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Legislatura X - Atto ispettivo ogg. n. 9546

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Oggetto:
Testo presentato:
9546 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la sanità regionale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

 

Il sottoscritto

Consigliere del Gruppo Lega Emilia e Romagna

 

Premesso che:

 

il (…) propone un articolo dal titolo (…)

 

Considerato che:

 

nel testo dell’articolo si può leggere quanto segue:

 

“Anna Chiara arriva domani e all’ottavo piano dell’ospedale Maggiore, quello della Chirurgia generale, c’è grande agitazione. Agitazione che in realtà sarà qualche piano più sotto, al blocco operatorio. È lì infatti che Anna Chiara è destinata, pronta a prendere le redini che le lascerà chi l’ha preceduta e ha fatto scaldare le mani ai chirurghi dell’Urologia oltreché a quelli generali, che hanno messo a punto vari interventi al fegato, al colon e al retto da metà settembre e contano di farne 50 entro fine anno. E 250 l’anno prossimo.

Anna Chiara è l’ultimissima generazione del robot DaVinci che domani sarà appunto consegnato e installato all’ospedale Maggiore. Per ora ci lavorano l’Urologia del dottor (…) e la Chirurgia generale del professor (…), ma da gennaio entra in campo anche la Chirurgia toracica (…). «L’abbiamo ribattezzato Anna Chiara per un motivo ben preciso — spiega (…), che dirige il dipartimento chirurgico dell’intera Ausl —, Anna è infatti la dottoressa (…) che si è data da fare per farci avere il robot e (…) è (…), il direttore generale che ora è passata al Sant’Orsola ma fa il commissario straordinario da noi. È stata lei a decidere questo investimento». Il robot DaVinci non è una novità per Bologna. Al Sant’Orsola funziona già da alcuni anni per l’Urologia e la Ginecologia. «Per la prima volta lo usiamo per interventi di chirurgia generale — assicura (…) —, lo affianchiamo alla laparoscopia. E sono entrambe attività prevalentemente destinate ai giovani chirurghi che però non devono dimenticare la chirurgia aperta. Il rischio in futuro è che le nuove generazioni si specializzino nella chirurgia robotica e nessuno sappia più aprire una pancia con il bisturi in caso di necessità».

DaVinci è la piattaforma robotica più evoluta al mondo per la chirurgia mininvasiva e offre numerosi potenziali benefici al paziente. In primis un trauma chirurgico ridotto al minimo, una maggiore precisione mediante un numero limitato di piccole incisioni attraverso le quali gli strumenti sono governati dal chirurgo che siede alla consolle. Questo porta a una più rapida ripresa del paziente e a una riduzione della degenza. «Dopo due giorni possono già andare a casa», spiega (…). Inoltre grazie all’annullamento di eventuali tremori della mano e alla visione in 3D la perdita di sangue è ridottissima. E consente infine di raggiungere zone difficili e di eseguire interventi ad alto rischio per la laparoscopia, l’altra tecnica miniinvasiva.

«Non tutti gli interventi sono adatti alla robotica — sottolinea (…), la cui struttura esegue 1.700 interventi all’anno —, per le operazioni più semplici non conviene per i costi e sono esclusi alcuni tipi di pazienti pluri-operati per i quali non è indicata neppure la laparoscopia». Il robot consegnato domani avrà anche un simulatore per il training necessario ai giovani e ai chirurghi con meno pratica. «L’esperienza nella chirurgia aperta è importante per poter poi ottenere i risultati migliori con questa che è una bellissima macchina dal punto di vista ingegneristico, ma è appunto una macchina».

 

Interroga la Giunta Regionale per sapere:

 

Quanti sono i gli interventi previsti nel blocco operatorio.

Quanti sono gli interventi che si possono eseguire tramite il robot.

Quali sono i tempi di attesa oggi per l’intervento con robot.

 

 

Daniele Marchetti  

 

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