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93.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 14 SETTEMBRE 2021

 

(ANTIMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ZAMBONI

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 3920

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative da intraprendere per scongiurare decisioni che mettano a repentaglio la piena operatività del Polo Chimico di Ferrara. A firma delle Consigliere: Zappaterra, Costi, Rontini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

ZAPPATERRA (PD)

BARUFFI, sottosegretario

ZAPPATERRA (PD)

 

OGGETTO 3926

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il mancato tempestivo aggiornamento, lamentato da alcuni cittadini, dei dati e dei documenti all'interno del proprio Fascicolo Sanitario Elettronico. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

MASTACCHI (RCPER)

DONINI, assessore

MASTACCHI (RCPER)

 

OGGETTO 3923

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se sarà emanato un nuovo bando per la qualificazione e il miglioramento del patrimonio impiantistico sportivo regionale e con quale tempistica. A firma dei Consiglieri: Bondavalli, Rontini, Daffadà

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

BONDAVALLI (BP)

BARUFFI, sottosegretario

BONDAVALLI (BP)

 

OGGETTO 3924

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'opportunità di definire un piano di lavoro nel settore turistico emiliano-romagnolo, al fine di sostenere la ripartenza, la ricerca e la gestione di personale qualificato. A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

POMPIGNOLI (Lega)

CORSINI, assessore

PRESIDENTE (Rainieri)

POMPIGNOLI (Lega)

 

OGGETTO 3916

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le operazioni di rimozione del relitto della Berkan B ormeggiato nella Pialassa dei Piomboni a Ravenna. A firma della Consigliera: Zamboni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

ZAMBONI (EV)

LORI, assessore

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 3925

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le misure di perfezionamento, da parte del Governo, del processo per la definizione della procedura di delega all'utilizzo dello SPID, ampliando nel contempo il numero di utenti che possono accedere allo SPID tramite OTP rilasciati con SMS. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

PICCININI (M5S)

BARUFFI, sottosegretario

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 3927

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative da assumere per migliorare la percorrenza della A1 nel tratto Piacenza - Modena e per la realizzazione della quarta corsia. A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Mori, Costa, Daffadà, Rontini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

TARASCONI (PD)

CORSINI, assessore

TARASCONI (PD)

 

OGGETTO 3928

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'opportunità di una revisione della L.R. 24/2001 sull'edilizia pubblica. A firma del Consigliere: Facci

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

FACCI (Lega)

SCHLEIN, vicepresidente della Giunta

FACCI (Lega)

 

OGGETTO 3929

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'opportunità di dare corso agli investimenti per realizzare gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione del complesso delle Terme di Porretta, nel Comune di Alto Reno Terme (BO). A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

TARUFFI (ERCEP)

CORSINI, assessore

TARUFFI (ERCEP)

 

OGGETTO 3930

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per una ripresa in sicurezza dell'anno scolastico 2021/2022, soprattutto per evitare il sovraffollamento delle aule. A firma del Consigliere: Tagliaferri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

TAGLIAFERRI (FdI)

BARUFFI, sottosegretario

TAGLIAFERRI (FdI)

 

OGGETTO 3931

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa i progetti finanziati con la prima tranche di fondi PNRR e la relativa programmazione strategica. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

CASTALDINI (FI)

BARUFFI, sottosegretario

CASTALDINI (FI)

 

Appello dei Consiglieri

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Inversione dell’ordine dei lavori

PRESIDENTE (Rainieri)

MARCHETTI Francesca (PD)

 

 

OGGETTO 3810

Proposta d'iniziativa Giunta recante: "Indirizzi per gli interventi di qualificazione e miglioramento delle scuole dell'Infanzia. L.R. 8 agosto 2001, n. 26 - L.R. 30 giugno 2003, n. 12". (51)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

MARCHETTI Francesca (PD)

PILLATI (PD)

GERACE (PD)

PELLONI (Lega)

CASTALDINI (FI)

SCHLEIN, vicepresidente della Giunta

 

OGGETTO 2032

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: “Fondo regionale per la non autosufficienza”. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Montevecchi, Pompignoli, Liverani, Facci, Bergamini, Rainieri, Pelloni, Rancan, Bargi, Catellani, Delmonte

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del Giorno 2032/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione e approvazione)

(Risoluzione oggetto 3937 - Presentazione e reiezione)

(Risoluzione oggetto 3938 - Presentazione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

MARCHETTI Daniele, relatore

MALETTI (PD)

MARCHETTI Daniele (Lega)

FELICORI, assessore

 

OGGETTO 1767

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: “Istituzione del servizio di Psicologia di base”. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Bergamini, Bargi, Facci, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Rancan, Pompignoli, Rainieri, Delmonte, Montevecchi, Liverani, Catellani

(Relazione)

(Ordine del Giorno 1767/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

PELLONI, relatore

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 3810 - 2032/1 - 3937 - 3938

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68 del Regolamento Interno

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ZAMBONI

 

La seduta ha inizio alle ore 9,45

 

PRESIDENTE (Zamboni): Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 93 del giorno 14 settembre 2021.

I processi verbali delle sedute antimeridiane e pomeridiane del 19, 20, 21 e 22 luglio 2021 nn. 86, 87, 88, 89, 90, 91 e 92, se non vi sono osservazioni, si intendono approvati.

 

(sono approvati)

 

È computato come presente ai soli fini del numero legale, ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il presidente della Giunta Bonaccini, assente per motivi istituzionali.

Hanno, inoltre, giustificato la propria assenza la presidente Petitti, le consigliere Montalti e Soncini e l’assessore Mammi.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri e, pertanto, le do per lette.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in aula

 

PRESIDENTE (Zamboni): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

È arrivato anche il sottosegretario Baruffi. Buongiorno.

 

OGGETTO 3920

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative da intraprendere per scongiurare decisioni che mettano a repentaglio la piena operatività del Polo Chimico di Ferrara. A firma delle Consigliere: Zappaterra, Costi, Rontini

 

PRESIDENTE (Zamboni): Andiamo per ordine.

Partiamo con l’interrogazione 3920: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le iniziative da intraprendere per scongiurare decisioni che mettano a repentaglio la piena operatività del Polo Chimico di Ferrara. L’interrogazione è a firma delle consigliere Zappaterra e Costi.

Se la consigliera Zappaterra è collegata, le diamo la parola.

 

ZAPPATERRA: Buongiorno, presidente.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Buongiorno, consigliera. Prego, per l’illustrazione.

 

ZAPPATERRA: Grazie.

Questo question time è una conseguenza di quello che feci a marzo di quest’anno, sempre sul tema dell’interruzione del cracking di Marghera, alla vigilia di un tavolo nazionale importante, che è quello del 15 al Ministero dello sviluppo economico, che vede all’ordine del giorno proprio la discussione della questione ENI-Versalis e della tempistica della chiusura del cracking di Marghera, con ipotesi di riconversione di quel sito industriale.

Non è chiaramente questo question time la sede per approfondire “chiusura sì” o “chiusura no” dell’impianto di Marghera. Io ho le mie opinioni e altri colleghi possono averne altre. È certamente comprensibile che su Marghera i colleghi del Veneto facciano ragionamenti di riconversione a fini turistici, essendo vicina a Venezia, sfruttando le opportunità della transizione ecologica in questa fase.

Considerato, però, che è chiaro a tutti noi, come ai sindacati, come alle comunità, che il Ministero sta valutando, anzi ha ormai deciso interventi significativi di riconversione degli oli su Mantova, ed è in discussione un percorso, che non credo potrà essere fermato, che è quello sul cracking di Marghera, il mio question time è indispensabile per capire come ci posizioniamo, come Regione Emilia-Romagna, per la valorizzazione del sito di Ferrara, che certamente dipende molto da Marghera, è pienamente inserito nel quadrilatero padano della chimica insieme a Ravenna e che rischia di pagare pesanti conseguenze da una scelta su Marghera che non tenga conto del settore della chimica a livello nazionale e soprattutto non faccia valutazioni adeguate del potenziamento di investimenti proprio su Ferrara.

L’industria chimica è certamente una delle più impattanti sull’ambiente. Siamo tutti consapevoli che per molte applicazioni non si potrà fare a meno delle plastiche tradizionali e che la transizione ecologica non potrà che essere una transizione intelligente, quindi capace di conservare la ragione d’essere della plastica come materiale che ha soddisfatto richieste di versatilità, flessibilità e durabilità. Nello stesso tempo il suo recupero, riciclo e riuso quale sostituzione eco-sostenibile e rinnovabile di materie prime è un fatto. Oggi il petrolio non è più necessariamente l’unica materia prima dalla quale ricavare la plastica.

Le produzioni industriali che hanno contribuito fin qui a danneggiare l’ecosistema terrestre, sappiamo tutti, devono essere oggetto di una transizione che possa modificarle o riconvertirle, però la transizione non può che coniugare le necessità inderogabili di carattere ambientale con la sostenibilità occupazionale e sociale dell’intero processo di trasformazione, che sarà culturale, economico e tecnico.

Quindi, alla vigilia di un tavolo importante come quello del 15, io chiedo alla Giunta di capire come l’assessore Colla, che parteciperà al tavolo, intende affrontare la discussione al tavolo, come intende attivarsi per scongiurare l’assunzione di decisioni che potrebbero mettere a rischio la produzione degli impianti e anche la stessa esistenza del petrolchimico di Ferrara, e non ho bisogno qui di chiarire il danno che si verificherebbe per tutta l’economia ferrarese, ma anche regionale e nazionale.

Ecco, presidente, non vorrei sforare i tempi, magari mi tengo qualche minuto per la risposta, però credo sia molto chiaro il quesito che pongo.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, consigliera. Risponde per la Giunta il sottosegretario Baruffi.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Ringrazio anche la consigliera ed evidenzio che l’Assessorato allo sviluppo economico sta seguendo la vicenda attraverso il costante rapporto con il Ministero dello sviluppo economico, che è rimasto attivo anche dopo il tavolo regionale, alla presenza dei vertici di Eni, dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali, nonché, naturalmente, dei Sindaci dei Comuni coinvolti, cioè, per quanto ci riguarda, Ferrara e Ravenna. Ferrara e Ravenna costituiscono, come noto, lo ricordava la consigliera, le sedi regionali del cosiddetto “quadrilatero della chimica”, a cui si aggiungono Porto Marghera e Mantova.

La Giunta è a conoscenza degli importanti investimenti realizzati in questi anni, nel polo di Ferrara, negli impianti di produzione delle gomme del polietilene, così come è avvenuto a Ravenna, sede del polo della ricerca, oggetto di importanti investimenti legati allo sviluppo del sistema portuale.

La Regione Emilia-Romagna ha inoltre richiesto e ribadito in ogni occasione la conferma e la realizzazione in tempi strettissimi degli investimenti già previsti nel piano industriale di Eni, ovvero, l’investimento del polo di Ferrara per 200 milioni di euro per l’impianto 27, con la sostituzione della tecnologia cesello tubulare dell’impianto di polietilene di Ferrara e aumento della sua capacità produttiva, e l’investimento previsto su un impianto di Ravenna per la produzione di gomme per il Greentire, per un importo di altrettanti 200 milioni, che si aggiungono, lo ricordo, a 1,2 miliardi di euro di investimenti previsti nel periodo precedente 2015-2018, concentrati soprattutto nel quadrilatero padano.

È intenzione della Giunta continuare ad interagire proattivamente con tutte le parti per assicurare che gli investimenti fatti non siano pregiudicati, e allo stesso tempo per conoscere i progetti di sviluppo futuro che interessano i siti produttivi, nonché l’occupazione diretta e indiretta dei poli emiliano-romagnoli della chimica italiana.

La volontà ribadita è quella di confrontarsi con tutti gli interlocutori per favorire soluzioni di continuità produttiva e occupazionale per il futuro dei due poli dell’Emilia-Romagna, volontà che noi confermiamo essere la nostra priorità.

Confermo anche l’impegno della nostra Regione, insieme a Lombardia e Veneto, nel sostegno e nella promozione dello sviluppo di investimenti negli innovativi ambiti della chimica verde, promuovendo e sostenendo le attività dei cluster Chimica verde, denominato Spring, attraverso un apposito accordo di programma sottoscritto in data 12 maggio 2015, volto al rilancio della chimica in un quadro di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Così come lo conferma la gestione della vertenza legata al piano industriale Celanese, che realizzerà un investimento molto importante, sia per innovazione che per impatto sociale a Forlì, che ha visto lo scorso luglio un accordo definitivo con Benvic Group, leader europeo della produzione di soluzioni termoplastiche a base di PVC altamente innovative nel compounding di biopolimeri, con la vendita delle attività di compounding di Ferrara Marconi accompagnato da un accordo con le organizzazioni sindacali e le istituzioni legato alla creazione di un centro di eccellenza europeo. Con questa operazione ha rilevato i 33 dipendenti dalla sede di via Marconi, senza alcuna interruzione del rapporto di lavoro, mentre 23 si sono uniti al sito di Piazzale Donegani.

È, dunque, sulla base di questi presupposti che l’assessore parteciperà il 15 settembre al tavolo nazionale convocato dal Ministero dello sviluppo economico e noi lì chiederemo nuovamente quegli investimenti che garantiscano la continuità della produzione a Ferrara in tempi certi.

Ringrazio, quindi, la consigliera per aver portato all’attenzione anche dell’aula questa questione, che noi consideriamo di assoluta rilevanza, in un momento così delicato. Credo che possa essere interesse di tutto l’Ente presidiare la questione ricordata.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, sottosegretario.

La parola alla consigliera Zappaterra per la replica. Ricordo che ha due minuti a disposizione.

 

ZAPPATERRA: Grazie, sottosegretario, per l’impegno, che la Regione non ha mai fatto mancare. Non voglio nascondere, però, qui una punta di preoccupazione, perché il destino del cracking di Marghera è più o meno segnato. Forse non verrà detto formalmente al tavolo del 15 settembre, forse il percorso verrà allungato, ma non credo ci siano possibilità di invertire la rotta già tracciata.

Premesso che Versalis è del Governo, perché è una partecipata di ENI e sappiamo che il controllo di ENI è del Ministero dello sviluppo economico, quindi stiamo parlando dello Stato, Versalis non ha fatto finora tutti gli investimenti promessi. Adesso ci rassicurano sul fatto che porteranno il cracking in nave dall’Asia, con modalità e costi soprattutto al momento non chiari. Quindi, io ringrazio per l’impegno, ma dobbiamo essere tutti consapevoli che senza il cracking non si progetta la transizione. Inoltre, non si fa ambiente e non si fa transizione ecologica se non si garantisce la tenuta sociale. Abbiamo, quindi, bisogno di costruire su questo, davvero a 360 gradi, una nuova cultura.

Il petrolchimico è un super driver di Ferrara e dell’intero territorio regionale, sul quale puntare. Adesso ci sono le opportunità e ci sono le risorse, per cui è necessario avviare prima possibile un ragionamento che ci porti a delle soluzioni alternative, che io non posso che riconoscere nel passaggio che lei ha fatto sul fatto che l’assessore Colla va al tavolo chiedendo investimenti certi per Ferrara, e spero anche di poter dire investimenti che confermino e rafforzino la strategicità del settore della chimica, con investimenti che siano davvero in grado di salvaguardare e rilanciare l’occupazione e le filiere produttive ad esso collegate.

Ringrazio il sottosegretario e ringrazio l’assessore Colla. Spero possiate tenerci aggiornati su come va il tavolo del 15 e sui prossimi passaggi.

Grazie, presidente.

 

OGGETTO 3926

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il mancato tempestivo aggiornamento, lamentato da alcuni cittadini, dei dati e dei documenti all’interno del proprio Fascicolo Sanitario Elettronico. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

PRESIDENTE (Zamboni): Passiamo, adesso, al question time 3926, perché l’assessore Donini, che deve rispondere, ha un impegno: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa il mancato tempestivo aggiornamento, lamentato da alcuni cittadini, dei dati e dei documenti all’interno del proprio Fascicolo Sanitario Elettronico.

Ha la parola il consigliere Mastacchi per l’illustrazione.

 

MASTACCHI: Grazie. Buongiorno.

Premesso che il Fascicolo Sanitario Elettronico è l’insieme di dati e documenti digitali di tipo sanitario e sociosanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi riguardanti l’assistito, riferiti anche alle prestazioni erogate al di fuori del Servizio sanitario nazionale.

Visto che il Fascicolo Sanitario Elettronico contiene costantemente aggiornati i dati anagrafici del titolare, viene alimentato con i dati e i documenti sanitari rilasciati dalle strutture del Servizio sanitario regionale, pubbliche e private accreditate; nel Fascicolo Sanitario Elettronico si trovano i documenti sanitari, le prestazioni che un assistito ha ricevuto, prescrizioni farmaceutiche, specialistiche, referti, eccetera, prodotti dalle Aziende sanitarie a partire dal 1° gennaio 2008.

Considerato che sono pervenute diverse segnalazioni da cittadini che lamentano di non trovare nel proprio fascicolo tutti gli esami effettuati in alcune Aziende sanitarie, come ad esempio quelle effettuate presso il Policlinico S. Orsola-Malpighi, e in altri casi lamentano di aver dovuto ritirare personalmente gli esami.

Il Fascicolo Sanitario Elettronico rappresenta un pilastro all’interno delle iniziative che si inseriscono nel percorso verso la sanità digitale; oltre a costituire uno strumento fondamentale, in questo momento pandemico, permettono una condivisione digitale di referti e prescrizioni tra medici e pazienti.

Si interroga la Giunta per sapere se è a conoscenza della situazione sopra esposta e se tutte le Aziende sanitarie sono operative per lo scarico dei dati nel Fascicolo Sanitario Elettronico e quali motivazioni ostacolano ancora una completa alimentazione dello stesso con tutti i documenti sanitari dell’assistito, senza che sia necessario ritirare i referti personalmente.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, consigliere. Risponde, per la Giunta, l’assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. La ringrazio, consigliere Mastacchi. Ovviamente concordo con la premessa che lei faceva sull’importanza e strategicità del fascicolo sanitario elettronico. Ricordiamo che questa è una Regione che ha già attivato da remoto 3 milioni e 800.000 fascicoli sanitari elettronici, che vengono implementati ovviamente progressivamente. La segnalazione che lei ha rivolto è una segnalazione che abbiamo anche noi, di cui siamo a conoscenza.

La Regione Emilia-Romagna ottemperando agli obblighi previsti dai regolamenti ministeriali e regionali in materia di fascicolo sanitario elettronico ha sempre sollecitato, con precise indicazioni, le aziende sanitarie sulla necessità di alimentare il fascicolo con la documentazione sanitaria prodotta dalle aziende stesse, che sono da tempo operative in tal senso. Quindi, le segnalazioni non solo le abbiamo avute, ma abbiamo anche prodotto atti di indicazioni precise alle aziende e di sollecito affinché venga completata il prima possibile la documentazione relativa alle indicazioni sul fascicolo sanitario elettronico.

Le segnalazioni dei cittadini, quindi, non vengono assolutamente disattese, perché abbiamo anche formato una sorta di struttura dell’Assessorato che puntualmente verifica queste segnalazioni, confrontandosi con le aziende in base ovviamente ai casi comunicati, e il caso viene poi preso in carico e risolto. Devo dire che recentissimamente non abbiamo registrato un aumento particolare delle segnalazioni, quindi vuol dire che questo sistema di comunicazione anche ravvicinata sta avendo i suoi frutti e quindi viene gestito il flusso ordinario con l’obiettivo di garantire risposte adeguate in tempi consoni, continuando a migliorare un servizio di eccellenza della nostra Regione, che è quello della sanità digitale a cui lei faceva riferimento.

Il percorso ovviamente prosegue. Non sono risolti tutti i problemi, però abbiamo impostato un sistema che li prende in carico e il dialogo col cittadino ovviamente è parte fondamentale perché, attraverso anche la tipologia della segnalazione, possiamo capire qual è il problema da risolvere, con la priorità, ovviamente, di dematerializzare i referti e permettere ad ogni utente di velocizzare e facilitare le pratiche di questo tipo, evitando quello che lei giustamente richiamava, cioè degli spostamenti fisici da parte del cittadino, anche difficoltosi e aggiungo io anche inutili, visto che possiamo beneficiare della digitalizzazione.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, assessore. La parola al consigliere Mastacchi per la replica.

 

MASTACCHI: Grazie, assessore.

Mi ritengo soddisfatto della risposta. Chiaramente, auspico che tutti i problemi vengano risolti nel più breve tempo possibile, compatibilmente, chiaramente, con le problematiche tecniche che in informatica non mancano mai, perché come abbiamo detto, è uno strumento veramente molto importante per la cittadinanza, in particolare in questo periodo della nostra vita, “leggermente” più complicato dello standard normale.

Grazie.

 

OGGETTO 3923

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se sarà emanato un nuovo bando per la qualificazione e il miglioramento del patrimonio impiantistico sportivo regionale e con quale tempistica. A firma dei Consiglieri: Bondavalli, Rontini, Daffadà

 

PRESIDENTE (Zamboni): Passiamo adesso all’interrogazione a risposta immediata 3923: Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula, per sapere se sarà emanato un nuovo bando per la qualificazione e il miglioramento del patrimonio impiantistico sportivo regionale e con quale tempistica.

Illustra l’interrogazione la consigliera Bondavalli.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente. Buongiorno, ben ritrovati in aula dopo la pausa estiva.

A proposito di ripartenza, credo che l’interrogazione che oggi ho scelto di proporre e di presentare riguardi un tema importante.

Intanto, insieme all’avvio dell’anno scolastico, come sappiamo tutti, che è avvenuto nella giornata di ieri, il mese di settembre porta con sé anche la riapertura di gran parte delle attività sportive. Davvero sarà l’occasione, dopo la parte più dura del percorso, sappiamo tutti, dell’emergenza sanitaria, per verificare che cosa eventualmente possa aver determinato le chiusure, oppure le restrizioni anche di attività sulla sostenibilità gestionale delle ASDS e SSD, ovvero del mondo associazionistico sportivo del territorio dell’Emilia-Romagna.

Sappiamo davvero quanto questo mondo in Emilia-Romagna sia importante e quanto sia rappresentato da società e associazioni anche dinamiche.

La nostra Regione, è bene, secondo me, ricordarlo, ha fatto davvero molto in questo primo anno e mezzo di mandato per provare proprio a sostenere lo sport di base, mettendo a disposizione importanti risorse finalizzate, ad esempio, all’iscrizione di bambini e ragazzi alle proposte sportive, oppure all’ideazione di progetti, alla promozione di eventi, nonché a sostenere attività in particolare difficoltà, come quelle relative agli impianti natatori di proprietà pubblica, oppure alle palestre di gestione privata.

Non vogliamo dimenticare poi nemmeno i ristori, assicurati, ad esempio, a categorie professionali specifiche, come quella dei maestri di sci. È stato uno sforzo indubbiamente importante, uno sforzo, peraltro, che dalle associazioni, dalle società, dal mondo in generale dello sport è stato oggettivamente, credo, percepito e soprattutto è stato apprezzato e riconosciuto.

Parto da qui, dunque. La mia interrogazione a risposta urgente di oggi ha lo scopo di provare a capire come continuare a sostenere il mondo dello sport e soprattutto ha lo scopo di portare l’attenzione su un tema, quello dell’impiantistica sportiva. Anche in questo ambito lo sforzo della Regione è stato significativo, se pensiamo che negli ultimi tre anni ha messo a disposizione poco meno di 40 milioni di euro, con i quali si sono realizzati oppure sono ancora in corso di realizzazione oltre 160 interventi in altrettante realtà emiliano-romagnole.

Da più parti, soprattutto da più Enti locali nelle ultime settimane, arrivano richieste per consentire la riqualificazione, la messa in sicurezza, l’ampliamento e l’efficientamento di strutture appartenenti proprio all’impiantistica pubblica. Allora, questi sarebbero fondamentali per proseguire, dunque, l’opera di miglioramento generale dei luoghi deputati all’attività sportiva, anche in relazione ai tantissimi eventi di ogni tipologia o dimensione che si svolgono ormai stabilmente in Emilia-Romagna.

Per queste ragioni – e arrivo al dispositivo – sono a chiedere se è intenzione della Giunta destinare risorse specifiche ancora all’impiantistica sportiva, da finalizzare poi mediante un apposito bando, e se è possibile anche eventualmente sapere con quali tempistiche.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, consigliera. Risponde per la Giunta il sottosegretario Baruffi.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Il sistema dell’impiantistica sportiva regionale, sulla base del recentissimo censimento CONI, effettuato a fronte di una convenzione sottoscritta tra la Regione e il CONI stesso, rappresenta un patrimonio diffuso su tutto il territorio, dalla costa all’Appennino, di grande valore. Gli impianti presenti in Emilia-Romagna sono, infatti, 6.282, di cui il 91 per cento sono strutture perfettamente funzionanti, il 4 per cento parzialmente funzionanti, il 5 per cento non funzionanti. Sono numeri importanti, ma che non soddisfano ancora la crescente domanda di strutture e di opere di innovazione e riqualificazione che arriva dai territori.

La prevalenza degli impianti è stata realizzata tra gli anni Sessanta e Duemila. In particolare, il 40 per cento di questi risulta costruito tra gli anni Sessanta e Ottanta, il 30 per cento tra gli anni Ottanta e Duemila. Questa semplice fotografia ci fa capire quanto sia importante rafforzare il sostegno ai progetti di rinnovamento funzionale e adeguamento, ma anche di arricchimento e ampliamento degli impianti sportivi stessi.

Dall’analisi dei dati quali-quantitativi in possesso della Regione e dai dati forniti dal censimento può senz’altro fornire elementi utili per approfondire una riflessione di sistema e per delineare gli ambiti e le linee di intervento da inserire nella futura programmazione del Piano triennale dello sport 2022-2024.

È su queste premesse che si basa la concreta intenzione della Giunta regionale di reperire ulteriori risorse finanziarie che possano andare ad aggiungersi a quelle già stanziate con il bando di dicembre 2017, che è stato richiamato dall’interrogante, che ammontavano a 38,6 milioni di euro, di cui 20 da FSC e 18,6 da fondi regionali. Siamo impegnati anche nel dare corso alla piena attuazione degli investimenti previsti in questi interventi finanziati.

Quantificazione di risorse, tempi e modalità sono oggetto di un’approfondita valutazione che proprio in questo momento la Giunta sta svolgendo, anche alla luce di una dotazione extra di FSC che ci è stata assegnata dal Governo rispetto alla programmazione precedente.

Quindi, mi sento di prendere l’impegno già oggi, sulla base della sollecitazione puntuale e condivisibile che viene dalla consigliera, di sciogliere rapidamente queste riserve e, comunque, di annunciare già che ci sono le condizioni, a nostro avviso, per mettere in campo un bando straordinario, probabilmente nell’anno corrente ‒ quindi, è una questione che affronteremo nelle prossime settimane ‒ e i cui termini saranno comunicati all’Assemblea già nelle prossime settimane.

È una valutazione conclusiva quella che stiamo facendo, una proposta che potremmo portare nella Commissione anche per corrispondere una sollecitazione che viene dal territorio e di cui la consigliera si è fatta ancora una volta interprete.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, sottosegretario.

La parola alla consigliera Bondavalli per la replica. Ha due minuti di tempo ancora.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente.

Grazie, sottosegretario, per questa conferma ufficiale, che era molto attesa, anche e soprattutto dagli Enti locali, di questo bando straordinario, di cui sapremo i dettagli ‒ mi pare di capire ‒ presto, molto presto, perché c’è un lavoro in corso, c’è ancora una volta una sensibilità di questa Regione nei confronti non soltanto del mondo dello sport.

Per quello che riguarda gli impianti sportivi, lo voglio ricordare, svolgono anche una funzione importantissima di rigenerazione delle aree periferiche, contrastando i rischi di degrado urbano, di marginalizzazione sociale attraverso la promozione dell’interazione sociale e la diffusione di sani e corretti stili di vita. Anche per questo penso che vada sottolineato l’impegno di questa Regione nei confronti di questi aspetti.

Mi ritengo soddisfatta.

Grazie, presidente.

 

OGGETTO 3924

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all’opportunità di definire un piano di lavoro nel settore turistico emiliano-romagnolo, al fine di sostenere la ripartenza, la ricerca e la gestione di personale qualificato. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

PRESIDENTE (Zamboni): Passiamo all’interrogazione 3924, interrogazione di attualità, a risposta immediata in Aula, in merito all’opportunità di definire un piano di lavoro nel settore turistico emiliano-romagnolo, al fine di sostenere la ripartenza, la ricerca e la gestione di personale qualificato.

Illustra l’interrogazione il consigliere Pompignoli.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. Ben trovati a tutti.

Questa è un’interrogazione che riprende un po’ le mosse da quello che era stato sollevato come criticità nel Documento Strategico Regionale. È passata l’estate e i problemi comunque sono rimasti. Lo sappiamo perché tanti hanno sollevato, imprenditori, il problema, legato soprattutto al settore turistico, di ricerca di personale specializzato o qualificato.

In questa interrogazione a risposta immediata si chiede all’assessore Corsini, d’intesa ovviamente anche con l’assessore Colla, se abbiamo qualche dato numerico relativo, appunto, alla mancanza del personale qualificato nel settore turistico-alberghiero e se c’è una idea di programmazione rispetto alla quale si possa, d’intesa anche con le associazioni di categoria, cercare di trovare un sistema di raccordo tra la scuola, quindi il mondo scolastico, e l’introduzione degli studenti al mondo del lavoro.

Vedete, manca da diversi anni in Regione Emilia-Romagna, nonostante lo sbandierato Patto per il lavoro e per il clima, questo tipo di raccordo e da questo punto di vista qui è necessario capire e comprendere come la Regione intende muoversi. Non ci è stata data risposta nel Documento Strategico Regionale. Vedo qui il sottosegretario Baruffi, che era al tempo l’illustratore di questo progetto. Chiediamo oggi, dopo aver sentito tante associazioni, tanti imprenditori lamentarsi, se qualcosa sta cambiando, se c’è una direzione rispetto alla quale la Regione vuole andare oppure se il Patto per il lavoro e per il clima rimane l’unico baluardo di questa Giunta, rispetto alla quale dovremo capire se funziona o non funziona.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, consigliere. Risponde per la Giunta l’assessore Corsini.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio anche il consigliere Pompignoli che ha sollevato un tema che è al centro della nostra attenzione non da oggi, però devo dire che l’ultima stagione balneare da questo punto di vista ha fatto esplodere ulteriormente la problematica del lavoro stagionale, in particolare del lavoro stagionale specializzato nelle imprese della filiera turistica balneare, e non solo balneare.

L’attenzione da parte della Regione nei confronti del mondo dell’impresa turistica è sempre stata molto alta: lo dimostrano le misure, le risorse, gli incentivi che sono stati erogati nel corso degli anni, anche durante la pandemia, alle imprese turistiche, per sostenerle, in particolare nell’ultima fase, in quella che tutti noi ci auguriamo essere anche la fase terminale dell’uscita dalla pandemia. Durante l’estate, le associazioni di categoria degli albergatori, ma anche quelle dei pubblici esercizi che lei ha richiamato nel suo question time sono state molteplici, e certamente il tema del reperimento di manodopera specializzata, soprattutto di carattere stagionale, è un problema serio, che io ritengo non possa trovare solo negli effetti del reddito di cittadinanza, l’unica chiave di lettura.

Certo, questo è uno degli aspetti, ma non è certamente l’unico. Voglio solo sottolineare un tema: noi, attraverso i centri di formazione delle associazioni di categoria, attraverso gli enti di formazione delle associazioni di categoria, attraverso le risorse del FSE, abbiamo sostenuto in questi anni diversi corsi di formazione, al netto, diciamo così, del percorso che fanno i ragazzi all’interno delle scuole alberghiere, per formare figure professionali specializzate nell’ambito della ristorazione, del turismo e dell’hotellerie in generale.

La formazione quindi c’è, le risorse investite in formazione ci sono. A questo punto scatta un’altra problematica: quella che molti dei ragazzi che vengono formati in Emilia-Romagna, poi evidentemente trovano soluzioni lavorative più stabili e più durature nel tempo in altre destinazioni turistiche.

Questa è una problematica che ci hanno rappresentato le stesse associazioni di categoria; faccio l’esempio della montagna, nel senso che nella montagna, le destinazioni turistiche dell’arco alpino hanno una stagionalità molto più lunga, perché lì gli hotel lavorano a pieno regime sia durante l’inverno che durante l’estate. Probabilmente, molti dei ragazzi che vengono formati in Emilia- Romagna trovano poi una soluzione lavorativa più strutturata in altre destinazioni, proprio perché non c’è una stagionalità così accentuata come nella Riviera adriatica.

Noi siamo, quindi, al lavoro per affrontare questa tematica e lo stiamo facendo insieme all’Assessorato al lavoro e allo sviluppo economico, perché naturalmente il tema del lavoro è di competenza stretta dell’Assessorato al lavoro e allo sviluppo economico, tant’è vero che abbiamo già predisposto e calendarizzato la convocazione di un apposito tavolo di lavoro, che partirà all’inizio di ottobre, al quale saranno invitate le associazioni di categoria e i sindacati proprio allo scopo di mettere le imprese del turismo nelle condizioni ottimali per lavorare e per mantenere alti i servizi rivolti ai visitatori e, quindi, l’attrattività delle nostre località, nello stesso tempo, ovviamente, garantendo le condizioni per la massima dignità, la sicurezza e la qualità del lavoro stagionale.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore. Replica il consigliere Pompignoli. Prego.

 

POMPIGNOLI: Grazie, assessore, per la risposta e soprattutto per avermi detto che a ottobre inizierà questo tavolo. Però, quello che manca, a mio modo di vedere, sono veramente i rapporti tra impresa e scuola. Mi sono reso conto, parlando anche con le varie associazioni di categoria e anche con i centri per l’impiego, che molto spesso capita che non c’è una corrispondenza tra offerta del lavoro e scuole di specializzazione; cioè, noi abbiamo imprese che operano in un settore e le scuole di specializzazione operano, invece, in un altro settore. Questo importante raccordo deve essere assolutamente fatto.

Le do due dati, che non sono miei, ma sono quelli che ricavo da IlSole24Ore del 30 agosto e da Il Resto del Carlino proprio sul tema rispetto al turismo e ai lavoratori stagionali: “Turismo: imprese a caccia disperata di 100.000 addetti per bar e alberghi”. Di fatto, viene evidenziato ne IlSole24Ore che la scarsa capacità di ottenere lavoratori specializzati ha comportato una diminuzione di reddito del 30-40 per cento da parte di queste imprese. E questo è un tema che deve essere sicuramente affrontato.

Fortunatamente l’estate si è prolungata nella nostra Riviera e, ovviamente, anche nel mese di settembre, con la ripresa della scuola, mancano i lavoratori. Quindi, da questo punto di vista le stesse imprese lamentano il fatto che non sono in grado di dare quell’offerta che, invece, dovrebbe essere garantita rispetto alla stagione estiva.

Sono tutti elementi che devono far riflettere e devono spingere l’Assessorato, ovviamente al turismo, ma anche al lavoro, a non focalizzarsi sul fatto che c’è il Patto per il lavoro e per il clima, ma utilizzare questa risorsa del Patto per il lavoro con cognizione di causa, cioè non dirlo per evitare una discussione, ma dirlo esattamente in presenza degli elementi tali per cui occorre non affrontare la discussione per dire il Patto per il lavoro e per il clima.

Sono temi che ovviamente non possono essere risolti in un question time. Dovremmo affrontarli in maniera sicuramente più ampia e più vasta. C’era il DSR a giugno, e su questo tema, purtroppo, non si è affrontata molto la questione, nonostante le problematiche sollevate. È un indicatore negativo della Regione Emilia-Romagna da diversi anni, nonostante il presidente Bonaccini dica che l’Emilia-Romagna è avanti anni luce in Europa e nel mondo.

Questo è un tema particolare, è un tema sul quale occorre porre l’attenzione, è un tema sul quale occorre risolvere un problema che già da diversi anni occupa le cronache dei giornali e dei quotidiani della regione Emilia-Romagna, evidenziando un problema legato all’incapacità di questa Regione di poter trovare lavoratori che possano, poi, entrare nelle imprese e nelle aziende.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3916

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le operazioni di rimozione del relitto della Berkan B ormeggiato nella Pialassa dei Piomboni a Ravenna. A firma della Consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora all’interrogazione 3916 circa le operazioni di rimozione del relitto della Berkan B ormeggiato nella Pialassa dei Piomboni a Ravenna, a firma della consigliera Zamboni, a cui risponderà l’assessora Lori.

Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

A Ravenna è in corso la rimozione della Berkan B, il relitto ormeggiato e abbandonato da anni nella Pialassa dei Piomboni, per lungo tempo al centro delle cronache locali, soprattutto a seguito dell’affondamento, al quale sono seguite fuoriuscite di idrocarburi pericolosi per l’ambiente.

Il relitto giace nella banchina ex Tozzi dal 2010 e si appresta a lasciare Ravenna dopo che era stato abbandonato dall’armatore, un epilogo a dir poco sofferto, dopo undici anni di ricerche e tentativi di mettere di fronte alle proprie responsabilità i vari proprietari che si sono succeduti, tra sequestri, aste, demolizioni tentate e inchieste della Procura.

Quindi, siamo arrivati al momento in cui finalmente questo relitto deve abbandonare quest’area, che è un’area di particolare pregio ambientale. Infatti, la Pialassa dei Piomboni rientra nel sito protetto SIC eccetera eccetera (è la definizione per sigla). È un sito gestito dall’Ente parchi e la biodiversità Delta del Po, Ufficio territoriale per la biodiversità di Punta Marina e Regione Emilia-Romagna. Il sito ricade per l’80 per cento nel Parco regionale del Delta del Po e comprende zone sottoposte a vincolo paesaggistico e addirittura 11 habitat di interesse comunitario. Quindi, è un’area di particolare valore ambientale.

In questi giorni al Gruppo consiliare di Europa Verde sono arrivate varie segnalazioni, secondo le quali, a seguito delle operazioni di rimozione del relitto della Berkan B, si sarebbero verificate perdite oleose, quasi sicuramente di idrocarburi fuoriusciti dal relitto, che si starebbero diffondendo nell’ambiente circostante. Tra le associazioni che hanno lanciato l’allarme su queste perdite ulteriori di idrocarburi, perché ricordiamo che questo relitto da anni inquina le acque in cui si trova, tra i soggetti, appunto, che hanno lanciato l’allarme su quanto stava succedendo nelle fasi di rimozione del relitto, gli Amici della pineta di San Vitale e Piallasse, gli Amici dei parchi, la Federazione Nazionale Pro Natura, il Gruppo d’Intervento Giuridico Italia Nostra e l’Arca, che il 31 agosto 2021 hanno scritto con una comunicazione urgente al Ministero della transizione ecologica per segnalare le condizioni in cui viene effettuata la rimozione e per domandare l’invio di un organo terzo, alle dipendenze del Ministero, che possa monitorare in piena sicurezza l’intervento.

È cronaca di queste ultime ore che, dopo il mancato recupero di una settimana fa con un primo troncone rilevatosi troppo complesso da gestire per via della presenza di un particolare elemento di questa struttura, anche il secondo troncone del relitto, che doveva essere portato fuori dall’acqua, è tornato ad adagiarsi sul fondo. Quindi, è un’operazione che sta andando avanti veramente con continui stop and go e continui nuovi rilasci di idrocarburi.

Va evidenziato che la valutazione di incidenza a cui è stato sottoposto il progetto di rimozione del relitto della Berkan B, che è stata condotta dal servizio Aree protette, foreste e sviluppo della montagna, si è conclusa con un esito positivo, a condizione che vengano rispettate ben nove prescrizioni.

Premesso quindi tutto questo, sulla storia travagliata di questo relitto, le difficoltà tuttora presenti nella rimozione e gli ulteriori rilasci di idrocarburi, questo vincolo, appunto, con nuove prescrizioni che devono essere rispettate nella fase di rimozione, detto tutto questo, Europa Verde chiede alla Giunta a quale fase sia giunto ad oggi il processo di rimozione del relitto della Berkan B, ormeggiato e abbandonato da anni nella Pialassa dei Piomboni a Ravenna, e se in corso d’opera siano state e siano tuttora rispettate tutte le citate prescrizioni (nel testo che non vi ho letto) previste nel parere relativo alla procedura di valutazione di incidenza, in particolare per quanto riguarda la redazione del Piano di Gestione ambientale del cantiere, una specifica analisi di rischio incidenti piano emergenze, infine, la predisposizione di tutti i presìdi di tipo preventivo e protettivo che si rendano necessari al fine di scongiurare sversamenti e dispersioni incontrollate che possano inquinare i fondali e le acque interessate dal relitto.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie. Assessore Lori, prego.

 

LORI, assessore: Grazie, presidente.

Do lettura della risposta ai quesiti posti dalla consigliera Zamboni, che si riferiscono appunto alla rimozione del relitto della Berkan B. Il relitto della Berkan B, ai fini della sua rimozione dalla Pialassa dei Piomboni in provincia di Ravenna, è stato suddiviso in due tronconi.

Ad oggi è stato rimosso il primo troncone, con difficoltà, così come evidenziato dalla consigliera Zamboni, e il troncone è stato momentaneamente collocato su un apposito pontone adibito al suo trasporto.

Il secondo troncone del relitto, a causa delle sue dimensioni particolarmente importanti, e anche, naturalmente, del suo peso, molto probabilmente verrà ulteriormente sezionato in due parti. Siamo nella fase in cui si sta approfondendo questa valutazione, anche a seguito delle complessità della prima fase dell’intervento.

Per quanto concerne l’adozione delle prescrizioni contenute nella valutazione d’incidenza ambientale, si rileva che sono state poste le panne oleoassorbenti, naturalmente finalizzate ad evitare dispersioni incontrollate di sostanze inquinanti, come naturalmente gli idrocarburi citati, che possono inquinare le acque circostanti il relitto, mentre, per quanto concerne il monitoraggio  delle condizioni ambientali dell’area sono in corso i campionamenti affinché sia tenuta puntualmente sotto controllo la situazione dal punto di vista ambientale.

Va sottolineato che, naturalmente, il servizio che si è occupato della valutazione di incidenza effettua una serie di monitoraggi, ma la gran parte di questi coinvolgono gli Enti territoriali, a partire da ARPAE, quindi c’è un continuo scambio di informazioni, che proseguirà anche nei prossimi mesi proprio per garantire quell’attenzione particolare che deve essere posta a questo tipo di intervento così complesso, anche in virtù della posizione in cui si trova, che, come si diceva, rientra all’interno di un sito della rete Natura 2000 e di un’area di particolare pregio come quella del parco.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore.

Prego, consigliera Zamboni. Ha un minuto.

 

ZAMBONI: Grazie, assessora. La ringrazio per la parte informativa sulla fase di rimozione del primo troncone, mentre il secondo è ancora al centro di studi per capire come rimuoverlo eventualmente tramite ulteriori sezionamenti.

Per quanto riguarda il monitoraggio, visto che conferma che il monitoraggio è in corso ed è puntuale, magari indicherò ai soggetti che si sono rivolti a Europa Verde di contattare direttamente l’Ente che sta seguendo le operazioni per avere informazioni sulle risultanze delle analisi in corso nella fase di monitoraggio.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3925

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le misure di perfezionamento, da parte del Governo, del processo per la definizione della procedura di delega all’utilizzo dello SPID, ampliando nel contempo il numero di utenti che possono accedere allo SPID tramite OTP rilasciati con SMS. A firma della Consigliera: Piccinini

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora all’interrogazione 3925 circa le misure di perfezionamento, da parte del Governo, del processo per la definizione della procedura di delega all’utilizzo dello SPID, ampliando nel contempo il numero di utenti che possono accedere allo SPID tramite OTP rilasciati con sms, a firma della consigliera Piccinini, a cui risponderà il sottosegretario Baruffi.

Consigliera Piccinini, a lei.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Con questo question time vogliamo portare la voce e le richieste di aiuto di alcune persone, in particolare anziani, che rischiano di essere escluse dall’accesso di alcuni servizi per via del processo, sicuramente necessario, di digitalizzazione della pubblica amministrazione. Faccio riferimento all’introduzione obbligatoria dell’utilizzo dello SPID, che è scattata il 28 febbraio, con il contemporaneo divieto di rilasciare o rinnovare credenziali per l’identificazione e l’accesso dei cittadini ai propri servizi in rete che siano diversi dallo SPID, dalla carta d’identità o dalla tessera sanitaria, fermo restando l’utilizzo di quelle già rilasciate fino alla loro naturale scadenza e comunque non oltre il 30 settembre 2021.

Questa operazione, al di là del suo fondamentale valore, può però rappresentare anche un reale ostacolo per alcune fasce di cittadini, con il rischio di aggravare, in assenza di altri interventi, il divario digitale tra categorie sociali. Infatti, questo passaggio dal PIN allo SPID per l’accesso ai servizi della Pubblica amministrazione costituisce, come dicevo, senza dubbio un passaggio molto importante per accedere alla digitalizzazione nel nostro Paese, ma può rappresentare un ulteriore fattore di incremento del digital divide, se non accompagnato da misure che consentano di superare le difficoltà che ogni nuova tecnologia può frapporre davanti alle categorie più fragili o semplicemente più distanti, magari per la minore dimestichezza degli strumenti informatici.

Questo rischio è stato sottolineato dall’INPS, come dalle organizzazioni dei pensionati. Ci sono alcuni dati, a questo proposito, che non lasciano spazio ad equivoci. Penso all’accesso all’INPS: su 27 milioni di PIN rilasciati, di questi solo 4 sono stati destinati a pensionati, su un bacino di 16 milioni.

È vero che il DL Semplificazioni ha introdotto la possibilità di delega ad un’altra persona per l’utilizzo dell’identità digitale, ma la possibilità di delegare ai familiari, ai figli o ai nipoti non è sempre praticabile. Inoltre, la stessa procedura di delega è ancora in parte incerta, essendo ricondotta a circolari emanate dai singoli soggetti pubblici, quali l’INPS. Partendo proprio dall’esempio di questo Istituto, ogni delegato può ricevere deleghe solo per cinque deleganti e ogni delegante può avere come delegato una sola persona. Quindi, sono elementi che ancora una volta possono rappresentare un ostacolo.

La possibilità di delega dovrebbe sostituire una nuova modalità di accesso tramite App, che sicuramente è possibile per un numero illimitato di volte, ma ‒ come dicevo ‒ è anche questo un ostacolo per chi non ha uno smartphone o non è avvezzo a queste nuove modalità informatiche. Le App sostituiscono gli accessi via sms. Sappiamo che la Regione con Lepida ha fatto passi in avanti in questo senso. Le identità gestite da Lepida erano in numero limitato a quattro in un quadrimestre. Proprio ultimamente si è data la possibilità per i nati prima del ‘46, quindi dai 75 anni in su, di continuare ad accedere senza limiti agli sms gratuiti per lo SPID.

Con questa interrogazione io chiedo di capire, sottosegretario, se la Regione intende continuare a sollecitare interventi statali, penso appunto al Governo, al Parlamento, per evitare che un passaggio così importante per la digitalizzazione del nostro Paese e del rapporto fra cittadini e pubblica amministrazione si trasformi, proprio per alcune fasce di utenti particolarmente fragili, in un ulteriore fattore di incremento del digital divide.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie. Sottosegretario, a lei la parola.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente. La Regione Emilia-Romagna, per il tramite di Lepida, ha più volte sottoposto il tema della delega da AgID, che regola il funzionamento di SPID a livello nazionale, condividendo la necessità e l’opportunità di predisporre una modalità che permetta di risolvere le casistiche connesse a particolari stati di fragilità, segnalate anche nel corso dell’incontro svoltosi ad agosto 2021 tra l’assessore Salomoni e i rappresentanti delle associazioni delle persone con disabilità FISH e FAND.

Questo adeguamento generalizzato dello SPID alla gestione delle deleghe dipende esclusivamente da scelte nazionali e non permette a Lepida di intervenire in autonomia. In logica proattiva ed al fine di offrire da subito un quadro delle opportunità di gestione delle deleghe sui singoli servizi e non in modo generalizzato, Lepida su mandato della Regione sta effettuando una ricognizione, che produrrà i primi risultati ad ottobre, in grado di evidenziare quali servizi con accesso SPID implementino la gestione delle deleghe da parte del soggetto che eroga il servizio. Un esempio noto, già operativo da tempo, appunto, è quello del fascicolo sanitario elettronico dell’Emilia-Romagna, per il quale è possibile delegare ed essere delegati all’accesso e alla gestione.

Questa soluzione, limitata al singolo servizio, può essere un’opzione preliminare per quelle casistiche in cui la delega è generalizzata, come nel caso dei tutori legali, e può essere anche un’opzione utile e comoda per coloro che, pur non essendo in uno stato generalizzato di fragilità, possono però trovare utilità nell’avere anche altri ambiti all’accesso a singoli e specifici servizi.

Per quanto riguarda l’accesso attraverso sms, questo è garantito a tutti gli utenti Lepida fino ad un massimo di 12 accessi all’anno, 4 a quadrimestre; mentre, per quanto riguarda gli utenti nati tra il 1946 e il 1956, gli accessi a disposizione con sms restano illimitati per una fase di transizione, rispettivamente di 4 mesi per i nati dal 1951 al 1956 e 8 mesi per i nati dal 1946 al 1951. Durante questo periodo verranno programmate azioni di accompagnamento, informazione, formazione di supporto alla transizione verso l’app.

Lepida insieme alla Regione monitora lo sviluppo e le dinamiche di accesso giorno per giorno, mettendo a disposizione un supporto all’utenza per garantire la possibilità a tutti di utilizzare il servizio di Id Lepida SPID secondo criteri di efficienza ed efficacia. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie. Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, sottosegretario.

Mi pare che la Regione con Lepida abbia ben chiara la consapevolezza di un problema che c’è ed esiste, che per quanto di propria competenza se ne sia fatta carico e che voglia continuare a farsene carico.

È chiaro che il tema è molto più allargato e va affrontato a livello nazionale, su questo siamo assolutamente d’accordo. Dall’altra parte, è anche chiaro che questi processi di transizione non devono, come abbiamo sempre detto, lasciare indietro nessuno. Credo quindi sia opportuno, in qualche, modo sollecitare lo Stato, il Parlamento ad arrivare ad obbligare i gestori digitali a continuare ad offrire accessi gratuiti tramite sms, evitando di far pagare queste transizioni, mettendole sulle spalle delle persone più fragili.

Dall’altra parte, credo che sia anche giunto il momento, parallelamente, di pensare di creare un gestore di identità di SPID pubblico, che sia centralizzato e gratuito per tutti.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3927

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative da assumere per migliorare la percorrenza della A1 nel tratto Piacenza - Modena e per la realizzazione della quarta corsia. A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Mori, Costa, Daffadà, Rontini

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora all’interrogazione 3927 circa le iniziative da assumere per migliorare la percorrenza della A1 nel tratto Piacenza-Modena e per la realizzazione della quarta corsia, a firma dei consiglieri Tarasconi, Mori, Costa e Daffadà, a cui risponderà l’assessore Corsini. Consigliera Tarasconi, prego.

 

TARASCONI: Grazie, presidente.

Sembra fatto apposta, oggi, ma in realtà è più o meno sempre così, quindi non è una grande novità. Stamattina ci ho messo due ore e un quarto. È ovvio, assessore, che non è colpa sua, ci mancherebbe, né della Giunta. Siamo tutti consapevoli degli sforzi che regolarmente vengono fatti, però, che ci sia un problema reale mi sembra abbastanza evidente. Ahimè, nell’ultimo mese e mezzo, purtroppo da Piacenza a Bologna non ci si mette mai meno di un’ora e 45, anche due ore.

Soprattutto, il tratto fra Piacenza e Parma, poi, è estremamente interessato; anche quello tra Parma a Modena, ma tra Piacenza e Parma succede “la qualunque”.

Nella consapevolezza che gli incidenti, ci mancherebbe, ci sono, e non sono colpa di nessuno, però sta diventando veramente una situazione molto pesante da affrontare nella quotidianità. La richiesta quindi è di sapere quali siano le procedure che si intende mettere in campo, perché veramente se pensiamo a cosa succederà tra dieci anni diventa ancora più importante il numero di camion e di auto che si spostano sulle nostre strade. Peraltro, come è scritto nel documento, abbiamo anche un problema sulla viabilità normale, perché il traffico si riversa tutto sulla via Emilia, quindi anche da un punto di vista ambientale e per quanto riguarda i comuni che sono sulla via Emilia diventa molto difficile e problematico. Mi rendo conto, assessore, che non è colpa sua la situazione, però dobbiamo assolutamente trovare il modo di far funzionare un pochino meglio il tratto interessato.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie. Assessore Corsini, prego.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

La progettazione definitiva dell’ampliamento alla quarta corsia della A1 Modena Nord-Piacenza Sud non è stata avviata dalla concessionaria Autostrade per l’Italia, in quanto fin dal 2015 questa opera non è stata ritenuta prioritaria dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nell’ambito di una valutazione delle performance dei vari tratti autostradali.

La Regione Emilia-Romagna, tuttavia, nell’ambito della predisposizione del PRIT 2025, adottato il 10 luglio 2019, ha previsto quest’opera tra gli interventi di potenziamento della rete autostradale esistente, anche a seguito di approfondimenti di tipo modellistico realizzati con l’ausilio del modello dei trasporti della Regione, che appunto evidenziavano la necessità di procedere alla progettazione della quarta corsia. In particolare, nel tratto in questione è emerso un grado di saturazione dell’autostrada A1 nello scenario tendenziale, in assenza di potenziamento, con punte anche superiori al 90 per cento, mentre nello scenario programmatico, con previsione del potenziamento alla quarta corsia, tale indicatore risulterebbe inferiore all’80 per cento.

Attualmente, pur ritenendo questo potenziamento necessario, risulta prioritario per la Regione portare a compimento le opere di potenziamento autostradale di competenza ASPI, che sono già in corso di approvazione e in Conferenza di servizi, quali appunto il passante metropolitano di Bologna, la quarta corsia della A14 fra Bologna e la diramazione per Ravenna e la terza corsia della A13 fra Bologna e Ferrara Sud, il cui iter approvativo è stato fortemente rallentato anche a seguito del tragico crollo del ponte Morandi, con le conseguenti note ripercussioni sul rapporto concessorio fra Stato e Autostrade per l’Italia.

In particolare, è stato più volte sollecitato il Ministero delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili alla conclusione dell’iter approvativo di queste opere e all’inserimento dei potenziamenti della A14 e della A13 tra gli impegni convenzionali della concessionaria ASPI.

Rimane, comunque, perdurante l’obiettivo della Regione di riproporre al Ministero, in qualità di concedente, l’intervento di potenziamento della A1 tra Modena e Piacenza, al fine di assicurare l’attuazione del disegno pianificatorio delineato dal PRIT.

Infine, faccio presente che la Regione continuerà a rivolgere attenzione ai disagi sulla percorrenza autostradale al fine di ricevere le adeguate rassicurazioni, affinché tali disagi vengano risolti nella maniera più tempestiva possibile.

A questo proposito, in relazione all’episodio di esplosione di un camion verificatosi il 6 settembre nel tratto di A1 in prossimità del chilometro 110, ASPI ha informato di avere messo in campo tutte le azioni necessarie per ripristinare le condizioni di percorribilità. Relativamente, invece, all’incidente avvenuto il 26 agosto, in cui una gru, percorrendo la viabilità ordinaria sotto l’autostrada in via Golese a Parma, ha urtato il sottovia della A1 tra il chilometro 108 e il chilometro 110, causando la rottura di alcune travi, ASPI ha informato che il progetto di ripristino delle travi del sottovia è in fase di ultimazione e si prevede di ultimare tali lavori nel giro di un mese, in modo tale da ripristinare le condizioni di fluidità del traffico.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore. Consigliera Tarasconi, prego.

 

TARASCONI: Grazie, assessore. Sostanzialmente dobbiamo rassegnarci a metterci due ore e un quarto, due ore e mezza da Piacenza a Bologna.

Scherzi a parte, la situazione è drammatica, veramente drammatica. Credo che bisognerà trovare il modo di velocizzare la richiesta al Ministero delle infrastrutture per prendere in considerazione che quel tratto va pianificato in tempi più veloci, perché così è abbastanza disumano.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3928

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’opportunità di una revisione della L.R. 24/2001 sull’edilizia pubblica. A firma del Consigliere: Facci

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione 3928 circa l’opportunità di una revisione della legge regionale n. 24/2001 sull’edilizia pubblica, a firma del consigliere Facci.

Risponderà la vicepresidente Schlein.

Consigliere Facci, prego.

 

FACCI: Grazie, presidente.

Un tema, ahimè, molto dibattuto, molto preoccupante è quello dei fenomeni di criminalità ‒ perché chiamarli di “microcriminalità” sarebbe riduttivo, sono vere e proprie criminalità ‒ all’interno di quartieri delle nostre città in gestione ACER per Bologna, comunque immobili e appartamenti di edilizia residenziale pubblica.

Partiamo da episodi che sono avvenuti nella città di Bologna, in particolare al quartiere Pilastro, conosciuto non solo a chi sta a Bologna, ma credo che sia ormai assurto alla cronaca per fatti di sangue anche nelle ultime settimane. Qual è il tema? Il tema è che nelle realtà densamente popolate, soprattutto quelle di edilizia residenziale pubblica, per motivi i più vari, compreso anche quello di una gestione non sempre attenta a quello che accade all’interno di queste mura, vi sono di fatto vere e proprie zone in un qualche modo lasciate a se stesse.

Allora molte amministrazioni regionali, molte Regioni, nostri colleghi, hanno pensato, mutuando anche esperienze estere, esperienze di altri Paesi, in un qualche modo di incentivare la presenza di militari, non nel senso di militarizzare le strade, che comunque anche questa sicuramente è una misura che serve, ma quello di fare in modo che le famiglie dei militari vi si insedino in modo tale da aumentare il controllo e aumentare la presenza di riferimenti istituzionali, in senso ovviamente lato, e quindi prevedere nelle assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica una riserva a favore delle forze di polizia nel senso ampio, Polizia, Carabinieri, Polizia locale, Vigili del fuoco, Guardia di finanzia, Penitenziaria, militari in senso ampio.

Questo garantirebbe, appunto, insediamenti che potrebbero controllare, perché cosa accade? La maggior parte, molti agenti di polizia che lavorano e operano sul territorio delle città, in realtà per motivi legati anche al reddito, alle opportunità eccetera, risiedono fuori dalla città e quindi, di fatto, finito il turno si trasferiscono, non sono più presenti sul territorio.

In questo modo, se vi fosse invece una agevolazione, e a mio avviso va fatta, va data questa agevolazione, questi manterrebbero la loro presenza fisica anche a fine turno e quindi diventerebbero un riferimento nei quartieri, nelle realtà più periferiche.

Chiediamo quindi se non sia il caso di fare una revisione della legge regionale sulla edilizia residenziale, sulla scorta, come dicevo, di quello che hanno fatto anche altre Regioni, per esempio il Veneto, per esempio la Lombardia, da ultima le Marche, appunto di una riserva di alloggi per le Forze di polizia.

Volevo sapere l’intendimento della Giunta al riguardo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Vicepresidente, prego.

 

SCHLEIN, vicepresidente della Giunta: Grazie, presidente e grazie al consigliere.

La legge n. 24 del 2001 coordina effettivamente la programmazione delle politiche dedicate all’edilizia residenziale pubblica, e più in generale, in materia abitativa, alle politiche sociali e sanitarie.

In particolare, l’articolo 2, comma 3, citato in questa interrogazione, quella secondo cui la Regione favorisce il raccordo della programmazione degli interventi abitativi con le politiche sociali sanitarie anche attraverso la promozione di progetti di assistenza domiciliare integrata per gli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale sociale, quali condomini sociali, co-housing, patti e protocolli antisfratto, nonché con le politiche per il diritto allo studio, per il lavoro e per l’immigrazione, rappresenta uno dei punti di principale sforzo di organicità e di integrazione nell’offerta in materia di politiche abitative.

Si ricorda, in particolare il bando housing sociale del 2018, rivolto proprio a incentivare l’innovazione per l’abitare sociale, con particolare riguardo al mondo dell’edilizia residenziale sociale (ERS).

Analogamente, molti sforzi sono stati fatti anche per il mondo dell’edilizia residenziale pubblica (ERP). I Comuni e le ACER hanno investito molto su percorsi e progetti di mediazione sociale che hanno una fortissima rilevanza in termini di prevenzione delle situazioni di difficoltà.

Lo stesso corso, finanziato nel 2018, da Regione Emilia-Romagna, di concerto con ANCI, sulla formazione di agenti accertatori, andava in questa direzione di presidiare, di rafforzare la prevenzione all’interno delle strutture degli alloggi e degli edifici di edilizia residenziale pubblica. Molto quindi è stato già fatto in questa direzione. In Emilia-Romagna, la produzione di alloggi dedicata alle forze dell’ordine è stata attuata con diverse strategie: in primo luogo, attraverso specifiche risorse dedicate nell’ambito di precedenti programmazioni regionali, sono destinate risorse a favore delle forze dell’ordine attraverso la concessione di contributi in conto capitale o conto interessi, o direttamente a favore di appartenenti alle forze dell’ordine per l’acquisto della casa, oppure a cooperative costituite tra appartenenti alle forze armate e dell’ordine.

Questa è stata una strada, appunto, direttamente di supporto alle persone fisiche che cercano di acquistare la casa. Inoltre, nei bandi attuativi di altri programmi era previsto che alloggi costruiti fossero realizzati dai soggetti operatori e dovevano essere assegnati a particolari categorie sociali, fra i quali erano ricompresi spesso anche gli appartenenti alle Forze dell’ordine, e inoltre diverse Amministrazioni comunali hanno utilizzato la formula del convenzionamento con privati, ovvero sul patrimonio pubblico disponibile, per realizzare a costi calmierati alloggi dedicati alle Forze dell’ordine fuori dal patrimonio ERP.

Le normative regionali lasciano già la facoltà ai Comuni di prevedere bandi specifici per l’assegnazione del patrimonio ERP a determinate categorie di utenti per garantire specifici obiettivi o progettualità. La precondizione è, però, ovviamente, che vi siano requisiti reddituali previsti per l’ERP, cioè nuclei ISEE da 0 a 17.000 euro. Noi siamo convinti di lavorare con strumenti diversi per garantire il diritto alla casa a tutte e a tutti, ma gli alloggi popolari sono destinati alle fasce di reddito più fragili.

Occorre, tuttavia, in conclusione, annotare anche la differenza tra il fatto che possano eventualmente risiedere in alloggi popolari, ma questo non vuol dire di per sé che siano lì come presidio di controllo, perché è la loro abitazione in quel caso. Quindi, non bisogna pensare che siano interscambiabili politiche, programmi e iniziative di controllo e prevenzione, che pure ci sono e ho citato in premessa, con il fatto che in un determinato edificio risiedano, magari per scelta dell’Amministrazione locale, appartenenti alle Forze dell’ordine.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie. Consigliere Facci, a lei.

 

FACCI: Io credo che l’assessore e vicepresidente faccia finta di non capire il problema, faccia finta perché la ritengo troppo intelligente per sottostimare una questione del genere. Stiamo parlando di problemi di ordine pubblico in quartieri dove vi sono a stragrande maggioranza alloggi ERP. Il fatto che si possa altrimenti dare delle agevolazioni alle Forze dell’ordine è un’altra cosa. È positivo, ma è un’altra cosa. Stiamo parlando di garantire un controllo sociale in quartieri che oggi non ce l’hanno, perché tutto quello che voi avete detto, il co-housing, la formazione, non è servito a nulla. Io la invito ad andare al Pilastro, andare a girare e andare a parlare con tutte le famiglie. Ci sono famiglie terrorizzate, perché spadroneggiano bande di irregolari, irregolari nel senso che sono fondamentalmente persone che vivono oltre la legge.

Il punto è qua: se vogliamo che non vi siano quartieri ghetto, dobbiamo invertire una tendenza all’interno del contesto ERP. All’interno del contesto ERP, una soluzione, non so se l’unica, ma sicuramente una soluzione è quella di garantire la presenza di militari, nel senso normale. Ci abitano poliziotti, ci abitano finanzieri, ci abitano carabinieri. Perché vivono lì. E incominciano a diventare un riferimento per le comunità, per quelle poche, purtroppo, famiglie che oggi si sentono abbandonate. Questo è il meccanismo che ritengo lei faccia finta di non capire.

Capisco che ci possano essere delle resistenze politiche, ideologiche, ma sarebbe un peccato se queste fossero realmente le vostre linee guida, perché stiamo lasciando in mano alla criminalità interi quartieri di famiglie perbene. E questo non è giusto. Non è giusto.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3929

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’opportunità di dare corso agli investimenti per realizzare gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione del complesso delle Terme di Porretta, nel Comune di Alto Reno Terme (BO). A firma del Consigliere: Taruffi

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione 3929 circa l’opportunità di dare corso agli investimenti per realizzare gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione del complesso delle Terme di Porretta, nel Comune di Alto Reno Terme (Bologna), a firma del consigliere Taruffi, a cui risponderà l’assessore Corsini.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Torniamo su un oggetto del quale ci siamo occupati e sul quale abbiamo chiesto l’intervento della Giunta a più riprese, anche nella scorsa legislatura. Evidentemente il rilancio del comparto termale turistico dell’Appennino bolognese rappresenta un elemento strategico fondamentale per quel territorio e per l’Appennino più in generale.

Riepilogo velocemente gli ultimi passaggi per arrivare alla questione sulla quale chiediamo l’intervento dell’assessore Corsini. La legge n. 145/2018, ovvero la legge di stabilità per il 2019, all’articolo 1, comma 419, introduceva la possibilità e autorizzava INAIL a prevedere interventi sul comparto termale alberghiero, invertendo, quindi, una condizione legislativa che era presente dall’inizio degli anni Novanta, demandando, però, e circoscrivendo questa possibilità, cioè la possibilità per INAIL di intervenire nel comparto termale alberghiero, circoscrivendo ‒ dicevo ‒ questa possibilità a tre aree, che dovevano essere poi individuate dalla Conferenza delle Regioni presieduta da Bonaccini durante il corso di quel periodo. Parliamo del 2019.

Appunto, nella Conferenza delle Regioni del 7 novembre 2019, la Conferenza stessa individua le tre aree su cui è possibile ed è autorizzato INAIL a intervenire dal punto di vista economico. Le tre aree sono le terme di Caramanico e Popoli in provincia di Pescara, le terme di Pozzuoli nell’area metropolitana di Napoli e, appunto, le Terme di Porretta, nel Comune di Alto Reno Terme, per quanto riguarda l’area metropolitana di Bologna. Quindi, un’area per il nord, una per il centro e una per il sud.

È un fatto estremamente positivo di cui abbiamo sempre riconosciuto il merito a questa Amministrazione, per il quale abbiamo lavorato in molti e a diversi livelli, si è poi concretizzato e ha prodotto un ulteriore passo avanti, credo molto importante, e cioè la delibera da parte del consiglio di amministrazione di INAIL del dicembre 2020 in cui INAIL stanzia, nel piano degli investimenti triennali, una cifra pari a 20 milioni di euro per gli anni 2021, 2022, 2023, ovviamente per le tre aree. Sono 60 milioni nei tre anni per le tre aree complessivamente intese, che rappresentano un elemento di straordinaria importanza, evidentemente, per il rilancio e per le operazioni di ristrutturazione e riqualificazione del complesso termale di Porretta.

In esito a questo percorso, alla fine di maggio di quest’anno, si è proceduto ad un accordo. È stato siglato un accordo tra il gruppo Monti Salute Più, che già gestisce altre realtà termali nell’area metropolitana di Bologna, e il gruppo Banca di Bologna, che è titolare di Tema S.r.l., la società che attualmente gestisce le Terme di Porretta, accordo che prevede l’acquisizione da parte del gruppo Monti della struttura termale e quindi l’acquisto da Banca di Bologna, ovviamente in un composto e articolato percorso che porterà alla fine le risorse di INAIL a essere investite in un complesso termale riqualificato e gestito dal gruppo Monti.

Quindi, arrivo, dopo questo veloce excursus, alla domanda. Mancano ancora alcuni atti che devono essere formalizzati, tra cui l’accordo tra INAIL e il Gruppo Monti e chiediamo alla Giunta a che punto siamo sotto questo profilo, da un lato, e, dall’altro, chiediamo un intervento affinché il processo si concluda nel più breve tempo possibile, data l’importanza dell’operazione di cui stiamo trattando.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Assessore Corsini, a lei.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio anche il consigliere Taruffi che ha acceso un riflettore, non che naturalmente ce ne fosse bisogno, perché abbiamo naturalmente sempre seguito con grande interesse e grande partecipazione la vicenda delle Terme di Porretta, ad Alto Reno Terme, però l’interrogazione il question time del consigliere Taruffi è opportuna perché ci consente di fare il punto della situazione e di ribadire l’impegno della Regione Emilia-Romagna rispetto alla vicenda che ha interessato quel complesso termale, che rappresenta un elemento di straordinaria importanza per il territorio dell’Appennino bolognese.

Come viene ricordato nella sua interrogazione, l’INAIL, in virtù del comma 419 della legge n. 145/2018, ha ottenuto la possibilità, come ricordava il consigliere Taruffi, di realizzare investimenti immobiliari nel settore termale e alberghiero. La Regione Emilia-Romagna e, in primis, il presidente Bonaccini hanno giocato in quella fase un ruolo molto importante di interlocuzione politica e istituzionale per individuare l’area di Alto Reno Terme quale sede privilegiata per l’intero nord Italia per questo tipo di investimenti da parte di INAIL. Per questo abbiamo salutato con grande favore l’approvazione da parte del CdA di INAIL stessa di uno stanziamento importante di 20 milioni di euro all’anno, per il triennio 2021-2023, proprio su questo tipo di intervento, che riguarda le tre aree che sono state individuate dal decreto stesso.

In coerenza con il ruolo svolto dalla Regione e per l’interesse strategico che ha questo investimento sul complesso termale di Alto Reno, non solo per il Comune di Alto Reno, ma per tutto quel territorio, la Giunta regionale sta mantenendo molto alta l’attenzione e l’interlocuzione con i protagonisti di questo progetto. Sarà nostro impegno, anche nelle settimane successive, nei giorni avvenire, seguire e accompagnare tutto l’iter necessario alla realizzazione, nei tempi più celeri possibili, dell’investimento, accompagnando e stimolando la sottoscrizione dell’accordo definitivo fra l’INAIL stessa e il gruppo privato, di comprovata esperienza e professionalità nel settore termale, che sarà deputato alla gestione di tutto l’asset non solo termale ma anche alberghiero, di Alto Reno Terme.

Non solo. Noi abbiamo confermato ai rappresentanti istituzionali del territorio e all’imprenditore privato, che si farà carico di una parte degli investimenti previsti dal Piano finanziario e della gestione dell’asset termale alberghiero, l’attenzione della Regione per rafforzare ulteriormente, soprattutto in un momento in cui si stanno rilanciando investimenti di questa portata e in un momento in cui il circuito termale regionale, dopo la fase più acuta della pandemia, potrebbe giocare un ruolo importante anche dal punto di vista turistico, e non solo da quello della prevenzione sanitaria, dicevo, l’impegno della Regione, riconfermato e, se possibile, potenziato, per promuovere con strumenti adeguati le opportunità del termalismo in Emilia-Romagna, con un focus particolare sull’Appennino bolognese, proprio perché lì insiste un investimento di grande portata che può davvero essere uno degli elementi propulsivi per il rilancio economico di quel comparto; così come, ci è stato più volte sottolineato non solo dal consigliere Taruffi, ma anche dal Comune di Alto Reno e dagli imprenditori stessi, la necessità, anche in virtù di questo investimento, che si presume possa portare un notevole afflusso nel compendio termale di Alto Reno, per potenziare ulteriormente i collegamenti ferroviari e stradali lungo l’asse della Porrettana.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie. Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Ringrazio l’assessore Corsini per la risposta e per il lavoro che è stato fatto. Ovviamente siamo all’inizio di un percorso, però sapere, quindi avere conferma che il gruppo INAIL investirà 20 milioni di euro all’anno per i prossimi tre anni sulle stazioni termali che abbiamo ricordato, quindi anche sulla stazione termale di Porretta… Possiamo immaginare che saranno circa 20 milioni per ogni stazione termale in tre anni. Quindi, concentrandoci sulle Terme di Porretta, sapere che nei prossimi tre anni INAIL potrebbe investire sino a 20 milioni su quella struttura è sicuramente una notizia molto importante per il territorio, io credo, e anche avere certezza e poter contare sul fatto che, come è stato fino ad oggi, la Regione si impegnerà per portare a compimento, per quanto di propria competenza, e per finire l’accordo tra il gruppo che si è proposto, il Gruppo Monti, e INAIL stessa, per la gestione della struttura termale, sulla quale peraltro sono già stati avanzati alcuni progetti di riqualificazione approvati anche dal Consiglio comunale, per cui si stanno muovendo finalmente le cose, io credo siano notizie molto importanti, che fanno bene a quel territorio, che sappiamo viene da una stagione, da anni di difficoltà.

Io credo che finalmente si possa mettere un punto di partenza nuovo, non solo, ripeto, per il comparto turistico e termale, ma per tutto l’indotto. Finalmente quindi guardiamo con fiducia al rilancio delle terme, e ringraziamo l’assessore sia per la risposta, sia per il lavoro che sappiamo fatto in questi anni. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3930

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per una ripresa in sicurezza dell’anno scolastico 2021/2022, soprattutto per evitare il sovraffollamento delle aule. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione 3930 circa le azioni da porre in essere per la ripresa in sicurezza dell’anno scolastico 2021-2022, soprattutto per evitare il sovraffollamento delle aule, a firma del consigliere Tagliaferri, a cui risponderà il sottosegretario Baruffi.

Consigliere, prego.

 

TAGLIAFERRI: Grazie, presidente, gentile assessore, colleghi.

Con questa interrogazione ritorno sul tema delle classi sovraffollate, come le chiama finemente il ministro all’istruzione, Bianchi, dette anche più propriamente “classi pollaio”, per chi ha la sfortuna di vivere la scuola in prima linea in questa maniera direi del tutto deteriore.

Secondo l’ottimo e ineffabile ministro Bianchi, queste classi sarebbero il 3 per cento del totale, e sarebbero concentrate negli istituti tecnici delle grandi città. A fronte delle confortanti cifre date dal ministro, giungono più di una voce e più di un allarme di natura decisamente diversa, che raccontano come le classi con 25 studenti e il docente (totale 26 persone) sono molto più comuni di quanto riportato dal responsabile del dicastero dell’istruzione.

Se possibile, l’emergenza Covid avrebbe acuito – uso il condizionale in quanto mi aspetto precise risposte – sostanzialmente questa tendenza, dal momento che, in particolar modo nel biennio delle superiori, si assisterebbe ad accorpamenti al posto di sdoppiamenti, come suggerirebbero buonsenso e regole sanitarie.

Le cause per gli accorpamenti sarebbero poi endemiche e risalirebbero ai mali storici della scuola italiana: mancanza di spazi, spazi non adeguati, mancanza di docenti e di bidelli. Sempre non volendo emettere alcun giudizio, che spetta esclusivamente a lei, assessore, cito l’esempio dell’istituto bolognese Belluzzi, che ha dovuto comunicare a famiglie infuriate, preoccupate, che anticipa l’uscita degli studenti di quattro ore per notevoli carenze di organico. Un caso sfortunato? Certamente. Ma cosa dovremmo poi pensare, per fare un altro esempio sempre riferito a Bologna, che con i suoi 350.000 abitanti mi auguro non venga parificata ad altre grandi città, come Roma, Milano, Napoli e Torino, dove al liceo Minghetti i ragazzi sono a scuola due giorni su sei? Il problema in questo caso sarebbe la mancanza di nuove aule.

Non voglio certo dilungarmi in sterili e lunghi elenchi, perché non ho certo il tempo in questa sede per farli, quindi da lei, assessore, mi aspetto una circostanziata risposta a una domanda semplice: quante sono le “classi pollaio” – io le chiamo con il loro vero termine – in Emilia-Romagna? E cosa ha fatto la Regione per metterle in sicurezza sia in ottica Covid che in un senso più generale?

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Sottosegretario, a lei la parola.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Il lavoro svolto in questi mesi dal Ministero dell’istruzione, con la piena collaborazione da parte di tutte le Istituzioni coinvolte, consente un avvio in presenza e in sicurezza della scuola, come definito dal Piano scuola 2021-2022. Il Piano riporta, tra l’altro, come il CTS, laddove non sia possibile mantenere il distanziamento, consideri necessario, ma anche sufficiente mantenere le altre misure di prevenzione, ivi incluso l’obbligo di indossare nei locali chiusi mascherine di tipo chirurgico.

Regione Emilia-Romagna, Ufficio scolastico regionale, Amministrazioni comunali e provinciali e Città metropolitana di Bologna hanno svolto un importante confronto nell’ambito del Tavolo interistituzionale per la scuola aperta, che si è riunito l’ultima volta in data 9 settembre, per verificare che non sussistessero condizioni critiche in vista della ripresa delle lezioni in presenza. Sono emerse solo puntuali situazioni riconducibili ad aspetti di tipo infrastrutturale, che sono in fase di positiva soluzione, ragionevolmente nell’arco di poche settimane, attraverso interventi degli Enti competenti e nel continuo e costruttivo confronto con le autonomie scolastiche. L’incontro citato ha costituito anche l’occasione per condividere gli esiti dei lavori dei Tavoli prefettizi sui trasporti e per presentare protocolli sanitari relativi alla scuola. Si è, inoltre, provveduto a un confronto con le organizzazioni sindacali e con le Commissioni assembleari competenti sempre in vista della ripresa delle attività didattiche in presenza.

Infine, la presa in servizio del personale aggiuntivo derivante dall’ultimo stanziamento ministeriale, che prevede per l’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna un’assegnazione di oltre 34 milioni di euro per il potenziamento della didattica, consentirà, in questi giorni, nei prossimi giorni, alle autonomie scolastiche di agire per migliorare qualità e sicurezza dell’offerta scolastica, nel pieno rispetto del Piano scuola e delle diverse disposizioni in materia.

Per quanto riguarda specificamente il tema delle classi numerose, l’Assessorato alla scuola ha chiesto all’Ufficio scolastico regionale un aggiornamento consolidato relativo all’anno scolastico 2021-2022 ed è in attesa di un riscontro ad anno scolastico iniziato. Questo perché l’assegnazione del personale aggiuntivo ‒ è di questi giorni ‒ correlato al possibile reperimento di ulteriori spazi, su cui si sono attivati tanto gli Enti locali quanto le autonomie scolastiche, determina un assestamento apprezzabile solo ad avvio effettivo.

Sarà, quindi, nostra cura fornire i dati che ci saranno trasmessi già nei prossimi giorni, questo perché, in una logica di continuo monitoraggio, il tavolo interistituzionale per la scuola aperta si riunirà nuovamente il 16 settembre, per un puntuale ritorno e confronto in merito all’effettivo avvio dell’anno scolastico, eventuali criticità riscontrate e per i numeri che abbiamo richiesto all’Ufficio scolastico regionale.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie. Consigliere Tagliaferri, prego.

 

TAGLIAFERRI: Mi duole fare una piccola citazione di due casi che ho visto sfogliando i giornali stamattina. Il caso Minghetti. Ovviamente lo spettro della DAD aleggia anche su questo nuovo anno scolastico e resta per gli studenti lo spauracchio più grande. Dice una studentessa: “Sono molto scontenta perché mancano le sedi, mancano le aule, manca il personale. Non è il rientro a scuola che ci avevano promesso. Non è un rientro a scuola in sicurezza. Come al solito, tutto ciò ricade su noi studenti”.

Cito anche il caso Salvemini. Non si placano le polemiche sul caso della DAD al Salvemini. Vanno all’attacco anche i genitori della sezione regionale della Rete nazionale Scuola in presenza. “Tante promesse, ma nulla di fatto” scrive la referente Stefania Montebelli. Il dirigente del Salvemini ha annunciato tre giorni prima dell’inizio l’assenza di soluzioni per mancanza di spazi. La Regione, che ha esultato per l’avvio al 100 per cento in presenza, e la Città Metropolitana non sono state in grado di dare una soluzione logistica, preferendo un ripiego sulla cameretta di casa, dove i ragazzi sono stati lungamente confinati negli ultimi due anni.

È a loro, assessore, che dovete rispondere ed è per loro che dovete risolvere i problemi. Sono certo che vi applicherete. Di tempo, però, ne avete avuto tanto. Osservo solo questo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3931

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa i progetti finanziati con la prima tranche di fondi PNRR e la relativa programmazione strategica. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’ultima interrogazione, la 3931, circa i progetti finanziati con la prima tranche dei fondi PNRR e la relativa programmazione strategica, a firma della consigliera Castaldini, a cui risponderà il sottosegretario Baruffi.

Consigliera Castaldini, a lei.

 

CASTALDINI: Buongiorno e ben trovati in Consiglio.

Grazie, sottosegretario Baruffi.

Provo a delineare un po’ il percorso che abbiamo fatto su un tema così importante come il PNRR. Ci sono state varie Commissioni, varie discussioni, molte mie domande anche nella Capigruppo per capire come verranno gestiti questi soldi così importanti, chiaramente per la nazione, ma in particolare per l’Emilia-Romagna.

Si è sempre un po’ rimandata la risposta, nell’attesa che questi soldi arrivassero sul serio, per davvero. Ecco, questo è il momento.

A luglio, come tutti i consiglieri sicuramente sapranno, come l’Assemblea saprà, è arrivata una prima tranche importante, in vista di riforme che in Italia sono state fatte, mi permetto di dire, da un ministro del mio partito. Poi, durante l’estate, nelle varie letture, ho trovato la delibera molto interessante di una Regione che non citerò perché non voglio aprire il dibattito di chi è più avanti e chi più indietro, una delibera molto interessante, dove tutti quei soldi arrivati a luglio sono già destinati su progetti specifici rispetto alla sanità.

La domanda che allora io oggi le faccio, sottosegretario, è una delle tante: credo che siamo a quota 15, più o meno. È stata erogata a fine agosto la prima tranche dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, si tratta di 25 miliardi di euro per un totale di 191. Entreranno disponibilità dallo Stato entro il 2026, e io so per certo che una Regione come l’Emilia-Romagna sta cominciando a vedere i direttori dell’ASL per individuare i progetti da privilegiare.

Questo iter, credo, e sono felice di esser corretta, dovrebbe anche coinvolgere le CTSS delle singole Province, per acquisire dai territori le indicazioni e le priorità. Oltre ad essere un mio pensiero, mi piacerebbe comprendere, capire e conoscere – temo non solo da parte di Valentina Castaldini di Forza Italia – come e quando tutta la maggioranza, soprattutto la maggioranza dei consiglieri del Partito democratico che rappresentano quei territori, che in teoria bisognerebbe incontrare per decidere poi dove verrà destinato il PNRR – intende declinare formalmente l’utilizzo dettagliato della prima tranche dei fondi, e il dettaglio dei primi progetti finanziati e i criteri per la loro individuazione.

Grazie, sottosegretario.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Sottosegretario, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Confermo senz’altro che c’è, da parte della consigliera interrogante, un’attenzione non occasionale al tema, e un interesse che credo chiama in causa tutta l’aula e tutte le forze politiche rispetto ad un passaggio così fondamentale.

Confermo senz’altro anch’io che da parte del ministero della salute – purtroppo, devo dire, quasi solo da quello – si è messo in campo un riferimento preciso, un’ipotesi di riparto territoriale che ha consentito all’assessorato alla sanità regionale di coinvolgere, di attivare, attraverso le direzioni generali le CTSS per predisporre un piano di riparto organico sulla base di indicazioni contenute nella Misura C1, che è quella relativa alle case di comunità, e anche nella Misura C2, che è quella relativa alla messa in sicurezza delle strutture ospedaliere (adesso semplifico così). Su questo lavoro credo che possa essere di una qualche utilità anche avere un momento di raccordo, magari nella Commissione competente, con l’assessore regionale.

Purtroppo in generale mi vedo costretto a fare alcune precisazioni di sistema. La prima: le Regioni non sono soggetti titolari di missioni di PNRR. Quindi, ripeto ancora una volta che non è possibile ora, né temo lo sarà in futuro, definire né tantomeno dettagliare piani di utilizzo delle risorse accordate al nostro Paese per tranche. Lo possiamo fare laddove il soggetto attuatore, nella Missione C1 il Ministero della salute e AgeNaS, nella Missione C2, che ricordavo, il Ministero della salute, predisponga i propri piani per soggetti attuatori. Ecco, non siamo da questo punto di vista, purtroppo, un Ente di programmazione di primo livello. Speriamo di poterlo essere in casi significativi per piani di secondo livello.

Aggiungo che è bene ricordare che la Conferenza delle Regioni e delle Autonomie ha più volte lamentato non solo il mancato coinvolgimento da parte del Governo degli Enti territoriali, ma anche la mancata attivazione della prevista cabina di regia. Da ultimo, lo ha fatto lo scorso 4 settembre con nota del presidente Fedriga, non come presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, ma come presidente della Conferenza richiamata, e lo ha fatto con una nota al presidente del Consiglio dei ministri, che poi le lascio, consigliera Castaldini, sollevando la questione anche nella seduta dell’ultima Conferenza Stato-Regioni, che si era riunita in quel giorno.

Cito solo due passaggi a beneficio di tutta l’aula. Poi, naturalmente chi vorrà potrà accedere a questo testo. “Le Regioni rilevano con rammarico il perdurare delle difficoltà di interlocuzione con il Governo per l’attuazione e la realizzazione del Piano. Evidenzio come la cabina di regia, con la presenza degli Enti territoriali, non sia mai stata convocata. La mancata concertazione, peraltro, rischia di determinare un rallentamento del percorso del Piano. Nel confermarle la piena disponibilità di questa Conferenza a contribuire fattivamente alla tempestiva realizzazione degli interventi, rappresenta l’occasione per chiarire definitivamente il ruolo delle Regioni nel percorso attuativo, nonché definire congiuntamente le linee guida per la realizzazione della progettualità”. La Conferenza aveva deliberato la richiesta non solo di trasmettere questa missiva direttamente al presidente Draghi, ma anche di poter conferire con la Presidenza del Consiglio dei ministri, perché a distanza di mesi non è ancora stato attivato un luogo di coordinamento per poter svolgere appieno il nostro ruolo.

Concludo. Ad oggi a valere sui fondi del PNRR ci risultano finanziate alcune graduatorie su procedure già bandite negli anni passati, ad esempio la graduatoria del Programma di interventi innovativi per la qualità urbana, del Ministero della transizione ecologica, i cosiddetti “PinQua”, oppure su una misura del Ministero degli interni rivolta agli Enti locali per la messa in sicurezza di edifici e infrastrutture pubbliche.

Per quanto sopra affermato, si conclude che in questo momento non sono note a questa Regione altre caratteristiche generali del processo di attuazione del Piano. Rimaniamo in attesa, insieme alle altre Regioni, di poter ricevere un riscontro dal presidente Draghi e di essere coinvolti nell’attivazione della cabina di regia.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie. Consigliera Castaldini, prego.

 

CASTALDINI: Sottosegretario Baruffi, certamente accetto con grande cortesia la sua lettera, ponendomi, però, una questione prettamente politica. Io non ho mai visto il presidente Bonaccini rinunciare a un ruolo fondamentale politico, semplicemente perché non ha un ruolo formalmente dato e consegnato. C’è un ruolo politico fondamentale di indirizzo, e sono certa che il presidente Bonaccini non rinuncerà a questo a fronte dei soldi che arriveranno. Soprattutto perché ricordo a me stessa e anche a tutta la Giunta qui riunita che a novembre aveva già ampiamente dichiarato che sapeva più o meno la destinazione, l’idea di Regione Emilia-Romagna che aveva, per fortuna. Non è un attacco politico. Dico “per fortuna”.

Però il mistero rimane del perché dentro una delibera ‒ le do anche il numero ‒ del 06/09/2021 di una Regione ‒ a cui io, poi, invece farò questo omaggio, questo cadeau da parte dell’opposizione ‒ in cui in esattamente 38 pagine è delineato un programma completo di spesa proprio di quell’anticipo. C’è chi, forse, non aspetta il ruolo formale, ma decide di prendersi il ruolo politico. Spero che questa decisione arrivi al più presto.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

Appello dei consiglieri

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo, ora, all’appello. Chiedo ai colleghi un attimo di attenzione.

 

A seguito dell’appello svolto dal Presidente Rainieri risultano presenti i consiglieri:

 

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BARCAIUOLO Michele
  3. BERGAMINI Fabio
  4. BONDAVALLI Stefania
  5. BULBI Massimo
  6. CALIANDRO Stefano
  7. CASTALDINI Valentina
  8. CATELLANI Maura
  9. COSTA Andrea
  10. COSTI Palma
  11. DAFFADÀ Matteo
  12. FABBRI Marco
  13. FELICORI Mauro
  14. GERACE Pasquale
  15. GIBERTONI Giulia
  16. LIVERANI Andrea
  17. MALETTI Francesca
  18. MARCHETTI Daniele
  19. MARCHETTI Francesca
  20. MASTACCHI Marco
  21. MONTEVECCHI Matteo
  22. MORI Roberta
  23. MUMOLO Antonio
  24. OCCHI Emiliano
  25. PARUOLO Giuseppe
  26. PELLONI Simone
  27. PICCININI Silvia
  28. PIGONI Giulia
  29. PILLATI Marilena
  30. POMPIGNOLI Massimiliano
  31. RAINIERI Fabio
  32. RONTINI Manuela
  33. ROSSI Nadia
  34. SABATTINI Luca
  35. STRAGLIATI Valentina
  36. TAGLIAFERRI Giancarlo
  37. TARASCONI Katia
  38. TARUFFI Igor
  39. ZAMBONI Silvia
  40. ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE (Rainieri): Bene, sono 40 i presenti al momento.

 

Inversione dell’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Rainieri): Iniziamo i lavori dell’aula con una richiesta di inversione dell’ordine dei lavori, a firma del consigliere Taruffi, per trattare prioritariamente l’oggetto 3810, avente ad oggetto “Proposta d’iniziativa Giunta recante: ‘Indirizzi per gli interventi di qualificazione e miglioramento delle scuole dell’Infanzia. Legge Regionale 8 agosto 2001, n. 26 - Legge Regionale 30 giugno 2003, n. 12’ (Delibera di Giunta n. 1240 del 02 08 21)”.

La Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità ha espresso parere favorevole nella seduta del 9 settembre 2021, con la seguente votazione: 28 favorevoli, nessun contrario, 14 astenuti.

Il Consiglio delle autonomie ha espresso parere favorevole.

Servirebbero un intervento a favore e, eventualmente, un intervento contro.

Nessun intervento a favore e nessuno contro. Quindi, lo diamo per approvato.

Passiamo, quindi, alla discussione generale...

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La mettiamo in votazione? Mettiamo in votazione la richiesta del consigliere Taruffi.

Consigliera Marchetti Francesca, a lei.

 

MARCHETTI Francesca: Pensavo fosse aperta la discussione generale.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Eh, troppo veloce.

 

MARCHETTI Francesca: Anticipavo i tempi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Lei è troppo veloce.

Passiamo, quindi, alla votazione sulla richiesta di inversione.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 30

Favorevoli 28

Contrari 0

Astenuti 0

 

La richiesta è approvata.

 

È approvata.

 

OGGETTO 3810

Proposta d’iniziativa Giunta recante: "Indirizzi per gli interventi di qualificazione e miglioramento delle scuole dell’Infanzia. L.R. 8 agosto 2001, n. 26 - L.R. 30 giugno 2003, n. 12". (51)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo, quindi, alla discussione generale sul provvedimento. Ricordo, dieci minuti per ogni consigliere.

Consigliera Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Francesca: Grazie, presidente.

Brevemente, per illustrare l’atto e la portata di quello che oggi questi indirizzi rappresentano, che sono, io credo, anche uno dei tasselli della filosofia e della metodologia che questa Regione nel tempo ha coltivato e ha cercato di portare avanti, ossia la centralità del bambino come fonte e soggetto di diritto.

Il bambino, con le sue potenzialità, le sue risorse, a maggior ragione, oggi, anche, purtroppo, con molte delle fragilità che anche questa pandemia ha lasciato, credo sia uno degli elementi su cui questa Regione, abbiamo visto, continua a investire con un approccio integrato, ecosistemico, che richiede un’alleanza educativa fra tutti gli attori coinvolti, la famiglia, i servizi, le comunità locali.

Dicevo: un sistema integrato che deve continuare ad investire su un’altra questione fondamentale, che è la professionalità degli operatori. Ricordo che questa Regione, per quanto riguarda il tema dei servizi educativi dell’infanzia, fu tra le prime a dare questo indirizzo dell’importanza della laurea e della professionalità con chi ha a che fare tutti i giorni con i nostri bambini; nondimeno, il ruolo del coordinatore pedagogico, un valore che questa figura professionale assume, in cui la dimensione della ricerca e della formazione si integrano vicendevolmente.

Io credo che su questo grande solco, in questi indirizzi si inserisca il lavoro della vicepresidente Schlein, che ringrazio, e anche della struttura guidata dal dottor Passarini. C’è, in questi indirizzi, la conferma di un lavoro che ha una tradizione, in questa Regione.

Questa consapevolezza credo ci debba accompagnare con uno sguardo verso il futuro. Questo strumento è sicuramente importante, è un documento con tanti elementi, di cui sintetizzerò i punti salienti, che a mio avviso deve essere anche uno strumento flessibile, che dovrà continuare ad accompagnare anche l’evoluzione non solo sociale ma anche pedagogica. Voglio ricordare le linee pedagogiche per il sistema integrato 0-6. Da poco c’è stata una consultazione importante, in cui anche questa Regione ha dato un contributo sostanziale per continuare ad accompagnare, a sostenere e anche a ridefinire, qualora ci fosse bisogno, un indirizzo importante, di sostegno al sistema integrato.

Questi indirizzi, dicevo, si inseriscono nella norma di riferimento costituita dalla legge n. 26 del 2001, e fornisce quegli elementi della programmazione su un piano strategico utile a consolidare un quadro unitario e organico di riferimento. Questo soprattutto per quanto riguarda la qualificazione e il miglioramento della proposta educativa tramite la realizzazione di progetti e iniziative rivolti ai bambini e alle bambine della scuola dell’infanzia del sistema nazionale di istruzione, con particolare riferimento alla continuità. Una parola chiave di questo documento è proprio la continuità, sia orizzontale che verticale, e il raccordo interistituzionale tra i servizi educativi, anche con tutte quelle azioni che danno impulso al confronto e alla concertazione tra le diverse realtà educative della seconda infanzia, e tra i diversi gestori per continuare a consentire di rafforzare la programmazione e gli interventi dei servizi 0-6 anni, attraverso progetti di innovazione di contesto, di rapporto educativo, di prestazioni offerte, oltre ovviamente a interventi di qualificazione delle scuole.

Un’altra figura chiave – lo dicevo nell’introduzione – è quella del coordinatore pedagogico, che viene, anche qui, rafforzato e sottolineato già in continuità con gli indirizzi precedenti, che sappiamo essere strategico nell’assicurare la qualità dell’offerta educativa. Ecco, allora, che è importante, anche qui, sostenere in particolare i soggetti pubblici e privati facenti parte del sistema affinché possano continuare a investire e aumentare la qualificazione della professionalità dei coordinamenti.

Voglio ricordare, anche guardando un po’ tutti i progetti e quello che è stato messo in campo nell’ultima annualità nelle indicazioni date a Province e Città metropolitana per l’elaborazione dei relativi programmi, la particolare attenzione che viene data ai bambini, alle famiglie e al contesto, inteso come ambito di apprendimento, individuando per ciascuno di essi delle azioni volte a rafforzare e dare continuità a progetti di qualificazione, come l’inclusione dei bambini con deficit. Ma non dimentichiamo anche la prevenzione del disagio. Tanti sono stati i progetti realizzati nel panorama regionale rispetto al tema del disagio e dell’intercettare, quindi, la scuola dell’infanzia come luogo privilegiato e punto di osservazione privilegiato per osservare e identificare precocemente i disagi. Ecco, oggi, in questi indirizzi, all’indomani di una pandemia e di due anni così complessi, credo che sia un elemento che meriterà anche un approfondimento e una valutazione ulteriore rispetto ai bisogni dei nostri bambini, così come l’educazione interculturale e le problematiche dell’infanzia, ritenute emergenti e particolarmente significative, anche definite con i contesti locali. Insieme ad essi la sostiene… Io credo al sostegno alla genitorialità, è un altro elemento che con forza emerge, così come lo sviluppo del raccordo tra i servizi educativi per la prima infanzia, la scuola primaria, la scuola dell’infanzia e la cura della documentazione relativa ai progetti educativi, al fine di garantire sempre più maggiore trasparenza nelle attività educative e didattiche.

Anche qui ritengo sia fondamentale continuare a vedere gli indirizzi come quello strumento flessibile che dicevo all’inizio.

Concludo. Dobbiamo ricordare due numeri. In Emilia-Romagna abbiamo 1.549 scuole dell’infanzia, di cui 809 non statali e 740 statali, scuole che hanno accolto circa 102.000 bambine e bambini, che sono pari a circa il 93 per cento in età... Quindi, una percentuale significativa rispetto a un ordine di scuola che non è ancora ‒ ricordiamolo ‒ soggetto ad obbligo.

La nostra Regione ha destinato 6 milioni di euro a queste attività. Mi pare evidente come sia gli indirizzi, ma anche concretamente le risorse destinate a questi interventi stiano diventando strutturali per identificare, quindi, una matrice comune che sappia garantire standard qualitativi e di contenuto e per affermare la crucialità e la convinzione, anche, che ha questa Regione della scuola dell’infanzia come diritto di formazione fondamentale e di educazione per tutti i bambini della nostra regione. E lo è e lo deve essere ancora di più per quelli nati in famiglie in difficoltà, per ridurre quelle disuguaglianze che spesso diventano un bagaglio che accompagna, purtroppo, tutto il percorso formativo dei nostri ragazzi.

Questo svantaggio sappiamo che non è solo teorico. È stato testimoniato anche dalle analisi sui risultati nei test INVALSI. Proprio per questo l’atto che approviamo oggi ‒ sono sicura che verrà approvato ‒ assume un significato ancora più profondo, che è quello di una Regione che continua a investire sul futuro e cerca di dare pari opportunità a tutti, proprio partendo da questi segmenti dedicati all’infanzia.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliera Pillati, prego.

 

PILLATI: Grazie, presidente.

La consigliera Marchetti ha ampiamente illustrato il valore e la portata dell’atto che ci accingiamo a votare, ma ci tengo a sottolineare che sostenere, come la Regione fa da anni, l’innalzamento della qualità dell’offerta educativa delle scuole dell’infanzia contribuisce, insieme ad altri interventi, a rendere effettivo quel diritto di ogni persona ad accedere a tutti i gradi del sistema scolastico e formativo, proprio per il ruolo chiave che l’educazione e la formazione nella prima infanzia svolge nel promuovere l’apprendimento, il benessere e lo sviluppo dei bambini.

Per questo gli indirizzi per gli interventi di qualificazione e miglioramento delle scuole dell’infanzia che oggi sono in discussione, e che orientano tali interventi assumono un particolare rilievo e meritano grande attenzione.

A differenza di altri interventi regionali, che discendono sempre dalla legge n. 26 del 2001 sul diritto allo studio, questi hanno l’obiettivo di sviluppare azioni di sistema per sostenere il primo segmento del sistema nazionale di istruzione: quello appunto della scuola dell’infanzia. Si tratta di azioni, che pur precedenti, si muovono, però, in piena coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo n. 65 del 2017, che ha introdotto il sistema integrato di educazione ed istruzione da 0 a 6 anni.

Certamente, la scelta di confermare nei contenuti indirizzi già adottati, punta a dare continuità alle azioni di sostegno a tutte le scuole dell’infanzia che compongono il sistema nazionale di istruzione, a partire da quelle paritarie, comunali e private, prevedendo finanziamenti, come si ricordava, per progetti di qualificazione e di miglioramento, nonché per figure di coordinamento pedagogico.

Credo però, così come avviene per altre linee di intervento regionale, che sarebbe davvero molto interessante prevedere, già in esito ai prossimi trasferimenti di risorse dalla Giunta regionale, alle Province, alla Città metropolitana di Bologna un monitoraggio non tanto di tipo amministrativo-contabile, come già si fa, quanto piuttosto sui contenuti delle progettualità che verranno finanziate, per comprendere verso che tipo di azioni si orientano gli interventi.

La pandemia, anche in riferimento alla scuola dell’infanzia, ci ha posto infatti di fronte a nuove sfide. In questi ultimi tempi, lo ricordava la consigliera Marchetti, si sono sviluppate molte riflessioni e dibattiti intorno proprio a quei temi che afferiscono alla cultura dello 0-6, all’interno della quale si collocano la scuola dell’infanzia e la sua qualificazione. Le nuove linee pedagogiche previste dal decreto n. 65, dopo quella lunga campagna nazionale di consultazione partecipata che si è sviluppata a partire da un documento della Commissione nazionale che ha portato a sintesi gli esiti della ricerca scientifica e pedagogica, delle migliori esperienze sul campo e dei documenti europei, le nuove linee pedagogiche puntano proprio a superare quella frammentarietà che esiste tra le diverse tipologie non solo di servizi educativi, ma anche di scuole dell’infanzia, contribuendo proprio a rafforzare e a qualificare ciascun segmento nell’alveo unitario del sistema integrato. Dunque, è alla luce delle nuove linee pedagogiche che sarebbe, io credo, utile e interessante prevedere questo monitoraggio delle progettualità future, avviando una riflessione che possa coinvolgere le stesse Province, la Città metropolitana di Bologna e i soggetti firmatari delle intese, oltre che attraverso una relazione sempre più proficua con l’Ufficio scolastico regionale, per riuscire a sviluppare una piena sinergia nei territori tra i diversi attori coinvolti sul segmento 3-6.

Sono convinta che in questo modo saremo in grado, anche di fronte a nuove sfide, di continuare a orientare le politiche future della Regione verso l’innalzamento della qualità di questo segmento strategico del sistema di istruzione, consapevoli che assicurare a ogni bambino il migliore inizio possibile rappresenta una delle più lungimiranti ed efficaci politiche che si possano adottare.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Ci sono altri interventi in discussione generale? Consigliere Gerace, prego. Consigliere, non la sentiamo.

 

GERACE: Mi sentite adesso?

 

PRESIDENTE (Rainieri): Deve alzare il volume del suo microfono.

 

GERACE: Pronto?

 

PRESIDENTE (Rainieri): Continuiamo a non sentirla.

Un po’ basso, ma la sentiamo. Può alzare il volume? Meglio. Bene.

Prego.

 

GERACE: Non sono riuscito a votare prima. Il mio voto era favorevole.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Non riusciamo a sentirla. Comunque, se non ho capito male, era per la votazione sul cambio di ordine dei lavori. Giusto? Benissimo. Prendiamo atto. Grazie.

Consigliere Pelloni, lei sulla discussione generale, vero? Prego.

 

PELLONI: Grazie, presidente. Buongiorno a tutti.

Il tema della scuola dell’infanzia ‒ e ripeto “scuola” ‒ è un tema che mi appassiona particolarmente. Uno dei suggerimenti che ho già dato in quest’aula, e avevo dato quando ero amministratore locale, era che, se vogliamo qualificare maggiormente la nostra scuola, bisogna riuscire ad abbassare i costi di accesso ai servizi della scuola di infanzia. Uno su tutti è il buono pasto nella mensa. Spesso capita che le famiglie portino i bambini alle 8,30-9, all’orario di ingresso, e poi li ritirino prima del pasto. Spesso e volentieri gli Enti locali hanno costi di buono pasto importanti. Quindi, le famiglie che non riescono a sostenere questi costi vanno a ritirare il bimbo prima, nella fascia 3-6.

Trovo condivisibile quello che è stato detto prima dalle colleghe. Se vogliamo raggiungere questi obiettivi importanti, al momento del pasto, e per noi emiliano-romagnoli il momento del pasto è uno dei momenti più importanti... Ma è un momento importante anche di socialità. È il momento in cui, soprattutto in quelle realtà dove abbiamo tanti ragazzi, bambini e bambine di origine straniera, stranieri e di origine straniera, che spesso e volentieri accedono alla scuola dell’infanzia e magari non parlano neanche una parola di italiano, il momento del pasto è un momento assolutamente importante.

Se vediamo la funzione della scuola dell’infanzia, anche propedeutica a un apprendimento per ogni ordine e grado, soprattutto ‒ la chiamo con il vecchio termine ‒ la scuola elementare... Dalle prove INVALSI, cui si è accennato prima... Nelle realtà in cui c’è maggiore prescolarizzazione, quindi nido d’infanzia e scuola d’infanzia, ma soprattutto con la permanenza in tutto l’orario della scuola dell’infanzia, non solo al mattino, abbiamo dei risultati molto importanti.

Al di là, appunto, dei progetti di qualificazione, per me uno dei progetti di qualificazione più importanti è quello della permanenza alla mensa. Solo in passato, qualche volta sono arrivati degli interventi-spot regionali ad aiutare gli enti locali, magari a calmierare il costo del buono-pasto. Spero che in questi 6 milioni di euro, mi pare, a cui si è accennato prima, ci possano anche essere risorse per abbattere i costi di cui si diceva, di accesso ai servizi, dal buono pasto al trasporto scolastico. Anche quello, infatti, delle volte, è ostativo per la frequenza alla scuola dell’infanzia. Ci sono infatti mamme che non hanno la patente, e quando il plesso scolastico della scuola dell’infanzia è troppo lontano dalla propria abitazione rinunciano al servizio.

Ripeto, è invece assolutamente importante che nella fascia 0-6, in particolare 3-6, di cui si parlava, ci sia la maggior frequenza possibile. Purtroppo, con il calo demografico adesso abbiamo una controtendenza, e anziché avere liste d’attesa importanti, sia nei nidi che nelle scuole d’infanzia, adesso, al contrario, abbiamo posti vuoti, abbiamo posti disponibili.

Le percentuali che avevo del nostro distretto registrano un 30 per cento  della leva, quindi un 30 per cento dei bambini frequentano (la fascia 0-3) il nido d’infanzia, e un 65 per cento circa frequenta la scuola d’infanzia. Abbiamo quindi più di un terzo dei bambini, nella fascia 0-6, che non frequenta né nido, né scuola d’infanzia (almeno questi sono i dati che avevo del nostro distretto).

Ritengo quindi che la qualificazione debba essere anche nel senso di arrivare sempre di più ad una prescolarizzazione, soprattutto per bambini che magari provengono da altre realtà, proprio perché, almeno quando arrivano in prima elementare, abbiano già avuto dei momenti di socialità e anche di integrazione, perché non ci si trovi con delle classi, e spesso ci sono percentuali molto importanti, anche 50 per cento, se non oltre, di stranieri, di origine straniera, che magari con l’italiano hanno ancora avuto poco a che fare, quindi capite bene anche la difficoltà che poi hanno le nostre insegnanti nell’insegnare a leggere, scrivere e far di conto, come si diceva una volta, nella fascia elementare.

Perdonatemi se sono andato un po’ a braccio, però – lo ripeto – quando parliamo di qualificazione scolastica soprattutto nella fascia 0-6, a mio avviso, la qualificazione scolastica la si raggiunge prevalentemente con la maggiore frequenza della più ampia fascia di bambini che ci sono sul territorio, proprio per evitare che dalle elementari in avanti ci siano sempre meno bambini che non hanno avuto una prescolarizzazione.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliera Castaldini, prego.

 

CASTALDINI: Farò un intervento breve, sottolineando la positività di questo fondo. Lo dico con estrema sincerità: in un certo senso oggi festeggiamo, dopo ventun anni, l’applicazione piena di una legge, sicuramente non di centrodestra, ma voluta da un ministro che si chiamava Berlinguer, che parlava di parità, perché questo fondo credo che possa mettere pace a tutte le diatribe politiche che ci sono sempre state fra minoranza e maggioranza, in quanto va a coprire tutte le esigenze delle scuole e mette in luce aspetti fondamentali, cioè di bisogni di tutto il sistema scolastico, paritario e chiaramente pubblico, che insieme danno un servizio a tutta la cittadinanza. Per cui, partiamo da un punto fondamentale politico, che è quello di pacificazione, dopo quasi ventun anni, e per me in un certo senso questo è una gioia.

Rimangono dei problemi, che devono essere affrontati, valutati con molta attenzione e presi anche in carico, in un certo senso, dalla Regione. Primo problema. Le scuole lamentano sempre e costantemente l’insufficienza dei fondi, soprattutto per quanto riguarda il coordinamento pedagogico. Forse la figura del pedagogista, che è assolutamente necessaria in ogni scuola, non dovrebbe essere gestita centralmente ed esclusivamente dalle associazioni. Cioè, il respiro da dare ad ogni scuola in riferimento a una figura così importante è fondamentale, e non solo legata alle associazioni di riferimento.

Secondo problema. Altre scuole ci hanno segnalato che sarebbe utile conoscere l’ammontare del fondo a giugno, in modo da poter pianificare in maniera precisa, chiara e puntuale l’anno scolastico. È una richiesta che è sempre stata fatta, assessore. Sicuramente non le dirò qualcosa di nuovo. Dunque, uno sforzo tecnico, chiaramente con una decisione politica, secondo me, è il tempo giusto per farlo.

Terzo problema. C’è il rischio evidente di una disomogeneità nei criteri da Provincia a Provincia. Ed è per questo che la proposta politica che oggi Forza Italia fa è quella, definitivamente, di aprire un tavolo a ottobre per mettere al centro tutta la scuola, con le esigenze e le complessità che vive, partendo dalla figura del pedagogista, pensando anche all’ultimo intervento che c’è stato. E poi il grande tema, ossia tutta la questione legata alla disabilità e al sostegno, soprattutto delle scuole paritarie, nei confronti della disabilità. Chi sceglie determinate scuole è perché crede che all’interno di quel percorso formativo ci sia la possibilità di accompagnare in maniera più adeguata i propri figli. Non per una scelta elitaria, ma per un’esigenza vera delle famiglie.

Credo sia il tempo. Abbiamo passato un anno molto impegnativo, faticoso, legato strettamente all’emergenza, all’urgenza. Oggi ci aspettiamo la visione. Questo Piano, questo fondo ci aiuta. Arriveranno i fondi PNRR appena si chiariranno anche le competenze rispetto a un tema così importante, come quello dell’istruzione. Vorremmo, credo, come Assemblea, tutta l’Assemblea, cominciare a mettere a terra dei progetti concreti. Credo che ottobre sia il punto di inizio di quella festa che dovrebbe esserci dopo i 21 anni della famosa legge Berlinguer.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Se non ci sono altri iscritti in discussione generale, passo la parola alla vicepresidente Schlein.

 

SCHLEIN, vicepresidente della Giunta: Grazie, presidente.

Ringrazio tutte le consigliere e i consiglieri che sono intervenuti.

Molto brevemente. L’avete richiamato, questi sono gli indirizzi per gli interventi di qualificazione e miglioramento delle scuole dell’infanzia a cui abbiamo lavorato, confrontandoci, naturalmente, come sempre, con tutti i gestori pubblici e privati del sistema integrato, che ci hanno confermato la sostanziale utilità e anche la piena attualità del sistema previsto dalla legge n. 26/2001.

Sulla proposta è stato anche raccolto il parere favorevole del Consiglio delle autonomie locali. Come avete giustamente richiamato, non ci torno, essenzialmente ci dà la cornice-quadro per progetti che mirano esattamente alla qualificazione e al miglioramento della proposta educativa nelle scuole per l’infanzia.

Chiaramente, si tratta di interventi che poi vanno a guardare al rafforzamento dei coordinamenti pedagogici. Sono pienamente d’accordo con gli interventi che ho sentito. È una struttura fondamentale, peraltro, che ci sta aiutando anche ad affrontare le difficoltà di quest’anno e anche alcune nuove sfide: pensiamo al tema dell’accompagnamento alla musicalità dell’inglese, al plurilinguismo, anche nei nidi, a cui abbiamo lavorato nel corso dell’estate.

Formare, dotare i territori di coordinamenti pedagogici, i servizi di coordinatori pedagogici, l’eventuale realizzazione anche di interventi di rilevanza regionale attraverso questi indirizzi e la qualificazione complessiva delle scuole per l’infanzia, oltre al miglioramento delle scuole dell’infanzia paritarie, comunali, private, perché abbiamo bisogno di rafforzare un sistema che, come gli interventi vostri hanno segnalato, ci aiuta anche a contrastare da principio le diseguaglianze, soprattutto rendendo più solidi i percorsi educativi delle più piccole e dei più piccoli.

Naturalmente, questa è anche prevenzione rispetto al tema delle povertà educative, su cui dobbiamo porre la massima attenzione, prevenzione dell’eventuale rischio di dispersione scolastica successiva. Sono molto d’accordo con le cose che ho sentito, quindi. Molto rapidamente, ragioniamo assolutamente volentieri su come monitorare e raccogliere il meglio delle varie progettualità che queste linee di indirizzo e il fondo naturalmente dedicato vanno a sostenere. Posso dire grazie alla consigliera Marchetti anche per aver ricordato su quale forte tradizione educativa poggia le basi il lavoro che stiamo portando avanti, con continuità, certo, sulle cose che ci hanno confermato i gestori che funzionano bene, ma innovando anche sulla dotazione delle risorse disponibili che abbiamo aumentato da 4,7 a 6 milioni, in questa direzione, naturalmente.

Continuiamo quindi ad investire in questa direzione. Volevo solo dire al consigliere Pelloni, mi pare, che queste risorse, attraverso le Province, vanno ad aggregazioni di scuole che fanno progetti di miglioramento e qualificazione. Altre sono le risorse che possono aiutare sul tema molto rilevante che lei ha citato, quello appunto della massima inclusione e accessibilità a queste scuole in particolare.

Voglio ricordare che noi, dei 57 milioni di fondo sociale regionale che è aumentato quindi di 14 nell’arco di due anni, abbiamo destinato il 100 per cento della quota statale, pari a circa 27 milioni, esattamente ai nuclei familiari con minori, proprio perché i nostri territori abbiano tutti gli strumenti per intervenire, naturalmente, ad aiutare gli eventuali nuclei che siano in difficoltà.

Ultima questione: noi abbiamo coinvolto tutto il sistema, nello specifico, naturalmente la consigliera Castaldini sa che c’è questo tavolo che riunisce le varie competenze, i gestori pubblici e privati che trattano sia la fascia 0-3 che la fascia 3-6. Ci stiamo lavorando insieme, anche nel pieno solco del decreto legislativo n. 65/2017 che ci invita e ci spinge in questa direzione. Vogliamo sempre più andare ad integrare le varie fasi del percorso educativo dallo 0-3 (nidi) al 3-6 (scuole per l’infanzia), fino alle primarie. Quindi, stiamo cercando di integrare il lavoro con i professionisti del settore proprio per rendere più fluido, più articolato e più ricco questo percorso educativo.

Al consigliere Pelloni, per concludere, chiederei i dati che mi ha citato, così che possiamo fare anche noi delle verifiche con il servizio. A noi risulta che ci siano 1.549 scuole dell’infanzia, di cui 809 paritarie tra comunali e private, e 740 statali, che accolgono circa 102.172 bambine e bambini, che rappresentano circa il 93 per cento della popolazione in età. Quindi, siamo già sopra l’obiettivo europeo, che, se non sbaglio, era del 90 per cento. Per cui, se mi fa la cortesia di scambiare con noi i dati, facciamo anche le verifiche del caso su quelli che ci ha portato.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, vicepresidente.

Passiamo, quindi, alle dichiarazioni di voto. Cinque minuti per Gruppo.

Non ci sono interventi in dichiarazione di voto? Non ci sono interventi.

Mettiamo in votazione il provvedimento.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 41

Favorevoli 24

Contrari 0

Astenuti 16

 

È approvato.

 

L’oggetto 3810 è approvato.

 

OGGETTO 2032

Progetto di legge d’iniziativa Consiglieri recante: “Fondo regionale per la non autosufficienza”. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Montevecchi, Pompignoli, Liverani, Facci, Bergamini, Rainieri, Pelloni, Rancan, Bargi, Catellani, Delmonte

(Relazione, discussione e reiezione)

(Ordine del Giorno 2032/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione e approvazione)

(Risoluzione oggetto 3937 - Presentazione e reiezione)

(Risoluzione oggetto 3938 - Presentazione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo, ora, al progetto di legge 2032 recante “Fondo regionale per la non autosufficienza” del 19/11/2020, a firma dei consiglieri Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Montevecchi, Pompignoli, Liverani, Facci, Bergamini, Rainieri, Pelloni, Rancan, Bargi, Catellani e Delmonte.

Il testo n. 3/2021 è stato licenziato dalla Commissione Politiche per la Salute e Politiche sociali nella seduta del 23 luglio 2021 con parere contrario.

Il progetto di legge è composto da 6 articoli.

Il relatore della Commissione, consigliere Marchetti Daniele, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Sono stati presentati un ordine del giorno di non passaggio all’esame dell’articolato, a firma della consigliera Maletti, e due risoluzioni: la n. 3937, per impegnare la Giunta a prevedere un riordino dell’impianto normativo che regolamenti il finanziamento, il riparto e il monitoraggio del Fondo regionale per la non autosufficienza, a firma dei consiglieri Marchetti Daniele e Pelloni, e la seconda, la n. 3938, che impegna la Giunta regionale ad effettuare una verifica sull’attuale utilizzo del Fondo regionale per la non autosufficienza e ad effettuare una valutazione per conoscere le quote di finanziamento dei servizi erogati da parte del Fondo, a firma dei consiglieri Maletti, Zappaterra, Zamboni, Taruffi, Piccinini, Pigoni, Costi, Pillati, Marchetti Francesca, Mori, Caliandro, Bondavalli e Tarasconi.

Passiamo al procedimento della discussione.

Il consigliere Marchetti ha chiesto la parola.

 

MARCHETTI Daniele, relatore: Grazie, presidente.

Come ha giustamente ricordato nell’introduzione di questo oggetto, parliamo del Fondo regionale per la non autosufficienza, uno strumento molto importante, soprattutto per quanto riguarda l’assistenza che, come Istituzione, dobbiamo garantire alla fascia più fragile della nostra popolazione.

È uno strumento che cuba ogni anno oltre 450 milioni di euro. Quindi, stiamo parlando di molte risorse regionali, che hanno un’importanza notevole non soltanto per la quantità di risorse assegnate, ma anche per le finalità. Infatti, con il Fondo regionale per la non autosufficienza, tutti noi lo sappiamo, perché comunque ne discutiamo spesso, si va a finanziare il cosiddetto “assegno di cura”, l’assistenza domiciliare, si va a cofinanziare l’assistenza residenziale e semiresidenziale.

Insomma, stiamo parlando davvero di iniziative molto importanti per la fascia delle non autosufficienze, invalidi o anziani.

Purtroppo, però, nel corso degli anni ci siamo accorti che ci sono parecchie criticità che emergono dai territori della nostra regione. Un esempio su tutti: a volte capita, ad esempio, che alcune aziende sanitarie non riescano a spendere tutte le risorse che ad esse vengono assegnate. Credo che questo sia un vero e proprio peccato, visto che parliamo, come dicevo prima, di azioni assolutamente fondamentali per garantire una vita dignitosa a questa fascia di popolazione.

Il mancato impiego delle risorse assegnate non è però l’unico problema. Infatti, il fondo regionale per le non autosufficienza è regolato da diverse normative regionali, da articoli di legge spalmati su diverse normative. È regolamentato da numerose delibere e indicazioni della Giunta regionale, e questo crea anche molta confusione tra quelle associazioni che magari intendono interpretare i meccanismi che regolamentano il fondo regionale per la non autosufficienza.

Quello che intendiamo fare noi con questo progetto di legge non è altro che promuovere una riforma dell’intero impianto normativo che regolamenta il finanziamento, i criteri di riparto, il monitoraggio, ma anche la partecipazione per quanto riguarda l’utilizzo di queste risorse economiche. Parlo di monitoraggio e partecipazione perché nel 2016 fu approvato nella passata legislatura un emendamento che presentammo come Lega per introdurre un controllo sull’utilizzo di queste risorse, un vero e proprio monitoraggio che doveva coinvolgere le associazioni, i soggetti del terzo settore, le organizzazioni sindacali, i territori, gli stessi assistiti, così come anche i caregiver.

Purtroppo, questo sistema di controllo, chiamiamolo così, non è mai stato attuato appieno, infatti sono poche le volte che abbiamo visto in Commissione, nel corso di questi ultimi anni, una relazione su queste segnalazioni che arrivano dal territorio. Molte associazioni non sanno nemmeno che c’è la possibilità di dare il proprio contributo. E per contributo si intende una segnalazione, in modo da evidenziare delle criticità, ma anche avanzare proposte da portare sui tavoli della Giunta regionale, da esaminare, analizzare e valutare prima del riparto di queste risorse, perché ogni territorio può avere caratteristiche differenti. Penso al territorio da cui provengo, dove ci sono sempre liste d’attesa interminabili per quanto riguarda l’accesso magari nelle strutture residenziali, mentre al tempo stesso magari ci sono altri territori che non presentano questa problematica. Quindi, tutto sta nell’andare a calibrare in maniera virtuosa e adeguata l’utilizzo di queste risorse.

Il nostro obiettivo non è quello di andare a smontare ciò che funziona. Il nostro obiettivo è quello di andare ad affinare tutti questi meccanismi per non perdere nemmeno un euro degli stanziamenti che vengono assegnati annualmente alle Aziende sanitarie e, al tempo stesso, garantire il massimo servizio a queste persone che hanno bisogno, appunto, di assistenza.

Abbiamo già illustrato in Commissione il progetto di legge, che si articola, in sostanza, su sei passaggi fondamentali. Infatti, parliamo dell’articolo 1 che va a definire i princìpi e le finalità, l’articolo 2 le funzioni della Regione, l’articolo 3 chiarisce le fonti e la gestione delle risorse economiche che vanno ad alimentare questo strumento, l’articolo 4 definisce nel dettaglio questo monitoraggio di cui parlavo prima, che in teoria dovrebbe già esistere, ma che non è mai stato attuato. In conclusione, l’articolo 5 andrebbe ad abrogare due diversi articoli che insistono su due normative differenti, proprio perché il nostro obiettivo è quello di unificare i testi attualmente in vigore. Ovviamente, l’articolo 6 è l’entrata in vigore del progetto di legge.

Come vedete e come vi dicevo, non vogliamo stravolgere un fondo, uno strumento che comunque risulta utile per i territori e per l’assistenza che i territori devono garantire agli assistiti, ma vogliamo migliorarlo.

Abbiamo già sentito la posizione della maggioranza, già espressa in Commissione, dove c’è stato, ovviamente, il voto contrario, voto contrario che ci ha portati a preparare un ordine del giorno, che è stato poi ribattezzato come risoluzione per abbinarlo al progetto di legge in discussione, che ha l’obiettivo di stimolare la maggioranza e la Giunta ad avviare una revisione dell’impianto normativo della non autosufficienza, tenendo bene in considerazione il contributo che potrebbero portare i soggetti del Terzo settore, le organizzazioni sindacali e i territori.

Questa è la proposta che, come Lega, abbiamo depositato alcuni mesi fa, che è già passata in Commissione e che, come dicevo prima, ha l’obiettivo di migliorare un fondo, uno strumento che esiste già, ma che, purtroppo, nel corso di questi ultimi anni ha presentato diverse criticità.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Passiamo, ora, al dibattito generale.

Ha chiesto la parola la consigliera Maletti.

 

MALETTI: Grazie, presidente.

Il Fondo regionale per la non autosufficienza è stato voluto dalle forze politiche sociali emiliano-romagnole per dare maggiori risposte alla popolazione non autosufficiente, soprattutto anziani con più di 75 anni e disabili, attraverso un aumento dell’imposizione fiscale su tutti i cittadini emiliano-romagnoli, per realizzare una rete di servizi integrati, ma anche per dare impulso e implementare un insieme di nuove reti di servizi.

Attraverso l’articolo 51 della legge regionale n. 27/2004, il Fondo regionale per la non autosufficienza viene erogato dalla Regione alle Aziende USL che, con contabilità separata e a destinazione vincolata, ne gestiscono le erogazioni, come vengono poi definite, in un riparto ai 38 distretti sociosanitari, come definito dalle singole CTSS provinciali.

La delibera di Giunta regionale n. 509/2007 definisce che le risorse del Fondo regionale per la non autosufficienza possono essere utilizzate per finanziare diversi interventi sociosanitari e socioassistenziali, tra i quali, come diceva anche prima il consigliere Marchetti, l’assegno di cura per aiutare le famiglie al mantenimento di anziani e disabili gravi, con gravissime patologie, al proprio domicilio; assistenza domiciliare, strutture semiresidenziali, strutture residenziali, ma anche ricoveri temporanei di sollievo. Prima, invece, ogni famiglia non sapeva come avvalersi di queste strutture per avere momenti di sollievo per l’accudimento delle persone che vivono al domicilio. Ma anche promuovere nuove opportunità assistenziali per accudimento di persone non autosufficienti.

Con il fondo per la non autosufficienza sono state anche fatte iniziative di emersione e riqualificazione del lavoro di cura, servizi di telesoccorso e teleassistenza, sostegno a reti informali come portierati sociali, servizi di prossimità, alloggi con servizi per persone fragili, anche per evitare, o comunque posticipare il più possibile l’inserimento in strutture protette, o in servizi semiresidenziali, per poter alleviare ed evitare anche tutto un insieme di servizi sanitari per queste persone.

Finanze, consulenze e sostegno economico per l’adattamento degli ambienti domestici, la creazione dei CAAD, dei centri di adattamento e di consulenza per famiglie per poter adeguare anche gli immobili, gli appartamenti per poter mantenere al proprio domicilio le persone con disabilità e con non autosufficienza è stato anche questo un passo avanti notevole.

Come le quote aggiuntive che hanno finanziato il “dopo di noi”, ma anche i progetti per la vita indipendente. Se noi guardiamo all’ultima delibera di erogazione di questo fondo dalla Regione Emilia-Romagna alle aziende USL, si parla di un’erogazione di 505.694.000 euro, di cui 450 milioni finanziati con risorse regionali e 55.476.000 con risorse del fondo nazionale. Tre milioni di questi sono stati utilizzati per progetti per la vita indipendente.

Su questo mi volevo soffermare perché è un passo in avanti notevole rispetto ai pensieri iniziati quasi 15 anni fa rispetto a questo fondo, come 6,7 milioni sono stati erogati per la realizzazione degli interventi a favore di caregiver familiari. Se noi non sosteniamo le famiglie per l’accudimento delle persone in difficoltà, saremmo veramente in grande difficoltà.

La proposta di legge chiede, di fatto, di rivedere l’articolo 51 della legge regionale n. 27 e l’articolo 31 della legge regionale n. 25, facendo una stesura diversa rispetto a questi contenuti. Noi riteniamo che questi contenuti ci siano, e che i 38 distretti nei quali è suddiviso il territorio regionale, con i propri uffici di piano e con i propri coordinamenti, anche in capo alle aziende USL e ai Comitati territoriali sociosanitari, è quello il luogo della concertazione: il luogo della concertazione, nel quale in ogni distretto le varie componenti, la parte dell’Azienda USL, la parte dei Comuni che partecipano a questo territorio, ma anche le associazioni di volontariato, le associazioni dei caregiver, ecco, devono costruire insieme questo Piano sociale di zona e lì devono trovare le risposte migliori per dare le risposte alle persone non autosufficienti e fragili. E una parte di queste risposte viene sicuramente finanziata anche dal Fondo per la non autosufficienza, oltre che da risorse proprie sia delle famiglie che degli Enti locali.

Per questo abbiamo anche presentato la risoluzione 3938, nella quale si chiede di effettuare una verifica puntuale sull’attuale utilizzo del Fondo regionale per la non autosufficienza, coinvolgendo gli uffici di piano e i comitati di distretto dei trentotto distretti sociosanitari, al fine di fornire un’analisi e una valutazione rispetto alla quantità di risorse del Fondo che vengono utilizzate e alla loro efficacia rispetto ai bisogni delle persone non autosufficienti e alle loro famiglie, soprattutto i caregiver, nonché al fine di effettuare una valutazione, insieme alle CTSS e agli uffici di piano, per conoscere le quote di finanziamento dei servizi erogati da parte del Fondo regionale per la non autosufficienza, ma anche in quale percentuale vengono finanziati da altri finanziamenti nazionali e regionali, dai fondi e dagli Enti locali e dalla compartecipazione da parte dei cittadini utenti e delle loro famiglie.

Questo diventa fondamentale anche per fare delle analisi future. Abbiamo visto che nell’ultimo anno, causa Covid, c’è stato un calo del numero dei cittadini over-settantacinquenni, un numero significativo. Io non so come verrà ripartito rispetto al prossimo riparto del Fondo tra le varie Province. Però, questo è già un dato oggettivo.

Altro dato oggettivo è che la Regione Emilia-Romagna si sta confrontando insieme al livello nazionale, ma anche nelle varie articolazioni, rispetto a come erogare i prossimi servizi, a come pensare la prossima assistenza sanitaria territoriale, proprio per vedere, anche rispetto alla domiciliarità, se c’è bisogno di prevedere altri servizi o di rimodulare quelli già esistenti. Sta parlando di telemedicina e di nuovo ruolo e di trasformazione delle Case della salute in Case della comunità. Vuol dire una presa in carico a 360 gradi tra la parte sociale e quella sanitaria. Questo che cosa cambierà rispetto ai servizi attuali? Allora, su questo occorre veramente fare una grande riflessione, ma anche con, io spero, la piena applicazione di una legge che ha definito la Regione Emilia-Romagna rispetto al ruolo dei caregiver. Che ruolo avranno? Quali finanziamenti ci saranno? L’anno scorso erano 6,7 milioni. Noi dobbiamo vedere anche questi milioni come sono stati utilizzati. Per fare che cosa? O, se non sono stati utilizzati, come potremo utilizzarli e come poter definire questa integrazione tra questi fondi, ma anche tra queste norme.

Abbiamo bisogno di rivedere tutta una rete di servizi e anche di finanziamenti, mettendo il cittadino al centro, proprio come dicevo prima, con questa presa in carico a 360 gradi tra sociale e sanitario.

Chiediamo di avere questi dati dagli Assessorati per fare valutazioni più compiute. Anche perché entro fine anno noi dovremo rivedere le regole dell’accreditamento dei servizi sociosanitari, che scadeva a giugno ed è stato prorogato a dicembre. Logicamente, con il Covid, anche gli Assessorati hanno e hanno avuto delle emergenze. Però su questo noi dobbiamo tener conto anche di come oggi vengono utilizzate le risorse, anche rispetto alla loro efficacia. Una valutazione sulla loro efficacia ci permetterà di fare delle valutazioni. In Commissione, in aula, insieme agli Assessorati potremmo cercare insieme di ridefinire questa rete di servizi. Dopo le CTSS, i distretti al loro interno definiranno alcune cose, ma sta a noi il compito di definire il perimetro entro il quale questi soggetti potranno agire e anche trovare le risorse.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Ci sono altri interventi in dibattito generale?

Consigliere Daniele Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.

Dal momento che prima mi sono limitato ad illustrare il progetto di legge, farò alcune considerazioni, più che altro sulle risoluzioni che sono state abbinate all’oggetto in questione, visto che, con il non passaggio all’articolato, la discussione si sposta sugli atti di indirizzo, che verranno votati in maniera abbinata.

Per quanto riguarda la nostra risoluzione, ovviamente aveva come obiettivo quello di chiedere, al di là dell’approvazione o meno del nostro progetto di legge, un riordino dell’impianto normativo che regolamenta il finanziamento, il riparto e il monitoraggio del fondo regionale per la non autosufficienza, coinvolgendo, come dicevo, i soggetti del terzo settore e le sigle che rappresentano il mondo dei caregiver familiare.

Prendo atto comunque delle riflessioni fatte dalla collega Maletti, che chiede, con la risoluzione che è stata presentata, di fare una verifica sull’utilizzo di queste risorse economiche, di cui tutti quanti noi condividiamo l’importanza.

Prendo atto anche della riflessione auspicata sul ruolo dei caregiver, che dovranno avere in futuro. Sono tutti punti sicuramente importanti e fondamentali, che in un certo senso ci soddisfano, dal momento che il nostro obiettivo era chiaramente quello di arrivare ad una revisione degli strumenti messi in campo per quanto riguarda la non autosufficienza, ma anche per avviare una riflessione seria sull’utilizzo di queste risorse economiche. Da un certo punto di vista, quindi, un passo avanti l’abbiamo fatto.

Devo dire, però, che gli obiettivi e le richieste contenute nella risoluzione presentata dalla maggioranza, in realtà parlano di strumenti che dovrebbero già esistere. Quando, infatti, chiedete, con la vostra risoluzione “di effettuare una verifica puntuale sull’attuale utilizzo del Fondo regionale per la non autosufficienza, coinvolgendo gli uffici di piano e i comitati di distretto dei 38 distretti sociosanitari del nostro territorio”, dovrebbe essere già così. In seguito all’approvazione dell’articolo che abbiamo richiamato anche nella nostra risoluzione, ovvero l’articolo 31 della legge n. 25 del 2016, che andava ad introdurre il monitoraggio, la Giunta regionale della passata legislatura imbastì già un sistema di controllo e di coinvolgimento di tutti i soggetti che andiamo a interessare con la nostra proposta legislativa. Infatti, ricordo di aver visto una volta soltanto, in seguito a un accesso agli atti, delle vere e proprie schede che i distretti elaboravano sulla base di segnalazioni e proposte che arrivavano dalle associazioni, dai soggetti del terzo settore, dalle organizzazioni sindacali o anche dai singoli assistiti o dai caregiver. Evidentemente, però, dal 2016 ad oggi qualcosa non ha funzionato. La lettura che ho sempre dato io è che, evidentemente, essendo uno strumento introdotto con un emendamento e, quindi, un articolo proposto dalla Lega, c’era l’interesse politico di tenerlo un po’ in secondo piano, se uno proprio vuole essere malizioso fino in fondo. Non voglio pensarla così, però. Evidentemente qualcosa dal punto di vista tecnico è andato storto.

Mi auguro, pertanto, che ciò che voi oggi chiedete, che doveva già esistere, inizi a fare il proprio percorso. Quindi, è un mezzo risultato ottenuto, quello che oggi vediamo qui in aula. A nostro avviso, sarebbe stato opportuno dare un indirizzo più incisivo alla Giunta regionale per avviare una vera e propria riforma di questo strumento che non cacciasse via, ovviamente, ciò che è buono di questo Fondo, ma che andasse ad affinare tutti quei meccanismi che, evidentemente, nel corso del tempo non hanno funzionato correttamente.

Come maggioranza vi limitate, in sostanza, a chiedere una verifica, una verifica su uno strumento che, in realtà, come vi ho detto prima, dovrebbe già essere in vigore, e spero che lo sia perché, dopo che ho visto quelle prime schede nella passata legislatura, mi auguro che abbiano trovato un seguito.

Non posso far altro che dire che, pur prendendo atto di queste prime aperture che avete annunciato come maggioranza, posso già anticipare anche la nostra intenzione di voto. Per quanto riguarda la nostra risoluzione ovviamente voteremo a favore, mentre sulla risoluzione presentata dalla maggioranza, rappresentando una mezza apertura, non un’apertura totale, o comunque un’apertura più timida rispetto alla nostra proposta, ci asterremo, con la promessa di vigilare, controllare se effettivamente questo monitoraggio e queste verifiche che voi chiedete andranno in porto oppure no.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Ricordo che siamo ancora in discussione generale.

Se non ci sono più interventi, passiamo alle dichiarazioni di voto sull’ordine del giorno di non passaggio all’esame dell’articolato e sulle risoluzioni.

Non ci sono interventi in dichiarazione di voto.

Mettiamo in votazione l’ordine del giorno 2032/1, a firma della consigliera Maletti.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 37

Favorevoli 21

Contrari 7

Astenuti 8

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno 2032/1 è approvato.

Passiamo, quindi, alla votazione della risoluzione 3937, a firma Marchetti Daniele e Pelloni.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 40

Favorevoli 14

Contrari 24

Astenuti 0

 

È respinta.

 

La risoluzione 3937 è respinta.

Passiamo ora alla votazione della risoluzione 3938, a firma dei consiglieri Maletti, Zappaterra, Zamboni, Taruffi, Piccinini, Pigoni, Costi, Pillati, Francesca Marchetti, Mori, Caliandro, Bondavalli, Tarasconi, Rontini.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 40

Favorevoli 24

Contrari 0

Astenuti 15

 

È approvata.

 

La risoluzione 3938 è approvata.

L’assessore Felicori ha chiesto la parola.

 

FELICORI, assessore: Non riesco a votare. Non avrebbe registrato l’ultimo voto favorevole e il penultimo contrario.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Va bene, li registriamo noi. Grazie.

 

OGGETTO 1767

Progetto di legge d’iniziativa Consiglieri recante: “Istituzione del servizio di Psicologia di base”. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Bergamini, Bargi, Facci, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Rancan, Pompignoli, Rainieri, Delmonte, Montevecchi, Liverani, Catellani

(Relazione)

(Ordine del Giorno 1767/1 “Non passaggio all’esame degli articoli” - Presentazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora all’oggetto 1767: Proposta di legge d’iniziativa dei consiglieri recante: “Istituzione del servizio di Psicologia di base” (19 10 20), a firma dei consiglieri Pelloni, Bergamini, Bargi, Facci, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Rancan, Pompignoli, Rainieri, Delmonte, Montevecchi, Liverani, Catellani.

Il testo n. 4/2021 è stato licenziato dalla Commissione Politiche per la salute e Politiche sociali nella seduta del 23 luglio 2021 con parere contrario.

Il progetto di legge è composto da 8 articoli.

Il relatore della Commissione, consigliere Simone Pelloni, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Risulta un ordine del giorno, il n. 1767/1, di non passaggio all’esame dell’articolato, a firma della consigliera Maletti.

Consigliere Pelloni, prego.

 

PELLONI: Grazie, presidente.

Io procederei con la relazione. Poi immagino che ci sarà la sospensione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Come preferisce. Lei avrebbe venti minuti a disposizione, per cui se ritiene di farlo proceda pure. Prego.

 

PELLONI, relatore: Inizio con l’analisi della relazione perché ritengo che sia importante ripetere alcuni dati, che sono già stati illustrati parzialmente in Commissione, ma in questa sede, appunto in aula, credo che sia opportuna, vista la rilevanza del tema, una corretta presentazione.

La pandemia da Covid-19 ha aggravato la situazione di disagio psicologico nella società. Secondo le recenti stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, la popolazione colpita da depressione, anche per effetto della pandemia, è passata dal 6 al 13 per cento.

In Italia il trend non è dei migliori: 7 milioni di cittadini tra i 15 e i 74 anni, il 15,1 per cento della popolazione, fanno uso di psicofarmaci. E l’emergenza non può di certo dirsi conclusa. In quest’ottica occorre chiedersi cosa è necessario fare per favorire il benessere e quali decisioni assumere per perseguire saggiamente la tutela della salute e l’appropriatezza delle cure alla persona.

La letteratura internazionale dimostra l’efficacia di modelli di intervento più avanzati, che prevedono la presa in carico del paziente su più livelli. Se si considera la salute come stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia ‒ dati dell’OMS ‒ la prevenzione, la medicina del territorio, l’alta specializzazione, soprattutto il trattamento del disagio psicologico, sociale e l’umanità delle cure vanno individuati come gli ambiti prioritari in cui collocare le risorse per rilanciare una sanità qualitativamente di buon livello. Ne consegue un forte investimento sulla professionalità dello psicologo come condizione importante per compiere una scelta in questa direzione.

La psicologia sanitaria mira, infatti, a individuare e a valutare i fattori psicologici che motivano certi comportamenti o atteggiamenti disfunzionali per la salute e la cura della persona e, conseguentemente, ad attivare adeguate strategie di cambiamento. Tende, ciò, a sviluppare consapevolezza, risorse e abilità per aiutare gli individui e la comunità, a riorganizzare funzionalmente atteggiamenti, comportamenti e stili di vita.

In questo contesto risultano rilevanti il ruolo e le funzioni dello psicologo di base, figura professionale caratterizzata dal legame con il territorio e dalla stretta collaborazione con la medicina di base. Lo psicologo di base, utilizzando le competenze proprie della professione, intercetta una domanda diffusa, solo a volte esplicita, collegata a condizioni di disagio non sempre connotate patologicamente oppure sintomatologie organiche che tradiscono un’origine psichica.

Ricordiamo due esperienze europee piuttosto note, realizzate in Olanda, da psicologici che operano le cure primarie in Gran Bretagna e da psicoterapeuti del progetto Improving Access to Psychological Therapies. Nel primo caso è maggiormente evidente l’analogia dello psicologo di base, così come sta emergendo dalla discussione in corso, mentre nel secondo caso il progetto si definisce più tradizionalmente come trattamento psicoterapeutico dei disturbi psichiatrici riferibili essenzialmente ad ansia e sindromi depressive. In Gran Bretagna il progetto ha coinvolto 6.000 psicoterapeuti per terapie brevi, indirizzato a circa 600.000 persone, con un risparmio verificato di 272 milioni di sterline nel sistema sanitario pubblico.

In Italia, il progetto iniziale relativo allo psicologo di base è stato proposto dalla Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute dell’Università di Roma, La Sapienza, i cui allievi durante il percorso formativo svolgono attività volontaria di tirocinio all’interno di ambulatori della medicina di base, con buoni risultati, oltre a rendere più completa l’offerta verso l’utenza. L’affiancamento dello psicologo al medico di base consente di rileggere i sintomi medici attraverso una nuova legge, e di distinguere chi ha bisogno di specifiche cure mediche da chi invece necessita di un approfondimento psicologico.

La sperimentazione effettuata ha dimostrato come l’integrazione del medico di base con lo psicologo produca un risparmio fino al 31 per cento della spesa farmaceutica, e nel contempo aiuti a prevenire e a risolvere molti problemi di salute, con vantaggi sia per il paziente, sia per il Servizio sanitario nazionale, minori spese per visite specialistiche, esami, farmaci, sia per questo lo stesso medico di base e riduzione del carico di lavoro.

In Italia, purtroppo, non è ancora stata varata una legge che preveda l’istituzione della figura dello psicologo di base all’interno del Servizio sanitario nazionale, seppure una prima proposta in tal senso sia stata depositata in Parlamento già dal 2010.

Negli anni, diverse Regioni hanno attivato percorsi di presa in carico, che prevedono una collaborazione strutturale tra medico e psicologo. Finalmente, negli scorsi mesi, sono state approvate due leggi regionali tese ad istituzionalizzare tale figura: la prima della Regione Campania, la seconda della Regione Puglia.

In Emilia-Romagna sono presenti da diversi anni alcune iniziative di collaborazione tra psicologi e medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Oggi però è necessario superare l’estemporaneità delle singole esperienze. Per questa ragione la presente legge si propone di arrivare ad istituzionalizzare questo percorso, istituendo, anche nella nostra Regione, lo psicologo delle cure primarie per garantire una presa in carico ed un’assistenza globale e continuativa nel tempo.

La figura dello psicologo di base, così come emerge dalla discussione in atto, trova specifica collocazione all’interno del Sistema sanitario nazionale, differenziandosi da quello che era lo psicologo del territorio.

Esistono chiare aree di sovrapposizione tra le problematiche affrontate dallo psicologo di base e quelle dello psicologo del territorio. Le due figure comunque si differenziano oltre che per le istituzioni cui afferiscono, per la specifica dei loro interventi, prevalentemente clinico la prima, più sul versante sociale e assistenziale la seconda.

Allo psicologo di base vanno attribuite funzioni di prima risposta e di filtro delle richieste di salute e di benessere più comuni e la messa in atto di interventi in grado di rispondere ai bisogni psicologici e alla popolazione nell’obiettivo della promozione della salute. La sua attività clinica dovrebbe rivolgersi, quindi, alle persone che, per situazioni legate al contesto di vita, potrebbero sviluppare disturbi sanitari importanti, qualora il disagio presentato non venisse accolto e preso in carico nell’immediato. In tale prospettiva, lo psicologo concorrerebbe a favorire il passaggio dal cosiddetto “modello malattia”, in cui la persona è considerata in base alla diagnosi che ne individua le patologie da trattare, al “modello salute”, in cui, andando oltre la distinzione tra malati e sani, la persona viene aiutata a migliorare il suo atteggiamento nei confronti delle esperienze di vita. L’intervento, perciò, dovrebbe essere breve, rapido e facilmente accessibile.

Lo psicologo di base, figura a nostro avviso da inserire nei dipartimenti di cure primarie, potrebbe essere reperito nell’ambito della specialistica ambulatoriale e svolgere, in rapporto convenzionale con il servizio sanitario regionale, un congruo numero di ore a settimana, valutato in rapporto al numero di abitanti afferenti al distretto, collocato nelle Case della salute, in stretta collaborazione con il medico di base e il pediatra di libera scelta, attraverso interventi soprattutto di counseling psicologico, rivolto al singolo, alla coppia o alla famiglia. Potrebbe svolgere compiti di: intercettare e diminuire il peso crescente dei disturbi psicologici della popolazione costituendo un filtro sia per i livelli secondari di cure che per i pronto soccorso; intercettare i bisogni di benessere psicologici, che spesso rimangono inespressi alla popolazione; organizzare e gestire l’assistenza psicologica decentrata rispetto ad alcuni tipi di cura; realizzare una buona integrazione con i servizi specialistici di ambito psicologico e della salute mentale di secondo livello e con i servizi sanitari più in generale; intercettare e gestire le problematiche comportamentali ed emotive derivate dalla pandemia da Covid-19.

Concludo la relazione di introduzione perché, come relatore, oltre alla presentazione nel merito, come ho fatto, della proposta di legge, e ringrazio ovviamente la collega Stragliati che, per opportunità politica, non ha fatto la relatrice, non ha messo la prima firma, anche se non c’è nessun vincolo di legge, ma per opportunità politica ha concesso a me l’onore di fare questa presentazione come Capogruppo della Commissione Sanità, io ho svolto anche il lavoro da relatore e, quindi, ho cercato di interloquire con l’assessore Donini, ho cercato di interloquire con i colleghi per riuscire a capire su un progetto così importante qual era la volontà dell’aula, qual era l’indirizzo politico. Ebbene, ho voluto rileggere la relazione, perché comunque – forse qualcuno lo prenderà con un pizzico di polemica – questo progetto di legge è datato 16 ottobre 2020. Quindi, già allora c’erano dei dati molto preoccupanti rispetto al bisogno della popolazione e a quelle che potrebbero essere le buone “Politiche”, con la “p” maiuscola, per riuscire a intervenire, ad arginare, portando anche benefici dal punto di vista economico e dal punto di vista sociale. Si parla spesso di disuguaglianze, di povertà, degli ultimi, però, quando c’è da mettere in pratica delle buone politiche... Da ottobre ‒ siamo a settembre ‒ è passato quasi un anno. Questo progetto di legge, forse, ha avuto un record, un periodo di gestazione di nove mesi, almeno.

Non posso che ringraziarla, vicepresidente Marchetti, perché da quando, di fatto, ha assunto la presidenza ha calendarizzato subito questo progetto di legge. Non ho capito perché prima non era stato calendarizzato o non c’è stata interlocuzione su questo tema. Se è un tema che, anche per la maggioranza, come è stato detto, è rilevante, su cui si vuole intervenire, perché non c’è stata la possibilità di avere un dialogo, trovare delle convergenze, trovare la possibilità di iniziare a dare delle risposte su questo tema?

Anche dall’assessore mi è stato detto che il modello della Puglia e il modello della Campania, a cui sicuramente ci riferiamo, hanno incontrato problemi normativi, burocratici eccetera. Alla luce di quell’esperienza, possiamo trovare soluzioni affinché questo progetto di legge possa vedere la luce. Soprattutto, possiamo trovare risposte a un bisogno concreto emergente della popolazione. I dati purtroppo dicono questo. È inutile che facciamo Commissioni su Commissioni in cui parliamo dei problemi, e quando, invece, possiamo mettere in campo... Qualcuno ogni tanto diceva: “Noi, presidente, siamo un organo legislativo”. Ebbene, dalla minoranza, dalla Lega, dai componenti e prevalentemente dalla consigliera Stragliati è arrivata una proposta seria, concreta che, a mio avviso, non meritava per nove mesi di essere lasciata in un cassetto e che solo per termini giuridici è stata messa in discussione.

Addirittura arriva dalla collega Marchetti che dobbiamo tagliare...

 

(interruzione: “Maletti”)

 

PELLONI: Ho letto male la firma. Chiedo scusa. Ho letto male la firma.

 

(interruzioni)

 

PELLONI: No, che tagliamo la discussione. Visto che è un tema su cui mi sembra ci sia interesse, perché da parte dell’assessore mi era stato detto che la Giunta sta cercando delle soluzioni, sarebbe allora una buona cosa che anche il Consiglio e le Commissioni fossero investite di un ruolo che è proprio, quello di legiferare. Spesso ci viene detto che presentiamo solo delle risoluzioni, che non siamo dei risolutori, ma siamo dei legislatori; visto allora che siano dei legislatori, un progetto di legge era qua presentato, era emendabile, era tutto quello che volete. Invece, è stato bocciato.

Probabilmente, presidente, arriverà a breve una proposta da parte della maggioranza sullo stesso tema. Il tema è che comunque abbiamo nove mesi di ritardo rispetto magari ad altre Regioni che già… Ripeto, abbiamo citato delle Regioni che non sono governate da quei cattivi magari della Lega, o del centrodestra, ma due Regioni, credo, a guida centrosinistra, che magari hanno dimostrato sensibilità sul tema e hanno dimostrato anche intraprendenza nel legiferare in tal senso.

Dal punto di vista del relatore, quindi, ho fatto fatica a svolgere il mio compito, nel senso che non ho trovato, tra virgolette, la possibilità. Ho capito che magari a parole c’era convergenza, perché è un tema forse sentito, però non è arrivata nessuna proposta; è arrivato, credo, un ordine del giorno… No, neanche, solo quello legato al taglio dei tempi nell’analisi dell’articolato, seppure sarebbe stato assolutamente interessante…

 

PRESIDENTE (Rainieri): Se vuole, l’aiuto: è per non passare all’articolato…

 

PELLONI: Sì. Solo quello?

Sarebbe invece stato interessante anche lì analizzare articolo per articolo, perché ci sono sicuramente delle proposte, a nostro avviso molto interessanti. Per la maggioranza immagino che non sono interessanti perché non si è voluto dibatterli. A mio avviso sicuramente non sono stati esaustivi il dibattito, il confronto. La politica è anche confronto, e non c’è stato in Commissione, non è stato sufficiente. Sappiamo che in Commissione ci sono tanti punti all’ordine del giorno, quindi non sempre si riesce ad esaurire bene tutti gli argomenti. Poteva essere un buon momento sfruttare questo tempo e quest’aula proprio per analizzarli.

Io ringrazio la collega, prevalentemente Stragliati e tutto il resto del Gruppo per il lavoro che è stato fatto, e i collaboratori del Gruppo della Lega per averci confezionato un’ottima proposta, che purtroppo non trova, mi sembra, neanche la possibilità di avere un franco confronto su un tema che è assolutamente necessario affrontare non solo in termini conoscitivi, ma anche di risposta a un problema, su cui dobbiamo assolutamente intervenire.

Presidente, sono stato anche nei tempi. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Lei è stato bravissimo.

A questo punto apriamo il dibattito generale. Tuttavia, non avendo il tempo per eventualmente far svolgere ai colleghi il proprio intervento, sospendiamo la seduta, che riprenderà alle ore 14,30 con le interpellanze.

Grazie.

 

La seduta ha termine alle ore 13,01

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Pasquale GERACE, Giulia GIBERTONI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, OCCHI Emiliano, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, POMPIGNOLI Massimiliano, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori: Paolo CALVANO, Vincenzo COLLA, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Barbara LORI, Irene PRIOLO, Elena SCHLEIN.

ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il presidente della Giunta Bonaccini,

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta, ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il presidente della Giunta Stefano Bonaccini.

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Alessio MAMMI e i consiglieri Lia MONTALTI, Emma PETITTI e Ottavia SONCINI,

 

Votazioni elettroniche

 

Titolo: 3810 - Inversione dell'ordine dei lavori

 

Presenti al voto:30

Favorevoli/Si:28

Non votanti:2

Assenti:20

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bergamini Fabio; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Mori Roberta; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Rainieri Fabio

 

Assenti

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mumolo Antonio; Petitti Emma; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Titolo: 3810 - votazione proposta (indirizzi per interventi di qualificazione e miglioramento scuole dell'infanzia)

 

Presenti al voto:41

Favorevoli/Si:24

Astenuti:16

Non votanti:1

Assenti:9

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Delmonte Gabriele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Rainieri Fabio

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Montalti Lia; Petitti Emma; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Soncini Ottavia

 

 

Titolo: 2032/1 - votazione odg non passaggio all'esame degli articoli

 

Presenti al voto:37

Favorevoli/Si:21

Contrari/No:7

Astenuti:8

Non votanti:1

Assenti:13

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mumolo Antonio; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Bergamini Fabio; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Stragliati Valentina

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Rainieri Fabio

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Paruolo Giuseppe; Petitti Emma; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Sabattini Luca; Soncini Ottavia

 

 

Titolo:3937 - votazione risoluzione (Fondo Regionale per la Non Autosufficienza) cons. Marchetti D. e Pelloni

 

Presenti al voto:40

Favorevoli/Si:14

Contrari/No:25

Non votanti:1

Assenti:10

 

Favorevoli/Si

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Felicori Mauro

 

Non votanti

Rainieri Fabio

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Petitti Emma; Rancan Matteo; Soncini Ottavia

 

 

Titolo: 3938 - votazione risoluzione (Fondo Regionale per la Non Autosufficienza) cons. Maletti e altri

 

Presenti al voto:41

Favorevoli/Si:25

Astenuti:15

Non votanti: 1

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Felicori Mauro

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Rainieri Fabio

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Montalti Lia; Paruolo Giuseppe; Petitti Emma; Rancan Matteo; Soncini Ottavia

 

Conunicazione ai sensi dell’art. 68 del Regolamento Interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

3794 - Progetto di legge d'iniziativa Giunta: "Modifica all'art. 3, comma 5, della legge regionale 23 dicembre 2004, n. 29 (Organizzazione e finanziamento delle Aziende sanitarie)”. (Delibera di Giunta n. 1202 del 26 07 21).

 

3828 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: 'Promozione della vendita di prodotti sfusi e alla spina sul territorio regionale dell'Emilia-Romagna per ridurre l'impiego degli imballaggi'. (09 08 21) A firma della Consigliera: Zamboni

 

3869 - Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: “Misure urgenti a sostegno del sistema economico ed altri interventi per la modifica dell’ordinamento regionale”. (Delibera di Giunta n. 1327 del 24/08/2021)

 

3921 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Valorizzazione del pensiero e dell'opera di Guglielmo Marconi in occasione del centocinquantesimo anniversario della nascita". (13 09 21) A firma del Consigliere: Mastacchi

 

È stato presentato il seguente progetto di proposta di legge alle Camere:

 

3830 - Progetto di proposta di legge alle Camere, ai sensi dell'art. 121, comma 2, della Costituzione, recante: "Incentivi per garantire la presenza di medici nei presidi ospedalieri e territoriali delle zone disagiate e/o interne. Modifiche al decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 ‘Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421’". (10 08 21) A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Tagliaferri, Lisei

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

INTERROGAZIONI

 

3780 - Interrogazione a risposta scritta circa la decisione del Comune di Piacenza di annullare l'iniziativa culturale presso il Centro di aggregazione Polivalente di Spazio 4. A firma del Consigliere: Amico

 

3781 - Interrogazione a risposta scritta circa l'aumento delle tariffe idriche a carico delle aziende agricole e zootecniche. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3782 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per modificare il calendario della caccia al colombaccio. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3783 - Interrogazione a risposta scritta sulla gestione della scuola comunale di Musica del Comune di Cervia da parte della Scuola di arti e mestieri Angelo Pescarini. A firma del Consigliere: Lisei

 

3784 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità per garantire l’accesso e la fruizione dei percorsi formativi per OSS alle persone disoccupate, al fine di incentivarne il reinserimento lavorativo. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Pelloni

 

3785 - Interrogazione a risposta scritta circa le condizioni di disagio per il traffico veicolare su ruota, generate dall'inagibilità del ponte Savigno (BO). A firma del Consigliere: Lisei

 

3786 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure di sostegno da adottare nei confronti delle squadre regionali di pallacanestro, pallavolo ed altri sport. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3787 - Interrogazione a risposta scritta circa i contributi economici erogati dall'Unione Terre d'Argine a soggetti privati per la realizzazione di progetti di inclusione destinati a minori con disabilità. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3788 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da porre in essere per garantire il ritorno a scuola in sicurezza e per prevenire il contagio da COVID-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3789 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di attuazione della legge regionale n. 12 del 2013 "Disposizioni ordinamentali e di riordino delle forme pubbliche di gestione nel sistema dei servizi sociali e socio-sanitari. Misure di sviluppo e norme di interpretazione autentica in materia di aziende pubbliche di servizi alla persona”. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3790 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito a problematiche relative al rilascio delle certificazioni verdi per i vaccinati già guariti da SARS-CoV-2. A firma del Consigliere: Castaldini

 

3792 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative che la Regione intende mettere in campo a sostegno delle comunità colpite dall'eccezionale ondata di maltempo di lunedì 26 luglio. A firma dei Consiglieri: Costa, Mori, Gerace, Daffada', Zappaterra, Caliandro, Maletti, Costi, Rontini, Bulbi, Tarasconi, Mumolo, Montalti, Sabattini, Fabbri

 

3795 - Interrogazione a risposta scritta circa la distribuzione degli incentivi regionali tra le categorie professionali impegnate a far fronte all’emergenza pandemica. A firma del Consigliere: Lisei

 

3796 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da intraprendere per accelerare il riconoscimento del vaccino Sputnik da parte dell’EMA e per garantire, nel frattempo, la concessione del Green Pass ai cittadini a cui è stato somministrato. A firma della Consigliera: Rossi

 

3797 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di accesso allo SPID con OTP (one time password), tramite SMS, per coloro che non siano in possesso di smartphone. A firma della Consigliera: Piccinini

 

3799 - Interrogazione a risposta scritta circa l'avanzamento dei lavori di riqualificazione del tratto stradale compreso tra viale Pepoli e la rotonda Bernardini, a Bologna. A firma del Consigliere: Castaldini

 

3801 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai termini stabiliti per la segnalazione dei danni arrecati al patrimonio dei privati dall’eccezionale ondata di maltempo del 26 luglio scorso. A firma della Consigliera: Piccinini

 

3802 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di applicazione, presso il Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna, delle disposizioni inerenti l’orario di lavoro, previste dal CCNL, Comparto Sanità. A firma del Consigliere: Lisei

 

3803 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire il rispetto delle norme sanitarie e anti-contagio durante gli eventi in programma nell’edizione 2021 de "La Notte Rosa". A firma della Consigliera: Castaldini

 

3804 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure di sostegno da porre in essere a seguito degli eventi atmosferici calamitosi che hanno colpito il territoriale regionale lo scorso 26 luglio, con particolare riferimento alle province di Parma e Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3806 - Interrogazione a risposta scritta riguardante le richieste di contributo affitto presentate nel 2021. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3807 - Interrogazione a risposta scritta circa modalità e tempistiche di svolgimento degli esami per l’abilitazione alla ricerca e alla raccolta dei tartufi e circa le azioni da porre in essere a sostegno di questa attività. A firma dei Consiglieri: Rancan, Bargi, Catellani, Delmonte, Facci, Liverani, Montevecchi, Rainieri

 

3809 - Interrogazione a risposta scritta circa la concessione di locali a prezzo calmierato da parte del comune di Modena all’associazione AIW (Association for Integration of Women). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3811 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere precisazioni in merito all’aggiornamento del Prezziario Regionale dei Lavori Pubblici. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3812 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per superare le criticità relative al trasporto pubblico, al fine di garantire, da settembre, una ripresa in sicurezza delle attività scolastiche e lavorative. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3815 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela degli operatori che guidano veicoli adibiti all’espletamento di operazioni di emergenza. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3816 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure che la Regione intende adottare al fine di incentivare la pratica sportiva in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3818 - Interrogazione a risposta scritta sulla dotazione della Regione Emilia-Romagna di strumenti di cyber sicurezza, cyber intelligence e antivirus e se, alla luce del gravissimo attacco informatico che sta subendo la Regione Lazio, abbia intenzione di effettuare investimenti nelle tecnologie di difesa più avanzate. A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Lisei

 

3820 - Interrogazione a risposta scritta circa la modifica della quantità giornaliera di raccolta del tartufo nero e l’istituzione di un numero unico per la vigilanza. A firma dei Consiglieri: Rancan, Bargi, Catellani, Liverani, Rainieri, Delmonte, Montevecchi, Facci, Pompignoli

 

3821 - Interrogazione a risposta scritta in merito agli errori generati dal sistema dell'Hub vaccinale Casa del Teatro di Montecchio Emilia (RE) per il rilascio del Green Pass e per allineare i sistemi sul territorio dell’Ausl di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Delmonte

 

3822 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per consentire ai cittadini emiliano-romagnoli di effettuare tamponi gratuiti su tutto il territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Catellani, Occhi, Bergamini, Pelloni, Stragliati, Marchetti Daniele, Liverani, Facci, Bargi, Pompignoli, Rainieri, Rancan

 

3823 - Interrogazione a risposta scritta circa azioni per la tutela dei caprioli e in particolare di quelli presenti dentro l’area dell’aeroporto di Rimini. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3824 - Interrogazione a risposta scritta circa il coordinamento delle azioni per il diritto d'accesso alle strutture sanitarie delle persone anziane malate e non autosufficienti. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3825 - Interrogazione a risposta scritta circa i lavori nell'alveo del torrente Ausa presente nel territorio del comune di Bertinoro (FC). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3826 - Interrogazione a risposta scritta circa il deflusso minimo vitale del fiume Enza con particolare riferimento alla salvaguardia, a valle della derivazione ad uso irriguo, dell’Oasi 'Casse d’Espansione dell’Enza', dei 'Fontanili di Gattatico e Fiume Enza' e di 'Cronovilla'. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3827 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte alla carenza di medici di base nella provincia di Modena e nell'intero territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Occhi, Bergamini, Pompignoli, Delmonte, Bargi, Catellani, Liverani, Montevecchi, Marchetti Daniele, Stragliati, Facci, Rainieri, Rancan

 

3829 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire il diritto all'accesso alla rete idrica pubblica, anche per le 'case sparse' prive di allaccio alla rete stessa nei comuni della Regione. A firma della Consigliera: Piccinini

 

3831 - Interrogazione a risposta circa il sostegno economico e tecnico per la risintonizzazione delle televisioni e installazione di nuovi decoder per il ricevimento del segnale digitale terrestre. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3832 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche derivanti dall'attività di un'azienda di ceramica sita a Mordano (BO). A firma della Consigliera: Piccinini

 

3833 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di accesso per le visite ai degenti, da parte dei parenti, nel reparto Geriatria del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

3834 - Interrogazione a risposta scritta circa il piano attuativo da adottare per garantire l'avvio in sicurezza del nuovo anno scolastico. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3835 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione degli enti gestori delle strutture socio-sanitarie alla luce degli effetti derivati dalla pandemia da Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3836 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato dei lavori per il completamento dell'asse autostradale Ti-Bre, con particolare riferimento al tratto di competenza regionale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3837 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di calcolo delle maggiorazioni delle tariffe di accesso alla rete autostradale da parte dei diversi gestori. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3838 - Interrogazione a risposta scritta circa i dati disponibili relativi alla vaccinazione anti COVID-19 del personale docente scolastico di ogni ordine e grado della regione. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3839 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare al fine di prevenire la formazione di aggregazioni giovanili violente di strada. A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Costa, Zappaterra, Mori, Rossi, Rontini, Pillati, Mumolo, Bulbi, Daffada', Montalti, Marchetti Francesca, Fabbri

 

3840 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per aprire un confronto sulla tematica del "fine vita". A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3841 - Interrogazione a risposta scritta circa la mancata erogazione dell'indennità di cui art.44 CCNL 1995 agli operatori sanitari del Pronto Soccorso ostetrico ginecologico dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna Policlinico Sant'Orsola-Malpighi. A firma del Consigliere: Lisei

 

3842 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per scongiurare i furti avvenuti presso le auto posteggiate nel parcheggio dell’Ospedale di Castel San Pietro Terme (BO). A firma del Consigliere: Lisei

 

3843 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per efficientare le linee ferroviarie, scongiurando interruzioni nelle tratte e relativi disagi per i passeggeri. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3844 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi e le modalità di erogazione del "fondo affitti" a sostegno dei nuclei familiari in difficoltà, con particolare riferimento alla situazione presente a Imola (BO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

3845 - Interrogazione a risposta scritta circa i disagi registrati nella giornata del 14 agosto ai danni dei passeggeri della linea ferroviaria Bologna-Rimini, con particolare riguardo a quanto accaduto sul treno Ancona-Piacenza. A firma dei Consiglieri: Occhi, Catellani, Rainieri, Pompignoli, Pelloni, Facci, Delmonte

 

3846 - Interrogazione a risposta scritta circa il mancato rinnovo delle concessioni per i 57 capanni da pesca, collocati sull’asta idraulica dei Fiumi Uniti (FE). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3847 - Interrogazione a risposta scritta circa il monitoraggio acustico sull'intero percorso del People Mover. A firma del Consigliere: Lisei

 

3848 - Interrogazione a risposta scritta circa le motivazioni che hanno portato Terme di Salsomaggiore e Tabiano Spa a non aderire alla convenzione tra Trenitalia e Federterme. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

3849 - Interrogazione a risposta scritta circa il contrasto dell'abbandono nell’ambiente di mozziconi di sigarette, prodotti da fumo e rifiuti di piccole e piccolissime dimensioni. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3850 - Interrogazione a risposta scritta circa la azioni da porre in essere per prevenire il diffondersi degli incendi nel territorio regionale e le azioni volte a contenerne il fenomeno, specie nei mesi estivi. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3851 - Interrogazione a risposta scritta circa il trattamento retributivo, così come previsto per i dipendenti di istituti e imprese di vigilanza dall’art.109 del CCNL, per i lavoratori addetti ai servizi di vigilanza e portierato presso le sedi della Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Lisei

 

3852 - Interrogazione a risposta scritta circa la riorganizzazione dei vari dipartimenti che compongono l’AOSP Sant’Orsola di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

3854 - Interrogazione a risposta scritta circa l'apertura di un confronto con la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche per garantire l'assistenza domiciliare. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3855 - Interrogazione a risposta scritta circa la carenza di personale presso i presidi ospedalieri dell'Appennino bolognese, con particolare riguardo all'Ospedale di Loiano. A firma del Consigliere: Lisei

 

3856 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza di un carico di grano, non conforme alla normativa vigente in materia di sicurezza alimentare, sbarcato e stoccato presso il porto di Ravenna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3858 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni che è possibile attuare affinché il reato di ecocidio sia riconosciuto tra i reati perseguibili dalla Corte Penale Internazionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3860 - Interrogazione a risposta scritta circa le dinamiche sull'economia e l'impatto a carico delle famiglie derivante dall'aumento dei prezzi. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3861 - Interrogazione a risposta scritta circa l'obbligo del certificato verde per gli accompagnatori di pazienti presso le strutture di degenza ospedaliera e pronti soccorso. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3862 - Interrogazione a risposta scritta circa gli esiti della gara per l'affidamento della gestione del nuovo gattile di Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3863 - Interrogazione a risposta scritta circa il bando 2021 per la concessione di contributi alle imprese dell’informazione locale e le campagne di comunicazione sulla pandemia da COVID-19. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3864 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di crisi dell'agricoltura provocato dalla siccità, con particolare riferimento alla provincia di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3866 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'autorizzazione dei lavori di perforazione di un nuovo pozzo per l'estrazione del metano nel comune di Lugo (RA). A firma della Consigliera: Zamboni

 

3868 - Interrogazione a risposta scritta circa il rilascio della certificazione di esenzione alla vaccinazione anti SARS-COV2. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3870 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza, in vista della riapertura delle scuole, di un piano per lo screening che preveda anche l'utilizzo dei test salivari per il COVID-19. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini

 

3873 - Interrogazione a risposta scritta circa le notizie riguardanti la presunta violazione di provvedimenti di quarantena da parte di alcuni ospiti di una struttura per richiedenti asilo di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

3874 - Interrogazione a risposta scritta circa i contributi erogati a sostegno dei taxisti e auto a noleggio con conducente (NCC). A firma del Consigliere: Lisei

 

3875 - Interrogazione a risposta scritta circa l’inserimento dei tamponi salivari antigenici quale strumento per il rilascio del Green Pass. A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Lisei

 

3876 - Interrogazione a risposta scritta circa lo screening prenatale ospedaliero (NIPT), nell'ambito dell'AUSL di Modena, per le pazienti seguite da ginecologi in libera professione. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3877 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le azioni da porre in essere per aumentare il numero di accessi che gli utenti di Lepida ID possono effettuare attraverso la ricezione di una OTP via SMS, in considerazione della possibilità di accedere al Fascicolo Sanitario Elettronico tramite credenziali SPID. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3880 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per l’avvio dell’anno scolastico in condizioni di sicurezza, con particolare riferimento ai trasporti pubblici. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3881 - Interrogazione a risposta scritta circa le difficoltà a mantenere aperto un presidio dotato di medici specialisti del soccorso a Farini (PC). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3882 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione aggiornata degli organici in Regione Emilia-Romagna per quanto riguarda il personale docente e l’avvio in sicurezza del prossimo anno scolastico. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Tarasconi, Zappaterra, Montalti, Bondavalli, Fabbri, Bulbi, Pillati, Sabattini, Daffada', Caliandro, Rontini

 

3883 - Interrogazione a risposta scritta circa il rilascio dei Green Pass generati a seguito dell'esito negativo del tampone. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

3884 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato delle prenotazioni per prestazioni sanitarie all'interno dell'AUSL di Imola (BO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

3885 - Interrogazione a risposta scritta circa l'accorpamento di classi previsto nella scuola media di Agazzano (PC). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3886 - Interrogazione a risposta scritta circa l'adozione di linee guida regionali per indirizzare gli atenei emiliano-romagnoli verso l'adozione della didattica mista, quale modalità di erogazione della didattica nell'a.a. 2021/2022, al fine di garantire a tutti la piena fruibilità delle lezioni universitarie. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3887 - Interrogazione a risposta orale in commissione sul progetto di ampliamento e trasformazione in scalo cargo dell'aeroporto di Parma. A firma della Consigliera: Zamboni

 

3889 - Interrogazione a risposta scritta per sollecitare la promozione di azioni in favore della riduzione e della progressiva abolizione della "Tampon tax" cioè l'aliquota IVA sui prodotti di igiene intima femminile. A firma dei Consiglieri: Rossi, Marchetti Francesca, Sabattini, Montalti, Mori, Bondavalli, Mumolo, Pillati, Daffada', Caliandro, Rontini, Bulbi

 

3891 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per sostenere la popolazione e le attività economiche dell'Alta Valtrebbia per i danni subiti a seguito del crollo del Ponte Lenzino. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3892 - Interrogazione a risposta scritta circa il caso di un'azienda romagnola che avrebbe detratto dalla busta paga dei dipendenti il costo dei tamponi per il monitoraggio del COVID-19. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3893 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per fornire un contributo economico a quei soggetti che intendessero dotarsi del sistema “chiusini” per l'abbattimento dei cinghiali e per valutare la possibilità di attivare una sperimentazione a Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3894 - Interrogazione a risposta scritta circa affermazioni negazioniste, omofobe e razziste, espresse qualche anno fa su un blog e attribuite a un dirigente scolastico di una scuola media di Piacenza. A firma delle Consigliere: Marchetti Francesca, Tarasconi, Bondavalli

 

3895 - Interrogazione a risposta scritta sulle azioni messe in campo dalla Regione nei confronti di coloro che non possono sottoporsi al vaccino anti Covid 19 e che necessitano di una certificazione attestante l’impossibilità di vaccinarsi. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3896 - Interrogazione a risposta circa il ritardo nel rilascio del Green Pass ad uno studente piacentino che ha completato il ciclo vaccinale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3897 - Interrogazione a risposta scritta circa alcune criticità riscontrate nel rilascio degli abbonamenti gratuiti al trasporto pubblico, destinati agli studenti emiliano-romagnoli iscritti alle scuole secondarie di secondo grado. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3899 - Interrogazione a risposta scritta circa il ritardo nel termine dei lavori del Pronto Soccorso di Correggio (RE). A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

3900 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito agli atti vandalici che si sono registrati nella provincia di Parma, in concomitanza con l'apertura della stagione della caccia 2021/2022. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

 

3901 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a sostegno delle famiglie per l'inizio del nuovo anno scolastico 2021/2022. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3902 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le tempistiche dell’utilizzo dei test salivari antigenici rapidi sul territorio regionale, in particolare nell’ambito della convenzione avviata con le farmacie. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3903 - Interrogazione a risposta scritta circa la richiesta di esibizione del Green Pass ad una paziente per l’accesso al Pronto Soccorso del Policlinico di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3904 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per ridurre i prezzi di vendita dei tamponi antigenici rapidi. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3905 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni necessarie per velocizzare la pratica di rilascio di Green Pass, dotati di QR code, attestanti l’esito negativo al tampone antigenico rapido. A firma del Consigliere: Lisei

 

3907 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato degli istituti scolastici in Emilia-Romagna, in particolare per quanto attiene la salvaguardia della sicurezza e della salute del personale e degli studenti. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3908 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla somministrazione a campione di tamponi antigenici rapidi all’interno delle scuole primarie e secondarie di primo grado. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3909 - Interrogazione a risposta orale in Commissione in merito alle problematiche ambientali rilevate presso l'insediamento produttivo di Florim Ceramiche SpA situato a Mordano (BO). A firma della Consigliera: Pigoni

 

3910 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla diffusione del Covid-19 all'interno delle Case Residenza Anziani del territorio ferrarese e per conoscere la tempistica della somministrazione della terza dose di vaccino ai loro ospiti ed operatori. A firma del Consigliere: Bergamini

 

3911 - Interrogazione a risposta scritta circa l'impossibilità di prenotare la seconda dose di vaccino per i cittadini che hanno ricevuto la prima presso i punti vaccinali accessibili senza prenotazione del territorio imolese, ma che risiedono in altri comuni. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

3912 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di riconoscere l'abbonamento gratuito per i mezzi pubblici anche agli studenti residenti in Emilia-Romagna iscritti a scuole superiori o istituti tecnici o professionali siti fuori regione. A firma della Consigliera: Rossi

 

3915 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere il numero di daini della Pineta di Classe (RA) e del Lido di Volano (FE) destinati ad allevamenti da carne. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3916 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le operazioni di rimozione del relitto della Berkan B ormeggiato nella Pialassa dei Piomboni a Ravenna. A firma della Consigliera: Zamboni

 

3917 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da adottare per correggere le criticità riscontrate nelle procedure informatiche che consentono agli studenti aventi diritto di richiedere l'abbonamento gratuito ai mezzi pubblici per coprire il percorso casa-scuola. A firma dei Consiglieri: Paruolo, Zappaterra, Costi, Pillati, Daffada', Soncini, Sabattini, Tarasconi, Bulbi

 

3918 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di controllo dei certificati dei docenti che hanno scelto di non sottoporsi al vaccino anti-Covid. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3919 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di velocizzare la pratica di rilascio delle corrette certificazioni verdi, alla luce dell'imminente ripresa dell'anno accademico. A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo

 

3920 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative da intraprendere per scongiurare decisioni che mettano a repentaglio la piena operatività del Polo Chimico di Ferrara. A firma delle Consigliere: Zappaterra, Costi

 

3922 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le azioni da porre in essere per il potenziamento dell'operatività dei nuclei cinofili antidroga . A firma dei Consiglieri: Rainieri, Pompignoli, Delmonte, Rancan, Facci, Occhi, Catellani, Marchetti Daniele, Stragliati, Bargi, Pelloni, Bergamini, Montevecchi, Liverani

 

3923 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se sarà emanato un nuovo bando per la qualificazione e il miglioramento del patrimonio impiantistico sportivo regionale e con quale tempistica. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

3924 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa i contenuti di un piano per il lavoro nell'industria turistica a sostegno della ripartenza del settore. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

3925 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le misure du perfezionamento, da parte del Governo, del processo per la definizione della procedura di delega all'utilizzo dello SPID. A firma della Consigliera: Piccinini

 

3926 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le criticità presenti nello scarico dei dati nel Fascicolo Sanitario Elettronico. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3927 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le iniziative che si intendano assumere per migliorare nell'immediato la percorrenza della A1 nel tratto Piacenza - Modena e quali per la realizzazione della quarta corsia. A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Mori, Costa, Daffada'

 

3928 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere affinché la Giunta riveda la L.R. n° 24/2001 sull'edilizia pubblica. A firma del Consigliere: Facci

 

3929 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa gli investimenti relativi ai fondamentali interventi di riqualificazione e ristrutturazione del complesso delle Terme di Porretta, nel Comune di Alto Reno Terme (BO). A firma del Consigliere: Taruffi

 

3930 -Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per una ripresa in sicurezza dell'anno scolastico 2021/2022, soprattutto per evitare il sovraffollamento delle aule. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3931 -Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa i progetti finanziati con la prima tranche di fondi PNRR e la relativa programmazione strategica. A firma della Consigliera: Castaldini

 

INTERPELLANZA

 

3859 - Interpellanza circa le azioni che è possibile attuare al fine di giungere, attraverso la riforma del codice civile, al riconoscimento degli animali come esseri senzienti. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

RISOLUZIONI

 

3791 - Risoluzione per impegnare la Giunta a tenere conto, nella trattativa per la sottoscrizione del nuovo “Accordo per la Gestione dei Rifiuti Urbani nel Termovalorizzatore di Forlì” e nella stesura del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti, delle linee guida contenute nella mozione approvata il 19 luglio 2021 dal Consiglio Comunale di Forlì. (28 07 21) A firma del Consigliere: Pompignoli

 

3798 - Risoluzione per impegnare la Giunta a verificare con Lepida SpA la possibilità di estendere, a partire dal 1° settembre 2021, il numero di accessi allo SPID con OTP (one time password), tramite SMS, per coloro che non possiedono uno smartphone. (29 07 21) A firma della Consigliera: Piccinini

 

3808 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni a sostegno dei professionisti di medicina generale, in particolare di coloro che prestano servizio in aree disagiate. (03 08 21) A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3813 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad incrementare le risorse umane e finanziarie destinate alle attività di prevenzione e protezione dai rischi in ambito lavorativo e a definire il Piano Mirato di Prevenzione e i Piani di Prevenzione Tematici, previsti dal Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025. (04 08 21) A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3814 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad utilizzare tutti gli strumenti in proprio possesso, normativi ed economici, per tutelare i brand industriali, le maestranze locali e l'occupazione dei lavoratori, scongiurando ulteriori chiusure o fallimenti o spostamenti di produzione di aziende emiliano-romagnole. (04 08 21) A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3817 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a trovare le risorse affinché i cittadini emiliano-romagnoli possano effettuare su tutto il territorio regionale tamponi gratuiti. (05 08 21) A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Tagliaferri, Lisei

 

3819 - Risoluzione per impegnare la Giunta a destinare maggiori finanziamenti al settore agricolo colpito da eventi climatici avversi. (06 08 21) A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3853 - Risoluzione per tenere alta l'attenzione su quanto sta succedendo in Afghanistan, sostenendo le iniziative di solidarietà, accoglienza e concreta vicinanza a tutti i livelli al popolo afghano e in particolare alle donne, alle ragazze e alle bambine. (19 08 21) A firma dei Consiglieri: Mori, Amico, Zappaterra, Costa, Soncini, Pillati, Rossi, Tarasconi, Mumolo, Bondavalli, Gerace, Maletti, Daffada', Caliandro, Sabattini, Rontini, Montalti, Marchetti Francesca, Fabbri, Bulbi

 

3857 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare azioni, in tutte le sedi possibili, affinché il reato di ecocidio sia riconosciuto nel novero dei reati perseguibili dalla Corte Penale Internazionale. (20 08 21) A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3865 - Risoluzione per sostenere l’adozione di misure di accoglienza e forme di aiuto (quali borse di studio) per studentesse, studenti e docenti esuli afghani nelle Università, negli ISIA, nei Conservatori e nelle Accademie delle Belle Arti emiliano-romagnole, oltre che nelle Scuole della regione. (23 08 21) A firma della Consigliera: Piccinini

3867 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi per esprimere contrarietà all’attività di ricerca mineraria nell’area compresa tra i comuni di Berceto e Borgo Val di Taro (PR). (24 08 21) A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

3871 - Risoluzione per impegnare la Giunta a stanziare le risorse necessarie affinché vengano garantiti tamponi gratuiti per i cittadini che per decisione medica non possano essere sottoposti al vaccino. (25 08 21) A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3872 - Risoluzione per impegnare la Giunta a stanziare le risorse affinché vengano garantiti tamponi gratuiti per gli studenti universitari con cadenza necessaria e sufficiente per ottenere il Green Pass, necessario per frequentare le lezioni in presenza. (25 08 21) A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3878 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad aumentare il numero di accessi che gli utenti di Lepida ID, soprattutto emiliano-romagnoli, possono effettuare attraverso la ricezione di una OTP via SMS. (27 08 21) A firma della Consigliera: Castaldini

 

3879 - Risoluzione per impegnare la Giunta affinché solleciti il Governo ad uniformare l'acronimo (DAE) a quello utilizzato negli altri Stati europei (AED), a valutare l'istituzione di un apposito segnale stradale indicante i defibrillatori e un censimento di questi ultimi su tutto il territorio nazionale, al fine di creare una mappa interattiva. (30 08 21) A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Mori, Costa, Pillati, Costi, Zappaterra, Daffada', Sabattini, Montalti, Caliandro, Rontini, Soncini

 

3890 - Risoluzione per impegnare la Giunta e l’Assemblea a sostenere l’iniziativa “Stop Tampon Tax!”, con l’obiettivo di giungere all’abolizione o ad una consistente riduzione dell’IVA sui prodotti per l’igiene intima femminile. (01 09 21) A firma della Consigliera: Piccinini

 

3898 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a richiedere il perfezionamento da parte del Governo del processo per la definizione della procedura di delega all’utilizzo dello SPID. (03 09 21) A firma della Consigliera: Piccinini

 

3906 - Risoluzione per impegnare la Giunta a far fronte ai danni subiti dal territorio emiliano-romagnolo, a seguito di eventi estremi legati al cambiamento climatico e a porre in essere le azioni necessarie ad una preventiva messa in sicurezza finalizzata alla riduzione del rischio idrogeologico. (07 09 21) A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3913 - Risoluzione per impegnare la Giunta e l'Assemblea a rafforzare l'attenzione della Regione rispetto alla tutela degli animali e contro la vivisezione e a realizzare un percorso per la revisione e l'aggiornamento della legge regionale n. 20 del 2002 "Norme contro la vivisezione". (09 09 21) A firma della Consigliera: Piccinini

 

3914 - Risoluzione in merito all'introduzione dell'obbligo del casco per l'uso del monopattino elettrico anche da parte dei maggiorenni. (09 09 21) A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

 

3376 - Interrogazione a risposta scritta circa il sistema di gare d’appalto per il servizio di lavanolo (servizio sanitario integrato di noleggio, ricondizionamento, sterilizzazione e logistica dei dispositivi tessili), delle AUSL del territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Daffada', Montalti, Fabbri, Rontini, Tarasconi, Sabattini

 

3384 - Interrogazione a risposta scritta riguardante l'attuale situazione del pronto soccorso dell'Ospedale di Castel San Giovanni (Piacenza). A firma del Consigliere: Stragliati

 

3388 - Interrogazione a risposta scritta sui lavori relativi alla bretella Campogalliano-Sassuolo e all'autostrada Cispadana. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3391 - Interrogazione a risposta scritta sull'andamento della somministrazione di vaccini nell'Ausl Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3392 - Interrogazione a risposta scritta sui lavori da effettuare al più presto per ridurre la pericolosità della SP12 di Parma Fidenza-Soragna, in particolare nel tratto che attraversa la frazione di Chiusa Ferranda. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

3393 - Interrogazione a risposta scritta circa la campagna vaccinale per gli over 40. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3394 - Interrogazione a risposta scritta circa la piena ripresa dell'attività sanitaria ordinaria. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3398 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche presenti nella campagna vaccinale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3399 - Interrogazione a risposta scritta circa il periodo di quarantena ed i relativi esami al rientro da viaggi da Stati extra Ue o extra Shengen, da Romania e da Bulgaria. A firma del Consigliere: Rancan

 

3403 - Interrogazione a risposta scritta sulla carenza di organico all'ospedale Rizzoli di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

3405 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla formazione degli operatori dei corsi di orientamento e mobilità per non vedenti o gravi ipovedenti. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3408 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione ripetutasi in data 19 Maggio 2021 davanti all'Hub vaccinale di Reggio Emilia, localizzato presso il Polo Fieristico. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani

 

3409 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali risultati abbiano raggiunto, allo stato attuale, gli interventi preventivi fin qui adottati per il contenimento della diffusione della zanzara. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Facci, Occhi, Delmonte, Rainieri, Pelloni, Pompignoli

 

3414 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di consentire ai parenti dei pazienti ricoverati nella Stroke Unit dell’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, nel rispetto delle norme di prevenzione e sicurezza, la possibilità di visita quotidiana. A firma del Consigliere: Lisei

 

3416 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'aumento di rifiuti previsti per il termovalorizzatore di Ferrara. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3418 - Interrogazione a risposta scritta circa la concessione, ai lavoratori frontalieri, della possibilità di vaccinarsi a San Marino, anche attraverso l’uso del vaccino Sputnik V. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3419 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai percorsi ciclabili di Soliera (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3424 - Interrogazione a risposta scritta circa l'intenzione di attivare la giornata denominata “il vaccino rende maturi” per vaccinare i maturandi emiliano-romagnoli. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3426 - Interrogazione a risposta scritta sulle modalità di accesso al territorio per i turisti provenienti da Stati extra Unione Europea. A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Lisei

 

3436 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di effettuare screening da parte delle farmacie convenzionate anche al di fuori della propria sede. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3440 - Interrogazione a risposta scritta sul bando per la riqualificazione del polo di Sant'Agostino (Mo). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3441 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di manutenzione delle infrastrutture, viadotti e impianti di risalita turistici. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3442 -Interrogazione a risposta orale in commissione circa la Cooperativa Agricola del Bidente.A firma del Consigliere: Pompignoli

 

3443 - Interrogazione a risposta scritta sull'infortunio sul lavoro nella sede di Bazzano di TTE RAPIDPRESS e sulle azioni della Regione per migliorare la sicurezza sul lavoro. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico

 

3449 - Interrogazione a risposta scritta circa la proroga dei termini per la presentazione dei PUG. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3450 - Interrogazione a risposta scritta circa le competenze e abilitazioni degli infermieri del 118, in relazione alle procedure per ambulanza con infermiere a bordo. A firma del Consigliere: Lisei

 

3451 - Interrogazione a risposta scritta sul sostegno ai disegni di legge relativi al riconoscimento e alla valorizzazione della figura dell'autista soccorritore. A firma della Consigliera: Piccinini

 

3452 - Interrogazione a risposta scritta circa il personale medico ed infermieristico assunto con contratti COVID in scadenza il 30 giugno. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3453 - Interrogazione a risposta scritta circa la mancata vaccinazione di un cittadino che aveva rifiutato in precedenza AstraZeneca presso l'hub vaccinale di Bologna Fiera. A firma del Consigliere: Lisei

 

3454 - Interrogazione a risposta scritta sul rinvio a lungo termine dell'appuntamento per la vaccinazione anti covid-19 presso l'Ospedale di Vaio a Fidenza di una anziana allergica. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

3456 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le cause della carenza di personale infermieristico nella regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3457 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere affinché venga garantito il tempo - scuola strutturato su quaranta ore settimanali (ossia dalle 8:30 alle 16:30 dal lunedì al venerdì, escludendo la frequentazione al sabato mattina) per le future classi prime della scuola primaria di Caorso (Piacenza).              A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati

 

3459 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione debitoria delle Terme di Salsomaggiore e Tabiano s.p.a. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3460 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza di un possibile conflitto di interessi presso una Unità Operativa Complessa del Policlinico Sant'Orsola in Bologna. A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri

 

3463 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità e i tempi di attesa dei cittadini cinquantenni e più giovani per la vaccinazione anticovid. A firma del Consigliere: Lisei

 

3469 - Interrogazione a risposta scritta sui sanitari guariti da Covid 19 e obbligo vaccinale. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3470 - Interrogazione a risposta scritta circa le tempistiche dell'apertura della nuova Casa della Salute in Val d’Arda. A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati

 

3474 - Interrogazione a risposta scritta circa il reperimento delle risorse necessarie per scongiurare la formazione di due pluriclassi all’interno delle scuole di Gropparello e Vigolo Marchese. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

 

3476 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di presentare domanda di part-time per i dipendenti del Policlinico Sant’Orsola – Malpighi. A firma del Consigliere: Lisei

 

3479 - Interrogazione a risposta scritta in riferimento all'assenza di Medici di Base nel Comune di Cotignola. A firma del Consigliere: Liverani

 

 

3480 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire le lezioni scolastiche in presenza, anche in relazione al considerevole calo dei contagi nella fascia di età 0-18 anni. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3481 - Interrogazione a risposta scritta sulla mancanza di un regolamento che disciplini la presenza delle antenne di telefonia mobile nel comune di Gatteo (FC). A firma della Consigliera: Montalti

 

3482 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per incentivare la sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso la prevenzione aziendale. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni

 

3484 - Interrogazione a risposta scritta circa i controlli dei passeggeri provenienti da paesi con alta diffusione di varianti Covid quali, ad esempio, l’India. A firma del Consigliere: Lisei

 

3487 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere volte a garantire la vaccinazione contro il Covid-19 ai donatori regolari di sangue. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3488 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da intraprendere per fronteggiare il pensionamento anticipato dei medici di base e le conseguenti carenze nella continuità assistenziale sul territorio. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3489 - Interrogazione a risposta scritta circa l'accesso alle vaccinazioni per i cittadini ricompresi nella fascia d'età 40 - 50 anni. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3491 - Interrogazione a risposta scritta in merito all’accordo triennale fra la Regione Emilia-Romagna e la Prefettura di Bologna- UGT per la promozione della sicurezza integrata. A firma della Consigliera: Piccinini

 

3492 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'opportunità di incrementare le risorse destinate ai Servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (PSAL) delle Ausl, anche a fronte della segnalata contrazione del personale, nonostante gli obiettivi e i compiti da assolvere. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

3493 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione del centro storico di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3497 - Interrogazione a risposta scritta circa la campagna vaccinale durante la stagione turistica. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3498 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa alle scorte di vaccini in relazione alla possibilità per i cittadini di ogni età di prenotare la vaccinazione. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3499 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche esistenti tra ASP della Romagna Faentina e cooperativa Il Cammino. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3502 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative in essere a sostegno degli operatori della salute mentale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3507 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere affinché ai gestori di Bed & Breakfast familiari venga data possibilità di aumentare il numero di camere massime disponibili per gli ospiti da 3 a 4. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Liverani, Facci, Catellani, Delmonte, Pompignoli, Bargi, Rancan, Rainieri

 

3508 - Interrogazione a risposta scritta in relazione all'organizzazione e completamento, entro settembre, del piano vaccinale per la pandemia da COVID-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3512 - Interrogazione a risposta scritta circa gli attraversamenti semaforizzati per le esigenze dei cittadini con disabilità visiva. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3526 - Interrogazione a risposta scritta circa il mancato accoglimento nei centri estivi dei bambini diabetici a causa della mancanza di personale infermieristico per la somministrazione e controllo delle terapie. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3529 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per il rifinanziamento delle indennità (produttività e salario accessorio) previste per gli infermieri. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3530 - Interrogazione a risposta scritta circa l'aumento delle morti sul lavoro e le azioni che è possibile attuare per combattere questo fenomeno ormai endemico sul territorio regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3535 - Interrogazione a risposta scritta circa gli strumenti e le azioni che la Giunta può mettere in campo per predisporre un programma di interventi di dragaggio dei porti regionali. A firma dei Consiglieri: Montalti, Zappaterra, Fabbri, Rossi, Rontini, Bulbi, Caliandro

 

3536 - Interrogazione a risposta scritta circa l'intenzione di istituire un percorso di regolamentazione che riconosca l'arte urbana, sostenendola, valorizzandola e tutelandola come patrimonio artistico e culturale delle nostre città. A firma del Consigliere: Amico

 

3538 - Interrogazione a risposta scritta in merito al caso, verificatosi a Modena, di esito negativo di un tampone in realtà mai eseguito. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3541 - Interrogazione a risposta scritta sul depotenziamento dei servizi sanitari offerti all’utenza nell'ospedale di Vergato. A firma del Consigliere: Lisei

 

3544 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare i lavoratori della cessata Aeradria S.P.A, ancora disoccupati o precari e consentire un rapido rientro delle persone in questione nel mondo del lavoro.              A firma del Consigliere: Montevecchi

 

3546 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di attivare percorsi formativi per gli Operatori Socio Sanitari che effettuano assistenza domiciliare per minori con disabilità. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3549 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da intraprendere in vista dell'emanazione dell'ordinanza relativa all'ingresso in zona bianca dell’Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3550 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da intraprendere per garantire i servizi di comunità per l’assistenza sanitaria e infermieristica integrata nelle scuole. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

 

3552 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla gestione dei centri estivi con particolare riguardo al servizio infermieristico per l'assistenza dei bambini con diabete. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Caliandro

 

3553 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di svolgimento del test sierologico prima del vaccino anti Covid-19. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3554 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura, nelle prime tre settimane di agosto, delle sale operatorie dell'Ospedale Magati di Scandiano (RE). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3556 - Interrogazione a risposta scritta circa la sospensione del progetto di intervento sul fiume Panaro.

A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3559 - Interrogazione a risposta scritta circa il potenziamento dei servizi nell'Ospedale di Vergato (BO). A firma del Consigliere: Lisei

 

3560 - Interrogazione a risposta scritta circa le linee della Giunta sulla legalizzazione della cannabis. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3561 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per avviare un sistema di controlli in grado di garantire un maggior livello di sicurezza sul lavoro. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3562 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere sulle linee guida per le nuove somministrazioni eterologhe, con particolare riferimento all'uso di AstraZeneca. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3565 - Interrogazione a risposta scritta circa la somministrazione di tipologie diverse di vaccino. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3567 - Interrogazione a risposta circa le azioni da porre in essere volte ad aggiornare il Prezzario Regionale Lavori Pubblici. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3569 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle dosi di plasma iperimmune giacenti presso il centro trasfusionale del Policlinico di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3573 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla riapertura dei centri diurni ubicati all'interno delle strutture residenziali per anziani. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

3574 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla frana lungo la Strada Provinciale 23 a Polinago (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3577 - Interrogazione a risposta scritta circa la disponibilità e i miglioramenti possibili per un maggiore utilizzo del test salivare in Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3579 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per facilitare l’effettuazione dei test antigenici ai partecipanti al concorso per magistrati. A firma del Consigliere: Lisei

 

3580 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda occuparsi della vaccinazione dei soggetti non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3581 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per superare il blocco delle procedure informatiche che si è verificato presso il Centro Logistico dell’AOSP Sant’Orsola di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

3582 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere volte a superare i disservizi sulla linea ferroviaria Pontremolese. A firma del Consigliere: Daffada'

 

3583 - Interrogazione a risposta scritta circa il ripristino completo dell'organico per tutte le scuole serali del territorio regionale, con particolare riferimento alla provincia di Parma. A firma dei Consiglieri: Daffada', Amico

 

3585 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni intraprese dalla Regione e da FER in merito all'attuazione del piano di salvaguardia, recupero, custodia e valorizzazione del materiale rotabile dismesso ritenuto di interesse culturale. A firma del Consigliere: Amico

 

3589 - Interrogazione a risposta scritta circa DPI sottoposti a sequestro. A firma della Consigliera: Castaldini

 

3590 - Interrogazione a risposta scritta circa l’organico attivo della polizia municipale dell'Unione Montana dei Comuni dell'Appennino Reggiano. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3592 - Interrogazione a risposta scritta circa la mancanza del medico di base, nella frazione di San Gabriele del comune di Baricella (Bo). A firma del Consigliere: Lisei

 

3594 - Interrogazione a risposta scritta sul disagio creato dalla carenza di medici di famiglia. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3596 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di recuperare le prestazioni sanitarie dopo l'emergenza dovuta al Covid-19. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini

 

3597 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle relazioni sindacali nell'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

 

3598 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di avanzamento ed accoglimento delle domande di emersione e regolarizzazione da parte di cittadini stranieri. A firma del Consigliere: Amico

 

3599 - Interrogazione a risposta scritta circa le dimissioni del Comandante della Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni dell’Appennino reggiano e la situazione dell'organico sul territorio. A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri

 

3601 - Interrogazione a risposta scritta sull'impatto ambientale complessivo che deriva dall'elevato numero di attività produttive e industriali concentrate nella pianura piacentina e sull'opportunità di realizzare una indagine diretta a stimare gli effetti cumulativi di tutti i fattori ambientali e di rischio. A firma della Consigliera: Zamboni

 

3602 - Interrogazione a risposta scritta in merito a lavori di manutenzione sulla autostrada A1. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3605 - Interrogazione a risposta scritta circa la diffusione delle varianti del Covid-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3607 - Interrogazione a risposta scritta sulla struttura ospitante il canile di Trebbo di Reno (Bo). A firma della Consigliera: Piccinini

 

3609 - Interrogazione a risposta scritta sulle criticità del trasporto dei pendolari sulla linea ferroviaria Piacenza - Milano. A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Costa, Rontini, Fabbri, Daffada'

 

3611 - Interrogazione a risposta scritta sul paventato taglio a luglio alle forniture del vaccino Pfizer. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3612 - Interrogazione a risposta scritta riguardo ai contratti dei "farmacisti collaboratori". A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3613 - Interrogazione a risposta scritta sulla tempistica per la riapertura del Punto Nascita di Pavullo nel Frignano (Mo). A firma della Consigliera: Piccinini

 

3617 - Interrogazione a risposta scritta sui rischi per la salute causati dal consumo di carni rosse e carni rosse lavorate. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3619 - Interrogazione a risposta scritta sulla morte di un sindacalista avvenuta il 18 giugno 2021 davanti ai cancelli della Lidl di Biandrate (Novara).A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3620 - Interrogazione a risposta scritta sullo sviluppo di tecnologie nei settori della fissione di quarta generazione e fusione nucleare a confinamento magnetico svolte presso il Centro di ricerca del Brasimone. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3621 - Interrogazione a risposta scritta sulla macellazione in Emilia-Romagna e l'attuazione del rispetto del principio della protezione degli animali. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3622 - Interrogazione a risposta scritta circa la tempistica della revisione normativa e procedurale per una gestione più moderna e per valorizzare le potenzialità produttive della Sacca di Goro (FE). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3623 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla campagna vaccinale antinfluenzale 2021-2022 e sulla possibile disponibilità di un unico vaccino per l’influenza e per il Covid. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3627 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla pesca e alla tutela delle risorse naturali del Mediterraneo. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3638 - Interrogazione a risposta scritta sulle criticità presenti nella Trasversale di Pianura della Provincia di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

3641 - Interrogazione a risposta scritta circa le difficoltà registrate dai medici di base nell’accesso al portale indispensabile sia per la corretta e puntuale erogazione della assistenza medica che per la registrazione tempestiva delle vaccinazioni. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3644 - Interrogazione a risposta scritta circa l'apertura di punti nascita in montagna. Tempistiche e modalità. A firma dei Consiglieri: Daffada', Costi, Costa, Mori, Soncini, Bondavalli, Fabbri, Gerace, Bulbi

 

3645 - Interrogazione a risposta scritta circa la carenza di medici di medicina generale, con particolare riferimento alla situazione presente a Savigno Comune della Valsamoggia (BO). A firma del Consigliere: Lisei

 

3647 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato organizzativo del piano vaccinale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3648 - Interrogazione a risposta scritta sul piano vaccinale con particolare riguardo alla vaccinazione degli studenti. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3651 - Interrogazione a risposta scritta sulla ripartenza scolastica in presenza a settembre 2021. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3652 - Interrogazione a risposta scritta circa un incontro sul DDL Zan, tenutosi in un liceo di Sassuolo. A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo

 

3661 - Interrogazione a risposta scritta sull'estensione del nuovo Contratto Collettivo Nazionale della Sanità Privata anche ai centri di riabilitazione. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3663 - Interrogazione a risposta scritta in merito al Green Pass rilasciato ai soggetti guariti da SARS-CoV-2. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3664 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla proroga del bando per la concessione di contributi ai Comuni di pianura per interventi di forestazione urbana. A firma della Consigliera: Piccinini

 

3665 - Interrogazione a risposta scritta circa iniziative per il potenziamento delle corse dei treni regionali verso la Riviera romagnola. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Occhi, Marchetti Daniele, Bargi, Montevecchi, Stragliati, Rainieri, Pompignoli, Liverani, Bergamini, Catellani, Rancan, Delmonte, Facci

 

3666 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'erogazione di acqua in alcuni condomini del comune di Castel Maggiore (Bo). A firma del Consigliere: Lisei

 

3667 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da predisporre per garantire l'avvio in sicurezza del prossimo anno scolastico. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3668 - Interrogazione a risposta scritta sulla situazione dei lavori per la realizzazione del nuovo casello di Rioveggio. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3669 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione dei lavori di ripristino e messa in sicurezza in alcune località del comune di San Benedetto Val di Sambro, dopo la frana del 2013. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3670 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla disposizione inerente la cadenza periodica dei test per la ricerca del Coronavirus da effettuare agli ospiti vaccinati dei Centri Diurni. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

3671 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità per accelerare i richiami delle vaccinazioni anti-Covid-19, al fine di contrastare il diffondersi della variante Delta. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3684 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla conferma del presidio medico presente sul territorio di Albareto (MO), in seguito al trasferimento del Medico di Medicina Generale. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3685 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla formazione delle agende CUP per le prestazioni specialistiche ambulatoriali e per i ricoveri ospedalieri programmati dell'AUSL di Reggio Emilia. A firma della Consigliera: Catellani

 

3687 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di intervenire a tutela del servizio continuativo di assistenza agli anziani, anche nel periodo estivo, nella Casa di Riposo di Poviglio (RE). A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

3689 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se è previsto un aggiornamento delle Linee guida per la gestione e il controllo sanitario dell’allevamento di suini all'aperto di cui alla DGR 1248/2008. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Liverani, Pompignoli, Rancan, Catellani, Facci, Bargi, Montevecchi, Delmonte

 

3690 - Interrogazione a risposta scritta circa il progetto, presentato dal Comitato “La Via Maestra”, per il prolungamento della SS12, che congiunge la montagna con la città di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3691 - Interrogazione a risposta scritta circa l'opportunità di fornire sostegno ai centri di psicologia e di salute mentale, per far fronte all'impatto psicologico della pandemia, in particolar modo sulla popolazione tra i 18 e i 29 anni. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3693 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione della SP67 in Provincia di Reggio Emilia (Strada Calerno) e le eventuali azioni da intraprendere, in accordo con la Provincia, per mettere in sicurezza il tratto stradale.  A firma del Consigliere: Delmonte

 

3694 - Interrogazione a risposta scritta circa l'ipotesi di attuare una revisione del Regolamento organizzativo Aziendale dell'Ausl di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

3697 -Interrogazione a risposta scritta per conoscere il numero di minori disabili o malati gravi attualmente in affido familiare, quali aiuti economici siano riconosciuti alle famiglie affidatarie e se sia possibile prolungare il sostegno economico oltre i 21 anni, nel caso in cui i ragazzi non abbiano raggiunto l'autonomia. A firma dei Consiglieri: Soncini, Maletti, Mori, Marchetti Francesca, Daffada', Tarasconi, Costi, Mumolo, Fabbri, Bulbi, Bessi, Zappaterra, Sabattini, Gerace, Rossi, Caliandro, Rontini

 

3698 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quale sia la situazione della presa in carico delle persone con disabilità nell’ambito del Fondo regionale per la non Autosufficienza. A firma dei Consiglieri: Soncini, Maletti, Mori, Marchetti Francesca, Daffada', Tarasconi, Costi, Mumolo, Fabbri, Bulbi, Bessi, Zappaterra, Sabattini, Gerace, Rossi, Caliandro

 

3707 - Interrogazione a risposta scritta sulla possibilità di trovare una soluzione per evitare il distacco del cane-guida dalla persona non vedente in caso di incidenti o malori improvvisi di quest'ultima. A firma del Consigliere: Bessi

 

3708 - Interrogazione a risposta scritta sulla necessità di rinnovare il parco mezzi di SETA. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3713 - Interrogazione a risposta scritta circa l'Assistenza Domiciliare Programmata (ADP). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3714 - Interrogazione a risposta scritta sull'Open day organizzato dall'Ausl di Bologna per gli over 60 e sul personale scolastico contrario all'obbligo vaccinale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3718 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla carenza di medici nelle aree montane della provincia di Parma. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3719 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla prevenzione di fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico regionale. A firma del Consigliere: Bargi

 

3728 - Interrogazione a risposta scritta circa un regolamento con cui l'Università di Modena e Reggio Emilia consente ai propri studenti e al proprio personale di utilizzare un alias al posto del nome. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3742 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle difficoltà nelle prenotazioni dei vaccini anticovid per la fascia di età 20-59 anni.              A firma del Consigliere: Lisei

 

3743 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per prevenire atti discriminatori e di bullismo nei confronti di studenti vegetariani o vegani. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3744 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative volte a superare il disagio sulla circolazione stradale provocate dal rifacimento del ponte San Zagno sulla SP 1 che collega Ferrara ad Ostellato. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3746 - Interrogazione a risposta scritta circa il sistema aeroportuale regionale e lo stanziamento di fondi da destinare all'aeroporto "Federico Fellini" di Rimini. A firma della Consigliera: Rossi

 

3748 - Interrogazione a risposta scritta circa l'erogazione gratuita dei tamponi antigenici per coloro che, per motivi di salute, non possono vaccinarsi e per i minori, al fine di usufruire del Green pass. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3751 - Interrogazione a risposta scritta circa la notizia dello sblocco dei lavori di Anas per le due arterie strategiche per Ravenna, ossia la tangenziale, che si snoda tra la statale 309 Romea e la Ss 16 Adriatica e il tratto della statale Ravegnana che va da Classe al porto. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3754 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le azioni messe in campo per vaccinare tutti i docenti e gli studenti emiliano-romagnoli, in modo da garantire la ripresa delle lezioni in presenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3777 - Interrogazione a risposta scritta circa il monitoraggio dei risultati del piano sperimentale di contenimento delle popolazioni del gabbiano reale (Comune di Cervia), possibile suo allargamento ad altri comuni della Regione Emilia-Romagna e se alla luce dei risultati ottenuti si intenda trasformare tale piano sperimentale in misura strutturale. A firma del Consigliere: Fabbri

 

3779 - Interrogazione a risposta scritta circa la riorganizzazione delle Unità Operative delle aree tecniche dell'Ausl Bologna e del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi. A firma del Consigliere: Lisei

 

Comunicazione ai sensi dell’art. 68, comma 1, lett. j)

 

La Giunta regionale ha comunicato, ai sensi dell’art. 46, lettera j, dello Statuto di aver proposto ricorso avanti la Corte Costituzionale, tramite la deliberazione n. 1205 del 26/07/2021, con sentenza non definitiva del Consiglio di Stato 27/5-6/7/2021, n. 5158/2021.

 

Comunicazione ai sensi dell’art. 68, lettera f) del Regolamento interno

 

Si comunica che la Commissione assembleare “Territorio Ambiente Mobilità”, nella seduta dell’8 settembre 2021, ha esaminato la petizione oggetto:

 

2961 - Petizione popolare per chiedere la realizzazione del secondo stralcio dell'asse viario denominato "Tangenziale di Camposanto". (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 15 del 18 03 21) formulando una apposita relazione ai sensi dell’art. 121, comma 2 del Regolamento interno.

 

formulando una apposita relazione ai sensi dell’art. 121, comma 2 del Regolamento interno.

 

In data 8 settembre 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione Territorio, Ambiente Mobilità, alle interrogazioni oggetti nn. – 3509 – 3557 – 3563 – 3628 - 3909

 

3509 -Interrogazione a risposta orale in commissione circa il progetto di gestione del lago di Santa Maria nel Comune di Castiglione dei Pepoli (BO). A firma del Consigliere: Taruffi

 

3557 -Interrogazione a risposta orale in commissione circa lo svuotamento della diga di Boschi, il rispetto dei parametri ambientali previsti dal Piano di Operativo di Svaso e i possibili danni su ambiente ed economia locale. A firma della Consigliera: Zamboni

 

3563 -Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'attività dell'azienda ceramica Florim sita nel Comune di Mordano (BO) e i relativi disagi subiti dai cittadini della Borgata Chiavica. A firma della Consigliera: Zamboni

 

3628 -Interrogazione a risposta orale in commissione circa la situazione manutentiva del ponte in località Case Contini nel comune di Varano de Melegari (PR). A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

 

3909 -Interrogazione a risposta orale in Commissione in merito alle problematiche ambientali rilevate presso l'insediamento produttivo di Florim Ceramiche SpA situato a Mordano (BO). A firma della Consigliera: Pigoni

 

La Giunta regionale, ai sensi dell’art. 118 comma 1 del Regolamento interno, non intende rispondere alle interrogazioni sotto riportate ritenendone il contenuto estraneo ai propri compiti d’istituto:

3704 - Interrogazione a risposta scritta in merito ad una iniziativa organizzata a Carpi (Mo) per discutere temi relativi al DDL Zan. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3815 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela degli operatori che guidano veicoli adibiti all’espletamento di operazioni di emergenza. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 16/07/2021 al 09/09/2021

 

DPGR n. 118 del 22/07/2021

Designazione della Vicepresidente e Assessora a "Contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica: Patto per il clima, welfare, politiche abitative, politiche giovanili, cooperazione internazionale allo sviluppo, relazioni internazionali, rapporti con l'UE" quale membro della rete della protezione e dell'inclusione sociale presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in rappresentanza della Giunta della Regione Emilia-Romagna

 

DPGR n. 128 del 29/07/2021

Sostituzione di componente Comitato Consultivo degli Utenti e dei portatori di interesse di cui all'art. 15 della L.R. n. 23 del 2011.

 

DPGR n. 129 del 29/07/2021

Nomina Collegio dei revisori di ARPAE

 

I PRESIDENTI

IL SEGRETARIO

Rainieri - Zamboni

Bergamini

 

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