Espandi Indice

Legislatura VIII- Atto di indirizzo politico ogg. n. 1990

Share
Oggetto:
Testo presentato:
1990 - Risoluzione proposta dai consiglieri Mazza e Borghi per invitare il Governo italiano ad assumere iniziative a sostegno dell'autodeterminazione del popolo Saharawi (documento in data 24 11 06).

Testo:

 RISOLUZIONE
L'Assemblea legislativa della Regione
Emilia-Romagna
Premesso che
il giorno 27 febbraio 1976 (nei giorni
immediatamente successivi all'abbandono del
territorio da parte della Spagna e della
contemporanea invasione da parte del Regno del
Marocco), la popolazione Saharawi, organizzata dal
Fronte Polisario, presso la cittadina di Bir Lehlu,
nel Sahara Occidentale, dichiarava la nascita della
Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD).
Considerato che
la Regione Emilia-Romagna da anni aiuta la
popolazione Saharawi profuga nei campi algerini a
sud di Tindouf con iniziative di aiuto umanitario e
progetti di cooperazione internazionale;
il 13 giugno la sig.ra Aminattou Haidar, componente
delle Associazioni per i Diritti umani nei
territori del Sahara Occidentale, è stata ricevuta
dalle più alte cariche politiche regionali portando
una forte richiesta di legalità, di rispetto dei
diritti umani e di pace per il Sahara Occidentale,
e chiedendo, inoltre, che i più elementari diritti
del suo popolo siano riconosciuti.
Richiamata
la Risoluzione, oggetto 197, approvata
dall'Assemblea legislativa stessa il 26 Luglio
2005.
Ribadisce il suo impegno ad operare per la piena
applicazione delle Risoluzioni del Consiglio di
Sicurezza dell'ONU per il rispetto del diritto
internazionale e l'autodeterminazione dei popoli;
per sviluppare l'iniziativa di sostegno ai
rifugiati Saharawi nei campi profughi in Algeria;
per un rapporto di amicizia reciproca con il popolo
marocchino, anche al fine di favorire il rispetto
della Carta dell'ONU per i Diritti Umani da parte
del Regno del Marocco;
per l'assunzione da parte delle Regioni dell'Europa
di un ruolo attivo, nel rispetto dei relativi
limiti costituzionali, per favorire il reciproco
ascolto tra i popoli, i loro rappresentanti e gli
Stati dell'area per la costruzione della pace nel
Sahara Occidentale e nel bacino del Mediterraneo;
per partecipare attivamente allo svolgimento della
prossima Conferenza dell'EUCOCO che nel 2007 si
svolgerà in Italia e per lo svolgimento della
Conferenza delle Regioni Europee per il rispetto
delle Risoluzioni ONU, la solidarietà ai profughi
Saharawi e per la pace nel Sahara Occidentale.
Evidenzia con preoccupazione
che la commissione dell'Alto Commissariato delle
Nazioni Unite per il rispetto dei diritti umani,
nel suo rapporto dell'8 settembre scorso, ha
confermato la violazione dei diritti umani da parte
delle forze di sicurezza; denuncia ripresa dal
Segretario Generale dell'ONU nella sua relazione
del 16 ottobre che ha trovato anche eco nella
Risoluzione del Consiglio di Sicurezza del 31
ottobre con la denuncia di atti di violenza contro
le donne nei territori contesi;
Rinnova la sua disponibilità
a inviare una sua missione nei territori contesi
per incontrare le autorità locali, le istituzioni
internazionali presenti e i rappresentanti delle
associazioni per i diritti umani nel Sahara
Occidentale, così come più volte è stato
evidenziato al Console del Marocco, al fine di una
conoscenza diretta della realtà in quei territori.
Invita il Governo Italiano
ad operare in sede europea e internazionale per il
sostegno al diritto all'autodeterminazione del
popolo Saharawi ed operare affinché il Marocco
cessi le intimidazioni perpetuate contro i
difensori dei diritti umani nei territori contesi
nel Sahara Occidentale;
a insistere verso il rappresentante in Italia del
Regno del Marocco perché sia permesso l'accesso
alla stampa e alle delegazioni internazionali nei
territori contesi;
ad assumere una propria iniziativa in sede europea
perché gli accordi con il Regno del Marocco siano
basati sul rispetto delle Risoluzioni dell'ONU e
sul rispetto del diritto internazionale e dei
diritti umani;
a riconoscere il Fronte del Polisario come fase di
un processo a sostegno e per l'attuazione delle
Risoluzioni dell'ONU e per l'autodeterminazione del
popolo Saharawi;
a chiedere al Governo del Regno del Marocco il
rispetto dei diritti umani per tutte le donne, i
bambini e gli uomini Saharawi che attualmente
vivono nel Sahara Occidentale e in Marocco, a
partire da Aminettou Haidar e dagli altri leader
Saharawi appartenenti a movimenti di lotta non
violenta, affinché prevalga sempre la logica del
dialogo e del rispetto reciproco in coerenza con il
costante impegno dell'Italia di congelare i
rapporti con gli Stati che non rispettano la
Dichiarazione per i Diritti Umani.
Ugo Mazza
Gianluca Borghi
Espandi Indice