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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 8618

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Oggetto:
Testo presentato:
8618 - Interrogazione a risposta scritta circa il Piano regionale di prelievo del Capriolo per la stagione venatoria 2024-2025, con particolare riguardo all'elevato numero di esemplari cacciabili. A firma della Consigliera: Gibertoni

Testo:

Interrogazione a risposta scritta

 

Visti

 

        la deliberazione di Giunta regionale n. 960, del 27 maggio 2024, recante “Piano di prelievo del Capriolo per la stagione venatoria 2024-2025 con cui si dispone, in particolare, l’approvazione del Piano di prelievo del capriolo in caccia di selezione nel territorio della Regione Emilia-Romagna per la corrente stagione venatoria 2024 - 2025;

        la legge 11 febbraio 1992, n. 157 recante “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, in particolare, l’art. 18 nel quale vengono indicate le specie cacciabili, i periodi di attività venatoria e viene demandata alle Regioni l’approvazione del Calendario venatorio per i territori di propria competenza;

        la legge regionale 15 febbraio 1994, n. 8 recante “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria”;

        la legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 recante “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” che disciplina e ripartisce le funzioni amministrative tra Regione, Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni nel quadro delle disposizioni della legge 7 aprile 2014, n. 56 ed in particolare l’art. 40, che individua le funzioni della Regione, delle Province e della Città metropolitana di Bologna in materia di protezione della fauna selvatica ed esercizio dell’attività venatoria, stabilendo, fra l’altro, che la Regione esercita le funzioni di programmazione e pianificazione nonché tutte le funzioni amministrative in applicazione della normativa comunitaria, statale e regionale, con esclusione delle attività di vigilanza, di applicazione delle sanzioni amministrative e l’introito dei relativi proventi e le attività collegate all’attuazione dei piani di controllo della fauna selvatica, che restano confermati alle Province e alla Città metropolitana di Bologna;

        il Regolamento Regionale del 21 maggio 2024, n. 3 recante “Regolamento regionale in materia di gestione degli ungulati in Emilia-Romagna” e il previgente Regolamento Regionale del 27 maggio 2008, n. 1 recante “Regolamento per la gestione degli ungulati in Emilia-Romagna” che disponeva, tra l’altro, che i distretti di gestione degli ungulati rappresentassero la base minima territoriale di intervento per una razionale organizzazione e localizzazione delle attività gestionali, compresi i prelievi, che i piani di prelievo in forma selettiva di cervidi e bovidi e i relativi censimenti, articolati per specie, sesso e classi di età, devono essere presentati per l’approvazione almeno quarantacinque giorni prima della data d’inizio del prelievo venatorio, dal Consiglio direttivo dell’ATC su proposta della Commissione tecnica, dai titolari delle Aziende faunistico-venatorie e dagli Enti di gestione di Parchi, e che i piani di prelievo degli ungulati si attuano secondo le indicazioni del Calendario venatorio regionale, e che sui piani di abbattimento venga acquisito il parere dell’ISPRA, anche attraverso appositi protocolli di intesa, che l’Amministrazione competente approva i piani di prelievo degli ungulati, articolati per distretti ed istituti, verificandone la conformità alle indicazioni contenute nei propri strumenti di pianificazione, infine, che l’Amministrazione competente, previa verifica della corretta esecuzione degli adempimenti gestionali previsti per le aree contigue ai Parchi e per le Aziende faunistico-venatorie, provvede all'assegnazione della quota degli esemplari da cacciare nelle medesime;

        il “Piano faunistico-venatorio regionale dell’Emilia-Romagna 2018-2023. (Delibera di Giunta del 23 luglio 2018, n. 1200)” approvato con deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 179 del 6 novembre 2018 e prorogato, con deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 149 del 21 dicembre 2023, “fino alla definizione di un nuovo strumento di pianificazione e comunque fino al termine della stagione venatoria 2025/2026” ed, in particolare, la Parte 2 “Obiettivi Gestionali e Azioni di Pianificazione” ed, in particolare, la Parte 2 recante “Obiettivi Gestionali e Azioni di Pianificazione” dove, tra i macro-obiettivi di pianificazione definiti, risulta il raggiungimento della compatibilità tra presenza ed abbondanza della fauna selvatica e le attività antropiche;

 

premesso che

 

        con la deliberazione di Giunta regionale n. 960, del 27 maggio 2024, recante “Piano di prelievo del capriolo per la stagione venatoria 2024-2025” si dispone, in particolare, l’approvazione del piano di prelievo del Capriolo in caccia di selezione nel territorio della Regione Emilia-Romagna per la stagione venatoria 2024 - 2025, così come riportato nell’Allegato 1 della stessa deliberazione, e nel rispetto dei tempi previsti dal Calendario venatorio regionale per la stagione 2024-2025, di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 949/2024, e fatte salve le esclusioni disposte dal Settore Aree Protette, Foreste e Sviluppo Zone Montane – Area Biodiversità limitatamente ai territori ricadenti allinterno del Parco del Delta del Po dellEmilia - Romagna (Sub-Comprensorio n. 1 Codigoro-Mesola-Gorodenominato FE21, Sub-Comprensorio n. 2 Comacchiodenominato FE22, Sub-Comprensorio n. 3 Argentadenominato FE23, e Sub-comprensorio n. 4 Ravenna – Alfonsine - Cervia denominato RA21) qualora ricadenti allinterno dei Siti Natura 2000;

        il Piano di prelievo del Capriolo in caccia di selezione per la stagione venatoria 2024-2025, come autorizzato dalla deliberazione di Giunta regionale n. 960, del 27 maggio 2024, prevede un numero di esemplari di Capriolo cacciabili e uccidibili per un totale, a livello regionale, di 16.180 (16.000 per la scorsa stagione) esemplari di Capriolo uccidibili nella stagione venatoria 2024-2025,

        in 15 anni, dalla stagione venatoria 2002-2003 alla stagione venatoria 2017-2019, gli esemplari di Capriolo uccisi sono stati complessivamente 227.331!!

 

considerato che

 

        con la nota Prot. n. 08.05.2024.0473204.I dell’8 maggio 2024 il Settore “Aree Protette, Foreste e Sviluppo Zone Montane - Area Biodiversità” della Regione Emilia-Romagna, chiamato ad esprimersi in merito alla valutazione di incidenza sul Calendario venatorio regionale per la stagione 2024-2025, in considerazione della presenza del lupo (Canis lupus) con tre nuclei riproduttivi insediati nel territorio del Parco regionale del Delta del Po e nei siti della Rete Natura 2000 gestiti dallEnte Parco, ha prescritto di escludere dallelenco delle specie faunistiche, secondo il carniere stabilito dal Calendario venatorio regionale, la specie Capreolus capreolus, limitatamente ai territori ricadenti allinterno del Parco del Delta del Po dellEmilia-Romagna, dimostrando come questa specie possa contribuire all’instaurazione di un equilibrio ecologico interno e autosufficiente in natura;

        il Piano di prelievo del Capriolo in caccia di selezione per la stagione venatoria 2024-2025 è la sostanziale riproposizione dei Piani degli anni precedenti, senza che venga nemmeno proposta alcuna attività di analisi o di studio dei dati o anche semplicemente di reale censimento;

        la riproposizione, anno per anno, di piani di caccia di selezione del Capriolo, spesso con numeri sempre maggiori e che prevedono l’uccisione in una singola stagione venatoria di un numero che potrebbe arrivare ad un quinto dell’intera popolazione regionale, evita di concentrare il dibattito sulle reali soluzioni consentendo, in compenso, alla Regione Emilia-Romagna la possibilità di blandire ogni anno, con un consistente regalo in termini di animali uccisi, la potente lobby dei cacciatori, offrendo loro ogni anno 15 – 20 mila esemplari di Capriolo da uccidere.

 

Interroga la Giunta regionale per sapere:

 

        i dati aggiornati complessivi sulle uccisioni del capriolo nel territorio regionale relativamente alle 5 stagioni faunistico-venatorie: 2018-2019, 2019-2020, 2020-2021, 2021-2022, 2022-2023 e 2023 - 2024 completi anche dei censimenti effettuati;

        se non ritenga che autorizzare il prelievo e l’uccisione di 16.180 caprioli sul territorio regionale, nella presente stagione faunistico venatoria 2024 - 2025, senza un reale censimento della popolazione regionale della specie non costituisca un semplice ed ennesimo regalo sanguinoso alla lobby regionale dei cacciatori per una attività che non ha nulla di ludico, né di ricreativo;

        se non ritenga di rivedere le proprie politiche di contenimento della popolazione regionale del Capriolo mettendo finalmente fine alla caccia a questa specie e utilizzando con intelligenza e prioritariamente tecniche alternative di controllo che ne evitino l’uccisione, anche in considerazione della presenza di predatori naturali come il lupo.

 

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