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Legislatura XII- Atto di indirizzo politico ogg. n. 24

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad inserire, già nel primo elenco ufficiale e vincolante delle opere prioritarie da realizzare nel corso della presente legislatura, la realizzazione della quarta corsia tra Piacenza e Modena nord e parimenti attivarsi per far accelerare l'iter per la sua realizzazione a partire dall'avvio dello studio di fattibilità della stessa opera. (10 01 25) A firma dei Consiglieri: Vignali, Castaldini

Testo:

ODG - RICHIESTA ISTITUZIONE COMMISSIONE STUDIO E RICERCA

 

Oggetto: Istituzione, ai sensi dell'articolo 40 comma 2 dello Statuto e dell'articolo 61 del Regolamento interno dell'Assemblea legislativa, di una Commissione speciale di ricerca e di studio sul tema della Ricostruzione post Alluvione 2023 e del dissesto idrogeologico del territorio regionale (Ordine del Giorno collegato all’oggetto 9 “Illustrazione del Presidente della Regione del Programma di Governo e composizione della Giunta”).

 

 

I sottoscritti Consiglieri

 

Premesso che

        lo Statuto della Regione Emilia-Romagna prevede all’Art. 40 “Le Commissioni assembleari speciali” <<1. L'Assemblea legislativa può istituire, secondo le modalità stabilite dal Regolamento, Commissioni assembleari speciali con il compito di svolgere inchieste sull'attività amministrativa della Regione, degli enti e aziende da essa dipendenti, oppure su ogni altra questione di interesse regionale. 2. L'Assemblea, inoltre, può istituire Commissioni speciali di ricerca e di studio su materie che comunque interessino la Regione.>>;

        il Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna prevede all’Art. 61 “Commissioni assembleari di ricerca e di studio” <<1. L'Assemblea con deliberazione, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, istituisce speciali commissioni di ricerca e di studio, ai sensi dell'articolo 40, comma 2, dello statuto, su materie che comunque interessano la Regione, indicando lo specifico oggetto dello studio e determinando la durata, il numero dei componenti e la partecipazione numerica di ciascun gruppo assembleare>>;

 

Viste

        la delibera del Consiglio dei ministri del 4 maggio 2023 con la quale e' stato dichiarato, ai sensi degli articoli 7, comma 1, lettera c), e 24, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, lo stato di emergenza in conseguenza delle avverse condizioni meteorologiche che, a partire dal giorno 1° maggio 2023, hanno colpito il territorio delle Province di Reggio-Emilia, di Modena, di Bologna, di Ferrara, di Ravenna e di Forli-Cesena; 

        la delibera del Consiglio dei ministri del 23 maggio 2023, con la quale sono stati estesi gli effetti dello stato di emergenza, dichiarato con delibera del Consiglio dei ministri del 4 maggio 2023, al territorio delle Province di Reggio-Emilia, di Modena, di Bologna, di Ferrara, di Ravenna, di Forli-Cesena e di Rimini in conseguenza delle ulteriori ed eccezionali avverse condizioni meteorologiche verificatesi a partire dal 16 maggio 2023;

        il decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61, recante «Interventi urgenti per fronteggiare   l'emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023», convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2023, n. 100;

        il decreto del Presidente della Repubblica del 10 luglio 2023, ammesso alla registrazione alla Corte dei conti il 14 luglio 2023, foglio n. 2026, con il quale il Generale di corpo d'armata Francesco Paolo Figliuolo è stato nominato Commissario straordinario alla ricostruzione;

        il decreto-legge 11 giugno 2024, n. 76, recante «Disposizioni urgenti per la ricostruzione post-calamità, per interventi di protezione civile e per lo   svolgimento di grandi eventi internazionali», che ha modificato l'art. 20-ter, comma 1, del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61, prorogando, in considerazione della complessità e della rilevanza del processo di ricostruzione ancora in atto, l'incarico del Commissario straordinario fino al 31 dicembre 2024;

        l’annuncio da parte del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sentito il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, in seguito alle interlocuzioni intercorse con la Presidenza della Repubblica e con le Regioni interessate, in particolare la Regione Emilia Romagna, di proporre al primo Consiglio dei ministri utile la delibera per la nomina dell'ing. Fabrizio Curcio quale nuovo Commissario straordinario alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione verificatasi in Emilia Romagna, Toscana e Marche, in sostituzione del gen. Francesco Paolo Figliuolo;

 

Considerato che

        i fenomeni meteorologici di elevata intensità hanno determinato la perdita di 17 vite umane, una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone e la conseguente evacuazione di numerose famiglie dalle loro abitazioni;

        gli eventi già menzionati hanno provocato l'esondazione di corsi d'acqua, lo   smottamento di versanti, allagamenti, movimenti franosi, nonché gravi danneggiamenti alle infrastrutture viarie, a edifici pubblici e privati, alle opere di difesa idraulica e alla rete dei servizi essenziali;

 

Rilevato che

        la Regione svolge un ruolo di interlocutore privilegiato nel rapporto con gli Enti Locali, con le associazioni di categoria e con le forza sociali tale da poter intercettare le eventuali criticità e le “best practice” adottate per contribuire ad accelerare la ricostruzione;

        è necessario monitorare costantemente l’avanzamento dei lavori, sia pubblici sia privati, di ricostruzione post alluvione 2023, presidiare l’attività di ripristino delle infrastrutture per la difesa idraulica ed approfondire le problematiche che stanno alla base della fragilità del territorio e le relative contromisure da attuare;

 

Evidenziato che

        anche nel programma elettorale del Presidente De Pascale è prevista la creazione di un tavolo permanente Governo e Regione che si riunisca con continuità su questo tema;

        il proposito, secondo quanto proposto in campagna elettorale dal centro-sinistra, dovrà essere il seguente: “Governo e Regione dovranno quindi lavorare insieme per la definizione delle opere strategiche, degli interventi e delle norme da scrivere o da modificare, per la definizione di tutto ciò che è necessario. Periodicamente, questo tavolo dovrà poi relazionare agli Enti locali, al Patto per il Lavoro e per il Clima e ai Comitati degli alluvionati in merito all’andamento e avanzamento dei lavori, rispetto agli impegni presi. Questo metodo rappresenterà l’operazione trasparenza del rapporto nuovo tra Governo, Regione e Struttura commissariale”;

        oltre alla ricostruzione, il Presidente della Regione De Pascale ha evidenziato, sempre nel suo programma elettorale, la necessità di svolgere un ruolo di raccordo e di studio di una strategia complessiva sul tema della sicurezza idraulica: “Per parte nostra, intendiamo farci carico di una regia complessiva di tutti i soggetti coinvolti, in primis i Comuni, le Province e la Città Metropolitana, e di tutti gli enti che la Regione sovraintende, diventando l’interlocutore di tutto ciò che è in capo anche ad altri soggetti (Consorzi di bonifica, imprese multiutility, etc.). A tal fine, punto centrale di questo programma è l’istituzione di un’agenzia specializzata totalmente dedicata alla sicurezza territoriale, organizzata per bacini idrografici, con un grande piano di assunzione di geologi, ingegneri e tecnici, al fine di potenziare la nostra capacità di azione quotidiana.”;

 

Sottolineato che

        appare evidente come il ruolo dell’Assemblea legislativa sia centrale ed indispensabile per i lavori preparatori del tavolo nazionale, per il monitoraggio del piano speciale della ricostruzione, nella ricognizione delle criticità e, più in generale, in una nuova pianificazione strategica della sicurezza territoriale;

 

Impegnano la Giunta Regionale a

 

        sostenere l’istituzione di una Commissione speciale di ricerca e di studio sul tema della Ricostruzione post Alluvione 2023 e del dissesto idrogeologico del territorio regionale.

 

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