Espandi Indice

Legislatura X - Atto ispettivo ogg. n. 9557

Share
Oggetto:
Testo presentato:
9557 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per aumentare la sicurezza nel territorio regionale, con particolare riferimento al contrasto dei furti. A firma del Consigliere: Callori

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ex articolo 112 Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna.

 

Per sapere, premesso che:

 

nella classifica provinciale delle denunce ogni 100mila abitanti registrate nel 2019, pubblicata da “Il Sole 24 ore”, nei giorni scorsi, le provincie di Rimini e di Bologna detengono rispettivamente il secondo e quarto posto. Seguono, collocandosi sempre sopra la media nazionale le provincie di: Parma (al dodicesimo), Ravenna (al quindicesimo posto), Modena (al sedicesimo) Ferrara (al diciottesimo), Reggio Emilia (al trentaduesimo);

 

per quanto riguarda i furti l'Emilia-Romagna detiene un vero e proprio record, oltre al terzo posto di Rimini (furti con strappo) ed al nono di Bologna, tutte le altre province, unica eccezione Piacenza, si collocano nelle prime quaranta della classifica.

 

In particolare:

 

nei furti in esercizi commerciali la provincia di Bologna si classifica terza in campo nazionale, seguita al quarto posto della classifica da quella di Rimini;

 

nei furti in appartamento la provincia di Modena si colloca al quarto posto, seguita da Bologna (al sesto). In questo caso tutte le restanti province della regione risultano sopra alla media nazionale;

 

nei furti con destrezza Bologna si classifica al terzo posto, seguita al quarto da Rimini. Sopra media nazionale anche Parma, Modena e Ravenna;

 

la situazione delineata, vede la nostra regione ai primi posti per il numero di denunce effettuate. Come si evince dai dati, a farne le spese sono la proprietà ed il patrimonio dei cittadini;

 

per contrastare la criminalità organizzata di stampo mafioso, è stata approvata la legge regionale 28 ottobre 2016, n. 18 (Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell'economia responsabili) ma dal portale della Regione Emilia-Romagna l’ultima pubblicazione parrebbe del 2014;

 

tra le attività svolte dalla Regione vi sono quelle di ricerca e di monitoraggio "volte a conoscere lo stato della sicurezza all'interno della regione o di alcuni aspetti significativi della criminalità per supportare le politiche regionali sulla sicurezza.". Nella pagina web dedicata alle "Statistiche di Città sicure" è poi specificato che "La Regione Emilia-Romagna raccoglie, elabora e pubblica periodicamente nei fascicoli statistici i dati sulla criminalità, sulla insicurezza dei cittadini e sulla polizia locale. I dati sono desunti da fonti ufficiali e da rilevazioni condotte direttamente dalla Regione.";

 

in maniera miope e dolosa si sono volute creare le condizioni per arrivare a questa situazione; un ruolo sicuramente importante lo hanno giocato i milioni di euro destinati a politiche di accoglienza indiscriminata e a quelle fallimentari di inserimento degli immigrati, politiche che hanno trasformato la nostra regione in un territorio franco per chi vuole delinquere;

 

se corrisponda al vero che le "rilevazioni condotte direttamente dalla Regione" siano ferme al 2014 ed, in caso affermativo per quale ragione;

 

se si ritenga di avere incrementato gli stanziamenti per i capitoli di spesa destinati a progetti per la sicurezza e alla formazione del personale di polizia locale;

 

quali iniziative si sono messe in campo per contrastare efficacemente il dilagare dei fenomeni evidenziati in premessa;

 

quali concrete azioni, con buona pace del buonismo ipocrita di certa sinistra perbenista, sono state poste in essere per sensibilizzare i sindaci in ordine alle prerogative loro attribuite in particolare dall'articolo 54, comma 4bis., del D.lgs. 267/2000 e s.m.i..

 

 

Il consigliere

Fabio Callori

 

Espandi Indice