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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 1937

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Oggetto:
Testo presentato:
1937 - Interrogazione a risposta orale in Commissione in merito alla quantificazione delle risorse economiche da destinare agli ambiti della piccola e grande ristorazione. A firma dei Consiglieri: Bondavalli, Caliandro, Daffada', Rontini, Zappaterra, Sabattini, Mori, Rossi, Bulbi, Montalti, Fabbri

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

 

La sottoscritta Stefania Bondavalli

Consigliere del Gruppo Bonaccini Presidente 

 

 

Premesso che

 

-          durante la fase di lockdown, il settore della ristorazione ha subito pesanti effetti negativi e il Governo, introducendo un Fondo per la filiera della ristorazione nel D.L. n. 104/2020 (cd. Decreto Agosto), convertito con modificazioni in Legge n. 126/2020, ha provveduto a sostenere la ripresa e la continuità dell’attività degli esercizi di ristorazione.

 

Preso atto che

 

-          il Fondo per la filiera della ristorazione, previsto dal Decreto Agosto, è finalizzato all’erogazione di un contributo a fondo perduto alle imprese in attività alla data di entrata in vigore del D.L. n. 104/2020, per l’acquisto di prodotti, inclusi quelli vitivinicoli, di filiere agricole e alimentari, anche DOP e IGP, valorizzando le materie prime di territorio;

-          i contributi previsti per il settore ristorazione dal Decreto Agosto, poi convertito e modificato in Legge n. 126/2020, sono riconosciuti agli appartenenti a sei codici Ateco che riguardano la ristorazione con somministrazione; mense, ristoratori che effettuano catering continuativo su base contrattuale; attività di ristorazione connesse alle aziende agricole; catering per eventi, banqueting e alberghi, mentre sono state escluse le attività di piccola ristorazione quali i bar/caffè.

 

Considerato che

 

-          per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e contenerne gli effetti, con il Dpcm dello scorso 24 ottobre sono state disposte ulteriori misure di restrizione, in vigore da lunedì 26 ottobre e fino al prossimo 24 novembre, poi divenuto 4 dicembre con il Dpcm del 3 novembre,  con le quali si limitano lo svolgimento delle attività di ristorazione dalle ore 5.00 fino alle 18.00 e dopo le ore 18,00, con il divieto di consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico;

-          la ripresa nel settore della ristorazione è molto più complessa di quanto si era previsto e le nuove restrizioni dovute, previste dal sopracitato Dpcm del 24 ottobre e poi confermate dal Dpcm del 3 di novembre, hanno riportato le comunità ad un livello massimo di allerta che difficilmente nel breve riporterà i consumi al livello pre Covid-19, provocando un’ulteriore riduzione di fatturato che si sommerà alle ingenti perdite economiche subite durante il trascorso lockdown con il rischio di definitiva chiusura di molte delle attività appartenenti al comparto.

 

Evidenziato che

 

-          con il Decreto legge 28 ottobre 2020, n. 137 il Governo ha approvato un nuovo provvedimento d’urgenza di ristori e di aiuti complessivi, rivolti alle categorie più colpite dall’emergenza coronavirus, fra cui quelle della ristorazione, individuate sulla base dei codici Ateco;

 

Ritenuto che

 

-          i settori della piccola e grande ristorazione nella nostra Regione hanno mostrato una forte resilienza, grazie anche ad una forte digitalizzazione e alla diffusione della delivery (driver principali che hanno permesso agli operatori commerciali di mantenere in vita il loro business), continuando così a proporre un servizio orientato ai bisogni della comunità e del mercato.

 

Valutato che

 

-          è necessario sostenere il settore della ristorazione non solo per fronteggiare questo momento di restrizioni e di difficoltà economiche, ma anche per poter favorire futuri investimenti e riconfermare la nostra Regione come “Food Valley” che ha nella qualità della produzione agroalimentare e dell’offerta enogastronomica uno dei suoi punti di forza e al contempo elemento di attrattività e di competizione a livello internazionale;

-          è essenziale ribadire l’importanza del “fattore tempo”, perché le risorse stanziate siano prontamente e rapidamente erogate e con modalità semplici, attenuando le difficoltà di tante attività fortemente limitate e non per ultimo, rispondendo concretamente ad una sofferenza sociale reale e motivata;

-          il 28 ottobre scorso, in sede di informativa all’Assemblea Legislativa sulla situazione Covid-19 in Emilia-Romagna, il Presidente Bonaccini ha comunicato che la Regione ha previsto di stanziare 10 milioni di euro a favore di misure di sostegno destinate agli operatori economici e ai settori in difficoltà, in aggiunta ai contributi di ristoro previsti dal DL n.137/20.

 

Interroga la Giunta regionale

 

-          per sapere, in relazione ai 10 milioni di euro complessivi che ha deciso di destinare al sostegno degli operatori economici e dei settori in difficoltà, quale sia, nello specifico, la quantificazione delle risorse economiche che intende destinare agli ambiti della piccola e grande ristorazione e attraverso quale percorso di eventuale confronto ritiene di pervenire alla definizione delle misure di sostegno ad essi rivolte.

 

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