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Legislatura VIII- Atto di indirizzo politico ogg. n. 5148

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Oggetto:
Testo presentato:
5148 - Risoluzione, proposta dai consiglieri Mazza, Borghi, Manfredini, Salsi, Richetti, Masella, Monari, Nanni, Alberti, Bortolazzi, Delchiappo, Ercolini, Rivi, Aimi, Villani e Donini circa la tutela dei Diritti Umani nei Territori del Sahara Occidentale (documento in data 24 11 09).

Testo:

 RISOLUZIONE
L'Assemblea legislativa della Regione
Emilia-Romagna
Appreso
dell'arresto per reati di opinione al loro arrivo
all'aeroporto di Casablanca il 9 ottobre compiuto
dalla forze di sicurezza del Regno del Marocco
di Ali Salem Tamek, vicepresidente del Collettivo
dei Difensori Saharawi dei Diritti Umani (CODESA),
membro dell'Associazione marocchina dei Diritti
Umani, sezione di Assa, e membro registrato con
Frontline in Irlanda; Brahim Dahane, Presidente
dell'Associazione Saharawi per le Vittime di Gravi
Violazioni dei Diritti Umani commesse dallo Stato
Marocchino (ASVDH); Ahmad Anasiri, Segretario
generale del Comitato Saharawi per la Difesa dei
Diritti Umani di Smara/Sahara Occidentale e
Presidente dell'Associazione marocchina dei Diritti
Umani, sezione di Smara; Dagja Lachgar, membro
dell'Ufficio esecutivo dell'Associazione Saharawi
per le Vittime di Gravi Violazioni dei Diritti
Umani commesse dallo Stato Marocchino (ASVDH);
Yahdih Ettarrouzi, membro dell'Associazione
marocchina dei Diritti Umani, sezione di Laayoune;
Saleh Lebayhi, Presidente del Forum per la difesa
dei bambini saharawi, membro del CODESA e
dell'AMDH, sezione di Laayoune; Rachid Sghayar,
membro del Comitato d'azione contro la Tortura di
Dajla, Sahara Occidentale.
Appreso inoltre che
Aminatou Haidar il 14 novembre è stata espulsa
dalla sua terra
dalle autorità di polizia del Regno del Marocco di
El Aiun che le hanno ritirato il passaporto e
l'hanno costretta a salire su un aereo diretto a
Lanzarote nelle Canarie perché si è rifiutata di
scrivere sulla carta di ingresso Sahara
Marocchino invece di Sahara Occidentale ;
a Lanzarote Aminatou ha iniziato subito lo sciopero
della fame per protestare contro l'espulsione e
riaffermare il suo diritto di tornare nel suo Paese
e alla sua famiglia, dopo che la Spagna, che l'ha
accettata senza passaporto, si rifiuta di farla
partire nuovamente per El Aiun, nel Sahara
Occidentale.
Evidenziando che
Ali Salem Tamek e Aminatou Haidar sono stati ospiti
della nostra Regione nell'ambito del processo per
l'attuazione delle Risoluzioni dell'ONU per
l'autodeterminazione del popolo Saharawi, per il
rispetto dei diritti umani nel Sahara Occidentale e
per la pace nel mediterraneo;
Brahim Dahane ha accolto i tre Consiglieri
regionali che nel novembre del 2008 si sono recati
nella città di Laayoune, nel Sahara Occidentale,
dove hanno potuto verificare la stretta
sorveglianza poliziesca a cui sono stati sottoposti
e percepire la violenza che veniva esercitata verso
i loro ospiti, violenza che si è concretizzata
contro alcune delle persone che li hanno incontrati
appena loro hanno lasciato i territori;
le persone arrestate sono personalità Saharawi che
vivono nel Sahara Occidentale e che assieme ad
altri cittadini Saharawi manifestano pacificamente
per il rispetto delle risoluzioni dell'ONU e dei
diritti umani nei territori contesi subendo
quotidianamente intimidazioni, arresti e violenze,
anche su donne e ragazzi, per il semplice fatto di
non rinunciare a manifestare le proprie opinioni
nel rispetto del diritto internazionale.
Richiamate le Risoluzioni approvate all'unanimità
il 23 novembre 2006 e il 12 novembre 2008 in cui la
Regione Emilia-Romagna rinnova il proprio impegno
ad operare per
la piena applicazione delle Risoluzioni del
Consiglio di Sicurezza dell'ONU,
l'autodeterminazione dei popoli e il rispetto del
diritto internazionale;
il sostegno ai rifugiati Saharawi nei campi
profughi in Algeria;
favorire il processo di pace anche tramite
un'iniziativa delle Regioni dell'Europa, anche per
consolidare l'amicizia con il popolo del Marocco e
con il popolo Saharawi, e tra loro;
il rispetto dei diritti umani nei territori del
Sahara Occidentale occupati dal Regno del Marocco
oggi sotto la tutela dell'ONU in attesa dello
svolgimento del referendum deciso dal Consiglio di
Sicurezza, salvo altro accordo raggiunto tra le
parti in conflitto sotto la supervisione dell'ONU.
Richiamata la drammaticità della situazione
il Segretario Generale dell'ONU nella sua relazione
del 16 ottobre 2006 ha ripreso la denuncia
dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per il
rispetto dei diritti umani in cui si evidenziava la
violazione dei diritti umani da parte delle forze
di sicurezza del Regno del Marocco; denuncia che ha
trovato eco nella Risoluzione del Consiglio di
Sicurezza del 31 ottobre con la denuncia di atti di
violenza contro le donne saharawi;
l'Alto Commissario dell'Unhcr, Antonio Guterres, a
settembre del 2009 si è recato a Tindouf e ha
potuto constatare la drammaticità della
situazione in cui vivono i rifugiati saharawi.
Richiede al Regno del Marocco
di rendere note la sorte e lo stato di salute dei
cittadini Saharawi, attivisti dei Diritti Umani,
arrestati venerdì scorso all'aeroporto Mohamed V di
Casablanca; di garantire l'immediato intervento
degli avvocati difensori e di permettere il
controllo internazionale sul loro stato di salute;
oltre a garantire il diritto di esprimere le
proprie opinioni e quindi la loro rapida
liberazione nel rispetto del diritto
internazionale;
di garantire il diritto ad Aminatuo Haidar a
ritornare nella sua terra e presso la sua famiglia
nel rispetto dei diritti umani.
Invita il Governo Italiano
a intervenire presso i rappresentanti del Regno del
Marocco in Italia per chiedere la liberazione degli
arrestati, la garanzia della loro integrità
personale e il rispetto del diritto internazionale;
ad operare in sede Europea per il sostegno al
diritto all'autodeterminazione del popolo Saharawi
e perché il regno del Marocco assicuri il rispetto
dei diritti umani nei territori contesi nel Sahara
Occidentale;
di sollecitare la comunità internazionale affinché
venga inviata una commissione dell'ONU per
monitorare le violazioni dei diritti umani nei
territori del Sahara Occidentale.
Impegna la Giunta
a intervenire in ogni modo, nel rispetto delle
prerogative istituzionali, verso il Regno del
Marocco per la liberazione degli arrestati e per il
rispetto dei diritti umani nei territori contesi
del Sahara Occidentale ancora sotto il controllo
dell'ONU;
a evidenziare in modo netto che la Regione
Emilia-Romagna non può accettare che le reiterate
azioni di violazione dei diritti umani contro chi
sostiene le risoluzioni dell'ONU senza trarre le
doverose conclusioni in merito ai rapporti
esistenti.
Impegna inoltre la Giunta
a continuare l'impegno della Regione Emilia-Romagna
per la pace e la solidarietà tra i popoli nel
Sahara Occidentale e nell'area del Mediterraneo;
a continuare nell'impegno per aiuti e azioni di
solidarietà nei confronti dei profughi saharawi che
vivono negli accampamenti nel deserto dell'Algeria
da oltre trent'anni;
a operare in sede Europea per svolgere iniziative
di concerto con altre regioni europee per il
rispetto delle Risoluzioni dell'ONU; per lo
svolgimento del Referendum se non vi sarà una
soluzione condivisa del conflitto; per il rispetto
del diritto all'autodeterminazione del popolo
Saharawi.
Invita la Presidenza dell'Assemblea legislativa
a operare per favorire la conoscenza di quanto
accade nei territori contesi, anche contattando
avvocati difensori e altre persone informate dei
fatti in merito alla tutela dei diritti umani nel
Sahara Occidentale;
a prendere contatto con il Consolato del Regno del
Marocco per consegnare la risoluzione e per
conoscere le sue considerazioni più generali in
merito ai fatti citati e allo svolgimento delle
trattative in corso tra le parti per dare
attuazione alle Risoluzioni dell'ONU.
Mazza Ugo
Borghi Gianluca
Manfredini Mauro
Salsi Laura
Richetti Matteo
Masella Leonardo
Monari Marco
Nanni Paolo
Alberti Sergio
Bortolazzi Donatella
Delchiappo Renato
Ercolini Gabriella
Rivi Gian Luca
Aimi Enrico
Villani Luigi Giuseppe
Donini Monica
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