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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 7489

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Oggetto:
Testo presentato:
7489 - Interrogazione a risposta orale in commissione per sapere come la Giunta sia intervenuta nel processo di applicazione del DL 61/2023 e come intenda vigilare affinché i territori ricevano quanto prima le risorse necessarie per ripristinare il patrimonio di edilizia scolastica. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Rontini, Piccinini, Caliandro

Testo:

Interrogazione a risposta orale in Commissione

 

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna

 

Premesso che

        L’alluvione in Emilia-Romagna è stata la terza catastrofe naturale a livello globale nella prima metà del 2023 e il disastro avvenuto nel maggio scorso ha causato, dalle prime stime dei danni, 8,8 miliardi di euro. Per quanto riguarda il patrimonio pubblico utilizzato per le scuole, ovvero aule, ma anche palestre, laboratori e giardini, il conto dei danni ammonta a 12 milioni di euro. Le stime più consistenti, circa i tre quarti, riguardano la provincia di Ravenna.

        Alcune scuole sono state letteralmente inondate da fiumi di acqua e il loro ripristino è potuto avvenire solo in parte. In circa 200 edifici sono stati segnalati danni derivanti all'allagamento di locali tecnici, che hanno compromesso anche caldaie, impianti elettrici e idraulici.

        In particolare, gli istituti scolastici più colpiti si trovano a Solarolo, Castel Bolognese, Lugo, Sant'Agata sul Santerno e Faenza tutti nel ravennate. Le stime per provincia prevedono costi per il ripristino pari a 9 milioni di euro a Ravenna, 2 a Forlì-Cesena, oltre 500mila euro per la Città metropolitana di Bologna, 400mila euro per Rimini e 100 mila euro per Ferrara.

 

Considerato che

        La scuola è da sempre una priorità nelle politiche emiliano-romagnole e rappresenta un presidio sociale e formativo fondamentale. Grazie all’alleanza istituzionale e al lavoro tra i diversi enti, in particolare le amministrazioni locali e l’ufficio scolastico regionale, è stato possibile garantire strumenti nei tempi necessari a garantire la continuità delle attività didattiche e a creare le condizioni affinché l’anno scolastico riprendesse in modo regolare il 15 settembre.

 

Preso atto che

        Il decreto-legge 61 del 2023, recante “interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dall’1 maggio 2023 nonché disposizioni urgenti per la ricostruzione nei territori colpiti dai medesimi eventi”, ha istituito un fondo, della consistenza di 20 milioni di euro, finalizzato all’acquisizione, da parte delle scuole, di beni, servizi e lavori funzionali a garantire la continuità didattica e a potenziare e supportare la didattica a distanza, nonché di attrezzature, arredi, servizi di pulizia, interventi urgenti di ripristino degli spazi interni ed esterni, servizi di trasporto sostitutivo temporaneo, locazione di spazi e noleggio di strutture temporanee.

        È di questi giorni la notizia appresa a mezzo stampa e rilevata anche dal Presidente della Regione e dal Sindaco e Presidente della provincia di Ravenna, nonché ammessa dallo stesso Ministero dell’Istruzione e del Merito, relativa al trasferimento di 10 milioni di euro del fondo sopracitato per altri scopi, e non più relativi al sostegno a Comuni e Province per il ripristino degli istituti scolastici alluvionati o per gli indennizzi a famiglie e imprese, 

 

Valutato altresì che

 

        Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha replicato, tramite stampa, rassicurando i territori e gli amministratori sottolineando che tutte le richieste pervenute dalle numerose istituzioni scolastiche interessate dall’alluvione di maggio 2023, il cui fabbisogno ammonta a 10 milioni e 174 mila euro, sono state interamente accolte. Il Ministro ha aggiunto che le risorse finanziate impiegate per dare copertura al decreto legge Sud non possedevano le caratteristiche contabili per finanziare interventi di edilizia scolastica da parte degli enti locali ed erano riconducibili a spese di parte corrente, quindi erano utilizzabili solo per spese da sostenere entro tempi ravvicinati, inoltre ha dichiarato di aver avviato una procedura eccezionale volta ad ottenere anticipazioni dalla Banca d’Italia per avere risorse finanziarie da assicurare sostegni immediati ed efficaci ai territori.

 

Tutto ciò premesso

interroga la Giunta regionale per sapere

 

come sia intervenuta nel processo di applicazione del DL 61/2023 e come intende vigilare perché i territori possano ricevere quanto prima ciò che gli spetta per ripristinare il patrimonio di edilizia scolastica i cui danni ammontano, come dall’informativa in V commissione, a circa 18 milioni.

 

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