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Legislatura IX- Atto di indirizzo politico ogg. n. 1226

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Oggetto:
Testo presentato:
1226 - Risoluzione proposta dai consiglieri Barbati, Mandini e Grillini per impegnare la Giunta a intensificare strategie ed interventi, anche tramite la continua formazione del personale, volti a contrastare gli errori sanitari e gli episodi di malasanità , prevedendo un costante monitoraggio ed anche sanzioni amministrative a carico degli operatori sanitari pubblici e privati (documento in data 25 03 11).

Testo:

                             RISOLUZIONE
L'Assemblea legislativa della Regione Emilia - Romagna
premesso che
- i dati statistici relativi ai casi di malasanità elaborati dal
Ministero della Salute e dalla rete denominata Tribunale dei
diritti del malato - Cittadinanzattiva fotografano, ancorché si
tratti di dati parziali, una realtà nazionale e regionale
particolarmente allarmante, caratterizzata da numerosi casi di
malpractice sanitaria;
- la Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo
sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali ha
raccolto, tra l'aprile 2009 e il gennaio 2011, 252 segnalazioni di
presunti errori sanitari e 94 segnalazioni relative ad altre
criticità (ossia disfunzioni organizzative, funzionali, strutturali,
disservizi e una serie di altri eventi di malpractice);
- il rapporto della Commissione parlamentare evidenzia, in
particolare, che 15 segnalazioni di presunti errori sanitari (di cui
9 decessi) e 6 segnalazioni relative ad altre criticità (di cui 5
decessi) riguardano la Regione Emilia - Romagna;
- la Regione deve garantire la tutela della salute e del benessere
dei cittadini e della collettività, promuovendo la qualità,
l'efficienza, l'efficacia, l'accettabilità, la qualificazione e
l'appropriatezza delle prestazioni sanitarie erogate;
- è indispensabile attuare interventi e strategie effettivamente in
grado di ridurre al minimo il cosiddetto rischio sanitario e di
garantire la sicurezza del paziente, anche potenziando e
incrementando le azioni a tali fini già in atto;
- è imprescindibile promuovere azioni di costante controllo e
monitoraggio sull'attività degli operatori sanitari pubblici e
privati operanti nel territorio regionale, anche al fine di rilevare
gli elementi causativi di episodi di cosiddetta malasanità ;
rilevato che
- ai sensi del combinato disposto degli artt. 8, comma 4, 8 octies e
10, D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 ( Riordino della disciplina in
materia sanitaria, a norma dell'articolo 1 della L. 23 ottobre 1992,
n. 421 ) e dell'art. 121, comma 4, D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112
( Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle
regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15
marzo 1997, n. 59 ), la Regione è titolare di poteri ispettivi, di
vigilanza, controllo e monitoraggio in ordine alla qualità,
efficienza e funzionalità delle prestazioni sanitarie erogate dai
soggetti pubblici e privati operanti nel territorio regionale;
- l'art. 20, comma 2, L.R. 19 febbraio 2008, n. 4 ( Disciplina degli
accertamenti della disabilità - Ulteriori misure di semplificazione
ed altre disposizioni in materia sanitaria e sociale ) prevede che
la Regione possa disporre e attuare controlli e verifiche sulle
strutture e sugli studi - pubblici e privati - autorizzati
all'esercizio di attività sanitarie;
- il Piano sociale e sanitario 2008 - 2010 e il Piano - programma
2007 - 2009 (la cui validità è stata estesa all'anno 2010 con
delibera di Giunta regionale n. 1701/2009) dell'Agenzia sanitaria e
sociale regionale prevedono il potenziamento delle azioni volte a
garantire la qualità e l'efficienza dei servizi sanitari, anche
attraverso un'attività di osservatorio finalizzata alla raccolta di
dati, informazioni e indicatori che consentano alla Regione di
monitorare costantemente il buon andamento della sanità pubblica e
privata; tali atti programmatori promuovono, altresì, la
valorizzazione, la formazione e l'orientamento professionale del
personale sanitario;
visti
- l'art. 168 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea, ai
sensi del quale l'Unione Europea favorisce e incoraggia le azioni e
le strategie finalizzate ad ottenere livelli elevati di protezione
della salute umana e un miglioramento della sanità pubblica e
privata;
- l'art. 32, comma 1, Cost., ai sensi del quale La repubblica
tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e
interesse della collettività ;
- l'art. 117, comma 3, Cost., secondo cui la tutela della salute
costituisce materia di competenza legislativa concorrente e l'art.
2, comma 1, D.Lgs n. 502/1992 cit., ai sensi del quale Spettano
alle regioni ( ), nel rispetto dei principi stabiliti dalle leggi
nazionali, le funzioni legislative ( ) in materia di assistenza
sanitaria e ospedaliera ;
- il combinato disposto dell'art. 2, comma 1, D.Lgs. n. 502/992
cit., dell'art. 114, comma 1, D.Lgs. n. 112/1998 cit. e dell'art.
179, L.R. 21 aprile 1999, n. 3 ( Riforma del sistema regionale e
locale ), ai sensi del quale alla Regione sono conferiti tutti i
compiti amministrativi in tema di salute umana;
- la L. 23 dicembre 1978, n. 833 ( Istituzione del servizio
sanitario nazionale ), che promuove la tutela della salute e la
qualità delle prestazioni sanitarie in tutte le loro forme;
- il D.M. 11 dicembre 2009, recante Istituzione del sistema
informativo per il monitoraggio degli errori in sanità ;
- la L.R. 28 aprile 1984, n. 21, recante Disciplina
dell'applicazione delle sanzioni amministrative di competenza
regionale ;
- la L.R. 12 maggio 1994, n. 19, recante Norme per il riordino del
servizio sanitario regionale ai sensi del decreto legislativo 30
dicembre 1992, n. 502, modificato dal decreto legislativo 7 dicembre
1993, n. 517 e le attrattive delibere di Giunta regionale;
- la L.R. 12 marzo 2003, n. 2, recante Norme per la promozione
della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema
integrato di interventi e servizi sociali ;
- la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29, recante Norme generali
sull'organizzazione ed il funzionamento del Servizio sanitario
regionale ;
- il Piano di attività 2010 per l'Area di programma Accreditamento e
qualità dell'Agenzia sanitaria e sociale regionale che prevede - tra
l'altro - l'incremento degli strumenti di monitoraggio e gestione
del rischio sanitario ;
- il Piano Sanitario Nazionale 2011 - 2013, approvato dal Consiglio
dei Ministri in data 21 gennaio 2011, che - tra l'altro - promuove
la sistematica vigilanza dell'erogazione delle prestazioni
sanitarie, nonché le azioni e i dispositivi necessari ad affrontare
le criticità del sistema sanitario, con particolare attenzione al
recupero di efficienze e al miglioramento della qualità percepita da
parte dei cittadini;
impegna la Giunta regionale
- ad incrementare gli strumenti, le azioni e i metodi mediante i
quali stimare le criticità cliniche, gestionali ed organizzative;
- a promuovere iniziative di formazione continua del personale
sanitario ispirate ad un approccio sistemico, anche al fine di
valorizzarne le competenze in ordine alla gestione dei rischi;
- ad intensificare e potenziare strategie efficienti ed efficaci per
prevenire e contrastare gli errori sanitari e, più in generale, gli
episodi di malasanità , anche mediante una costante ed effettiva
attività di monitoraggio;
- a predisporre un sistema di sanzioni amministrative, anche a
carattere cautelare, a carico degli operatori sanitari pubblici e
privati per i casi in cui la condotta posta in essere configuri gli
estremi di una violazione delle disposizioni legislative o
regolamentari in materia sanitaria, o comunque un episodio di
malasanità ;
- specularmente, ad elaborare un ciclo di valutazione della
performance medica che preveda, tra l'altro, dispositivi premianti e
incentivanti in relazione al grado di adeguatezza e appropriatezza
raggiunto nell'erogazione delle prestazioni sanitarie da parte dei
singoli operatori.
I Consiglieri
Liana Barbati (Italia dei Valori - Lista Di Pietro)
Sandro Mandini (Italia dei Valori - Lista Di Pietro)
Franco Grillini (Italia dei Valori - Lista Di Pietro)
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