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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 8472

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Oggetto:
Testo presentato:
8472 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere qual è lo stato dell'arte delle trattative per definire il futuro di Industria Italiana Autobus e quante probabilità ci sono perché l'azienda resti in mani italiane, non solo private ma anche pubbliche. A firma della Consigliera: Zamboni

Testo:

INTERROGAZIONE DI ATTUALITÀ A RISPOSTA IMMEDIATA

 

PREMESSO CHE

 

        lo scorso 3 giugno i lavoratori e le lavoratrici di Industria Italiana Autobus (IIA), l’ex Bredamenarinibus, hanno aderito a un nuovo sciopero proclamato dai sindacati per riaffermare la volontà di difendere questo asset strategico per la transizione ecologica del trasporto pubblico. Nonostante commesse di circa 600 bus in pancia, l’azienda da mesi nuota in acque agitate dopo l’annuncio di Leonardo, oggi socio di IIA al 27%, di voler cedere le sue quote. Fuori dai cancelli di IIA i dipendenti hanno partecipato ad un’assemblea convocata insieme ai giovani dei Fridays For Future e ai ricercatori della campagna italiana per i Climate jobs. I rappresentanti di Fiom, Fim e Uilm hanno ribadito la necessità che l’impresa resti in mano pubbliche, sottolineando che IIA conta oltre seicento dipendenti fra la sede di Bologna e quella di Flumeri (AV), ed è l’ultima impresa in Italia a produrre autobus.

 

CONSIDERATO CHE

 

         al momento sono tre le offerte pervenute per rilevare IIA:

1)       quella a firma dell’imprenditore (…), a cui fa capo Seri Industrial, il gruppo irpino, non del settore bus, che per primo ha presentato una manifestazione di interesse vincolante per entrare nella compagine societaria di IIA;

2)       quella di un gruppo di imprenditori bolognesi tra cui (…) e (…);

3)       infine, è notizia di questi giorni la manifestazione di interesse ad entrare nella compagine da parte di (…), amministratore delegato del gruppo cinese Ccig, attivo nel settore della mobilità green. Resta da capire se il colosso cinese intende operare come unico soggetto o in partnership con una delle due realtà che si stanno già contendendo le quote di azionariato di Leonardo.

 

CONSIDERATO INOLTRE CHE

 

        l’Assessore allo Sviluppo economico dell’Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, segue con preoccupazione, insieme ai sindacati, le manovre attorno a IIA. Mentre ha accolto con soddisfazione la proposta pervenuta dalla cordata di solidi imprenditori bolognesi, nel giorno dello sciopero ha dichiarato “la vicenda di IIA mi preoccupa moltissimo e penso che il presidio e le preoccupazioni sindacali siano più che legittime. Cancellare la sua storia sarebbe veramente un delitto economico, è l'unica azienda di bus che abbiamo. Tutti i bandi che vengono fatti dagli enti locali di bus in questa fase, utilizzando le risorse Pnrr, le consegniamo alla frontiera, alla Mercedes, alla Man, alla Renault”. Quando si arriverà a chiudere queste turbolenze “avremo la possibilità di guardare a un portafoglio di ordini incredibile per far lavorare in Italia, con i soldi dell'Italia, la nostra gente”; e sulla pista cinese ha ribadito che “sarebbe un delitto economico perdere l’unica azienda di bus che abbiamo”.

 

EVIDENZIATO CHE

 

        Europa Verde condivide l’urgenza di scongiurare il rischio di perdere questo asset strategico per il nostro Paese, cedendo gli ordinativi e il mercato del Tpl su gomma ai grandi produttori esteri, e condivide la necessità di salvaguardare i posti di lavoro e le competenze di lavoratrici e lavoratori;

        in una fase storica in cui il Trasporto pubblico è sempre più al centro della transizione ecologica, sarebbe imperdonabile perdere l'unica azienda italiana a capitale prevalentemente pubblico che produce autobus a trazione elettrica.

 

TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO

 

INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE PER SAPERE

 

        qual è lo stato dell’arte delle trattative per definire il futuro di Industria Italiana Autobus e quante probabilità ci sono perché l’azienda resti in mani italiane, non solo private ma anche pubbliche.

 

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