Testo:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN AULA
Io sottoscritto Luca Cuoghi, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni
Vista
La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 244 del Decreto Legge 18 ottobre 2023, n. 145, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore di enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.
Premesso che
Tale provvedimento prevede un anticipo dei futuri aumenti contrattuali, con l’incremento per il mese di dicembre 2023, a valere sull’anno 2024, dell’indennità di vacanza contrattuale spettante al personale a tempo indeterminato delle Amministrazioni statali.
Il provvedimento, entrato già in vigore, prevede, all’art. 3 comma 3 del decreto sopra citato, la possibilità, per gli enti di cui all’art.48 c.2 ex D.Lgs 165/2001, di anticipare i futuri aumenti contrattuali nei confronti del proprio personale a tempo indeterminato, con l’incremento per il mese di dicembre 2023, a valere sull’anno 2024, dell’indennità di vacanza contrattuale, salvo eventuali conguagli, nelle modalità previste dall’art. 3 comma 1 dello stesso decreto.
La norma estende la possibilità di tale anticipazione anche alle Amministrazioni del perimetro “non Stato” sui cui bilanci vanno iscritte le risorse necessarie.
il Decreto 145/2003 prevede che l’anticipo sia calcolato moltiplicando per 6,7 volte il valore dell’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC), ciò cuberà sulle buste paga di dicembre 2023, in media, dal 750 euro ai 870 euro.
Considerato che
In ragione dell’aumento vertiginoso dell’inflazione con il conseguente incremento dei prezzi e la diminuzione del potere d’acquisto delle persone e al fine di evitare incomprensibili differenze con altri comparti pubblici, pur comprendendo le evidenti difficoltà di bilancio di Regione, Città Metropolitana, Province e Comuni, si ritiene di fondamentale importanza che venga riconosciuto alle lavoratrici ed ai lavoratori dipendenti del Comparto Funzioni Locali tale anticipo.
I lavoratori delle Amministrazioni centrali, delle Funzioni locali, della Sanità, della Scuola, dell’Università e della Ricerca avevano visto stipulare con un certo ritardo il CCNL del triennio 2019-2021, restando poi in attesa di incrementi che invece avevano registrato, fino ai giorni scorsi, il solo stanziamento dell’indennità di vacanza contrattuale.
Ritenuto che
Si tratta di una misura importante: un cambio di passo rilevante, nell’atteggiamento del Governo nei confronti dei dipendenti pubblici, lavoratori penalizzati dall’assenza (ormai quasi biennale) del contratto di lavoro della propria categoria.
La prossima manovra di bilancio 2024 porterà ulteriori benefici fiscali da non sottovalutare, in aggiunta alla conferma per il 2024 del taglio del cuneo contributivo (7% per i redditi fino a 25 mila euro, 6% per i redditi fino a 35 mila euro), attraverso l’accorpamento dei primi due scaglioni Irpef in un unico scaglione con aliquota al 23%.
Atteso che
Durante l’incontro con il Ministro Zangrillo, alcune sigle sindacali hanno insistito affinché il beneficio economico previsto dal “DL Anticipi” sia posto in pagamento alla prima busta paga disponibile, possibilmente già da novembre.
INTERROGA
la Giunta Regionale per sapere
se non ritenga che la Regione Emilia-Romagna, per i propri collaboratori e per le lavoratrici e lavoratori in servizio presso le Agenzie Regionali così come per il personale del nostro SSR, debba fare tutto il possibile per reperire le risorse necessarie ad erogare l’anticipo degli aumenti contrattuali, segnale fondamentale per chi grazie al proprio lavoro quotidiano costituisce il presidio migliore del valore dei servizi pubblici.