Espandi Indice

Legislatura IX- Atto di indirizzo politico ogg. n. 1248

Share
Oggetto:
Testo presentato:
1248 - Risoluzione proposta dai consiglieri Naldi e Meo per impegnare la Giunta ad introdurre una forma di mappatura della presenza di amianto negli edifici, attraverso uno strumento di certificazione obbligatoria e ad intervenire in conferenza Stato-Regioni affinchè vengano confermati gli incentivi per l'installazione di impianti fotovoltaici in sostituzione di coperture di cemento-amianto (documento in data 30 03 11).

Testo:

                             RISOLUZIONE
L'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna
Premesso che
la Conferenza Europea sull'amianto tenutasi a Bruxelles nel
2005 ha stabilito di commemorare il 28 Aprile di ogni anno la
Giornata Mondiale delle vittime dell'amianto, in quanto concomitante
con la Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza nei luoghi di
lavoro;
sono passati quasi vent'anni dall'approvazione da parte del
Parlamento della legge 257/92 con la quale si è vietata la
produzione, l'importazione e la commercializzazione dell'amianto (o
di materiali contenenti amianto) in Italia;
dai dati sanitari che periodicamente l'Ispesl raccoglie e
diffonde attraverso il ReNaM, il Registro Nazionale Mesoteliomi,
emerge che sono oltre 9.000 i casi di questo tumore censiti nel
Registro Nazionale dal 1993 al 2004, di cui 1.007 casi sono relativi
a cittadini emiliano-romagnoli, facendo così dell'Emilia-Romagna una
delle regioni più colpite;
sempre secondo questi dati, in circa il 70% dei casi
l'esposizione è stata professionale, tuttavia negli ultimi anni è
diminuita l'influenza dei settori tradizionali (ad esempio, i
cantieri navali o la lavorazione di manufatti in cemento-amianto)
mentre è aumentato il numero di soggetti ammalati che non hanno
svolto alcuna delle attività considerate a rischio;
Considerato che
la legge 257/92 prevedeva che entro 180 giorni dalla sua
entrata in vigore tutte le Regioni si dotassero di un Piano
Regionale Amianto, uno strumento per il censimento, la bonifica e lo
smaltimento dei materiali contaminati;
a partire dal 2003 il Ministero dell'Ambiente è stato
incaricato di fare una mappatura nazionale dei materiali contaminati
da amianto, compito per il quale sono stati stanziati 9 milioni di
euro, ma ancora oggi, come riportato nella Relazione sull'attività
svolta nell'anno 2009 curata dalla Direzione generale per la
qualità della vita del Ministero, mancano i dati di 4 Regioni e
anche chi li ha forniti spesso lo ha fatto in maniera parziale;
secondo le stime di Cnr e Ispesl, in Italia ci sono ancora 32
milioni di tonnellate di amianto (in forma friabile o compatta)
sparse per il territorio nazionale, sebbene si sia ancora lontani
dall'avere dati certi e dettagliati su quanto ancora se ne nasconde
all'interno di siti industriali, funzionanti o dismessi, edifici
pubblici o privati, cave, reti idriche ecc.;
per l'Emilia-Romagna risulta censita la presenza di amianto in
1.020 edifici pubblici, 20 aree di cava e 158 tra siti e impianti
industriali, anche se è del tutto evidente che si tratta di numeri
molto sottostimati per la mancanza di un censimento completo ed
adeguato che ad oggi è stato svolto solo da Lombardia e Piemonte;
Ricordato che l'Appennino emiliano è interessato dalla presenza di
amianto naturale e sull'argomento la Regione Emilia-Romagna ha
provveduto a effettuare il censimento delle cave di pietre verdi
presenti sul proprio territorio, finalizzato a definire meglio il
profilo del comparto, le modalità di escavazione, nonché
dell´utilizzo dei materiali estratti;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
ad introdurre al più presto, nell'ambito del preannunciato
adeguamento normativo della L.R. 18 luglio 1991, n. 17, nuove norme
allo scopo di giungere ad una graduale chiusura delle cave di rocce
ofiolitiche ed alla riconversione di questo settore produttivo;
a svolgere una adeguata attività di informazione sui rischi
per la salute derivanti dall'esposizione alle fibre dovuta al
deterioramento e allo smaltimento illegale delle strutture in
cemento-amianto, attraverso azioni che offrano anche gli strumenti
su come ci si deve comportare quando si ha a che fare con strutture
contaminate in casa, a scuola o presso i luoghi di lavoro;
ad individuare e ad introdurre una nuova forma di mappatura
della presenza di amianto negli edifici, soprattutto in quelli
privati, attraverso uno strumento di certificazione obbligatoria in
caso di affitto o vendita dell'immobile;
ad intervenire in Conferenza Stato-Regioni affinché nel
prossimo decreto ministeriale sul fotovoltaico vengano confermati
gli incentivi per chi installa impianti fotovoltaici sugli edifici
in sostituzione di coperture in cemento-amianto.
Gian Guido Naldi
Gabriella Meo
Espandi Indice