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Legislatura XI- Atto di indirizzo politico ogg. n. 6296

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare l'opportunità di incontrare a breve la proprietà e il Cdr della sede dell'Agenzia di stampa DIRE di Bologna al fine di trovare, anche con l'eventuale coinvolgimento dei sindacati dei giornalisti, soluzioni a tutela di lavoratrici e lavoratori e del proseguimento del lavoro di informazione che svolgono. (19 01 23) A firma della Consigliera: Zamboni

Testo:

RISOLUZIONE

 

L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna

 

PREMESSO CHE

 

        l’Agenzia Dire è nata nel 1988 e oggi è tra le principali agenzie di stampa italiane. Ha una forte presenza regionale con corrispondenti che coprono tutta l’Italia e dieci sedi operative. È un punto di riferimento importante per le istituzioni e le principali testate nazionali e regionali, aziende, enti e associazioni;

        come riporta il sito www.dire.it, l’Agenzia Dire realizza 33 notiziari quotidiani d’informazione: 13 notiziari tematici nazionali e 20 notiziari regionali che producono, 7 giorni su 7, una media di oltre 2.000 lanci multimediali al giorno, 6 newsletter, 7 Tg e Gr tematici. 

 

EVIDENZIATO CHE

 

        lo scorso 7 dicembre, a seguito dell’annuncio da parte dell’editore di voler interrompere il percorso di ammortizzatori sociali attivato già da molti mesi e di procedere con un piano di esuberi pari a circa il 30% della forza lavoro, le lavoratrici e i lavoratori dell’Agenzia Dire, riunitisi in assemblea congiunta tra personale grafico e giornalistico, hanno proclamato lo stato di agitazione sindacale. L’assemblea ha deliberato “la propria disponibilità a concorrere ulteriormente alle misure per la tutela dei livelli occupazionali dell’azienda, nello spirito anche del più recente contratto di solidarietà sottoscritto a luglio”.

 

EVIDENZIATO INOLTRE CHE

 

        lo scorso 11 gennaio l'assemblea dell'Agenzia di Stampa Dire ha comunicato di ritenere inaccettabile il mancato pagamento degli stipendi di novembre e dicembre e ha espresso netta contrarietà alla proposta di piano di riorganizzazione presentata dall'azienda che individua circa 20 esuberi. Un piano che, secondo l'assemblea dei lavoratori, punta a spaccare lo spirito di solidarietà interno alla redazione e non pone nessuna iniziativa per il rilancio e la sostenibilità dell'attività dell'azienda, eludendo gravi criticità a livello organizzativo. “Il documento ricevuto prevede infatti solo tagli al personale e alle redazioni - si legge nella nota diffusa dalla Dire - ponendo a grave rischio la continuità delle attività nelle diverse unità produttive, e svilisce in maniera intollerabile i sacrifici compiuti dal corpo redazionale in questi mesi con i contratti di solidarietà”;

        l'assemblea dell'Agenzia Dire ribadisce “la necessità di trovare soluzioni eque e non discriminatorie, rifiutando la possibilità di una cassa differenziata tra redattori, in percentuale e per redazione, ed esprime forte preoccupazione per la tenuta dell'attività, alla luce di un'ipotesi di piano che segna solo un netto arretramento del posizionamento dell'agenzia e getta pesanti ombre sul futuro della Dire.  Per questi motivi, l'assemblea delle giornaliste e dei giornalisti ha deliberato un giorno di sciopero per la giornata di mercoledì 11 gennaio, un secondo giorno di sciopero da proclamare a breve in assenza di notizie positive sugli stipendi, e lo sciopero ad oltranza delle firme e l'astensione dal caricamento dei pezzi sul sito internet per i redattori che non fanno parte della redazione web”.   

 

RICORDATO CHE

 

        l’Agenzia DIRE è risultata aggiudicatrice di contratti sia da parte della Giunta che da parte dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna a seguito di regolare procedura per l'affidamento dei servizi di informazione giornalistica a mezzo delle agenzie di stampa indetta dalla centrale acquisti Intercent-ER;

        il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha espresso solidarietà ai giornalisti dell’Agenzia di stampa Dire e a tutti coloro che vi lavorano: “Si tratta di una realtà nazionale fortemente radicata nei territori, a partire dall’Emilia-Romagna e dalla redazione di Bologna. Auspico davvero che si possano creare condizioni che evitino l’impoverimento editoriale di una testata importante nel panorama dell’informazione italiana - ha aggiunto Bonaccini - e che garantiscano la piena salvaguardia occupazionale e dei diritti acquisiti”;

 

RICORDATO INOLTRE CHE

 

        lo scorso 12 gennaio il Gruppo Europa Verde ha depositato un’interrogazione sul medesimo argomento per sollecitare l’intervento della Giunta in questa vertenza.

 

TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO

IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE

 

        a valutare, alla luce dell’acuirsi del conflitto tra editore e giornalisti dell’Agenzia Dire, l’opportunità di incontrare a breve la proprietà e il Cdr della sede dell’Agenzie Dire di Bologna al fine di trovare, anche con l’eventuale coinvolgimento dei sindacati dei giornalisti, soluzioni a tutela di lavoratrici e lavoratori e del proseguimento del lavoro di informazione che svolgono e della positiva collaborazione con la Regione Emilia-Romagna.

 

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