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Legislatura VIII - Atto di indirizzo politico approvato ogg. n. 1990 - Risoluzione
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Firmatari :
Consiglieri Mazza e Borghi
Annuncio in aula: 23/11/2006
Approvato in data: 23/11/2006

Testo:

                    OGG. N. 1990 - RISOLUZIONE
L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
il giorno 27 febbraio 1976 (nei giorni immediatamente successivi
all'abbandono del territorio da parte della Spagna e della
contemporanea invasione da parte del Regno del Marocco), la
popolazione Saharawi, organizzata dal Fronte Polisario, presso la
cittadina di Bir Lehlu, nel Sahara Occidentale, dichiarava la nascita
della Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD).
Considerato che
la Regione Emilia-Romagna da anni aiuta la popolazione Saharawi
profuga nei campi algerini a sud di Tindouf con iniziative di aiuto
umanitario e progetti di cooperazione internazionale;
il 13 giugno la sig.ra Aminattou Haidar, componente delle
Associazioni per i Diritti umani nei territori del Sahara
Occidentale, è stata ricevuta dalle più alte cariche politiche
regionali portando una forte richiesta di legalità, di rispetto dei
diritti umani e di pace per il Sahara Occidentale, e chiedendo,
inoltre, che i più elementari diritti del suo popolo siano
riconosciuti.
Richiamata
la Risoluzione, oggetto 197, approvata dall'Assemblea legislativa
stessa il 26 Luglio 2005.
Ribadisce il suo impegno ad operare
per la piena applicazione delle Risoluzioni del Consiglio di
Sicurezza dell'ONU per il rispetto del diritto internazionale e
l'autodeterminazione dei popoli;
per sviluppare l'iniziativa di sostegno ai rifugiati Saharawi nei
campi profughi in Algeria;
per un rapporto di amicizia reciproca con il popolo marocchino, anche
al fine di favorire il rispetto della Carta dell'ONU per i Diritti
Umani da parte del Regno del Marocco; per l'assunzione da parte delle
Regioni dell'Europa di un ruolo attivo, nel rispetto dei relativi
limiti costituzionali, per favorire il reciproco ascolto tra i
popoli, i loro rappresentanti e gli Stati dell'area per la
costruzione della pace nel Sahara Occidentale e nel bacino del
Mediterraneo;
per partecipare attivamente allo svolgimento della prossima
Conferenza dell'EUCOCO che nel 2007 si svolgerà in Italia e per lo
svolgimento della Conferenza delle Regioni Europee per il rispetto
delle Risoluzioni ONU, la solidarietà ai profughi Saharawi e per la
pace nel Sahara Occidentale.
Evidenzia con preoccupazione
che la commissione dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per il
rispetto dei diritti umani, nel suo rapporto dell'8 settembre scorso,
ha confermato la violazione dei diritti umani da parte delle forze di
sicurezza; denuncia ripresa dal Segretario Generale dell'ONU nella
sua relazione del 16 ottobre che ha trovato anche eco nella
Risoluzione del Consiglio di Sicurezza del 31 ottobre con la denuncia
di atti di violenza contro le donne nei territori contesi;
Rinnova la sua disponibilità
a inviare una sua missione nei territori contesi per incontrare le
autorità locali, le istituzioni internazionali presenti e i
rappresentanti delle associazioni per i diritti umani nel Sahara
Occidentale, così come più volte è stato evidenziato al Console del
Marocco, al fine di una conoscenza diretta della realtà in quei
territori.
Invita il Governo Italiano
ad operare in sede europea e internazionale per il sostegno al
diritto all'autodeterminazione del popolo Saharawi ed operare
affinché il Marocco cessi le intimidazioni perpetuate contro i
difensori dei diritti umani nei territori contesi nel Sahara
Occidentale;
a insistere verso il rappresentante in Italia del Regno del Marocco
perché sia permesso l'accesso alla stampa e alle delegazioni
internazionali nei territori contesi;
ad assumere una propria iniziativa in sede europea perché gli accordi
con il Regno del Marocco siano basati sul rispetto delle Risoluzioni
dell'ONU e sul rispetto del diritto internazionale e dei diritti
umani;
a riconoscere il Fronte del Polisario come fase di un processo a
sostegno e per l'attuazione delle Risoluzioni dell'ONU e per
l'autodeterminazione del popolo Saharawi;
a chiedere al Governo del Regno del Marocco il rispetto dei diritti
umani per tutte le donne, i bambini e gli uomini Saharawi che
attualmente vivono nel Sahara Occidentale e in Marocco, a partire da
Aminettou Haidar e dagli altri leader Saharawi appartenenti a
movimenti di lotta non violenta, affinché prevalga sempre la logica
del dialogo e del rispetto reciproco in coerenza con il costante
impegno dell'Italia di congelare i rapporti con gli Stati che non
rispettano la Dichiarazione per i Diritti Umani.
Approvata all'unanimità nella seduta pomeridiana del 23/11/2006.
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