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Legislatura IX - Commissione II - Resoconto del 10/07/2014 pomeridiano

     

     

     

     

     

    Processo verbale n. 22

    Seduta del 10 luglio 2014

     

    Il giorno giovedì 10 luglio 2014 alle ore 14.30 è convocata, con nota prot. n. AL.2014. 26808 del 4/072014, e integrata con nota prot. n. AL.2014.27547 del 9/07/2014, presso la sede dell’Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione Politiche economiche.

     

    Partecipano alla seduta i Consiglieri:

     

    Cognome e nome

    Qualifica

    Gruppo

    Voto

     

    GRILLINI Franco

    Presidente

    Gruppo Misto

    3

    presente

    ALESSANDRINI Tiziano

    Vicepresidente

    Partito Democratico

    5

    presente

    CAVALLI Stefano

    Vicepresidente

    Lega Nord Padania Emilia e Romagna

    3

    presente

    BARTOLINI Luca

    Componente

    Forza Italia - PDL

    3

    assente

    CARINI Marco

    Componente

    Partito Democratico

    3

    presente

    DEFRANCESCHI Andrea

    Componente

    Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it

    1

    assente

    FAVIA Giovanni

    Componente

    Gruppo Misto

    1

    assente

    GARBI Roberto

    Componente

    Partito Democratico

    3

    presente

    LOMBARDI Marco

    Componente

    Forza Italia - PDL

    3

    presente

    MANDINI Sandro

    Componente

    Italia dei Valori - Lista Di Pietro

    2

    presente

    MANFREDINI Mauro

    Componente

    Lega Nord Padania Emilia e Romagna

    1

    presente

    MORI Roberta

    Componente

    Partito Democratico

    3

    presente

    NALDI Guido

    Componente

    Sinistra Ecologia e Libertà – Idee Verdi

    2

    presente

    NOE’ Silvia

    Componente

    UDC - Unione di Centro

    1

    assente

    PAGANI Giuseppe

    Componente

    Partito Democratico

    3

    presente

    SCONCIAFORNI Roberto

    Componente

    Federazione della Sinistra

    2

    presente

    SERRI Luciana

    Componente

    Partito Democratico

    4

    presente

    VILLANI Luigi Giuseppe

    Componente

    Forza Italia - PDL

    4

    presente

    ZOFFOLI Damiano

    Componente

    Partito Democratico

    3

    presente

     

    Sono altresì presenti i consiglieri Manes Bernardini e Galeazzo BIGNAMI in sostituzione di BARTOLINI.

     

    Sono altresì presenti gli assessori: Maurizio MELUCCI (Turismo e commercio) e Luciano VECCHI (Attività produttive, piano energetico e sviluppo sostenibile, economia verde, edilizia, autorizzazione unica integrata).

     

    Partecipa alla seduta: M. DIAZZI (Dir. Generale Attività Produttive, Commercio, Turismo); V. MAZZOTTI (Dir. Generale Agricoltura).

     

    Presiede la riunione: Franco Grillini

    Assiste il Segretario: Giovanni Fantozzi

    Funzionario estensore: Giovanna Mengozzi

     

     


    DEREGISTRAZIONE INTEGRALE CON CORREZIONI APPORTATE AL FINE DELLA MERA COMPRENSIONE DEL TESTO.

     

    -          Approvazione del processo verbale n. 21 del 2014;

     

    La Commissione approva all’unanimità dei presenti.

     

    5751 - Proposta recante: "Approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 dell'Emilia-Romagna in attuazione del Reg. (CE) 1305/2013. Proposta all'Assemblea legislativa" (delibera di Giunta n. 978 del 30 06 14).

     

    Presidente GRILLINI

    Io direi di cominciare visto che la giornata che si prospetta è impegnativa e dobbiamo discutere e votare su tre provvedimenti per cui iniziamo il più celermente possibile con l'approvazione del processo verbale numero 21/2014.

    Chi è favorevole? Grazie. Chi è contrario? Chi si astiene?

    Il processo verbale è approvato.

    Adesso discutiamo dell'oggetto 5751.

    È presente l'Assessore Tiberio Rabboni, all'agricoltura a cui darei subito la parola. 

     

    Assessore RABBONI

    Bene, grazie Presidente. È stato consegnato ai Consiglieri il testo approvato dalla Giunta regionale il 30 giugno, integrato con un emendamento unico predisposto dagli uffici che si è reso necessario dopo il 30 di giugno per procedere a una revisione redazionale di quel testo a seguito diciamo così di indicazioni più specifiche che sono pervenute in base ai regolamenti europei per la pubblicazione dei programmi di sviluppo rurale e perché quel testo diciamo del 30 giugno era una traduzione letteraria dall'inglese che hanno predisposto i nostri uffici. 

    Nell'occasione si è anche provveduto a compattare il testo che inizialmente era uscito con circa 800 pagine a 577. 

    Colgo anche questa occasione per dire ai Consiglieri che questo numero considerevole di pagine non è una nostra libera scelta, ma deriva dal fatto che ogni Regione e ogni Stato membro deve compilare un modulario di base predisposto dai regolamenti europei e il numero delle pagine ne è una conseguenza diretta. 

    L'emendamento contiene poi alcune indicazioni che sono pervenute successivamente al 30 di giugno da parte del Ministero dell'agricoltura e di una parte del partnerariato segnatamente quello agricolo, per ottemperare a alcune indicazioni contenute nell'accordo sul primo pilastro della Pacs, segnatamente la cosa più importante è che abbiamo adeguato i pagamenti a ettaro, per la produzione integrata nel comparto del riso. 

    Cioè abbiamo alzato gli importi per riconoscere i maggiori costi per chi produce riso osservando disciplinari di produzione integrata, cioè minimo impiego della chimica. 

    Detto questo la proposta di programma di sviluppo rurale può essere così sintetizzata. 

    Un miliardo e 190 milioni di risorse pubbliche, che sono l'esito di un cofinanziamento da parte di tre soggetti, l'Europa, lo Stato, la Regione Emilia-Romagna. 

    È il budget più alto in assoluto, di un programma di sviluppo rurale regionale, dell'Emilia-Romagna, risulta essere più alto delle Regioni del nord Europa. 

    È evidente che queste risorse dovranno concorrere alla crescita ulteriore del settore primario e dell'agroalimentare, ulteriore perché il settore anche in questi anni di crisi ha aumentato il suo valore, economico, dal 2008 al 2013 la produzione lorda vendibile agricola dell'Emilia-Romagna è aumentata in valore del 10 per cento. 

    Il settore agroalimentare comprensivo della trasformazione vale annualmente circa 20 miliardi di Euro in Emilia-Romagna, trainato particolarmente dalle esportazioni sui mercati stranieri. 

    Nel 2013, dati Istat, l'Emilia-Romagna è risultata la prima Regione italiana per export, superando per la prima volta la stessa Regione Lombardia. 

    Le priorità che abbiamo assegnato a questo nuovo programma di sviluppo rurale sono in sintesi quattro. 

    La prima accrescere la competitività delle imprese agricole e delle filiere agroalimentari regionali più importanti. E naturalmente accrescendo la competitività l'obiettivo è quello di accrescere la redditività del settore e delle imprese che continua a essere molto basso. 

    La seconda priorità è quella di fare giocare un ruolo importante a questo programma nel contenere l'impatto dell'agricoltura sull'ambiente e quindi a migliorare la qualità dell'ambiente rurale e a ridurre le immissioni di Co2, in atmosfera. 

    Concorrendo così all'obiettivo del 20 20 20, europeo del 20 20 20.

    La terza priorità riguarda i giovani, dobbiamo decisamente sostenere il ringiovanimento del settore agricolo, avendo i titolari di impresa un'età media molto alta, in Emilia-Romagna come nel resto d'Italia, e rappresentando la platea dei giovani imprenditori una percentuale molto, molto bassa. 

    Naturalmente per dare futuro al settore bisogna investire sui nuovi giovani imprenditori. 

    La quarta e ultima priorità riguarda la montagna, che sta vivendo una situazione difficile, dal punto di vista agricolo e dell'assetto idrogeologico, un dato comune a tutta la montagna italiana, l'indicazione per noi più significativo ce l'ha fornito il censimento generale dell'agricoltura 2010 quando ha evidenziato un calo in montagna della superficie agricola del 21 per cento. 

    E naturalmente l'abbandono dell'agricoltura nelle aree di montagna comporta una maggiore fragilità dal punto di vista degli assetti idrogeologici di quei territori, e se prevenire è meglio che curare, la prima prevenzione è quella di garantire nel tempo una presenza di attività agricole che sono di presidio al dissesto. 

    Tutto questo lo si può dire con alcuni numeri sintetici, il programma punta a finanziare circa 10 mila progetti di investimento, a altrettanti soggetti agricoli e agroalimentari, punta a finanziare 29 mila interventi di formazione tecnico professionale e di consulenza alle aziende, punta a sviluppare azioni di miglioramento ambientale, attraverso misure cosiddette agroambientali, su 200 mila ettari di superficie agricola regionale, con l'attesa di una significativa riduzione della chimica, dei consumi energetici, dei consumi di acqua e di riduzione delle emissioni di Co2, in atmosfera.

    In termini più puntuali su ciascuna di queste quattro priorità, competitività, il piano propone 554 milioni di Euro di finanziamenti a investimenti aziendali, i finanziamenti non superano normalmente il 40 per cento dell'importo dell'investimento, quindi c'è da attendersi il sostegno a un volume di investimenti di circa un miliardo di Euro nei prossimi sei anni, 6600 progetti cofinanziati privilegiando le filiere, dalla terra alla tavola, sia quelle corte che quelle a carattere internazionale e le reti di impresa.

    I giovani avranno una priorità, nei bandi per accedere ai finanziamenti per l'investimento e avranno 130 milioni di Euro riservati per gran parte per finanziare start-up, cioè l'insediamento di giovani nella titolarità e nella conduzione di imprese con un start- up che può arrivare a 70 mila Euro di finanziamenti per singola impresa.

    All'innovazione e al trasferimento tecnologico sono destinati 96 milioni di Euro, per finanziare attività di ricerca per l'innovazione e per finanziare attività di trasferimento tecnologico alle imprese.

    All'ambiente sono destinati 527 milioni di Euro, come ho già detto la finalità di queste misure sono la riduzione della chimica, l'efficientamento nell'uso dell'energia, dell'acqua, la lavorazione dei terreni, il contrasto al dissesto idrogeologico, la valorizzazione della biodiversità animale e vegetale. 

    Nell'ambito ambientale non solo misure di pagamento a ettaro a sostegno di queste buone prassi ma anche risorse per investimenti, investimenti con finalità ambientali, 104 milioni di Euro che finanzieranno circa 1600 progetti, 35 milioni sono poi riservati alla forestazione, un pacchetto organico sulla forestazione. 

    Infine per la montagna anche la montagna come i giovani sarà una priorità trasversale, cioè nei bandi le aziende, nei bandi generali le aziende di montagna avranno una priorità, a questa priorità si aggiungono alcune misure specifiche. L'indennità compensativa per le aziende di collina e di montagna che riconosce lo svantaggio ambientale di chi fa agricoltura in questi territori, verranno aumentate, a 90 milioni di Euro, sono poi previsti 50 milioni di Euro per finanziamenti riservati alle imprese agricole e forestali, per prevenire il dissesto o ripristinare nell'ambito aziendale dissesti che si sono verificati nel corso del tempo.

    Poi sono previste alcune attività finalizzate a dare valore alla rete dei servizi locali e alle economie di scala locale.

    66,4 milioni sono destinati da regolamento europeo al finanziamento dei futuri Gal, gruppi di azione locale, che sono associazioni private con la partecipazione anche di soggetti pubblici, che hanno lo scopo di valorizzare, animare, dare valore, creare imprese, occupazione, attività ai territori, più svantaggiati, si prevedono circa mille progetti finanziabili.

    Poi un'altra parte di azioni verranno svolte direttamente attraverso i bandi regionali, per 26 milioni di Euro, finalizzati a migliorare i servizi locali nelle aree svantaggiate di montagna attraverso il recupero di edifici storici a carattere pubblico, per funzioni collettive, turistiche, di degustazione, di presentazione dei prodotti locali per la realizzazione di centraline per il teleriscaldamento di edifici pubblici o di interesse collettivo attraverso l'utilizzo del legname del bosco o diciamo della parte meno pregiata del legname del bosco, il percorso di contrasto al digital divide, anche con iniziative di fornitura di servizi informatici a scuole, biblioteche e altri edifici pubblici.

    Infine ho finito, infine desidero ricordare che questo programma è l'esito di un confronto iniziato lo scorso anno con il cosiddetto partnerariato, abbiamo realizzato oltre 30 incontri pubblici, oltre avere raccolto pubblici aperti insomma, oltre a avere raccolto osservazioni sul testo pubblicato sulla gazzetta ufficiale della Regione, coinvolgendo oltre mille persone in rappresentanza degli interessi diffusi che vengono coinvolti dal programma.

    L'ultimissima cosa che dico è su questo programma la Regione impegna molte risorse, ho detto che il programma è cofinanziato, da Europa, Stato e Regione, per come sono andate le cose in sede nazionale noi raddoppiamo il cofinanziamento regionale, rispetto al 2007 - 2013 passando da 106 milioni di Euro, nei sette anni precedenti, ai 203 milioni dei nuovi sette anni, una cifra importante che non ha precedenti ma che si giustifica alla luce della funzione anticrisi che ha questo settore della nostra agricoltura da un lato, e delle necessità delle aree più fragili delle Regioni dove fare agricoltura è davvero difficile.

     

    Presidente GRILLINI

    Grazie Assessore.

    Noi abbiamo già discusso in sede consultiva, il Psr in altre commissioni, quindi abbiamo già anche avuto modo di intervenire, me compreso, diffusamente su questo tema che è di particolare rilevanza sia per l'entità delle risorse messe a disposizione, e sia anche per il particolare momento in cui si discute questo tema come tutti sanno con il rischio che in seguito alle dimissioni del Presidente c'era di non riuscire a approvarlo in tempo utile, allora speriamo che le cose vadano come devono andare e che quindi a oggi con la nostra discussioni possiamo licenziare il Psr e che la prossima settimana possa essere definitivamente approvato nell'interesse della collettività e degli agricoltori.

    Io ho già iscritto il Consigliere Favia per il dibattito, siamo in dibattito generale poi dopo il dibattito generale passeremo alla votazione del piano.

    Prego Consigliere Favia, gli altri colleghi che vogliono intervenire se me lo fanno capire.

     

    Consigliere FAVIA

    Massimo rammarico Presidente per questo atto, aspettato da anni che sarà liquidato così in fretta e furia.

    E alcune domande.

     

    Presidente GRILLINI

    La discussione c'è stata Consigliere Favia.

    Sarebbe andato comunque a Consiglio prossimo.

     

    Consigliere FAVIA

    Sì, è d'accordo con me Presidente che i tempi sono comunque ristretti.

    E anche perché c'è un sovraccarico di altri oggetti in questi giorni che non permette la giusta concentrazione su questo atto.

    Alcune domande, boschi abbandonati di montagna, citava l'Assessore dato che già conoscevamo che è preoccupante del 21 per cento di abbandono, ma io mi occupai di questa tematica, il problema è riuscire a avere un accesso a questi dati, ovvero, ho conosciuto persone anche per il percorso che ho fatto in riferimento alla legge sull'economia solidale, imprenditori agricoli, associazioni, c'è un problema di accesso alla terra, si dice che ci sono terreni incolti, abbandonati, quando dei giovani cercano di capire, di potere vedere questi terreni, di potere capire se possono fare dei progetti si trovano davanti un muro, ovvero trovare dei terreni per iniziare delle attività non è semplice, io ho fatto una ricerca online, si trovano grandi lotti spesso con dei prezzi quindi estremamente alti per una coppia di giovani che magari vuole iniziare, e già molto settati a livello imprenditoriale, ma tutto questo abbandono che c'è assolutamente è un abbandono che non è accessibile, non è aperto, non ci sono dei dati, dei luoghi dove chi voglia curare piccoli pezzi di terra riesca a entrare, e questo è un problema perché in realtà oggi c'è una spinta giovanile di ritorno alla terra quindi come possiamo fare.

    Altra questione, forestazioni, cosa intendiamo, dove vogliamo agire, può essere più preciso perché abbiamo oggi un problema di deforestazione che indirettamente finanziamo, 80 per cento di bosco ceduo in questa Regione nell'appennino, che dal 2009 a oggi sta iniziando a essere disboscato per fare cippato principalmente, in una maniera che non ha precedenti rispetto a prima del 2009 e non parliamo solo del legno malato, parliamo di intere aree disboscate, ci si nasconde dietro la rinnovabilità perché ci sono parti di bosco nel nostro appennino che invece non vengono toccati, quindi il compito per la rinnovabilità la fanno sul totale della nostra percentuale boscata. Questo è una questione problematica perché da un parte noi finanziamo la forestazione, dall'altra incentiviamo la deforestazione, mi riferisco agli incentivi che però questa è tutta un'altra partita che non è controllabile, mi riferisco agli incentivi delle centrali a biomasse che sono un'altra partita però di fatto accade questo.

    Inoltre quando parlo di forestazione io penso anche a un problema che abbiamo, cito un esempio, autostrada A14, ci troviamo spesso in autostrada con a cinque metri dal bordo dell'autostrada con tutti i livelli che Arpa ci insegna di inquinamento di quelle aree, e frutteti in filari. Magari che hanno anche la certificazione Bio.

    Io credo che una riconversione magari mettendo o coltivazioni non destinate all'alimentazione alimentare o con del rimboschimento, su queste piccole aree di pertinenza ai bordi delle arterie che hanno, che sono oggettivamente inquinanti come è inquinante una azienda insalubre di prima classe perché la parte adiacente all'autostrada, i dati di Arpa ci dicono questo, una riconversione con forestazione di queste aree sarebbe assolutamente auspicabile, può essere bio finché si vuole, una coltura di pesche, se è a cinque metri dal bordo dell'autostrada bombardata da Pm, idrocarburi policiclici aromatici, etc. etc., tutti i giorni, non credo che sarà quella pesca proprio un esempio di salubrità alimentare.

    E per quanto riguarda invece le eccellenze ambientali, cercare di investire su questo settore, ho riscontrato un disappunto sempre da parte del mondo associativo su un livello eccessivamente ristretto di possibilità, ovvero, faccio un esempio, ho conosciuto una situazione, una azienda agricola, fatta da giovani che volevano eliminare i trattori e utilizzare degli asini per spostare in zona collinare le coltivazioni e portarle al centro diciamo aziendale.

    Asini, cavalli, (intervento fuori microfono) in quel caso erano asini e cavalli perché c'era anche un... (intervento fuori microfono) prodotti sì, sì, prodotti coltivati.

    È chiaramente, oltre come dire il progetto interessante che recupera anche altre, altre usanze prima che ci fosse la meccanizzazione, però in questo caso è un progetto che magari non rientra negli schemi delle cose che finanziate, ma che assolutamente un progetto di compatibilità ambientale non potrebbe essere finanziato, sono domande che rivolgo.

    E poi se avete previsto anche un finanziamento per tutti quei prodotti penso ai frutti dimenticati, tutte quelle cose che, sì, ho magari anche che potrebbero essere scoperti, io sempre visitando un'altra azienda cui colli bolognesi aveva spontanei cresciuti in un ex campo agricolo che era stato abbandonato, era cresciuto un bosco spontaneo, decine e decine di amoli, sono dei rusticani molto dolci, buonissimi, di molto anche presentabili, di diversi colori, e noi dovremmo un po' investire anche non tanto sulla omologazione, sullo standard del prodotto come se fosse un prodotto industriale, ma anche sulla biodiversità del territorio. Quindi capire più nel dettaglio che tipo di iniziative su questi punti.

    L'ultima cosa, il tema dei giovani. Mi sembra che voi abbiate previsto momenti di consulenza per fare crescere le aziende, quello di cui hanno bisogno in questo caso parlo di aziende più grosse, è quello di una assistenza all'internazionalizzazione, quando vogliono andare su mercati esteri con prodotti particolari come ci vado. Mi sposto un attimo sull'agroindustria, esco un po' dal seminato, io ho conosciuto un imprenditore che fa prodotti sotto olio del territorio, mi dice: io vengo finanziato dallo Stato per delocalizzare, attraverso come si chiama Simit? Perché mi finanzia se delocalizzo, non ho mai avuto accesso nella mia Regione a un finanziamento che mi facesse costruire una rete di vendita all'estero.

    Dei miei prodotti, e io da solo me li vado a cercare, ma non sono mai riuscito a internazionalizzarmi, chi ha in mano le reti di vendita ha in mano il potere, ha il punto di forza perché tu puoi avere il prodotto buono ma non hai le reti di vendita e è chiaro che alla luce della globalizzazione un trend, come quello italiano, può andare e deve andare di più sui mercati internazionali con l'agro, con l'enogastronomia.

    E con i prodotti di qualità.

    E l'altro tema invece sui giovani, sulle aziende più piccole, gli ultimi due temi sono questi, sui giovani, uno è l’attività di sportello, l'avevamo già affrontata nella precedente Commissione, aumenta la percentuale di giovani che vuole riscoprire l’attività agricola, è veramente in aumento, non sanno da che parte iniziare.

    C'è bisogno che vengano radicate delle risorse regionali, che possano ricevere su appuntamento le persone e guidarle o dedichiamo del personale dell'assessorato, o cerchiamo di organizzare le cose, di finanziare questo tipo di iniziative affinché un piccolo servizio faccia sportello. È importante perché c'è la buona volontà ma sono persone che non hanno alcun legame né familiare né di altro tipo con queste attività, il più delle volte.

    E sempre per queste piccole realtà ma che potrebbero essere estremamente qualificanti, si parlava di accesso diretto, reti dirette, abbiamo l'esperienza a esempio di campi aperti a Bologna che funziona molto bene, che sta facendo crescere delle nuove aziende agricole, piccole che coltivano più cose, non solo specializzate, con qualità, con tracciabilità che le vengono con grande successo, con dei prezzi molto buoni per loro, non strozzati nei mercati cittadini, come potere aiutare come Regione questa rete diretta.

    Molti imprenditori agricoli vecchio stile si stanno convertendo a queste produzioni di qualità, che scendono una volta a settimana in città a vendere i prodotti direttamente, riescono a fare profitti migliori di quelli precedenti, hanno dovuto diversificare ovviamente la produzione, attrezzarsi per l'inverno in modo da avere qualcosa, ma il dato interessante è il dato dell'utenza, è il dato del consumatore che spende di più, contento di farlo, e si adegua sui prodotti stagionali, quindi c'è anche un livello di alfabetizzazione nuovo perché capisce cosa dà ogni stagione andando a fare la spesa, come possiamo aiutare e incentivare questo, perché è un modo diverso di fare agricoltura che non deve essere il modello chiaramente, non tutti possono fare agricoltura così, abbiamo bisogno anche delle monocolture e di aziende più strutturate.

    Però anche riaprire un mosaico proprio come presidio del territorio di piccole realtà composte da due, tre persone, quasi familiari che lavorano rivolgendosi direttamente agli utenti finali attraverso i mercati che crescono sempre di più nelle città nonostante il suolo pubblico, nonostante tutta una serie di penalità, penso che possa essere il futuro di una parte di quel mercato.

     

    Presidente GRILLINI

    Consigliere Bignami, io farei un appello ai colleghi ovviamente poi ognuno può fare quello che vuole, la sintesi perché abbiamo i lavori come dire lunghi oggi.

     

    Consigliere BIGNAMI

    In via preliminare mi associo a quello che ha detto il collega Favia perché vero che c'è stato la discussione ma vero anche che qua parliamo di un miliardo e 190 milioni di Euro, quindi sono fondi ingenti, importanti e tutti noi vorremmo cercare di dare il miglior contributo possibile a una destinazione di scopo che sia particolarmente premiante.

    E ciò anche a fronte di un documento estremamente copioso, il primo quesito lo rivolgo all'Assessore per sapere se nell'opera di compattamento che è stato svolto, sono state anche apportate modifiche rispetto al testo licenziato dalla Giunta il 30 e se quindi vi sarà un emendamento cumulativo teso a rivedere il testo.

    Questo per noi diventa significativo Presidente perché chiedo scusa Presidente, nel momento in cui si dovesse incidere in profondità, diverrebbe ancora più problematico potere fare una valutazione di merito in ordine a un piano che certamente è positivo, ottimo, particolarmente atteso dalle associazioni e quanto altro, però rimane fermo che non intendiamo delegare né abdicare a funzioni che sono congenite all'opposizione, cioè quello di controllo e verifica degli atti della Giunta e dell'assemblea e in questo senso vi è non poca preoccupazione su ciò che è pervenuto, e ancora più preoccupazione in ordine a ciò che si intende cambiare, perché anche noi abbiamo svolto i nostri incontri, i nostri confronti con le associazioni di categoria tutte quindi dovere rimettere mano di nuovo a tutto pure comprendendo che c'è questa deadline del 22 nel 23 di luglio entro cui dobbiamo spedire tutto a Bruxelles, c'è anche da dire che non l'abbiamo deciso noi di arrivare al 30 giugno per potere varare questo importante documento.

    Quindi chiedevo gli emendamenti perché immagino che ve ne siano perché già l'Assessore prima annuiva quindi io credo che qualche cosa vi sarà.

     

    Assessore RABBONI

    L'avevo già un po' detto nella mia presentazione.

    Gran parte delle modifiche apportate al testo nel 30 giugno sono di carattere formale e relazionale. Ho detto anche che c'è anche qualche modifica, una in particolare, che deriva dal fatto che c'è stato un accordo a livello nazionale sugli aiuti accoppiati che ha dato indicazione a tutti i programmi regionali di sviluppo rurale di adeguamenti, in particolare per quello che riguarda la barbabietola e il riso, la barbabietola l'avevamo già compresa nel testo del 30 di giugno, per il riso si è convenuto anche su richiesta di Coldiretti, Cir, Confagricoltura etc. etc., di alzare gli importi a ettaro per gli agricoltori che faranno riso osservando i disciplinari di produzione integrata, che sono quei disciplinari che cercano di usare poca chimica in poche parole no?

    Io adesso pregherei il direttore Mazzocchi di dare qualche elemento in più, poi se c'è qualcosa altro, cogliendo l'occasione per dirli tutti insomma.

     

    Presidente GRILLINI

    Sì, adesso seguiamo l'ordine degli interventi, ci sono altri colleghi? Nel frattempo... Cavalli.

     

    Consigliere CAVALLI

    Grazie Presidente. Ma il piano è molto corposo e io sono favorevole a una velocizzazione per approvarlo perché gli agricoltori mai come in questo periodo hanno bisogno di risposte certe dalla politica, soprattutto i dati che lei ha illustrato Assessore sono preoccupanti, il 21 per cento di perdita di terreni agricoli in collina e montagna, vuole dire più frane.

    Perché molte volte nelle zone dove l'agricoltura è stata abbandonata abbiamo visto campi che sono franati o quantunque.

    Quindi io credo che un incentivo soprattutto a favore dell'agricoltura di collina e di montagna che lei giustamente ne ha parlato nella scorsa sessione della Commissione bilancio, va bene presa in considerazione, soprattutto vedo anche che sono stati messi fondi a favore delle frane, direttamente con il comparto agricoltura, altra piaga che sta colpendo soprattutto le nostre colline, ma tutte le colline emiliano romagnole sono quelle degli ungulati, un problema molto serio e molto sentito perché ahimè a quel che si dica e si voglia stanno aumentando a dismisura creando problemi addirittura anche nelle città.

    Una cosa che mi voglio collegare che ho incontrato diversi agricoltori, soprattutto in questa zona dove mi chiedevano da parte della Regione di attivarsi perché il porto di Ravenna rimanesse attivo h24 e sette giorni su sette, perché molte navi addirittura invece di arrivare o partire da Ravenna, vanno dall'altra parte dell'Adriatico, perché hanno maggiore velocità di scarico e carico di merci.

    Quindi è un grave danno economico per soprattutto la frutta fresca dove la Romagna è principalmente esportatrice, e chiedevano anche di inserire il porto di Forlì, adesso non vedo più il collega Alessandrini e anche il porto di Rimini perché diventassero veramente aeroporti per il trasporto di questa frutta, perché sappiamo che ci sono mete europee mondiali che hanno voglia di frutta fresca e vediamo che il Marocco lo sta utilizzando questa forma qua di frutta.

    Io credo che il piano è molto complesso, e direi una bugia se l'avessi letto tutto, però credo che sulle linee principali ho guardato, deve esserci un incentivo soprattutto da parte della Regione per effettivamente chi fa agricoltura non a favore dei latifondisti, di gente che prende sovvenzioni da parte della Regione, dello Stato, dell'Europa e poi lascia i campi incolti, noi prossimamente non lo porteremo avanti questa legislatura ma sarà prossima, sta venendo avanti una legge del riuso, o in poche parole di non utilizzare più terreni agricoli.

    Io credo che sì, va bene, ma dobbiamo anche essere capaci di dire che i nostri terreni sono i migliori forse al mondo e dobbiamo dare un incentivo tale, io mi ricordo in Commissione Assessore lei fece una disamina molto attenta di quanto produceva un ettaro in Emilia-Romagna e in tutto il nord, rispetto agli altri paesi, e era forse tre o quattro volte superiore, adesso non mi ricordo più perché è passato qualche mese, o addirittura un paio di anni, quando lei fece attentamente questa disamina e disse che noi abbiamo una percentuale molto più alta che le altre Regioni dell'Europa.

    Quindi va valorizzata la nostra peculiarità e le nostre specifiche e soprattutto quei prodotti tipici che da Piacenza a Rimini sono riconosciuti e apprezzati da tutto il mondo.

    Nel complesso il piano sotto alcuni aspetti potrebbe essere migliorato, ma siamo convinti che sia un buon piano, grazie Presidente.

     

    Presidente GRILLINI

    Grazie Consigliere.

    Ci sono altri colleghi, prego collega Serri.

     

    Consigliera SERRI

    Alcune battute anche io penso che questo piano sia un piano positivo, sia comunque molto atteso dal mondo agricolo dalla nostra Regione in modo particolare di alcune aree.

    Lo sforzo della Regione per effetto di quello che sarà anche l'incremento della compartecipazione è uno sforzo importante, ragioniamoci di un centinaio di milioni di Euro in più rispetto allo scorso settennio.

    Quindi complessivamente anche io mi sento di dire che è un passaggio importantissimo, basilare, che darà continuità comunque perché se ci voltiamo un attimino indietro credo che anche le precedenti misure abbiano veramente permesso al mondo dell'agricoltura di ammodernarsi, di ampliarsi, di riqualificarsi etc.

    Quindi diciamo che per questo settore, per la ruralità e per l'agricoltura sono, è un aspetto, sono risorse veramente indispensabili.

    Anche io credo che sul tema sia giovani sia montagna che sono le due misure trasversali siano due elementi strategici, giovani perché lo diceva anche l'Assessore nella sua introduzione e è risaputo comunque quella che è la media degli imprenditori agricoli e quindi effettivamente riusciamo a invertire, così in qualche modo a reimmettere un po' più di giovani in questo settore, oppure nel giro di pochi anni credo che il problema si ponga in modo molto, molto serio.

    Sul tema della montagna apprendo comunque che c'è la possibilità anche cioè è previsto comunque anche l'aumento delle indennità compensative destinate alla montagna, questo è un altro aspetto positivo perché sappiamo che la redditività comunque delle aziende di montagna è una redditività molto bassa che spesso è all'origine anche della scelta poi delle persone e degli imprenditori di abbandonare o delle giovani generazioni di non dare continuità.

    Ecco, credo che l'insieme sia positivo, condivido anche questo elemento qua legato all'ambiente di efficientamento della parte energetica della filiera del teleriscaldamento, che credo debba poi intrecciarsi anche con il piano forestale che mi sembra in itinere o sia in preparazione.

    Ovvero tutto il tema dei boschi che ovviamente hanno bisogno di manutenzione e di cure e credo che abbiano risorse anche in abbondanza da destinare a questo settore, hanno poi bisogno di vedere sul territorio anche la creazione di filiera che è l'elemento che oggi manca e cioè abbiamo visto nascere anche realtà, realtà portate avanti anche dalle amministrazioni pubbliche positive, tra l'altro non impattanti anche per le dimensioni che queste hanno, molto spesso la difficoltà è proprio quello di avere una filiera organizzata sul territorio che è poi quella che dà anche un reddito e un sostentamento a chi vive in agricoltura, un po' sul modello anche del Trentino e di altre Regioni quindi su questo tema credo che unitamente al piano forestale ci sia da porre attenzione quindi anche in termini di formazione, qualificazione degli operatori, affinché si cerchi di sfruttare al meglio le opportunità e le risorse che sono presenti, soprattutto nella parte della montagna a questa finalità, cioè la produzione di energia alternativa e di calore.

     

    Presidente GRILLINI

    Grazie Consigliere, io se non ci sono... prego Cavalli.

     

    Consigliere CAVALLI

    Grazie Presidente, una aggiunta veloce collegandomi alla collega Serri, quella delle centrali a biomassa che mi vede un po' contrario perché Assessore vediamo che purtroppo stanno sfruttando i terreni invece a favore dell'agricoltura, soprattutto viene utilizzato i prodotti agricoli.

    Un'altra cosa che mi sono documentato attraverso la proposta che aveva fatto lei la scorsa volta sui lagoni, gli agricoltori sarebbero molto contenti con l'aiuto di essere finanziati perché è un problema serio, anche per la dispersione del letame, loro sarebbero tutto altro che, anzi sono molto contenti che la Regione dia degli incentivi perché sono disposti a compartecipare e quindi è una cosa utile, sul biogas, va bene, perché però deve essere un biogas veramente centrato, perché ci troviamo anche qua, va bene fino a un certo punto, dopo serve, se è a favore dei lagoni che viene riutilizzato bene, ma se vengono utilizzati dopo le coltivazioni agricole assolutamente no.

    Incentivi sul fotovoltaico, io l'ho detto la scorsa volta, con il direttore: mi raccomando perché è uno scempio bruttissimo quello di campi interamente invece di essere coltivati con dei pannelli a fotovoltaico.

    Anzi dovremo studiare in futuro un incentivo a toglierli e fare sì che vengano messi il fotovoltaico sulle immensità di capannoni e tetti che esistono sul nostro territorio, grazie, scusate ma è un inciso che volevo portare all'attenzione di tutti.

     

    Presidente GRILLINI

    Dunque bene, io volevo fare un paio di rapidissime considerazioni, dando per scontato quello che ho già detto in altri interventi in sede consultiva, e partendo prima di tutto da un tema che mi sta particolarmente a cuore, soprattutto in relazione all'imprenditoria giovanile, si pone il problema in agricoltura dello svecchiamento perché gli addetti hanno una età media molto alta, non so se avete il dato dell'età media degli addetti, in questo momento nell'agricoltura della nostra Regione credo che sia sopra i 50 anni. 

    Molto sopra ai 50 anni quindi credo che sia un dato estremamente preoccupante. 

    Da questo punto di vista il superamento del digital divide, ecco, allora siamo messi bene. Con tutta l'indulgenza sulla nostra età.

    Da questo punto di vista il superamento del digital divide in agricoltura che ahimè il posto dove si concentra il digital divide, perché è ovvio che gli operatori non hanno molto interesse a investire sullo sviluppo della banda larga in zone poco densamente popolate perché le zone agricole per definizione sono poco densamente popolate.

    Ci sono i casolari, ci sono le abitazioni che sono sparse, lontane l'una dall'altra e quindi noi dobbiamo fare di tutto perché questo digital divide sia superato anche perché in genere l'intervento dei giovani in agricoltura sia anche nelle produzioni innovative, in genere se un giovane torna alla terra non si mette a fare solo coltura tradizionale, tutti sanno che le colture tradizionali implicano una forte estensione di terreno, una forte meccanizzazione, un forte impiego di capitali che presumibilmente un giovane agricoltore non ha, quindi un giovane agricoltore cerca la redditività se riesce a fare colture innovative, a coltivare ciò che altri non coltivano e via dicendo.

    Queste colture innovative hanno un mercato, se per esempio uno riesce a fare e-commerce ma se è nel posto dov'è la banda larga esiste, ci sono alcune aziende agricole anche di non grande estensione che hanno un loro luogo, un loro capannone di impacchettamento e di spedizione e questo gli consente di garantire redditività al proprio lavoro e al proprio nucleo familiare.

    Quindi da questo punto di vista non è semplicemente insistere su una questione che tutti danno per scontato, bisogna superare il digital divide, adesso abbiamo visto che oltretutto c'è la nuova responsabile dell'agenda digitale nazionale che dovrebbe riuscire a dare un impulso anche sul piano nazionale a questo tipo di sviluppo.

    Noi sulla questione dei terreni incolti, questione che mi sta particolarmente a cuore essendo un montanaro, come alcuni di noi, per seguire le sollecitazioni anche del collega Favia, si potrebbe adottare una iniziativa molto semplice, cioè la Regione potrebbe farsi da capofila assieme ai Comuni adesso per tutte le persone che hanno delle proprietà agricole con terreni incolti che vogliono mettere a disposizione per le coltivazioni, perché altrimenti abbiamo una situazione di terra senza contadini, di contadini senza terra.

    Se noi facessimo un censimento spontaneo diciamo così di tutti coloro che hanno un terreno che lo vogliono mettere a disposizione per esempio giovani agricoltori, a prezzi contenuti se non addirittura in modo gratuito, la Regione potrebbe farsi da intermediazione e garante da questo punto di vista adottando una iniziativa adesso faccio riferimento per esempio agli affitti garantiti dove alcuni Comuni garantiscono i proprietari che mettono a disposizione gli appartamenti per gli affitti concordati, ovviamente l'agricoltura è un'altra cosa, però dico, adesso per amore di brevità e per amore di esempio, si potrebbe fare una iniziativa di questo tipo.

    Mi chiedeva il collega Favia di porre una domanda, e cioè quando è che effettivamente questo insieme di misure entrano in vigore, quando è che effettivamente questi fondi potranno arrivare agli agricoltori e se queste elezioni anticipate che sono intervenute rappresentano un ostacolo o meno, cioè immagino che sarà la nuova Giunta a fare i bandi, a mettere a disposizione e che quindi ahinoi quello che succede in questi giorni rappresenta un rallentamento da questo punto di vista.

    L'ultima questione sulla biodiversità, l'aveva già citata anche il collega Favia, io penso che noi dovremmo sostenere, c'è chi ha fatto le banche della biodiversità, in modo tale da mantenere il patrimonio genetico, a mantenere a disposizione l'intero patrimonio genetico della biodiversità della nostra Regione.

    Penso che questo sia una iniziativa veramente importante, perché si è visto che anche produzioni di non altissimo valore produttivo sono invece molto importanti per il loro contenuto appunto di biodiversità, per esempio per gli incroci futuri, per esempio per nuove selezioni genetiche, per nuovi prodotti, e quindi io penso che questo sia estremamente importante anche perché la nostra Regione ha delle caratteristiche peculiari, pensiamo a esempio che il riso italiano quindi riso anche coltivato nella nostra Regione è ritenuto il migliore nel mondo, ci sono dei cinesi che importano il nostro riso perché è migliore del loro, quindi riuscire come dire a esportare il riso in Cina mi pare che sia una specie di miracolo che noi dovremmo sostenere nel migliore dei modi, quindi io sono particolarmente, devo dire che sono particolarmente d'accordo con questa iniziativa di sostegno all'agricoltura, soprattutto per quanto riguarda la riduzione della chimica che si usa, che è una riduzione come dire di grande richiesta popolare, perché è troppa la chimica che si usa, non solo per gli effetti negativi sulla salute, ma anche per gli effetti negativi sull'ambiente, ogni anno dobbiamo guardare quello che succede nell'atrofizzazione dell'Adriatico e via dicendo, poi magari questo avviene anche per motivi tra virgolette naturali, non solo per la massa di chimica che arriva dal Po, però sta di fatto che la riduzione dell'uso della chimica in agricoltura non può che essere estremamente benefica per tutti quanti.

    Se non ci sono altri colleghi che chiedono la parola io metterei ai voti, no la replica dell'Assessore ovviamente.

     

    Assessore RABBONI

    Allora, velocemente come si deve in questo contesto, accessibilità della terra, o alla terra, allora diciamo che bisogna differenziare, in pianura c'è un problema di scarsa accessibilità che è legata alla indisponibilità di offerta, e al costo della stessa.

    In montagna abbiamo un problema diverso, effettivamente si può parlare di una difficile accessibilità legata alla difficile individuazione dell'interlocutore. Perché tutti i terreni abbandonati gran parte, gran parte sono oggi nella titolarità di eredi che spesso sono tanti, in disaccordo tra di loro, spesso e volentieri distanti dal luogo del bene, e quasi sempre disinteressati.

    Allora cosa si può fare, io ripropongo qui una idea che ho illustrato, che può trovare qualche diciamo sponda positiva in questo programma di sviluppo rurale ma che ha bisogno di avere come dire un progetto sul quale fare convergere degli attori non pubblici.

    E credo che chi si occuperà di questo settore nella prossima legislatura potrà farlo.

    E l'idea è questa, l'idea è da un lato costruire un gestore di una sorta di banca della terra, che cioè raccolga le informazioni relative ai terreni non più coltivati, o sui quali la coltivazione sta andando a esaurimento, per motivi spesso anagrafici, e che possa mapparli, censirli, per una successiva messa in disponibilità.

    Dall'altro io penso a un progetto di tutoraggio e questo risponderebbe anche a chi ci si può rivolgere, il giovane che intende fare l'esperienza. C'è un progetto di tutoraggio che da un lato diciamo affianchi i giovani che si propongono di prendere in gestione questi terreni dal punto di vista tecnico professionale imprenditoriale, sul lato agricolo perché naturalmente occorrono garanzie, occorrono capacità, attrezzature, macchine, e occorre diciamo andare rapidamente a reddito.

    Dall'altro un tutoraggio legato al rapporto con il mercato, perché il problema della montagna è il problema del reddito, cioè concorrere con le produzioni di montagna sui mercati generici e generali, e confrontarsi con le produzioni di pianura che hanno costi più bassi e rese molto più alte significa essere sconfitti in partenza. 

    Occorre lavorare per un mercato in grado di riconoscere la distintività, la naturalità, la tipicità, la qualità etc.

    E occorrono partner, commerciali, che vogliono fare questo.

    Che so se Barilla si proponesse di svolgere una funzione etica anche su questo versante, e di lanciare una nicchia di prodotti nella sua rete commerciale grani antichi di montagna, imprese giovani etc., a mio parere diciamo così lo sforzo imprenditoriale sul lato agricolo troverebbe un corrispettivo economico adeguato che può essere di stimolo duraturo a fare quella attività, questa è la mia idea. 

    Per quanto riguarda la conservazione della biodiversità, animale e vegetale, e cioè quella parte di attività agricola legata a altre fasi storiche, oggi a rischio di estinzione perché ci sono razze animali che producono molto più latte e quindi ci sono varietà di frutta e di vegetali che altrettanto sono... e questo rischia di mettere per sempre nel dimenticatoio quindi scomparire quelle più antiche.

    Noi abbiamo come Regione Emilia-Romagna, siamo una delle poche Regioni italiane, non l'unica, che ha una legge regionale di tutela della biodiversità animale e vegetale di interesse agricolo, sulla base di quella legge abbiamo realizzato un repertorio che viene amministrato da un comitato scientifico di professori universitari etc., e è in continuo aggiornamento.

    L'altra cosa che facciamo è con il programma di sviluppo rurale finanziamo quegli agricoltori che volontariamente coltivano varietà a rischio di estinzione o razze animali altrettanto a rischio di estinzione.

    Per dire, quella più significativa è il bovino di razza romagnola, che purtroppo sta diminuendo anno dopo anno, e per gli allevatori noi prevediamo un pagamento di sostegno per unità bovina adulta.

    Questo peraltro ha consentito sostenendo direttamente i produttori, ha consentito il rilancio di alcune piccole filiere di prodotti diciamo del passato che hanno ritrovato il mercato, il caso più noto è quello delle bovine di razza reggiana, le vacche rosse reggiane, che hanno, non ridete perché (intervento fuori microfono) il parmigiano reggiano (intervento fuori microfono) va beh, lascia stare, il parmigiano reggiano di vacche grosse reggiano che ha un marchio il suo identificativo normalmente costa 70 - 80 per cento in più del ... cioè hanno trovato una filiera economica che gli consente di durare nel tempo.

    Per quello che riguarda la vendita noi attualmente con il piano di sviluppo rurale e con diciamo l'Ocm, vitivinicolo, abbiamo sostenuto la realizzazione di spacci aziendali, negozi aziendali e progetti di vendita elettronica, per cui è importante anche per questo motivo che il piano di sviluppo rurale contribuisca nelle zone di montagna a superare lo svantaggio digitale.

    Nel nuovo programma di sviluppo rurale attraverso la misura cooperazione, cooperazione tra agricoltori e a esempio soggetti commerciali, potrebbe accogliere alcune diciamo di queste istanze che sono state ricordate.

    Infine una delle novità di questo programma di sviluppo rurale riguarda le aree cosiddette periurbane, cioè quell'agricoltura di prossimità alla città che fin qui è stata abbastanza sottovalutata perché la si considerava aree in attesa di edificazione, diciamo abbiamo previsto misure ad hoc, in chiave di filiera corta, fattorie didattiche, mercati agricoli di città etc. etc., per restituire un valore vero agricolo a questa struttura che sta a ridosso della città dove la città da elemento di degrado diventa elemento di valorizzazione commerciale e economica.

    Al Consigliere Cavalli voglio dire che sulle centrali e sul fotovoltaico siamo d'accordo, nel senso che qui noi finanziamo fotovoltaico solo sui tetti, e centrale biomasse solo di piccola dimensione, solo legate alla attività agricola e solo attraverso l'utilizzo di scarti e sottoprodotti del lavoro agricolo.

    Quindi diciamo impianti industriali non stanno, non hanno udienza dentro questo programma di sviluppo rurale.

    Una volta approvato dalla assemblea il programma di sviluppo rurale va trasmesso come è stato ricordato entro il 22 di luglio a Bruxelles, tutta Europa deve trasmettere i programmi di sviluppo rurale entro il 22 dopodiché Bruxelles, si prende il suo tempo per esaminare, fare le pulci, fare osservazioni, chiedere chiarimenti, imporre eventualmente delle modifiche, quindi noi dobbiamo presumere che il programma sarà approvato definitivamente entro l'anno, e quindi sarà operativo entro la fine dell'anno o all'inizio del nuovo anno 2015.

    (intervento fuori microfono) sì, i bandi.

    Relativamente alla domanda del Consigliere Bignami, se... (intervento fuori microfono)

     

    Direttore generale Mazzotti.

    C'era una precisazione relativa alle modifiche, premetto che questo piano è stato redatto in contemporanea mentre venivano pubblicati o resi disponibili i testi della Commissione perché molte delle parti attuative e regolative e della attuazione della realizzazione della redazione meglio dire, del programma sono state rese note durante la scrittura. L'ultima è arrivata, il piano redazionale diciamo così del programma c'è arrivato il 27 giugno, ovviamente abbiamo lavorato con i testi in inglese ma i testi in lingua italiana sono arrivati solo il 27 giugno. Questo perché tutta Europa evidentemente è in ritardo su questo.

    Ultima cosa, anche l'adeguamento al nuovo regime degli aiuti di Stato che è stato pubblicato il primo luglio rende necessaria un emendamento perché appunto è arrivato dopo che il testo era già stato portato in Giunta. Gli altri emendamenti sono molti emendamenti formali, abbiamo cercato innanzitutto come diceva l'Assessore di tradurre i titoli perché il sistema elettronico sul quale la piattaforma elettronica europea sulla quale dobbiamo caricare il documento restituisse il testo un po' in inglese e un po' in italiano perché tutta la titolazione è in inglese, anche qui ci hanno detto che metteranno a disposizione le versioni nella lingua ma arriveranno piuttosto avanti, quindi non in tempo utile per la presentazione a voi.

    Quindi molte rettifiche che abbiamo dovuto fare sono state di forma, compresa la traduzione, compreso l'ordinamento di alcune tabelle e di alcune sottomisure, più qualcosa che è venuto fuori nell'ultima fase di negoziazione con il partnerariato, si è detto della misura del riso che è stata scorporata da quella dei cereali seminativi perché evidentemente ha dei costi superiori, e non si faceva abbastanza produzione integrata o biologica con i valori che erano precedentemente ricompresi, quindi è stato messo insieme alla barbabietola e alle proteiche. 

    Questi valori non saranno del tutto definitivi perché la valutazione di congruità di questi valori che sono basati sulla nostra esperienza ma sono sottoposti a un valutatore indipendente che li valuterà e nel nostro caso è stato selezionato un istituto universitario.

    Altre modifiche riguardano precisazioni che a esempio evitino la ... (audio disturbato) di consulenza per esempio abbiamo inserito che non vi deve essere conflitto di interesse tra coloro che erogano i servizi e venditori di mezzi tecnici per esempio o coloro che svolgono attività di controllo e certificazione, oppure coloro che gestiscono fasi e procedimenti connessi con l'erogazione degli enti stessi, in modo tale che non vi sia conflitto di interessi.

    La consulta agricola ci ha chiesto di elevare oltre i 40 anni la possibilità di scambi interaziendali, in modo tale che le migliori pratiche agronomiche e tecniche possono essere scambiate non solo dai quarantenni ma anche proprio in ragione di quello che si diceva prima dell'età avanzata media della popolazione degli imprenditori agricoli anche a coloro che non sono giovani.

    Per evitare di erogare troppe risorse eccessive a un solo soggetto è stato introdotto un massimale di 50 mila Euro per l'innovation broker, che è una figura particolare che si dovrebbe occupare di innovazione, quindi non avevamo messo limite e c'è stato fatto segnalare, abbiamo messo un limite di questo valore.

    Poi abbiamo dovuto adeguare l'avviamento nelle imprese giovani agricoltori spostando di uno 0,1 1 il livello dei giovani rispetto alla manodopera necessaria per avviare una impresa come giovani, e quindi di conseguenza c'è stato un adeguamento di 0,1 unità lavorativa che è pochissima cosa, cioè un decimo dell'unità lavorativa annua è stata spostata nei parametri che abbiamo messo.

    Abbiamo adeguato inoltre i criteri di selezione su richiesta del Ministero dei beni culturali e ambientali, per introdurre il decreto legislativo 42 del 2004 e successive modificazioni come parametro di selezione qualora un agriturismo per esempio presentasse domanda se è confacente a quanto previsto dal decreto legislativo 42 del 2004 a un livello e un criterio di selezione.

    Abbiamo messo anche la priorità di genere, oltre che la priorità trasversale giovani, poi abbiamo ritoccato i livelli di operatività dell'agricoltura conservativa, riducendo gli ettari complessivi massimali per azienda beneficiaria da 30 a 20 quindi riducendola, abbiamo messo un criterio dell'agricoltura conservativa di preferenza per i terreni di montagna proprio per andare incontro a una pratica agricola che migliori le pratiche antierosione del terreno e sono stati adeguati i valori dell'aiuto a ettaro, da 240 a 280.

    Del riso si è già detto, queste sono le modifiche che abbiamo portato oggi.

     

    Presidente GRILLINI

    Bene grazie.

    Credo che noi possiamo esprimere anche un ringraziamento a nome di tutti per il lavoro anche dei tecnici su un provvedimento di questa vastità e di questa importanza che come è stato detto è stato redatto sulla base di un formulario per l'unione europea.

    I colleghi hanno ricevuto il testo con tutte le modifiche pertanto le modifiche costituiscono parte integrante del testo che è sottoposto al voto, per cui se non ci sono altri interventi io vi proporrei il voto sull'oggetto 5377, no, scusate 5751.

    Chi è favorevole alzi la mano? Grazie, chi è contrario? Chi si astiene?

    Il progetto è approvato, passiamo adesso alla discussione dell'oggetto successivo.

     

    La Commissione esprime parere favorevole.

     

    esame abbinato degli oggetti:

    5355 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: "Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna" (delibera di Giunta n. 386 del 27 03 14).

    Testo base

     

    1273 - Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Sconciaforni e Donini: "Misure in materia di tutela dell'occupazione, delocalizzazione, incentivi alle imprese e sostegno all'imprenditorialità collettiva" (05 04 11).

     

    3315 - Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Corradi, Manfredini, Cavalli e Bernardini: "Legge Regionale in materia di salvaguardia occupazionale, incentivi alle imprese e contrasto alla delocalizzazione produttiva fuori Regione" (30 10 12).

     

    (Relatore consigliere Tiziano Alessandrini)

    Esame articolato

     

    Presidente GRILLINI

    Come sapete su questo c'è già stata ampia discussione sia in sede consultiva che nella nostra Commissione, quindi noi abbiamo il compito di passare all'esame dell'articolato. Se il relatore non ha nulla da aggiungere, io vi proporrei appunto di passare all'esame dell'articolato. 

    Avviso che sono stati presentati altri emendamenti, presentati e distribuiti che sono stati inseriti negli articoli relativi, quindi io adesso ve li proporrò al voto, sempre per motivi di tempo sarebbe opportuno, questo è suggerimento che faccio io, una illustrazione complessiva degli emendamenti sia da parte del relatore sia da parte di coloro che li hanno presentati, in modo tale che poi non dobbiamo reintervenire emendamento per emendamento.

    Questa è una cosa che io suggerisco se siamo d'accordo. 

    Quindi io vi darei la parola per illustrare gli emendamenti. Prego relatore. 

     

    Consigliere relatore ALESSANDRINI

    Allora noi abbiamo fatto più di una discussione e quindi insomma convengo che si parta subito dalla presentazione degli emendamenti.

    Ovviamente sono stati distribuiti quindi sono in vostro possesso, poi mi rendo conto che ognuno di questi andrebbe minimamente spiegato per cercare di darvi una interpretazione perché diversamente insomma sono sempre numeri, lettere, riferimenti di legge e cose di questo genere.

    Quindi il primo che trovate lo vedete subito all'articolo 1 e siamo nel campo dei principi e delle finalità e della declinazione degli obiettivi e questo emendamento riguarda la necessità di favorire la attrattività anche attraverso, facendo svolgere un ruolo importante al welfare diciamo e dei servizi abitativi.

    Quindi questo è il primo se... Procedo quindi Presidente con tutti.

    Ecco, il secondo e il terzo ve lo illustro insieme, insomma perché, perché sono due emendamenti, questi due emendamenti stanno insieme obiettivamente nel senso che con questi si tende a sottolineare la necessità, possibilità diciamo così che i nuovi insediamenti produttivi rafforzino il legame con le piccole e medie imprese del territorio, le catene della sub fornitura e il sistema del terziario e dei servizi, questo era il due e il tre.

    Poi ancora nell'articolo 6 questo emendamento è stato distribuito pochi minuti fa, non so se i colleghi l'hanno già potuto vedere, fa riferimento alla possibilità che la Regione diciamo così che si riserva la possibilità di intervenire attraverso forme, attraverso agevolazioni alle imprese che però devono essere, bisogna affrontarlo attraverso provvedimenti che la Regione dovrà assumere perché non possiamo trattare il tema in termini complessivi diciamo così all'interno di questa legge per non andare poi a scontrarci con la problematica legata agli aiuti di Stato, alle disparità etc. etc. insomma al di là del fatto che noi abbiamo una Irap, a esempio che è superiore allo 05 e quindi pare insomma, IRPEF, scusa, e quindi insomma anche noi lì non potremmo fare come dire riduzioni, quindi insomma noi prevediamo che la Regione però in futuro possa fare dei provvedimenti e affrontare la materia appunto tenendo conto di tutte queste problematiche.

    Poi sempre all'articolo 6 trovate un altro emendamento che fa riferimento alle procedure diciamo così, insomma qui in questo caso siamo diciamo così anziché fare precedere all'accordo un protocollo di concertazione fra la Regione e le parti sociali anche perché ognuno che ponesse un veto andrebbe in crisi tutto il meccanismo, noi abbiamo preferito fare riferimento al fatto che la Regione possa recepire diciamo così delle raccomandazioni espresse appunto dalle parti sociali sulle tre finalità fondamentali, quelle che sono di ordine sociale, insomma occupazionale e economico dell'investimento.

    Poi ancora trovate un emendamento, è di quelli che ho presentato in questi ultimi minuti, all'articolo, sempre all'articolo 6 proponendo di istituire il punto 6 bis, che cosa significa, significa che questo emendamento riguarda la casistica degli insediamenti in aree da bonificare e questo emendamento fa sì che nell'accordo, per ciò che riguarda appunto la bonifica del sito, non siano inseriti termini e modalità non compatibili con la normativa che tuttora è esistente dello Stato e inoltre insomma con questo emendamento vorremmo cercare di evitare ogni possibilità di contenzioso fra vecchi e nuovi proprietari, sulla bonifica del sito.

    Poi andando avanti arriviamo all'articolo 7, all'articolo 7 e l'emendamento, gli emendamenti all'articolo 7 riguardano questi temi, intanto si va a completare, il primo va a completare il punto 1 a proposito dei contenuti dell'accordo per l'insediamento e per lo sviluppo nel senso che si precisa anche la localizzazione dei nuovi insediamenti, fermo restando i criteri chiaramente che sono previsti nell'articolo 8 e poi l'altro emendamento che consiste in tre punti, diciamo che, che stanno insieme insomma, questo emendamento introduce misure di incentivazione per le imprese che scelgono di registrarsi nel regolamento europeo Emas, ovvero prestazioni ambientali e sviluppo sostenibile. E anche certificate Iso 14001 nel senso del riconoscimento della capacità e dell'efficienza imprenditoriale delle aziende. Va da sé che qui parliamo di aziende nuove chiaramente perché sono quelle che si insedieranno e per cui per le nuove imprese si prevedono tempi di almeno due anni per ottenere la riduzione prevista.

    Il punto 6 di questo emendamento è che appunto con questo punto insomma si vogliono premiare le imprese virtuose, cioè quelle che soggette all'autorizzazione integrata ambientale, dimostrano prima di tutto insomma il rispetto dell'osservanza delle condizioni di autorizzazione, ergo minori controlli programmati dopo i tre anni etc. etc.

    Siamo arrivati all'articolo 8 che è insomma gli emendamenti forse più corposi, più significativi, e prima di tutto partiamo con il cambio del titolo dell'articolo per precisare meglio il contenuto del medesimo, poi con l'aggiunta al punto 1 siamo nel campo degli insediamenti in area già destinata, dove non occorre quindi alcuna variante, ecco, qui l'emendamento insomma fa sì che si consenta all'investitore di presentare il progetto particolareggiato, di chiedere direttamente il permesso di costruire in modo convenzionato senza necessità quindi né di Pua né di Poc, ovvero attraverso, si costruisce attraverso convenzione in cui chiaramente prima ci si accorda sulle opere necessarie, tipo le strade, il verde, il verde pubblico cioè quello che è necessario, il permesso lo approva direttamente il Sindaco e mi pare evidente quindi che si introduca una forte semplificazione e una riduzione certa di tempi.

    C'è un altro, con l'aggiunta al punto 2, in questo caso siamo in area non destinata, qui diciamo che l'investitore può procedere attraverso un accordo di programma il quale di fatto include anche la conferenza dei servizi e anche in questo caso quindi forte semplificazione ma senza compromettere la trasparenza dell'operazione, salvaguardando l'accertamento della sussistenza di tutti i requisiti che rimangono in capo chiaramente all'amministrazione comunale.

    Poi ancora, abbiamo lasciato la facoltà ai Comuni, parliamo di agevolazioni per ciò che attiene il costo di costruzione quando si va in area attrezzata, dicevo lasciamo la facoltà ai Comuni di ulteriori agevolazioni, peraltro alcuni Comuni l'hanno fatto, abbiamo visto l'altro giorno nei giornali penso al Comune di Imola etc.

    Poi c'è un intervento sul punto tre alla lettera c), in questo caso cioè voi sapete che questo progetto di legge vuole scoraggiare l'uso del territorio vergine chiaramente, e incoraggia il recupero dell'esistente. 

    Allora laddove non fosse proprio possibile diciamo così andare a collocarsi in territori destinati si prevede di fare pagare il costo di costruzione in misura del 50 per cento maggiore e non del doppio, d'altra parte teniamo conto insomma che siamo di fronte a un progetto di legge che pure sempre si dà l'obiettivo di attrarre e non di respingere chiaramente.

    Poi al punto 5, al punto 5 c'è una correzione, è proprio un fatto tecnico, si fa riferimento al comma due, va inteso che deve essere il comma tre perché era proprio un errore insomma tecnico diciamo così di trascrizione.

    Poi stando sempre nell'articolo, no siamo all'articolo 9 allora qui noi gli emendamenti sono due fondamentalmente, anzi tre, tendono, no tendono, sdoppiano diciamo così questo articolo nel senso che cioè perché sdoppiamo perché abbiamo ritenuto opportuno dovere mettere maggiormente in luce il tema del welfare e la possibilità quindi di progettare nuove iniziative welfare appunto insomma aziendale, comunitario, in collaborazione ovviamente con altri soggetti come le Camere di commercio, ma soprattutto le imprese del terzo settore.

    Quindi sdoppiando l'articolo chiaramente abbiamo soppresso diciamo così il punto numero 2 e l'abbiamo poi dopo portato nel 9 bis.

    Procedo, siamo arrivati all'articolo 10 e con questo emendamento noi vogliamo dire che la valorizzazione del sistema delle piccole imprese, delle piccole e medie imprese regionale può aiutare comunque la attività di marketing, per attrarre investimenti dai mercati esteri.

    Poi ancora, dopo qui c'è, ci sono gli emendamenti della Giunta per quello che riguarda poi dopo l'Assessore dirà l'accorpamento di Ervet, siamo arrivati così all'articolo 12 nel senso che proponiamo di eliminare una dizione in quell'articolo perché non è più necessario insomma precisare questa scansione temporale, in pratica proponiamo di sopprimere che sarà approvata in sede di assestamento di bilancio 2014, sono arrivato praticamente alla fine, nel senso che all'articolo 18, dopo l'articolo 18 proponiamo un articolo 18 bis, e anche con questo emendamento noi vogliamo concentrare l'attenzione sulle Pmi che vanno supportate insomma soprattutto nella attività di scouting, per ciò che attiene alle opportunità di business, che è ovviamente la funzione più difficile per quel tipo di impresa, e infine abbiamo cambiato il titolo del titolo sesto, da norme finanziarie a norme finanziarie, a disposizioni finali insomma le norme finanziarie e abbiamo introdotto un nuovo articolo introducendo la clausola valutativa. Perché.

    Perché noi abbiamo pensato che una legge così importante giustamente insomma ha consigliato di inserire nell'articolato questo, il tema della clausola valutativa per potere fare una verifica con cognizione di causa, sui successivi, no anzi, cioè nei prossimi tre anni diciamo così, sui successi o purtroppo anche gli insuccessi insomma di questa legge e quindi avere tutte le condizioni di causa per apportare anche le eventuali correzioni, gli eventuali correttivi.

    Ecco, poi ci sarà un altro emendamento ma questo lo lascio, l'Assessore se ne farà carico direttamente.

    Io Presidente finisco qui.

     

    Presidente GRILLINI

    Bene adesso se l'Assessore vuole illustrare gli emendamenti aggiuntivi.

    E poi diamo la parola al Consigliere Lombardi.

     

    Assessore VECCHI

    Sì, grazie, intanto mi dia un minuto in più tanto prendo poco tempo.

    Perché in questo caso il mio è un intervento non formale ma sostanziale, perché vorrei dare a tutti i colleghi al di là del modo in cui voteranno sia qui che in aula alcune mie brevissime valutazioni, intanto voglio davvero ringraziare moltissimo il relatore Tiziano Alessandrini, che su questa legge molto complessa ha fatto e sta facendo un lavoro straordinario non formale, non usuale, con l'obiettivo di migliorare la legge e c'è riuscito se i suoi emendamenti verranno accolti.

    Il secondo tema è questo che io ovviamente posso testimoniare direttamente come i colleghi sanno solo nell'ultimo mese, essendo diciamo l'Assessore più brave della storia di questa Regione e va beh, ma è andata così. E però la (intervento fuori microfono) non sottile, assolutamente.

    E neanche basso.

    No, diciamo perché la costruzione di questa legge è una costruzione che ha preso degli anni, ovviamente compiuta da altri, e è stata una costruzione che è stata lungamente, non solo meditata ma anche discussa non soltanto in Giunta o dentro all'assemblea ma anche con molti interlocutori esterni a cominciare dalle associazioni economiche, sociali e territoriali.

    E diciamo così adesso ovviamente e lo dirò perché così evito di dirlo dopo, la nuova situazione in cui siamo e in cui saremo nelle prossime settimane ha qualche conseguenza rispetto al percorso di questa legge ma questo ve lo dico fra un minuto.

    Voglio ricordare rispetto a osservazioni, preoccupazioni, immagino anche emendamenti, che cosa noi facciamo con questa legge, questa legge salvo la norma che riguarda che spiegherò brevemente l'unificazione per incorporazione di Ervet, e nuova Quasco, è una legge che non è autoapplicativa, cioè è una legge con cui noi non stabiliamo norme di immediata applicazione a carattere generale che per il solo fatto di approvarla cambia in meglio o in peggio la vita alle imprese, ai cittadini etc., no, non è questo. E anche perché non funzionerebbe.

    È una legge che per la prima volta nella nostra Regione e devo dire con pochi precedenti altrove, vuole mettere nero su bianco un meccanismo per rendere efficace e trasparente la trattazione di proposte di investimenti consistenti sul nostro territorio regionale, che auspichiamo, in modo non soltanto da attrarre meglio gli investimenti, favorire, rendere la vita più facile a chi diciamo così decide che il nostro territorio per tante ragioni può essere meglio di altri territori.

    Ma vuole anche diciamo così cercare di sottrarre dalla casualità i benefici e le condizioni con cui questo può avvenire.

    Non è autoapplicativa perché come dice tutto il corpo della legge proposte che verranno fatte sulla base di un bando che è quello che stabilirà le condizioni, le agevolazioni, i finanziamenti, le risorse a disposizione, che sarà un bando a sportello cioè aperto permanentemente ma che essendo bando non legge, potrà essere modificato in qualunque momento qualora le condizioni di disponibilità delle risorse finanziarie, gli strumenti o le norme fiscali o le norme sulla concorrenza o sugli di Stato evolvessero, e quindi non ci impicchiamo a scrivere nella legge cose che non possiamo poi magari mantenere fra due o tre giorni, e che diciamo così dà la possibilità di avere una gestione efficace.

    E che ha bisogno appunto per essere implementata questa legge di avere non soltanto un bando, ma di avere anche l'istituzione di un meccanismo di gestione e governo di questa legge, che diciamo questa Giunta e questo Assessore ovviamente potrà dare sono un piccolissimo contributo temporale, se avevamo un po' più di tempo davamo corso a un contributo più consistente, perché è chiaro che perché questa legge funzioni c'è bisogno di avere strumenti non soltanto interni alla Regione ma anche di raccordo con altri soggetti esterni penso innanzitutto il mondo economico, oltre a quello degli enti locali e così via che rendano efficace questo meccanismo, da qui l'emendamento che diciamo così dà sanzione legale a un processo che nelle intenzioni era già iniziato di unificazione per incorporazione di nuova Guasco in Ervet, anche perché e c'entra con questa legge, perché questa nuova Ervet, a cui si aggiungono anche le competenze di nuova Guasco, forte in materia urbanistica etc. etc., potrà essere uno degli strumenti fondamentali per potere fare quell'opera di assessment, e di aiuto alla valutazione rispetto sia all'impatto economico ambientale e procedurale delle proposte ricevute ma anche avviare quell'opera di scouting, e di promozione per l'attrazione degli investimenti che è molto importante.

    Infine, e quindi da qui gli emendamenti anche con un sub emendamento che va in questa direzione.

    Infine devo una spiegazione sugli ultimi due emendamenti distribuiti last minute, che c'entrano molto relativamente, con l'argomento in discussione però devo spiegare ai colleghi di che cosa si tratta.

    Allora sono due emendamenti diciamo, è come se fossero uno solo, noi ci siamo presi un impegno con le parti sociali, sia rappresentative dei lavoratori che delle imprese, con il sistema bancario, ma dico per quanto riguarda già questo Assessore anche in aula rispondendo tra l'altro a una interrogazione della Consigliere Noè, la scorsa assemblea, che era quello di fare di tutto per permettere tanto la prosecuzione per quanto possibile del sistema di ammortizzatori sociali in deroga, e il Presidente Errani è riuscito a strappare al governo per tutta Italia, non solo per noi la proroga dal 30 giugno al 31 agosto, e di mettere in campo tutte quelle misure che possano permettere di rendere la vita un po' meno amara a quei lavoratori e a quelle imprese che si trovano in quella sfortunata situazione.

    Ora una delle cose che hanno reso in questi anni per quanto possibile un po' meno amara la vita ai lavoratori in cassa integrazione in deroga, è stato il fatto che attraverso protocolli provinciali, a livello provinciale si è riusciti a fare in modo che almeno per una parte di questi il sistema bancaria o le stesse imprese anticipasse le risorse no? Manfredini, prima che, perché spesso arrivano in ritardo, per quanto riguarda il 2014 non è ancora arrivato una lira dallo Stato e dall'Inps.

    Ora, le banche che sono scoperte per più di 100 milioni di Euro solo in questa Regione hanno accettato e devo dire li ringrazio davvero perché non era scontato, di prorogare questo regime basato sugli accordi provinciali per altri due mesi, e però ci chiedono per andare avanti non sapendo noi minimamente cosa succederà delle casse integrazione in deroga dopo il 31 agosto, dice però per andare avanti dateci un segnale che anche la Regione oltre a impegni politici è disposta anche a metterci un pochino di sostanza.

    Io avevo predisposto a nome della Giunta un emendamento al bilancio e alla legge finanziaria, che istituiva poi con forme realizzative ancora da definire un piccolo fondo di garanzia, con cui la Regione sostanzialmente diceva al sistema bancario, continuate a anticipare se ci saranno degli intoppi compartecipiamo diciamo così a questo finanziamento, purtroppo abbiamo dovuto chiudere il bilancio e la legge finanziaria una settimana prima, non riusciamo per questione di qualche ora di usare quello strumento, quindi la cosa che chiedo ai colleghi è che con questo emendamento che ovviamente è messo in questa legge in maniera diciamo così perché, perché è l'unico modo che abbiamo di farlo, noi riusciamo a avere una base giuridica che ci permetta se necessario di istituire questo fondo se non è necessario di non istituirlo, senza intaccare minimamente le risorse che sono destinate al finanziamento della legge in questione, lo spiego perché sia chiaro, non è blitz, è un last minute, dovuto a questa necessità, grazie, finito.

     

    Presidente GRILLINI

    Grazie Assessore, la parola al Consigliere Lombardi.

     

    Consigliere LOMBARDI

    Sì, chiedo scusa anche io Presidente, cercherò di illustrare tutti gli emendamenti in maniera così discorsiva ma mi prendo qualche minuto.

    Intanto così a mo' di come esperienza vi cito una esperienza che ho vissuto personalmente, una azienda riminese la Galvanina ha ricevuto tempo fa una lettera dal governatore del Texas, una lettera indirizzata al legale rappresentante, in questa lettera gli si diceva che qualora fossero andati a fare investimenti lì gli offrivano tutta una serie di incentivi per questo tipo di insediamento.

    Allora questo mi sembra un atteggiamento che tende a incentivare insediamenti produttivi importanti, senza avere nemmeno troppa paura di creare quella concorrenza fra territori, mi riferisco sia Regione su Regione ma anche all'interno della Regione ma certamente Regione su Regione concorrenza che serve per fare crescere complessivamente il territorio e serve anche per affermare a mio avviso quella qualità fra una Regione e l'altra proprio nell'essere attrattiva e accogliente per interventi di questo tipo.

    Ho fatto questa premessa perché se noi facciamo una legge per attrarre investimenti produttivi importanti perché non credo che sia rivolto al piccolo artigiano ma a insediamenti importanti e come leggo stamattina sulla stampa il Presidente di Confindustria dell'Emilia-Romagna dice: beh, se dovete fare questa legge è meglio non fare niente, c'è qualcosa che stride perché è vero Assessore che ci sono state consultazioni approfondite e continue ma evidentemente queste consultazioni non hanno poi portato a un testo condiviso perché se ancora oggi ci sono tutte queste remore, mi fa pensare che non sia così ritenuta utile proprio dai destinatari finali di questo  provvedimento e allora visto anche il momento che stiamo vivendo, è vero che oggi siamo ancora nella pienezza delle nostre funzioni sostanzialmente, però non so se vale la pena in fretta e furia mi riferisco alla approvazione e di fronte a remore così importanti portare avanti un provvedimento come questo che certamente è importante ma non è come sempre accennava l'Assessore, non è che da domani mattina cambia il mondo, si tratta di prevedere delle cose che magari con più calma anche dalla nuova Giunta e dal nuovo Consiglio possono, potrebbero in qualche modo provvedere in maniera migliore. Perché certamente ci sono in questa legge delle petizioni di principio importanti però a mio avviso non c'è un elemento che induca a dire che con questa legge gli investimenti diventeranno in qualche modo più attrattivi e questo per introdurre appunto l'illustrazione dei vari emendamenti.

    Intanto in un primo emendamento adesso io lo faccio ripeto in maniera discorsiva comprendendo tutti quelli che sono stati presentati a firma mia, anche a firma del collega Bernardini, mia e del collega Cavalli mi pare, però intanto il primo emendamento è un emendamento che propone una riduzione seppure con tutte le cautele dovute al bilancio regionale, seppure con tutte le cautele dovute a una eventuale notifica alla Commissione europea, e tenendo conto anche dei divieti rispetto agli aiuti di Stato, però altre Regioni come la Lombardia e come la Toscana hanno potuto fare interventi di riduzione dell'Irap, e quindi non si capisce perché invece noi di fronte a un atteggiamento di questo genere, non siamo stati accoglienti, visto che appunto questi emendamenti o questi suggerimenti erano stati già prodotti e quindi noi oggi li riproponiamo in maniera formale.

    Un altro emendamento si riferisce alla sostanziale abolizione del protocollo preliminare, anche qui forse un po' come dire nostalgici rispetto alla concertazione, introduciamo questo protocollo preliminare che se al nostro interno è sufficientemente comprensibile, anche se è chiaro che andrà a appesantire l'iter di questi interventi, però se noi lo possiamo comprendere io non so se un investitore americano piuttosto che tedesco, indiano o cinese possa capire una costruzione così burocraticamente pesante come noi stiamo producendo.

    Le stesse raccomandazioni che su questioni insomma che abbiano anche a salvaguardia delle finalità sociali e degli interventi potrebbe avvenire in maniera meno formale e meno strutturata di come invece la legge attuale prevede.

    Un altro emendamento introduce il concetto di conferenza preliminare, conferenza di servizi preliminare, perché anche qui ecco mi rifaccio alla introduzione iniziale, se noi parliamo, ho sentito parlare di un possibile investimento della Philips Morris, in questa Regione per 400 milioni di Euro, se noi alla Philips Morris, gli andiamo a dire che va tutto bene, li accogliamo a braccia aperte però devono andare a parlare con lo sportello unico del Comune di non so dove, dov'è, (intervento fuori microfono) Valsamoggia? No mi sembrava un altro, ma comunque Valsamoggia va bene, cioè secondo me qualcuno si disamora rispetto a questo investimento, allora la Regione di fronte a investimenti così importanti potrebbe convocare una conferenza preliminare, smussa tutte le cose che ci sono da smussare, garantisce modalità, tempi, per effettuare l'investimento, poi se un dipendente della multinazionale che vuole fare l'investimento deve andare a depositare le carte al Comune di Valsamoggia, può anche andare bene ma non può mettersi a discutere lì se l'intervento va bene, non va bene, se è conforme o non conforme, ci deve essere un momento preliminare, so che a molti di voi magari può dare fastidio ma sulla sorsa della legge obiettivo cioè si chiarisce qual è l'intervento, si approva l'intervento e poi le questioni burocratiche si possono anche vedere in chiave locale ma non discutere il provvedimento in chiave locale.

    L'altro emendamento riguarda il tutor di impresa per consentire che ci sia appunto un soggetto che garantisca tutto il procedimento, gli altri emendamenti riguardano quegli incentivi urbanistici, allora qui bisogna che ci capiamo e che non vendiamo dei provvedimenti con una caratteristica che in realtà non hanno, allora quando noi diciamo che chi si va a insediare in un sito già urbanizzato e lo rigenera diciamo così, a parte che giustamente ha un onere di bonifica, perché certamente non sarà un sito su cui non bisogna intervenire, ma quando noi gli diciamo che non deve pagare gli oneri, non è che gli facciamo un regalo perché gli oneri sono già stati pagati in precedenza, quindi gli diciamo semplicemente che se va lì siccome gli oneri sono già stati pagati lui non li deve pagare, non mi sembra un grande incentivo, perché chi deve utilizzare un'area e sono d'accordo che vada incentivato il riuso del territorio, però gli dobbiamo dare un incentivo vero, non gli possiamo dire siccome gli oneri di urbanizzazione sono già stati pagati tu non li paghi.

    Allo stesso modo quando invece noi diciamo che un determinato insediamento deve andare in un'area già prevista dai piani comunali mi pare che ci si riferisca in questi casi alle Apea, per le quali io non ho notizia che ce ne siano molte in questa Regione, quindi noi gli diciamo che se va lì paga il 50 per cento degli oneri.

    Anche questo non mi pare un grande incentivo.

    (intervento fuori microfono) quindi (intervento fuori microfono) però va bene, invece nel caso in cui vada lì è il 50 per cento, poi c'è il caso invece di insediamenti che non rientrano in queste tipologie dove si paga addirittura il doppio.

    Anche qui mi sembra più un intervento penalizzante che incentivante perché poi su questo siccome bisogna dare la prova che non si sono trovati altri territori, credo che si inneschi in qualche modo un meccanismo difficile.

    Mi pare che in questi emendamenti non c'è, però è previsto in assestamento invece una modifica alla legge urbanistica che consente laddove si interviene su luoghi già urbanizzati di gestire meglio le sagome, ecco questo mi sembra una cosa opportuna, che qui non era stata prevista e poi l'ultima cosa, noi proponiamo e mi pare veramente sconcertante che non sia stato e non venga approvato una cosa del genere una riduzione dell'Irap, sul costo del lavoro che viene creato in più con quell'investimento.

    Cioè diciamo oggi lì ci sono 100 operai, con questo investimento probabilmente se ne assumono altri 100, su quei 100 concediamo una incentivazione, una riduzione sull'Irap, mi parrebbe una cosa utile perché andiamo a creare un lavoro che non c'è, andiamo a creare una entrata che oggi non c'è, e non prevedere un intervento di questo tipo mi sembra veramente che non si possa parlare a ragione veduta di interventi incentivanti ma semplicemente di una regolazione che se qualcuno vuole venire gli diciamo che non lo trattiamo male ma gli diamo una pacca sulla spalla, mi sembra un po' poco invece per incentivare in questo momento in una Regione come la nostra investimenti importanti, se è vero che c'è una disponibilità di una azienda come la Philips Morris, a un investimento di 400 milioni di Euro, io cercherei di fare tutto il possibile per attirarne altri, e magari in vari settori più graditi, ma per creare veramente una massa critica in questa Regione che possa dare una svolta importante alla ripresa.

    I dati di oggi ci dicono che purtroppo questa ripresa non c'è o fatica a esserci sul territorio nazionale, io dubito che con una legge di questo tipo noi riusciremo dare una spinta importante alla ripresa in Emilia-Romagna.

     

    Presidente GRILLINI

    Grazie Consigliere Lombardi, ha chiesto la parola il Consigliere Cavalli. 

     

    Consigliere CAVALLI

    Grazie Presidente. Ma io avendo firmato gli emendamenti con il collega Lombardi, volevo fare una premessa molto breve e anche visto l'orario e tutti gli argomenti che abbiamo da trattare e la situazione particolare in cui ci troviamo ma quando l'altro giorno sono stato contattato da Confindustria e giustamente dicono fermateli, fermateli perché non è una legge che va bene per noi, al che ho voluto effettivamente guardarci. 

    Ma soprattutto in questa legge che può avere dal titolo qualcosa di veramente utile perché abbiamo bisogno di imprese che vengono a proporre sul nostro territorio e portare lavoro, manca quella scintilla, quella scintilla che per fare venire veramente le imprese sul nostro territorio e quali sono, i tempi certi, la diminuzione dei tempi, vantaggio fiscale, perché altrimenti sono destinate a andare altrove.

    Al giorno d'oggi le aziende non guardano più da una provincia all'altra, guardano dove c'è più convenienza, vediamo che molte imprese sul territorio si spostano appena oltre il confine, noi dobbiamo dare qualcosa di concreto, fare qualcosa che per loro possa portare lavoro sul territorio perché noi parliamo sempre di lavoro ma dobbiamo fare in modo che le imprese vengano e rimangano sul territorio. 

    Quindi bene, benissimo ha fatto il collega Lombardi a parlare di tutti i nostri emendamenti ma sono emendamenti che sono stati ponderati, non dal sottoscritto o anche dal collega Lombardi ma da una associazione che in un momento di grave crisi ci chiama tutti a fermarci per dire che effettivamente questa legge qua forse andava messa da parte e portata dal prossimo Consiglio regionale. Ahimè, o forse con più tempo andava lavorato su, non voglio togliere, so benissimo il lavoro che ha fatto il collega Alessandrini e l'Assessore Vecchi che sono persone che stimo e apprezzo, però effettivamente manca quella scintilla che può portare effettivamente giovamento al nostro territorio.

    Un'altra cosa che chiedo è che nei nostri due emendamenti che abbiamo proposto è quella di tutelare i nostri campi che sono, abbiamo parlato di agricoltura, prima il Psr che mancano i terreni perché sempre più c'è urbanizzazione, noi chiediamo che quelli di pregio vengano salvaguardati. 

    E soprattutto dare un incentivo alle aziende solide che non delocalizzano perché è il momento di fare con i fatti e non solo con le parole, grazie Presidente.

    Ho già illustrato anche gli emendamenti in modo (fuori microfono).

     

    Presidente GRILLINI

    Grazie Consigliere, passiamo all'esame dell'articolato degli emendamenti.

    Sull'articolo 1 emendamento Alessandrini, discussione? Favorevoli?

    Contrari? Astenuti?

    L'emendamento è approvato. Proponiamo l'articolo 1 come emendato, discussione? Favorevoli? Grazie.

    Contrari? Astenuti?

    L'articolo è emendamento.

    Articolo 2 senza emendamenti.

    Discussioni? Favorevoli? Grazie.

    Contrari? Chi si astiene?

    L'articolo è approvato.

    Articolo 3 senza emendamenti. Discussione? Favorevoli? Grazie.

    Contrari? Chi si astiene? L'articolo è approvato.

    Articolo 4 con due emendamenti del relatore Alessandrini.

    Proponiamo al voto. Sì prego.

     

    Articolo 1

    Sull’articolo insiste l’emendamento n. 1

    La Commissione accoglie l’emendamento.

    La Commissione approva l’articolo 1.

     

    Articolo 2

    La Commissione approva l’articolo 2.

     

    Articolo 3

    La Commissione approva l’articolo 3.

     

    Consigliere NALDI

    Posso parlare dell'emendamento due c) bis, aggiungere la seguente lettera c) bis, dico bene? Ho capito bene, siamo al punto giusto?

    Bene. Allora mentre la definizione contenuta nel comma precedente accrescendo la qualità dei rapporti con particolare riguardo a quelli interni alle filiere, diciamo perfezionano un concetto che mi sembra utile per promuovere ricadute positive sulle filiere, quindi anche sulla catena della sub fornitura, la frase che viene proposta qui a me non convince, quindi mi astengo perché secondo me dire che gli investimenti locali devono promuovere la ricaduta positiva dei nuovi investimenti sul tessuto delle piccole e medie imprese del territorio, è un discorso fatto così vuole dire poco e niente, perché o si dice con quali strumenti, altrimenti noi sappiamo, cioè si corre il rischio solo di tornare a dire che il sistema delle piccole e medie imprese dell'Emilia-Romagna è virtuoso di per sé. Cosa che si è dimostrata non essere vera, negli ultimi decenni, quindi o li si aiuta a diventare un'altra cosa, una cosa più organizzata, più strutturata in grado di competere sulla base della qualità, o altrimenti si dicono delle cose che accontenteranno la piccola e media impresa organizzata nelle associazioni ma non spostano assolutamente di niente la realtà economica della nostra Regione.

     

    Presidente GRILLINI

    Se non ci sono altri interventi metto al voto il primo dei due emendamenti, discussione? Favorevoli?

    Grazie.

    Contrari? Astenuti?

    L'emendamento successivo. Discussione? Favorevoli? Grazie.

    Contrari? Astenuti?

    L'emendamento è approvato.

    Metto in votazione l'articolo 4 così emendato.

    Discussione? Favorevoli? Grazie.

    Contrari? Astenuti?

    Articolo 5 non ci sono emendamenti. Discussione? Favorevoli? Grazie.

    Contrari? Astenuti?

    L'articolo 5 è approvato.

    Sull'articolo 6 c'è un emendamento del relatore Alessandrini. Sostitutivo del comma tre che fa decadere altri due emendamenti presentati.

    Metto in votazione l'emendamento. Favorevoli? Grazie.

    Contrari? Astenuti? L'emendamento è approvato.

    Pertanto decadono. Adesso abbiamo altro emendamento.

    Votiamo prima quello.

    Allora c'è un emendamento Cavalli alla rubrica dell'articolo che è l'emendamento numero, diventa il numero? Allora pongo in votazione l'emendamento Cavalli, chi è favore?

    Chi è contrario? Chi si astiene?

    L'emendamento è respinto.

    Poi emendamento Alessandrini, numero 4 Alessandrini, discussione? Favorevoli? Grazie.

    Chi è contrario? Chi si astiene?

    Emendamento approvato.

    Emendamento Alessandrini Fuori Sacco, 17, che aggiunge il nuovo comma.

    Articolo 6, aggiunto il seguente comma, quindi pongo in votazione, chi è favorevole? 6 bis. Chi è contrario? Chi si astiene?

    L'emendamento è approvato.

    Adesso poniamo in votazione l'emendamento numero 5 del fascicolo che avete ricevuto, soppressivo del comma 7, discussione? Favorevoli? Grazie.

    Contrari? Astenuti?

    L'emendamento è approvato.

    Ci sono altri emendamenti.

    Allora essendo soppressivo decadono gli altri emendamenti al comma 7 presentati dal Consigliere Lombardi.

    Con questi emendamenti approviamo l'articolo 6 così modificato e emendato, discussione? Favorevoli? Grazie.

    Contrari? Astenuti?

    L'articolo è approvato.

    Passiamo all'articolo 7 su cui insistono Alessandrini, emendamento Alessandrini, emendamento numero 6 nel fascicolo che avete ricevuto, discussione? Favorevoli? Grazie.

    Contrari? Astenuti?

    L'emendamento è approvato.

    Poi c'è l'emendamento Lombardi e altri al comma 3 dell'articolo 7, discussione? Favorevoli? Almeno votate il vostro emendamento. 

    No niente.

    Contrari? Grazie, astenuti?

    L'emendamento è respinto.

    Allora emendamento a firma, prima firma Lombardi che inserisce il nuovo … dopo il comma tre, discussione? Favorevoli?

    Almeno alzate la mano sui vostri commi.

    Contrari? Astenuti?

    L'emendamento è respinto.

    Poi emendamento Alessandrini, sempre nel fascicolo che avete numero 7, che introduce il comma quattro, cinque e sei.

    Discussione? Favorevoli? Grazie.

    Contrari? Astenuti?

    L'emendamento è approvato.

    A questo punto articolo 7 così emendato, discussione? Favorevoli?

    Grazie.

    Contrari? Astenuti? L'articolo 7 è approvato.

    Articolo 8, sull'articolo 8 insistono Alessandrini.

    Sostitutivo.

    L'articolo 8 esiste l'emendamento Alessandrini numero 8, all'articolo 8 nel fascicolo che voi avete, interamente sostitutivo che fa decadere gli altri emendamenti presentati su questo articolo.

    Quindi discussione? Favorevoli? Uno se la chiede io gliela do volentieri, prego Consigliere Mandini.

     

    Articolo 4

    Sull’articolo insistono gli emendamenti n. 2 e 3.

    La Commissione accoglie gli emendamenti.

    La Commissione approva l’articolo 4.

     

    Articolo 5

    La Commissione approva l’articolo 5.

     

    Articolo 6

    Sull’articolo insiste l’emendamento n. 22.

    La Commissione respinge l’emendamento.

    Sull’articolo insiste l’emendamento n. 35.

    La Commissione accoglie l’emendamento.

    Pertanto l’emendamento n. 32 decade.

    Sull’articolo insiste l’emendamento n. 4.

    La Commissione accoglie l’emendamento.

    Sull’articolo insiste l’emendamento n. 36.

    La Commissione accoglie l’emendamento.

    Sull’articolo insiste l’emendamento n. 5

    La Commissione accoglie l’emendamento.

    Pertanto l’emendamento n. 23 decade.

    La Commissione approva l’articolo 6.

     

    Articolo 7

    Sull’articolo insiste l’emendamento n. 6.

    La Commissione accoglie l’emendamento.

    Sull’articolo insiste l’emendamento n. 24.

    La Commissione respinge l’emendamento.

    Sull’articolo insiste l’emendamento n. 25

    La Commissione respinge l’emendamento.

    Sull’articolo insiste l’emendamento n. 7.

    La Commissione accoglie l’emendamento.

    La Commissione approva l’articolo 7.

     

    Consigliere MANDINI

    Grazie Presidente. Entro nel fatto appunto della lettera c) perché io non sono, non condivido le motivazioni del relatore rispetto alla necessità di abbattere al cento per cento, al 50 per cento la maggiorazione per gli oneri laddove si vanno a insediare attività in zona agricola, nella discussione l'altra volta ho già detto, mi era già espresso nel senso che non ritengo necessario nemmeno fare questo tipo di ipotesi perché abbiamo tante zone già urbanizzate da recuperare, c'era già una fattispecie che non condividevo. 

    Oggi più di prima perché diritta agevoliamo l'abbattimento degli oneri perciò su questo mi astengo per le motivazioni appena... grazie. 

     

    Presidente GRILLINI

    Grazie Consigliere Mandini.

    Terminata la discussione dell'emendamento, allora la votazione emendamento all'articolo 8 chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? L'emendamento è stato approvato.

    Mettiamo in votazione no? Completamente sostitutivo quindi abbiamo votato anche l'articolo 8. Va beh.

    Articolo 9, due emendamenti del relatore Alessandrini.

    Mettiamo in discussione l'emendamento 9 all'articolo 9, discussione? Favorevoli? Grazie.

    Contrari? Astenuti?

    L'emendamento è approvato.

    Emendamento Alessandrini numero 10.

    Discussione? favorevoli? Contrari? Astenuti?

    L'emendamento è approvato.

    Mettiamo in voto l'articolo 9 così emendato.

    Discussione? Favorevoli? Contrari? Astenuti? L'articolo è approvato.

    Qui vi propongo in votazione l'emendamento Alessandrini numero 11 che introduce l'articolo 9 bis.

    Discussione? Favorevoli? Grazie.

    Contrari? Astenuti? L'articolo è approvato.

    Articolo 10, emendamento Alessandrini.

    Emendamento numero 12, discussione? Favorevoli? Contrari? Astenuti? L'emendamento è approvato, mettiamo in votazione l'articolo 10 così emendato, discussione? Favorevoli? Grazie. 

    Contrari? Astenuti? L'articolo 10 è approvato. 

    Come c'è un emendamento che introduce dell'Assessore Vecchi che introduce l'articolo 10 bis, al quale insiste al sub emendamento sempre dell'Assessore Vecchi che introduce il comma tre all'articolo aggiuntivo, quindi votiamo prima il sub emendamento, prego. 

    Consigliere Mandini sul sub emendamento? 

     

    Articolo 8

    Sull’articolo insiste l’emendamento n. 8.

    La Commissione accoglie l’emendamento.

    La Commissione approva l’articolo 8.

    Pertanto gli emendamenti n. 27, 28 e 29 decadono.

     

    Articolo 9

    Sull’articolo insistono gli emendamenti nn. 9 e 10.

    La Commissione accoglie gli emendamenti. 

    La Commissione approva l’articolo 9.

     

    Dopo l’articolo 9 l’emendamento n. 11 introduce il nuovo articolo 9 bis.

    La Commissione accoglie l’emendamento.

     

    Articolo 10

    Sull’articolo insiste l’emendamento n. 12.

    La Commissione accoglie l’emendamento.

    La Commissione approva l’articolo 10.

     

    Consigliere MANDINI

    Sì, subemendamento e anche sull'emendamento ne approfitto per fare un discorso unico, era un chiarimento che volevo fare, chiedo all'Assessore Vecchi, condivido lo spirito del sub emendamento all'emendamento, mi chiedevo alla luce della situazione che stiamo vivendo in Emilia-Romagna, tutti quegli atti che sono di competenza del Presidente e che dovrebbero arrivare alla fusione Ervet, e Guasco, c'è una ipotesi di percorso, capisco che forse sto andando fuori tema, ma siamo all'interno di questa situazione, grazie. 

     

    Assessore VECCHI

    Su questo punto allora, intanto il senso del sub emendamento, a parte che sarebbe stato necessario farlo lo stesso, ogni tanto diciamo che proroghiamo gli organi delle due entità che sono almeno in un caso già scaduti, ovviamente andiamo in regime di proroga, fino a quando non si fa la fusione, quindi in questo modo mettiamo in sicurezza in questa situazione diciamo così imprevista, imprevedibile, intanto appunto nelle more della procedura diciamo prevista da questa legge mettiamo in sicurezza comunque il funzionamento delle due società. 

    Ora su che cosa sia possibile fare nei prossimi, nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, a cosa non sia possibile fare, su questo ci dà una parola importante la consulta di garanzia statutaria che ovviamente secondo il nostro statuto è chiamata a pronunciarsi su che cosa è attività ordinaria e cosa non lo è e quali sono gli atti indifferibili e inderogabili e cosa non sono. 

    Ovviamente siamo in una situazione che è normata molto poco dal nostro statuto, non abbiamo precedenti, allora quello che posso dire è questo, la ratio complessiva dell'emendamento è quello di dare una base legale a un processo di unificazione di cui peraltro si parla e di cui diciamo si è cominciato a progettare già da qualche tempo. C'entra con questa legge, perché come dicevo si tratta di fare quella cosa che in fondo, uso un termine improprio ma ci capiamo, tra l'altro sarà l'agenzia fra virgolette, per la diciamo gestione di gran parte degli aspetti di questa legge, quindi c'entra l'argomento. 

    È abbastanza ovvio che laddove gli atti che deve assumere la Giunta regionale sulla base di questa legge per procedere esorbitino da quelli che saranno i compiti di gestione ordinaria che saranno riconosciuti alla Giunta, verranno fatti dalla Giunta prossima, diciamo così. 

    Questo vale per tutto, ma su questo voglio essere chiaro. Credo che non solo perché è quello che prevede la legge, è evidente in una situazione di questo tipo, consapevolezza di tutta la Giunta di trovare quel punto di equilibrio che permetta di gestire al meglio una fase che sarà molto complicata, dal punto di vista diciamo così dell'azione della Giunta stessa, si farà tutto il possibile all'interno evidentemente delle norme che ci sono, quindi se per essere chiari se gli atti conseguenti a questa legge per procedere all'unificazione saranno considerati non rientranti nella sfera dell'ordinarietà e dell'improrogabilità non verranno fatti.

    In questo periodo fino diciamo così all'insediamento della nuova Giunta.

     

    Presidente GRILLINI

    Grazie Assessore, se non ci sono altri interventi metterei in votazione il sub emendamento, favorevoli? Grazie.

    Contrari? Astenuti? Il sub emendamento è approvato.

    Quindi mettiamo in votazione l'articolo 10 bis, così come sub emendato.

    Discussione? Favorevoli? Contrari? Grazie, astenuti?

    L'articolo è approvato.

    Qui mettiamo in discussione e votazione il nuovo emendamento dell'Assessore Vecchi che introduce l'articolo 10 ter, discussione? Favorevoli?

    Contrari? Astenuti?

    L'articolo è approvato.

    Quindi abbiamo un po' di problemi perché come sapete sono arrivati gli emendamenti come dire volanti.

    Quindi su questo ci sono due emendamenti a firma del Consigliere Lombardi che insistono sull'articolo 11.

    Quindi il primo emendamento come lo chiamiamo?

    5 e 5 bis.

    Una numerazione che abbiamo fatto rapidamente.

    Allora emendamento ... quindi sono due distinti.

    Va beh, allora mettiamo in votazione il primo degli emendamenti Lombardi.

    Allora votiamo l'articolo 11 su cui non insistono emendamenti.

    Siamo sicuri?

    Allora discussione articolo 11? Favorevoli? Contrari? Astenuti?

    Colleghi abbiate un po' di pazienza perché come sapete ci sono arrivati emendamenti a manetta.

    No, no ma io insisto perché non vorrei che venisse vista come inefficienza della presidenza questa …

    Allora, adesso un po' di pazienza, dobbiamo affrontare gli emendamenti all'articolo 12 quindi su cui insistono gli emendamenti Lombardi.

    Proponiamo al voto discussione? Favorevoli al sub emendamento?

    Contrari? Astenuti?

    Non c'è nessun astenuto.

    Quindi il primo emendamento è respinto.

    Secondo emendamento? Discussione? Favorevoli? Grazie.

    Contrari? Astenuti?

    L'emendamento è respinto. 

    C'è un emendamento a prima firma Cavalli, discussione? Favorevoli?

    Contrari? Astenuti?

    L'emendamento è respinto.

    Poi c'è l'emendamento io ho qui l'emendamento Alessandrini.

    C'è l'emendamento Alessandrini.

    Emendamento Alessandrini 13 all'articolo 12 al comma 1 articolo 12 sostituito dalle parole che sarà approvato in sede di assestamento di bilancio 2014 l'abbiamo approvato o no?

    No, da approvare.

    Allora discussione? Favorevoli? Grazie.

    Contrari? Astenuti?

    L'emendamento è approvato.

    Metto in discussione l'articolo 12 così emendato. Discussione? Favorevoli? Grazie, contrari e astenuti?

    L'articolo 12 approvato.

    Adesso abbiamo l'articolo 13 su cui non ci sono emendamenti, discussione? Favorevoli? Grazie. Contrari? Astenuti?

    L'articolo è approvato.

    14 non ci sono emendamenti.

    Discussione? Favorevoli? Grazie.

    Contrari? Astenuti? L'articolo è approvato.

    Anche sull'articolo 15 non ci sono emendamenti. Discussione? Favorevoli? Grazie, contrari? Astenuti? L'articolo è approvato.

    Articolo 16. Non ci sono emendamenti.

    Discussione? Favorevoli? Grazie, contrari? Astenuti?

    L'articolo è approvato.

    Articolo 17. Discussione su questo emendamento 16 bis, dell'Assessore Vecchi?

    Favorevoli? Contrari? Astenuti?

    L'emendamento 16 bis, approvato.

    Articolo 17 su cui non insistono emendamenti, discussione? Favorevoli?

    Contrari? Astenuti? L'articolo è approvato.

    Articolo 18, due emendamenti a prima firma Sconciaforni.

    Come li chiamiamo, emendamento uno e emendamento due.

    Discussione? Favorevoli? Prego.

     

    Dopo l’articolo 10 con distinte votazioni di identico contenuto la Commissione accoglie il sub emendamento n. 21 e l’emendamento n. 17 che introduce il nuovo articolo 10 bis. 

     

    Dopo l’articolo 10 bis la Commissione accoglie l’emendamento n. 18 che introduce il nuovo articolo 10 ter.

     

    Articolo 11

    Sull’articolo insiste l’emendamento n. 31.

    La Commissione respinge l’emendamento.

    La Commissione approva l’articolo 11.

     

    Articolo 12

    Sull’articolo insistono gli emendamenti nn. 30 e 34.

    La Commissione respinge gli emendamenti.

    Sull’articolo insiste l’emendamento n. 13.

    La Commissione accoglie l’emendamento.

    La Commissione approva l’articolo 12.

     

    Articolo 13

    La Commissione approva l’articolo 13.

     

    Articolo 14

    La Commissione approva l’articolo 14.

     

    Articolo 15

    La Commissione approva l’articolo 15.

     

    Articolo 16

    La Commissione approva l’articolo 16.

     

    Dopo l’articolo 16 la Commissione accoglie l’emendamento n. 19 che introduce il nuovo articolo 16 bis.

     

    Articolo 17

    La Commissione approva l’articolo 17.

     

    Consigliere SCONCIAFORNI

    Al volo, il primo emendamento si capisce subito, cioè qui si comincia a fare riferimento alle penalizzazioni diciamo così in caso di delocalizzazione, principio che io condivido in quanto tale perché non si può pensare solo di arrivare a raccogliere, poi andarsene così. 

    Il punto è che qui si fa riferimento a una delocalizzazione intesa, cioè si intende la delocalizzazione solo laddove penalizzata, avvenga all'interno di uno Stato non appartenente all'unione europea. 

    Io credo che delocalizzare in Polonia, sebbene sia l'unione europea è quanto negativo tanto quanto delocalizzare in Cina. 

    Sebbene non appartenente all'unione europea, quindi l'emendamento chiede di reintrodurre questo principio, delocalizzazione verso un altro Stato. 

    E va penalizzata. 

    L'altro emendamento fa riferimento anche qui a un principio che noi condividiamo, giusto, cioè nel momento in cui uno ha ricevuto contributi e poi se ne va li deve restituire, questo è un principio che era presente anche nella nostra legge che avevamo presentato e che quindi vediamo accolto, semplicemente qui si fa riferimento solo a contributi in conto capitale, per noi qualsiasi tipo di contributo evidentemente va restituito laddove non si rispettino gli accordi. 

     

    Presidente GRILLINI

    Prego Assessore.

     

    Assessore VECCHI

    Ma allora la dico in questo modo, ho simpatia per entrambi gli emendamenti, però devo motivare il perché secondo me non possono essere accolti. 

    Il primo per una questione in punto di diritto, cioè legalmente all'interno dell'unione europea dove vige il principio cui siamo ovviamente vincolati, la libertà di circolazione, persone, merci, capitali e servizi, tecnicamente non si può parlare di delocalizzazione all'interno dell'unione europea, voglio dire per il quadro normativo in cui operiamo spostarsi da Bologna a Modena è come spostarsi da Modena a Katowice, cioè e diciamo così su questo non è possibile, cioè non c'è margine per una scelta diversa dal punto di vista legale, quindi ho il massimo della simpatia per l'intenzione del collega Sconciaforni e è evidente che nel momento in cui cerchiamo di creare migliori condizioni per fare investimenti qua è perché vogliamo che stiano qua, diciamo, ma dentro l'unione europea siamo in un regime di mercato interno, non possiamo distinguere diciamo così tra il territorio nazionale e quello dell'unione.

    Sul secondo, la redazione del testo originale è diciamo coerente con un quadro di norme anche qui nazionali che riguardano il tema delle delocalizzazioni, quindi c'è un problema però forse meno di punta di diritto ma più pratico, provo a dirlo male perché mi si intenda bene.

    Il grosso dei contributi che possono essere dati attraverso questa legge, in altro modo, sono contributi in conto capitale, nel senso per esempio contributi sulla ricerca, cofinanziamenti etc.

    In realtà se noi diciamo che invece erogato e riconosciuto dalla Regione diciamo a qualunque titolo, questo comprende, può arrivare a comprendere anche contributi indiretti che noi facciamo fatica non solo a calcolare ma renderci conto, per esempio se una impresa ha beneficiato di un prestito di consorzi Fidi, che noi cofinanziamo come Regione, dovremmo andare a calcolare, ammesso che lo sapessimo, nel momento in cui c'è una delocalizzazione qual è il beneficio che ha avuto questa azienda per il fatto di stare sul nostro territorio e quindi un beneficio ancorché indiretto che viene dalla Regione.

    Il problema qual è, che sarebbero difficilmente esigibili, ma noi ci metteremmo in una situazione di inadempienza come istituzione per esempio dal punto di vista del danno erariale perché non siamo stati in grado di adempiere a una norma di legge, quindi in realtà siccome la previsione di contributi diversi da quelli in conto capitale essendo diciamo abbastanza evidente che almeno a oggi agevolazioni di tipo fiscale questa legge non le prevede, non le esclude neanche, ma sono sostanzialmente impraticabili per le cose che ricordava anche il collega Alessandrini, qui non c'è tanto un problema di principio su questo secondo emendamento, quanto un problema pratica, cioè che rischiamo in realtà di crearci dei problemi da soli, almeno questo diciamo così è quello che ho capito nel confronto anche con gli uffici, perché la norma in sé come dire a me farebbe molto piacere, ma in realtà diventano difficilmente esigibili.

    In realtà poi questo lo definiranno i bandi, il grosso dei contributi quantificabili saranno contributi in conto capitale, quindi in termine di cofinanziamento soprattutto immagino attraverso fondi europei o più limitatamente al nostro bilancio per esempio sulla ricerca, sulla formazione etc., in questo caso sono facilmente quantificabili e quindi esigibili.

     

    Consigliere SCONCIAFORNI

    Allora per quanto riguarda questo ultimo come dire colgo la, il senso e la praticità, mi riservo un attimo una valutazione quindi per il momento mi astengo, mi riservo solo di valutare con più attenzione le sue considerazioni. Sul primo punto però Assessore, anche qui punta di diritto, a me risulta e quindi se mi sto sbagliando mi dia dei riferimenti legislativi un po' più precisi perché così me li vado a leggere che sono possibili delle deroghe, altri Stati d'Europa come la Francia a me risulta che non applicano come dire in maniera pedissequa il principio della libera circolazione, sono previste delle deroghe, laddove soprattutto si esercita un danno pesante, qua d'altronde la legge fa riferimento a una riduzione del personale del 50 per cento quindi delle deroghe si potrebbero pensare laddove una delocalizzazione per quanto fatta all'interno dell'unione europea provoca un danno grave in termini occupazionali, quindi sinceramente e so che altre Regioni l'hanno fatto, quindi se non è così mi faccia vedere un riferimento legislativo che è così imperativo nel rispetto di questa libera circolazione senza tenere conto invece di possibili conseguenze che in altri Stati a me risulta vedi la Francia, sono state calcolate, quindi io prendo atto di quello che lei mi dice però a me risulta che deroghe si possono fare, quindi anche su questo farò i miei approfondimenti e valuterò cosa fare in aula. 

    Quindi mi astengo per il momento cioè non lo ritiro ecco no, non è che mi astengo.

     

    Presidente GRILLINI

    Quindi si astiene sul suo emendamento?

     

    Consigliere SCONCIAFORNI

    No, no, mi scusi, ho sbagliato il termine, non ritiro l'emendamento, nessuno dei due. Poi però valuterò in aula cosa fare.

     

    Presidente GRILLINI

    Ho capito, quindi li mettiamo al voto.

     

    Consigliere SCONCIAFORNI

    Sì.

     

    Presidente GRILLINI

    Va bene, allora, mettiamo al voto l'emendamento 1 Sconciaforni all'articolo 18, discussione? Favorevoli? Contrari? Astenuti?

    L'emendamento, io mi sono astenuto.

    L'emendamento è respinto.

    Articolo 18 comma due secondo emendamento Sconciaforni, discussione? Favorevoli? Contrari? Astenuti?

    L'emendamento è respinto.

    Mettiamo in votazione l'articolo 18 così non emendato.

    Articolo 18 discussione? Favorevoli? Grazie. Contrari? Astenuti?

    L'articolo 18 è approvato.

    Allora mettiamo in votazione l'emendamento Alessandrini che introduce l'articolo 18 bis, discussione, favorevoli? Grazie.

    Contrari? Astenuti? L'articolo è approvato.

    Adesso abbiamo l'articolo 19 su cui insiste un emendamento.

    Allora votiamo prima l'emendamento che cambia la rubrica.

    Il titolo della rubrica.

    Discussione? Favorevoli? Grazie. Contrari? Astenuti?

    L'emendamento è approvato.

    C'è l'emendamento Vecchi.

    Articolo 19. Prima riga.

    Discussione? Favorevoli? Contrari? Astenuti?

    L'emendamento è approvato.

    Adesso approviamo l'articolo così, mettiamo in votazione l'articolo così emendato.

    Discussione? Favorevoli? Contrari? Astenuti?

    L'articolo è approvato.

    Un ultimo emendamento che introduce l'articolo 18 ter. Discussione? Favorevoli? Grazie, contrari? Astenuti?

    L'emendamento è approvato.

    Adesso ovviamente ci sarà l'invito al coordinamento formale del testo che sarà fatto dalla Commissione in collaborazione con il relatore.

    Per cui la relazione? Orale.

    La relazione sarà orale.

    Poi naturalmente ci dovranno essere le integrazioni della scheda tecnico finanziaria in base agli emendamenti che oggi abbiamo approvato.

    Bene, passiamo, allora ringraziamo i tecnici, l'Assessore per questo lavoro che abbiamo portato in porto almeno per quanto riguarda la Commissione e come si suole dire arrivederci in aula per l'approvazione definitiva, se c'è, non andate via perché c'è un altro provvedimento.

    Vedo espressioni di disappunto ma c'è un altro provvedimento su cui votare.

     

    Articolo 18

    Sull’articolo insistono gli emendamenti nn. 30 e 34.

    La Commissione respinge gli emendamenti.

    La Commissione approva l’articolo 18.

    Dopo l’articolo 18 la Commissione accoglie l’emendamento n. 14.

     

    Dopo l’articolo 18 bis la Commissione accoglie l’emendamento n. 16 che introduce il nuovo articolo 18 ter.

     

    Articolo 19

    Sull’articolo insistono gli emendamenti nn. 15 e 20.

    La Commissione accoglie gli emendamenti.

    La Commissione approva l’articolo 19.

     

    5277 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: "Disciplina delle attività di pescaturismo, di ittiturismo e di acquiturismo. Istituzione della Consulta ittica regionale" (delibera di Giunta n. 273 del 03 03 14)

    (Relatore consigliere Roberto Garbi)

    Esame articolato

     

    Presidente GRILLINI

    Abbiamo già fatto la discussione di carattere generale, un po' di pazienza che finiamo, se siamo fortunati finiamo per così dire rapidamente.

    Anche su questo testo insistono gli emendamenti se me li date. Anche il testo.

    Eccolo qua.

    Allora io direi di passare, siccome qui la questione è più semplice, direi di procedere così, o facciamo come prima che illustriamo subito gli emendamenti, oppure li illustriamo quando arriviamo agli articoli visto che sono pochi.

    Facciamo così, allora procediamo, votiamo per articolo e poi dopo quando ci sono gli emendamenti mi avvertite.

    Allora iniziamo con l'articolo 1 non ci sono emendamenti, discussione? Favorevoli? Grazie, contrari? Astenuti.

    L'articolo 1 è approvato.

    Articolo 2 su cui insiste l'emendamento, un emendamento Cavalli se lo vuole illustrare. Non è obbligatorio. Era una battuta.

     

    Consigliere CAVALLI

    Presidente un secondo, no, Presidente, sa che la velocità noi ... era per specificare meglio che l'attività di ristorazione venisse effettivamente fatta solo e solamente quando è aperta la pesca, visto che nell'arco di un anno sono 100 - 110 giorni di attività di pescaggio, si può usufruire delle cucine future di questi agriturismi ittici solamente quando si pesca il proprio pesce.

    È uguale anche nell'altro emendamento Presidente.

    Sono uguali.

    Il significato sono uguali.

     

    Presidente GRILLINI

    Se sono uguali consideriamo già illustrati.

    (intervento fuori microfono) va bene, va bene, allora prego.

     

    Consigliere GARBI

    Solo per dire che non fare il terrorista che se noi approvassimo i due emendamenti tanto varrebbe non approvare la legge perché sarebbe la negazione della legge la quale ha un obiettivo che è quello di normare queste cose che tanto esiste già per la legge nazionale, quindi noi l'abbiamo tra l'altro ce l'hanno detto in udienza, siamo stati anche troppo severi. 

    E quindi se noi limitiamo questa cosa solo a quando si pesca viene meno il concetto di creare una fonte integrativa di reddito nel resto dell'anno. Mi fa presente poi il dottore Vasi che è grande esperto che siccome la pesca è vietata il venerdì, sabato e la domenica, cioè vuole proprio dire che non facciamola nemmeno ecco.

    E questo era un nonsense.

     

    Presidente GRILLINI

    Va bene, allora mettiamo in votazione l'emendamento Cavalli, discussione? L'abbiamo già fatta, favorevoli? Bene.

    Cavalli è favorevole. Contrari? Astenuti?

    L'emendamento è respinto.

    Mettiamo in votazione l'articolo 2, favorevoli? Contrari? Astenuti?

    L'articolo 2 è approvato.

    Articolo 3, favorevoli? Contrari? Astenuti?

    L'articolo è approvato.

    Articolo 4 favorevoli? C'è l'emendamento Cavalli sul 4. 

    Allora proponiamo in votazione l'emendamento Cavalli sull'articolo 4 favorevoli? Contrari? Astenuti?

    L'emendamento è respinto.

    Articolo 4, mettiamo in votazione l'articolo 4, favorevoli? Contrari? Astenuti? 

    L'articolo 4 è approvato.

    Articolo 5 favorevoli? Contrari? Astenuti?

    Articolo 5 approvato.

    Articolo 6, favorevoli? Contrari? Astenuti?

    L'articolo 6 è approvato.

    Articolo 7, favorevoli? Contrari? Astenuti?

    Articolo 7 approvato.

    Articolo 8, favorevoli? Contrari? Astenuti?

    L'articolo 8 è approvato.

    Come? (intervento fuori microfono) qui la Rosi Mauro ci fa un baffo.

    Articolo 9 discussione, favorevoli? Contrari? Astenuti?

    Articolo 9 approvato.

    Articolo 10 favorevoli? Contrari? Astenuti?

    Articolo 10 approvato.

    Articolo 11 favorevoli? Contrari? Astenuti?

    Articolo 11 approvato.

    Articolo 12 favorevoli? Contrari? Astenuti?

    Articolo 12 approvato.

    Articolo 13 c'è l'emendamento Garbi che sostituisce, è sostitutivo.

     

    Articolo 1

    La Commissione approva l’articolo 1. 

     

    Articolo 2

    Sull’articolo insiste l’emendamento n. 2.

    La Commissione respinge l’emendamento. 

    La Commissione approva l’articolo 2. 

     

    Articolo 3

    La Commissione approva l’articolo 3.

     

    Articolo 4

    Sull’articolo insiste l’emendamento n. 3.

    La Commissione respinge l’emendamento. 

     

    La Commissione approva l’articolo 4.

     

    Articolo 5

    La Commissione approva l’articolo 5.

     

    Articolo 6

    La Commissione approva l’articolo 6.

     

    Articolo 7

    La Commissione approva l’articolo 7.

     

    Articolo 8

    La Commissione approva l’articolo 8.

     

    Articolo 9

    La Commissione approva l’articolo 9.

     

    Articolo 10

    La Commissione approva l’articolo 10.

     

    Articolo 11

    La Commissione approva l’articolo 11.

     

    Articolo 12

    La Commissione approva l’articolo 12.

     

    Consigliere GARBI

    Solo per dire che abbiamo recepito al massimo grado possibile le indicazioni che sono venute dalla Commissione sesta in modo da rendere edotti poi tutta la assemblea di quali saranno i risultati concreti di questa legge nel triennio prossimo venturo.

     

    Presidente GRILLINI

    Va bene, allora pongo in votazione l'emendamento articolo 13 sostitutivo, chi è favorevole? Grazie, contrari? Astenuti?

    L'articolo 13 è approvato.

    Quindi adesso arriviamo all'articolo 14. Favorevoli? Contrari? Astenuti? Articolo 14 approvato.

    Articolo 15 favorevoli? Contrari? Astenuti? Articolo 15 approvato.

    Quindi abbiamo concluso l'esame di questo provvedimento.

    La relazione? Orale.

    Aspettate un attimo, siccome questa ahinoi è l'ultima Commissione salvo sorprese dobbiamo approvare i processi verbali.

    Quindi io di questi provvedimenti che abbiamo fatto oggi.

    Quindi io metto in votazione i processi verbali, favorevoli? Grazie, Contrari? Astenuti?

    Abbiamo concluso per sempre i lavori di questa Commissione.

    Per sempre in questa legislatura, salvo sorprese, salvo sorprese che sono sempre possibili, grazie colleghi, arrivederci alle prossime commissioni. (intervento fuori microfono) se l'attività ordinaria implica la riunione della Commissione ... (intervento fuori microfono) a una pesca turismo, per celebrare adeguatamente la legge testè approvata.

     

    Articolo 13

    La Commissione approva l’articolo 13.

     

    Articolo 14

    Sull’articolo insiste l’emendamento n. 1.

    La Commissione approva l’emendamento

    La Commissione approva l’articolo 14.

     

    Articolo 15

    La Commissione approva l’articolo 15.

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