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Legislatura X- Atto di indirizzo politico ogg. n. 7694

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Oggetto:
Testo presentato:
Ordine del giorno n. 2 collegato all’oggetto 7567 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021”. A firma del Consigliere: Rancan

Testo:

ORDINE DEL GIORNO

 

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna

 

Premesso che:

  • Il comune di Farini fruiva di un servizio di assistenza medica per il quale il 118, in convenzione con la Croce Rossa Italiana, garantiva la presenza h24 di un medico 118 con a disposizione i mezzi di proprietà della CRI.
  • Tale servizio, ha garantito nel 2017 il trattamento di circa 150 pazienti della Val Nure, evitando l’ospedalizzazione nel più vicino centro ospedaliero e i costi relativi al trasporto e al servizio (quantificabili in circa 110 - 120 euro/trasporto al quale vanno sommati altrettanti a carico del paziente stesso in caso di successiva dismissione con ambulanza).
  • Dal febbraio 2018, l’Azienda Sanitaria Locale ha sospeso il suddetto servizio, sostituendolo nelle ore notturne, con l’impiego di un infermiere e un autista, per i cui spostamenti viene adoperato un mezzo di proprietà dell’ASL. Tale servizio, però, non garantisce la qualità del precedente. Inoltre, in caso di emergenza, la presenza del solo infermiere non assicura un efficace e pronto trattamento del paziente, suscitando un potenziale rischio per la vita del malato.
  • È stato attivato un servizio di elisoccorso notturno che, oltre ad avere ingenti costi, è autorizzato all’atterraggio unicamente nel campo da calcio di Farini, con tempi di volo più lunghi rispetto a quello diurno, non soddisfando le necessità di chi risiede nelle frazioni (circa l’80% della popolazione).

 

Considerato che:

  • L’Alta Val Nure è una zona montuosa con una condizione non ottimale del manto stradale, le cui frazioni possono distare fino a 70 chilometri dal capoluogo provinciale.
  • La chiusura del PPI nelle ore notturne sfavorisce l’alta val Nure rispetto al resto della provincia, dove in 30 minuti si può raggiungere il pronto soccorso più vicino (val d’Arda – Fiorenzuola, val Tidone – Castel San Giovanni, val Trebbia - Bobbio).
  • Si tratta di un territorio sottoposto ad un forte invecchiamento della popolazione, in cui la presenza di un servizio di pronto intervento con medico 118 è condizione fondamentale e garanzia di sicurezza sanitaria.
  • L’alta val Nure è già colpita dal fenomeno dello spopolamento e la mancanza di un servizio di pubblico interesse come quello di pronto intervento accelererebbe la condizione influendo significativamente sul turismo e sull’economia locale.
  • Il Servizio sanitario regionale deve rispettare i principi fondamentali del Servizio sanitario nazionale: universalismo dell’assistenza, uguaglianza di accesso e solidarietà, garantendo, quindi, a tutte le persone servizi appropriati e facilmente accessibili.
  • I Punti di Primo Intervento (PPI), secondo normativa nazionale devono garantire, nei propri orari di operatività, la presenza costante di personale Medico, Infermieristico e ausiliario dedicato e formato al trattamento del paziente in emergenza ed abilitato secondo i protocolli 118 regionali su linee guida nazionali.

 

Valutato che:

  • L’azienda Usl piacentina, che aveva sostenuto la razionalizzazione dei turni e la ricollocazione dei medici condizione necessaria per fronteggiare la scarsità dei suddetti, disporrebbe, invece, di un numero più che sufficiente di medici di emergenza territoriale che consentirebbe il servizio in tutte le postazioni del 118.
  • La presenza di un infermiere e di un autista del 118 (per sopperire alla mancanza di un medico del 118), unita ai costi dell’auto infermieristica aggiuntiva adoperata, che viene abbinata al mezzo di soccorso CRI nel corso degli interventi, porta ad un aumento del costo del servizio.

 

Preso atto che:

  • In data 28 marzo 2018, in seguito ad un incontro tra i sindaci e la direzione ASL, quest’ultima aveva assicurato la presenza di un medico nelle ore notturne dal 1° giugno al 31 agosto 2018 per fronteggiare la stagione estiva (periodo di maggior frequenza di persone per turismo), risolvendo poi apparentemente la situazione con l’aggiunta di una postazione di continuità assistenziale (ex guardia medica) non formata né autorizzata a salire sui mezzi di soccorso. Dal 1° settembre 2018 è stata rimossa la postazione.
  • Ad oggi è stato quasi interamente ripristinato l’organico dei medici del dipartimento emergenza – urgenza dell’ASL di Piacenza.
  • Sono già stati predisposti turni e piani di formazione di autisti ed infermieri 118 per il suddetto servizio, da cui si deduce la volontà di protrarre la situazione attuale, non ripristinando la presenza del medico 118 nelle ore notturne.

 

Ritenuto che:

  • I comuni montani risultano sfavoriti rispetto ad altre realtà in merito alla facilità di accesso ai presidi sanitari e di soccorso e che, quindi, risulta fondamentale la presenza di servizi di pronto intervento con medico per prestare soccorso immediato al paziente.
  • Il problema della copertura medica notturna a Farini sta compromettendo la qualità della vita e la salute della popolazione di montagna.

 

IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA E LA GIUNTA REGIONALE,

 

Ad attivarsi tempestivamente per stanziare le risorse necessarie per ripristinare nel comune di Farini il personale medico h24, assistito da quello infermieristico, garantendo nelle 24 ore la presenza di almeno un medico del 118 in possesso di regolare abilitazione (MET) conseguita in Emilia – Romagna e di un infermiere 118, assicurando, quindi, anche all’alta Val Nure, un servizio simile a quello dell’alta Val Trebbia. 

 

 

Il consigliere

Rancan Matteo

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