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Legislatura IX - Commissione I - Verbale del 22/03/2011 pomeridiano

    Testo

                                Verbale n. 6
    Seduta del 22 marzo 2011
    Il giorno 22 marzo 2011 alle ore 15.00 si è riunita presso la sede
    dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la
    Commissione Bilancio Affari generali ed istituzionali, convocata con
    nota prot. n. 8767 del 16 marzo 2011.
    Partecipano alla seduta i Consiglieri:
    Cognome e nome Qualifica Gruppo Voto
    LOMBARDI Presidente PDL - Popolo della 5 presente
    Marco Libertà
    FILIPPI Vicepresidente PDL - Popolo della 1 presente
    Fabio Libertà
    VECCHI Vicepresidente Partito 4 assente
    Luciano Democratico
    BARBATI Componente Italia dei Valori - 4 assente
    Liana Lista Di Pietro
    BIGNAMI Componente PDL - Popolo della 3 presente
    Galeazzo Libertà
    BONACCINI Componente Partito Democratico 2 presente
    Stefano
    DEFRANCESCHI Componente Movimento 5 Stelle 2 presente
    Andrea Beppegrillo.it
    FERRARI Componente Partito Democratico 2 assente
    Gabriele
    MANFREDINI Componente Lega Nord Padania 4 presente
    Mauro Emilia e Romagna
    MAZZOTTI Componente Partito Democratico 2 assente
    Mario
    MEO Componente Sinistra Ecologia 2 presente
    Gabriella Libertà - Idee Verdi
    MONARI Componente Partito Democratico 3 presente
    Marco
    MONTANARI Componente Partito Democratico 2 presente
    Roberto
    MONTANI Componente Partito Democratico 2 assente
    Daniela
    MORICONI Componente Partito Democratico 2 presente
    Rita
    MUMOLO Componente Partito Democratico 2 presente
    Antonio
    NOE' Componente UDC - Unione di 1 assente
    Silvia Centro
    PARIANI Componente Partito Democratico 3 assente
    Anna
    POLLASTRI Componente PDL - Popolo della 2 presente
    Andrea Libertà
    SCONCIAFORNI Componente Federazione della 2 assente
    Roberto Sinistra
    Il consigliere Thomas CASADEI sostituisce il consigliere Ferrari, la
    consigliera Roberta MORI sostituisce la consigliera Montani e il
    consigliere Roberto PIVA sostituisce il consigliere VECCHI.
    Sono presenti: il Presidente Federico Bartoletti e i Consiglieri
    Gian Nicola Berti, Denise Bronzetti, Marco Gatti, Teodoro
    Lonfernini, Stefano Macina, Daniela Marchetti, Vanessa Muratori,
    Stefano Palmieri, Angela Venturini della Commissione Finanze,
    Bilancio e Programmazione. Artigianato, Industria e Cooperazione
    economica. Commercio. Lavoro e Cooperazione del Consiglio Grande e
    Generale della Repubblica di San Marino.
    Hanno partecipato ai lavori della Commissione i funzionari della
    Repubblica di San Marino Tanya Angelini e Lucia Marfori.
    Presiede la seduta: Marco Lombardi
    Assiste la Segretaria: Claudia Cattoli
    Resocontista: Laura Sanvitale
    - Incontro con la Commissione Finanze, Bilancio e Programmazione.
    Artigianato, Industria e Cooperazione economica. Commercio. Lavoro e
    Cooperazione del Consiglio Grande e Generale della Repubblica di
    San Marino
    Il presidente LOMBARDI ringrazia i rappresentanti della Repubblica
    di San Marino, sottolineando come l'incontro costituisca una novità
    nel panorama istituzionale.
    Precisa che dopo la riforma del titolo V della Costituzione
    italiana, le Regioni hanno mutato la fisionomia istituzionale: è
    stata loro riconosciuta una potestà legislativa esclusiva in alcune
    materie e una potestà concorrente su altre, a pieno titolo e non
    subordinata alla legislazione statale. All'interno di tale quadro
    sono stati ridisegnati i poteri della Regione in materia di rapporti
    internazionali. L'art. 13 dello Statuto della Regione Emilia Romagna
    cita tra le competenze una particolare attenzione nei confronti
    della Repubblica di San Marino, in considerazione del proprio
    contesto territoriale e delle peculiarità di carattere economico e
    sociale che ne conseguono.
    La crisi attuale tra i due Stati discende da una serie di
    problematiche che hanno coinvolto le attività e le prerogative dello
    Stato di San Marino. Il raffreddamento dei rapporti ha comportato
    l'inserimento della Repubblica nella black list. Tale provvedimento
    adottato dal Governo italiano, oltre a maggiori incombenti richiesti
    nei rapporti, comporta una diminuzione dei rapporti economici
    soprattutto con le aziende piu' sane.
    Ciò ha determinato un inasprimento della crisi economica
    implementata dalla vicenda dello scudo fiscale che ha sottratto
    risorse importanti alla Repubblica di San Marino.
    Sottolinea che la vicenda coinvolge la regione, perché molteplici
    sono le occasioni di confronto con la realtà sociale ed economica
    della Repubblica, in ragione delle molteplici attività che
    coinvolgono la provincia di Rimini e Forli Cesena.
    Rammenta la vicenda dei lavoratori frontalieri per i quali la
    Repubblica di San Marino costituisce la piu' grande azienda della
    regione, poiché occupa 6 mila dipendenti. Una crisi economica di
    quel Paese coinvolge necessariamente i lavoratori frontalieri che
    incidono sulle provincie di Rimini e di Forlì Cesena e in parte
    quella di Pesaro. Vi sono questioni che a suo avviso vanno risolte,
    come il mancato inserimento dei lavoratori frontalieri nelle liste
    di mobilità italiane, come avviene per i lavoratori italiani che
    lavorano presso aziende italiane.
    Si inserisce un'ulteriore preoccupazione, dettata dalla tassazione
    per i frontalieri. L'eliminazione da parte della Repubblica di San
    Marino di un'agevolazione precedentemente esistente per tali
    lavoratori, accanto al mancato recupero in Italia dell'imposizione
    pagata a San Marino, costituiscono fattori di criticità.
    Segnala inoltre il tema delle infiltrazioni mafiose all'interno
    della finanza della Repubblica, anticipando che i rappresentanti
    della Repubblica di San Marino illustreranno i provvedimenti
    adottati.
    Sottolinea le aree di maggiore cointeressenza tra le due realtà: il
    settore del turismo ha sempre vissuto la collaborazione tra la
    riviera romagnola e la Repubblica piu' antica del mondo, usufruendo
    entrambe di un turismo reciproco. Rammenta a tal proposito che San
    Marino è stata inserita tra i siti Unesco.
    Vi è inoltre una collaborazione con l'aeroporto internazionale di
    Rimini, che gode della partecipazione diretta della Repubblica di
    San Marino. Si possono aprire scenari interessanti.
    Segnala la realtà del polo tecnologico che potrebbe nascere in
    collaborazione tra le due realta', usufruendo della imposizione
    fiscale piu' vantaggiosa della Repubblica, oltre che la
    collaborazione per l'attività congressuale.
    La Regione ha accordi con la Repubblica di San Marino: quello in
    materia di rifiuti speciali; vi è un accordo per l'elaborazione
    cartografica dei comuni dei nostri territori; accordo per la rete
    delle biblioteche dell'Emilia Romagna; un ulteriore accordo di
    collaborazione con l'Università di San Marino e fra le asl di Rimini
    e l'Asl di San Marino.
    Occorre a suo avviso un confronto soprattutto in un momento di crisi
    come quello attuale. Sottolinea che la Regione Emilia Romagna nella
    risoluzione dei rapporti tra i due Stati riveste un ruolo
    determinante, dal punto di vista politico, sia perché è legittimata
    territorialmente a sottolineare le questioni afferenti anche la
    propria regione che vanno risolte sia perché il Presidente Errani
    per il ruolo che riveste a livello nazionale può operare una
    maggiore pressione al fine di rappresentare queste realtà.
    Cede quindi la parola al Presidente della Commissione Finanze del
    Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino.
    Il Presidente FEDERICO BARTOLETTI ringrazia il Presidente della I
    Commissione, perché l'attuale incontro offre l'occasione per
    intraprendere un percorso tra le due realtà istituzionali.
    Presenta i componenti della delegazione che partecipano alla seduta.
    Sottolinea che l'illustrazione del Presidente Lombardi è fondata e
    precisa per le ragioni di legame tra il territorio e la regione
    Emilia Romagna. Vi sono dinamiche finanziarie, bancarie,
    imprenditoriali, turistiche che hanno legato i due soggetti. La
    crisi internazionale ha determinato riflessi anche sulla Repubblica
    di San Marino; l'aspetto piu' critico è la situazione di tensione
    tra la Repubblica di San Marino e lo Stato.
    Rammenta l'accordo di buon vicinato del 1939 con lo Stato italiano,
    ripercorre le tappe storiche che hanno visto la Repubblica di San
    Marino ospitare Giuseppe Garibaldi e nel dopoguerra cento mila
    cittadini italiani, in ragione dell'esistenza della ferrovia Rimini
    San Marino.
    Segnala che dalla fine dell'anno 2008 la Repubblica ha cercato di
    dare risposta agli standard internazionali di trasparenza e
    sicurezza. Al 31 marzo 2009 è stato firmato con il ministro Frattini
    un accordo di cooperazione economica.
    Le richieste provenienti dagli organismi internazionali (Ocse, Fondo
    monetario internazionale, G20) già iniziavano ad essere soddisfatte.
    Precisa che le infiltrazioni malavitose si combattono, rendendo
    trasparenti e sicure le operazioni finanziarie, le proprietà degli
    asset delle società sammarinesi.
    Rammenta che questo percorso è nato prima del contenzioso con la
    Repubblica italiana. La tensione tra i due Stati ha ripercussioni
    sui lavoratori, perché l'azione mediatica a volte distorta sulla
    situazione reale in aggiunta ad alcuni provvedimenti che dovevano
    conferire certezza nei rapporti bilaterali, ha creato difficoltà ai
    soggetti sani.
    Occorre difendere l'economia sana; tutte le altre sono realtà che la
    Repubblica ha sempre combattuto. Precisa che la Commissione Finanze
    ha approvato la quasi totalità dei provvedimenti per abbattere il
    segreto bancario, l'anonimato societario. Segnala che in precedenza
    non è che fossero illegittimi, ma non avevano mai determinato
    richieste di controllo che invece poi sono intervenute.
    Ribadisce che la scelta in questo senso della Repubblica di San
    Marino è totale e lo dimostrano i provvedimenti e gli ordini del
    giorno adottati. La crisi finanziaria impone provvedimenti per il
    bene comune, non si possono creare distorsioni del mercato che hanno
    determinato conseguenze mondiali.
    In ordine alla situazione dei frontalieri, precisa che non si
    riconosce l'esenzione, si pensava che il principio per cui
    un'imposta pagata in un Paese venisse riconosciuta in un altro come
    credito d'imposta fosse una soluzione percorribile.
    Sottolinea che la Repubblica di San Marino è consapevole della
    difficoltà dei lavoratori frontalieri che costituiscono una
    ricchezza. Segnala che la Repubblica si sta attivando per trovare
    una soluzione. La questione fondamentale è che con la conclusione
    degli accordi già sottoscritti, con le doppie imposizioni il
    problema si risolve radicalmente.
    Il ruolo rivestito dal Presidente della Regione può essere utile per
    risolvere il contenzioso. Il percorso verso la trasparenza lo ha
    intrapreso prima la legge antiriciclaggio è stata modificata in
    seguito alle richieste degli organismi internazionali.
    Auspica che l'incontro possa costituire il primo di un'agenda da
    concordare in futuro, proprio in vista dei rapporti di
    collaborazione tra i due territori, al fine di un confronto su
    questioni di reciproco interesse.
    Il consigliere POLLASTRI esprime apprezzamento per l'iniziativa.
    Segnala tre questioni di maggiore interesse. La prima è quella
    relativa alla preoccupazione legata alle infiltrazioni mafiose e al
    riciclaggio. Segnala che il governo italiano ha adottato
    provvedimenti in tal senso e la regione Emilia Romagna sta
    esaminando un progetto di legge al fine di contrastare tale
    fenomeno.
    Accoglie le dichiarazioni del Presidente della Commissione Finanze
    della Repubblica di San Marino, perché ha rassicurato su tale
    profilo.
    Relativamente alla questione della non esenzione, chiede se in un
    quadro di futuri rapporti si possa risolvere la problematica dei
    transfrontalieri.
    Segnala da ultimo la questione dei flussi finanziari rientrati per
    effetto dello scudo fiscale. Ringrazia i componenti della
    delegazione di San Marino e auspica che tale incontro sia prodromico
    ad una serie di iniziative congiunte.
    Anche il consigliere PIVA rivolge i propri ringraziamenti ai
    presenti.
    Il quadro dei rapporti tra i due Stati e la regione si interpone per
    le diverse competenze. Vi sono difficoltà dell'economia in senso
    lato. Rammenta la precedente ferrovia Imola San Marino e auspica che
    possano essere adottati collegamenti rapidi.
    Il tema della black list come quello della mancata esenzione
    dimostrano a suo avviso una sorta di accanimento nei confronti della
    Repubblica di San Marino.
    Incontri come questi dimostrano come nella maggior parte dei casi
    l'economia sammarinese sia sana. Manifesta l'auspicio che in un
    momento di crisi come quello attuale, i lavoratori in generale siano
    garantiti: a San Marino sono state chiuse 400 società. Occorre che i
    rapporti tra i due Stati siano chiari, precisi.
    Rammenta il problema degli ammortizzatori sociali che non ci
    sarebbero per i lavoratori italiani a San Marino; la disparità a
    suo avviso non ha effetti positivi e necessita di una soluzione.
    Esprime l'augurio che possano esservi altre occasioni di incontro.
    La consigliera ANGELA VENTURINI ringrazia il Presidente della
    Commissione.
    Ribadisce i rapporti tra la Repubblica di San Marino e il suo
    hinterland. Sottolinea anche l'indotto che ne deriva; San Marino non
    ha proprie risorse, il mercato è quello italiano.
    Accoglie positivamente il ruolo della regione nell'ambito dei
    rapporti internazionali e vede con favore il nuovo fronte di lavoro
    congiunto.
    La consigliera VANESSA MURATORI precisa che l'inserimento della
    Repubblica nella black list incide soprattutto sull'economia sana,
    sull'occupazione, in particolare sui frontalieri che sono i piu'
    colpiti dalla crisi attuale.
    La politica non ha condiviso l'abolizione dell'esenzione, anche se
    prima di questo vi era comunque disparità di redditi poiché i
    frontalieri sono colpiti dalla doppia tassazione. Segnala che
    attualmente pende un ricorso volto all'abolizione della disposizione
    normativa.
    Il consigliere GIAN NICOLA BERTI si sofferma su due aspetti, in
    particolare alle infiltrazioni mafiose e al problema dei
    frontalieri.
    Quanto al primo tema, sottolinea che se San Marino è considerato
    paese criminogeno la responsabilità non sono da addebitare
    esclusivamente alla Repubblica. Fino ad otto anni fa era una
    comunità tranquilla. Il segreto bancario e l'anonimato societario
    potrebbero aver costituito terreno fertile per le infiltrazioni.
    Sottolinea che San Marino intende contrastare tale fenomeno, ma ciò
    è possibile soltanto attraverso un dialogo costruttivo anche a
    livello di magistratura.
    Segnala che il danno all'immagine ingenerato nei confronti della
    Repubblica come paradiso fiscale è pericoloso, perché può indurre
    chi ha intenti criminosi a ritenerla realmente paradiso fiscale. Ivi
    è altresì il rischio di lasciarla da sola di fronte a un fenomeno
    rispetto al quale è impreparata nei mezzi.
    Occorre sensibilizzare sull'opportunità di una lotta al crimine
    organizzato attraverso una sinergia italo sammarinese.
    Relativamente alle politiche fiscali, segnala che il provvedimento
    che ha inciso sui frontalieri non è stato un passaggio semplice, ma
    sottolinea che vi sono anche i sammarinesi che lavorano in Italia, i
    quali pagano le tasse in Italia e non le pagano a San Marino, poiché
    è stato ritenuto ingiusto dalla Repubblica di San Marino il regime
    della doppia imposizione.
    Il ruolo della regione può essere utile al fine della risoluzione di
    problematiche economiche e sociali. L'accordo del 1939 ha aperto uno
    scambio comune tra i due Paesi.
    Il consigliere STEFANO PALMIERI si unisce ai ringraziamenti.
    Sottolinea che l'accordo del 1939 era non soltanto di buon vicinato,
    ma di amicizia, soprattutto con le realtà territoriali limitrofe,
    come l'Emilia Romagna e le Marche, alle quali si aggiungo i comuni
    dell'Alta Val Marecchia.
    Segnala gli elementi che uniscono la provincia e San Marino; vi sono
    accordi in molti settori e ritiene che si debba fissare un
    calendario di incontri al fine di sviluppare ulteriormente tali
    forme di collaborazione.
    Relativamente al tema della criminalità organizzata, la Repubblica
    ha pronto un accordo con Il ministro degli interni che auspica venga
    sottoscritto nel piu' breve tempo possibile.
    Il consigliere STEFANO MACINA sottolinea una questione preoccupante,
    quella economica e lo sviluppo economico.
    Occorre dare certezza alle imprese, risolvendo nodi essenziali, come
    il tema della doppia imposizione fiscale; si possono trovare nuovi
    stimoli per rilanciare l'economia.
    Occorre sciogliere un nodo politico, nei rapporti tra i due Stati.
    Rammenta i passi che la Repubblica di San Marino ha compiuto in
    questa direzione, come l'adozione della normativa antiriciclaggio,
    considerata dal procuratore Vigna come la piu' evoluta a livello
    europeo.
    E' stata a suo avviso netta la scelta di non costituire paradiso
    fiscale, ma di far parte della comunità internazionale. Ribadisce
    che l'orientamento generale va nel senso della trasparenza, mediante
    l'adesione ai parametri imposti dalla comunità internazionale.
    Ritiene necessaria la collaborazione tra i due Stati in materia di
    lotta alla criminalità organizzata, al fine di uno scambio di
    informazioni e di accesso alle banche dati. Auspica che possa
    pertanto essere ripristinata con lo Stato italiano la cooperazione
    precedentemente esistente.
    Il consigliere MARCO GATTI rileva che occorre tener conto del
    problema sociale connesso ai trasfrontalieri non si ferma solo ai
    motivi dell'imposizione fiscale. La questione può diventare seria.
    Con la crisi economica che determina la perdita di posti di lavoro
    si può innescare una crisi interna sociale. Non vi è solo la
    questione dei frontalieri che si vedono tassati due volte, ma anche
    quello dei lavoratori sammarinesi che perdono il lavoro. Si può
    creare tensione sociale rispetto ai lavoratori frontalieri che non
    subiscono tale radicale cambiamento.
    Occorre una collaborazione comune nei campi del turismo, aeroporti,
    attività congressuale, al fine di creare le condizioni per una
    crescita dell'economia, fungendo anche da polo di attrazione per
    investimenti esteri.
    La consigliera DENISE BRONZETTI sottolinea le potenzialità che si
    possono esprimere attraverso la sottoscrizione di accordi.
    Relativamente alla situazione dei frontalieri, rispetto alla quale
    vi è ancora un dibattito interno nella Repubblica di San Marino,
    precisa che essi costituiscono una risorsa per la Repubblica di San
    Marino tanto che ad oggi vengono ancora rilasciati permessi di
    lavoro. Rammenta che tali lavoratori godono degli ammortizzatori
    sociali allo stesso modo dei residenti.
    Auspica una maggiore collaborazione con la regione Emilia Romagna
    sotto tale profilo.
    Relativamente al tema della criminalità organizzata, ritiene che si
    tratta di un problema generale e politico al tavolo della trattativa
    con il Governo.
    Ribadisce che la scelta della trasparenza è stata già compiuta,
    mediante un percorso interno.
    Il consigliere FILIPPI ringrazia i colleghi della Commissione
    Finanze. Chiede uno sforzo ulteriore, poiché se il ministro Tremonti
    ha inserito nella black list occorrono ulteriori misure.
    Sottolinea l' interesse reciproco ad eliminare le infiltrazioni
    mafiose; la regione Emilia Romagna può collaborare per la
    risoluzione del tema dei frontalieri, ma allo stesso tempo occorre
    che la Repubblica di San Marino compia uno sforzo ulteriore.
    Il consigliere BONACCINI sottolinea che la regione può favorire un
    rapporto rispetto alle questioni dell'economia, delle
    infrastrutture, delle condizioni di vita materiale e geografiche.
    Rileva che la collaborazione può dirsi consolidata. La vicenda dei
    frontalieri richiede attenzione da parte della regione.
    Precisa che l'inserimento di San Marino nella black list è diventato
    un problema drammatico di immagine, ma la Regione non può
    intervenire nei rapporti tra gli Stati.
    Ritiene che la regione possa sollecitare entrambi i governi per
    uscire dalla situazione di stallo attuale. Sottolinea che il tema
    della criminalità organizzata riguarda tutti; la regione Emilia
    Romagna sta per licenziare un progetto di legge finalizzato proprio
    all'eliminazione dell'infiltrazione mafiosa.
    Il consigliere MANFREDINI precisa che il tema dell'evasione fiscale
    esiste e non conosce colore politico.
    L'inserimento nella black list era necessaria, per il fatto che
    l'anonimato societario consente l'evasione fiscale allo Stato
    italiano.
    Occorre sanare questa situazione di tensione tra i due Stati.
    Ritiene utile la collaborazione della regione con la Repubblica di
    San Marino ai fini del rilancio dello sviluppo economico e del polo
    tecnologico.
    Il consigliere MONTANARI rileva che la regione esprime attenzione
    all'innovazione tecnologica, al turismo, alla sanità.
    Rileva che la questione sociale è normale in tema di globalizzazione
    ed è in relazione al contesto geografico.
    La scala per la soluzione dei problemi non può essere a suo avviso
    minimalistica. La regione richiede che ci sia un fronte comune per
    la lotta al crimine.
    Ritiene che è vero che il crimine manifesto a San Marino è apparso
    recentemente, ma esiste crimine che lascia tracce meno evidenti, ma
    molto solide. Quando si hanno condizioni di particolare attrazione,
    non c'é dubbio che la mancanza di trasparenza rappresenta un
    problema che esiste da prima. Si tratta di un problema generale
    dell'Italia, di San Marino, che la regione non può risolvere, ma può
    sollevare. Senza la risoluzione di quello, non è possibile risolvere
    gli altri.
    Il consigliere TEODORO LONFERNINI rivolge un ringraziamento per
    l'illustrazione svolta. I settori di interesse possono portare un
    beneficio a tutto il comparto, non solo alla provincia di Rimini, ma
    anche alla provincia di Montefeltro. Sottolinea gli aspetti di
    carattere di immagine che San Marino ha subito. La volontà è quella
    di creare collaborazioni tra le realtà; si tratta di un passaggio
    già avviato, come è dimostrato dalla politica in tema di virtuosità
    e di sicurezza.
    Precisa che sebbene gli sforzi compiuti non vengano riconosciuti
    dallo Stato italiano, sebbene la politica sulla trasparenza (la
    legge antiriciclaggio, la falsa fatturazione, l'anonimato
    societario) dimostrino la reale collaborazione della Repubblica di
    San Marino. A livello internazionale sono stati espressi
    riconoscimenti, perché è fuoriuscita dalla lista grigia dell'OCSE;
    riconoscimenti sono giunti anche dal Fondo monetario internazionale.
    Tale fattore è poco riconosciuto nei rapporti con lo Stato italiano.
    Il presidente LOMBARDI sottolinea che sia emersa la volontà di
    proseguire il confronto per monitorare la situazione. Segnala che
    tutti i provvedimenti regionali sono stati adottati all'unanimità
    dall'Assemblea legislativa. Rammenta che attualmente è in
    discussione un progetto di legge regionale di contrasto alle
    infiltrazioni malavitose. Sottolinea che San Marino si sta
    uniformando alle richieste per rimanere in contesto internazionale
    corretto, ma segnala le conseguenze negative che potrebbero derivare
    al territorio regionale da una crisi della Repubblica di San Marino
    che potrebbe imporre scelte diverse. Avere un paradiso fiscale
    adiacente al territorio regionale provocherebbe danni.
    In conclusione di seduta, richiamando la stesura di un documento
    conclusivo comune (v. allegato), ringrazia a sua volta tutti gli
    intervenuti.
    La seduta termina alle ore 16.55.
    Approvato nella seduta del 5 aprile 2011.
    La Segretaria Il Presidente
    Claudia Cattoli Marco Lombardi
    Allegato documento conclusivo
    Documento conclusivo a margine dell'incontro tra la Commissione
    Bilancio della Regione Emilia-Romagna e la Commissione Finanze del
    Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino.
    Nel riprendere le considerazioni assai positive espresse dai
    Consiglieri nei loro interventi nell'incontro tra le due Commissioni
    del 22 marzo u.s. in merito all'opportunità di uno scambio
    continuativo di informazioni e di vedute inerenti la situazione in
    essere tra lo Stato di San Marino e lo Stato Italiano, e
    conseguentemente con la Regione Emilia-Romagna, i due Presidenti
    ritengono di evidenziare i seguenti punti.
    Da un lato la volontà espressa dai componenti della I° Commissione
    dell'Emilia-Romagna di dar corso a quanto previsto dall'art.13 del
    proprio Statuto regionale in ordine alla particolare attenzione con
    cui rapportarsi verso la Repubblica di San Marino in tema di
    rapporti internazionali.
    In questo ambito rientra a pieno titolo un'opera di mediazione nei
    confronti del Parlamento per sensibilizzarlo sulla necessità di
    normalizzare al più presto i rapporti italo-sammarinesi all'interno
    di regole certe di trasparenza dettate dalla comunità
    internazionale. Tale impegno, affonda le sue ragioni oltre che nei
    consolidati rapporti di amicizia tra le due realtà Istituzionali,
    anche nelle numerose occasioni di collaborazione ed in effetti,
    l'occupazione di oltre seimila lavoratori frontalieri, il Turismo,
    l'Aeroporto Internazionale Federico Fellini, l'accordo con
    l'Autorità Portuale di Ravenna ed il progetto di un Parco
    Tecnologico costituiscono forti elementi di contatto e di
    integrazione tra le due realtà confinanti.
    Da parte dei componenti della Commissione della Repubblica di San
    Marino dopo aver illustrato i motivi di preoccupazione per il
    perdurare di difficili rapporti fra i due Governi, si è convenuto
    sull'esigenza di approfondire le sinergie comuni con
    l'Emilia-Romagna anche alla luce delle innovative prerogative
    legislative previste in Italia dalla Riforma del Titolo V della
    Costituzione. Nel contempo, la Repubblica ha riconosciuto la
    necessità di concludere il cammino iniziato sulla via della assoluta
    trasparenza del proprio sistema economico e finanziario, dettata dai
    nuovi standard internazionali, ed ha dichiarato di aver fatto
    proprie da tempo le preoccupazioni italiane ed emiliano-romagnole
    sul tema della possibile vulnerabilità del suo sistema finanziario e
    produttivo ad elementi della criminalità organizzata.
    Infine sulla vicenda dei lavoratori frontalieri, oltre all'impegno
    comune per difendere in primo luogo l'occupazione, ricreando le
    condizioni per la totale integrazione fra i sistemi economici dei
    due Paesi, il Presidente della Commissione del Titano ha manifestato
    la disponibilità del Governo sammarinese quanto meno a valutare
    alcune modifiche alla nuova normativa fiscale al fine di superare i
    disagi che in particolare colpiscono proprio le famiglie numerose
    per il combinato disposto della normativa sammarinese ed italiana.
    Tutti i presenti alla riunione hanno ritenuto utile ripetere
    periodicamente tali incontri al fine di monitorare lo stato di
    avanzamento dei rapporti ed eventualmente valutare ciascuno nella
    propria autonomia l'opportunità di nuovi provvedimenti legislativi.
    Marco Lombardi Federico Bartoletti
    (Presidente Commissione (Presidente Commissione
    Bilancio Regione Finanze
    Emilia-Romagna) Repubblica San Marino)
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