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                             RISOLUZIONE
RICONVERSIONE DELL'EX - ZUCCHERIFICIO SADAM - ERIDANIA DI RUSSI IN
                        CENTRALE A BIOMASSE
L'Assemblea legislativa della Regione Emilia - Romagna
                            premesso che
-  in attuazione dell'art. 8 della L.R. 23 dicembre 2004, n. 26
recante  Disciplina della programmazione energetica territoriale ed
altre disposizioni in materia di energia , il Piano Energetico
Regionale della Regione Emilia - Romagna (approvato con delib. ass.
n. 141 del 14 novembre 2007) promuove e valorizza la massimizzazione
dello sviluppo e dell'utilizzo delle energie rinnovabili, anche
nell'ottica di una riduzione delle emissioni di gas ad effetto
serra;
-  in data 8 novembre 2007 è stato siglato un accordo tra
istituzioni territoriali, sindacati, PowerCrop s.r.l. e Sadam -
Eridania s.p.a. per la riconversione produttiva dell'ex -
zuccherificio di Russi a centrale a combustione di biomassa legnosa
( Accordo di riconversione produttiva. Piano per la
razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticola
saccarifera. Ex art. 2, comma 2, lett. a) della legge 81/2006 ), con
successivo Addendum stipulato tra le medesime parti in data 02
dicembre 2009;
-  da ultimo, con delibera di Giunta n. 395 del 28 marzo 2011 è
stata approvata la procedura di VIA - valutazione d'impatto
ambientale - e autorizzazione unica relativa al progetto di
riconversione dell'ex - zuccherificio Eridania di Russi in polo per
le energie rinnovabili;
                          evidenziato che
- in data 23 novembre 2010, prot. n. 35109 (ogg. cons. n. 787), il
Gruppo assembleare Italia dei Valori - Lista Di Pietro aveva già
presentato una risoluzione nel merito, successivamente ritirata in
data 30 marzo 2011 in quanto parzialmente superata dalla delibera di
Giunta n. 395/2011 cit., con cui è stata approvata la procedura di
VIA;
                           considerato che
- in ordine alla realizzazione dell'intervento di riconversione
dell'ex - zuccherificio di Russi a centrale a biomasse è attualmente
pendente un giudizio innanzi al T.A.R. Emilia - Romagna, firmato da
numerosi sottoscrittori tra privati, associazioni di categoria ed
esponenti politici;
- la riconversione dell'ex - zuccherificio di Russi interessa
un'area particolarmente estesa, peraltro prossima all'abitato
cittadino, determinando un impatto fortemente negativo sul sistema
abitativo, urbanistico, architettonico e territoriale e, di
conseguenza, notevoli preoccupazioni nella popolazione locale;
- la quantità di biomassa legnosa necessaria per l'efficiente
funzionamento della centrale è stata quantificata nell'ordine di
circa 270 mila tonnellate per anno, quantità la cui produzione la
filiera locale non è in grado di sostenere, rendendosi quindi
necessario o realizzare piantagioni e colture dedicate, in totale
compromissione dell'economia agricola di qualità in atto sul
territorio, ovvero importare materiale biocombustibile da altri
territori o dall'estero, risultando, quindi, impensabile che il
realizzando impianto a biomasse funzioni a filiera corta;
-  a causa della totale insufficienza del quantitativo di biomassa
prodotto dalla filiera locale, al fine di ovviare a tale deficit,
sussiste il concreto rischio che il realizzando impianto accolga per
la combustione anche materiale ultroneo, ivi compresi rifiuti solidi
urbani, trasformando - di fatto - la realizzanda centrale a biomasse
in un termovalorizzatore;
- la comunità locale, sostenuta da molte associazioni di categoria
(tra cui Legambiente e Coldiretti) e  da diverse forze politiche (ed
in particolare dall'Italia dei Valori), ha più volte espresso la
propria netta opposizione (mediante numerose manifestazioni e
petizioni) alla realizzazione della centrale a biomasse, che non
importa alcun vantaggio né dal punto di vista  energetico, né dal
punto di vista occupazionale, contemporaneamente arrecando un
evidente danno ambientale e alla salute dei cittadini, quali valori
di rilievo costituzionale (artt. 9 e 32 Cost.);
- la realizzazione della centrale, infatti, in considerazione delle
sue dimensioni e della sua localizzazione in prossimità del centro
abitato, compromette fortemente la salute degli abitanti delle aree
limitrofe, peraltro in una zona dove la qualità dell'aria risulta
già pregiudicata (come comprovato da recenti indagini
epidemiologiche condotte dalla stessa Provincia di Ravenna);
- in considerazione delle diverse criticità - ambientali,
urbanistiche, energetiche, economiche e sotto il profilo della
salute dei cittadini - sottolineate, è necessario ed imprescindibile
rivalutare e riconsiderare debitamente la sostenibilità ambientale,
l'opportunità, la fattibilità, l'effettiva funzionalità e l'attuale
efficienza della riconversione dell'ex - zuccherificio di Russi in
centrale a biomasse, tenendo conto - altresì - delle istanze
provenienti dalla comunità locale, coinvolgendola in modo attivo in
tutte le eventuali decisioni di merito;
                     impegna la Giunta regionale
- a sospendere cautelativamente, anche in ragione del contenzioso in
atto, il procedimento di riconversione dell'ex - zuccherificio di
Russi, considerando le criticità che caratterizzano la fattibilità
dell'intervento sotto molteplici profili;
- a coinvolgere la comunità locale di Russi e dei territori
limitrofi nei futuri percorsi decisionali, attivando un efficiente
metodo concertativo;
- ad adottare tutte le misure e i dispositivi  necessari per
superare le criticità ad oggi esistenti, che impongono una
valutazione incondizionatamente negativa e contraria in ordine
all'intervento di riconversione de quo.
Bologna, 06 aprile 2011
I Consiglieri
Liana Barbati (Italia dei Valori - Lista Di Pietro)
Sandro Mandini (Italia dei Valori - Lista Di Pietro)