Resoconto integrale n. 8
Seduta del 2 maggio 2018
Il giorno 2 maggio 2018 alle ore 10,00 è convocata, con nota prot. n. AL.2018.26721 del 02/05/2018, presso la sede dell’Assemblea legislativa in Bologna, Viale A. Moro n. 50, la Commissione per la parità e per i diritti delle persone.
Partecipano alla seduta i consiglieri:
Cognome e nome |
Qualifica |
Gruppo |
Voto |
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MORI Roberta |
Presidente |
Partito Democratico |
7 |
presente |
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MARCHETTI Daniele |
Vicepresidente |
Lega Nord Emilia e Romagna |
4 |
assente |
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MUMOLO Antonio |
Vicepresidente |
Partito Democratico |
6 |
presente |
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ALLEVA Piergiovanni |
Componente |
L’Altra Emilia Romagna |
1 |
assente |
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BENATI Fabrizio |
Componente |
Partito Democratico |
1 |
assente |
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BESSI Gianni |
Componente |
Partito Democratico |
1 |
presente |
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GALLI Andrea |
Componente |
Forza Italia |
2 |
presente |
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GIBERTONI Giulia |
Componente |
Movimento 5 Stelle |
5 |
presente |
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LIVERANI Andrea |
Componente |
Lega Nord Emilia e Romagna |
5 |
assente |
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LORI Barbara |
Componente |
Partito Democratico |
2 |
presente |
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MARCHETTI Francesca |
Componente |
Partito Democratico |
2 |
presente |
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PRODI Silvia |
Componente |
Gruppo Misto |
1 |
assente |
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RAVAIOLI Valentina |
Componente |
Partito Democratico |
2 |
assente |
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ROSSI Nadia |
Componente |
Partito Democratico |
6 |
presente |
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SERRI Luciana |
Componente |
Partito Democratico |
2 |
presente |
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TAGLIAFERRI Giancarlo |
Componente |
Fratelli d’Italia |
1 |
assente |
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TORRI Yuri |
Componente |
Sinistra Italiana |
2 |
presente |
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DEREGISTRAZIONE CON CORREZIONI APPORTATE AL FINE DELLA MERA COMPRENSIONE DEL TESTO
5844 Risoluzione per impegnare la Giunta a riconoscere un peso sempre crescente alle differenze di genere nella programmazione delle proprie politiche sulla disabilità, anche avvalendosi degli spunti offerti dal «Secondo Manifesto sui diritti delle donne e delle ragazze con disabilità nell’Unione europea», a diffondere la conoscenza del suddetto Manifesto fra i cittadini e, soprattutto, fra le associazioni regionali operanti nel settore, proseguendo inoltre nell’impegno contro la violenza sulle donne ponendo particolare attenzione ad un approccio che tenga in debito conto anche l’eventuale condizione di disabilità della vittima (20/12/2017). A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Calvano, Mori, Caliandro, Poli, Iotti, Rontini, Molinari, Tarasconi, Zappaterra, Rossi Nadia, Zoffoli, Mumolo, Bagnari, Serri, Montalti, Pruccoli, Bessi, Campedelli, Paruolo, Cardinali, Sabattini.
MORI, presidente: Direi quindi di passare al punto all’ordine del giorno impegnativo per la commissione in termini anche di votazioni che è la risoluzione per impegnare la Giunta a riconoscere un peso sempre crescente alle differenze di genere nella programmazione delle proprie politiche sulla disabilità, anche avvalendosi degli spunti offerti dal «Secondo manifesto sui diritti delle donne e delle ragazze con disabilità nell’Unione europea», a diffondere la conoscenza del suddetto Manifesto fra i cittadini e, soprattutto, fra le associazioni regionali operanti nel settore, proseguendo inoltre nell’impegno contro la violenza sulle donne ponendo particolare attenzione ad un approccio che tenga in debito conto anche l’eventuale condizione di disabilità della vittima. Credo che, essendo a prima firma della consigliera Marchetti, se la stessa vuole prendere la parola per l’integrazione dell’illustrazione, la ringrazio.
MARCHETTI: Grazie, presidente. Questa risoluzione è un po’ datata (dicembre 2017) e nasce all’indomani della Giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre, dove si è un po’ acceso il faro sulla condizione delle donne con disabilità e anche le molteplici decisioni a cui sono soggette. Quindi anche da qui l’attenzione che poi nei lavori di questa Commissione è emersa nel rapporto che l’ex senatrice Puglisi e la Commissione per il femminicidio hanno dati purtroppo che hanno rilevato e confermato anche in seguito.
Nel 2016 il Comitato dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità ha inoltre richiamato – come è esplicitato in premessa – il nostro Paese per la mancanza di misure rivolte alle specifiche esigenze delle donne con disabilità, raccomandando che la prospettiva di genere venisse integrata nelle politiche per la disabilità e che la disabilità stessa venisse presa in considerazione nelle politiche di genere. In questo ambito credo che un importante passo sia stata la traduzione che è avvenuta del secondo Manifesto sulla disabilità di qualche anno fa e che sia uno strumento importante anche proprio a servizio di quelle che sono le politiche all’avanguardia della nostra Regione nei due diversi ambiti e possa rappresentare quindi un lavoro di riflessione, elaborazione e proposta anche per come è articolato e strutturato in diciotto aree che abbracciano diversi e importanti aspetti che vanno dalla salute al lavoro ai diritti sessuali e riproduttivi al lavoro e all’occupazione come dicevo e quindi anche una riflessione importante che credo che i lavori di questa Commissione possano approfondire.
Il tema della discriminazione multipla che interessa le donne e le ragazze con disabilità è un tema – dicevamo, come è stato anche confermato in questa sede – sconosciuto (ci sono ancora pochi dati a riguardo) e vivono quindi anche un fattore di rischio molto maggiore, come viene esplicitato nella risoluzione in termini di rischio alla violenza. Questo fenomeno complesso sicuramente richiede quindi un’integrazione ed è l’impegno che si chiede a fare un lavoro ancora di maggiore integrazione e consolidamento con un approccio che tenga connesso il tema del genere a quello della disabilità anche nell’agenda politica della nostra Regione. Penso che riconoscere anche da una Commissione così importante questo lavoro che è stato fatto possa gettare le basi anche per un lavoro importante in termini di prevenzione, visto che purtroppo anche gli strumenti e le consapevolezze che le donne con disabilità hanno di cui possono usufruire sono ancora molto limitati e, nello stesso tempo, c’è una difficoltà anche ad intraprendere, oltre che far emergere il sommerso, dei percorsi di fuoriuscita dalla violenza che non sempre poi sono gli stessi strumenti o percorsi che magari possono rivelarsi utili per le donne senza disabilità. Quindi credo che sarebbe importante e mi auguro con il Movimento 5 Stelle, di cui ringrazio la collega Gibertoni che ha posto attenzione e dialogo rispetto a questa risoluzione, che possa arrivare un messaggio univoco da questa Commissione nel porre l’urgenza e di porre l’attenzione e di intervenire nell’ambito delle discriminazioni multiple relativamente ad una questione che è ancora molto oscura in termini di studio, ma che ha l’opportunità di usufruire di un lavoro importante. A questo proposito ricordo, ed è un altro passo importante che credo vada rilevato e riconosciuto, come nel tavolo del 21 aprile 2018, in occasione della terza Giornata nazionale della salute delle donne, anche il Ministero della salute abbia per la prima volta deciso di dedicare un tavolo al tema della violenza e della disabilità con un focus particolare a quello delle donne. Credo che siano tutti segnali piccoli, ma importanti per chi vive una condizione di estrema fragilità e di rischio.
MORI, presidente: Grazie, collega Marchetti.
È pervenuto un emendamento a firma della collega Gibertoni, se vuole illustrarlo, prego.
GIBERTONI: Grazie, presidente. Con questo emendamento innanzitutto si emenda un ottimo atto, un atto molto pregevole che ci trova totalmente d’accordo e ci teniamo a sottolineare e rafforzare ancora di più il concetto di discriminazione multipla inserendo nel dispositivo finale e quindi impegnando la Giunta a tenere alta una attenzione, che poi verrà declinata nelle politiche regionali, proprio su questa discriminazione multipla, perché vediamo con grande preoccupazione il rischio, nello stratificarsi delle possibili discriminazioni, della creazione o della solidificazione di uno stigma, quindi della difficoltà del riscatto, della difficoltà del rifugio della consapevolezza completo rispetto ad una condizione che rischia di naturalizzare ambiti della discriminazione, perché si trova in qualche modo in una gabbia raddoppiata rispetto alla possibilità di uscirne e di riscattarsi. È più complessa la situazione. E, dato che è più complessa, con l’inserimento nel dispositivo finale dell’emendamento noi diciamo che un peso sempre crescente vada riconosciuto alla questione della discriminazione multipla che colpisce le donne con disabilità, quindi con la doppia discriminazione del genere e della disabilità, quindi che se ne tenga conto in modo stringente nella programmazione delle politiche sulla disabilità anche avvalendosi di tutti quegli spunti offerti dal secondo Manifesto sui diritti delle donne e delle ragazze con disabilità dell’Unione europea. Quindi su questo ci teniamo sia a sottolineare e anche a rafforzare questo concetto, credo che l’attenzione sia meritata in un atto molto meritevole in ogni caso.
MORI, presidente: Grazie, collega.
Se ci sono valutazioni sul punto, prego.
MARCHETTI: Solo per dire che l’emendamento è accettato, è un rafforzativo che sicuramente non pesa, anzi, rafforza quello che è un principio che è già contenuto nel Manifesto e quindi il nostro parere è favorevole rispetto a questo.
MORI, presidente: Grazie, colleghe.
Se non ci sono ulteriori interventi, io porrei in votazione l’emendamento così come illustrato, con parere favorevole della prima firmataria collega Marchetti, dalla consigliera Gibertoni.
Chi è favorevole?
Chi è contrario?
Chi si astiene? Nessuno.
A questo punto per la votazione della risoluzione così come emendata.
Chi è favorevole?
Chi è contrario?
Chi si astiene? Nessuno.
Approvato all’unanimità.
Vi ringrazio, vi saluto e vi auguro buona giornata.
(…omissis…)