Testo:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ex articolo 112 Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna.
Per sapere, premesso che:
il 2019 rischia di passare agli annali come uno degli ani più neri per la stazione ferroviaria di Fiorenzuola ed i pendolari della Val d’Arda che di essa sono quotidianamente costretti a servirsi;
non soltanto resta ad oggi confermata la chiusura della biglietteria, nonostante le promesse fatte a più riprese dalla Regione, ma il 28 luglio è stato interrotto anche il servizio di assistenza a chi doveva fare il biglietto alle macchinette. Il bagno pubblico, poi, è stato messo a pagamento;
uniche parziali consolazioni la messa in servizio dei nuovi treni Rock ed il rifacimento delle banchine rialzate della stazione. Resta, invece, fra le promesse espresse e mai mantenute l’ascensore;
restano però i ritardi, costanti se non peggiorati, i problemi di pulizia delle vetture, l’incapacità di gestire rapidamente i guasti da parte di Trenitalia. Anche la distanza in salita e discesa dalla banchina risulta sovente ampia e di conseguenza pericolosa per l’utente;
come preventivato i Rock sono sempre affollatissimi, con una scarsa disponibilità di spazi per borse e valigie, il risultato è quello di avere utenti in piedi, anche sulle scale, sottoposti a costante rischio di infortunio in caso di brusche (e frequenti) frenate;
a soli pochi mesi dall’entrata in servizio presentano già i primi problemi: al frequente rollio si sommano le prime porte rotte, la climatizzazione sregolata ed il fatto che il 4G non trovi sovente copertura;
venendo agli orari, si assiste ad un annullamento delle coincidenze serali ed a una complessiva riduzione delle corse dirette da e per Milano;
inutile, infatti, nascondersi che proprio il collegamento con la vicina Lombardia costituisca il maggior problema di una provincia che per questioni di studio e lavoro non gravita certamente su Bologna quanto sulla vicina Milano;
la strategia attuata negli ultimi anni di spezzettamento della tratta, che impone cambi e coincidenze, soprattutto in fascia pendolari, che in considerazione dei classici ritardi si ripercuotono inevitabilmente sull’utenza, se perpetrata, rischia di mettere in dubbio per il futuro il collegamento diretto con Milano;
infine la presenza dei "Freccia bianca" e dei "Freccia argento" sulla linea storica, che hanno la precedenza sul traffico regionale, porta notevoli disagi, a breve non più compensati dalla possibilità di usufruire anche di quella tipologia di treno a seguito della scadenza della convenzione con la Regione;
se la Giunta regionale sia al corrente della situazione e come intenda operare per porvi rimedio;
in particolare se intenda raddoppiare i treni Rock, in fascia pendolari, onde sopperire alla cronica mancanza di posti. Se sia confermata la disponibilità della Regione a sostenere i costi della riapertura della biglietteria e con quali tempistiche. Se, ed in caso affermativo, secondo quale cronoprogramma sia prevista la realizzazione degli ascensori per l’accesso ai binari;
se la Giunta intenda intervenire su Trenitalia spa per bloccare la strategia in atto di frammentazione della tratta, garantendo la continuità di collegamenti diretti fra Fiorenzuola d’Arda e Milano.
Il consigliere
Giancarlo Tagliaferri