Testo
Verbale n. 6
Seduta del 22 marzo 2011
Il giorno 22 marzo 2011 alle ore 15.00 si è riunita presso la sede
dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la
Commissione Bilancio Affari generali ed istituzionali, convocata con
nota prot. n. 8767 del 16 marzo 2011.
Partecipano alla seduta i Consiglieri:
Cognome e nome Qualifica Gruppo Voto
LOMBARDI Presidente PDL - Popolo della 5 presente
Marco Libertà
FILIPPI Vicepresidente PDL - Popolo della 1 presente
Fabio Libertà
VECCHI Vicepresidente Partito 4 assente
Luciano Democratico
BARBATI Componente Italia dei Valori - 4 assente
Liana Lista Di Pietro
BIGNAMI Componente PDL - Popolo della 3 presente
Galeazzo Libertà
BONACCINI Componente Partito Democratico 2 presente
Stefano
DEFRANCESCHI Componente Movimento 5 Stelle 2 presente
Andrea Beppegrillo.it
FERRARI Componente Partito Democratico 2 assente
Gabriele
MANFREDINI Componente Lega Nord Padania 4 presente
Mauro Emilia e Romagna
MAZZOTTI Componente Partito Democratico 2 assente
Mario
MEO Componente Sinistra Ecologia 2 presente
Gabriella Libertà - Idee Verdi
MONARI Componente Partito Democratico 3 presente
Marco
MONTANARI Componente Partito Democratico 2 presente
Roberto
MONTANI Componente Partito Democratico 2 assente
Daniela
MORICONI Componente Partito Democratico 2 presente
Rita
MUMOLO Componente Partito Democratico 2 presente
Antonio
NOE' Componente UDC - Unione di 1 assente
Silvia Centro
PARIANI Componente Partito Democratico 3 assente
Anna
POLLASTRI Componente PDL - Popolo della 2 presente
Andrea Libertà
SCONCIAFORNI Componente Federazione della 2 assente
Roberto Sinistra
Il consigliere Thomas CASADEI sostituisce il consigliere Ferrari, la
consigliera Roberta MORI sostituisce la consigliera Montani e il
consigliere Roberto PIVA sostituisce il consigliere VECCHI.
Sono presenti: il Presidente Federico Bartoletti e i Consiglieri
Gian Nicola Berti, Denise Bronzetti, Marco Gatti, Teodoro
Lonfernini, Stefano Macina, Daniela Marchetti, Vanessa Muratori,
Stefano Palmieri, Angela Venturini della Commissione Finanze,
Bilancio e Programmazione. Artigianato, Industria e Cooperazione
economica. Commercio. Lavoro e Cooperazione del Consiglio Grande e
Generale della Repubblica di San Marino.
Hanno partecipato ai lavori della Commissione i funzionari della
Repubblica di San Marino Tanya Angelini e Lucia Marfori.
Presiede la seduta: Marco Lombardi
Assiste la Segretaria: Claudia Cattoli
Resocontista: Laura Sanvitale
- Incontro con la Commissione Finanze, Bilancio e Programmazione.
Artigianato, Industria e Cooperazione economica. Commercio. Lavoro e
Cooperazione del Consiglio Grande e Generale della Repubblica di
San Marino
Il presidente LOMBARDI ringrazia i rappresentanti della Repubblica
di San Marino, sottolineando come l'incontro costituisca una novità
nel panorama istituzionale.
Precisa che dopo la riforma del titolo V della Costituzione
italiana, le Regioni hanno mutato la fisionomia istituzionale: è
stata loro riconosciuta una potestà legislativa esclusiva in alcune
materie e una potestà concorrente su altre, a pieno titolo e non
subordinata alla legislazione statale. All'interno di tale quadro
sono stati ridisegnati i poteri della Regione in materia di rapporti
internazionali. L'art. 13 dello Statuto della Regione Emilia Romagna
cita tra le competenze una particolare attenzione nei confronti
della Repubblica di San Marino, in considerazione del proprio
contesto territoriale e delle peculiarità di carattere economico e
sociale che ne conseguono.
La crisi attuale tra i due Stati discende da una serie di
problematiche che hanno coinvolto le attività e le prerogative dello
Stato di San Marino. Il raffreddamento dei rapporti ha comportato
l'inserimento della Repubblica nella black list. Tale provvedimento
adottato dal Governo italiano, oltre a maggiori incombenti richiesti
nei rapporti, comporta una diminuzione dei rapporti economici
soprattutto con le aziende piu' sane.
Ciò ha determinato un inasprimento della crisi economica
implementata dalla vicenda dello scudo fiscale che ha sottratto
risorse importanti alla Repubblica di San Marino.
Sottolinea che la vicenda coinvolge la regione, perché molteplici
sono le occasioni di confronto con la realtà sociale ed economica
della Repubblica, in ragione delle molteplici attività che
coinvolgono la provincia di Rimini e Forli Cesena.
Rammenta la vicenda dei lavoratori frontalieri per i quali la
Repubblica di San Marino costituisce la piu' grande azienda della
regione, poiché occupa 6 mila dipendenti. Una crisi economica di
quel Paese coinvolge necessariamente i lavoratori frontalieri che
incidono sulle provincie di Rimini e di Forlì Cesena e in parte
quella di Pesaro. Vi sono questioni che a suo avviso vanno risolte,
come il mancato inserimento dei lavoratori frontalieri nelle liste
di mobilità italiane, come avviene per i lavoratori italiani che
lavorano presso aziende italiane.
Si inserisce un'ulteriore preoccupazione, dettata dalla tassazione
per i frontalieri. L'eliminazione da parte della Repubblica di San
Marino di un'agevolazione precedentemente esistente per tali
lavoratori, accanto al mancato recupero in Italia dell'imposizione
pagata a San Marino, costituiscono fattori di criticità.
Segnala inoltre il tema delle infiltrazioni mafiose all'interno
della finanza della Repubblica, anticipando che i rappresentanti
della Repubblica di San Marino illustreranno i provvedimenti
adottati.
Sottolinea le aree di maggiore cointeressenza tra le due realtà: il
settore del turismo ha sempre vissuto la collaborazione tra la
riviera romagnola e la Repubblica piu' antica del mondo, usufruendo
entrambe di un turismo reciproco. Rammenta a tal proposito che San
Marino è stata inserita tra i siti Unesco.
Vi è inoltre una collaborazione con l'aeroporto internazionale di
Rimini, che gode della partecipazione diretta della Repubblica di
San Marino. Si possono aprire scenari interessanti.
Segnala la realtà del polo tecnologico che potrebbe nascere in
collaborazione tra le due realta', usufruendo della imposizione
fiscale piu' vantaggiosa della Repubblica, oltre che la
collaborazione per l'attività congressuale.
La Regione ha accordi con la Repubblica di San Marino: quello in
materia di rifiuti speciali; vi è un accordo per l'elaborazione
cartografica dei comuni dei nostri territori; accordo per la rete
delle biblioteche dell'Emilia Romagna; un ulteriore accordo di
collaborazione con l'Università di San Marino e fra le asl di Rimini
e l'Asl di San Marino.
Occorre a suo avviso un confronto soprattutto in un momento di crisi
come quello attuale. Sottolinea che la Regione Emilia Romagna nella
risoluzione dei rapporti tra i due Stati riveste un ruolo
determinante, dal punto di vista politico, sia perché è legittimata
territorialmente a sottolineare le questioni afferenti anche la
propria regione che vanno risolte sia perché il Presidente Errani
per il ruolo che riveste a livello nazionale può operare una
maggiore pressione al fine di rappresentare queste realtà.
Cede quindi la parola al Presidente della Commissione Finanze del
Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino.
Il Presidente FEDERICO BARTOLETTI ringrazia il Presidente della I
Commissione, perché l'attuale incontro offre l'occasione per
intraprendere un percorso tra le due realtà istituzionali.
Presenta i componenti della delegazione che partecipano alla seduta.
Sottolinea che l'illustrazione del Presidente Lombardi è fondata e
precisa per le ragioni di legame tra il territorio e la regione
Emilia Romagna. Vi sono dinamiche finanziarie, bancarie,
imprenditoriali, turistiche che hanno legato i due soggetti. La
crisi internazionale ha determinato riflessi anche sulla Repubblica
di San Marino; l'aspetto piu' critico è la situazione di tensione
tra la Repubblica di San Marino e lo Stato.
Rammenta l'accordo di buon vicinato del 1939 con lo Stato italiano,
ripercorre le tappe storiche che hanno visto la Repubblica di San
Marino ospitare Giuseppe Garibaldi e nel dopoguerra cento mila
cittadini italiani, in ragione dell'esistenza della ferrovia Rimini
San Marino.
Segnala che dalla fine dell'anno 2008 la Repubblica ha cercato di
dare risposta agli standard internazionali di trasparenza e
sicurezza. Al 31 marzo 2009 è stato firmato con il ministro Frattini
un accordo di cooperazione economica.
Le richieste provenienti dagli organismi internazionali (Ocse, Fondo
monetario internazionale, G20) già iniziavano ad essere soddisfatte.
Precisa che le infiltrazioni malavitose si combattono, rendendo
trasparenti e sicure le operazioni finanziarie, le proprietà degli
asset delle società sammarinesi.
Rammenta che questo percorso è nato prima del contenzioso con la
Repubblica italiana. La tensione tra i due Stati ha ripercussioni
sui lavoratori, perché l'azione mediatica a volte distorta sulla
situazione reale in aggiunta ad alcuni provvedimenti che dovevano
conferire certezza nei rapporti bilaterali, ha creato difficoltà ai
soggetti sani.
Occorre difendere l'economia sana; tutte le altre sono realtà che la
Repubblica ha sempre combattuto. Precisa che la Commissione Finanze
ha approvato la quasi totalità dei provvedimenti per abbattere il
segreto bancario, l'anonimato societario. Segnala che in precedenza
non è che fossero illegittimi, ma non avevano mai determinato
richieste di controllo che invece poi sono intervenute.
Ribadisce che la scelta in questo senso della Repubblica di San
Marino è totale e lo dimostrano i provvedimenti e gli ordini del
giorno adottati. La crisi finanziaria impone provvedimenti per il
bene comune, non si possono creare distorsioni del mercato che hanno
determinato conseguenze mondiali.
In ordine alla situazione dei frontalieri, precisa che non si
riconosce l'esenzione, si pensava che il principio per cui
un'imposta pagata in un Paese venisse riconosciuta in un altro come
credito d'imposta fosse una soluzione percorribile.
Sottolinea che la Repubblica di San Marino è consapevole della
difficoltà dei lavoratori frontalieri che costituiscono una
ricchezza. Segnala che la Repubblica si sta attivando per trovare
una soluzione. La questione fondamentale è che con la conclusione
degli accordi già sottoscritti, con le doppie imposizioni il
problema si risolve radicalmente.
Il ruolo rivestito dal Presidente della Regione può essere utile per
risolvere il contenzioso. Il percorso verso la trasparenza lo ha
intrapreso prima la legge antiriciclaggio è stata modificata in
seguito alle richieste degli organismi internazionali.
Auspica che l'incontro possa costituire il primo di un'agenda da
concordare in futuro, proprio in vista dei rapporti di
collaborazione tra i due territori, al fine di un confronto su
questioni di reciproco interesse.
Il consigliere POLLASTRI esprime apprezzamento per l'iniziativa.
Segnala tre questioni di maggiore interesse. La prima è quella
relativa alla preoccupazione legata alle infiltrazioni mafiose e al
riciclaggio. Segnala che il governo italiano ha adottato
provvedimenti in tal senso e la regione Emilia Romagna sta
esaminando un progetto di legge al fine di contrastare tale
fenomeno.
Accoglie le dichiarazioni del Presidente della Commissione Finanze
della Repubblica di San Marino, perché ha rassicurato su tale
profilo.
Relativamente alla questione della non esenzione, chiede se in un
quadro di futuri rapporti si possa risolvere la problematica dei
transfrontalieri.
Segnala da ultimo la questione dei flussi finanziari rientrati per
effetto dello scudo fiscale. Ringrazia i componenti della
delegazione di San Marino e auspica che tale incontro sia prodromico
ad una serie di iniziative congiunte.
Anche il consigliere PIVA rivolge i propri ringraziamenti ai
presenti.
Il quadro dei rapporti tra i due Stati e la regione si interpone per
le diverse competenze. Vi sono difficoltà dell'economia in senso
lato. Rammenta la precedente ferrovia Imola San Marino e auspica che
possano essere adottati collegamenti rapidi.
Il tema della black list come quello della mancata esenzione
dimostrano a suo avviso una sorta di accanimento nei confronti della
Repubblica di San Marino.
Incontri come questi dimostrano come nella maggior parte dei casi
l'economia sammarinese sia sana. Manifesta l'auspicio che in un
momento di crisi come quello attuale, i lavoratori in generale siano
garantiti: a San Marino sono state chiuse 400 società. Occorre che i
rapporti tra i due Stati siano chiari, precisi.
Rammenta il problema degli ammortizzatori sociali che non ci
sarebbero per i lavoratori italiani a San Marino; la disparità a
suo avviso non ha effetti positivi e necessita di una soluzione.
Esprime l'augurio che possano esservi altre occasioni di incontro.
La consigliera ANGELA VENTURINI ringrazia il Presidente della
Commissione.
Ribadisce i rapporti tra la Repubblica di San Marino e il suo
hinterland. Sottolinea anche l'indotto che ne deriva; San Marino non
ha proprie risorse, il mercato è quello italiano.
Accoglie positivamente il ruolo della regione nell'ambito dei
rapporti internazionali e vede con favore il nuovo fronte di lavoro
congiunto.
La consigliera VANESSA MURATORI precisa che l'inserimento della
Repubblica nella black list incide soprattutto sull'economia sana,
sull'occupazione, in particolare sui frontalieri che sono i piu'
colpiti dalla crisi attuale.
La politica non ha condiviso l'abolizione dell'esenzione, anche se
prima di questo vi era comunque disparità di redditi poiché i
frontalieri sono colpiti dalla doppia tassazione. Segnala che
attualmente pende un ricorso volto all'abolizione della disposizione
normativa.
Il consigliere GIAN NICOLA BERTI si sofferma su due aspetti, in
particolare alle infiltrazioni mafiose e al problema dei
frontalieri.
Quanto al primo tema, sottolinea che se San Marino è considerato
paese criminogeno la responsabilità non sono da addebitare
esclusivamente alla Repubblica. Fino ad otto anni fa era una
comunità tranquilla. Il segreto bancario e l'anonimato societario
potrebbero aver costituito terreno fertile per le infiltrazioni.
Sottolinea che San Marino intende contrastare tale fenomeno, ma ciò
è possibile soltanto attraverso un dialogo costruttivo anche a
livello di magistratura.
Segnala che il danno all'immagine ingenerato nei confronti della
Repubblica come paradiso fiscale è pericoloso, perché può indurre
chi ha intenti criminosi a ritenerla realmente paradiso fiscale. Ivi
è altresì il rischio di lasciarla da sola di fronte a un fenomeno
rispetto al quale è impreparata nei mezzi.
Occorre sensibilizzare sull'opportunità di una lotta al crimine
organizzato attraverso una sinergia italo sammarinese.
Relativamente alle politiche fiscali, segnala che il provvedimento
che ha inciso sui frontalieri non è stato un passaggio semplice, ma
sottolinea che vi sono anche i sammarinesi che lavorano in Italia, i
quali pagano le tasse in Italia e non le pagano a San Marino, poiché
è stato ritenuto ingiusto dalla Repubblica di San Marino il regime
della doppia imposizione.
Il ruolo della regione può essere utile al fine della risoluzione di
problematiche economiche e sociali. L'accordo del 1939 ha aperto uno
scambio comune tra i due Paesi.
Il consigliere STEFANO PALMIERI si unisce ai ringraziamenti.
Sottolinea che l'accordo del 1939 era non soltanto di buon vicinato,
ma di amicizia, soprattutto con le realtà territoriali limitrofe,
come l'Emilia Romagna e le Marche, alle quali si aggiungo i comuni
dell'Alta Val Marecchia.
Segnala gli elementi che uniscono la provincia e San Marino; vi sono
accordi in molti settori e ritiene che si debba fissare un
calendario di incontri al fine di sviluppare ulteriormente tali
forme di collaborazione.
Relativamente al tema della criminalità organizzata, la Repubblica
ha pronto un accordo con Il ministro degli interni che auspica venga
sottoscritto nel piu' breve tempo possibile.
Il consigliere STEFANO MACINA sottolinea una questione preoccupante,
quella economica e lo sviluppo economico.
Occorre dare certezza alle imprese, risolvendo nodi essenziali, come
il tema della doppia imposizione fiscale; si possono trovare nuovi
stimoli per rilanciare l'economia.
Occorre sciogliere un nodo politico, nei rapporti tra i due Stati.
Rammenta i passi che la Repubblica di San Marino ha compiuto in
questa direzione, come l'adozione della normativa antiriciclaggio,
considerata dal procuratore Vigna come la piu' evoluta a livello
europeo.
E' stata a suo avviso netta la scelta di non costituire paradiso
fiscale, ma di far parte della comunità internazionale. Ribadisce
che l'orientamento generale va nel senso della trasparenza, mediante
l'adesione ai parametri imposti dalla comunità internazionale.
Ritiene necessaria la collaborazione tra i due Stati in materia di
lotta alla criminalità organizzata, al fine di uno scambio di
informazioni e di accesso alle banche dati. Auspica che possa
pertanto essere ripristinata con lo Stato italiano la cooperazione
precedentemente esistente.
Il consigliere MARCO GATTI rileva che occorre tener conto del
problema sociale connesso ai trasfrontalieri non si ferma solo ai
motivi dell'imposizione fiscale. La questione può diventare seria.
Con la crisi economica che determina la perdita di posti di lavoro
si può innescare una crisi interna sociale. Non vi è solo la
questione dei frontalieri che si vedono tassati due volte, ma anche
quello dei lavoratori sammarinesi che perdono il lavoro. Si può
creare tensione sociale rispetto ai lavoratori frontalieri che non
subiscono tale radicale cambiamento.
Occorre una collaborazione comune nei campi del turismo, aeroporti,
attività congressuale, al fine di creare le condizioni per una
crescita dell'economia, fungendo anche da polo di attrazione per
investimenti esteri.
La consigliera DENISE BRONZETTI sottolinea le potenzialità che si
possono esprimere attraverso la sottoscrizione di accordi.
Relativamente alla situazione dei frontalieri, rispetto alla quale
vi è ancora un dibattito interno nella Repubblica di San Marino,
precisa che essi costituiscono una risorsa per la Repubblica di San
Marino tanto che ad oggi vengono ancora rilasciati permessi di
lavoro. Rammenta che tali lavoratori godono degli ammortizzatori
sociali allo stesso modo dei residenti.
Auspica una maggiore collaborazione con la regione Emilia Romagna
sotto tale profilo.
Relativamente al tema della criminalità organizzata, ritiene che si
tratta di un problema generale e politico al tavolo della trattativa
con il Governo.
Ribadisce che la scelta della trasparenza è stata già compiuta,
mediante un percorso interno.
Il consigliere FILIPPI ringrazia i colleghi della Commissione
Finanze. Chiede uno sforzo ulteriore, poiché se il ministro Tremonti
ha inserito nella black list occorrono ulteriori misure.
Sottolinea l' interesse reciproco ad eliminare le infiltrazioni
mafiose; la regione Emilia Romagna può collaborare per la
risoluzione del tema dei frontalieri, ma allo stesso tempo occorre
che la Repubblica di San Marino compia uno sforzo ulteriore.
Il consigliere BONACCINI sottolinea che la regione può favorire un
rapporto rispetto alle questioni dell'economia, delle
infrastrutture, delle condizioni di vita materiale e geografiche.
Rileva che la collaborazione può dirsi consolidata. La vicenda dei
frontalieri richiede attenzione da parte della regione.
Precisa che l'inserimento di San Marino nella black list è diventato
un problema drammatico di immagine, ma la Regione non può
intervenire nei rapporti tra gli Stati.
Ritiene che la regione possa sollecitare entrambi i governi per
uscire dalla situazione di stallo attuale. Sottolinea che il tema
della criminalità organizzata riguarda tutti; la regione Emilia
Romagna sta per licenziare un progetto di legge finalizzato proprio
all'eliminazione dell'infiltrazione mafiosa.
Il consigliere MANFREDINI precisa che il tema dell'evasione fiscale
esiste e non conosce colore politico.
L'inserimento nella black list era necessaria, per il fatto che
l'anonimato societario consente l'evasione fiscale allo Stato
italiano.
Occorre sanare questa situazione di tensione tra i due Stati.
Ritiene utile la collaborazione della regione con la Repubblica di
San Marino ai fini del rilancio dello sviluppo economico e del polo
tecnologico.
Il consigliere MONTANARI rileva che la regione esprime attenzione
all'innovazione tecnologica, al turismo, alla sanità.
Rileva che la questione sociale è normale in tema di globalizzazione
ed è in relazione al contesto geografico.
La scala per la soluzione dei problemi non può essere a suo avviso
minimalistica. La regione richiede che ci sia un fronte comune per
la lotta al crimine.
Ritiene che è vero che il crimine manifesto a San Marino è apparso
recentemente, ma esiste crimine che lascia tracce meno evidenti, ma
molto solide. Quando si hanno condizioni di particolare attrazione,
non c'é dubbio che la mancanza di trasparenza rappresenta un
problema che esiste da prima. Si tratta di un problema generale
dell'Italia, di San Marino, che la regione non può risolvere, ma può
sollevare. Senza la risoluzione di quello, non è possibile risolvere
gli altri.
Il consigliere TEODORO LONFERNINI rivolge un ringraziamento per
l'illustrazione svolta. I settori di interesse possono portare un
beneficio a tutto il comparto, non solo alla provincia di Rimini, ma
anche alla provincia di Montefeltro. Sottolinea gli aspetti di
carattere di immagine che San Marino ha subito. La volontà è quella
di creare collaborazioni tra le realtà; si tratta di un passaggio
già avviato, come è dimostrato dalla politica in tema di virtuosità
e di sicurezza.
Precisa che sebbene gli sforzi compiuti non vengano riconosciuti
dallo Stato italiano, sebbene la politica sulla trasparenza (la
legge antiriciclaggio, la falsa fatturazione, l'anonimato
societario) dimostrino la reale collaborazione della Repubblica di
San Marino. A livello internazionale sono stati espressi
riconoscimenti, perché è fuoriuscita dalla lista grigia dell'OCSE;
riconoscimenti sono giunti anche dal Fondo monetario internazionale.
Tale fattore è poco riconosciuto nei rapporti con lo Stato italiano.
Il presidente LOMBARDI sottolinea che sia emersa la volontà di
proseguire il confronto per monitorare la situazione. Segnala che
tutti i provvedimenti regionali sono stati adottati all'unanimità
dall'Assemblea legislativa. Rammenta che attualmente è in
discussione un progetto di legge regionale di contrasto alle
infiltrazioni malavitose. Sottolinea che San Marino si sta
uniformando alle richieste per rimanere in contesto internazionale
corretto, ma segnala le conseguenze negative che potrebbero derivare
al territorio regionale da una crisi della Repubblica di San Marino
che potrebbe imporre scelte diverse. Avere un paradiso fiscale
adiacente al territorio regionale provocherebbe danni.
In conclusione di seduta, richiamando la stesura di un documento
conclusivo comune (v. allegato), ringrazia a sua volta tutti gli
intervenuti.
La seduta termina alle ore 16.55.
Approvato nella seduta del 5 aprile 2011.
La Segretaria Il Presidente
Claudia Cattoli Marco Lombardi
Allegato documento conclusivo
Documento conclusivo a margine dell'incontro tra la Commissione
Bilancio della Regione Emilia-Romagna e la Commissione Finanze del
Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino.
Nel riprendere le considerazioni assai positive espresse dai
Consiglieri nei loro interventi nell'incontro tra le due Commissioni
del 22 marzo u.s. in merito all'opportunità di uno scambio
continuativo di informazioni e di vedute inerenti la situazione in
essere tra lo Stato di San Marino e lo Stato Italiano, e
conseguentemente con la Regione Emilia-Romagna, i due Presidenti
ritengono di evidenziare i seguenti punti.
Da un lato la volontà espressa dai componenti della I° Commissione
dell'Emilia-Romagna di dar corso a quanto previsto dall'art.13 del
proprio Statuto regionale in ordine alla particolare attenzione con
cui rapportarsi verso la Repubblica di San Marino in tema di
rapporti internazionali.
In questo ambito rientra a pieno titolo un'opera di mediazione nei
confronti del Parlamento per sensibilizzarlo sulla necessità di
normalizzare al più presto i rapporti italo-sammarinesi all'interno
di regole certe di trasparenza dettate dalla comunità
internazionale. Tale impegno, affonda le sue ragioni oltre che nei
consolidati rapporti di amicizia tra le due realtà Istituzionali,
anche nelle numerose occasioni di collaborazione ed in effetti,
l'occupazione di oltre seimila lavoratori frontalieri, il Turismo,
l'Aeroporto Internazionale Federico Fellini, l'accordo con
l'Autorità Portuale di Ravenna ed il progetto di un Parco
Tecnologico costituiscono forti elementi di contatto e di
integrazione tra le due realtà confinanti.
Da parte dei componenti della Commissione della Repubblica di San
Marino dopo aver illustrato i motivi di preoccupazione per il
perdurare di difficili rapporti fra i due Governi, si è convenuto
sull'esigenza di approfondire le sinergie comuni con
l'Emilia-Romagna anche alla luce delle innovative prerogative
legislative previste in Italia dalla Riforma del Titolo V della
Costituzione. Nel contempo, la Repubblica ha riconosciuto la
necessità di concludere il cammino iniziato sulla via della assoluta
trasparenza del proprio sistema economico e finanziario, dettata dai
nuovi standard internazionali, ed ha dichiarato di aver fatto
proprie da tempo le preoccupazioni italiane ed emiliano-romagnole
sul tema della possibile vulnerabilità del suo sistema finanziario e
produttivo ad elementi della criminalità organizzata.
Infine sulla vicenda dei lavoratori frontalieri, oltre all'impegno
comune per difendere in primo luogo l'occupazione, ricreando le
condizioni per la totale integrazione fra i sistemi economici dei
due Paesi, il Presidente della Commissione del Titano ha manifestato
la disponibilità del Governo sammarinese quanto meno a valutare
alcune modifiche alla nuova normativa fiscale al fine di superare i
disagi che in particolare colpiscono proprio le famiglie numerose
per il combinato disposto della normativa sammarinese ed italiana.
Tutti i presenti alla riunione hanno ritenuto utile ripetere
periodicamente tali incontri al fine di monitorare lo stato di
avanzamento dei rapporti ed eventualmente valutare ciascuno nella
propria autonomia l'opportunità di nuovi provvedimenti legislativi.
Marco Lombardi Federico Bartoletti
(Presidente Commissione (Presidente Commissione
Bilancio Regione Finanze
Emilia-Romagna) Repubblica San Marino)