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Legislatura IX - Commissione III - Verbale del 23/06/2011 antimeridiano

    Testo

                                Verbale n. 19
    Seduta del 23 giugno 2011
    Il giorno giovedì 23 giugno 2011 alle ore 10.00 si è riunita presso
    la sede dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50,
    la Commissione Territorio Ambiente Mobilità, convocata con nota
    Prot. n. 20001 del 17/06/2011.
    Partecipano alla seduta i Commissari:
    Cognome e nome Qualifica Gruppo Voto
    ZOFFOLI Damiano Presidente Partito Democratico 5 presente
    BERNARDINI Manes Vicepreside Lega Nord Padania 4 presente
    nte Emilia e Romagna
    MARANI Paola Vicepreside Partito Democratico 4 presente
    nte
    ALESSANDRINI Componente Partito Democratico 2 presente
    Tiziano
    BARTOLINI Luca Componente PDL- Popolo Della 1 assente
    Libertà
    BAZZONI Gianguido Componente PDL- Popolo Della 2 presente
    Libertà
    BIGNAMI Galeazzo Componente PDL- Popolo Della 4 assente
    Libertà
    CASADEI Thomas Componente Partito Democratico 2 presente
    DONINI Monica Componente Federazione Della 2 presente
    Sinistra
    FAVIA Giovanni Componente Movimento 5 Stelle 2 presente
    Beppegrillo.it
    FERRARI Gabriele Componente Partito Democratico 5 presente
    FILIPPI Fabio Componente PDL- Popolo Della 4 assente
    Libertà
    MANDINI Sandro Componente Italia Dei Valori 4 presente
    MAZZOTTI Mario Componente Partito Democratico 2 presente
    MEO Gabriella Componente Sinistra Ecologia e 2 assente
    Libertà - Idee Verdi
    MORI Roberta Componente Partito Democratico 2 presente
    NOE' Silvia Componente UDC- Unione Di Centro 1 presente
    PARIANI Anna Componente Partito Democratico 2 presente
    È presente il consigliere Matteo RIVA.
    È altresì presente Alfredo PERI (Assessore Programmazione
    territoriale, urbanistica, reti di infrastrutture materiali e
    immateriali, mobilità, logistica e trasporti)
    Hanno partecipato ai lavori della Commissione: G. Gualtieri
    (Presidente SAB Aeroporto di Bologna); A. Brunini (Dir. Gen. SAB
    Aeroporto di Bologna); P. Ferrecchi (Dir. Gen. Reti
    infrastrutturali, logistica e sistemi mobilità); E. Cocchi (Dir.
    Gen. Programmazione territoriale e negoziata, intese. Relazioni
    europee e relazioni internazionali); R. Ghedini (Serv. Informazione
    Ass. Leg.).
    Presiede la seduta: Damiano Zoffoli
    Assiste la Segretaria: Samuela Fiorini
    Resocontista: Antonella Agostini
    Il presidente ZOFFOLI dichiara aperta la seduta alle ore 10.20.
    Sono presenti i consiglieri: Alessandrini, Bernardini, Favia,
    Donini, Ferrari, Mandini, Marani, Noè, Riva e Zoffoli.
    - Approvazione verbali nn. 16 e 17 del 2011.
    La Commissione li approva a maggioranza dei presenti con
    l'astensione del consigliere Favia (M5S).
    Si passa al primo punto all'ordine del giorno:
    -
    Audizione della presidente della società di gestione dell'aeroporto
    Marconi di Bologna, Giuseppina Gualtieri in merito alla situazione
    dello scalo.
    Il presidente ZOFFOLI spiega che l'audizione scaturisce dalla
    richiesta della consigliera Noè e che un'iniziativa analoga è stata
    fatta anche dalla Provincia di Bologna. Ricorda che la società SAB
    che gestisce l'aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna è una SpA
    partecipata per il 50,55% dalla Camera di Commercio di Bologna, per
    il 16,75 dal Comune di Bologna, per il 10% dalla Provincia di
    Bologna, per l'8,80% dalla Regione, per il 7,21% da Aeroporti
    holding s.r.l. e altri soci per il 6,69%. Prende atto della presenza
    dell'assessore alla Programmazione territoriale, urbanistica, reti
    di infrastrutture materiali e immateriali, mobilità, logistica e
    trasporti Alfredo Peri. Presenta il direttore generale della società
    dott. Armando Brunini e dà la parola alla presidente Giuseppina
    Gualtieri.
    Entra il consigliere Bazzoni.
    La dott.ssa GUALTIERI nel ringraziare per l'invito annuncia che per
    facilitare l'illustrazione della situazione dell'aeroporto di
    Bologna farà uso di slide. Ritiene utile l'occasione odierna essendo
    appena stato approvato il bilancio 2010 e presentato il bilancio di
    sostenibilità. Parte dalla situazione di forte concorrenza fra i
    sistemi aeroportuali, nei nuovi scenari di mercato, chiarendo che
    nasce dai sistemi di regolamentazione, dal fatto che le compagnie
    organizzandosi e concentrandosi hanno sempre più rapporti di forza
    determinanti per decidere come collocarsi nei vari aeroporti e dal
    fatto che anche i vettori non low cost collegano lo sviluppo del
    traffico alla determinazione del prezzo, con il risultato che la
    redditività del business aeronautico si sta sempre più riducendo ed
    è per questo che ci si sta orientando anche sul finanziamento delle
    infrastrutture.
    Spiega che SAB è la società di gestione dell'aeroporto di Bologna,
    società concessionaria (concessione quarantennale) a controllo
    pubblico, che ha il compito di amministrare, sviluppare e gestire le
    infrastrutture aeroportuali e coordinare e controllare le attività
    dei vari operatori presenti. Nel 2008 è stato approvato un Piano
    strategico formato di due componenti: una è cosa deve fare
    l'infrastruttura nel lungo periodo - 2023 - e un Piano industriale
    2008-2013 che prevede azioni di tipo più operativo. Riassume, con
    l'aiuto di una slide, i temi principali del piano approvato dai
    soci: redditività e sostenibilità economica; riqualificazione e
    ampliamento delle infrastrutture; consolidamento del traffico
    business e sviluppo del low cost; perseguire la sostenibilità
    ambientale; migliorare la qualità del servizio e ridisegnare la
    presenza SAB in business correlati con specifiche strategie
    industriali.
    Entrano le consigliere Pariani e Mori.
    In particolare, per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile fa
    presente che significa puntare all'eccellenza, ascoltando ed
    interpretando i bisogni e le potenzialità degli stakeholder;
    costruire un'offerta aeroportuale bilanciata (sviluppo del traffico,
    compatibilità ambientale e qualità dei servizi); attenzione e
    valorizzazione delle persone e delle relazioni nella comunità
    aeroportuale e territoriale. Accenna in proposito a una forte
    riorganizzazione sul piano interno che ha portato ad una maggiore
    efficienza e a un clima di squadra importante.
    I dati del bilancio 2010 - approvato dal Consiglio di
    amministrazione e che deve essere approvato formalmente a luglio
    dall'Assemblea dei soci - mostrano una crescita dei ricavi
    sull'ordine del 10%, un margine operativo lordo in leggero calo e un
    utile d'esercizio di 4,5 milioni di euro (+5% sul 2009). Sono stati
    stanziati investimenti per 12,7 milioni di euro, rispetto ai 7,5
    dell'anno precedente. La strategia di sviluppo del traffico portata
    avanti in questi anni ha portato ad una crescita del numero dei
    passeggeri e il Guglielmo Marconi è diventato l'ottavo aeroporto
    italiano come numero di passeggeri (5,5 milioni nel 2010). I 5,5
    milioni di passeggeri transitati a Bologna (circa 15.000 al giorno),
    rappresentano un incremento del 15,3% sul 2009, con una crescita
    doppia rispetto alla media nazionale. Ritiene occorra puntare ad un
    consolidamento e ad un'ulteriore crescita in questo senso. Ricorda
    che l'economia e le situazioni particolari, come per esempio
    nell'ultimo anno: il freddo e la neve a gennaio-febbraio, la nube
    del vulcano islandese. Per l'anno in corso, questo trend appare in
    via di consolidamento, pur dovendo scontare una crisi di mercato
    sulle destinazioni dell'Egitto e Nord Africa (-15.000/20.000
    passeggeri al mese).
    L'aeroporto di Bologna è il quarto per collegamenti internazionali
    (3/4 dei passeggeri totali) e a oggi, sono attive 92 rotte (erano
    79 nel 2008), con un elevato numero di compagnie aeree (53). Dalle
    analisi svolte, la crescita del low cost non è avvenuta a danno del
    traffico tradizionale.
    Quanto al traffico merci, rimane molto limitato, anche a causa dei
    complessivi problemi della logistica e trasporti che affliggono il
    Paese, ma il Marconi è, comunque, risultato al quarto posto fra
    gli scali italiani dopo Milano, Bergamo e Roma.
    Per quanto riguarda la qualità del servizio ulteriori analisi,
    finalizzate a verificare la soddisfazione dell'utenza, mostrano un
    miglioramento fra il 2008 e il 2010 (dal 93% al 95%), con aspetti
    molto positivi (per esempio per quanto riguarda i passeggeri a
    ridotta mobilità), anche se restano aspetti critici (per esempio, la
    riconsegna dei bagagli). Ricorda, inoltre, che da un'indagine di
    Altro consumo dello scorso anno, l'Italia è uscita malissimo (al 61
    posto nella classifica internazionale), mentre Bologna è prima in
    Italia per la qualità dei servizi.
    Sul tema dell'ambiente prosegue informando che SAB ha compiuto varie
    iniziative: 1 per il contenimento del rumore; 2 per la riduzione
    delle emissioni in atmosfera; 3 per il risparmio idrico ; 4 per la
    raccolta differenziata dei rifiuti. Per quanto riguarda il primo
    punto sono state appena rinnovate le 8 centraline per il
    monitoraggio, esiste un gruppo tecnico di lavoro con ARPA, è stata
    sollecitata una nuova procedura di decollo per diminuire i sorvoli
    sulle aree densamente popolate. Riguardo alle emissioni fa presente
    che, comunque, l'intero traffico aereo contribuisce per meno del 2%
    alle emissioni di CO2; che nel medio periodo ci si è dati
    l'obiettivo carbon neutral aderendo ad un progetto europeo
    (insieme a Malpensa) che ha un percorso di certificazione.
    Entrano i consiglieri Casadei e Mazzotti.
    Per quanto riguarda l'impatto economico mostra una slide di sintesi
    dalla quale emerge che a fronte di 5.500 addetti impiegati si ha una
    ricchezza prodotta pari a 650 milioni di euro, pari a 1,9% del PIL
    provinciale e 0,5% di quello regionale. Si è prodotto anche uno
    sviluppo dell'attività incoming per 1,3 milioni di passeggeri (circa
    il 50% degli arrivi), di cui il 62% proviene dall'estero e l'88%
    rimane in Regione. La prospettiva, sottolinea, è quella di ampliare
    il territorio (la cosiddetta catchmen area ) che può gravitare
    sull'aeroporto di Bologna, dagli attuali 10-11 a 14-15 milioni di
    abitanti. L'intermodalità appare come un fondamentale fattore di
    sviluppo e, al riguardo, ritiene necessario un collegamento veloce
    senza rottura di carico fra l'aeroporto e il sistema dell'Alta
    Velocità ferroviaria.
    Si prevedono investimenti fino a 120 milioni di euro per i prossimi
    anni agendo su attività che riguardano le infrastrutture:
    riqualificazione del terminal, ampliamento parcheggio, nuovo molo
    imbarchi, nuovi piazzali aeromobili, bunkeraggio carburanti
    centralizzato, nuovo impianto BHS, piazzola deicing.
    Richiama, infine, l'attenzione sul fatto che tutto il sistema
    aeroportuale, non solo Bologna, avrà nei prossimi anni grandi
    cambiamenti: negli assetti, nelle scelte d'investimento, nelle
    strategie. Accenna alla necessità di risorse e al problema della
    saturazione del low cost.
    Segnala il tema importante dell'attenzione sempre maggiore al
    passeggero e alla qualità dei servizi: scelta strategica già nel
    Piano industriale tradotta in fatti concreti e non semplice
    dichiarazione d'intenti.
    Il presidente ZOFFOLI ringrazia e apre la discussione.
    Il consigliere BERNARDINI chiede per quale ragione non ci sia più
    il collegamento diretto con New York.
    Il dott. BRUNINI risponde che il volo Bologna-New York non ha retto
    perché la rotta non era redditizia per le compagnie aeree. Non c'è
    attualmente la massa critica per avere un volo diretto
    intercontinentale, ci sarebbe potenzialmente ma, di fatto, si sparge
    anche sui voli attraverso gli scali di transito e di smistamento -
    hub - (Francoforte, Monaco, Parigi, Madrid). Non si tratta, precisa,
    di una scelta strategica dell'aeroporto, ma di una questione di
    fattibilità di mercato.
    Il consigliere ALESSANDRINI ringrazia per l'esauriente esposizione e
    si complimenta per gli importanti risultati economici e sociali
    raggiunti. Osserva che la strategia dell'Emilia-Romagna è quella di
    favorire una politica di integrazione degli aeroporti regionali
    fondata sull'obiettivo di utilizzare il grande potenziale dato dalla
    capacità di attirare passeggeri, sia in entrata che in uscita e che,
    in questa strategia manca la SAB. Al riguardo chiede se ci sia la
    volontà, prima di tutto da parte degli azionisti, di guardare con
    più attenzione a questa ipotesi, in qualche modo ottemperando ad una
    strategia politica regionale, oppure di puntare solo sugli ottimi
    risultati illustrati ed al possibile miglioramento degli stessi.
    La consigliera NOE' ritiene molto importante l'audizione odierna in
    quanto l'aeroporto di Bologna, al di là dei buoni risultati
    illustrati, rappresenta uno degli asset di rilievo
    dell'Emilia-Romagna. Si complimenta per l'ottima gestione del
    presidente e dello staff.
    Riguardo al riferimento alla catchmen area e al valore aggiunto
    prodotto dall'alta velocità chiede cosa possa produrre il People
    mover. Rispetto al tema introdotto dal collega Alessandrini e alla
    holding aeroportuale romagnola chiede come guardi l'aeroporto di
    Bologna a questa operazione e se pensi, in futuro, in un'ottica di
    raccordo regionale di poter essere un interlocutore con il quale
    valutare una sinergia importante. Con riferimento all'ultima parte
    dell'intervento, laddove si parlava del futuro, di grandi
    cambiamenti e della necessità di risorse, chiede cosa significhi
    maggiori risorse e se esista un progetto alternativo di quotazione
    in Borsa.
    Il consigliere FAVIA nel complimentarsi per la relazione e per
    l'eccellente lavoro del direttore generale osserva che quella
    odierna è stata una presentazione di propaganda nella quale sono
    stati evidenziati i soli punti forti e non quelli di debolezza.
    Pensa, anche, che alcuni dati non siano attendibili e, in quanto
    forniti dall'azienda stessa, andrebbero rivalutati. Solleva, in
    particolare, il grosso problema dei cambiamenti climatici e delle
    emissioni, da parte degli aerei, di gas climalteranti. Rispetto al
    Piano Europa 2020, che prevede una riduzione dei gas ad effetto
    serra, avrebbe gradito capire, per esempio, quanta CO2 immettono
    nell'ambiente tutti gli aerei in transito dall'aeroporto Marconi e
    come si pensa di affrontare effettivamente il problema della
    sostenibilità ambientale.
    Non vuole criticare il lavoro dei tecnici da un punto di vista
    aziendale, ma in questa sede politica ritiene occorra guardare la
    società nel suo insieme e quindi pensa che sulla città, e non solo,
    ci siano anche delle ricadute negative per esempio per quanto
    riguarda il rumore e le emissioni.
    Chiede, inoltre, se sia stato fatto uno studio sul turismo in
    entrata.
    Esce il consigliere Bazzoni.
    La consigliera DONINI riagganciandosi a quanto già detto dai
    colleghi Alessandrini e Noè, chiede se ci sia in prospettiva un
    interesse di SAB ad entrare nel sistema aeroportuale regionale.
    Richiama l'esperienza passata nel periodo in cui SAB ha utilizzato
    lo scalo di Forlì per risolvere il problema legato ad interventi
    strutturali su Bologna. Auspica per Forlì e Rimini una politica
    d'integrazione. Osserva che un meccanismo basato sulla concorrenza
    tra i territori favorisce solo i vettori low cost e non garantisce
    la sostenibilità complessiva del sistema.
    Il consigliere FAVIA chiede, in aggiunta, se sia ragionevolmente
    corretto pensare che gli aeroporti di Rimini e Forlì potranno
    sopravvivere al mercato.
    Riguardo al People mover ritiene ci si debba chiedere se
    quest'opera sia un'infrastruttura necessaria, fondamentale per i
    cittadini o per il sistema economico. Di fronte ad un traffico
    business saturo ed un low cost in aumento e considerato che Bologna
    è una città universitaria ritiene si debba anche valutare se non
    sia più attraente un sistema di trasporto dalla città all'aeroporto
    sfruttando l'esistente e con un investimento ridotto. Suggerisce di
    guardare anche ai servizi ferroviari metropolitani in quanto si ha
    una tratta dell'SFM, anzi due linee ferroviarie: una è la Verona -
    Bologna e una è la Modena - Bologna, che proprio davanti
    all'aeroporto Marconi si avvicinano e marciano in corsia parallela.
    La presidente GUALTIERI partendo dal tema delle analisi e della
    critica sollevata al riguardo fa presente che: noi produciamo dati,
    non siamo noi i politici . L'aeroporto di Bologna è una società per
    azioni che sta dentro a delle regole, è una società pubblica e in
    questi anni è stata fatta una governance di una società che accetta
    le regole comunitarie. In una società per azioni gli azionisti
    possono decidere che approvano un piano anziché un altro, sono loro
    che decidono gli investimenti. E' il management che ha prodotto il
    Piano industriale, ci sono stati momenti di confronto seri e
    importanti con gli azionisti e il Piano è stato portato avanti e
    prodotto dall'azienda.
    Sul piano delle analisi d'impatto precisa che non si tratta di dati
    autoprodotti, ma scaturiti da una metodologia utilizzata e adottata
    da tutti i principali aeroporti. Quando si parla dell'impatto
    economico indotto, non vuol dire che è la società aeroporto che
    produce quel valore, ma è l'indotto che crea. Dà la massima
    disponibilità nel caso ci fosse bisogno di approfondimenti, si
    tratta di dati che possono essere messi a disposizione.
    Ricorda che l'aeroporto di Bologna quando ha fatto le sue scelte era
    già dentro all'aeroporto di Forlì: c'era una situazione di perdita e
    di criticità, a livello locale cocciutamente si è andati in una
    certa direzione, le perdite erano aumentate, l'aeroporto di Bologna
    era azionista, si è azzerato il capitale in funzione delle perdite e
    Bologna ha deciso di non sottoscrivere più gli aumenti di capitale.
    Ritiene siano state fatte le scelte giuste per l'aeroporto di
    Bologna, per ottenere risultati. E' convinta che tutti quelli che
    operano in questo campo devono avere dei piani industriali
    credibili e fondamentale è la sostenibilità economica . Osserva
    che rispetto al tema regionale non ci sono state interferenze di
    Bologna e auspica che questo percorso che è stato avviato possa
    aiutare a ridefinire una sostenibilità dello sviluppo aeroportuale
    della zona. Bologna guarderà se c'è un percorso e una sostenibilità.
    Dal punto di vista dell'azienda l'approccio è quello di guardare a
    tutto e se ci sono le condizioni di mercato si devono fare delle
    operazioni industriali . Si tratta di un approccio trasparente,
    chiaro e di massima disponibilità.
    Nel Piano industriale 2008 era già previsto che a un certo punto
    dello sviluppo degli investimenti ci sarebbe stato un problema di
    equity. Al riguardo ritiene non si possa bloccare lo sviluppo di
    un'azienda solo per ragioni di assetti proprietari e di equilibri
    dentro gli assetti, così come ritiene che le privatizzazioni non
    debbano essere fatte per fare cassa e che occorre entrare nella
    logica dei piani industriali.
    I soci decideranno sia in termini di possibili, nuove relazioni con
    gli aeroporti romagnoli, di cui andranno valutati i piani
    industriali, sia sulle forme (a partire dall'eventuale entrata in
    Borsa) attraverso le quali reperire nuove risorse finanziarie.
    Sul People mover ritiene che esista un problema di intermodalità e
    negli aeroporti come quello di Bologna sia fondamentale il
    collegamento veloce. Lo ritiene un aspetto assolutamente importante
    per lo sviluppo futuro del sistema. A suo parere è necessario un
    collegamento senza rotture di carico . Ritiene indispensabili le
    infrastrutture e sollecita a prendere decisioni rapide riguardo al
    collegamento veloce con l'alta velocità, affinchè Bologna, che aveva
    un progetto all'avanguardia, non resti indietro rispetto ad altre
    realtà (per es. Milano e Venezia) che stanno andando avanti in
    questo senso.
    Escono i consiglieri Casadei e Bernardini.
    Il dott. BRUNINI interviene per integrare alcuni concetti espressi
    dalla presidente. Premesso che non è in grado di valutare se per
    quanto riguarda gli aeroporti di Forlì e Rimini sia meglio stiano
    insieme o divisi, fa osservare che in Emilia-Romagna c'è un eccesso
    infrastrutturale rispetto agli aeroporti e l'unione di queste realtà
    crede che dovrebbe portare ad una razionalizzazione o, quantomeno, a
    non peggiorare la situazione.
    Riafferma la disponibilità di SAB, previo consenso degli azionisti,
    a guardare senza pregiudizi eventuali partecipazioni al processo
    d'integrazione aeroportuale regionale, ma non solo. Come azienda
    non si è vincolati ad un bacino territoriale, ma si guarda tutto
    anche fuori Regione per valutare le opportunità. Osserva, comunque,
    che ad oggi le società aeroportuali romagnole sono in perdita e SAB
    non può rischiare di compromettere i risultati raggiunti per
    soccorrere altri. In altre parole, il Piano industriale dovrà
    dimostrare che c'è un beneficio per tutti.
    Rientrano i consiglieri Casadei e Bernardini.
    Sulla questione del People mover aggiunge che il Piano nazionale
    degli aeroporti ha evidenziato che la mancanza di collegamenti con
    l'alta velocità è il primo deficit strutturale, quindi per essere
    competitivi, occorre avere un collegamento con l'alta velocità,
    senza entrare nel merito di come questo venga fatto. Rinunciare ad
    uno strumento di competitività non è, a suo parere, conveniente.
    Sulle emissioni di CO2 precisa che il trasporto aereo nel suo
    insieme incide per meno del 2% . SAB partecipa al progetto, cui
    prima ha accennato la presidente, che ha come prima tappa la
    mappatura delle emissioni (già completata). La seconda tappa, che
    sta iniziando, prevede un piano d'interventi per gestire e ridurre
    le emissioni e la terza tappa è quella di raggiungere l'obiettivo di
    essere neutrali . Al riguardo precisa che la prima cosa su cui
    lavorare è la gestione dell'energia e, dove non sarà possibile, si
    interverrà con azioni di compensazione.
    Per quanto riguarda il turismo afferma che è stato fatto uno studio
    dal quale risulta che tendenzialmente il 50% dei passeggeri origina
    fuori dal bacino d'utenza di Bologna (incoming), di questi un'alta
    percentuale rimane in provincia. SAB ha collegato bene il territorio
    con gran parte d'Europa, la politica turistica spetta ad altri.
    La presidente GUALTIERI come esempio sul turismo informa che SAB è
    entrata (al 24%) lo scorso anno in una società per la gestione del
    terminal crocieristico di Ravenna e in questa gestione l'interesse
    dell'aeroporto è legato al fatto che ci sono collegamenti
    internazionali e questa attività di sostegno al tema crociere
    produce più passeggeri ma è anche collegato ad una strategia
    turistica integrata e più complessiva.
    Escono i consiglieri Casadei, Noè, Riva.
    Il presidente ZOFFOLI ringrazia e introduce gli oggetti successivi
    all'ordine del giorno. Fa presente che l'assessore Peri deve
    assentarsi per altri impegni istituzionali ma che occorre procedere
    alla trattazione dei provvedimenti di variazione di bilancio
    essendo, comunque, presenti i direttori generali dell'assessorato
    competente, in quanto, non in questa seduta, ma nelle successive,
    occorre esprimere parere alla Commissione Bilancio Affari generali
    ed istituzionali.
    Si procede alla trattazione degli oggetti:
    1482 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: Legge
    finanziaria regionale adottata a norma dell'art. 40 della L.R. 15
    novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l'approvazione della legge
    di assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio
    finanziario 2011 e del bilancio pluriennale 2011-2013. Primo
    provvedimento generale di variazione (delibera di Giunta n. 823 del
    13 06 11).
    (Sede consultiva - Parere alla Commissione referente Bilancio,
    Affari generali ed istituzionali)
    1483 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: Assestamento
    del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per
    l'esercizio finanziario 2011 e del bilancio pluriennale 2011-2013 a
    norma dell'art. 30 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40. Primo
    provvedimento generale di variazione (delibera di Giunta n. 824 del
    13 06 11).
    (Sede consultiva - Parere alla Commissione referente Bilancio,
    Affari generali ed istituzionali)
    Esce il consigliere Bazzoni.
    Inizia l'illustrazione l'ing. FERRECCHI del settore Reti
    infrastrutturali, logistica e sistemi di mobilità, che parte dalle
    risorse correnti. In assestamento si sono gestiti 30.000 euro di
    spese per lo svolgimento delle funzioni in materia di navigazione
    interna, in particolare risorse del capitolo 41962 che servono per
    trasformare una gestione diretta delle conche in una remotizzazione
    del servizio. Nel capitolo 41993 si sono messi a bilancio 44.556,83
    euro per la gestione della navigazione interna sulla base
    dell'intesa fra Emilia-Romagna e le regioni: Piemonte, Lombardia e
    Veneto. Dai conguagli sui costi di gestione che si fanno sempre a
    fine anno questa è la partita di rimborso che competeva alle altre
    regioni. Al capitolo 43184 ci sono 325.443,17 euro di risorse che
    servono per integrare il capitolo relativo alle compensazioni sugli
    abbonamenti intercity ed eurocity, in quanto il titolo regionale 'Mi
    muovo tutto treno' viene parzialmente cofinanziato dalla regione per
    contenere i costi che devono sostenere i pendolari. Quindi si è
    chiesta un'integrazione per adeguarsi alle spese in quanto
    effettivamente il numero di abbonati è molto alto.
    Una modifica riguarda alcuni capitoli di spesa: si sono trasferiti
    500.000 euro dal capitolo 43697 sul capitolo 43180. Si tratta
    semplicemente di una compensazione di risorse da un capitolo
    all'altro per portarle dalla ferrovia ad incrementare e qualificare
    i servizi di trasporto pubblico locale, quindi per chiudere le
    risorse necessarie sulla legge regionale n. 30 del 1998 come
    modificata dalla n. 1 del 2002.
    Sulle spese di investimento c'è la quota di 50.000 euro per
    garantire la copertura di una convenzione, in materia di navigazione
    interna, con la provincia di Ferrara per un progetto su attracchi
    fluviali e turistici. Vi sono poi 2 milioni di euro sul capitolo
    45175, che riguarda i fondi per la viabilità comunale in
    applicazione della legge regionale n. 3 del 1999 come modificata
    dalla legge regionale n. 12 del 2001. Infine sul capitolo 45177 c'è
    un milione e 950 mila euro per la sistemazione della viabilità
    provinciale di interesse regionale resasi necessaria a seguito di
    eventi eccezionali o calamitosi.
    Il presidente ZOFFOLI invita a far pervenire nei prossimi giorni
    note di sintesi relative ai capitoli di interesse per agevolare il
    lavoro dei commissari.
    Esce la consigliera Donini. Rientra la consigliera Noè.
    Il dott. COCCHI del settore Programmazione territoriale e negoziata,
    presenta la parte sempre relativa al settore dell'assessore Peri,
    che riguarda l'urbanistica e il governo del territorio e alcune voci
    che riguardano il settore dell'assessore Muzzarelli impossibilitato
    ad essere presente.
    In assestamento si sono operati alcuni semplici spostamenti tecnici.
    Si spostano alcune voci che riguardavano spese per studi e ricerche:
    100.000 euro per la realizzazione del Piano territoriale regionale e
    60.000 euro per attività relative al Piano territoriale
    paesaggistico, per l'adeguamento del quale era in corso un'attività
    con la Sovrintendenza. Queste somme non utilizzate, più
    un'integrazione di 200.000 euro del bilancio, vengono allocate per
    due attività: 60.000 euro di contributi per la realizzazione di
    alcuni progetti puntuali di valorizzazione paesaggistica per quanto
    riguarda le politiche di tutela del paesaggio, che viene
    rifinanziata con le nuove risorse e con la quota che si sposta dal
    piano territoriale; ed una che prevede 300.000 euro a favore degli
    enti locali riuniti in forme associative per la formazione di
    strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica di rango
    sovracomunale.
    Per quanto riguarda invece il settore di riferimento per l'assessore
    Muzzarelli nella parte di spesa corrente per continuità si chiedono
    325.000 euro per finanziare un'attività della società Nuova Quasco
    per uno studio complessivo. In virtù delle convenzioni stipulate da
    RER d'intesa con le regioni Campania e Basilicata, Nuova Quasco
    fornisce il modello dati SITAR della nostra regione ed il modello di
    funzionamento dell'osservatorio dei contratti pubblici, per
    ottemperare all'obbligo di avere aggiornato ed adeguato uno
    strumento di censimento e governo ai fini nazionali e comunitari.
    Quindi in una logica di federalismo solidale, l'amministrazione
    dell'Emilia-Romagna incarica formalmente la società Nuova Quasco di
    svolgere un servizio che consiste nel mettere a disposizione di
    altri soggetti il pacchetto software per il sistema di monitoraggio
    della RER dando assistenza tecnica alle altre regioni che poi
    remunerano pari importo alla stessa regione, salvo alcune spese di
    manutenzione, adeguamento e perfezionamento dei sistemi informatici.
    La società Nuova Quasco non è autorizzata a fare attività economica
    o a fare attività diretta con altri soggetti che non sia
    l'Emilia-Romagna. L'Osservatorio dei lavori pubblici costa per il
    nostro territorio complessivamente circa 450.000 euro, qui si da la
    disponibilità e si presta il software che poi dovrà essere
    implementato, caricato e realizzato da parte di quei soggetti
    territoriali. Quindi l'Emilia-Romagna mette a disposizione Know-how
    di natura pubblica attraverso una società in house. Si tratta in
    realtà di una partita di giro in quanto si ha ovviamente la somma
    in uscita a favore di Nuova Quasco, mentre l'amministrazione
    regionale in virtù della convenzione con questi soggetti, ha il
    rientro diretto di queste somme sul proprio bilancio e non su quello
    di Nuova Quasco.
    Analogamente sempre per la spesa corrente c'è un contributo di
    26.000 euro all' associazione federale delle Regioni e delle
    Province autonome ITACA (Istituto per l'innovazione e trasparenza
    degli appalti e la compatibilità ambientale), per specifici progetti
    di interesse in materia di appalti e politiche di carattere
    infrastrutturale cofinanziati dalle amministrazioni regionali.
    Infine vi è la richiesta di 40.000 euro, che riguarda un progetto
    portato avanti con INAIL in base alla legge regionale n. 2 del 2009
    sulla sicurezza del lavoro nei cantieri, per la percezione del
    rischio attraverso il monitoraggio e il controllo della regolarità
    complessiva delle forme di assicurazione di natura sociale di tutti
    i soggetti che operano e lavorano all'interno dei cantieri.
    In merito alla spesa per investimenti ci sono alcuni spostamenti fra
    capitoli per la piena operatività di varie risorse: 23 milioni e
    400.000 vengono tolti dal capitolo 32030. Ricorda che c'è un
    programma aperto, si stanno istruendo le domande per quanto riguarda
    il programma regionale di edilizia residenziale sociale, dove il
    numero delle domande pervenute è molto più importante rispetto a
    quello che ci si aspettava: infatti a fronte di uno stanziamento che
    era di 30 milioni di euro sono arrivate richieste per poco meno di
    300 milioni. Per cui vengono spostati 20 milioni di euro come
    risorse atte ad incrementare il capitolo su cui sta agendo quel
    ruolo e un accantonamento di 3 milioni per l'aggiornamento della
    legge sulle politiche abitative. Informa che si sta facendo un
    processo di sensibilizzazione e di verifica sull'attuazione della
    legge regionale n. 24 del 2001, all'interno del quale si tende a
    valorizzare l'istituto della garanzia fra soggetti privati in quanto
    le condizioni per l'affitto sono sempre meno agevolate da un sistema
    che vede l'affitto, e conseguentemente lo sfratto per morosità, come
    causa principale di contenzioso all'interno del sistema delle
    locazioni. Informa che il processo in corso va nella direzione di
    creare le condizioni per favorire fondi di garanzia che possano
    meglio regolamentare il rapporto ed agevolare il ripristinarsi di un
    clima di fiducia fra i soggetti.
    La situazione attuale è che molto spesso per paura di quello che
    potrà accadere, soprattutto per le famiglie monoreddito, in
    condizioni di potenziale criticità, al cessare dei contratti di
    affitto questi non vengano rinnovati. Si determina quindi un
    incremento nel comparto di alloggi non utilizzati pur a fronte di
    una domanda che invece esiste ed è molto importante. Quindi con
    questo accantonamento all'interno della legge si pensa di poter
    rafforzare questo meccanismo fra i soggetti.
    L'altro spostamento tecnico è di 2 milioni e 600.000 euro dal
    capitolo 32025 al 32009. Si tratta di capitoli sostanzialmente
    analoghi, sono diversi i soggetti beneficiari: in un caso soggetti
    pubblici, nell'altro soggetti privati, per la realizzazione di
    interventi di ERP.
    Nei bandi si è aperta la possibilità di partecipare tanto a soggetti
    privati che a soggetti pubblici, lo spostamento serve perché sulla
    base degli esiti si sta cercando di trovarsi nelle condizioni per
    poter equilibrare e onorare al meglio le categorie beneficiarie di
    queste risorse.
    Vi è infine lo spostamenti tecnico di 10.000 euro che riguarda
    meccanismi sugli illeciti edilizi.
    Farà pervenire una nota di sintesi sui capitoli di interesse.
    Rientrano i consiglieri Bazzoni e Casadei.
    La consigliera MARANI interviene per quanto riguarda le risorse che
    verrebbero messe a disposizione in relazione all'introduzione di
    elementi che oggi non sono contenuti nella legge 24 e che ne
    comporterebbero una modifica, quali per esempio, come veniva detto
    dal direttore, un fondo di garanzia per quanto riguarda misure di
    tutela dei proprietari in caso di situazioni di morosità e sfratti.
    Osserva che questo non è uno spostamento di carattere tecnico, ma di
    fatto è una scelta, quella di istituire un fondo che non esisteva su
    una questione che riguarda una modifica normativa. Probabilmente la
    preoccupazione è quella di non essere nella condizione di potere poi
    a modifica di legge approvata avere le coperture finanziarie
    necessarie. Ritiene che si sia di fronte ad una nuova voce che
    meriterebbe di essere meglio approfondita; capisce che vi sia
    l'esigenza di accelerare poi l' applicazione delle modifiche della
    legge, crede però che rispetto alle altre voci illustrate questo
    abbia un significato diverso.
    Il consigliere FAVIA chiede se nelle tabelle che forniranno le
    direzioni sia possibile evidenziare anche gli articoli della legge
    finanziaria per assessorato di riferimento, per individuare meglio
    quello di cui si sta parlando. Chiede al presidente quale sarà
    l'iter.
    Il presidente ZOFFOLI informa che oggi non si deve esprimere alcun
    voto e che ci sarà sicuramente un'altra seduta per avere il quadro
    completo delle variazioni di bilancio per parti di competenza,
    considerato che la commissione si rapporta con quattro assessorati,
    prima che la commissione esprima il proprio parere.
    Il consigliere FAVIA chiede se sia possibile ridiscutere di mobilità
    e urbanistica con l'assessore presente considerato che per il
    protrarsi dell'audizione ora non lo è più.
    Il presidente ZOFFOLI premette che la commissione deve dare un
    parere alla commissione Bilancio che svolge l'esame referente,
    compatibilmente coi termini assegnati, i materiali, le scadenze e la
    programmazione dell'Aula, per cui raccoglie le indicazioni e
    verificherà la possibilità di un altro passaggio, mantenendo la
    consapevolezza che si lavora all'interno di tempi che non dipendono
    solo da questa commissione.
    Informa che gran parte della prossima seduta sarà dedicata al Piano
    di azione ambientale e alla all'assestamento di bilancio relativo ai
    settori ambiente e protezione civile.
    Esce il consigliere Mandini.
    Il dott. COCCHI risponde affermativamente alla richiesta di fornire
    materiale in condizioni di leggibilità operativa. Precisa di aver
    parlato di semplice tecnicismo riguardo all'accantonamento
    potenzialmente utilizzabile in quanto la data di assestamento è
    quella attuale e l'operatività di un dibattito reale per un processo
    di modifica della legge 24, che nel merito coinvolga l'Assemblea,
    presumibilmente avverrà nella seconda parte dell'anno. Per cui si
    tratta di un accantonamento da considerare come una possibilità che
    sarà conseguente solo ad un atto legislativo; è creare le condizioni
    per potere operare all'interno di quello strumento.
    La seduta termina alle ore 12.20.
    Approvato nella seduta del 7 luglio 2011.
    La Segretaria Il Presidente
    Samuela Fiorini Damiano Zoffoli
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