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Legislatura IX - Commissione II - Verbale del 03/02/2011 pomeridiano

    Testo

                                Verbale n. 3
    Seduta del 3 febbraio 2011
    Il giorno 3 febbraio 2011 alle ore 14,30 si è riunita presso la sede
    dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la
    Commissione Politiche Economiche, convocata con nota Prot. n. 2589
    del 27 gennaio 2011.
    Partecipano alla seduta i Commissari:
    Cognome e Nome Qualifica Gruppo Voto
    GRILLINI Franco Presidente Italia dei Valori - 4 Presente
    Lista Di Pietro
    CAVALLI Stefano Vice Lega Nord Padania 4 Presente
    Presidente Emilia e Romagna
    COSTI Palma Vice Partito Democratico 4 Presente
    Presidente
    AIMI Enrico Componente PDL - Popolo della 1 Assente
    Libertà
    ALESSANDRINI Componente Partito Democratico 5 Presente
    Tiziano
    BARTOLINI Luca Componente PDL - Popolo della 2 Assente
    Libertà
    BAZZONI Componente PDL - Popolo della 5 Presente
    Gianguido Libertà
    CARINI Marco Componente Partito Democratico 3 Presente
    CEVENINI Componente Partito Democratico 3 Presente
    Maurizio
    FAVIA Giovanni Componente Movimento 5 Stelle 2 Presente
    Beppegrillo.it
    GARBI Roberto Componente Partito Democratico 3 Presente
    MALAGUTI Mauro Componente PDL - Popolo della 3 Presente
    Libertà
    NALDI Guido Componente Sinistra Ecologia e 2 Presente
    Libertà - Idee Verdi
    NOE' Silvia Componente UDC - Unione di Centro 1 Assente
    PAGANI Giuseppe Componente Partito Democratico 3 Presente
    SCONCIAFORNI Componente Federazione della 2 Presente
    Roberto Sinistra
    ZOFFOLI Damiano Componente Partito Democratico 3 Presente
    Sono presenti i consiglieri DEFRANCESCHI Andrea e POLLASTRI Andrea.
    E' presente il consigliere FILIPPI Fabio in sostituzione di AIMI
    Enrico.
    E'altresì presente l'assessore RABBONI Tiberio.
    Hanno partecipato ai lavori della commissione: ZAMBELLI Franco
    (Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica); BANDOLI
    Donatella Eleonora e GOVONI Cristina (Servizio Affari generali,
    Giuridici e Programmazione Finanziaria, Ambiente e Difesa del
    Suolo), CICOGNANI Cesare (Servizio Informazione); VERONESE Mara
    (Servizio Coordinamento Commissioni Assembleari).
    Presiede la riunione: Franco Grillini
    Assiste il Segretario: Giovanni Fantozzi
    Resocontista: Enzo Madonna
    Il presidente GRILLINI dichiara aperta la seduta alle ore 14,45.
    Sono presenti i consiglieri: Alessandrini, Bazzoni, Cavalli, Costi,
    Filippi, Garbi, Grillini, Naldi.
    Comunicazione dell'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio
    Rabboni su Linee programmatiche della riforma regionale del sistema
    delle bonifiche .
    Prima di dare la parola all'assessore Rabboni, il presidente
    GRILLINI ricorda che attualmente all'attenzione della Commissione
    sul tema delle bonifiche vi sono due progetti di legge d'iniziativa
    popolare, uno del Comune di Maranello e l'altro della Provincia di
    Piacenza, oltre ad un terzo presentato dal consigliere Pollastri. Un
    nuovo pdl, anch'esso della Provincia di Piacenza, è in arrivo. Siamo
    inoltre in attesa del progetto della Giunta regionale sulla riforma
    complessiva del settore.
    Entrano Carini, Cevenini, Favia e Pagani
    L'assessore RABBONI informa la Commissione sulle indicazioni e sulle
    proposte che la Giunta intende presentare (con una proposta di
    legge) sulla contribuenza dei Consorzi di Bonifica, in particolare
    quella urbana.
    Per quanto riguarda i due progetti di legge di iniziativa popolare
    che sono stati presentati in tema di bonifica, l'assessore, dopo
    averne ricordato brevemente i contenuti, sottolinea che entrambi i
    progetti, quello della Provincia di Piacenza e quello del Comune di
    Maranello, risalgono ad alcuni anni fa e perciò risultano un po'
    datati, essendo stati superati dalle riforme che sono intervenute
    sia a livello statale che regionale.
    L'assessore ripercorre l'iter che ha portato al riordino del
    settore: l'articolo 27 del decreto legge 248 del 2007, che ha
    dettato i criteri per il riordino dei consorzi di bonifica; l'Intesa
    Stato-Regioni del 18 settembre del 2008, che ha fissato le linee
    guida per il riordino dei consorzi; sulla base di quell'intesa, la
    legge regionale di riordino dei consorzi, che, tra l'altro, ha
    ridotto da 15 a 8 il numero dei consorzi e ne ha rideterminato i
    confini, facendoli coincidere con quelli dei bacini idrografici. Nel
    2010 è stata approvata la legge di riforma elettorale dei consorzi,
    con cui è stata superata la distinzione tra agricoltori e non
    agricoltori; è stato formulato lo statuto tipo, che è diventato il
    punto di riferimento per tutti i nuovi statuti; nel dicembre 2010 ci
    sono state le elezioni per il rinnovo dei consigli, con un rilevante
    aumento del numero di votanti.
    Alla luce di queste riforme non risulta più sensata la proposta del
    passaggio alle Province dei Consorzi.
    Con riguardo al progetto di legge del consigliere Pollastri,
    l'assessore mette in luce gli aspetti peculiari della proposta: il
    beneficio di bonifica agli immobili deve risultare diretto e
    specifico e deve produrre un incremento di valore; nelle aree urbane
    chi paga la tariffa idrica per la fognatura deve essere esonerato
    dal pagamento della bonifica; il recapito delle acque urbane nei
    canali di bonifica, quando c'è, comporta il pagamento da parte del
    gestore della fognatura di un contributo per le opere di
    manutenzione al consorzio di bonifica; le opere di bonifica
    realizzate con i soldi dello Stato possono essere richieste in
    gestione diretta dai Comuni e, in caso di richiesta, la gestione va
    concessa.
    La prima proposta risulta già sostanzialmente accolta, grazie a una
    previsione contenuta sia nello statuto tipo che nei vari statuti
    specifici.
    La proposta di esonero dal pagamento del tributo di bonifica per i
    cittadini che nelle aree urbane pagano già la tariffa per la
    gestione delle fognature e quella che comporta esclusivamente il
    pagamento di un contributo per le opere di manutenzione al consorzio
    di bonifica risultano generiche e non praticabili, alla luce
    dell'esperimento già attuato nella Regione Veneto: nel 2009 era
    stata approvata una legge di riforma della bonifica che prevedeva
    che nelle aree urbane chi pagava la tariffa per la fognatura fosse
    escluso dal pagamento dei contributi di bonifica; si prevedeva poi
    che i gestori delle acque e i consorzi di bonifica si accordassero
    per compensare l'aggravio verificatosi a carico dei consorzi. Poco
    dopo l'approvazione della legge, la Regione Veneto è stata costretta
    a fare marcia indietro, sospendendo l'efficacia di quella legge e
    ripristinando i contributi di bonifica a carico dei cittadini delle
    aree urbane e a favore dei consorzi; è stato contestualmente avviato
    un censimento in tutte le città per verificare le caratteristiche
    degli scarichi per capire quali fossero quelli beneficiati dal
    supporto dei consorzi di bonifica.
    Nel periodo di applicazione della legge i consorzi hanno perso circa
    il 40% dei propri introiti e hanno dovuto dimezzare le opere di
    manutenzione abbassando pericolosamente la soglia di sicurezza
    idraulica della Regione.
    La Giunta intende senz'altro affrontare il tema della contribuenza
    urbana in una prospettiva di semplificare e razionalizzare il
    rapporto cittadino-servizi, eliminando, per quanto possibile, le
    sovrapposizioni.
    Per fare questo è necessario innanzitutto verificare nelle zone
    urbane chi deve e chi non deve continuare a pagare il tributo di
    Bonifica contemporaneamente a quello della fognatura: per effettuare
    questa verifica bisogna preliminarmente accertare qual è la
    struttura che svolge le funzioni di allontanamento delle acque e di
    difesa idraulica della città o di una determinata parte della città.
    La legge che sarà proposta conterrà sicuramente quel criterio.
    La seconda idea è quella di suggerire la possibilità di arrivare ad
    accordi volontari tra Consorzi di bonifica e Gestore Idrico per
    arrivare a gestioni uniche.
    La terza proposta sarà di incentivare l'unificazione dei due
    pagamenti.
    Prima di iniziare la redazione della proposta, Rabboni auspica
    l'apertura di una fase di confronto con le associazioni
    imprenditoriali, con le rappresentanze dei Comuni e dei Consorzi di
    bonifica; terminata questa fase, che dovrebbe durare circa tre mesi,
    l'assessore conta di tornare in Commissione con una proposta di
    legge.
    Il consigliere FAVIA ringrazia l'assessore per la relazione, anche
    se si aspettava una presentazione più approfondita, soprattutto per
    quanto riguarda l'idea di unificare i due pagamenti: l'invio per
    posta dei fogli di sollecito incide notevolmente sulle spese.
    Il consigliere vorrebbe avere qualche chiarimento su come la Regione
    pensa di muoversi riguardo ai consorzi privati, che a volte ricevono
    anche contributi pubblici, senza essere soggetti all'applicazione
    della normativa.
    In secondo luogo, vorrebbe capire la distinzione tra i corsi d'acqua
    artificiali, che sono di competenza dei consorzi di bonifica, e i
    corsi naturali, che sono di competenza dell'autorità di bacino. In
    alcuni casi questa disciplina è disattesa.
    Il consigliere manifesta apprezzamento per l'attività dei consorzi
    di bonifica, che svolgono un'importante funzione pubblica: è
    comprensibile il malumore dei cittadini che non vogliono pagare, ma
    non ci si può far condizionare da un sentimento comune.
    Il consigliere DEFRANCESCHI sollecita una considerazione particolare
    per chi abita nelle zone dell'Appennino, dove è più difficile capire
    perché si deve pagare il tributo di bonifica e quali sono gli
    interventi che i consorzi effettuano, ad esempio, alcune opere, come
    la cementificazione dei torrenti nelle opere di irreggimentazione o
    la realizzazione di parcheggi in zone che non hanno nulla a che fare
    con il sistema idrico. Suggerisce una politica di marketing per far
    capire cosa fa esattamente la Bonifica renana.
    Il consigliere MALAGUTI teme che l'approccio per la risoluzione del
    problema sia un po'ottimistico.
    Segnalando i problemi che riguardano la Provincia di Ferrara,
    auspica che si faccia chiarezza sulle competenze degli Enti per la
    manutenzione di strade e canali.
    Sicuramente l'idea di accordi tra i consorzi e i gestori del
    servizio idrico è interessante, ma non di facile attuazione.
    Entra Pollastri
    Il consigliere CAVALLI, dopo aver ringraziato l'assessore per la sua
    disponibilità nei confronti della Commissione, sottolinea la
    necessità che si faccia capire bene ai cittadini in cosa consiste il
    lavoro che i consorzi di bonifica effettuano nei centri urbani.
    In secondo luogo bisognerebbe definire con chiarezza le competenze
    per i vari canali.
    Per quanto riguarda l'idea di prevedere accordi volontari tra i
    gestori, Cavali preferirebbe che fosse la Regione a dettare le
    linee.
    Il consigliere ALESSANDRINI manifesta apprezzamento per la
    disponibilità dell'assessore a discutere della proposta anche in
    questa fase preliminare e di tenere informata la commissione
    sull'iter del provvedimento.
    Alessandrini condivide l'esigenza di semplificazione e di fare
    tesoro delle esperienze altrui.
    È sicuramente fondamentale fare una verifica per capire chi deve
    pagare e chi non deve pagare, come è anche interessante l'idea degli
    accordi volontari; anche se tutto ciò non appare di facilissima
    attuazione.
    Anche l'unificazione delle gestioni amministrative appare doverosa.
    Il consigliere chiede all'assessore se può tenere informata la
    Commissione dell'iter di preparazione della proposta di legge.
    Anche il consigliere NALDI manifesta apprezzamento per la
    possibilità che è data alla Commissione di discutere della proposta
    di legge già nella fase preliminare.
    Nel merito, condivide le linee guida indicate dall'assessore: in
    particolare sarebbe utile specificare il beneficio che il
    contribuente riceve dalla bonifica.
    Sulla contribuenza urbana, comprende la generale riluttanza a pagare
    i tributi, ma ritiene che non sia troppo difficile intuire quali
    sono le ragioni per cui si paga.
    È sicuramente giusto chiarire la distinzione tra le competenze dei
    gestori delle fognature e quelle dei consorzi.
    Non ha dubbi sul fatto che l'unificazione delle gestioni
    costituirebbe un gran risultato.
    Il consigliere CAVALLI chiede all'assessore se sia effettivamente
    possibile distinguere con precisione le acque di competenza del
    gestore delle fognature da quelle che sono sotto i consorzi.
    Cavalli replica al consigliere Naldi con l'invito a stare più in
    mezzo alla gente che, soprattutto se vive nelle zone urbane, non
    capisce perché deve pagare la bonifica.
    Il consigliere POLLASTRI spiega che il suo progetto di legge aveva
    l'obbiettivo di recepire una serie di problematiche molto sentite
    dai cittadini, soprattutto da quelli della Provincia di Piacenza.
    Si augura in particolare che possa avere accoglimento la questione
    che si riferisce al riparto degli oneri della contribuenza urbana,
    che è avvalorata anche una giurisprudenza piuttosto consolidata.
    Il consigliere apprezza le riforme che la Regione Emilia-Romagna ha
    già fatto in tema di consorzi di bonifica; in particolare, è stato
    molto apprezzato l'accorpamento con la riduzione dei consigli di
    amministrazione e la conseguente riduzione di spese pubbliche.
    Auspica un ulteriore sforzo per andare incontro alle istanze dei
    cittadini.
    L'assessore RABBONI ringrazia i commissari per la disponibilità
    all'ascolto reciproco.
    Dopo aver sinteticamente ricordato le ragioni che si frappongono
    all'accoglimento dei pdl proposti, ribadisce la necessità di qualche
    approfondimento tecnico e di un confronto con gli interessati sulle
    linee guida indicate.
    Sicuramente sarà necessario dettare un criterio molto preciso per
    distinguere le competenze sulle acque, per poi arrivare alla
    redazione del piano di classifica.
    Con riguardo agli accordi volontari, l'assessore precisa che sarà
    comunque una legge regionale a specificare prima chi deve pagare e
    chi no, nonché le questioni che attengono al reticolo. Analogamente,
    le pertinenze stradali devono essere chiare in modo assoluto; gli
    accordi volontari possono andare oltre, aggiungendo qualcosa in più.
    L'assessore ribadisce la sua volontà di cercare di promuovere
    pagamenti congiunti.
    Con riguardo ai problemi della montagna, Rabboni precisa che
    attualmente si prevede che i cittadini debbono pagare i tributi di
    bonifica, anche se i consorzi si devono limitare a svolgere attività
    di vigilanza. Tale previsione si basava sulla scelta di porre a
    carico del servizio pubblico le opere di bonifica più rilevanti, nel
    convincimento che gli abitanti della montagna, già svantaggiati per
    il valore esiguo delle proprietà immobiliari, dovessero contribuire
    solo alla vigilanza. L'assessore fa rilevare che nella realtà
    l'intervento pubblico è stato alquanto insufficiente; ritiene
    pertanto che bisognerebbe sollecitare i consorzi a utilizzare le
    risorse della contribuenza anche per le opere di manutenzione.
    La dott.ssa GOVONI spiega che i canali possono essere assegnati a
    funzioni diverse, talvolta hanno usi promiscui; alcuni canali, pur
    essendo stati molto cementificati, restano di pertinenza del
    reticolo naturale.
    Per quanto riguarda i consorzi privati, spiega che la Regione non
    può intervenire in proposito, perché rischierebbe di fare una legge
    incostituzionale, trattandosi di disciplina privatistica. La
    possibilità di avere contributi pubblici è attribuita anche ad altri
    soggetti di natura privatistica.
    Il presidente GRILLINI ringrazia l'assessore e gli altri funzionari
    per i loro contributi.
    La seduta termina alle ore 15,55.
    Approvato nella seduta del 24 febbraio 2011
    Il Segretario Il Presidente
    Giovanni Fantozzi Franco Grillini
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