Testo:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE
Oggetto: Potenziamento del Servizio di Neuropsichiatria Infantile di Forlì.
Il sottoscritto Consigliere
premesso che:
secondo il report diffuso da Istat il 12 gennaio 2022 dal titolo “l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità - a.s. 2020-2021”, sono più di 300mila gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane (pari al 3,6% degli iscritti) (fonte MIUR), circa 4mila in più rispetto all’anno precedente (+2%), questa dinamica è il risultato della maggiore attenzione nel diagnosticare e certificare la condizione di disabilità tra i giovani, dell’aumento della domanda di assistenza da parte delle famiglie e della crescente sensibilità del sistema di istruzione ordinaria verso il tema dell’inclusione scolastica;
visto che:
l'Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna ha stilato un documento relativo alla presenza degli alunni con disabilità nelle scuole negli ultimi vent’anni (prot: 26295 del 13 ottobre 2022), da tale rapporto risulta che, analizzando i dati a livello regionale e in comparazione con le altre province della Regione Emilia-Romagna, la provincia di Forlì-Cesena registra un aumento percentuale degli alunni certificati molto inferiore rispetto alle altre province; se a Ferrara in percentuale sulla popolazione scolastica è presente il 4.3% di alunni certificati, a Forlì la percentuale scende al 2,8 %, circa un terzo in meno;
secondo il report diffuso da Istat il 9 dicembre 2020 dal titolo “l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità - a.s. 2019-2020”, in Italia, gli alunni con necessità di integrazione che non rientrano nell’egida della legge 104 (DSA e BES) rappresentano quasi il 9% degli alunni iscritti;
secondo i dati forniti dall'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna, nell'anno scolastico 2018/2019 su una popolazione scolastica complessiva di 615.547 alunni, i casi accertati di DSA, tra istituti statali e paritari, erano 29.812, il 4,8% del totale;
l'attenzione rivolta ai bisogni educativi speciali è aumentata progressivamente grazie alla più attenta osservazione dei ragazzi da parte di docenti e genitori e alla maggiore conoscenza dei bisogni speciali rispetto al passato;
rilevato che:
dalla certificazione sanitaria deriva l’assegnazione dell’organico dei docenti di sostegno e, di conseguenza, la provincia di Forlì-Cesena denota la più bassa percentuale di posti di sostegno della regione Emilia-Romagna, compromettendo, di fatto, azioni di reale inclusione scolastica
la diagnosi precoce di disturbi dell’apprendimento è importante per iniziare terapie di supporto prima dell'inizio del ciclo di istruzione primaria in modo da predisporre percorsi personalizzati che permettano l’apprendimento e non penalizzino il percorso dell’intera classe;
constatato che:
il Servizio di Neuropsichiatria Infantile di Forlì, che offre supporto ai bambini in età infantile (3-5 anni) che presentano disturbi dello sviluppo, del linguaggio o dell’apprendimento, presenta liste per l’accesso alle prestazioni di oltre un anno;
l’accesso al Servizio di Neuropsichiatria Infantile non è tra le prestazioni monitorate per la tempestività di erogazione, quindi non è possibile, tramite un automatismo, rendersi conto di criticità;
se per alcune prestazioni sanitarie di elezione sono giustificabili e accettabili tempi di attesa eccezionalmente lunghi o fuori standard, per prestazioni che impattano lo sviluppo neurologico, psicologico e psichiatrico di infanti è assolutamente impensabile che l’attesa sia di oltre un anno;
evidenziato che:
l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, ha dichiarato: “continueremo a investire per creare una rete di primo livello che sappia fornire risposte efficaci ai bisogni dei più piccoli, una risposta immediata e continua nel tempo”e, ciò nonostante, non viene riferito alcun miglioramento all’accesso alla prestazione;
si chiede alla Giunta:
quale sia la dotazione organica in forza al Servizio di Neuropsichiatria Infantile di Forlì;
quanti siano i piccoli pazienti in lista d’attesa per una prestazione;
se la regione intenda attuare un monitoraggio costante dei pazienti in lista d’attesa e dei tempi di accesso alle prestazioni di Neuropsichiatria infantile;
quali siano le azioni che intende mettere in atto per risolvere i problemi di accesso e i tempi di attesa dei piccoli pazienti al Servizio di Neuropsichiatria Infantile di Forlì.