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Legislatura IX - Atto ispettivo ogg. n. 1360

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Oggetto:
Testo presentato:
1360 - Interpellanza dei consiglieri Filippi e Malaguti circa i contributi e le procedure certificative riguardanti lo stabilimento enologico imolese della Cooperativa Terremerse .

Testo:


                            INTERPELLANZA
I sottoscritti, Fabio Filippi e Mauro Malaguti, Consiglieri
regionali del Popolo della Libertà;
Premesso
Che l'entità dei contributi concessi dalla Regione Emilia-Romagna
alla cooperativa Terremerse, il cui presidente fino al 2009 è stato
Giovanni Errani, fratello del Governatore della Regione, ha
suscitato già forti polemiche e risvolti giudiziari;
Che nell'atto ispettivo relativo al caso Terremerse presentato lo
scorso ottobre si chiedeva copia del certificato di collaudo
statico, relativamente lo stabilimento enologico imolese;
Che è stata inviata richiesta formale al Sindaco di Imola, esigendo
copia del certificato di collaudo;
Che in sede consiliare, il Consigliere comunale di Imola Simone
Carpia ha richiesto copia del certificato di collaudo statico, ha
presentato inoltre domanda formale di accesso agli atti, il
documento non è stato mai consegnato;
Appreso
Che la cooperativa Terremerse avrebbe ottenuto (dal 2002 al 2008)
2.176.000 euro di finanziamenti pubblici solo dalla Regione
Emilia-Romagna, ai quali si aggiungono ulteriori fondi stanziati
dagli enti locali;
Che nel verbale di accertamento di avvenuta esecuzione dei lavori,
redatto in data 20/09/2006 dal Servizio Aiuti alle Imprese della
Direzione Generale Agricoltura (Regione Emilia-Romagna), tra le
spese ammissibili al fine della quantificazione in via definitiva
del saldo del contributo spettante, è stato inserito un capitolo
titolato Spese non previste, ammissibili ai sensi del punto 14
dell'allegato B alla deliberazione n. 2548/2000 , corrispondente a
129.052,00 euro;
Che la Regione Emilia-Romagna, nonostante i numerosi solleciti, in
Assemblea e in Commissione, non ha prodotto copia della
documentazione concernente il certificato di collaudo statico
relativo alla cantina vinicola;
Che il certificato di agibilità, è documento imprescindibile per
l'accesso, ai finanziamenti regionali;
Che il Comune non ha l'autorità di rilasciare il certificato di
agibilità se preventivamente non è stato depositato il certificato
di collaudo statico dell'immobile;
Che il collaudo statico è documento vincolante all'agibilità della
struttura, a maggior ragione per le opere di grandi dimensioni come
quella in oggetto;
Che l'iter relativo al finanziamento in oggetto, da parte della
Regione Emilia-Romagna, come risulta dagli atti, sarebbe iniziato
precedentemente l'approvazione definitiva del progetto dello
stabilimento vinicolo di Terremerse;
Che relativamente lo stabilimento vinicolo in oggetto, il suo
presidente avrebbe chiesto alla Regione Emilia-Romagna un
finanziamento pari a 2.5 milioni di euro per finanziare un primo
progetto, poi ridimensionato: con conseguente riduzione della spesa
complessiva ma non del finanziamento già concesso dalla Regione;
Interpella la Giunta per sapere
- Se intenda motivare, attraverso documentazione specifica, le
Spese non previste, ammissibili ai sensi del punto 14 dell'allegato
B alla deliberazione n. 2548/2000 , corrispondenti a 129.052,00
euro;
- Se il comune di Imola sia in possesso del certificato di
collaudo dello stabilimento in oggetto;
- I motivi della mancata produzione, da parte della Regione
Emilia-Romagna e del Comune di Imola, della copia della
documentazione concernente il certificato di collaudo statico
relativo alla nuova cantina vinicola;
- Se intenda allegare alla risposta, relativa alla presente
interpellanza, copia del certificato del collaudo statico, come
peraltro già richiesto, dal sottoscritto, in sede di Commissione
assembleare Bilancio Affari Generali ed Istituzionali in data
10/11/2009 e tramite atto ispettivo, interpellanza protocollata in
data 22/10/2010;
- Se l'iter relativo al finanziamento di 1.000.000 di euro
concesso dalla Regione Emilia-Romagna allo stabilimento vinicolo di
Terremerse sia iniziato precedentemente l'approvazione del progetto
definitivo, quindi nel pieno rispetto della regolarità procedurale;
- Se, nel caso venga attestato il non rispetto della clausola
prevista per cui i fondi pubblici concessi alla cooperativa
Terremerse dalla Regione per l'acquisto di beni mobili e la
costruzione di uno stabilimento che dovevano rimanere di proprietà
della coop per un arco temporale di dieci anni, non si reputi
necessario chiederne la restituzione del finanziamento all'ente
erogatore e quindi ai contribuenti emiliano-romagnoli, in
particolare per la parte non fruita negli anni in cui i beni non
sono stati utilizzati dalla cooperativa Terremerse.
Fabio Filippi
Mauro Malaguti
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