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Legislatura VIII - Commissione I - Verbale del 05/06/2007 pomeridiano

    Testo

    Verbale n. 14 del 2007
    Seduta del 5 giugno 2007
    Il giorno 5 giugno 2007 alle ore 14,30 si è riunita presso la sede
    dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la
    Commissione Bilancio Affari Generali ed Istituzionali, convocata con
    nota prot. n. 10527 del 31 maggio 2007.
    Partecipano alla seduta i Consiglieri:
    Cognome e nome Qualifica Gruppo Voto
    NERVEGNA Antonio Presidente Forza italia 5 presente
    BERETTA Nino Vice Uniti nell'Ulivo - DS 7 presente
    Presidente
    MANFREDINI Mauro Vice Lega Nord Padania 3 presente
    Presidente Emilia e Romagna
    AIMI Enrico Componente Alleanza Nazionale 4
    BORGHI Gianluca Componente Misto 1
    BORTOLAZZI Componente Partito dei Comunisti 1
    Donatella Italiani
    CARONNA Salvatore Componente Uniti nell'Ulivo - DS 5
    GUERRA Daniela Componente Verdi per la Pace 1
    MANCA Daniele Componente Uniti nell'Ulivo - DS 1 presente
    MASELLA Leonardo Componente Partito della 3 presente
    Rifondazione Comunista
    MONACO Carlo Componente Per l'Emilia-Romagna 1
    MONARI Marco Componente Uniti nell'Ulivo-DL 3 presente
    Margherita
    NANNI Paolo Componente Italia dei Valori con 1 presente
    Di Pietro
    NOE' Silvia Componente Unione Democratici 1
    Cristiani e di Centro
    PIRONI Massimo Componente Uniti nell'Ulivo - DS 2
    RICHETTI Matteo Componente Uniti nell'Ulivo-DL 4 presente
    Margherita
    RIVI Gian Luca Componente Uniti nell'Ulivo - DS 2 presente
    VARANI Gianni Componente Forza Italia 4 presente
    ZANCA Paolo Componente Uniti nell'Ulivo - SDI 1
    La consigliera ERCOLINI sostituisce il consigliere Caronna
    Sono inoltre presenti: Garavini (Dir. gen. Organizzazione,
    Personale, Sistemi Informativi e Telematica), Mantini (Servizio
    Informazione per la Stampa Assemblea legislativa)
    Presiedono la seduta: Antonio Nervegna e Mauro Manfredini
    Assiste la segretaria: Claudia Cattoli
    Resocontista: Simonetta Mingazzini
    Il Presidente NERVEGNA dichiara aperta la seduta.
    2550 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta regionale:
    Razionalizzazione dell'impiego del personale nella Pubblica
    Amministrazione regionale e locale. Misure straordinarie per il
    triennio 2007-2009 (delibera di Giunta n. 733 del 21 05 07) -
    Relatore consigliere Beretta
    Il Presidente NERVEGNA introduce l'argomento all'ordine del giorno
    per proseguire la discussione generale, che in parte era stata
    avviata nella seduta del 29 maggio 2007 a seguito dell'illustrazione
    del progetto di legge.
    Sottopone alla Commissione alcune riflessioni già proposte nella
    scorsa seduta, in riferimento al comma 558 della legge finanziaria,
    che non esclude a priori la possibilità di procedere a stabilizzare
    anche i lavoratori precari assunti nell'ambito delle strutture
    speciali della Regione Emilia-Romagna. La legge infatti non pone
    alcuna selezione riguardo alle modalità di reclutamento del
    personale precario, sia esso proveniente da procedure selettive o da
    incarico direttamente affidato. Ciò induce a ritenere che la scelta
    operata dal progetto di legge in discussione, per quanto riguarda
    l'esclusione dei collaboratori delle strutture speciali, sia di
    natura politica e non giuridica.
    Ritiene inoltre che occorrerebbe mantenere distinte le procedure per
    la stabilizzazione del personale della Giunta da quelle per
    l'Assemblea Legislativa, in quanto le strutture hanno piante
    organiche distinte. Andrebbe specificato, laddove si fa riferimento
    all'amministrazione regionale (articolo 5, comma 2) se si intende
    Giunta o Assemblea.
    Per quanto riguarda l'impostazione del progetto di legge, concorda
    sulle indicazioni formulate dal Consigliere Masella nel corso della
    precedente seduta inerenti l'esplicitazione delle finalità e dei
    principi generali quali la stabilizzazione e superamento del
    precariato, principi che sono unanimemente condivisi. Esprime invece
    una valutazione negativa rispetto alla differenziazione di due
    livelli di dipendenti che viene a crearsi all'interno dell'ente,
    riservando a chi rientra nelle graduatorie delle prove selettive un
    trattamento diverso da chi è stato assunto per chiamata diretta
    all'interno delle strutture speciali. Tutti infatti sono stati
    assunti con un contratto della Regione Emilia-Romagna. E la
    considerazione è volta anche a valutare i rischi di potenziali
    ricorsi su questa inopportuna differenziazione.
    Conclude chiedendo una riflessione su questo aspetto: il problema
    delle strutture speciali è un problema che prima o poi dovrà essere
    affrontato.
    Il Consigliere MASELLA interviene sottolineando la rilevanza
    dell'argomento per la forza politica che rappresenta e auspicando
    che da questo progetto di legge possa essere approvato un testo
    normativo che sia il migliore possibile. Richiama la discussione già
    iniziata e gli spunti forniti nel corso della precedente seduta, in
    cui era stata preannunciata la presentazione di alcuni emendamenti
    migliorativi rispetto al testo approvato dalla Giunta. Ringrazia
    l'Assessore all'Organizzazione per il lavoro svolto e invita i
    colleghi a discutere e migliorare la proposta della Giunta.
    Presenta alla Commissione sei emendamenti a propria firma (v. atti),
    che a suo parere non stravolgono l'impianto della proposta
    legislativa, ma tendono a migliorarlo.
    Procede quindi alla loro illustrazione.
    Gli emendamenti 1 e 2 modificativi rispettivamente del titolo e
    dell'articolo 1 intendono esplicitare i principi e le finalità della
    legge, evidenziando i concetti culturali e politici che la legge
    intende affermare e che si richiamano agli stessi principi di
    stabilizzazione contenuti nella legge regionale sul lavoro n. 17 del
    2005.
    L'emendamento 3 intende modificare l'articolo 5, comma 2, al fine
    di equiparare i lavoratori assunti con Co.Co.Co. o mediante altre
    forme contrattuali flessibili all'esperienza resa per mezzo di
    contratti a tempo determinato, così come è stato previsto dalla
    legge finanziaria per il 2007 (articolo 1, comma 565 lettera c) per
    il personale degli enti del Servizio sanitario nazionale, recepito a
    livello regionale con il protocollo regionale in materia di
    stabilizzazione del lavoro precario e valorizzazione dell'esperienza
    lavorativa nelle aziende e negli enti del Servizio sanitario
    regionale, siglato il 17 aprile 2007.
    In alternativa alla approvazione di tale emendamento, il Consigliere
    propone l'eventualità di sottoporre all'approvazione dell'Assemblea
    un ordine del giorno che preveda l'adozione di simili provvedimenti
    di stabilizzazione per le categorie di lavoratori, incluse le
    strutture speciali, escluse nella presente legge.
    L'emendamento 4 intende proporre all'articolo 6 del progetto di
    legge, laddove si prevedono criteri per il ricorso a forme
    contrattuali flessibili e di esternalizzazione, che intervenga non
    solo la Giunta ma anche l'Assemblea. Propone in sintesi, che sia
    l'Assemblea Legislativa a fissare tali criteri e disciplini il
    ricorso a tali forme, ciò in coerenza con lo Statuto della Regione
    Emilia-Romagna che, all'articolo 28, comma 4, lettera k), riconosce
    all'Assemblea la prerogativa di approvare gli atti di indirizzo
    generali delle attività della Regione.
    L'emendamento 5 propone di sostituire, all'articolo 6 comma 9, le
    parole la Regione può continuare ad avvalersi del personale di cui
    all'articolo 5 con la Regione continua ad avvalersi del personale
    di cui all'articolo 5 .
    L'emendamento 6 propone di inserire, all'articolo 9, dopo il comma
    6, un comma contenente una disposizione riferita ad una particolare
    situazione riferita a dipendenti regionali (ex A.R.F.) che hanno un
    contratto idraulico-forestale, e non il contratto del Comparto
    Regioni - Enti locali. La proposta è quella di applicare a tutti i
    dipendenti regionali il medesimo contratto nazionale di lavoro.
    Auspica infine che su questo progetto di legge, così importante sia
    dal punto di vista tecnico che politico, possano essere accolte le
    proposte avanzate, che ritiene non stravolgenti e che puntualizzano,
    correggono e migliorano l'impianto complessivo della legge.
    Il Consigliere RICHETTI sottolinea che il provvedimento legislativo
    è particolarmente importante in quanto mette in pratica la lotta al
    precariato, così come è sempre stato promesso nelle sedi politiche.
    Tuttavia ritiene necessario procedere alla stabilizzazione con
    imparzialità ed equità e quindi nei confronti dei lavoratori che
    hanno partecipato e superato selezioni pubbliche, escludendo quindi
    i lavoratori assunti con criteri di discrezionalità.
    Il Consigliere RIVI interviene evidenziando che la proposta di legge
    in discussione nasce in seguito alla legge finanziaria per il 2007,
    intervenuta dopo anni in cui il Governo di centrodestra aveva
    bloccato le assunzioni, incentivando la precarietà sia nelle
    pubbliche amministrazioni che nelle imprese private. Si calcola
    siano circa 400.000 i dipendenti della pubblica amministrazione
    assunti con contratti di lavoro a termine, aumentati a causa delle
    leggi approvate durante il Governo Berlusconi che hanno impedito
    agli enti pubblici di assumere personale se non attraverso contratti
    di tipo precario.
    Questa situazione venuta così a determinarsi può essere oggi in
    parte risolta, con la possibilità di approvare provvedimenti di
    legge volti a contrastare la precarizzazione dei dipendenti, come è
    stata riscontrata in questi anni.
    Il Consigliere ritiene vi sia una evidente diversità fra i vari
    dipendenti della pubblica amministrazione che hanno superato
    procedure concorsuali pubbliche e quelli che sono dipendenti delle
    strutture speciali, chiamati direttamente e in base ad un rapporto
    fiduciario. Richiama l'articolo 97, comma 3 della Costituzione,
    laddove prevede che ai pubblici uffici si accede mediante concorso:
    un fondamentale principio che difende l'interesse pubblico.
    Non intende minimizzare la questione dei dipendenti delle strutture
    speciali, tuttavia ricorda che l'amministrazione regionale, nel
    momento in cui ha bandito concorsi, ha riconosciuto ai partecipanti
    un punteggio per le esperienze svolte all'interno delle strutture
    speciali, tant'è che molti di questi dipendenti sono poi risultati
    vincitori dei concorsi. Non solo: successivamente, grazie ad una
    modifica della legge regionale n. 43 del 2001, molti di loro hanno
    avuto la possibilità di mantenere l'incarico presso le strutture
    speciali, economicamente più remunerativo.
    Il Presidente NERVEGNA ravvisa a questo proposito una contraddizione
    in quanto se il lavoro prestato all'interno delle strutture speciali
    viene considerata valida esperienza lavorativa per i concorsi
    pubblici, non si comprende il motivo per cui non debba essere
    considerato ai fini della stabilizzazione del precariato. Potrebbe
    costituire un elemento di contestazione in caso di eventuali
    ricorsi.
    Il Consigliere NANNI interviene rimarcando che è grazie alla legge
    finanziaria proposta dal Governo Prodi che si apre la possibilità di
    stabilizzare il precariato. Ritiene che vadano stabililizzati i
    lavoratori che abbiano superato pubbliche selezioni e non coloro che
    sono stati scelti mediante criteri esclusivamente discrezionali. A
    questo proposito si richiama all'articolo 97 della Costituzione.
    Per quanto riguarda l'emendamento 3 proposto dal Consigliere
    Masella, in cui si chiede la stabilizzazione dei lavoratori
    interinali e dei Co.Co.Co, si dichiara contrario in quanto andrebbe
    a stravolgere un impianto legislativo equilibrato.
    Si dichiara invece pienamente favorevole a trasformarlo in un ordine
    del giorno che accolto da un'ampia maggioranza dell'Assemblea,
    andrebbe a determinare future scelte di stabilizzazione anche per
    tali categorie di lavoratori.
    Il Consigliere VARANI richiama i molteplici casi in cui le
    assunzioni nelle pubbliche amministrazioni si effettuano anche al di
    fuori dei concorsi pubblici e che, a partire dalle leggi Bassanini
    in poi si è verificata una profonda trasformazione delle modalità di
    assunzioni. Evidenzia come il principio costituzionale richiamato e
    invocato nei precedenti interventi precluda qualsiasi possibilità di
    stabilizzazione per i lavoratori Co.Co.Co e interinali.
    Il Consigliere MASELLA porta ad esempio il Comune di Bologna, in cui
    ai Gruppi consiliari viene affidato attraverso l'istituto del
    comando personale dipendente a tempo indeterminato già assunto nel
    pubblico impiego.
    Ribadisce la disponibilità a ritirare l'emendamento riguardante
    l'equiparazione dei lavoratori a tempo determinato con i Co.Co.Co. e
    interinali, se verrà sottoposto e approvato dall'Assemblea un ordine
    del giorno che includa la futura stabilizzazione di tutti i
    lavoratori, anche delle strutture speciali.
    Il Consigliere NANNI replica che con la soluzione prospettata dal
    Consigliere Masella si sposterebbe il problema nell'ente di
    provenienza del personale comandato.
    Esce il Consigliere Varani.
    Il Consigliere MANCA ritiene, al pari di Richetti e Rivi, che questo
    progetto di legge sia stato costruito al fine di perseguire e
    realizzare due obiettivi importanti, tenendo in equilibrio due
    diritti: stabilizzare i lavoratori precari e garantire qualità ed
    efficienza della pubblica amministrazione attraverso la
    valorizzazione delle competenze.
    La stabilizzazione dei lavoratori, così come prevista dalla legge
    finanziaria, si arricchisce nel progetto di legge proposto, di un
    ulteriore elemento che, a parere del Consigliere è fondamentale e
    apprezzabile, cioè quello di consentire in via prioritaria la
    stabilizzazione di quei lavoratori che sono risultati idonei a
    seguito di procedure concorsuali e che quindi si trovano all'interno
    delle graduatorie in vigore.
    Il Consigliere ritiene che si debba mantenere e apprezzare
    l'equilibrio ricercato attraverso la legge, evitando di introdurre
    le problematiche delle strutture speciali, dei Co.Co.Co e dei
    lavoratori interinali. Per quanto riguarda questa ultima categoria
    di lavoratori, evidenzia inoltre che non si tratta in molti casi di
    dipendenti della Regione, bensì di lavoratori che hanno sottoscritto
    contratti con le Agenzie. Tutte queste categorie potrebbero invece
    essere avvicinati alla stabilizzazione mediante la trasformazione
    dei vari contratti in essere in contratti stipulati con la Regione
    ed a tempo determinato.
    Occorre inoltre tenere in considerazione l'esigenza di non aumentare
    la spesa pubblica per il personale.
    Ribadisce l'esigenza di approvare la legge proposta e di approvarla
    nel più breve tempo possibile, al fine di avviare un processo
    concreto e fattibile di stabilizzazione dei lavoratori.
    Riprendendo le considerazioni svolte nei precedenti interventi, in
    merito alle strutture speciali, evidenzia come in quei casi si
    tratti di personale assunto al di fuori di qualsiasi procedura
    selettiva. Occorre evitare sanatorie e procedere in futuro a
    concorsi per queste categorie di persone. Ribadisce che si tratta di
    lavoratori che in molti casi hanno un livello salariale più alto e
    remunerativo dei dipendenti della Regione, di pari livello, assunti
    con contratti a tempo indeterminato.
    Ritiene che il problema delle strutture speciali vada esaminato a
    parte, anche alla luce delle risorse destinate ai Gruppi
    assembleari, nei tempi e nei modi opportuni.
    L'Assessore GILLI svolge le seguenti considerazioni.
    La Giunta regionale poteva scegliere di attuare le disposizioni
    contenute nella legge finanziaria per il 2007, attraverso
    l'approvazione di una deliberazione, così come hanno fatto altre
    amministrazioni. Invece, anche sulla base della convinzione politica
    del Presidente della Regione, ha preferito proporre un progetto di
    legge che intende dare attuazione ai principi di contrasto e lotta
    al precariato, già contenuti nella legge regionale n. 17 del 2005
    (cosiddetta legge Bastico).
    Il progetto di legge risulta utile anche per procedere alla proroga
    delle graduatorie dei concorsi che sono già stati espletati e per
    cui gli idonei hanno maturato una posizione soggettiva
    giuridicamente tutelata. Occorre tenere presente che è più alto il
    rischio di ricorsi amministrativi da parte dei candidati risultati
    idonei a seguito delle procedure concorsuali, piuttosto che da parte
    di altri lavoratori da stabilizzare. I candidati idonei infatti,
    potrebbero avanzare pretese nel momento in cui la loro possibilità
    di accesso venga rinviata di mesi, dovendo l'amministrazione dar
    corso e precedenza all'assunzione di lavoratori precari da
    stabilizzare.
    Chiede quindi alla Commissione ed in particolare alla maggioranza,
    di considerare il significato del progetto di legge che si inserisce
    e prosegue un percorso già avviato nella passata legislatura, in
    cui, già in occasione dei concorsi, si è inteso riconoscere le
    funzioni svolte dai collaboratori che già avevano avuto esperienze
    lavorative all'interno dell'amministrazione regionale.
    Il progetto di legge si attiene precisamente alle disposizioni
    contenute nella legge finanziaria e determina una stabilizzazione di
    lavoratori a tempo determinato, escludendo i lavoratori interinali e
    Co.Co.Co., che hanno ricevuto un trattamento diverso nel comparto
    della Sanità che ha una particolare specificità. Per quanto riguarda
    la Sanità la legge finanziaria detta infatti particolari
    disposizioni.
    Sottolinea l'esigenza di una riflessione da parte dei Consiglieri,
    per apprezzare questa prima fase di stabilizzazione proposta,
    convinto che ci sarà un ulteriore elemento con la legge finanziaria
    regionale per il prossimo anno, in cui si affronterà il tema ancora
    vasto delle altre forme di tipologie contrattuali.
    Le Regione Emilia-Romagna ha virtuosamente contenuto il fenomeno del
    lavoro precario nel corso degli anni, creato da condizioni di ordine
    politico ed in particolar modo dalle scelte del Governo precedente,
    di non consentire l'ampliamento delle piante organiche delle
    pubbliche amministrazioni.
    Tuttavia, i problemi esistenti su questo tema, nella dimensione
    complessiva del Paese inducono a ritenere che ci dovrà essere un
    ulteriore passo avanti nel processo di stabilizzazione.
    Un altro aspetto fondamentale della legge è che per la prima volta,
    d'accordo con le Autonomie locali, seppure con linee di indirizzo
    generali, si inizia un percorso anche nell'attività
    dell'organizzazione delle risorse umane nei vari livelli
    istituzionali. Attraverso le linee di indirizzo contenute nella
    legge si intende promuovere e favorire un ragionamento comune e
    rendere fruibile lo scambio di personale delle varie
    amministrazioni, anche in base ai bisogni e le urgenze.
    Per quanto riguarda l'argomento delle strutture speciali, osserva
    che prima o poi si troverà un percorso ad hoc, sia per il personale
    delle strutture speciali della Giunta che dell'Assemblea
    Legislativa. Le soluzioni dovranno essere ricercate con una certa
    cooperazione di intenti. Il tema è riconosciuto importante, tuttavia
    occorre prendere in considerazione il problema nel suo complesso,
    sotto tutti i punti di vista e cioè per quanto riguarda
    l'organizzazione, le risorse umane, le risorse finanziarie.
    Tenuto conto che per l'approvazione di questo progetto di legge
    viene richiesta, da parte dei lavoratori, una certa urgenza, chiedo
    alla maggioranza di approvare il provvedimento senza emendamenti,
    con l'impegno, attraverso la approvazione di un apposito ordine del
    giorno, di provvedere in futuro anche per le strutture speciali e
    altri.
    Al momento occorre un certo senso di responsabilità e chiede al
    Consigliere Masella, che è a conoscenza dell'impegno assunto dal
    Presidente Errani di ridurre ogni forma di precariato, di valutare
    positivamente tutte le azioni che la Regione ha intrapreso e intende
    intraprendere in direzione della stabilizzazione del precariato.
    Esce il Presidente Nervegna. Presiede il Vicepresidente MANFREDINI.
    Il Consigliere MASELLA interviene per chiarire che tra gli
    emendamenti proposti non ve ne è alcuno riguardante specificamente
    le strutture speciali e concorda di trattare la questione in una
    separata sede. Apprezzando nuovamente la proposta presentata dalla
    Giunta regionale che ha inteso far fronte al problema della
    precarizzazione del lavoro all'interno dell'amministrazione
    regionale, chiede alla Commissione di esprimere un parere sugli
    emendamenti presentati, uno dei quali riguarda i Co.Co.Co. ed i
    lavoratori interinali che hanno maturato un'esperienza pluriennale
    all'interno dell'amministrazione.
    Richiama infine gli altri emendamenti presentati, sia quelli in
    ordine ai principi e finalità, sia quelli che trattano speciali
    categorie di lavoratori.
    Il Consigliere MANCA ritiene che ci possa essere condivisione
    nell'esplicitare i principi e le finalità generali della legge. In
    particolare, si dichiara d'accordo ad affermare, quale finalità del
    presente provvedimento, il contrasto della precarietà e la maggiore
    stabilizzazione, nonché la volontà di evitare il ricorso a nuova e
    futura precarietà, collocando l'emendamento all'articolo 3 relativo
    alle finalità delle misure dell'Amministrazione regionale più
    propriamente intesa (capo II), piuttosto che all'articolo 1 che
    afferisce al sistema regionale locale più generale (capo I).
    A tal proposito, il relatore Consigliere BERETTA e il Consigliere
    RIVI presentano il seguente emendamento modificativo dell'articolo
    3:
    Con riferimento al progetto di legge in oggetto, si propone di
    inserire nella Sezione I Finalità e interventi all'articolo 3
    Finalità il seguente comma:
    2. La Regione intende avviare, con le iniziative straordinarie
    disposte dalla presente legge, un processo per contrastare la
    precarietà attraverso il riordino e la riduzione dell'utilizzo del
    lavoro a termine nell'Ente, operando, a tal fine, anche con le
    modalità previste dall'articolo 6.
    Il Consigliere MASELLA trasforma il proprio emendamento n. 2,
    sostitutivo dell'articolo 1, in emendamento modificativo
    dell'articolo 3, che diventa così formulato:
    All'articolo 3 sono aggiunti i seguenti commi:
    2. La Regione opera per favorire l'acquisizione di condizioni
    lavorative continuative e stabili per il personale che nell'ultimo
    quinquennio ha avuto rapporti di lavoro atipico con l'Ente Regione
    Emilia-Romagna, contrastando le forme di precarizzazione del lavoro
    e valorizzando tutte le professionalità e competenze presenti,
    indipendentemente dalla forma contrattuale, tra il personale dell'
    Ente.
    3. La Regione opera per ridurre progressivamente il numero dei
    rapporti di lavoro a termine presenti all'interno dell'Ente,
    privilegiando tra questi il contratto di lavoro a tempo
    determinato.
    Conclusa la discussione generale, La Commissione procede all'esame
    degli articoli e degli emendamenti.
    Il Presidente MANFREDINI pone quindi in votazione l'emendamento n. 1
    del Consigliere Masella, sostitutivo del titolo del progetto di
    legge, così formulato:
    Il titolo del progetto di legge è così modificato:
    Stabilizzazione del lavoro precario e valorizzazione delle
    esperienze lavorative del personale regionale. Razionalizzazione
    dell'impiego del personale nella Pubblica amministrazione regionale
    e locale. Misure straordinarie per il triennio 2007-2009 .
    L'Assessore GILLI propone piuttosto la seguente formulazione del
    titolo:
    Razionalizzazione dell'impiego del personale nella Pubblica
    amministrazione regionale e locale. Misure straordinarie per il
    triennio 2007-2009 al fine della stabilizzazione del lavoro precario
    e della valorizzazione delle esperienze lavorative del personale
    regionale .
    Il Consigliere MASELLA conviene sulla modifica e, su proposta
    dell'Assessore Gilli, ritira il proprio emendamento n. 2 nell'intesa
    di ripresentare in Aula un apposito emendamento concordato relativo
    all'articolo 3. Anche i Consiglieri Beretta e Rivi ritirano il
    proprio emendamento all'articolo 3.
    Il Presidente MANFREDINI pone quindi in votazione il titolo come
    emendato dalla proposta dell'Assessore.
    Il Consigliere RICHETTI dichiara la propria astensione motivata dal
    fatto che non ritiene di dover includere la valorizzazione delle
    esperienze lavorative in una legge, in quanto tale valorizzazione
    deve rientrare nell'attività ordinaria dell'amministrazione
    regionale.
    La Commissione esprime parere favorevole con 22 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Cons. Monari Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito
    della Rifondazione Comunista, Italia dei Valori), 7 astenuti (Cons.
    Richetti Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Lega Nord) e nessun
    contrario alla proposta dell'Assessore modificativa del titolo.
    Esce il Consigliere Nanni.
    CAPO I - Misure volte a favorire qualità ed efficienza dei sistemi
    professionali nella regione Emilia-Romagna
    Art. 1 - Finalità
    La Commissione esprime parere favorevole con 22 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita), 6 astenuti (Lega
    Nord, Partito della Rifondazione Comunista), nessun contrario
    all'articolo suddetto.
    Art. 2 - Ambito di intervento
    La Commissione esprime parere favorevole con 25 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
    Rifondazione Comunista), 3 astenuti (Lega Nord), nessun contrario
    all'articolo suddetto.
    CAPO II - Misure di razionalizzazione della gestione del personale.
    Disposizioni straordinarie per il triennio 2007-2009. Modifica alla
    legge regionale n. 2 del 1997
    Sezione I - Finalità e interventi
    Art. 3 - Finalità
    La Commissione esprime parere favorevole con 22 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita), 6 astenuti (Lega
    Nord, Partito della Rifondazione Comunista), nessun contrario
    all'articolo suddetto.
    Art. 4 - Programmazione degli interventi
    La Commissione esprime parere favorevole con 25 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
    Rifondazione Comunista), 3 astenuti (Lega Nord), nessun contrario
    all'articolo suddetto.
    Emendamento n. 3 del consigliere Masella, modificativo dell'articolo
    5, così formulato:
    Al comma 2 dell'articolo 5, dopo le parole:
    2. I soggetti di cui al comma 1 possono essere stabilizzati,
    mediante assunzione a tempo indeterminato, con le modalità previste
    dal presente articolo, a condizione che l'esperienza lavorativa
    richiesta sia stata svolta presso l'Amministrazione regionale con
    contratto di lavoro subordinato a tempo determinato stipulato ai
    sensi del decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368 (Attuazione
    della direttiva 1999/70/CE relativa all'accordo quadro sul lavoro a
    tempo determinato concluso dall'UNICE, dal CEEP e dal CES)
    sono aggiunte le parole:
    o sia stata svolta mediante contratto di collaborazione coordinata
    e continuativa o mediante altre forme flessibile .
    La Commissione esprime parere contrario con 22 voti contrari (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita), 3 a favore (Partito
    della Rifondazione Comunista) 3 astenuti (Lega Nord) all'emendamento
    suddetto.
    Art. 5 - Requisiti e modalità per gli interventi straordinari
    La Commissione esprime parere favorevole con 22 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita), 6 astenuti (Lega
    Nord, Partito della Rifondazione Comunista), nessun contrario
    all'articolo suddetto.
    Sezione II - Ricorso alle forme flessibili
    Emendamento n. 4 del Consigliere Masella modificativo dell'articolo
    6 così formulato:
    All'articolo 6, le parole:
    Criteri per il ricorso a forme contrattuali flessibili e di
    esternalizzazione
    1. La Giunta regionale e l'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea
    Legislativa definiscono i criteri di individuazione delle esigenze
    che rendono necessario il ricorso ai rapporti di lavoro a tempo
    determinato e disciplinano il ricorso alle forme di
    esternalizzazione per l'attuazione di specifiche attività
    assicurando idonee misure di controllo dei livelli di prestazione.
    sono così sostituite:
    Criteri per il ricorso a forme contrattuali flessibili e di
    esternalizzazione
    1. La Giunta regionale e l'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea
    Legislativa definiscono i criteri di individuazione delle esigenze
    che rendono necessario il ricorso ai rapporti di lavoro a tempo
    determinato, l'Assemblea Legislativa definisce i criteri e
    disciplina il ricorso alle forme di esternalizzazione per
    l'attuazione di specifiche attività, assicurando idonee misure di
    controllo dei livelli di prestazione.
    La Commissione esprime parere contrario con 22 voti contrari (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita), 3 a favore (Partito
    della Rifondazione Comunista) 3 astenuti (Lega Nord) all'emendamento
    suddetto.
    Art. 6 - Modifiche alla legge regionale n. 2 del 1997
    La Commissione esprime parere favorevole con 22 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita), 6 astenuti (Lega
    Nord, Partito della Rifondazione Comunista), nessun contrario
    all'articolo suddetto.
    Art. 7 - Misure straordinarie per i fabbisogni temporanei
    La Commissione esprime parere favorevole con 25 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
    Rifondazione Comunista), 3 astenuti (Lega Nord), nessun contrario
    all'articolo suddetto.
    Sezione III - Applicazione agli Enti subregionali. Norme transitorie
    e finali.
    Art. 8 - Enti pubblici non economici regionali
    La Commissione esprime parere favorevole con 25 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
    Rifondazione Comunista), 3 astenuti (Lega Nord), nessun contrario
    all'articolo suddetto.
    Emendamento n. 5 del Consigliere Masella modificativo dell'articolo
    9, così formulato:
    Al comma 6 dell'articolo 9 le parole:
    la Regione può continuare ad avvalersi del personale di cui
    all'articolo 5
    sono così sostituite:
    la Regione continua ad avvalersi del personale di cui all'articolo
    5.
    La Commissione esprime parere contrario con 22 voti contrari (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita), 3 a favore (Partito
    della Rifondazione Comunista) 3 astenuti (Lega Nord) all'emendamento
    suddetto.
    Emendamento n. 6 del Consigliere Masella modificativo dell'articolo
    9, così formulato:
    All'articolo 9, dopo il comma 6 è aggiunto il seguente comma 7:
    7. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente
    legge la Regione opera una ricognizione del personale ex ARF con
    contratto di lavoro a tempo indeterminato, provvedendo, previo
    confronto sindacale, al passaggio di questo personale dal CCNL
    idraulico-forestale al CCNL Regioni-Enti locali.
    La Commissione esprime parere contrario con 22 voti contrari (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita), 3 a favore (Partito
    della Rifondazione Comunista) 3 astenuti (Lega Nord) all'emendamento
    suddetto.
    Art. 9 - Disposizioni finali e transitorie
    La Commissione esprime parere favorevole con 22 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita), 6 astenuti (Lega
    Nord, Partito della Rifondazione Comunista), nessun contrario
    all'articolo suddetto.
    Art.10 - Entrata in vigore
    La Commissione esprime parere favorevole con 25 voti a favore (Uniti
    nell'Ulivo-DS, Uniti nell'Ulivo-DL Margherita, Partito della
    Rifondazione Comunista), 3 astenuti (Lega Nord), nessun contrario
    all'articolo suddetto.
    La seduta termina alle ore 16,30.
    Verbale approvato nella seduta del 26 giugno 2007
    La Segretaria Il Presidente Il Presidente
    Claudia Cattoli Antonio Nervegna Mauro Manfredini
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