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Legislatura XI - Commissione II - Processo Verbale del 12/09/2023 pomeridiano

 

Processo verbale n. 29

Seduta del 12 settembre 2023

 

Il giorno 12 settembre 2023 alle ore 14,30 è convocata, con nota prot. n. PG/2023/21738 del 07/09/2023, presso la sede dell’Assemblea legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione Politiche economiche che si svolge in modalità “mista”, cioè con la presenza in sede, della Presidente Rontini, della Vicepresidente Costi, del  Vicepresidente Delmonte e dei seguenti membri dei Gruppi assembleari: Matteo Daffadà, Marco Fabbri, Francesca Marchetti, Nadia Rossi, Luca Sabattini, Marcella Zappaterra (PD); Giulia Pigoni (BP); Amico Federico Alessandro (ERCEP); Silvia Piccinini (M5S); Silvia Zamboni (EV); Maura Catellani, Andrea Liverani, Matteo Montevecchi (Lega); Luca Cuoghi, Marta Evangelisti (FDI); Marco Mastacchi (RCPER); Valentina Castaldini (FI); nonché degli altri partecipanti in via telematica in applicazione dell’art. 124, comma 4 bis del “Regolamento interno dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna” e della delibera dell’Ufficio di Presidenza 26 maggio 2022, n. 26.

 

Partecipano alla seduta i consiglieri:

Cognome e nome

Qualifica

Gruppo

Voto

 

RONTINI Manuela

Presidente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

7

presente

COSTI Palma

Vicepresidente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

4

presente

DELMONTE Gabriele

Vicepresidente

Lega Salvini Emilia-Romagna

3

presente

AMICO Federico Alessandro

Componente

Emilia-Romagna coraggiosa, ecologista, progressista

2

presente

BARGI Stefano

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

1

assente

BULBI Massimo

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

2

presente

CASTALDINI Valentina

Componente

Forza Italia – Berlusconi per Borgonzoni

1

presente

CATELLANI Maura

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

1

presente

CUOGHI Luca

Componente

Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

2

presente

DAFFADA’ Matteo

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

4

presente

EVANGELISTI Marta

Componente

Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

1

presente

FABBRI Marco

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

FACCI Michele

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

1

assente

GIBERTONI Giulia

Componente

Gruppo Misto

1

assente

LIVERANI Andrea

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

3

presente

MARCHETTI Francesca

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

MASTACCHI Marco

Componente

RETE CIVICA Progetto Emilia-Romagna

1

presente

MONTEVECCHI Matteo

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

1

presente

MORI Roberta

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

OCCHI Emiliano

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

1

presente

PICCININI Silvia

Componente

Movimento 5 Stelle

1

presente

PIGONI Giulia

Componente

Bonaccini Presidente

3

presente

POMPIGNOLI Massimiliano

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

1

assente

RAINIERI Fabio

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

1

assente

RANCAN Matteo

Componente

Lega Salvini Emilia-Romagna

1

assente

ROSSI Nadia

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

SABATTINI Luca

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

ZAMBONI Silvia

Componente

Europa Verde

1

presente

ZAPPATERRA Marcella

Componente

Partito Democratico Bonaccini Presidente

1

presente

 

 

È presente il consigliere Giancarlo TAGLIAFERRI.

 

Sono altresì presenti Andrea CORSINI, Assessore alla mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio e Alessio MAMMI, Assessore all'agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca.

 

Partecipano alla seduta: dott.ssa Paola Bissi (Responsabile Settore turismo, commercio, economia urbana, sport); dott.ssa Valeria Montanari (Segreteria assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca); dott. Nicola Benatti (Dirigente Settore organizzazioni di mercato, qualità e promozione); dott.ssa Roberta Toni (Settore organizzazioni di mercato, qualità e promozione); dott.ssa Monica Guida (Responsabile Settore Difesa del territorio); dott. Alfredo Caggianelli (Settore Difesa del territorio); dott. Marcello Santoro (Settore turismo, commercio, economia urbana, sport).

 

Presiede la seduta: Manuela RONTINI

Assiste la segretaria: Agata Serio

Funzionario estensore: Daniela Biondi

 


La presidente RONTINI dichiara aperta la seduta alle ore 14,40 e procede preliminarmente all’appello, ai sensi della delibera dell’Ufficio di Presidenza 26 maggio 2022, n. 26 recante “Disposizioni per lo svolgimento in modalità telematica o mista delle sedute delle Commissioni assembleari”, ai fini dell’identificazione certa dei partecipanti.

 

-     Approvazione del processo verbale n. 28 del 2023

 

La Commissione approva all’unanimità.

 

3568 -Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: “Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione dei biodistretti". (15 06 21). A firma della Consigliera: Zamboni

(Relatrice consigliera Silvia Zamboni – Relatore di minoranza consigliere Fabio Rainieri)

Esame articolato

 

La presidente RONTINI introduce l’argomento e informa che, sul progetto di legge posto in votazione nella seduta odierna, sono stati presentati nn. 13 emendamenti e 17 subemendamenti; che i consiglieri, all’apertura della seduta, hanno preannunciato l’imminente deposito di nuovi emendamenti e comunica inoltre che si voterà seguendo il documento tecnico predisposto dalla Commissione, che ringrazia per il lavoro puntuale e di competenza, per facilitare le votazioni.

 

La presidente RONTINI apre la discussione.

 

Interviene la relatrice ZAMBONI che si sofferma ad illustrare gli ultimi emendamenti presentati, ricordando che prima della pausa estiva aveva già depositato ed illustrato n. 9 emendamenti necessari a recepire le novità legislative intervenute successivamente alla presentazione del progetto di legge.

 

La consigliera CATELLANI interviene illustrando gli emendamenti depositati dal relatore di minoranza RAINIERI, che per motivi personali non ha potuto essere presente, e il nuovo subemendamento n. 16 a firma Rainieri, Cattellani, Liverani. Dichiara inoltre che intende ritirare i subemendamenti nn. 1, 2, 3 e 14.

 

Successivamente prende la parola la consigliera PIGONI che illustra il subemendamento n. 9 all’emendamento n. 2 e dichiara di ritirare l’emendamento n. 11, poiché precluso dall’emendamento n. 13 a firma Zamboni, ma che riformulerà per l’Aula.

 

Infine, il consigliere DAFFADÀ illustra i subemendamenti presentati e il nuovo subemendamento n. 15 al subemendamento n. 11 a firma Zamboni.

 

Interviene nuovamente la relatrice ZAMBONI per illustrare il nuovo subemendamento n. 17 al proprio subemendamento n. 12.

 

Constatando che non sussistono ulteriori richieste d'intervento, la presidente RONTINI procede con la votazione degli emendamenti, dei subemendamenti al pdl e dell’articolato.

 

Titolo del progetto di legge e articolato

 

Sul titolo del progetto di legge, sul titolo degli articoli e sull’articolato insiste l’emendamento n. 12 (vedi allegato).

 

Emendamento n. 12 a firma Zamboni

 

La Commissione accoglie l’emendamento n. 12 con 30 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S), 14 astenuti (Lega, RCPER, FDI, FI) e nessun contrario.

 

Articolo 1

 

Sull’articolo 1 insistono l’emendamento n. 1 e il subemendamento n. 5 (vedi allegato).

 

Subemendamento n. 5 a firma del consigliere Daffadà

 

La Commissione accoglie il subemendamento n. 5 con 29 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV), 14 astenuti (Lega, FDI, FI, M5S) e nessun contrario.

 

Emendamento n. 1 a firma Zamboni

 

La Commissione accoglie l’emendamento n. 1, così come emendato, con 29 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV), 14 astenuti (Lega, FDI, FI, M5S) e nessun contrario.

 

La Commissione approva l’articolo 1, così come emendato, con 29 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV), 14 astenuti (Lega, FDI, FI, M5S) e nessun contrario.

 

Articolo 2

 

Sull’articolo 2 insistono l’emendamento n. 2 e i subemendamenti nn. 1 (ritirato), 16, 10, 17, 12, 2 (ritirato), 15, 11, 13, 9, 14 (ritirato) e 3 (ritirato) (vedi allegato).

 

Subemendamento n. 16 a firma Rainieri, Liverani, Catellani al subemendamento n. 10 a firma Zamboni 

 

La Commissione accoglie il subemendamento n. 16 all’unanimità, con 43 voti favorevoli (PD, BP, ERCEP, EV, M5S, Lega, FDI, FI), nessun contrario e nessun astenuto.

 

Subemendamento n. 10 a firma Zamboni

 

La Commissione accoglie il subemendamento n. 10, così come emendato, all’unanimità, con 43 voti favorevoli (PD, BP, ERCEP, EV, M5S, Lega, FDI, FI), nessun contrario e nessun astenuto.

 

Subemendamento n. 17 a firma Zamboni al subemendamento n. 12 a firma Zamboni

 

La Commissione accoglie il subemendamento n. 17 con 42 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, Lega, FDI, FI), 1 astenuti (M5S) e nessun contrario.

 

Subemendamento n. 12 a firma Zamboni

 

La Commissione accoglie il subemendamento n. 12, così come emendato, con 42 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, Lega, FDI, FI), 1 astenuti (M5S) e nessun contrario.

 

Subemendamento n. 2 a firma Rainieri

 

Ritirato.

 

Subemendamento n. 15 a firma Daffadà al subemendamento n. 11 a firma Zamboni

 

La Commissione accoglie il subemendamento n. 15 con 29 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV), 15 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER, M5S) e nessun contrario.

 

Subemendamento n. 11 a firma Zamboni

 

La Commissione accoglie il subemendamento n. 11, così come emendato, con 43 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, Lega, FDI, FI, RCPER), 1 astenuti (M5S) e nessun contrario.

 

Subemendamento n. 13 a firma Zamboni

 

La Commissione accoglie il subemendamento n. 13 all’unanimità, con 44 voti favorevoli (PD, BP, ERCEP, EV, M5S, Lega, FDI, FI, RCPER), nessun contrario e nessun astenuto.

 

Subemendamento n. 9 a firma Pigoni

 

La Commissione accoglie il subemendamento n. 9 all’unanimità, con 44 voti favorevoli (PD, BP, ERCEP, EV, M5S, Lega, FDI, FI, RCPER), nessun contrario e nessun astenuto.

 

Subemendamento n. 14 al subemendamento n. 3 entrambi a firma Rainieri

 

La consigliera CATELLANI ritira i subemendamenti n. 14 e n. 3.

 

Emendamento n. 2 a firma Zamboni

 

La Commissione accoglie l’emendamento n. 2, così come emendato, con 29 voti favorevoli (PD, BP, ERCEP, EV), 15 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER, M5S) e nessun contrario.

 

La Commissione approva l’articolo 2, così come emendato, con 29 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV), 15 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER, M5S) e nessun contrario.

 

Articolo 3

 

Sull’articolo 3 insiste l’emendamento n. 3 (vedi allegato).

 

Emendamento n. 3 a firma Zamboni

 

La Commissione accoglie l’emendamento n. 3 con 30 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S), 14 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER) e nessun contrario.

 

La Commissione approva l’articolo 3, così come emendato, con 30 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S), 14 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER) e nessun contrario.

 

Articolo 4

 

Sull’articolo 4 insiste l’emendamento n. 4 (vedi allegato).

 

Emendamento n. 4 a firma Zamboni

 

La Commissione accoglie l’emendamento n. 4 con 30 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S), 14 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER) e nessun contrario.

 

La Commissione approva l’articolo 4, così come emendato, con 30 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S), 14 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER) e nessun contrario.

 

Articolo 5

 

Sull’articolo 5 insiste l’emendamento n. 5 (vedi allegato).

 

Emendamento n. 5 a firma Zamboni

 

La Commissione accoglie l’emendamento n. 5 con 30 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S), 14 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER) e nessun contrario.

 

La Commissione approva l’articolo 5 , così come emendato, con 30 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S), 14 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER) e nessun contrario.

 

Articolo 6

 

Sull’articolo 6 insiste l’emendamento n. 6 (vedi allegato).

 

Emendamento n. 6 a firma Zamboni

 

La Commissione accoglie l’emendamento n. 6 con 30 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S), 14 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER) e nessun contrario.

 

La Commissione approva l’articolo 6, così come emendato, con 30 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S), 14 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER) e nessun contrario.

 

Articolo 7

 

Sull’articolo 6 insiste l’emendamento n. 7 e i subemendamenti nn. 6, 7 e 8 (vedi allegato).

 

Subemendamento n. 6 a firma Daffadà (ritirato e ripresentato)

 

La Commissione accoglie il subemendamento n. 6 con 29 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV), 14 contrari (Lega, FDI, FI, RCPER) e 1 astenuto (M5S).

 

Subemendamento n. 7 a firma Daffadà

 

La Commissione accoglie il subemendamento n. 7 con 29 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV), 15 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER, M5S) e nessun contrario.

 

Subemendamento n. 8 a firma Daffadà

 

Il consigliere LIVERANI interviene in dichiarazione di voto, motivando il voto contrario.

 

La Commissione accoglie il subemendamento n. 8 con 29 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV), 15 contrari (Lega, FDI, FI, RCPER, M5S) e nessun astenuto.

 

Emendamento n. 7 a firma Zamboni

 

La Commissione accoglie l’emendamento n. 7, così come emendato, con 29 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV), 15 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER, M5S) e nessun contrario.

 

La Commissione approva l’articolo 7, così come emendato, con 29 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV), 15 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER, M5S) e nessun contrario.

 

Articolo 8

 

Sull’articolo 8 insiste l’emendamento n. 8 e il subemendamento n. 4 (vedi allegato).

 

Subemendamento n. 4 a firma Rainieri

 

La Commissione accoglie il subemendamento n. 4 con 43 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, Lega, FDI, FI, RCPER), 1 astenuto (M5S) e nessun contrario.

 

Emendamento n. 8 a firma Zamboni

 

La Commissione accoglie l’emendamento n. 8, così come emendato, con 30 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S), 14 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER,) e nessun contrario.

 

La Commissione approva l’articolo 8, così come emendato, con 29 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV), 15 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER, M5S) e nessun contrario.

 

Emendamento n. 10 introduttivo di articolo a firma Rainieri (vedi allegato)

 

La Commissione accoglie l’emendamento n. 10, all’unanimità con 44 voti favorevoli (PD, BP, ERCEP, EV, M5S, Lega, FDI, FI, RCPER), nessun contrario e nessun astenuto.

 

Articolo 9

 

Sull’articolo 9 insiste l’emendamento n. 9 (vedi allegato).

 

Emendamento n. 9 a firma Zamboni

 

La Commissione accoglie l’emendamento n. 9 con 30 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S), 14 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER) e nessun contrario.

 

La Commissione approva l’articolo 9, così come emendato, con 30 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S), 14 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER) e nessun contrario.

 

Articolo 10

 

Sull’articolo 10 insistono gli emendamenti nn. 13 e 11 (ritirato) (vedi allegato).

 

Emendamento n. 13 a firma Zamboni

 

La Commissione accoglie l’emendamento n. 13 con 30 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S), 14 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER) e nessun contrario.

 

Emendamento n. 11 a firma Pigoni

 

Ritirato.

 

La Commissione approva l’articolo 10, così come emendato, con 30 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S), 14 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER) e nessun contrario.

 

Articolo 11

 

La Commissione approva l’articolo 11, con 30 voti a favore (PD, BP, ERCEP, EV, M5S), 14 astenuti (Lega, FDI, FI, RCPER) e nessun contrario.

 

La presidente RONTINI mette in votazione il mandato agli uffici per la correzione di eventuali errori materiali e per il coordinamento formale del testo del progetto di legge ai sensi dell’articolo 97, comma 2, del Regolamento interno.

 

La commissione approva all’unanimità.

 

La presidente RONTINI chiede ai relatori se intendano svolgere la relazione orale o scritta.

 

La relatrice ZAMBONI e la consigliera CATELLANI anticipano che verrà svolta la relazione orale in Assemblea.

 

La presidente RONTINI, al termine della votazione, ringrazia la dott.ssa Montanari, il dott. Benatti e la dott.ssa Toni; ringrazia, infine, la Commissione per il lavoro svolto e riepiloga il calendario dei lavori della stessa sul pdl licenziato. Ricorda che il pdl è stato oggetto di n. 6 sedute della Commissione II e una udienza conoscitiva che ha arricchito l’istruttoria del pdl con molte osservazioni.

 

6974 -Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Sviluppo dell'economia urbana e qualificazione e innovazione della rete commerciale e dei servizi. Abrogazione della legge regionale 10 dicembre 1997, n. 41". (Delibera di Giunta n. 974 del 12 06 23)

(Relatrice consigliera Marcella Zappaterra – Relatrice di minoranza consigliera Valentina Castaldini))

Discussione generale

 

La presidente RONTINI introduce l’argomento e apre la discussione generale.

 

Prende la parola la relatrice di minoranza CASTALDINI che svolge il suo intervento anche tracciando gli emendamenti che preannuncia di voler presentare.

 

Interviene, in seguito, la relatrice ZAPPATERRA che evidenzia come il progetto di legge in esame non sia finalizzato esclusivamente alla revisione della legge regionale n. 41 del 1997, oramai obsoleta, ma rappresenti la visione condivisa dello sviluppo dei territori che ci si propone di portare avanti. Preannuncia, poi, che si sta ragionando sulla stesura di alcuni emendamenti per definire e articolare più nello specifico gli Hub.

 

La presidente RONTINI si sofferma sull’iter dei lavori del pdl: ricorda che l’Udienza conoscitiva del 5 settembre è stata molto partecipata, che sono già pervenute 5 osservazioni, caricate in carpetta, da parte del sindacato unitario CGIL CISL UIL, di Confartigianato, di Confcommercio E-R, di Confesercenti E-R e di FederDistribuzione.

Inoltre, ricorda ai commissari che la scadenza per il deposito degli emendamenti è stata concordata per venerdì 15 settembre p.v. alle ore 14, per permettere alla segreteria di predisporre il documento di lavoro.

La seduta per l’esame articolato sarà il 18 settembre per licenziare il pdl da parte della Commissione in vista della sua approvazione, da parte dell’Aula, entro la fine di settembre.

 

7053 -Relazione riguardante la clausola valutativa, per il biennio 2020-2021, relativa all'articolo 8, commi 1 e 2 della l.r. 29 dicembre 2009, n. 26 recante "Disciplina e interventi per lo sviluppo del commercio equo e solidale in Emilia-Romagna".

 

La presidente RONTINI passa all’illustrazione della relazione ogg. 7053, ricordando che sulla clausola valutativa la Commissione non esprime un parere ma si limita a prendere atto della relazione, ai sensi di quanto previsto dall’art. 50 del regolamento interno assembleare.

 

BISSI procede all’illustrazione.

 

Interviene la vicepresidente COSTI esprimendo apprezzamento.

 

 

7268 -Proposta d'iniziativa Giunta recante: "Soppressione del Consorzio Canale Bratellari e subentro del Consorzio della bonifica Burana". (Delibera di Giunta n. 1400 del 07 08 23)

 

La presidente RONTINI cede la parola alla dott.ssa Guida che illustra la proposta d’iniziativa di Giunta.

 

In assenza di altri interventi, la presidente RONTINI pone in votazione il parere relativo all’oggetto n. 7268.

 

La Commissione esprime parere favorevole all’oggetto n. 7268 con 35 voti favorevoli (PD, BP, ERCEP, EV, Lega), 2 astenuti (FI) e nessun contrario.

 

La presidente RONTINI in assenza di ulteriori interventi conclude la seduta ringraziando tutti i presenti.

 

La seduta termina alle ore 16,00.

 

Approvato nella seduta del 9 ottobre 2023.

 

La segretaria

La Presidente

Agata Serio

Manuela Rontini

 


ALLEGATO alla seduta del 12 settembre 2023

 

Emendamenti e subemendamenti all’oggetto 3568

 

Emendamento n. 1 a firma Zamboni

L’articolo 1 è così sostituito:

Art. 1

(Finalità e obiettivi)

1. La presente legge, in conformità al Regolamento (UE) n. 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio e alla Legge 9 marzo 2022 n. 23 “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico” disciplina, riconosce, promuove e favorisce la libera aggregazione dei soggetti partecipanti ad un sistema produttivo locale, costituito da agricoltori biologici, allevatori e trasformatori biologici, cittadini, associazioni o enti locali, in Biodistretti o Distretti del Biologico, al fine di incentivare sul territorio regionale la cultura del biologico e stabilire un modello di sviluppo sostenibile, conciliabile con i bisogni delle comunità presenti sul territorio regionale e non in contrasto con la tutela della biodiversità.

2. Fermo restando quanto previsto dal comma 5 dell’articolo 13 della Legge n. 23 del 2022, la Regione, con la presente legge, attraverso la disciplina dei Biodistretti o Distretti del Biologico, si prefigge di:

a) migliorare e valorizzare la filiera dei prodotti biologici (la produzione, il confezionamento, la commercializzazione, la distribuzione, la promozione dei prodotti biologici) e i rapporti commerciali tra i diversi soggetti;

b) favorire e l’applicazione delle norme di certificazione della produzione biologica previste dal regolamento (UE) n. 2018/848 e dalla normativa statale;

c) valorizzare le attività legate all’agricoltura biologica, quali la vendita diretta, l’attività agrituristica, l’offerta di prodotti biologici nella ristorazione pubblica e collettiva, il turismo rurale, culturale ed enogastronomico;

d) promuovere e sostenere le azioni finalizzate alla valorizzazione e conservazione della biodiversità, agricola e naturale, del paesaggio e del patrimonio storico culturale;

e) sostenere e coordinare le iniziative di promozione dell'immagine del territorio e diffondere la conoscenza, i metodi e le pratiche agricole e zootecniche biologiche.

f) sostenere l’apicoltura in quanto attività fondamentale per la salvaguardia della biodiversità;

g) favorire azioni volte alla riduzione delle emissioni di gas serra e della produzione dei rifiuti;

 

 

Emendamento n. 2 a firma Zamboni

l’articolo 2 è così sostituito:

Art. 2

(Biodistretti o Distretti del Biologico)

1. Ai fini della presente legge si definiscono Biodistretti o Distretti del Biologico, fermo restando quanto previsto dai commi 1 e 2 dell’articolo 13 della Legge 9 marzo 2022 n. 23 e quanto previsto dal comma 2, lettera h), del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228 “Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell’articolo 7 della L. 5 marzo 2001, n. 57”, i distretti del cibo intesi quali sistemi produttivi locali, costituiti dai soggetti che coltivano e producono con metodo biologico, in una peculiare e distinta identità territoriale, storica e paesaggistica, e comunque caratterizzati in particolare:

a) dalla tutela delle produzioni tipiche locali;

b) da una realtà territoriale omogenea e tipicizzante del territorio derivante dall’integrazione tra le attività locali e dall’esistenza di produzioni tradizionali o tipiche;

c) da attività di diffusione del metodo biologico di coltivazione e di allevamento, nonché di sostegno e valorizzazione della gestione sostenibile anche di attività diverse dall’agricoltura;

d) dalla presenza di zone paesaggisticamente rilevanti, inclusi i monumenti naturali e le aree naturali protette di cui alla legge 6 dicembre 1991 n. 394 e le aree comprese nella rete “Natura 2000” previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 (Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche) e successive modifiche;

e) da un modello ambientale di cura del territorio inteso come un sistema interconnesso di unità ecosistemiche nelle quali e fra le quali conservare la biodiversità;

f) dalla sostenibilità ambientale attraverso l’impiego delle migliori tecniche disponibili rispettose dell’ambiente e dall’uso limitato dei prodotti fitosanitari.

2. Il Biodistretto o Distretto del Biologico individua un territorio di operatività con una incidenza percentuale della superficie coltivata con metodo biologico pari al XX % della SAU regionale. Il territorio minimo di operatività è di 5 Comuni contigui.

3. Al Biodistretto o Distretto biologico devono obbligatoriamente partecipare le seguenti categorie di soggetti:

a) imprenditori agricoli biologici, singoli o associati, anche in regime di conversione ovvero a regime misto biologico e convenzionale che operano sul territorio del distretto, anche organizzati in reti di imprese;

b) soggetti singoli o associati, comprese le società cooperative e consorzi, che intervengono nella filiera biologica dalla fase della produzione, della preparazione fino alla distribuzione;

. Gli imprenditori agricoli di cui al comma 3 lettera a), devono essere rappresentativi di una SAU biologica di almeno il XX % della SAU BIO totale dei Comuni sul cui territorio insiste il Biodistretto o Distretti del Biologico e rappresentare almeno il 51% dei componenti del consiglio direttivo

5. Al distretto biologico possono partecipare:

a) associazioni di produttori biologici;

b) enti locali e altri enti pubblici che adottino politiche di tutela delle produzioni biologiche, di difesa dell’ambiente, di conservazione del suolo agricolo e di difesa della biodiversità

c) enti di ricerca pubblici e privati che svolgono attività scientifica in materia di produzione biologica;

d) enti e associazioni che svolgono attività di tutela e valorizzazione dell’ambiente e del territorio;

e) imprenditori agricoli, singoli o associati, che non adottano il metodo biologico;

f) enti e associazioni pubblici e privati, consorzi, fondazioni, aziende speciali, società a partecipazione pubblica, enti economici regionali che svolgono attività nell'ambito della formazione, della promozione del territorio e dei prodotti agricoli, della ricerca e dell'innovazione finalizzate allo sviluppo del sistema produttivo primario;

g) associazioni locali di consumatori;

h) organizzazioni di produttori;

i) organizzazioni professionali agricole, organizzazioni sindacali e associazioni di rappresentanza della cooperazione del territorio di riferimento;

j) altri soggetti privati volti a consolidare l’aggregazione e il confronto dei diversi interessi locali per la valorizzazione delle risorse e lo sviluppo economico del territorio, in sintonia con ambiente e tradizione storica.

6. La Giunta regionale stabilisce con propria deliberazione le caratteristiche dei soggetti partecipanti al Biodistretti o Distretti del Biologico, nonché le procedure e i criteri per la costituzione e per il riconoscimento da parte della Regione e i successivi controlli.

7. E’ vietata la costituzione di Biodistretti o Distretti del Biologico comprendenti aree fortemente inquinate ed aree da bonificare, quali i siti di interesse nazionale (SIN), ove previsto dalla normativa statale di riferimento.

 

Emendamento n. 3 a firma Zamboni

L’articolo 3 è così sostituito:

Art. 3

(Comitato Promotore del Biodistretto o Distretto del Biologico)

1. Il Comitato Promotore del Biodistretto o Distretto del Biologico costituito dai soggetti di cui ai commi 3 e 5 dell’art. 2 promuove l’individuazione e la costituzione del Biodistretto o Distretto del Biologico. I soggetti che aderiscono al Comitato formalizzano la loro partecipazione attraverso la stipula e la sottoscrizione di un protocollo costitutivo contenente le informazioni definite nell’atto della Giunta regionale di cui al comma 6 dell’art. 2.

2. Le aziende biologiche, gli operatori biologici e i gruppi di operatori che aderiscono al comitato promotore, devono aver già notificato la propria attività al metodo di produzione biologica.

3. Il Comitato promotore individua al proprio interno un soggetto gestore per la rappresentanza esterna del comitato medesimo e per l’inoltro della richiesta di riconoscimento alla Regione. Il Comitato attraverso il proprio soggetto gestore, formula e sottopone alla Regione, secondo le modalità definite dalla Giunta regionale, la proposta di individuazione e costituzione del Biodistretto o Distretto del Biologico ai fini della relativa istruttoria. Alla proposta di individuazione sono allegati il protocollo costitutivo di cui al comma 1 e il Piano di distretto di cui all’articolo 4.

 

Emendamento n. 4 a firma Zamboni

l’articolo 4 è così sostituito:

Art. 4

(Piano del Biodistretto o Distretto del Biologico)

1. Il Piano deve contenere le informazioni riguardanti i seguenti requisiti:

a) denominazione;

b) delimitazione territoriale del distretto biologico, con indicazione della superficie minima condotta con metodo biologico, ivi inclusa la superficie in conversione all’agricoltura biologica,

c) proposta di forma giuridica, conforme all’ordinamento in materia di forme associative e societarie tra soggetti pubblici e privati;

d) elenco dei soggetti partecipanti e relativi ruoli ed interazioni tra gli stessi;

e) proposta di organizzazione amministrativa, con l’indicazione dei componenti del consiglio direttivo, indicazione del legale rappresentante e modalità di individuazione e decadenza dello stesso, ipotesi di statuto e ipotesi di regolamento;

f) finalità del distretto e attività che si intendono realizzare in coerenza con gli obiettivi strategici individuati nel protocollo dal comitato promotore;

g) obiettivi, motivazioni e risultati attesi che definiscano la strategia di sviluppo, tra i quali la previsione di percentuale di incremento della superficie agricola utilizzata con il metodo biologico;

h) attività di promozione per la costituzione di gruppi di operatori al fine di realizzare forme di certificazione di gruppo;

i) previsione di impatto sulle condizioni di sostenibilità ambientale, sulla qualità della vita e del lavoro, nonché sulla vitalità economica del distretto biologico.

2. La Giunta regionale nell’atto di cui all’art.2 comma 6 individua gli ulteriori elementi da inserire nel Piano tra i quali:

a) una relazione sulla situazione esistente;

b) gli interventi per promuovere l’impiego delle migliori tecniche disponibili rispettose dell’ambiente;

c) i sistemi di misurazione dei risultati attesi attraverso l’attività svolta dal Biodistretto o Distretto del Biologico;

d) gli interventi per promuovere investimenti a sostegno della filiera agroalimentare ed in particolare le attività di trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agroalimentari biologici;

e) gli strumenti finanziari utili per il raggiungimento degli obiettivi.

4. Il Piano ha validità triennale e può essere aggiornato nel corso del triennio.

5. Al termine di ciascun triennio, il consiglio direttivo trasmette alla Regione una relazione sull’attuazione del Piano.

 

Emendamento n. 5 a firma Zamboni

L’articolo 5 è così sostituito:

Art. 5

(Organi e soggetti del Biodistretto o Distretto Biologico)

1. Sono organi del Biodistretto o Distretto biologico il consiglio direttivo nonché gli altri organi necessari previsti dalla forma giuridica prescelta.

Emendamento n. 6 a firma Zamboni

L’articolo 6 è così sostituito:

Art. 6

(Revoca del riconoscimento)

1. La Regione può revocare il riconoscimento del Biodistretto o Distretto Biologico nel caso vengano meno i requisiti previsti dalla presente Legge e dalla disciplina nazionale di riferimento, ovvero negli altri casi previsti dalla Giunta regionale nell’atto di cui all’art. 2 comma 6.

Emendamento n. 7 a firma Zamboni

l’articolo 7 è così sostituito:

Art. 7

(Ulteriori misure regionali di promozione dei Biodistretti)

1. La Regione istituisce un Fondo per la promozione dei Biodistretti o Distretti del Biologico, di seguito denominato Fondo, destinato alla realizzazione, in particolare, delle seguenti attività:

a)                  analisi, studi e ricerche di mercato e di settore;

b)                 azioni divulgative, informative e di educazione alimentare;

c)                  organizzazione o partecipazione a corsi, mostre e fiere;

d)                 diffusione di linee guida e conoscenze scientifiche;

e)                  pubblicazione di cataloghi e realizzazione di prodotti multimediali;

f)                   contributi ad aziende di piccole dimensioni per la copertura dei costi di certificazione biologica;

2. Il Fondo è ripartito secondo le modalità e i criteri definiti nell’atto di Giunta di cui all’art. 2 comma 6. regolamento di cui all’articolo 6.

3. La Regione, anche attraverso il proprio sito web, favorisce la divulgazione dei Biodistretti o Distretti del Biologico costituiti e delle migliori pratiche da questi messe in atto, promuovendo e valorizzando i risultati ottenuti.

Emendamento n. 8 a firma Zamboni

l’articolo 8 è così sostituito:

Art. 8

(Clausola valutativa)

1. L'Assemblea legislativa esercita il controllo sull'attuazione della presente legge e ne valuta i risultati ottenuti. A tal fine con cadenza triennale, la Giunta presenta alla competente commissione assembleare una relazione che fornisce informazioni sui seguenti aspetti:

a) quadro della diffusione dell’agricoltura biologica unitamente a distribuzione e caratteristiche delle imprese biologiche attive nel territorio regionale anche rispetto alla situazione nazionale;

b) mappatura e caratteristiche dei Biodistretti o Distretti del Biologico e loro processo di individuazione e costituzione nelle diverse realtà territoriali;

c) attuazione degli interventi previsti dal Piano del Biodistretto o Distretto del Biologico e risultati conseguiti;

e) quali misure di promozione previste dall'articolo 5 sono state realizzate e come hanno contribuito a valorizzare e sostenere le attività dei Biodistretti o Distretti del Biologico;

f) le eventuali criticità riscontrate nel corso dell’attuazione della legge.

 

Emendamento n. 9 a firma Zamboni

L’articolo 9 è così sostituito:

Art. 9

(Disposizioni transitorie)

1. I procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, relativi all’individuazione e riconoscimento dei Distretti del Biologico ai sensi della di Giunta Regionale n. 1816 del 28 ottobre 2019 “Art. 13 del d.lgs. n. 228/2001 e successive modifiche - Disposizioni applicative per il riconoscimento dei Distretti del cibo" si concludono secondo le disposizioni di cui alla medesima delibera.

2. Nell’atto di cui all’art. 2 comma 6 la Giunta regionale definisce le modalità per l’adeguamento dei Distretti del Biologico già riconosciuti.

Emendamento n. 10 a firma Rainieri

È aggiunto l’articolo 8 bis con il seguente testo:

“1. Al fine di monitorare l’attuazione e risultati della presente legge la Giunta regionale istituisce con propria deliberazione l’Osservatorio regionale dei Biodistretti o Distretti del biologico.

2. L’Osservatorio è presieduto dall’Assessore regionale all’agricoltura e vi deve essere rappresentato ciascun Biodistretto o Distretto del biologico che ha ricevuto il riconoscimento regionale, oltre che le associazioni di produttori biologici che partecipano ad uno o più Biodistretti o Distretti del biologico riconosciuti.”

 

Emendamento n. 11 a firma Pigoni

All’articolo 10, nel comma 3 le parole:

“del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) 2014-2020”

sono sostituite dalle seguenti:

“derivanti dal piano strategico della PAC 2023-2027 dell'Italia ai fini del sostegno dell'Unione finanziato dal Fondo europeo agricolo di garanzia e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale di cui alla Decisione di esecuzione della Commissione Europea C(2022) 8645 final e dal complemento di programmazione per lo sviluppo rurale del Programma strategico della PAC 2023-2027 della Regione Emilia-Romagna di cui alla Delibera dell’Assemblea Legislativa delibera n. 99 del 28 settembre 2022.”

 

Emendamento n. 12 a firma Zamboni

In tutti gli articoli e titoli del PDL le parole:

biodistretto” e “biodistretti

sono sostituite rispettivamente dalle parole:

distretto del biologico” e “distretti del biologico

 

Emendamento n. 13 a firma Zamboni

L’art. 10 (Disposizione finanziarie) è così sostituito:

Agli oneri finanziari derivanti dalla presente legge si provvede tramite stanziamenti di risorse in appositi capitoli del bilancio regionale.

 

Subemendamento n. 1 a firma Rainieri

  1. Subemendamento all’emendamento 2

Il comma 2 dell’articolo 2 è sostituito con il seguente testo:

  1. “Il Biodistretto o Distretto del biologico individua un territorio di operatività contiguo, non sovrapponibile a quello di altri Biodistretti o Distretti del biologico e che abbia un’incidenza percentuale della superficie coltivata pari al 20 % della SAU regionale. Il territorio minimo di operatività è di 5 (cinque) comuni contigui.”

Subemendamento n. 2 a firma Rainieri

Subemendamento all’emendamento 2

Il comma 4 dell’articolo 2 è sostituito con il seguente testo:

“In ogni Biodistretto o Distretto del biologico devono essere iscritte almeno 30 imprenditori agricoli di cui al comma 3 lettera a). Gli stessi devono rappresentare almeno il 51 % dei componenti del consiglio direttivo. Compatibilmente con la forma giuridica prescelta per l’organizzazione amministrativa del Biodistretto o Distretto del biologico il Consiglio direttivo dovrà essere presieduto da un imprenditore agricolo di cui al comma 3 lettera a).”

 

Subemendamento n. 3 a firma Rainieri

Subemendamento all’emendamento 2

È aggiunto il comma 5 bis con il seguente testo:

“I soggetti di cui ai commi 3 e gli enti pubblici locali di cui all’articolo 2 del d.lgs. 267/2000, possono partecipare esclusivamente ad un Biodistretto o Distretto del biologico”. 

 

Subemendamento n. 4 a firma Rainieri

  1. Subemendamento all’emendamento 8

All’articolo 8 lettera e) le parole “dall’articolo 5” sono sostituite con le parole “dall’articolo 7.”

 

Subemendamento n. 5 a firma Daffadà

Sub-emendamento all’emendamento 1 Consigliera Zamboni

All’art. 1, al comma 2, alla fine è aggiunta la lettera h):

“h) riconoscere il ruolo strategico delle aree collinari, montane ed Aree interne per lo sviluppo dell’agricoltura biologica, per la salvaguardia della biodiversità.”

 

Subemendamento n. 6 a firma Daffadà

Alla lettera f) del comma 1 dell’articolo 7, come sostituito dall’emendamento 7 a firma Zamboni, dopo le parole:

“costi di certificazione biologica”

è aggiunto il seguente periodo:

“con priorità per quelle che operano in zone montane e Aree interne svantaggiate”

 

Subemendamento n. 7 a firma Daffadà

Sub- Emendamento all’emendamento 7

Dopo il comma 1 all’art. 7 è inserito il comma 1 bis:

“1. bis “Si demanda alla Giunta regionale la definizione dei criteri di priorità e/o premialità per quei biodistretti in cui la superficie coltivata con metodo biologico è superiore al 20% della SAU totale del territorio facente parte del biodistretto”.

 

Subemendamento n. 8 a firma Daffadà

Sub- emendamento all’emendamento 7 Consigliera Zamboni

All’art. 7, dopo il comma 1 è aggiunto il comma 1 ter:

1 ter. Il biodistretto o distretto del biologico individua un territorio delimitato con attività agricole biologiche e peculiare e distinta identità territoriale, storica e paesaggistica, formato dall’insieme di territori comunali o parti di essi. Non possono esserci più biodistretti o distretti biologici sovrapponibili territorialmente.”

 

Subemendamento n. 9 a firma Pigoni

Dopo la lettera c) nel comma 5 dell’articolo 2, come riformulato dall’emendamento 2, è inserita la lettera seguente:

“c-bis) Università, enti accreditati per la gestione delle attività di formazione professionale, Scuole e soggetti dell’ecosistema regionale di ricerca e innovazione che svolgono attività rivolta allo conoscenza e allo sviluppo delle produzioni biologiche;”

 

Subemendamento n. 10 a firma Zamboni

Il comma 2 dell’art. 2 dell’emendamento 2:  

2. Il Biodistretto o Distretto del Biologico individua un territorio di operatività con una incidenza percentuale della superficie coltivata con metodo biologico pari al XX % della SAU regionale. Il territorio minimo di operatività è di 5 Comuni contigui. 

 è così sostituito: 

 2. Il Distretto del Biologico individua un territorio di operatività con una incidenza percentuale della superficie coltivata con metodo biologico, ivi inclusa la superficie in conversione al metodo biologico, pari al 20 % della SAU totale. Il territorio minimo di operatività è di 5 Comuni contigui. 

 

Subemendamento n. 11 a firma Zamboni

il comma 4 dell’art. 2 dell’emendamento 2:  

4. Gli imprenditori agricoli di cui al comma 3 lettera a), devono essere rappresentativi di una SAU biologica di almeno il XX % della SAU BIO totale dei Comuni sul cui territorio insiste il Biodistretto o Distretti del Biologico e rappresentare almeno il 51% dei componenti del consiglio direttivo. 

 È così sostituito: 

 4. Gli imprenditori agricoli di cui al comma 3 lettera a), devono essere rappresentativi di una SAU biologica di almeno il 20 % della SAU BIO totale dei Comuni sul cui territorio insiste il Distretto del Biologico o, in alternativa, essere in numero non inferiore a 30 unità, rappresentative di almeno 100 ettari di SAU biologica, ivi inclusa la superficie in conversione al metodo biologico, e rappresentare almeno il 51% dei componenti del consiglio direttivo. 

 

Subemendamento n. 12 a firma Zamboni

Dopo la lettera b) del comma 3 si aggiunge la lettera c):

c) associazioni di produttori biologici

 

Subemendamento n. 13 a firma Zamboni

La lettera a) del comma 5 dell’art. 2 dell’emendamento 2:  

a) associazioni di produttori biologici 

viene spostata dopo la lettera b) del comma 3

 

Subemendamento n. 14 a firma Rainieri

Subemendamento al subemendamento 3

Il subemendamento 3 a firma Rainieri è sostituito con il seguente testo:

“I soggetti di cui ai commi 3 e gli enti pubblici locali di cui all’articolo 2 del d.lgs. 267/2000, possono partecipare esclusivamente ad un Biodistretto o Distretto del biologico”. 

 

Subemendamento n. 15 a firma Daffadà

Subemendamento all’emendamento 11

Al comma 4 dell’articolo 2, come sostituito dall’emendamento 2 a firma Zamboni, le parole

“almeno 100 ettari”

Sono sostituite dalle parole

“almeno 400 ettari”

 

Subemendamento n. 16 a firma Rainieri, Catellani, Liverani

Al subemendamento 10, dopo la parola “operatività” aggiungere le parole “non sovrapponibile a quello di altri Distretti del biologico”.

 

Subemendamento n. 17 a firma Zamboni

Subemendamento al subemendamento 12 a firma Zamboni

Al punto c) associazioni di produttori biologici viene aggiunto:

, se presenti sul territorio

 

 

 

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