Espandi Indice
Legislatura IX - Commissione V - Resoconto del 10/07/2014 antimeridiano

     

     

    Resoconto integrale n. 21

    Seduta del 10 luglio 2014

     

    Il giorno 10 luglio 2014 alle ore 11,30 è convocata, con nota prot. n. 27518 del 09/07/2014, presso la sede dell’Assemblea legislativa in Bologna, Viale A. Moro n. 50, la Commissione Cultura Scuola Formazione Lavoro Sport.

     

    Partecipano alla seduta i consiglieri:

     

    Cognome e Nome

    Qualifica

    Gruppo

    Voto

     

    PAGANI Giuseppe

    Presidente

    Partito Democratico

    5

    presente

    FIAMMENGHI Valdimiro

    Vicepresidente

    Partito Democratico

    3

    presente

    LEONI Andrea

    Vicepresidente

    Forza Italia - PDL

    6

    presente

    AIMI Enrico

    Componente

    Forza Italia - PDL

    2

    assente

    BARBATI Liana

    Componente

    Italia dei Valori – Lista Di Pietro

    2

    assente

    BAZZONI Gianguido

    Componente

    Forza Italia - PDL

    2

    assente

    CASADEI Thomas

    Componente

    Partito Democratico

    4

    presente

    CAVALLI Stefano

    Componente

    Lega Nord Padania Emilia e Romagna

    4

    presente

    DEFRANCESCHI Andrea

    Componente

    Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it

    1

    assente

    FAVIA Giovanni

    Componente

    Gruppo Misto

    1

    presente

    GARBI Roberto

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    MARANI Paola

    Componente

    Partito Democratico

    3

    presente

    MEO Gabriella

    Componente

    Sinistra Ecologia Libertà – Idee Verdi

    2

    presente

    MORICONI Rita

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    NOE’ Silvia

    Componente

    UDC – Unione di Centro

    1

    assente

    PARUOLO Giuseppe

    Componente

    Partito Democratico

    3

    presente

    PIVA Roberto

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    RIVA Matteo

    Componente

    Gruppo Misto

    4

    assente

    SCONCIAFORNI Roberto

    Componente

    Federazione della Sinistra

    2

    assente

     

    Sono altresì presenti i consiglieri: Manes BERNARDINI (Lega Nord Padania Emilia e Romagna); Damiano ZOFFOLI (PD) che sostituisce Piva per parte della seduta; Franco GRILLINI (Gruppo Misto) che sostituisce Riva; Antonio MUMOLO (PD) che sostituisce Fiammenghi per parte della seduta.

     

     

    Partecipano alla seduta: Massimo MEZZETTI (Assessore Cultura, sport).

     

     

    Presiede la seduta: Giuseppe PAGANI

    Assiste il segretario: Adolfo ZAULI

    Trascrizione integrale a cura della Segreteria della commissione

     


    DEREGISTRAZIONE INTEGRALE CON CORREZIONI APPORTATE AL FINE DELLA MERA COMPRENSIONE DEL TESTO

     

     

    Presidente PAGANI

    Stiamo distribuendo gli emendamenti, iniziamo la nostra seduta di Commissione mettendo in approvazione i verbali n. 18, 19 e 20. Chi è a favore, chi è contro, chi si astiene? Grazie, i verbali sono approvati.

     

    La commissione approva.

     

    Esame abbinato degli oggetti:

    5520 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Salvaguardia e valorizzazione dei dialetti dell'Emilia-Romagna".

    Iniziativa dei Consiglieri: Zoffoli, Meo, Pariani, Barbieri, Alessandrini, Mazzotti, Piva, Fiammenghi, Casadei (07 05 14) - TESTO BASE

    4954 - Progetto di legge d’iniziativa del consigliere Favia: "Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico locale e culturale della Regione Emilia-Romagna" (09 01 14).

    (Relatore consigliere Roberto Piva)

     

     

    Presidente PAGANI

    I primi due oggetti sono due testi di legge che abbiamo abbinato, il progetto di legge d’iniziativa dei consiglieri, primo firmatario Zoffoli “Salvaguardia e valorizzazione dei dialetti dell’Emilia-Romagna” e il progetto di legge che è stato abbinato a questo del consigliere Favia. Abbiamo già nominato come testo di riferimento il testo “Salvaguardia e valorizzazione dei dialetti dell’Emilia-Romagna” d’iniziativa del consigliere Zoffoli ed altri, nominato il relatore Roberto Piva, iniziata la discussione generale nella precedente seduta, effettuata l’udienza conoscitiva. Apriamo, siamo già in discussione generale, continuiamo la discussione generale, se vi sono interventi. Se non vi sono interventi, chiudiamo la discussione generale e iniziamo l’esame e il voto sull’articolato. Sono stati presentati tre emendamenti, già distribuiti, due a firma del consigliere Roberto Piva e relatore e uno a firma del consigliere Favia e sempre Piva. Partirei dall’art. 1, su cui insiste un emendamento, il numero 1 a firma Piva, che propone di inserire, dopo la parola “storico” aggiungere la parola “civile” così come è emerso, se non sbaglio, dall’udienza conoscitiva di ieri. Prego, la parola al relatore.

     

    Consigliere PIVA

    Grazie Presidente. Intanto mi scuso della fretta per gli emendamenti, ma d’altra parte l’udienza conoscitiva è stata svolta ieri, quindi non vi è stato nemmeno il tempo… giusto una registrazione mentale delle osservazioni di ieri. Gli emendamenti sono tutti e due piuttosto semplici: uno nelle finalità, dove dice “aggiungere alla parola storico anche la parola civile”, nel senso che nell’udienza è stato sottolineato come il dialetto sia un patrimonio anche civile, oltre che storico culturale: civile, inteso come modalità di vita e di rapportarsi tra le persone, cioè si parla il dialetto nella civitas e quindi è anche civile: questo è il primo. L’altro è invece all’art. 2, ve lo dico addirittura subito, così, visto che abbiamo iniziato in ritardo… Più semplice ancora, promozione della messa in rete, ecc., praticamente specifiche sezioni dell’archivio documentale: vi sarà un archivio documentale oltre che documentale – in realtà sarebbe già previsto dall’archivio documentale – ma, è stato chiesto ieri, viene aggiunto anche sonoro. Quindi si aggiunge la parola “sonoro”, documentale e sonoro. Archivio dovrebbe già comprendere anche quello sonoro, tuttavia, siccome è stato richiesto in maniera specifica e non sposta, anzi precisa, il senso della questione, lo aggiungiamo. Terzo emendamento, non so se il consigliere Favia, visto che l’emendamento è stato suggerito dalla Commissione VI per la clausola valutativa, lo vuole illustrare. Presidente, se crede, può passare la parola a lui per l’illustrazione.

     

    Presidente PAGANI

    Consigliere Favia, prego.

     

    Consigliere FAVIA

    L’abbiamo già ampiamente discusso in Commissione, è un perfezionamento della clausola, per cercare di renderla più efficace.

     

    Consigliere PIVA

    E quindi è accoglibile anche questo emendamento.

     

    Presidente PAGANI

    Quindi chiudo la discussione sull’art. 1 e sull’emendamento presentato e metto in votazione entrambi. Votiamo prima l’emendamento n. 1 e poi l’art. 1 così come emendato. L’art. 1 è approvato.

     

    Con distinte votazioni di uguale esito la commissione accoglie l’emendamento 1 ed esprime parere favorevole sull’articolo 1, così come emendato.

     

    Presidente PAGANI

    Anche sull’art. 2 c’è un emendamento, illustrato ora dal relatore, l’introduzione dopo la parola “documentale” della parola anche “sonoro”. Apro la discussione, non ci sono interventi, chiudiamo la discussione e mettiamo in votazione l’emendamento n. 2 e l’art. 2 così come emendato. L’art. 2 è approvato.

     

    Con distinte votazioni di uguale esito la commissione accoglie l’emendamento 2 ed esprime parere favorevole sull’articolo 2, così come emendato.

     

    Presidente PAGANI

    Art. 3, apriamo la discussione sull’art. 3, chiudiamo la discussione sull’art. 3, non ci sono emendamenti, mettiamo in votazione. L’art. 3 è approvato.

     

    Presidente PAGANI

    Art. 4, apriamo la discussione sull’art. 4, nessun intervento, chiudiamo la discussione generale sull’art. 4, mettiamo in votazione. L’art. 4 è approvato.

     

    Presidente PAGANI

    Art. 5, discussione generale, apriamo la discussione sull’art. 5, nessun intervento, chiudiamo la discussione generale, apriamo la votazione, non c’è nessun emendamento. L’art. 5 è approvato.

     

    Presidente PAGANI

    Art. 6, discussione generale, la norma finanziaria che riguarda appunto la legge, nessun intervento sull’art. 6, metto in votazione l’art. 6. L’art. 6 è approvato.

     

    Con distinte votazioni di uguale esito la commissione esprime parere favorevole sugli articoli 3, 4, 5 e 6.

     

    Presidente PAGANI

    Art. 7, sull’art. 7 c’è l’emendamento n. 3, presentato dai consiglieri Favia e Piva, riguarda appunto la clausola valutativa che è stata concordata in Commissione VI, discussione generale su emendamento e articolo, nessun intervento, mettiamo in votazione l’emendamento e l’articolo 7 così come emendato. L’art. 7 è approvato.

     

    Con distinte votazioni di uguale esito la commissione accoglie l’emendamento 3 ed esprime parere favorevole sull’articolo 7, così come emendato.

     

    Presidente PAGANI

    Il relatore decide di fare la relazione? Orale. Bene.

     

    5673 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: "Norme in materia di cinema e audiovisivo" (delibera di Giunta n. 879 del 17 06 14).

    (Relatore consigliere Thomas Casadei)

     

     

     

    Presidente PAGANI

    Passiamo all’oggetto successivo, è l’oggetto 5673 - Progetto di legge di iniziativa della Giunta “Norme in materia di cinema e audiovisivi”. Su questo progetto di legge abbiamo nominato in Commissione relatore il consigliere Thomas Casadei, abbiamo convenuto e svolto l’udienza conoscitiva nei giorni scorsi. Apriamo la discussione generale sul progetto di legge, se ci sono interventi. La parola al relatore.

     

    Consigliere CASADEI

    Grazie, Presidente, grazie ai colleghi e alle colleghe e anche ai servizi, stiamo lavorando in maniera accelerata, ma questo è un progetto di legge molto atteso. In questi giorni ci è stato chiesto di portarlo a termine, perché è un progetto a cui si è lavorato per lungo tempo, con un percorso, (colgo l’occasione, sarò molto rapido, ma alcune sottolineature le debbo fare), è stato un percorso che ha visto la partecipazione – ovviamente coordinata e diretta dall’Assessore Mezzetti che ringrazio -, una partecipazione molto forte dei mondi del settore cinematografico e audiovisivo di questa regione e anche di alcuni consiglieri, e in particolare i colleghi Franco Grillini e Giovanni Favia, che hanno contribuito ad un percorso che ha visto diverse scansioni: risoluzioni in sede consiliare, un’informativa molto significativa congiunta tra l’assessorato alla cultura e attività economiche, e poi il percorso dell’iter.

    Questo è il passaggio chiave per la nostra regione, una nuova sfida, cioè concepire il settore cinematografico e audiovisivo certamente come un ambito culturale di grande valore, di significativo interesse, ma anche d’ora in poi come un asse di sviluppo dal punto di vista industriale e produttivo. L’idea è quella di rafforzare un settore che è già presente in maniera articolata sul nostro territorio e di fornire degli strumenti per sviluppare un vero e proprio distretto articolato sul territorio dell’industria cinematografica e audiovisiva. Quindi un distretto di nuovo tipo, quei distretti di nuovo tipo che vanno all’insegna dell’innovazione tecnologica, del valore culturale, e questo ci dice l’Europa, ci dice quel programma Europa creativa che peraltro ha ispirato alcune parti della legge, e soprattutto questo ci dice che il settore cinematografico e audiovisivo sono un ambito culturale, un ambito produttivo, un ambito che richiede riconoscimento e rafforzamento delle competenze, quindi il settore della formazione e della formazione anche delle competenze tecniche, e un ambito – inteso in questa maniera – che può avere una ricaduta straordinariamente positiva nella promozione del territorio, anche in senso di valorizzazione turistica, paesaggistica, culturale.

    E’ per questo che al progetto di legge hanno lavorato in maniera combinata – e qui ringrazio tutti gli assessorati e i tecnici che hanno contribuito a questo lavoro –, hanno lavorato appunto il settore cultura, ma anche l’assessorato al turismo, quello alle attività produttive e quello della formazione e della scuola. Auspichiamo, soprattutto una volta approvata la legge, che questo tipo di attività abbia una ricaduta importante anche nell’ambito delle politiche giovanili. Questo è il senso, diciamo la filosofia e anche lo spirito del provvedimento, è un provvedimento significativo perché contiene delle linee guida che con la legge auspichiamo appunto di approvare. E a partire dall’approvazione della legge, ci saranno due passaggi molto importanti. Innanzitutto la redazione di programmi triennali, che a questo punto saranno istruiti e poi portati a termine in futuro ovviamente, nella nuova legislatura, ma è importante approvare la legge, perché la legge contiene gli assi su cui poi lavoreranno i piani triennali. Ma soprattutto questo è un provvedimento – e credo che in quest’occasione sia anche importante dirlo – che, proprio facendo tesoro della combinazione dei diversi assessorati, dei fondi europei a cui si può accedere nei diversi versanti, potrà vedere un significativo supporto nei prossimi anni, nel programma appunto europeo 2014-2020 in termini di fondi di supporto a questo settore, un fondo di investimento, non un fondo a perdere, un fondo di investimento per costruire il distretto che richiamavo.

    Quali gli strumenti? Istituzione di una film commission regionale, di natura pubblica. E questo è un passaggio chiave: altre Regioni hanno lavorato in questa direzione prima di noi; noi arriviamo ora, anche alla luce di una messa a fuoco degli strumenti più idonei. Quindi film commission, fondo, film fund per la produzione cinematografica, ma anche la distribuzione e la promozione dei prodotti cinematografici del settore. E fondo per l’audiovisivo, sia quindi per l’ambito cinematografico, ma anche quello, in espansione, dell’audiovisivo in tutte le sue articolazioni. Per questo nel testo troverete, in forma ricorrente, questa combinazione della produzione, della diffusione, della distribuzione cinematografica e audiovisiva.

    Per quanto riguarda il settore della formazione vi ho detto; un ambito importante è anche quello della cultura e della diffusione cinematografica. Alcuni passaggi, poi lo vedremo con gli emendamenti, fanno riferimento anche all’infrastruttura delle sale cinematografiche, soprattutto – attenzione – a quelle storiche, dei piccoli centri, delle piccole comunità, dei centri storici, ma anche delle zone collinari e montane, laddove il cinema svolge, la produzione cinematografica e tutto ciò che è cinema, svolge un importante funzione aggregativa e di interesse pubblico. E questo credo sia un aspetto da non trascurare.

    Per quanto riguarda poi la clausola valutativa, come per le altre nostre leggi, vi sono i classici riferimenti con la relazione triennale. Un punto importante sarà, una volta approvata la legge, vedere come si svilupperà nei piani triennali naturalmente, e qui ci servirà e sarà d’aiuto anche l’osservatorio per lo spettacolo, che annualmente produce dati, e vedremo dunque, una volta che la legge sarà approvata e vi sarà – come auspichiamo – un’espansione del settore e potrà essere anche misurata. Scusatemi per la celerità, poi ovviamente c’è spazio per tutto il dibattito. Spero di aver restituito il senso di un lavoro piuttosto complesso, che avevamo a cuore potesse andare a compimento. Con la Commissione di oggi e l’Aula della prossima settimana, potremo riuscire a dare una risposta a settori che da tempo attendevano un provvedimento di questo genere; sono settori dei giovani creativi, delle alte professionalità presenti in questa regione, ma anche appunto il settore delle sale cinematografiche e tutto quel mondo che ruota attorno a questi assi della cultura, che però può essere anche impresa e produzione di occupazione.

     

    Presidente PAGANI

    Grazie al relatore, ci sono altri interventi in discussione generale? Consigliere Favia.

     

    Consigliere FAVIA

    Grazie Presidente. Siamo qui oggi in una condizione di assoluta emergenza, tale è stata la convocazione, e quindi ho coscienza del fatto che il lavoro che avremmo potuto fare su questa legge, e anche l’occasione di approfondire tutte le tematiche legate all’audiovisivo che spesso sono messe in secondo piano dalla politica, purtroppo non avremo questa possibilità. Non ho quindi intenzione di poter sviluppare la discussione generale come da mesi attendevo e speravo. Idem per l’esame dell’articolato, al fine di poter riuscire ad approvare entro la prossima settimana questa legge, che è assolutamente necessaria e vitale per il settore dell’audiovisivo in questa regione. Ho detto alcune cose in udienza conoscitiva e giusto per il verbale le ribadisco qui.

    Il grande tema del “a chi daremo i fondi”, quali modalità decideremo e per cosa, credo che oggi sia ancora un tema da approfondire, visto che i piani triennali annunciati dall’Assessore sono a distanza di brevissimo tempo, ammesso – e qui vorrei una risposta – che si possano fare. Questo oggi noi dobbiamo capire. Il “congelamento” della Regione permetterà di portare avanti ciò che prevede la legge? Nel caso in cui questo non sia possibile, cosa accadrà? Questo vorrei sapere. E visto comunque che, nella prima delle dimissioni del Presidente Errani, l’idea dell’Assessore era quella di fare i piani a breve, ritengo plausibile e ragionevole pensare che nell’assessorato abbiano già idea – per quanto sia un tema spinoso – di come assegnare questi fondi e per cosa. Allora vorrei oggi, per quanto sia possibile, cercare di capire almeno quello che era l’indirizzo e quello che era il progetto nella mente dell’Assessore e di tutto l’assessorato. Infatti ritengo che erogare dei fondi sia una cosa importante, ma che sia altrettanto importante capire il come, a cosa, ecc. ecc. E’ il grande tema di questa legge, che avrei preferito fosse arrivata prima dalla Giunta.

    E’ una cosa che dico a tutti gli Assessori, questo vizio di portare le cose a luglio: ogni anno è così, ogni anno ci lamentiamo, ogni anno ci troviamo in mezzo all’assestamento di bilancio anche atti importantissimi. Quest’anno abbiamo anche i fondi strutturali, abbiamo i POR, il PSR. E’ un disastro. Liquidare queste cose in pochi giorni è una cosa imbarazzante, vergognosa, umiliante per tutti noi, che non potremo svolgere le nostre funzioni in questi mesi, che forse sono i più importanti della legislatura. Ho concluso.

     

    Presidente PAGANI

    Grazie. Vi sono altri? Consigliere Grillini.

     

    Consigliere GRILLINI

    Sarò sintetico, anche perché ho avuto modo di intervenire già nelle altre Commissioni in sede consultiva e quindi molti colleghi hanno già sentito le cose che avevo da dire, pertanto non mi ripeto. Qui aggiungo che, nonostante la situazione di emergenza – e faccio riferimento a quelle cose che diceva il collega Favia – noi arriviamo però ad un voto – e per fortuna che riusciamo ad arrivarci, perché fino a qualche ora fa non sembrava possibile – e quindi la legge va in porto. Mi verrebbe appunto da dire per fortuna, meglio così che niente. Dato che c’è una situazione di questo tipo, credo sia per noi doveroso fare di tutto perché il lavoro svolto finora non vada perso. Ed è importante perché sulla questione cinema si gioca un pezzo assai rilevante della cultura, della vita sociale della perché no anche della coesione nella nostra regione, in generale ma in particolare nella nostra regione, dove c’è un consumo pro capite molto alto, uno dei più alti d’Italia e tutti noi sappiamo che sul cinema passa un messaggio molto rilevante rispetto ai consumi culturali di massa, che questi consumi culturali che si sono trasferiti altrove perché stiamo assistendo, abbiamo assistito e stiamo tuttora assistendo a una sorta di rivoluzione tecnologica che cambia, anche profondamente, il modo di fare il cinema oltre che al modo di fruirlo. Ieri sera ho avuto modo di vedere un servizio sull’ultimo film “Il pianeta delle scimmie” dove hanno trovato il modo di fare recitare esseri umani che poi vengono rivestiti dal computer con il costume delle scimmie. Anche quella è stata presentata come una rivoluzione tecnologica, la legge di Moore dice che si ha una rivoluzione tecnologica ogni 18 mesi qui ormai ne abbiamo una ogni tre mesi. Molti ne sono spaventati perché ne vedono il lato negativo, in questo caso, per esempio, la scomparsa di molte sale cinematografiche che noi dobbiamo fare di tutto per preservare. Abbiamo votato ben due risoluzioni di cui una all’unanimità, da questo punto di vista, abbiamo discusso prima, annuncio la presentazione di un ordine del giorno di accompagnamento a questa legge che ribadisce e introduce anche nuove riflessioni a proposito della salvaguardia delle sale cinematografiche. Colgo anche l’occasione per illustrare brevissimamente il mio emendamento a questa proposta di legge così dopo non devo più intervenire, cioè un emendamento sull’attenzione per gli esercizi storici e le sale d’essai, che rischiano di essere le principali vittime sia della difficoltà per chi gestisce queste sale, in gran parte coincidenti con le sale parrocchiali, tra le altre cose, abbiamo questa cosa bizzarra per cui il cinema d’essai è gestito ormai gestito essenzialmente da sale parrocchiali che rischia appunto di essere la principale vittima, perché per tenere in piedi le sale, per riempirle si buttano sul mercato i film cosiddetti di avventura, di azione, che sono quelli che, in questo momento, garantiscono una certa rimuneratività. Quindi porre una particolare attenzione per le sale d’essai, per il cinema di qualità, per il cinema d’autore, che non è detto, lo dico anche ai colleghi, che coincida con il cinema noioso o con il cinema sperimentale tipo anni 70 e via dicendo. Ci sono film straordinari che sono passati solo nelle sale d’essai che hanno avuto un successo strepitoso solo con il passaparola, come il film piemontese, “Il vento fa il suo giro”. Non c’era nessuna pubblicità, nessun trailer, nulla di nulla e il pubblico ha decretato un successo enorme solo con il passaparola, è un bellissimo film che si vede senza assolutamente annoiarsi, grazie al fatto che alcune sale d’essai l’hanno proiettato. Ci sono moltissimi altri esempi, da questo punto di vista, c’è un film, non ricordo il titolo, che ha avuto successo solo perché proiettato casualmente in una sala romana, il cinema Aquila, perché gli mancava una pellicola, fatta da dei ragazzi quasi gratis e poi il film ha avuto un successo enorme, anche in questo caso. Questo perché noi dobbiamo fare in modo, la legge secondo me permette anche che la produzione cinematografica non sia solo quella delle major, non sia solo Universal, Columbia e via dicendo, ma che sia una produzione cinematografica che possa essere fatta, perché no, anche da studenti, perché no anche con mezzi come il telefonino. Io l’anno scorso al festival di Venezia ho visto un film girato con il telefonino, ed era un film che aveva… si vedeva che non era in 4k - ma insomma era un film godibile. Noi dobbiamo accompagnare questa rivoluzione culturale e tecnologica cercando di limitare alcune conseguenze, come la drastica riduzione del numero delle sale e nello stesso tempo cercando di approfittare delle straordinarie novità e delle straordinarie possibilità. Un tempo il cinema sembrava fatto dagli dei, si chiamava la settima arte, adesso il cinema anche la sua produzione, anche la sua ideazione, anche la sua fattura può essere alla portata di chiunque abbia uno straccio di talento, perché il talento ci vuole anche per chi fa il dilettante. Alla portata di chiunque significa che l’esperienza cinematografica non è più una cosa a sé stante, una specie di divinità, non è più, soprattutto quando si fruisce di un’opera cinematografica, una fruizione a senso unico. Chi non è più giovane si ricorderà quando noi andavamo al cinema a vedere The Rocky Horror Picture Show, quando c’era la platea che interagiva con la pellicola, poi è successo anche per altri film naturalmente. In questo caso fra chi lo fa e chi fruisce finalmente le nuove tecnologie ci permettono di costruire un’esperienza senza soluzione di continuità. Quindi approfittiamo di questa rivoluzione tecnologica che sul piano culturale rende fruibile l’opera cinematografica senza soluzione di continuità fra fattura e fruizione e diamo il nostro contributo perché l’Emilia-Romagna diventi, essendo il punto di massimo consumo, diventi anche il punto di massima produzione nell’interesse del territorio. Diceva il relatore, dobbiamo essere molto chiari su un punto fondamentale, che la produzione di cultura è anche produzione di economia. Questo è il nocciolo della questione, per questo è stato coinvolto giustamente anche l’assessorato alle attività produttive, perché il cinema è anche impresa, perché è impresa la gestione della sala cinematografica, perché è impresa la produzione cinematografica. Questa impresa deve essere valorizzata come tale e dobbiamo combattere il pregiudizio secondo il quale con la cultura non si mangia. Con la cultura si mangia eccome e si sta anche meglio, secondo me. Approviamo questo testo e facciamo in modo che la conclusione di questa legislatura sia ricordata da molte persone come una conclusione non traumatica, che ha prodotto anche molti fatti positivi che non vengono improvvisati nei prossimi tre giorni di Consiglio regionale ma sono frutto di un lavoro che è stato fatto di lunga lena e mi si può consentire anche con tanta passione, non siamo di fronte alla routine ma siamo di fronte alla carne viva di un tema che ci deve appartenere e appassionare fino in fondo.

     

    Presidente PAGANI

    Grazie al collega Grillini, prego, Favia.

     

    Consigliere FAVIA

    Grazie. Una cosa minima che ho avuto modo già di affrontare con l’assessore. La prima riguarda l’art. 12 comma 1, la definizione di associazione di categoria. Volevo chiedere all’assessore e al relatore se era possibile riformulare questo termine per consentire a tutto il mondo dell’associazionismo, penso ad esempio a Kinodromo che ha partecipato all’udienza conoscitiva che non è tecnicamente un’associazione di categoria se potesse in qualche modo rientrare. Il termine di associazione di categoria, se lo prendiamo alla lettera, riguarda le grandi categorie del cinema che sono state le meno interessate a collaborare a questa legge. Se si riuscisse in qualche modo a riformularlo, perché c’è stata questa richiesta anche di un confronto partecipato non solo con ANICA e AGIS e le grandi e riconosciute associazioni di categoria, ma penso anche a D.E-R e PROFILM che non sono esattamente associazioni di categoria, che andrebbero comunque riprese. Quindi, comprendere l’associazionismo, cosa che già di fatto farete, ma scriverlo anche nella legge. Alla luce di questo, presidente, chiedo se sia possibile, nel passaggio tra la discussione generale e l’articolato, avere 5 minuti di pausa, visto che non è prassi unire i due momenti proprio per riuscire a predisporre due o tre piccole modifiche. Vado invece al secondo punto, quello più importante, che riguarda l’art. 10. Chiedo la pausa, dopo, anche per consultarsi con i tecnici un attimo, cercando di ridurre al minimo gli interventi e guadagnare tempo. L’art. 10 è l’articolo più importante perché parla del fondo. Noi diciamo che ci sarà questo fondo, mi riallaccio al discorso di prima, che sarà finanziato dalla Regione, Stato e Unione europea e la finalità è di valorizzare il livello professionale, imprenditoriale, ambientale la regione. Comma 3, le modalità di riparto del fondo sono stabilite dal programma regionale triennale di quell’art. 12. Io vorrei presentare un emendamento, possiamo trovare la formulazione, dove noi, mi ricollegherò a quello che diceva anche il consigliere Grillini, questo emendamento noi potremmo dire nel modo in cui questa cosa si può dire, che salvaguardiamo riserviamo una parte di questo fondo, al cinema di qualità. Per cinema di qualità intendo il cinema che ha una valenza culturale e sociale riconosciuta, che sia un cinema di genere, che ci sia il documentario, ad esempio. Quando parlo di cinema sociale intendo anche attenzione a determinate tematiche, ovvero, non rendiamo possibile che i film di cassetta che hanno produzione milionarie vengano qua e vampirizzino il fondo. So che nelle intenzioni non è così, però, se c’è questa volontà di riparto, proviamo nella pausa che avremo una formulazione leggera, seguendo, proprio dopo il punto aggiungere una frase in modo tale che nella ripartizione verrà appunto presente 1, 2, 3, la salvaguardia… oppure che il fondo per il cinema di cassetta, dovremo trovare un modo per definirlo, per le grandi produzioni, per le majors, non potrà essere superiore al 50%, non so, andiamoci cauti, capisco la necessità di andarci cauti in una legge, di tenere le maglie larghe, ma affermiamo questo principio. Sarà una stellina sul petto della legge, sul nostro petto, se riusciremo a scrivere nell’articolo importante che è quello del fondo che noi vogliamo finanziare un prodotto di qualità, non a prescindere un prodotto, perché il rischio che, poi, grandi produzioni asciughino il fondo, c’è, per questo si parla di riparti. Io credo invece che, e parlo al settore delle attività produttive, proprio per far sì che un distretto parta, dobbiamo differenziarci, pensare che questi investimenti si fanno solo dividendo spese sopra o sotto la linea, riempiendo qualche hotel con la troupe o con il catering. Questo è il ritorno di Pirro. Il vero ritorno è se riusciamo a creare l’industria del cinema come è successo altrove che parta dalla qualità. Solo la qualità ci può differenziare ed è un investimento. Lo dico perché mi è stato detto che lavorare sulla qualità può far storcere il naso alle attività produttive che è più interessato … io invece credo che sia interesse delle attività produttive dare un taglio, dare un’identità. Come qualcuno ha detto in udienza conoscitiva, sicuramente abbiamo fatto tanto sul documentario e quella strada non può essere abbandonata perché sta facendo diventare la nostra regione un laboratorio che attrarrà anche persone che vogliono investire sul documentario, dall’estero, crea competenze, crea contatti, crea reti che dobbiamo rafforzare, quindi cerchiamo di rendere un po’ più ricco questo comma 3 dell’art. 10. Non possiamo fare commissioni divise, con tutto il tempo che servirebbe, per l’emergenza in cui siamo, proviamo a prenderci questi 5 minuti di pausa per vedere - non ci cambia niente 5 minuti in più o in meno nella commissione, vista l’emergenza in cui siamo, se si riesce ad estendere un po’ questa definizione. Altrimenti io proverò a scrivere, a presentare un emendamento ma invece che presentare un emendamento che venga bocciato, preferirei che ci fosse un qualcosa che arrivasse insieme proprio con l’assessore e con il relatore.

     

    Presidente PAGANI

    Grazie, ci sono altri? Credo che il relatore o l’assessore… prego, assessore.

     

    Assessore MEZZETTI

    Intanto io ringrazio tutti, come è stato detto, questa è una legge importante per il settore, noi stiamo parlando dell’Emilia-Romagna che ha 3.800 addetti, quasi 4.000 addetti, 800 imprese locali nel settore oggi. Già una realtà con un forte potenziale, siamo al quarto posto nella graduatoria nazionale per numero di imprese, al quinto per numero di occupati, al sesto per valore aggiunto del settore. E’ una legge molto sentita dal settore, fra l’altro anche ieri con diversi comunicati ci ha sollecitato a portarla a termine perché ha avuto un iter molto lungo, in questo ha ragione il consigliere Favia. I tempi della legge sono stati dettati principalmente dal reperimento di risorse che non c’erano in questi anni e che oggi, come è stato detto dal relatore, ci è offerta la possibilità dai nuovi programmi europei 2014-2020, sui quali attingeremo il grosso delle nostre risorse per intervenire con questa legge, se escludiamo quella che sarà la confluenza dei diversi rivoli che già oggi come Assessorato alla cultura finanziamo per circa 1.100.000 euro all’anno che convergerà tutto su questa legge, ma tutto il restante proverrà dai programmi europei 2014-2020, quindi la legge ha avuto una gestazione lunga non solo per la costruzione di una relazione e di una interdisciplinarietà con altri quattro assessorati, più uno - anche le politiche giovanili che dovrà concorrere con noi su una parte del programma, di cui dirò due parole dopo, ma credo sia un valore aggiunto di questa legge che non a caso approda in commissione e poi in Aula con la firma di quattro assessori, la mia, dell’assessore alle Attività produttive, Turismo e Formazione professionale. E’ davvero la legge di tutti noi, qui ringrazio gli uffici tecnici che poi hanno lavorato praticamente, è stato fatto un lavoro collettivo, collegiale che ci ha consentito di, forse avere tempi più lunghi, ma di produrre una legge sull’intera la filiera produttiva, che, secondo me, è, almeno dal punto di vista teorico, la più avanzata che possiamo avere sul piano nazionale. Questo per quanto riguarda i tempi. Sicuramente la parte dei piani triennali, per rispondere al consigliere Favia, sarà la parte più delicata perché declinerà quelli che sono i principi e la cornice generale che è posta dalla legge. Il precipitare della situazione nostra, legislativa, non consentirà di avere sicuramente i tempi che ci eravamo dati, nel senso che non saremo noi a gestire la parte amministrativa, non sarò io, non sarà questa Giunta, forse nemmeno voi consiglieri, lo dirà solo il destino, la sorte a gestire la parte attuativa dei programmi ma ritengo di non buttare via i mesi che abbiamo davanti a noi fino alle elezioni. Tutto quel lavoro istruttorio che avevamo programmato io sono perché si continui a condurre, anche perché, siccome che saremo in gestione di ordinaria amministrazione, avremo tanto tempo per lavorare sul lavoro istruttorio e utilizzare il tempo da qui a quando ci saranno le elezioni per andare avanti con tutte le associazioni di categoria e di settore per poter sviluppare la parte di programma che poi ovviamente lasceremo in consegna a chi riceverà la nostra eredità, però non perdiamo questo tempo che abbiamo davanti a noi. Quindi il lavoro che ci eravamo programmati io sono per continuarlo con il rapporto che ci eravamo detti e lo lasceremo in consegna a chi verrà dopo. Non c’è, il consigliere Favia lo sa e lo ribadirà nel suo intervento, non c’è in nessuno dei settori coinvolti l’intento di fare una legge che privilegi o possa in qualche strizzare l’occhio al cinema più commerciale o la produzione cinematografica commerciale. L’impianto che darei in generale all’intervento pubblico, soprattutto in un settore che ha che fare con la cultura e la creatività è lo stesso, così lo dico sinteticamente, è lo stesso che ispira da anni il nostro intervento in campo teatrale. Ho difeso sempre il ruolo del teatro pubblico come il ruolo di un teatro che a differenza di chi fa teatro commerciale, legittimo e nobile, però investe in quella parte di produzione teatrale che il commerciale non avrebbe interesse a investire, quindi la ricerca, la sperimentazione teatrale con tutto quello che ne consegue, come il festival di Sant’Arcangelo, la stessa ispirazione trarrei per l’investimento nel settore cinematografico, quindi il cinema indipendente, i giovani autori, il circuito indipendente, tutto quello che è legato alle major, a meno che, nei progetti che ci vengono presentati, non ci sia un fortissimo impatto certificato di promozione del nostro territorio. La fiction di Montalbano ha portato a una crescita di turismo delle zone coinvolte nella produzione del 600%. Quella ha un forte impatto sull’economia e il turismo del territorio, ma non sono casi così frequenti. Ad esempio già la fiction che è stata oggetto di una interrogazione perché noi abbiamo smesso un nostro supporto, “Che dio ci aiuti”, quella di Lux Video e Rai, a mio avviso non è che ci portasse un grande impatto al territorio modenese se non in qualche flash o in qualche titolo di coda.  Va fatta poi una valutazione, però questo rientrerà nella definizione di criterio, che ribadisco, dovranno essere altri i criteri fondamentali, e soprattutto quelli, e qui sì, che con il settore delle Attività produttive, Lavoro e formazione professionale, quanta occupazione e addetti e maestranze del nostro territorio vengono occupati in una produzione, quanto attiva in termini di crescita e di start up di imprese e di formazione. Sono tutti elementi che possono essere valutabili perché sono concreti e hanno un impatto economico reale sul nostro territorio. No a format catapultati nel nostro territorio, sì a produzioni che fanno crescere l’industria e la filiera produttiva e l’occupazione nel nostro territorio. Poi ci sarà un giudizio di qualità, evidentemente, che però si deve affiancare anche a questo, questo è l’impatto che più ci sta a cuore perché come hai detto te e io sono d’accordo, il nostro deve essere un investimento e non un fondo a perdere che va, appunto, a favore soprattutto di operazioni commerciali. Tanto è vero che uno degli emendamenti, qui credo ci sia già una risposta quello che tu dici, e che abbiamo valutato e che sta sia nella parte delle finalità generali e sarà recuperato anche nell’art. 10 è l’indirizzo dichiarato di investire nelle produzioni narrative e documentaristiche. Significa appunto che escludiamo ad esempio gli spot commerciali. Io sono per escludere, perché chi commissiona uno spot evidentemente ha già i soldi da investire e quindi non sosteniamo questo tipo di produzione audiovisiva. Nel narrativo c’è anche tutto il cinema di animazione, altro punto di eccellenza della nostra produzione. Declinare nell’art. 10 nello specifico ora vediamo, io eviterei di declinarlo con le percentuali, perché sono una di quelle cose che entrano nel novero di quelle che potremmo modificare nel corso del triennio, già lì introdurremmo l’indirizzo narrativo e documentaristico, se vogliamo introdurre qualche altro indirizzo, come voce, come richiamo, cosa che facciamo già anche dentro le finalità generali. Rispetto all’art. 12, le associazioni di categoria, noi diciamo “anche le associazioni di categoria”, però se è necessario rafforzare e mettere “anche le associazioni di settore”, per me va bene, tanto è quello che stiamo facendo quindi possiamo andare in questa direzione. Ringrazio tutti per la pazienza e la buona volontà per portare in porto un risultato che è davvero di tutti noi. Io ho ringraziato gli uffici ma ci tengo a ringraziare anche i consiglieri che hanno collaborato. Ho fatto un’esperienza dall’altra parte dei banchi, della Giunta, e so che non sempre si riesce ad agire di concerto tra consiglieri e Giunta, stavolta credo che abbiamo fatto un buon lavoro a prescindere dall’appartenenza.

     

    Presidente PAGANI

    Grazie assessore, ci sono altri interventi? Se non ci sono altri interventi, mi pare, dobbiamo sciogliere una richiesta che è venuta sull’art. 10 e sull’art.12 da parte di Favia che chiede sostanzialmente una pausa, ma mi pare che ci siano due questioni da riaffermare. La prima, qui vanno presentati prevalentemente degli emendamenti, allora o presentiamo emendamenti scritti adesso, c’è sempre tutto lo spazio per presentare emendamenti durante il dibattito in Aula, nell’Assemblea legislativa. Io mi rimetto alla Commissione, ma visto il dettame che ci è stato inviato dalla Conferenza dei Capigruppo, l’urgenza che tutti avete capito, avete compreso, vista la situazione che stiamo vivendo, una pausa con un’altra commissione convocata fra un’ora e mezzo, ho l’impressione che qui ci sia poi il problema di riuscire a continuare i lavori. Prego Casadei.

     

    Consigliere CASADEI

    Proprio in questo contesto, diciamo, per andare incontro alle osservazioni del collega Favia che erano molto puntuali, mi sembra che le due questioni abbiano già trovato nelle parole dell’assessore una risposta. Una molto mirata che potrebbe tradursi qui seduta stante in un emendamento che riguarda l’estensione dell’espressione “associazioni di categoria” “e di settore” che a quel punto va a ricomprendere tutti i soggetti che hanno peraltro già seguito tutto l’iter e in questo modo andremo incontro alla richiesta del collega. Per quanto riguarda l’altra questione, cioè l’attenzione al cinema di qualità, al cinema sociale, a tutto ciò che ovviamente si lega ai ragionamenti che abbiamo fatto sui circuiti d’essai e a tutta una serie di cose già in essere, sottolineo che in vari punti della legge si richiama questa attenzione. Per quello che riguarda l’art. 10 potremmo ragionare di qui alla prossima settimana e quindi in vista dell’Aula sull’eventuale rafforzamento di alcune espressioni. Sottolineo però che abbiamo, e adesso lo vedremo nella disamina dell’articolato, pensato di proporre alcuni emendamenti che vanno a precisare che cosa si intende per produzione cinematografica e audiovisiva, integrando l’espressione audiovisiva con contenuto narrativo e documentaristico, che è già un indirizzo piuttosto specifico e anche questo potrebbe essere ripreso, se ho ben inteso anche dalle parole dell’assessore, nell’art.10. Questa ulteriore sottolineatura però su questo punto se potessimo continuare a lavorare da qui all’aula e ora iniziare la disamina dell’articolato andremmo incontro alla priorità condivisa da tutti che è assolutamente oggi approvare le linee guida, un progetto di legge che poi farà scattare in maniera anche piuttosto celere tutta una serie di possibilità che altrimenti sarebbero precluse. Anche i paini triennali che sono triennali senza l’approvazione della legge non possono essere definiti. Tutto quello che abbiamo detto in termini di investimenti importanti, parliamo di diversi milioni di euro dal fondo europeo e dai vari ambiti dei settori che abbiamo richiamato, non potrebbero essere messi in atto se non c’è legge, quindi direi che la priorità assoluta e credo che dagli interventi sia emersa da parte di tutti i colleghi questa assoluta, primaria, fondamentale approvazione del testo quest’oggi. Chiederei al collega Favia se potessimo evitare la pausa e accogliere la proposta di emendamenti in un caso e lavorare ad alcuni interventi in vista dell’Aula.

     

    Presidente PAGANI

    Grazie, Favia.

     

    Consigliere FAVIA

    Va bene, presidente, presento l’emendamento sull’art. 12 e poi ci riserviamo l’art.10 per l’Aula.

     

    Presidente PAGANI

    Grazie. Se ci consegna l’emendamento, intanto facciamo le fotocopie. Siccome abbiamo 17 articoli e 15 emendamenti più questo che diventa il sedicesimo, se siete d’accordo chiudiamo qui la discussione generale e apriamo l’analisi dell’articolato e degli emendamenti allegati. Bene, un attimo che prendiamo la documentazione giusta, ecco qui.

    Art. 1, oggetto della legge, non ci sono emendamenti, discussione generale sull’articolo, non c’è nessun intervento, metto in votazione l’articolo 1, favorevoli, contrari, astenuti, 2 astenuti, l’art. 1 è approvato.

     

    La commissione esprime parere favorevole.

     

    Presidente PAGANI

    Art. 2

    Finalità e obiettivi. Ci sono 8 emendamenti sull’art. 2, gli emendamenti li avete, vi sono stati distribuiti. Apro la discussione su emendamenti e articolo. Prego Casadei.

     

    Consigliere CASADEI

    Brevemente, sono 8 emendamenti ma ce ne sono tre che riguardano una precisazione che va incontro proprio a quello che dicevamo poco fa. La precisazione è quella di aggiungere a “cinematografico” in maniera costante “audiovisiva” questo per l’art. 2 ricorre in tre punti, sono gli emendamenti 10, 11, 12 quindi sono già riportati, direi questi sono di carattere formale contenutistico. Poi c’è un altro punto importante, invece, che riguarda una precisazione, in questo caso, sull’alfabetizzazione del pubblico, in particolare di quello giovane, e sempre all’art. 2 c’è un ulteriore precisazione che raccoglie peraltro elementi che sono emersi nel dibattito che è quello di apportare all’art. 2 comma 4 lettera a), ad aggiungere dopo la parola “culturale” la parola “d’essai” e questo va incontro anche ai ragionamenti che faceva il collega Grillini. Queste sono le diverse articolazioni delle diverse proposte di emendamento che insistono sull’art. 2.

     

    Presidente PAGANI

    Grazie. Ci sono altri? Se non ci sono altri, procediamo al voto dei singoli emendamenti, poi il voto dell’articolo. Andiamo in ordine. Il primo emendamento è l’emendamento numero 10, che al primo comma e al secondo comma alla lettera a), introduce, come diceva il relatore, la parola “audiovisiva”. Metto in votazione l’emendamento. Favorevoli, contrario, astenuti. L’emendamento è approvato.

    Proseguendo, sempre all’art. 2, al punto d) del comma secondo, c’è l’emendamento 1 che introduce “in particolare di quello giovane”. Dunque risulta così riformulato: “favorisce azioni mirate all'alfabetizzazione del pubblico, in particolare di quello giovane, attraverso azioni innovative, anche in collegamento con le istituzioni scolastiche”. Chi è favorevole all’emendamento, contrari, astenuti. Due astenuti. Al punto b) del comma 3 vi è l’emendamento n. 2 che aggiunge, dopo la dicitura “produzione cinematografica e audiovisiva” l’espressione “con contenuto narrativo o documentaristico”. Discussione sull’emendamento. Chiudo la discussione. Chi è favorevole all’emendamento? Contrari, astenuti? Favorevole.

    Emendamento 11 al comma 4 dell’art. 2, sempre. Emendamento 11 che introduce, come diceva il relatore, la parola “audiovisivo” dopo la parola “cinematografiche”. Metto subito in votazione. Chi è favorevole, contrari, astenuti? L’emendamento 11 è approvato. Poi abbiamo l’emendamento 3 alla lettera a) del comma 4 dell’art. 2, che, dopo la parola “culturale”, chiede che si aggiunga la parola “d’essai”. Il punto a) viene così modificato “promuove la programmazione e la diffusione di opere cinematografiche e audiovisive di particolare interesse culturale, d'essai, nonché di quelle di interesse regionale;”. Discussione sull’emendamento. Metto in votazione l’emendamento. Chi è favorevole, grazie, contrari, astenuti? L’emendamento è approvato. Sempre all’art. 2, comma 4, al punto b) c’è l’emendamento n. 12 che introduce, come già visto in altri casi, la parola “audiovisivo” dopo la parola “cinematografico”. Metto immediatamente in votazione l’emendamento. Chi è favorevole, grazie, contrari, astenuti? L’emendamento è approvato. Poi abbiamo l’emendamento 15, proposto dal collega Grillini che alla lettera a) del comma 5 dell’art. 2 introduce “con particolare attenzione per gli esercizi storici e per le sale d’essai “. Chi è favorevole, contrari, astenuti? L’emendamento è approvato. Al punto b) del comma 5 dell’art. 2, vi è l’emendamento 4 che sostituisce la lettera b) che viene così sostituita: “sostiene l'esercizio cinematografico, riconoscendo ad esso un importante ruolo di aggregazione sociale e di interesse pubblico, per garantire allo spettatore una diversificata e qualificata offerta, con particolare attenzione ai centri storici e alle aree svantaggiate.”. Discussione sull’emendamento. Nessuno. Metto in votazione l’emendamento 4. Chi è favorevole, contrari, astenuti? L’emendamento è approvato. L’art. 2, quindi abbiamo approvato tutti gli emendamenti, mettiamo in votazione l’art. 2 così come emendamento, chi è favorevole? Chi è favorevole all’art. 2 emendato? Contrari, astenuti? E’ passato per due voti favorevoli e un astenuto. L’art. 2 è approvato.

     

    Con distinte votazioni di uguale esito la commissione accoglie gli emendamenti 1, 2, 3, 4, 10, 11, 12 e 15 ed esprime parere favorevole sull’articolo 2, così come emendato.

     

    Presidente PAGANI

    Passiamo all’art. 3 “Promozione e sviluppo di nuove competenze”. Sull’art. 3 non ci sono emendamenti. Apriamo la discussione sull’art. 3. Nessun intervento. Mettiamo in votazione l’art. 3, favorevoli, contrari, astenuti; 2 astenuti, l’art. 3 è approvato.

     

    La commissione esprime parere favorevole.

     

    Presidente PAGANI

    Art. 4. Sull’articolo 4 vi è l’emendamento n. 13, quindi mettiamo in discussione articolo ed emendamento. L’emendamento mi sembra che introduca sempre la parola “audiovisivo”. Chi interviene? Nessuno. Mettiamo in votazione l’emendamento. Chi è favorevole, grazie, contrari, astenuti; astenuti 2. Mettiamo in votazione l’art. 4 così come emendato, chi è favorevole, contrari, astenuti? L’art. 4 è approvato.

     

    Con distinte votazioni di uguale esito la commissione accoglie l’emendamento 13 ed esprime parere favorevole sull’articolo 4, così come emendato.

     

    Presidente PAGANI

    Art. 5. C’è un emendamento. L’art. 5 “Promozione dell'industria e delle attività nel settore multimediale”, c’è un emendamento 5 che sostituisce “nuove” con “le” e diventa “La Regione, al fine di promuovere le industrie ad alto contenuto tecnologico e culturale e ad alto impatto occupazionale portatrici di cambiamento sociale, ai sensi dell'articolo 2, comma 3” ecc. Discussione generale sull’emendamento. Nessuno, metto in votazione l’emendamento. Chi è favorevole, grazie, contrari, astenuti? Non vi astenete su questo? Due astenuti. Mettiamo allora adesso in votazione l’art. 5 così come emendato, chi è favorevole, contrari, astenuti? Sempre due astenuti. L’art. 5 è approvato.

     

    Con distinte votazioni di uguale esito la commissione accoglie l’emendamento 5 ed esprime parere favorevole sull’articolo 5, così come emendato.

     

    Presidente PAGANI

    Art. 6. C’è un emendamento. E’ l’emendamento n. 6 che introduce un comma aggiuntivo: “La Regione sostiene le sale d'essai, riconosciute ai sensi della normativa statale, e i circuiti relativi al piccolo esercizio cinematografico.”. Discussione generale su emendamento e su art. 6. Nessuno che interviene, mettiamo in votazione l’emendamento. Chi è favorevole, grazie, contrari, astenuti 2. Mettiamo allora adesso in votazione l’art. 6 così come emendato, con l’aggiunta. Chi è favorevole all’art. 6. Grazie. Contrari? Astenuti? L’art. 6 è approvato.

     

     

    Con distinte votazioni di uguale esito la commissione accoglie l’emendamento 6 ed esprime parere favorevole sull’articolo 6, così come emendato.

     

    Presidente PAGANI

    Art. 7. C’è un emendamento, il numero 7 che sostituisce il comma 1. Lo leggiamo. “La Regione, nel rispetto degli obiettivi del programma di cui all'articolo 12, favorisce la realizzazione delle attività di cui all'articolo 4, comma 1, lettere b), c) e d), e all'articolo 6 aventi ad oggetto iniziative di rilievo regionale, con le modalità di cui al comma 2 del presente articolo.”. Sostituisce quindi il comma 1. Metto in discussione l’emendamento e l’articolo. Intervieni? Nessun intervento. Mettiamo in votazione l’emendamento. Favorevoli, contrari, astenuti. L’emendamento è approvato. Mettiamo allora adesso in votazione l’art. 7 così come emendato, con la sostituzione del primo comma. Chi è favorevole, contrari, astenuti. L’art. 7 è approvato.

     

    Con distinte votazioni di uguale esito la commissione accoglie l’emendamento 7 ed esprime parere favorevole sull’articolo 7, così come emendato.

     

    Presidente PAGANI

    Art. 8, sui sussiste l’emendamento n. 8, che è aggiuntivo del punto e), cioè si aggiunge all’articolo 8, con l’emendamento, la gestione coordinata del fondo dell’audiovisivo di cui al successivo art. 10. Discussione generale sull’art. 8 e su emendamento n. 8. Nessun intervento. Metto in votazione l’emendamento n.8. Chi è favorevole, contrari, astenuti 2. L’emendamento è approvato. Mettiamo allora adesso in votazione l’art. 8 così come emendato, con l’aggiunta del punto e). Chi è favorevole, contrari, astenuti. L’art. 8 è approvato.

     

    Con distinte votazioni di uguale esito la commissione accoglie l’emendamento 8 ed esprime parere favorevole sull’articolo 8, così come emendato.

     

    Presidente PAGANI

    Art. 9, non ha nessun emendamento. Quindi, apriamo la discussione generale sull’art. 9 “Partecipazione ad Associazione per Film Commission”. Nessun intervento. Mettiamo in votazione l’art. 9, Chi è favorevole, contrari, astenuti? L’art. 9 è approvato.

     

    La commissione esprime parere favorevole.

     

    Presidente PAGANI

    Art. 10, su cui c’è un emendamento sostitutivo, è l’emendamento n. 9, che aggiunge l’espressione “nonché della sua distribuzione”, quindi cambia in parte il comma n. 1, se non sbaglio. Mettiamo in discussione l’emendamento e l’art. 10. Nessun intervento. Mettiamo in votazione l’emendamento n. 9. Chi è favorevole, contrari, astenuti? L’emendamento è approvato. Mettiamo in votazione l’art. 10 così come emendato. Favorevoli, contrari, astenuti? L’art. 10 è approvato.

     

    Con distinte votazioni di uguale esito la commissione accoglie l’emendamento 9 ed esprime parere favorevole sull’articolo 10, così come emendato.

     

    Presidente PAGANI

    Art. 11, nessun emendamento sull’art. 11. Discussione generale sull’art.11. Chiudiamo la discussione, mettiamo in votazione l’art. 11. Sono le tipologie di intervento regionale. Chi è favorevole, contrari, astenuti? L’art. 11 è approvato.

     

    La commissione esprime parere favorevole.

     

    Presidente PAGANI

    Art. 12, su cui c’è l’emendamento presentato dal collega Favia che introduce, se non sbaglio, io non l’ho visto, la parola “e di settore” dopo “associazioni di categoria”. Discussione generale su emendamento e articolo. Nessuna richiesta di intervento. Votazione dell’emendamento n. 16. Chi è favorevole? Contrari? Astenuti? L’emendamento è approvato. Votazione dell’art. 12 così come emendato. Favorevoli? Contrari? Astenuti due. L’articolo 12 è approvato.

     

    Con distinte votazioni di uguale esito la commissione accoglie l’emendamento 16 ed esprime parere favorevole sull’articolo 12, così come emendato.

     

    Presidente PAGANI

    Art. 13, c’è un emendamento, l’emendamento n. 1,4 che introduce, come abbiamo già visto per altre, la parola “audiovisive” dopo la parola “cinematografiche”, quindi mettiamo in discussione l’art. 13 che è la clausola valutativa l’emendamento 14. Nessun intervento. Mettiamo in votazione l’emendamento n. 14. Chi è favorevole, contrari, astenuti? L’emendamento è approvato. Mettiamo i votazione l’articolo 13 così come emendato dalla clausola valutativa. Chi è favorevole? Contrari? Astenuti? L’art. 13 è approvato.

     

    Con distinte votazioni di uguale esito la commissione accoglie l’emendamento 14 ed esprime parere favorevole sull’articolo 13, così come emendato.

     

    Presidente PAGANI

    L’art. 14, senza emendamenti, “Modifiche alla legge regionale n. 13 del 1999”. Discussione generale. Chiudiamo la discussione. Mettiamo in votazione l’art. 14. Chi è favorevole? Contrari? Astenuti? 3 a 2, passa l’art. 14.

    Art. 15. Discussione generale sull’art. 15. Chiudiamo la discussione generale. Mettiamo in votazione l’art. 15. Chi è favorevole? Contrari? Astenuti? L’art. 15 è approvato.

    Art. 16. Discussione generale sull’art. 16. Nessuno. Mettiamo in votazione l’art. 16. Chi è favorevole? Contrari? Astenuti? L’art. 16 è approvato.

    Ultimo articolo, “Disposizioni finanziarie”, non ci sono emendamenti. Discussione generale sull’art. 17. Mettiamo in votazione l’art. 17. Chi è favorevole? Contrari? Astenuti? L’art. 17 è approvato.

     

    Con distinte votazioni di uguale esito la commissione esprime parere favorevole sugli articoli 14, 15, 16 e 17.

     

    Presidente PAGANI

    Chiedo al relatore, la relazione scritta o orale? Orale. Bene. Mi pare che fatti salvi atti urgenti e improrogabili, si chiudono qui i nostri lavori e anche i lavori della Commissione… ho detto fatti salvi atti urgenti e improrogabili. Grazie, è stato bello e arrivederci.

     

    Espandi Indice