Testo:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE
Il sottoscritto Consigliere Regionale del Gruppo Lega Salvini Emilia-Romagna,
Premesso che:
La Regione svolge funzioni di programmazione, indirizzo, coordinamento e finanziamento sul trasporto pubblico, promuovendo la realizzazione di interventi per riorganizzare la mobilità e l'accesso ai servizi di interesse pubblico.
Lo strumento principale con cui si concretizzano questi obiettivi è l’”Accordo di Programma”, di norma triennale.
Gli accordi di programma concretizzano gli obiettivi indicati dall'Assemblea legislativa regionale con l'atto di indirizzo: l’Assemblea legislativa fissa le linee di azione che devono essere messe in atto dalla Giunta in materia di programmazione e amministrazione del trasporto pubblico regionale. Il più recente è l’atto di indirizzo 2021-2023.
Le principali fonti di finanziamento sono:
risorse regionali a sostegno del TPL, derivanti in buona parte dal Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale anche ferroviario. La ripartizione tra i bacini provinciali dei servizi e dei contributi è stata approvata dalla Giunta regionale con la "Determinazione dei servizi minimi per il TPL 2021-2023";
risorse regionali e di altra fonte (europea, statale, provinciale, comunale e anche privata) per gli investimenti e per interventi di natura infrastrutturale, che sono finalizzati all’acquisto di autobus e filobus, alla mobilità ciclopedonale e, più in generale, alla mobilità sostenibile e alla qualità dell’aria.
Con ”Atto di indirizzo triennale in materia di programmazione e amministrazione del trasporto pubblico regionale e della mobilità sostenibile per gli anni 2021-2023 (art. 8 L.R. n. 30 del 1998). (Delibera della Giunta regionale n. 840 del 9 giugno 2021)”, approvato con deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 52 del 14 settembre 2021 sono stati indicati gli anni 2021-2023, quale periodo di riferimento necessario ad attuare gli indirizzi finalizzati al miglioramento qualitativo dei servizi, per una visione di rinnovamento del settore
Posto che, nel PATTO PER IL TRASPORTO PUBBLICO 2021-2023 IN EMILIA-ROMAGNA si afferma che:
il triennio 2022-2024 risentirà ancora delle conseguenze della pandemia e che tuttavia, è importante rafforzare la qualità delle relazioni tra istituzioni, le rappresentanze economiche e sociali per la condivisione di obiettivi strategici e impegnarsi responsabilizzando tutti gli attori del sistema, affinché sia disegnata una visione di rinnovamento del trasporto pubblico, moderno e flessibile, che veda sempre il cittadino - utente e il suo diritto alla mobilità quale obiettivo da sostenere e garantire;
che la Regione Emilia-Romagna opera con il metodo della programmazione e della partecipazione per assicurare ai cittadini e alle imprese la migliore accessibilità e la fruibilità del proprio territorio e che attraverso lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione promuove un sistema integrato di mobilità in cui il trasporto collettivo assolve un ruolo centrale per lo sviluppo civile, economico e la coesione sociale;
che tutti i soggetti sottoscrittori del Patto, la Regione, gli Enti Locali, la Città Metropolitana di Bologna, le Agenzie locali per la mobilità, le Società di gestone pubbliche e private dei servizi di TPL e le parti sociali direttamente interessate ritengono che per rendere più efficace il trasporto pubblico in Emilia-Romagna sia necessaria una visione di rinnovamento strutturata e condivisa, che consenta di raggiungere e garantire l’equilibrio economico del sistema e di ottenere una più adeguata risposta alle esigenze di mobilità dei cittadini, così come previsto nell’Atto di Indirizzo triennale 2021-2023;
che il sistema di trasporto pubblico dovrà garantire un aumento dell’accessibilità al servizio;
che l’attenzione sarà particolarmente rivolta quindi all’analisi della nuova domanda e alla conseguente rimodulazione del disegno e della capacità delle reti di trasporto collettivo, della velocità commerciale e al rafforzamento dei servizi resi, mediante interventi tesi a ottimizzare l'uso delle infrastrutture esistenti e con particolare interesse ai punti di concentrazione presso gli accessi ai sistemi di trasporto di massa e con specifica cura agli aspetti di flessibilità dell’offerta (periodo estivo, attività scolastiche, pendolarismo…), confermando l’ottica di sostenibilità del sistema.
L’obiettivo generale previsto, anche nei diversi Piani di settore, di forte riequilibrio della ripartizione modale, oggi fortemente sbilanciata a favore dell’auto privata deve vedere l’adeguamento e il rafforzamento dell’offerta del trasporto pubblico, con un sensibile miglioramento delle performances di esercizio in termini di maggiori affidabilità;
Considerato che,
Sono numerose le segnalazioni di disservizi nel TPL gestito, in provincia di Parma, da TEP s.p.a. Gli utenti lamentano, durante le ore di punta, autobus troppo affollati e a volte addirittura impossibili da utilizzare. Inoltre, si segnalano spesso forti ritardi e in alcuni casi corse cancellate; in più occasioni gli utenti lamentano che i bus sovraffollati non si arrestano alle fermate in palese violazione del contratto di servizio;
Secondo la presidenza TEP gli autobus dovrebbero avere una capienza di 6 persone a metro quadrato, e pertanto il numero di corse e di mezzi sarebbero più che sufficienti e tali lamentele sarebbero ingiustificate; tuttavia, non si tiene conto del fatto che i passeggeri portano con sé bagagli e zaini oltre alla costante presenza di passeggini, monopattini, ecc. Per questo motivo lo spazio si riduce notevolmente e mezzi sono totalmente occupati e sovraffollati;
Durante i vari incontri con l’azienda i sindacati avrebbero più volte ribadito che servirebbe un monitoraggio delle corse ed intervenire tempestivamente per ovviare ai disservizi, anche con l’ausilio degli AMT (addetti di Movimento). L’azienda avrebbe sempre risposto che questo non è possibile per mancanza di risorse e personale;
Fino a qualche anno fa venivano utilizzate delle corse supplementari per agevolare gli spostamenti dalla periferia alle scuole; ora sono state limitate con la promessa che sarebbero stati monitorati i flussi di passeggeri e reintrodotte se necessario;
Il servizio di Telerilevamento, ovvero un sistema informatizzato per il controllo da remoto della flotta di autobus (telecamere live, posizione ed orario di transito), installato circa 10 anni sarebbe ormai obsoleto e non più adatto a monitorare le corse dei bus;
Alcune famiglie si trovano costrette ad utilizzare l’auto per portare i figli a scuola che altrimenti rischiano di arrivare con forti ritardi dopo l’inizio delle lezioni. Questo va nella direzione opposta rispetto alle politiche di mobilità sostenibile.
Anche alcuni amministratori della Provincia di Parma lamentano il sovraffollamento dei bus e delle corriere in orario scolastico
Ritenuto che,
I disservizi, limitati a specifiche tratte orarie come in orario scolastico, potrebbero essere limitati potenziando il servizio con corse aggiuntive eventualmente compensandole nelle fasce a minor densità di passeggeri;
come espresso anche nel PATTO PER IL TRASPORTO PUBBLICO 2021-2023 IN EMILIA-ROMAGNA il servizio del TPL debba essere flessibile;
La Regione debba far valere il suo ruolo di indirizzo per risolvere problematiche territoriali che potrebbero vanificare gli obiettivi regionali di mobilità sostenibile e qualità dell’aria
INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE PER SAPERE
- Se quanto scritto corrisponde al vero;
- Se è a conoscenza delle problematiche di sovraffolamento dei mezzi in alcune fasce orarie critiche;
- Se intende agire presso TEP s.p.a. in modo da far aumentare la flessibilità del servizio di TPL con aggiunta di corse negli orari di punta in periodo scolastico;
- Se inoltre ritenga utile dedicare specifiche corse al trasporto scolastico;
- Se ritiene necessario un potenziamento o aggiornamento del sistema di monitoraggio dell’affluenza sui mezzi in modo da garantire maggior flessibilità al servizio di TPL.