Verbale n. 32
Seduta del 25 settembre 2012
Il giorno 25 settembre 2012 alle ore 14,30 si è riunita presso la sede dell’Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione Bilancio, Affari generali ed istituzionali, convocata con nota prot. n. 35585 del 20 settembre 2012.
Partecipano alla seduta i Consiglieri:
Cognome e nome |
Qualifica |
Gruppo |
Voto |
|
LOMBARDI Marco |
Presidente |
PDL - Popolo della Libertà |
5 |
presente |
FILIPPI Fabio |
Vicepresidente |
PDL - Popolo della Libertà |
1 |
presente |
VECCHI Luciano |
Vicepresidente |
Partito Democratico |
4 |
presente |
BARBATI Liana |
Componente |
Italia dei Valori - Lista Di Pietro |
3 |
presente |
BARBIERI Marco |
Componente |
Partito Democratico |
2 |
presente |
BIGNAMI Galeazzo |
Componente |
PDL - Popolo della Libertà |
3 |
presente |
BONACCINI Stefano |
Componente |
Partito Democratico |
2 |
assente |
CAVALLI Stefano |
Componente |
Lega Nord Padania Emilia e Romagna |
1 |
presente |
DEFRANCESCHI Andrea |
Componente |
Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it |
2 |
presente |
FERRARI Gabriele |
Componente |
Partito Democratico |
2 |
presente |
MANFREDINI Mauro |
Componente |
Lega Nord Padania Emilia e Romagna |
3 |
assente |
MAZZOTTI Mario |
Componente |
Partito Democratico |
2 |
presente |
MEO Gabriella |
Componente |
Sinistra Ecologia Libertà - Idee Verdi |
2 |
presente |
MONARI Marco |
Componente |
Partito Democratico |
3 |
presente |
MONTANARI Roberto |
Componente |
Partito Democratico |
2 |
presente |
MORICONI Rita |
Componente |
Partito Democratico |
2 |
assente |
MUMOLO Antonio |
Componente |
Partito Democratico |
2 |
presente |
NOE’ Silvia |
Componente |
UDC - Unione di Centro |
1 |
assente |
PARIANI Anna |
Componente |
Partito Democratico |
3 |
presente |
POLLASTRI Andrea |
Componente |
PDL - Popolo della Libertà |
2 |
presente |
RIVA Matteo |
Componente |
Gruppo Misto |
1 |
assente |
SCONCIAFORNI Roberto |
Componente |
Federazione della Sinistra |
2 |
presente |
Il consigliere Andrea LEONI sostituisce il consigliere Bignami e il consigliere Giuseppe PARUOLO sostituisce la consigliera Moriconi
Hanno partecipato ai lavori della Commissione: Cesari (Resp. Serv. Sistema informativo - informatico regionale), Paron (Resp. Serv. Innovazione e Semplificazione amministrativa), Bernardo e De Giorgi (Serv. Innovazione e Semplificazione amministrativa), Ramenghi (Serv. Affari legislativi e qualità dei processi normativi), Masetti (Serv. Legislativo e qualità della legislazione), Veronese (Resp. Coordinamento Commissioni assembleari), Scandaletti (Serv. Informazione e comunicazione istituzionale A.L.)
Presiede la seduta: Marco Lombardi
Assiste la Segretaria: Claudia Cattoli
Resocontista: Maria Giovanna Mengozzi
Il presidente LOMBARDI dichiara aperta la seduta.
Sono presenti i consiglieri Barbati, Barbieri, Cavalli, Defranceschi, Ferrari, Leoni, Monari, Montanari, Pariani, Paruolo, Pollastri, Sconciaforni, Vecchi.
2996 - Documento del Tavolo permanente per la semplificazione in preparazione della sessione per la semplificazione 2012 (L.R. n. 18/2011)
Il presidente LOMBARDI introduce la seduta conclusiva della sessione per la semplificazione, ricordando che la Commissione è chiamata ad approvare la relazione per l’Aula (di cui è relatore), nonché a conferire il mandato per la presentazione di una proposta di risoluzione all’Assemblea legislativa. In merito ai contenuti della relazione, chiarisce che essa riassume il percorso seguito e le indicazioni emerse in seno al Tavolo permanente per la semplificazione, partendo dalla considerazione che, secondo quanto emerge da un dossier della Presidenza del Consiglio dei Ministri, gli oneri amministrativi a carico delle imprese corrispondo al 4,6% del PIL, ovvero a circa 70 miliardi di euro all’anno ed evidenziando che l’Unione Europea ha indicato agli Stati membri la necessità di ridurre tali oneri del 25%, già entro il 2012.
In questo contesto si inserisce la legge regionale n. 18 del 2011, che ha introdotto una serie di principi innovativi, tra cui la responsabilità dirigenziale o la restituzione degli oneri istruttori soggetti a pagamento in caso di mancato rispetto dei termini di conclusione del procedimento. La stessa legge regionale 18 impegna Regione ed Enti locali ad assicurare l’uniforme applicazione sull’intero territorio regionale delle procedure amministrative di rispettiva competenza, recependo così le istanze provenienti da associazioni e categorie che lamentano i diversi orientamenti interpretativi tra un territorio e l’altro. Prevede inoltre il divieto di introdurre nuovi oneri se contestualmente non ne vengano eliminati altri di pari impatto per i destinatari delle norme, nonché il divieto di richiedere al soggetto istante, nei procedimenti di competenza regionale, atti, documenti o informazioni già in possesso dell’amministrazione.
La relazione pone in luce come il processo di semplificazione in atto a livello regionale si inserisca a pieno titolo all’interno dell’analogo percorso avviato in ambito nazionale, ove sono stati istituiti un Tavolo istituzionale per la semplificazione e un Comitato paritetico per la misurazione e la riduzione degli oneri amministrativi a carico di cittadini e imprese. A suo parere, era importante sottolineare l’importanza della legge regionale di semplificazione, frutto dell’iniziativa legislativa della Giunta e degli emendamenti approvati in Commissione e in Aula su sollecitazione delle associazioni di categoria; si tratta, infatti, di una legge condivisa e votata all’unanimità dall’Assemblea legislativa, che recepisce i suggerimenti provenienti dai relativi destinatari finali.
L’articolo 1 della legge regionale n. 18 elenca le finalità con essa perseguite, ovvero: sviluppare la qualità degli atti normativi; conseguire concreti risultati di semplificazione dei procedimenti amministrativi; sviluppare la semplificazione degli assetti organizzativi per ridurre la spesa pubblica; dare piena esplicazione al principio di sussidiarietà; garantire la maggiore semplicità possibile nei rapporti tra cittadini, imprese e istituzioni; promuovere la più ampia informatizzazione dei procedimenti.
Evidenzia che in occasione della sessione per la semplificazione l’Assemblea legislativa esaminerà le risultanze del lavoro svolto dal Tavolo permanente e, sulla base di quanto emerso anche nelle Commissioni consultive, i cui pareri sono stati recepiti dalla relazione della Commissioni I referente, dovrà fornire prospettive immediatamente percepibili da cittadini e imprese come elementi di semplificazione.
Il documento elaborato dal Tavolo permanente per la semplificazione è molto corposo e ciò si spiega, come rilevato dalla relazione, alla luce della necessità di effettuare preliminarmente una ricognizione dello stato dell’arte dei procedimenti amministrativi nell’attuale complesso contesto normativo. Il documento del Tavolo, che scaturisce da una stretta collaborazione tra la componente pubblica e privata e locale, contiene peraltro novità di assoluto interesse, immediatamente e concretamente percettibili. Segnala che i procedimenti amministrativi regionali censiti in vista della sessione per la semplificazione ammontano a circa 800, conseguentemente il processo di semplificazione avrà ad oggetto una vasta aera di funzioni.
Entrano i consiglieri Bonaccini, Filippi e Mumolo.
La Commissione I referente e le Commissioni consultive hanno approfondito il documento del Tavolo nel corso di otto sedute, evidenziando, da un punto di vista generale, la necessità di nuovi strumenti di governance, tenuto conto che i principi contenuti nella legge regionale abbisognano di recepimento nell’ambito della burocrazia locale, e inoltre l’importanza di adottare buone leggi, ma soprattutto di seguirne ex post l’applicazione concreta. Le Commissioni hanno quindi esaminato le linee d’azione individuate dal Tavolo, affrontando i temi dell’informatizzazione delle procedure attraverso un sistema di interconnessione telematica della pubblica amministrazione regionale e locale, della rilevazione dei procedimenti amministrativi regionali, dell’applicazione costante delle metodologie di valutazione dell’impatto della regolamentazione, della misurazione degli oneri amministrativi, dell’archivio delle migliori pratiche amministrative e delle misure di semplificazione nel settore edilizio.
Più specificamente, la Commissione VI Statuto e Regolamento ha sottolineato l’importanza di valorizzare la qualità degli atti normativi, segnalando conseguentemente la necessità di applicare più proficuamente le tecniche di incremento della qualità normativa come l’Analisi Tecnica della Normazione e la Valutazione e l’Analisi di Impatto della regolamentazione.
La Commissione III Territorio e Ambiente e Mobilità ha suggerito l’adozione entro il mese di ottobre di una legge per accelerare/semplificare le procedure urbanistico-edilizie relative alla fase di ricostruzione post-terremoto, auspicato una accelerazione del progetto S.I.ED.ER. per consentire la gestione automatizzata delle pratiche edilizie e la trasmissione telematica dei relativi dati, richiamato la necessità di una revisione della legge regionale n. 18 del 2008 “Norme per la riduzione del rischi sismico” e della legge regionale n. 20 del 2000 “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio” e indicato importanti novità tese a rivedere la competenza delle Commissioni per la qualità architettonica e del paesaggi.
La Commissione II Politiche Economiche ha sottolineato l’importanza di implementare l’informatizzazione dei procedimenti amministrativi e la interoperabilità delle pubbliche amministrazioni, condividendo la necessità di creare una rete di Pubbliche Amministrazioni interconnesse e quindi unitarie agli occhi delle imprese, nonché valutato con particolare favore il progetto di dematerializzazione del DURC che dovrà essere acquisito in forma digitale e la decertificazione realizzata attraverso l’anagrafe delle imprese denominata PARIX.
Entrano i consiglieri Mazzotti e Meo.
Il consigliere PARUOLO esprime il suo apprezzamento per il lavoro svolto, auspicando ciò nondimeno che i temi della semplificazione e dell’informatizzazione della pubblica amministrazione vengano affrontati in un’ottica più ampia. Ad esempio, in ambito sanitario sono stati raggiunti importanti risultati sotto il profilo dell’informatizzazione, con l’introduzione delle TAC, in quanto si è fornito ai medici uno strumento in grado di realizzare una radiografia tridimensionale molto dettagliata, senza però alterare l’organizzazione del lavoro. Ritiene non sia un caso che tutte le iniziative di semplificazione e innovazione hanno successo ove non modifichino l’organizzazione del lavoro, offrendo semplicemente strumenti più efficaci per svolgere le mansioni di sempre. A suo parere, invece, pensare che sia sufficiente fotografare l’organizzazione attuale e introdurre strumenti informatici nelle procedure vigenti, senza cogliere l’occasione per svolgere un completo ripensamento tanto dell’organizzazione quanto dei procedimenti, significa sottovalutare le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie. Ragionando sempre sull’ambito sanitario, rileva come molto più complessa sia l’introduzione di un fascicolo sanitario elettronico, a cui gli stessi medici oppongono resistenza.
In tale contesto valuta positivamente il documento del Tavolo nella parte in cui ricostruisce lo stato dell’arte, individuando le possibili azioni di semplificazione dei meccanismi di funzionamento del sistema, ma considera altresì essenziale che la Regione sia consapevole di avere a disposizione potenzialità molto più vaste e inizi a ragionare su come organizzarsi diversamente grazie agli strumenti oggi a disposizione.
Considera il tema delle anagrafi, oggetto di una normativa nazionale e di competenze regionali e locali, di centrale importanza, ricordando l’infausto esito del progetto di introduzione della carta di identità elettronica, che in ben tredici anni, corrispondenti al ciclo di vita di un’innovazione tecnologica, non si è riusciti a portare a compimento.
Concludendo, ritiene che per l’Emilia-Romagna ripensare complessivamente ai procedimenti regionali in un’ottica di semplificazione rappresenti una sfida, sfida che non può peraltro essere delegata ai tecnici, tenuto conto che non esiste un’unica visione sul percorso di semplificazione da intraprendere. Occorre, in definitiva, che la Regione assuma scelte adeguate alle sfide dei tempi, al fine di garantire a cittadini e imprese benefici in termini di efficacia, efficienza ed economicità.
Esce il consigliere Sconciaforni.
Il presidente LOMBARDI osserva che i suggerimenti del consigliere Paruolo sono stati recepiti dal parere della Commissione III e dalla bozza di risoluzione (distribuita in seduta.
Il consigliere VECCHI esprime il suo apprezzamento per il lavoro svolto, in quanto il documento del Tavolo, la relazione e la bozza di risoluzione costituiscono strumenti utili e coerenti con le finalità della legge regionale n. 18 del 2011.
Il presidente LOMBARDI invita la Commissione ad esprimersi sulla relazione per la sessione di semplificazione.
La Commissione approva la relazione con 40 voti a favore (PD, IDV, SEL-V, PDL), nessun contrario, 3 astenuti (LN, M5S). (v. allegato 1)
La Commissione all’unanimità dei presenti conferisce mandato al presidente della Commissione, ai sensi dell’articolo 107, comma 2, del Regolamento interno, per la presentazione della risoluzione all’Assemblea legislativa.
La seduta termina alle ore 15.10.
Approvato nella seduta del 16 ottobre 2012.
La Segretaria |
Il Presidente |
Claudia Cattoli |
Marco Lombardi |
All.1
Regione Emilia-Romagna
IX Legislatura
Assemblea Legislativa
I Commissione Permanente
"Bilancio, Affari generali ed istituzionali"
Oggetto 2996 - Documento del Tavolo permanente per la semplificazione in preparazione della sessione per la semplificazione 2012 (L.R. n. 18/2011)
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE “BILANCIO, AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI” PER LA SESSIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE 2012, AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 DELLA LEGGE REGIONALE N. 18 DEL 2011
approvata nella seduta del 25 settembre 2012
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE “BILANCIO, AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI” PER LA SESSIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE 2012, AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 DELLA LEGGE REGIONALE N. 18 DEL 2011
Relatore presidente Marco Lombardi
Colleghi,
un Dossier della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha stimato gli oneri amministrativi a carico delle imprese pari al 4,6% del PIL corrispondente a circa 70 miliardi di euro all’anno.
L’Unione Europea da parte sua, conscia del freno che tali oneri portano alla crescita economica, ha indicato agli Stati membri la necessità di ridurli del 25 % già entro il 2012.
Con la Legge Regionale n. 18 del 2011, abbiamo tentato di incidere, sul tema ed a mio avviso, oltre a procedure di valutazione e misurazione degli oneri, importanti per ridurre il peso della burocrazia pubblica, abbiamo anche introdotto alcuni principi innovativi la cui portata non mi pare sia stata ancora completamente colta dall’opinione pubblica.
Per dare certezza ai tempi di conclusione di un procedimento amministrativo, e responsabilizzare la burocrazia pubblica, si è ad esempio previsto che “la mancata emanazione del provvedimento nei tempi previsti è elemento utile ai fini della valutazione delle responsabilità dirigenziali, secondo quanto previsto dalla legge n. 241/1990.
“Nei procedimenti amministrativi soggetti al pagamento di oneri istruttori a carico dell’interessato, sono previste modalità volte a garantirne la parziale restituzione, qualora il procedimento si concluda oltre il termine previsto per fatto imputabile all’Amministrazione”.
“La Regione e gli Enti Locali assicurano l’uniforme applicazione su tutto il territorio regionale,delle procedure amministrative di rispettiva competenza”.
“Per i nuovi provvedimenti, viene previsto il divieto di introdurre nuovi oneri se contestualmente non ne vengano eliminati altri di pari impatto per i destinatari delle norme”.
“Nei procedimenti amministrativi di competenza della Regione, al soggetto proponente l’istanza, non possono essere richiesti atti, documenti o informazioni già in possesso dell’amministrazione regionale”.
Ovviamente, tutti questi principi previsti nella Legge n.18, devono trovare puntuale applicazione in futuro, ma devono anche essere applicati ai procedimenti vigenti modificandone le procedure ed eventualmente emendando la normativa di riferimento.
Questo è il compito della Sessione di semplificazione che ci accingiamo a celebrare.
La nostra attività di oggi, è bene ricordare, si inserisce a pieno titolo all’interno di un percorso governativo che prevede appunto tre centri istituzionali di azione previsti in materia, e cioè:
il Tavolo Permanente per la Semplificazione previsto a livello nazionale;
il Tavolo Istituzionale per la Semplificazione previsto a livello Regionale;
il Comitato Paritetico per la misurazione e la riduzione degli oneri amministrativi a livello nazionale.
Per quanto riguarda noi, l’occasione offertaci dall’Art.lo 5 (e 12) della Legge Regionale 18/2011, che prevede appunto la tenuta di una apposita sessione consiliare dedicata alla semplificazione, non va però valutata semplicisticamente come la necessità di corrispondere ad una disposizione di legge, ma come una formidabile occasione per dare ulteriore senso alla nostra attività di Consiglieri, contribuendo a ridare dignità alla attività politica, dimostrando concretamente di agevolare la vita dei cittadini e delle imprese della nostra regione.
L’esigenza di trasparenza e di semplificazione dei procedimenti burocratici sedimentati nel tempo, e la richiesta di alleggerire il più possibile il peso della burocrazia sono sentimenti talmente radicati nella società di oggi, da costituire un elemento fondamentale della vita civile e ed un fattore di competitività per le nostre aziende.
La Legge Regionale 18 che mira alla semplificazione del sistema amministrativo regionale e locale, deve per questo costituire un motivo di vanto per l’intera Assemblea Legislativa.
Se è vero infatti che va riconosciuta alla Giunta l’iniziativa legislativa in questa materia, è altrettanto vero che il contributo dato dall’Assemblea e segnatamente da ogni Gruppo Consiliare, è stato fondamentale per arrivare ad un testo finale ampiamente condiviso da tutte le componenti sociali del nostro territorio regionale.
Ed a tal proposito, colgo l’occasione della sessione odierna per spingere anche i rappresentanti regionali delle categorie economiche che partecipano al Tavolo Permanente, a diffondere maggiormente sul territorio l’esito di questo lavoro a cui anche loro hanno contribuito, dando ai propri associati la possibilità di conoscere ogni novità della legge e quindi di pretendere dalle pubbliche amministrazioni anche periferiche il rispetto delle norme introdotte.
Stiamo quindi parlando di una legge utile e condivisa che produrrà, in base anche al nostro impegno futuro, notevoli risultati positivi e tangibili.
A tal proposito, mi permetto rammentare all’Aula le finalità che la L.R. 18/2011 si propone all’art. 1:
a) Sviluppare la qualità degli atti normativi
b) Conseguire concreti risultati di semplificazione dei procedimenti amministrativi
c) Sviluppare la semplificazione degli assetti organizzativi per ridurre la spesa pubblica
d) Dare piena esplicazione al principio di sussidiarietà
e) Garantire la maggiore semplicità possibile nei rapporti tra cittadini, imprese e istituzioni
f) Promuovere la più ampia informatizzazione dei procedimenti
Elemento qualificante della Legge è infine l’istituzione del Tavolo permanente per la semplificazione supportato dal Nucleo tecnico per la semplificazione, che ha il compito di formulare proposte volte al superamento delle criticità rilevate, sottoponendole alla valutazione dell’Assemblea nel corso della Sessione di Semplificazione.
Oggi siamo quindi qui per dare corso, per la prima volta, a questa previsione normativa ed è bene chiarire qual è il nostro campo d’azione e la nostra possibilità di incidere perché a me pare che questa abbia una notevole connotazione sia quantitativa che qualitativa, nell’interesse dei destinatari finali della burocrazia pubblica.
Il nostro compito in questa sede è espressamente quello di :
Esaminare gli esiti dell’attività di analisi e valutazione permanente dei procedimenti amministrativi
Valutare le proposte del Nucleo tecnico e del Tavolo permanente sulla semplificazione
Adottare le eventuali misure legislative che risultino necessarie
Siccome però la politica come tutte le attività umane, va inserita nel contesto attuale, la nostra opera deve tener conto della particolare sensibilità con cui l’opinione pubblica affronta oggi l’eccesso di burocrazia e conseguentemente l’esigenza di semplificazione, per cui la nostra attività dovrà immediatamente dare l’idea all’esterno di non essere teorica ma concreta e di dare risposte magari limitate nel numero ma di immediata percezione per i destinatari finali, perché credo nessuno di noi vorrà assumersi la responsabilità di aumentare la diffusa percezione di una politica inutile quando non dannosa, provando viceversa ad offrire un contributo al recupero di credibilità e di dignità della politica.
Entrando nel merito dei contenuti della Sessione di semplificazione, va immediatamente notato come l’attività del Tavolo permanente e del Nucleo tecnico sia stata corposa e proficua, con la parte per così dire “privata” molto attiva nell’individuare le criticità e la parte così detta “pubblica” molto attenta nello schematizzare le procedure individuate, in modo da poter valutare con attenzione le possibilità di superamento di queste criticità.
A tal proposito, va detto con chiarezza,in questo contesto, che nel nostro Paese, semplificare è molto complicato.
Passatemi questo ossimoro, ma se è vero che i cittadini e le imprese devono vedere e valutare solo l’esito finale della nostra attività di semplificazione, è altrettanto vero che il nostro lavoro di semplificazione presuppone una precisa conoscenza delle procedure e dei procedimenti concreti, una attenta valutazione delle norme a tutela dei vari interessi in campo ed una grande capacità di trovare le soluzioni praticabili.
Quali sono quindi le proposte oggetto di questa sessione di semplificazione?
Come premessa si deve necessariamente tener conto del fatto che risulta indispensabile da parte della Regione, sviluppare strumenti di “governance” più appropriati per consentirle, sul tema, un’efficace funzione di coordinamento su tutto il territorio regionale tesa a diffondere buone prassi di semplificazione e univocità di comportamenti ed interpretazioni amministrativi.
A tal proposito, si può senza dubbio condividere la considerazione emersa nel Tavolo Permanente per la Semplificazione, secondo cui, è ormai evidente che non tutti i problemi che determinano un carico ingiustificato di attività amministrativa abbiano origine normativa, per cui si possono trovare soluzione in interventi di tipo anche non legislativo, ma che incidano sulla distorta applicazione delle norme, e nelle prassi spesso ingiustificatamente dilatorie delle singole amministrazioni.
Gli ambiti prioritari di intervento,emersi dal Tavolo permanente, possono essere suddivisi in due categorie, una di natura trasversale e l’altra con caratteristiche più puntuali.
Appartengono alla prima categoria i seguenti ambiti:
1) informatizzazione delle procedure e degli atti attraverso la creazione di un sistema di interconnessione telematica di tutta la Pubblica Amministrazione
2) rilevazione dei procedimenti amministrativi regionali (che sono circa 800)
3) applicazione costante delle metodologie di valutazione dell’impatto e delle ricadute concrete dei provvedimenti assunte dalle Amministrazioni
4) misurazione degli oneri amministrativi (MOA)
5) data base delle migliori pratiche amministrative
6) misure nel settore edilizio
Le aree con caratteristiche più puntuali sono quelle emerse nel Tavolo permanente su istanza delle Associazioni di categoria che propongono di intervenire su 7 aree tematiche: sismica ed urbanistica, edilizia e governo del territorio, ambiente, lavoro e welfare, finanziamenti ed incentivi, sanità, trasporto merci.
È appena il caso di ricordare in questa sede che la prima linea di azione a suo tempo individuata ed afferente la semplificazione normativa ed amministrativa della procedura di autorizzazione sismica, ha dovuto subire una brusca sospensione in ragione dei gravi eventi del 20 e 29 maggio.
L’Assemblea è quindi chiamata a prendere atto di un lavoro svolto, che può essere assunto come base di partenza per le sue determinazioni, determinazioni che però possono essere anche originali ed “innovative” rispetto al quadro consegnato dai lavori della Giunta e del Tavolo Permanente.
A tal proposito,ricordo per sommi capi il tenore dei pareri licenziati nelle varie commissioni consultive in relazione al documento finale del Tavolo Permanente :
La VI Commissione - Statuto e Regolamento (seduta del 12 /9) ha ritenuto di sottolineare l’importanza di valorizzare la qualità degli atti normativi e conseguentemente ha segnalare la necessità di applicare più proficuamente le tecniche di incremento della qualità normativa come l’Analisi Tecnica della Normazione e la Valutazione e l’Analisi di Impatto della regolamentazione.
La III Commissione - Territorio Ambiente Mobilità (seduta del 11/9) affrontando il tema di sua competenza relativo alla semplificazione nel settore edilizio, ha proposto interventi importanti ed immediatamente praticabili.
Suggerisce ad esempio che, entro il mese di ottobre venga adottata una legge per accelerare/semplificare le procedure urbanistico-edilizie relative alla fase di ricostruzione post-terremoto ed ha auspicato una accelerazione del progetto S.I.ED.ER. per consentire la gestione automatizzata delle pratiche edilizie e la trasmissione telematiche dei relativi dati.
Richiama la necessità di una revisione della Legge regionale 18/2008 “Norme per la riduzione del rischi sismico” e della Legge regionale 20/2000 “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio”.
Indica importanti novità tese a rivedere la competenza delle Commissioni per la qualità architettonica e del paesaggi, invita ad allargare la portata del silenzio assenso e propone un intervento per quanto riguarda la proroga dei titoli edilizi.
La II Commissione - Politiche Economiche, nei suoi lavori ha sottolineato l’importanza di implementare l’informatizzazione dei procedimenti amministrativi a la interoperabilità delle pubbliche amministrazioni, condividendo in particolare la necessità di creare una rete di Pubbliche Amministrazioni interconnesse e quindi unitarie agli occhi delle imprese. La Commissione ha inoltre valutato con particolare favore il progetto di dematerializzazione del DURC che dovrà essere acquisito in forma digitale e la decertificazione realizzata attraverso l’anagrafe delle imprese denominata PARIX, suggerendo infine di procedere alla stima specifica dei costi anche dei procedimenti esclusivamente regionali.
In conclusione, vorrei richiamare l’attenzione di tutti voi sul fatto che la Sessione di oggi è un ulteriore importante passo in avanti per dare contenuto al nostro mandato di Consiglieri Regionali svolgendo un lavoro utile per migliorare la vita dei nostri cittadini e delle nostre imprese.
Sul fatto che in questa seduta faremo qualcosa di utile non ho dubbi, ma se saremo anche capaci di produrre un risultato facilmente ed immediatamente percepibile dai destinatari finali della nostra azione avremo reso pure un grande servizio alla Politica rendendone evidenti i suoi aspetti più positivi e più nobili.
Atti assembleari |
IX Legislatura |
Commissioni |
Documenti - Progetti di legge e di regolamento Provvedimenti e relazioni di competenza dell’Assemblea Legislativa |
All. 2
Regione Emilia-Romagna
IX Legislatura
Assemblea Legislativa
OGG. 3209
I Commissione Permanente
"Bilancio Affari generali ed istituzionali"
Risoluzione proposta dal Presidente Lombardi
su mandato della I Commissione
INDIRIZZI RELATIVI ALLA PRIMA SESSIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE (ANNO 2012), AI SENSI DELL’ARTICOLO 5 DELLA LEGGE REGIONALE 7 DICEMBRE 2011, N. 18
OGGETTO: Risoluzione proposta dal Presidente Lombardi su mandato della I Commissione: Indirizzi relativi alla prima Sessione per la semplificazione (anno 2012), ai sensi dell’articolo 5 della legge regionale 7 dicembre 2011, n. 18
L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA
Visto l’articolo 61, comma 4, dello Statuto regionale e l’articolo 5 della legge regionale n. 18 del 2011;
preso atto del percorso di attuazione della legge n. 18 del 2011, caratterizzato in questa prima fase di avvio e condivisione del metodo:
- dalla costituzione e insediamento del Tavolo permanente a cui partecipano la componente pubblica regionale e locale, le organizzazioni imprenditoriali e sindacali del territorio regionale ed Unioncamere Emilia-Romagna (D.G.R. n. 333/2012, decreto n. 4 del 2012);
- dalla costituzione del Nucleo tecnico a supporto del Tavolo (determinazione del direttore generale agli Affari istituzionali e legislativi n. 7123 del 2012);
- dalla elaborazione, in tempi stretti, di un programma di lavoro, articolato per linee di azione a cui corrisponde uno stringente cronoprogramma;
- dalla partecipazione della Regione, in veste attiva e propositiva, al Tavolo istituzionale nazionale, istituito per effetto dell’Accordo siglato il 10 maggio 2012 in sede di Conferenza Unificata, per dare attuazione alle misure contenute nel “Decreto Semplificazione” (D.L. n. 5 del 2012);
- dalla partecipazione della Regione, in veste attiva e propositiva, al Comitato paritetico per la misurazione degli oneri amministrativi, istituito in seno alla Conferenza Unificata dal D.L. n. 70 del 2011 convertito in legge n. 106 del 2011, per coordinare le metodologie di misurazione e per garantire il raccordo tra iniziative statali e quelle locali;
considerato che la legge regionale n. 18 del 2011, al suo articolo 5, disciplina la sessione per la semplificazione dell’Assemblea legislativa, quale occasione annuale per la riflessione generale sul miglioramento della qualità normativa e dell’azione amministrativa regionale e locale, e per l’espressione di indirizzi generali alla Giunta relativamente all’attività della Regione in questo ambito, nell’anno di riferimento;
considerato l’interesse della Regione Emilia-Romagna ad imprimere alle attività di semplificazione una svolta significativa per il conseguimento di effettivi gradi di efficacia dell’attuale sistema amministrativo multilivello;
visto il documento predisposto dal Tavolo permanente per la semplificazione in preparazione della sessione per la semplificazione 2012, articolato per linee di azione a cui corrisponde un preciso cronoprogramma ed approvato dalla Giunta nella seduta del 16 luglio u.s. con deliberazione n. 983 del 2012;
vista la Relazione della I Commissione assembleare referente approvata nella seduta del 25 settembre 2012 ed i pareri delle Commissioni consultive competenti per materia, allegati alla Relazione stessa
Riprendendo le considerazioni emerse nel corso del dibattito politico e nelle diverse Commissioni assembleari sulle tematiche di semplificazione, con particolare riferimento alla prima linea di azione rappresentata dall’informatizzazione dei procedimenti amministrativi e interoperabilità delle pubbliche amministrazioni:
a) Sottolinea l’importanza di riconoscere la priorità alla informatizzazione dei procedimenti amministrativi e interoperabilità delle pubbliche amministrazioni cui deve corrispondere un’organizzazione conseguente. In tale senso auspica una riflessione di respiro più ampio, capace di cogliere appieno le potenzialità di innovazione e le sinergie oggi rese possibili dai nuovi strumenti tecnologici, riflessione che non può avere carattere solo tecnico, ma anzitutto culturale e politico;
b) Condivide, in particolare, la necessità di creare una rete di pubbliche amministrazioni distribuite, interconnesse e quindi unitarie agli occhi dei cittadini e delle imprese, affinché l’amministrazione possa essere vissuta sempre più come utile ed efficace. L’interconnessione tra pubbliche amministrazioni consentirà oltretutto di ottemperare alle norme statali in tema di decertificazione e divieto di richiedere o accettare documenti già in possesso della P.A.;
c) Valuta positivamente l’adozione di un Piano d’intervento per l’informatizzazione dei procedimenti e l’interoperabilità delle pubbliche amministrazioni, che conterrà interventi di natura trasversale e di filiera assicurando che ciascuno di essi sia interconnesso e coordinato al fine di produrre un concreto miglioramento a favore degli utenti e/o delle pubbliche amministrazioni;
d) Esprime, in particolare, apprezzamento per il progetto di dematerializzazione del documento di regolarità contributiva (DURC), il quale dovrà essere acquisito in formato digitale e correttamente conservato in un unico archivio regionale al quale potranno accedere tutte le stazioni appaltanti e sarà valido, entro il periodo di validità, per qualunque contratto della Regione e per i relativi adempimenti contrattuali. In tal modo, sarà possibile semplificare l’iter amministrativo e velocizzare i tempi di pagamento dei fornitori;
e) Esprime, nella medesima ottica, apprezzamento per la decertificazione da realizzarsi attraverso l’anagrafe delle imprese, denominata PARIX, cui accederanno tutte le applicazioni ed i servizi che trattano dati anagrafici delle imprese, in modo da impedire che tali dati, una volta acquisiti, vengano ulteriormente richiesti ed imputati.
In riferimento alla seconda linea di azione costituita dalla rilevazione dei procedimenti amministrativi per l’analisi e la valutazione permanente:
a) Valuta con particolare favore la corposa attività di ricognizione dei procedimenti amministrativi regionali in corso di realizzazione da parte del Nucleo tecnico, quale passo necessariamente preliminare alla successiva attività di “analisi e valutazione” dei procedimenti amministrativi di competenza regionale. La cosiddetta A.V.P (Analisi e Valutazione Permanente dei procedimenti), introdotta dalla legge regionale n. 18 del 2011, è uno strumento per la verifica delle procedure amministrative, in particolare sotto il profilo della celerità, dell’adeguatezza e della proporzionalità. Tale verifica è diretta ad individuare criticità e anomalie su cui intervenire con puntuali misure di semplificazione di carattere normativo e/o organizzativo;
b) Esprime particolare apprezzamento per il tipo di strumento utilizzato ai fini della ricognizione, in quanto altresì capace di offrire una prima base conoscitiva funzionale alla realizzazione di una pluralità di obiettivi indicati come prioritari sia in ambito regionale (ad esempio, la semplificazione delle procedure nei settori di competenza regionale e locale, l’individuazione delle tipologie degli oneri amministrativi per tipologia di procedimento), sia in ambito nazionale (ad esempio, la realizzazione e pubblicazione on-line dell’Anagrafe dei procedimenti, la semplificazione dei procedimenti amministrativi diretti ad assentire l’esercizio delle attività di impresa, ecc.). La scheda di ricognizione elaborata dal Nucleo tecnico permette infatti di raccogliere tutti i dati descrittivi delle procedure (normativi, amministrativi, organizzativi, economici, documentali) e le osservazioni dei compilatori per l’individuazione di specifiche problematiche e/o “punti di forza”.
Avuto riguardo alla terza linea di azione, relativa agli strumenti per la valutazione e il monitoraggio dell’impatto della regolamentazione:
a) Sottolinea l’importanza di valorizzare la qualità degli atti normativi attraverso l’utilizzo di strumenti di analisi e valutazione dell’impatto della regolamentazione, condividendo l’assunto, da tempo sostenuto anche a livello europeo, secondo cui la qualità della regolazione rappresenta un fattore chiave per la competitività e lo sviluppo economico, nonché condizione essenziale per agevolare l’esercizio dei fondamentali diritti di cittadinanza;
b) Concorda in quest’ottica sulla necessità di applicare più proficuamente le tecniche di incremento della qualità normativa già in uso presso le strutture regionali, come l’analisi tecnico-normativa (ATN) e l’analisi e la valutazione dell’impatto della regolamentazione (AIR e VIR). L’attività valutativa di impatto della regolamentazione, in particolare, è da tempo esercitata dalla Regione mediante l’inserimento di clausole valutative, quale strumento per valutare ex post gli effetti della normativa regionale;
c) Valuta in questo senso positivamente la collaborazione tra Giunta regionale e Assemblea legislativa concretamente realizzata con l’istituzione e l’attività del “Gruppo di lavoro misto” sulle clausole valutative;
d) Suggerisce, infine, di prestare massima attenzione all’analisi dei provvedimenti normativi, riguardanti in particolare le imprese, al fine di valutarne i possibili impatti sulle stesse.
Sulla quarta linea di azione, inerente la Misurazione degli Oneri Amministrativi (MOA) a carico di cittadini e imprese:
a) Pone in luce l’importanza di procedere ad una misurazione degli oneri amministrativi a carico delle imprese, al fine di procedere ad una progressiva loro riduzione;
b) Esprime apprezzamento per la corposa attività di misurazione degli oneri amministrativi a carico delle imprese posta in essere dalla Regione, in stretto coordinamento con il Comitato paritetico istituito a livello nazionale, in relazione alla materia concorrente dell’edilizia privata ed in particolare al sistema dei titoli abilitativi, secondo la metodologia Standard Cost Model già utilizzata da numerosi Paesi europei e dalla stessa Commissione oltreché, a livello statale, dal Dipartimento della Funzione pubblica;
c) Suggerisce di procedere alla misurazione degli oneri amministrativi a carico delle imprese anche per i procedimenti di esclusiva competenza regionale.
Con particolare riferimento alla quinta linea di azione rappresentata dall’archivio delle migliori pratiche amministrative poste in essere dagli enti locali emiliano-romagnoli:
a) Valuta positivamente la realizzazione di un archivio delle migliori pratiche amministrative esistenti a livello regionale, da pubblicare sul sito web http://autonomie.regione.emilia-romagna.it/semplificazione;
b) Invita ad estendere la ricognizione alle best practices a livello internazionale, sollecitando a tal fine il Tavolo nazionale istituito ai sensi dell’Accordo del 10 maggio 2012 che ha, tra gli altri obiettivi, uno studio in materia di controlli sulle imprese, nonché sulle migliori pratiche e sulle iniziative sperimentali adottate dalle altre Regioni e dagli enti locali.
In merito alla sesta linea di azione, riguardante la semplificazione nel settore edilizio:
a) Sottolinea l’importanza di riconoscere la priorità della semplificazione in tema di edilizia, tanto più a fronte della complessa attività di ricostruzione conseguente al terremoto;
b) Concorda, in particolare, sulla necessità di un tempestivo intervento legislativo che: da una parte metta al centro le tematiche, per i Comuni colpiti dal sisma, della ripianificazione dei centri storici e del patrimonio culturale, dei tessuti urbani consolidati, dei servizi e delle dotazioni delle aree produttive e dell’insediamento agricolo; dall’altra parte introduca nel nostro ordinamento significative innovazioni per la semplificazione degli strumenti urbanistici comunali, riconsideri gli obiettivi e la natura del RUE, provveda ad una sistematica rivisitazione della disciplina edilizia, sia per recepire le riforme introdotte dal legislatore statale, sia per rispondere alle puntuali istanze di semplificazione avanzate dalle diverse componenti economiche e sociali regionali;
c) Sollecita a riprendere in tempi rapidi il percorso di revisione della legge regionale 30 ottobre 2008, n. 19 "Norme per la riduzione del rischio sismico" alla luce degli eventi sismici e delle norme statali specifiche;
d) Valuta altresì positivamente il Progetto “Sistema informativo edilizio dell’Emilia-Romagna” (SIEDER), che permetterà di mettere a disposizione dei Comuni e dei professionisti adeguati strumenti normativi-organizzativi-informatici per la gestione automatizzata della pratica edilizia e la trasmissione dei relativi dati, considerando altresì positivo che, attraverso tale progetto si pervenga ad una armonizzazione delle normative relative alle autorizzazioni e ai permessi edilizi per addivenire ad un procedimento univoco e coerente, alla costituzione delle Anagrafi Immobiliari Comunali e Regionali e all’adozione su tutto il territorio regionale del “Modello unico digitale per l’edilizia” (MUDE);
e) Suggerisce, infine, di affrontare nel Tavolo permanente le pratiche di semplificazione poste in essere in occasione del sisma che ha colpito l’Emilia, per valutarne l’estensione e l’applicabilità anche nell’ordinarietà, poiché anticipano obiettivi già contenuti nella legge di semplificazione.
Tutto ciò considerato
Impegna la Giunta:
- a proseguire il lavoro intrapreso, secondo quanto puntualmente indicato nel cronoprogramma contenuto nel Documento del Tavolo permanente per la semplificazione;
- a proseguire con la partecipazione al Tavolo istituzionale nazionale e al Comitato paritetico per la misurazione degli oneri amministrativi;
- a garantire la massima diffusione delle informazioni riguardanti i lavori sulla semplificazione mediante pubblicazione sul sito web della Regione.