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Legislatura X - Commissione IV - Resoconto del 14/03/2017 antimeridiano

    Resoconto n. 9

    Seduta del 14 marzo 2017

     

    Il giorno 14 marzo 2017 alle ore 10,00 è convocata, con nota prot. n. AL.2017.11808 del 09/03/2017, presso la sede dell’Assemblea legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione Politiche per la Salute e Politiche sociali.

     

    Partecipano alla seduta i consiglieri:

    Cognome e nome

    Qualifica

    Gruppo

    Voto

     

    ZOFFOLI Paolo

    Presidente

    Partito Democratico

    5

    presente

    CARDINALI Alessandro

    Vicepresidente

    Partito Democratico

    4

    presente

    SENSOLI Raffaella

    Vicepresidente

    Movimento 5 Stelle

    3

    presente

    ALLEVA Piergiovanni

    Componente

    L’Altra Emilia Romagna

    1

    assente

    BAGNARI Mirco

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    BIGNAMI Galeazzo

    Componente

    Forza Italia

    2

    assente

    BOSCHINI Giuseppe

    Componente

    Partito Democratico

    1

    presente

    CALIANDRO Stefano

    Componente

    Partito Democratico

    1

    presente

    CALVANO Paolo

    Componente

    Partito Democratico

    2

    assente

    CAMPEDELLI Enrico

    Componente

    Partito Democratico

    1

    presente

    DELMONTE Gabriele

    Componente

    Lega Nord Emilia e Romagna

    2

    presente

    FABBRI Alan

    Componente

    Lega Nord Emilia e Romagna

    2

    presente

    FOTI Tommaso

    Componente

    Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale

    1

    presente

    GIBERTONI Giulia

    Componente

    Movimento 5 Stelle

    1

    presente

    MARCHETTI Daniele

    Componente

    Lega Nord Emilia e Romagna

    5

    presente

    MARCHETTI Francesca

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    MORI Roberta

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    PARUOLO Giuseppe

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    SASSI Gian Luca

    Componente

    Movimento 5 Stelle

    1

    presente

    SERRI Luciana

    Componente

    Partito Democratico

    2

    presente

    SONCINI Ottavia

    Componente

    Partito Democratico

    1

    presente

    TARASCONI Katia

    Componente

    Partito Democratico

    1

    presente

    TARUFFI Igor

    Componente

    Sinistra Italiana

    2

    presente

    ZAPPATERRA Marcella

    Componente

    Partito Democratico

    4

    presente

     

    È presente il consigliere Gianni BESSI in sostituzione di Paolo CALVANO.

     

    È altresì presente il consigliere Andrea BERTANI.

     

    Partecipano alla seduta: M. Ferri (Serv. Assistenza territoriale), E. Madonna (Serv. Affari legislativi e coordinamento commissioni assembleari).

     

    Presiede la seduta: Paolo ZOFFOLI

    Assiste la segretaria: Nicoletta Tartari


    DEREGISTRAZIONE CON CORREZIONI APPORTATE AL FINE DELLA MERA COMPRENSIONE DEL TESTO.

     

    (omissis)

    4035 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad assumere, in sede di Conferenza unificata, una posizione volta a garantire e preservare, oltre alla normativa regionale vigente, anche la potestà normativa e regolamentare di Regioni ed Enti locali in materia di contrasto all'azzardopatia, pur in presenza di una disciplina di livello statale in materia, con particolare riferimento alla possibilità di introdurre limiti di distanza dei punti di offerta di gioco dai luoghi sensibili anche in misura maggiore rispetto ai limiti eventualmente fissati a livello nazionale. (06 02 17)

    A firma del Consigliere: Bertani

     

    Presidente Zoffoli

    Siccome ci sono delle evoluzioni chiedo eventualmente a Bertani di illustrarle.

     

    Consigliere Bertani

    Sì, grazie presidente. Questo per annunciare la sostituzione della risoluzione che avevo presentato in precedenza, perché come in altre occasioni l’intento quando parliamo di gioco d’azzardo patologico è di agire il più possibile in maniera unanime, proprio per dare forza a questi provvedimenti. La richiesta che facciamo alla Regione, in particolare al presidente Bonaccini, è quella che poi ha fatto anche ANCI Emilia-Romagna e anche ANCI nazionale ed è quella di difendere le prerogative degli enti locali, perché, come dicevo prima, purtroppo se c’è un malato patologico il malato patologico principale è il bilancio dello Stato, che dipende dalla promozione del gioco. Quello che chiediamo noi è invece di lasciare il livello di difesa e di libertà di azione che possono avere le Regioni e gli enti locali proprio per decidere qual è il momento di mettere un argine più forte o meno forte, a seconda della situazione che ci dicono i dati. Perché che siamo proibizionisti o non proibizionisti riguardo al gioco d’azzardo, il concetto è questo: se l’offerta di gioco d’azzardo produce un aumento di casi di gioco d’azzardo patologico, chi è a contatto con i cittadini e chi ha la responsabilità della sanità di quei cittadini, che sono quindi le Regioni ed i Comuni, possa avere in mano gli strumenti per limitare il danno. Limitare il danno vuol dire poter emanare dei regolamenti che indicano la distanza dai luoghi sensibili, indicano gli orari, eccetera. Quindi noi vogliamo che la posizione della Regione Emilia-Romagna sia questa: lasciare la potestà in mano agli enti locali, perché la promessa che ci viene fatta, dal sottosegretario Baretta, in particolare, che è stato audito pochi giorni fa in Commissione, di dire: “Lasciateci fare a noi, che noi diminuiremo il numero di slot” a noi non convince, ma vedo che non sta convincendo tanti: da ANCI a tanta parte della società civile. L’altra cosa che chiediamo in questa risoluzione, ma in parte la rassicurazione c’è stata data, è quella di emanare velocemente quella direttiva riguardo alle distanze e, anche qui, di dare sostegno, tramite dati e tramite modelli o buone pratiche, ai Comuni per emanare regolamenti e ordinanze che tengano ai ricorsi e che siano effettive per proteggere i nostri cittadini. Grazie.

     

    Presidente Zoffoli

    Scusi, però bisogna che lei mi formalizzi il ritiro della vecchia risoluzione e la presentazione di quella perché…

     

    Consigliere Bertani

    Mi sembrava di averlo detto all’inizio del mio intervento: ritiro la risoluzione precedente e presento quella nuova, proprio perché c’è stata una condivisione con i gruppi.

     

    Presidente Zoffoli

    Perfetto. Siccome della risoluzione vi ho dato a tutti la fotocopia, se qualcun altro prima di votarla la volesse sottoscrivere, viene qua per la sottoscrizione. Foti.

     

    Consigliere Foti

    Scusi presidente, solo per essere chiari. A me pare che il primo punto di questa risoluzione sia scritto in un modo che da una parte è contraddittorio, perché alla Conferenza Stato-Regioni non si può chiedere di preservare “oltre alla normativa regionale vigente…”: la normativa regionale vigente è compito nostro, non è competenza della Conferenza Stato Regioni. Ed in secondo luogo mi permetto di richiamare la vostra attenzione al fatto che un conto è la legislazione esclusiva, un conto è la legislazione concorrente, perché questa non la modifichi con una legge ordinaria, la legislazione concorrente o la legislazione esclusiva - ahimè - la decide il titolo V della Costituzione. Quindi io mi permetterei di, giustamente, rivendicare la libertà della Regione di legiferare nelle materie di competenza, ma tutt’al più di chiedere allo Stato di modificare quelle norme, che sono però di rango costituzionale, che impediscono una legislazione di tipo esclusivo, perché quando si dice: “ad assumere, in sede di Conferenza unificata, una posizione volta a garantire e preservare oltre alla normativa regionale vigente” torno a ripetere, questo non è competenza della Conferenza Stato-Regioni “anche la potestà normativa e regolamentare di Regioni ed enti locali in materia di contrasto all’azzardopatia, pur in presenza di una disciplina statale in materia…” allora la disciplina statale in materia è molto semplice: se è competenza esclusiva, non è competenza degli altri intervenire, se è competenza concorrente, di fatto, di fatto, la competenza concorrente può essere sempre esercitata. Tuttalpiù, non so se ho capito male , ma alla Conferenza Stato-Regioni, Conferenza unificata, si potrebbe richiedere una legislazione coerente e conforme tra le Regioni, perché faccio un esempio: se io nella mia regione ho la possibilità di dire di non mettere le macchinette a 150 metri dagli asili ed uno invece la mette a 50 metri, è chiaro che soprattutto laddove le regioni siano confinanti creano disparità di trattamento che automaticamente creano delle aspettative da parte di coloro i quali le vogliono piazzare. Mi permetto di dire, perché il testo va bene, però fatto così è un primo punto che secondo me, se vogliamo dire al Presidente che glielo abbiamo scritto, scriviamoglielo, ma che poi lui possa dare un certo corso, sono più dubbioso sul punto. Tra l’altro io non vorrei essere sottile, ma in questa materia una delle prime materie in cui si può intervenire è quella urbanistica-commerciale e in ambito di questi due ambiti - scusate il gioco di parole - che sono tutti e due di legislazione concorrente, perché lo Stato definisce le norme quadro, ma la Regione ci mette i contenuti, che si può intervenire. Io sarei più dell’avviso di dare invece alla Conferenza Stato-Regioni un messaggio se volete di restringimento e di omogeneizzazione dei criteri in senso restrittivo nell’ambito delle proprie competenze, perché secondo me è questo che serve anche ad un risultato finale. Perché se poi io faccio il rigorista e a quello che è a 5 chilometri da me gli lascio fare quello che vuole, uno tanto che vuole giocare, attraversa il ponte di Po e va dall’altra parte. Adesso scusatemi io poi forse ho la deformazione professionale del fatto di abitare in una città di confine, ma non penso che a Ferrara sia diverso rispetto al Veneto o ad altre zone o a Rimini rispetto alle Marche o San Marino, lì addirittura parliamo di uno Stato diverso, ancorchè… Quindi, torno a ripetere, non voglio fare un emendamento tecnico perché non ne ho voglia, però forse in sede di coordinamento formale potreste mandare un testo che sia il più vicino possibile a quelli che sono gli ambiti dei nostri poteri, ecco, perché essendo un atto d’indirizzo, avrebbe una sua dignità come atto d’indirizzo

     

    Presidente Zoffoli

    Allora, a seconda poi di quello che si decide possiamo interrompere due minuti per verificare la possibilità di aggiustare il testo, così votiamo un testo già modificato oppure se si ritiene di non modificarlo lo metto in votazione così. Bertani.

     

    Consigliere Bertani

    No, per dire che in realtà noi non è che diciamo cosa deve fare la Conferenza unificata; noi chiediamo al presidente Bonaccini di prendere una posizione all’interno della Conferenza unificata, anche perché lì si sta giocando una partita, proprio perché è normativa concorrente, in cui si tenta di dire: “Bene che voi avete messo le distanze, però ci saranno alcune parti - che sarebbero le famose sale di tipo a A - sulle quali decide lo Stato”. A quel punto, in fase di accordo fra Stato e Regioni si giunge ad un accordo in cui si dice: “Noi come Regioni lasciamo più spazio allo Stato o ne lasciamo meno?”. La posizione che appunto chiediamo è questa di dire: “Noi come Regioni decidiamo di non lasciare lo spazio”. Quindi è ovvio che è legislazione concorrente, quindi lo Stato è quello che decide di fare le concessioni, come dà le concessioni e regolamenta il gioco, però poi la parte concorrente, quindi diciamo la parte sanitaria, quindi la limitazione eventuale per proteggere i cittadini deve rimanere in mano alle Regioni. Quindi scritta così non è che noi diciamo alla Conferenza unificata di fare una legge, noi diciamo che quando andiamo lì per fare un accordo, perché si tratta poi di fare un accordo, la posizione deve essere che la potestà delle distanze, in particolare, rimanga in mano agli enti locali.

     

    Presidente Zoffoli

    Foti.

     

    Consigliere Foti

    Per me va sempre bene, però io leggo quello che c’è scritto: “volta a garantire e preservare… anche la potestà normativa e regolamentare”. Non è che noi non chiediamo chissà che cosa, noi chiediamo un ben preciso indirizzo di tipo legislativo e sotto il profilo legislativo, torno a ripetere in materia di legislazione concorrente, qui non stiamo dicendo che eventualmente nell’accordo con lo Stato la Conferenza Stato-Regioni tenga questa posizione, noi stiamo dicendo e stiamo intervenendo su una materia che viene indicata come potestà normativa. La potestà normativa è indiscutibilmente una potestà legislativa, tanto è vero che si aggiunge “regolamentare” perché, come voi sapete, i regolamenti fanno parte, soprattutto per gli enti locali, del potere legislativo degli enti locali conformemente alla legge, quindi è per quello che io dicevo… Perché “con particolare riferimento alla possibilità d’introdurre limiti di distanza”: questo è un criterio, questo è un criterio, allora tanto vale mettere “ad assumere una posizione volta a garantire e preservare la potestà di regioni ed enti locali a garantire la possibilità d’introdurre limiti”, se lo può fare… Io vi dico una cosa: secondo me le distanze e quant’altro si basano su una legislazione concorrente che è di tipo urbanistico, neanche regolamentare, perché noi degli enti locali abbiamo fatto un regolamento - penso di essere stato l’estensore, col collega onorevole Polledri di Piacenza, del regolamento sulle sale gioco - e per mettere il limite ci siamo basati su alcuni elementi di diritto urbanistico che consentono per particolari ragioni di poter prevedere un limite, perché se andate a vedere le sentenze dei TAR Liguria, Marche e quant’altri, questo limite era stato messo fortemente in discussione quando veniva introdotto un criterio di tipo commerciale, perché voi sapete che a livello urbanistico si può eccepire che è fonte di attrazione e di traffico che non ci sono sufficienti parcheggi ed altro, per quanto riguardo un esercizio commerciale od un pubblico esercizio questi criteri non esistono.

     

    Presidente Zoffoli

    Bene, se non ci sono proposte di emendamenti io pongo in votazione la risoluzione così com’è.

     

    Consigliere Foti (fuori microfono)

    Per parti separate.

     

    Presidente Zoffoli

    Per parti separate, va bene. Quindi il primo punto del dispositivo… Va bene, allora, votiamo solo, a questo punto, il primo punto del dispositivo: chi è favorevole? Contrario? Chi si astiene? Votiamo, a questo punto, il resto della risoluzione: favorevoli? Contrari e astenuti? Quindi all’unanimità.

     

    (omissis)

     

     

     

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