02 21) A firma dei Consiglieri: Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni

 

2682 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad esentare dal pagamento delle spese sanitarie di specialistica ambulatoriale le Forze armate e di Polizia, la Protezione civile, i Vigili del fuoco e gli agenti di Polizia locale, in caso di infortuni durante il servizio e anche in caso di dimissioni dal Pronto soccorso in codice bianco. (16 02 21) A firma della Consigliera: Castaldini

 

2686 - Risoluzione in merito al riparto tra Regioni delle risorse per lo Sviluppo rurale. (16 02 21) A firma dei Consiglieri: Costi, Zappaterra, Taruffi, Zamboni, Pigoni, Rontini, Rossi, Pillati, Bulbi, Montalti, Mori, Caliandro, Fabbri, Costa, Bondavalli, Amico, Daffada', Mumolo, Sabattini

 

2687 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere percorsi formativi rivolti ai medici di famiglia per migliorare la competenza in ambito di diagnosi precoce della fibromialgia; a promuovere campagne di sensibilizzazione della popolazione; a istituire una commissione tecnica sulla fibromialgia e a creare centri di riferimento ospedalieri. (16 02 21) A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Pelloni

 

2691 - Risoluzione per impegnare la Giunta a predisporre una soluzione progettuale in materia di viabilità alternativa alla Via Emilia, che colleghi Castelfranco Emilia a Modena, da proporre al Governo, con le previste modalità, al fine di richiedere i finanziamenti Next Generation EU e/o da proporre ad altri programmi di finanziamento predisposti dall’UE e/o dal Governo centrale. (17 02 21) A firma del Consigliere: Pelloni

 

2693 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a valutare un percorso di integrazione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) all'interno del sistema sanitario dell'Emilia-Romagna. (17 02 21) A firma della Consigliera: Zamboni

 

2694 - Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta regionale a prevedere, in fase di bilancio e in base alle disponibilità finanziarie, uno stanziamento congruo al fine di sostenere la Provincia di Reggio Emilia nella realizzazione del secondo stralcio del Collegamento Vetto-Ramiseto (fondovalle Lonza) – SP 57. (17 02 21) A firma del Consigliere: Delmonte

 

2701 - Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta regionale per il monitoraggio sull’eliminazione della processionaria da parte dei Comuni e sulla profilassi per prevenire rischi alla salute. (18 02 21) A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2703 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo nelle sedi istituzionali opportune a prorogare il blocco dei licenziamenti, in scadenza il 31 marzo 2021. (18 02 21) A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico, Piccinini, Caliandro, Mumolo, Zamboni, Pillati, Mori, Sabattini

 

2713 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a monitorare le azioni di supporto psicologico a studenti e docenti per rispondere a traumi e disagi derivanti dall’emergenza COVID-19. (19 02 21) A firma dei Consiglieri: Stragliati, Marchetti Daniele, Pelloni, Bergamini

 

2715 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale, quale soggetto sottoscrittore dell’accordo del 15 aprile 2016, a sospendere, per quanto di competenza, l’iter finalizzato alla realizzazione dell’infrastruttura autostradale denominata “Passante di mezzo” della città di Bologna, e comunque, in ogni caso, ad effettuare una compiuta analisi della concentrazione di agenti inquinanti nel tratto autostradale interessato. (19 02 21) A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele

 

2716 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a realizzare, in collaborazione con gli enti competenti, un progetto di adeguamento delle opere idrauliche critiche, con un piano degli interventi di manutenzione e messa in sicurezza del fiume Secchia. (19 02 21) A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2723 - Risoluzione in merito allo stanziamento alle Regioni dei fondi REACT, inseriti nell’ambito del più ampio Piano europeo per la ripresa Next Generation EU, finalizzato a promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19. (22 02 21) A firma dei Consiglieri: Montalti, Taruffi, Zamboni, Zappaterra, Costi

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

 

2000 - Interrogazione a risposta scritta circa il ripristino dell'argine storico del torrente Baganza, nella città di Parma, previsto dal Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) e circa la costruzione di un nuovo argine a protezione di alcuni insediamenti privati. A firma della Consigliera: Zamboni

 

2086 - Interrogazione a risposta scritta circa l'individuazione di una nuova forma di governance per l’Ospedale di Montecatone. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2089 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure di appalto eseguite al Policlinico Sant'Orsola di Bologna, anche a seguito della risposta alla interrogazione oggetto n. 1389.A firma del Consigliere: Lisei

 

2090 - Interrogazione a risposta scritta circa la tempistica della esecuzione degli esami c.d. tampone e del tracciamento. A firma del Consigliere: Lisei

 

2101 - Interrogazione a risposta scritta circa le donazioni di plasma iperimmune. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2103 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione di un Polo Logistico presso il Policlinico Sant’Orsola Malpighi in Bologna.              A firma del Consigliere: Lisei

 

2108 - Interrogazione a risposta scritta circa la terapia con plasma iperimmune e discriminazioni nelle cure. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2109 - Interrogazione a risposta scritta circa i contributi per i danni derivanti dagli eccezionali eventi meteoclimatici di maggio e giugno 2019. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2111 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione dell’Ausl Piacenza, con particolare riguardo alla disponibilità di Medici di medicina generale (MMG) ed alla fruibilità di visite specialistiche ed interventi presso strutture pubbliche. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2112 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi e le modalità di esecuzione degli esami c.d. “tampone”. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2119 - Interrogazione a risposta scritta circa misure di sostegno per RSA, CRA e case di riposo. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2121 - Interrogazione a risposta scritta circa lo svolgimento del campionato “Superbike” 2021 presso l’autodromo di Imola, l’individuazione ed il finanziamento dei grandi eventi per l’anno 2021. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2122 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure a sostegno della popolazione e delle imprese danneggiate a seguito del sequestro del viadotto Puleto lungo l’asse viario E 45. A firma del Consigliere: Lisei

 

2123 - Interrogazione a risposta scritta circa l'assimilazione dei farmacisti agli operatori sanitari all'interno del rinnovo contrattuale della categoria. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Marchetti Daniele, Pelloni, Bergamini

 

2128 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzo dei tamponi molecolari e il fabbisogno dei reagenti per il loro impiego. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini

 

2132 - Interrogazione a risposta scritta circa l’obbligo di presentazione dell’autodichiarazione presso le strutture sanitarie, ai fini di contenere la diffusione del virus Sars Cov-2. A firma del Consigliere: Lisei

 

2135 - Interrogazione a risposta scritta circa i disagi per la circolazione stradale verificatisi sulla tangenziale nord di Parma in occasione della nevicata avvenuta lo scorso 2 dicembre 2020.              A firma del Consigliere: Rainieri

 

2137 - Interrogazione a risposta scritta sulla tutela dei pazienti oncologici nella seconda ondata Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2144 - Interrogazione a risposta scritta circa le unificazioni di aziende sanitarie in Emilia-Romagna, con particolare riguardo alle unificazioni delle aziende di Parma e Ferrara.               A firma del Consigliere: Pelloni

 

2146 - Interrogazione a risposta scritta sull'esondazione del Panaro del 6 dicembre 2020. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2149 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure che si intendono adottare per garantire da parte delle Aziende sanitarie la tempestività delle comunicazioni di fine isolamento o di fine quarantena in soggetti positivi, o venuti a contatto con positivi, al COVID-19. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Caliandro, Daffada', Rossi, Montalti, Fabbri, Rontini, Tarasconi, Pillati, Bulbi

 

2152 - Interrogazione a risposta scritta circa l'intenzione di prorogare l’accreditamento dell’importo non speso del buono celiachia sul mese successivo, sino al termine dell’emergenza sanitaria da Covid-19. A firma dei Consiglieri: Rancan, Pelloni, Liverani, Catellani, Pompignoli, Bergamini, Bargi, Facci, Montevecchi, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Delmonte, Rainieri

 

2156 - Interrogazione a risposta scritta circa la riforma del reddito di cittadinanza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2170 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione organizzativa dell'Ospedale di Bentivoglio (BO), a seguito della riconversione ad ospedale covid. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2180 - Interrogazione a risposta scritta circa i controlli sanitari nei Centri di accoglienza straordinaria di Imola (BO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2190 - Interrogazione a risposta scritta circa l'alluvione per rottura dell’argine del fiume Panaro in provincia di Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2191 - Interrogazione a risposta scritta circa gli strumenti per assicurare le comunicazioni tra gli ospiti delle RSA ed i familiari.A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2195 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi straordinari di difesa della costa nonchè a sostegno del settore turistico.              A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Pompignoli, Liverani, Bergamini

 

2199 - Interrogazione a risposta scritta circa iniziative a supporto di circoli e associazioni culturali. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2203 - Interrogazione a risposta scritta circa il contratto collettivo applicato agli addetti al servizio di stewarding per l’AUSL Romagna, nelle strutture sanitarie delle province di Ravenna e Forlì-Cesena. A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi

 

2205 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato dell’acquedotto di Montese (MO).A firma della Consigliera: Castaldini

 

2210 - Interrogazione a risposta scritta circa gli esami c.d. tampone per i pazienti dei centri dialisi.A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2211 - Interrogazione a risposta scritta circa il numero dei contagi da Covid-19 a Modena e provincia.A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2215 - Interrogazione a risposta scritta circa il recesso dei Comuni di Budrio e Castenaso dall'Unione Terre di Pianura. A firma del Consigliere: Lisei

 

2219 - Interrogazione a risposta scritta circa l’andamento e la gestione dei contagi da COVID-19 nelle CRA di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2220 - Interrogazione a risposta scritta circa il posizionamento della provincia di Rimini nella classifica “Qualità della vita 2020” redatta dal Sole 24 Ore. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2222 - Interrogazione a risposta scritta circa la sostituzione nel prontuario farmaceutico del medicinale Anastrozolo Accord Healthcare con un equivalente generico. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Pelloni

 

2224 - Interrogazione a risposta scritta circa gli affidi di minori.A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2225 - Interrogazione a risposta scritta circa la sperimentazione del c.d. “plasma iperimmune” in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2226 - Interrogazione a risposta scritta circa la riorganizzazione del Servizio Emergenza Territoriale 118 nella provincia di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2227 - Interrogazione a risposta scritta circa la salvaguardia dei diritti delle persone disabili e delle loro famiglie. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2229 - Interrogazione a risposta scritta circa le future vaccinazioni Anti-Covid. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2232 - Interrogazione a risposta scritta in merito all’intenzione di far partecipare la Regione al CdA di Formula Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2233 - Interrogazione a risposta scritta circa la disponibilità di vaccini anti-pneumococco. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Marchetti Daniele, Pelloni, Bergamini

 

2235 - Interrogazione a risposta scritta circa le vicende della "Azienda valliva particolare di caccia Valli di Comacchio", con particolare riguardo all'eventuale danno erariale subito dalla Regione Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2236 - Interrogazione a risposta scritta circa il blocco delle assunzioni dei medici specializzandi. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2254 - Interrogazione a risposta scritta circa i focolai di COVID-19 in case di riposo del Ravennate. A firma del Consigliere: Liverani

 

2257 - Interrogazione a risposta scritta circa i contagi degli operatori dell’Ausl di Imola nonché circa l’applicazione della misura di quarantena. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2258 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto “Così sarà! La città che vogliamo” con particolare riguardo all’informativa ex art. 13 del Regolamento Europeo 2016/679 sottoposta ai genitori degli studenti minorenni. A firma del Consigliere: Lisei

 

2259 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi relativi alla adozione da parte del Governo di provvedimenti diretti a contenere la pandemia da Covid-19.               A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2268 - Interrogazione a risposta scritta circa la terapia domiciliare a base di idrossiclorochina per il Covid.              A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini

 

2270 - Interrogazione a risposta scritta circa la carenza di personale infermieristico, anche a fronte dell'imminente avvio della campagna vaccinale per contrastare la pandemia da COVID-19.              A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2271 - Interrogazione a risposta scritta riguardante la situazione presente nel reparto di Senologia dell'Ospedale di Faenza e le relative criticità organizzative. A firma del Consigliere: Liverani

 

2310 - Interrogazione a risposta circa la possibilità di inserire gli odontoiatri, che esercitano anche in regime di libera professione, nel piano vaccinale anti-Covid predisposto dalla Regione Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Occhi, Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Pelloni, Rainieri

 

2319 - Interrogazione a risposta scritta circa le verifiche e i controlli effettuati sulle dichiarazioni emesse dalle organizzazioni e associazioni di promozione sociale (onlus) sul territorio regionale, con particolare riguardo a quanto recentemente accaduto a Parma. A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Lisei

 

2328 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attestazione di iscrizione al registro regionale del volontariato della Cooperativa Svoltare onlus. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

2333 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure idonee a prevenire incidenti stradali causati dalla fauna selvatica, e in particolare dai daini. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2339 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzo dei fondi Next Generation. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2345 - Interrogazione a risposta scritta circa la definizione verso lo sviluppo sostenibile delle priorità per i progetti di alta formazione in ambito culturale, economico e tecnologico. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2349 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stabilimento di Celanese (ex Softer) a Ferrara. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico

 

2352 - Interrogazione a risposta scritta circa i fondi per l'installazione dei c.d. varchi elettronici con particolare riferimento al centro storico di Formigine (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2353 - Interrogazione a risposta scritta circa le istruttorie avviate dalla l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di caseifici acquirenti di latte crudo. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2357 - Interrogazione a risposta scritta circa la bonifica di siti inquinati.A firma della Consigliera: Piccinini

 

2369 - Interrogazione a risposta scritta circa la rottura di un binario sulla linea ferroviaria RFI Modena-Mantova, nei pressi di Carpi (MO). A firma della Consigliera: Piccinini

 

2370 - Interrogazione a risposta scritta circa il riconoscimento della Repubblica dell’Artsakh (Nagorno Karabakh). A firma del Consigliere: Lisei

 

2380 - Interrogazione a risposta scritta circa dismissione e smantellamento della cabina di verniciatura della ditta Tecnoin di Borgo Tossignano. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

2381 - Interrogazione a risposta scritta circa l'organizzazione Svoltare. A firma del Consigliere: Iotti

 

2389 - Interrogazione a risposta scritta circa la Cooperativa sociale Svoltare Onlus. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

2394 - Interrogazione a risposta scritta circa i rimborsi collegati alla sospensione dei tirocini extracurriculari. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2399 - Interrogazione a risposta scritta circa la previsione di una deroga agli spostamenti fra comuni per consentire l’esercizio della caccia di selezione. A firma dei Consiglieri: Bargi, Rainieri, Pelloni, Pompignoli, Marchetti Daniele, Liverani, Stragliati, Occhi, Catellani, Facci, Bergamini, Rancan, Delmonte, Montevecchi

 

2406 - Interrogazione a risposta scritta circa il ritardo nella erogazione di fondi a favore dei tour operator e degli addetti del comparto turistico. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2408 - Interrogazione a risposta scritta circa opere viarie nella provincia di Modena. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Bargi

 

2412 - Interrogazione a risposta scritta circa la sponda del canale Candiano in Porto Corsini, Ravenna.

A firma del Consigliere: Liverani

 

2416 - Interrogazione a risposta scritta circa la proroga dei contratti dei lavoratori somministrati impiegati nelle attività inerenti la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma 2012. A firma dei Consiglieri: Costi, Caliandro, Sabattini, Zappaterra

 

2423 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attuazione del protocollo di supporto psicologico a studenti e docenti nella fase di crisi da pandemia COVID-19. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Pelloni, Liverani, Montevecchi, Rancan

 

2425 - Interrogazione a risposta scritta circa il numero delle richieste di SPID rimaste inevase da parte di Lepida. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Occhi, Pompignoli, Facci, Rainieri, Pelloni, Delmonte

 

2435 - Interrogazione a risposta scritta circa l'allargamento alle strutture ricettive e alberghiere della platea dei beneficiari del superbonus al 110% previsto dal DL n. 34 del 2020, per la riqualificazione energetica.A firma della Consigliera: Piccinini

 

2440 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere come la Regione intenda garantire la sicurezza dei collegamenti informatici nell’ambito della formazione scolastica.A firma dei Consiglieri: Facci, Stragliati, Liverani, Bergamini, Montevecchi, Rancan

 

2447 - Interrogazione a risposta scritta circa l'incendio avvenuto nel deposito autobus di Seta (Società Emiliana Trasporti Autofiloviari) a Reggio Emilia nonché circa le ripercussioni sul servizio di trasporto pubblico. A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

2450 - Interrogazione a risposta scritta circa l'incendio avvenuto nel deposito autobus di Seta (Società Emiliana Trasporti Autofiloviari) a Reggio Emilia. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2455 - Interrogazione a risposta scritta circa le previsioni del regolamento edilizio del comune di Bologna relative al c.d. “superbonus 110%”. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2457 - Interrogazione a risposta scritta circa azioni per addivenire alla sospensione del canone Tosap/Cosap. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2476 - Interrogazione a risposta scritta circa la lottizzazione di iniziativa privata “Rio Vedreto” in Bertinoro (FC). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

2483 - Interrogazione a risposta scritta circa la tratta ferroviaria Pontremolese. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2490 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto “ParmaNutri”. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi, Stragliati

 

2495 - Interrogazione a risposta scritta circa la Pianificazione dello Spazio Marittimo in Emilia-Romagna.

A firma dei Consiglieri: Bessi, Rontini, Caliandro, Sabattini

 

2525 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione dei rifiuti inerti provenienti da lavori edili svolti in economia all’interno delle abitazioni private anche alla luce del D.Lgs. n. 116 del 2020. A firma dei Consiglieri: Rontini, Sabattini, Caliandro, Daffada', Tarasconi, Montalti

 

2529 - Interrogazione a risposta scritta circa il raddoppio della linea ferroviaria Pontremolese. A firma della Consigliera: Piccinini

 

2595 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla modifica della risposta ricevuta dall'Assessore Corsini relativa ai varchi presso il Comune di Formigine (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

In data 9 febbraio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali alle interrogazioni oggetti nn. 2116 – 2202 - 2207:

 

2116 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la possibilità di effettuare tamponi rapidi presso le farmacie. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2202 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa i contagi da Covid-19 nella popolazione scolastica in Provincia di Modena. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2207 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le attività di studio, divulgazione e reportistica del Registro Tumori regionale, con particolare riguardo ai dati epidemiologici relativi alla provincia di Bologna. A firma dei Consiglieri: Zamboni, Caliandro

 

In data 10 febbraio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità alla interrogazione oggetto n. 2398

 

2398 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa i lavori di riqualificazione della strada Porrettana, quale arteria di valenza nazionale del nostro territorio. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

In data 11 febbraio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione per la Parità e per i Diritti delle Persone alla interrogazione oggetto n. 2569:

 

2569 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il monitoraggio dell’impatto che il Covid-19 ha avuto sul lavoro femminile in Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Zamboni, Mori, Amico, Pigoni, Costi, Maletti, Zappaterra, Caliandro, Rontini

 

In data 17 febbraio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità alle interrogazioni oggetto nn.  2340 - 2341 – 2441 – 2461 - 2509

 

2340 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la possibilità di aiuti ai comuni montani dell'Appennino parmense colpiti dalle abbondanti nevicate delle scorse settimane. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

 

2341 - Interrogazione a risposta orale in commissione sul dissesto idrogeologico e sul taglio sistematico ogni anno di decine di migliaia di alberi sugli argini dei fiumi della regione. A firma della Consigliera: Zamboni

 

2441 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le previsioni del regolamento edilizio del comune di Bologna relative al c.d. “superbonus 110%” ed eventuali conseguenze sul Piano Aria Integrato Regionale (Pair). A firma della Consigliera: Castaldini

 

2461 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'incendio avvenuto nel deposito autobus di Seta (Società Emiliana Trasporti Autofiloviari) a Reggio Emilia e relative ripercussioni sul servizio di trasporto pubblico.  A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

2509 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa lo sgombero della sede della Fondazione Cetacea di Riccione e la necessità di una soluzione urgente che le permetta di riprendere le sue attività, in particolare il recupero e la cura delle tartarughe spiaggiate o ferite. A firma della Consigliera: Zamboni

 

In data 18 febbraio 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità alla interrogazione oggetto n. 2568:

 

2568 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa interventi a sostegno di circoli, associazioni culturali e ricreative, di promozione sociale e sportive esclusi dai c.d. ristori. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

La Giunta regionale, ai sensi dell’art. 118 comma 1 del Regolamento interno, non intende rispondere alle interrogazioni sotto riportate ritenendone il contenuto estraneo ai propri compiti d’istituto:

 

2489 - Interrogazione a risposta scritta sulle multe per accesso in ZTL nel comune di Bologna – RITA Via Ugo Bassi. A firma della Consigliera: Castaldini

 

2504 - Interrogazione a risposta scritta riguardo un negozio etnico a Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2582 - Interrogazione a risposta scritta circa gli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine durante il sit - in davanti alla sede piacentina dell'azienda FedEx - TNT.  A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati

 

2617 - Interrogazione a risposta scritta su dichiarazioni a mezzo Social Network contrarie al "Giorno del Ricordo". A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri, Barcaiuolo

 

2624 - Interrogazione a risposta scritta circa un confronto politico-programmatico sulla nascita del nuovo Governo. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

2626 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla commemorazione della Giornata del Ricordo patrocinata dal Comune di Parma. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

2652 - Interrogazione a risposta scritta circa lo svolgimento di eventi e conferenze negazioniste, in contrasto con lo spirito del “Giorno del Ricordo”. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 29/01/2021 al 17/02/2021

 

DPGR n. 10 del 05/02/2021

L.R. n. 4/2017 e ss.mm.ii. - art. 4 - Modifica Comitato regionale consumatori e utenti.

 

DPGR n. 13 del 15/02/2021

Comitato di indirizzo dell'Azienda Ospedaliero - Universitaria di Modena - sostituzione componente

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - n. 3 prot. NP/2021/568 del 22/02/2021

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Petitti – Rainieri

Bergamini - Montalti

 

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