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Legislatura IX- Atto di indirizzo politico ogg. n. 1514

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Oggetto:
Testo presentato:
1514 - Risoluzione proposta dai consiglieri Defranceschi e Favia per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a mantenere attiva, presso l'Ospedale Bellaria di Bologna, la struttura di Chirurgia Generale a Indirizzo Oncologico (documento in data 21 0611).

Testo:

                             RISOLUZIONE
Premesso che
Ø l'ipotesi di chiusura dell'UO Chirurgia Generale a Indirizzo
Oncologico dell'Ospedale Bellaria, dell'AUSL di Bologna, temuta da
tempo, nei fatti sta diventando realtà a seguito di una nota della
Direzione del Dipartimento Oncologico, della medesima Azienda,
riguardante la richiesta di sospensione dell'attività chirurgica per
pazienti provenienti da reparti tutti i reparti dell'Ospedale
Bellaria a far data dal 13 giugno del corrente anno;
Ø nella nota si chiarisce che, a partire da tale data, ci sarà
un solo chirurgo reperibile dell'UO di Chirurgia Generale a
Indirizzo Oncologico e vengono descritti ben 4 percorsi distinti per
i pazienti chirurgici ricoverati presso l'Ospedale Bellaria, che
prevedono :
1) nei casi di pazienti oncologici non urgenti, le consulenze
chirurgiche da parte dei medici di reparto verranno rivolte all'UO
di chirurgia A dell'Ospedale Maggiore che svolge attività
ambulatoriale un solo pomeriggio a settimana (il mercoledì
pomeriggio);
2) nei casi di pazienti chirurgici urgenti, le richieste di
consulenza chirurgica urgente, attivate a cura del medico di guardia
- nel reparto presso il quale il paziente è ricoverato - dovranno
essere rivolte alla chirurgia A dell'Ospedale Maggiore che
provvederà ad inviare in loco un chirurgo per visitare il paziente,
se questi valuta necessario l'intervento, dovrà comunicarlo al
medico del reparto, attivando due differenti procedure in base alla
circostanza se il paziente sia trasferibile o meno, nel caso sia
trasferibile, il paziente verrà avviato all'Ospedale Maggiore
attraverso il 118 nella fascia oraria 14-20, qualora, invece, il
paziente non sia trasferibile un'equipe chirurgica dell'Ospedale
Maggiore si trasferirà all'Ospedale Bellaria;
3) nei casi di pazienti chirurgici in emergenza, il medico del
reparto, presso cui il paziente è ricoverato, attiverà una richiesta
di emergenza dei chirurghi dell'Ospedale Maggiore che attiverà
un'equipe chirurgica da trasferire all'Ospedale Bellaria per
l'intervento;
4) nei casi di pazienti chirurgici degenti non urgenti non
oncologici restano invariati i percorsi già in essere tra la UO di
Chirurgia Generale di Budrio e i reparti dell'Ospedale Bellaria.
Ø la nota è formulata senza tener conto che all'Ospedale
Bellaria ci sono sette chirurghi altamente qualificati, ne è
testimonianza il percorso prescritto nei casi di pazienti chirurgici
urgenti, che prevede l'invio di un'equipe chirurgica dall'Ospedale
Maggiore all'Ospedale Bellaria (con aggravio di costi e di tempi);
Ø alla chiusura della UO Chirurgia Generale ad Indirizzo
oncologico dell'Ospedale Bellaria non corrisponde un potenziamento
della Chirurgia dell'Ospedale Maggiore o di altri Ospedali
limitrofi;
Ø tale chiusura allungherà, ulteriormente, i tempi di attesa per
gli interventi chirurgici ad indirizzo oncologico, infatti, dai
report provenienti dai flussi informativi emerge che all'Ospedale
Maggiore nel 2008 soltanto l'84% dei pazienti veniva operato entro i
30 giorni dall'inserimento in lista e, nel 2009, soltanto il 64,81%,
il che vuole dire che un terzo dei pazienti con cancro (con cancro!)
ha aspettato l'intervento più di un mese (dati, questi, tratti dal
report ufficiale dell'AUSL);
Ø da qualche tempo sono state effettuate presso l'Ospedale
Bellaria notevoli modifiche organizzative volte a restringere gli
spazi della Chirurgia Generale a Indirizzo Oncologico e a dilatare,
a volte anche in modo artificioso, quelli di Senologia, circostanza
che è deducibile dai seguenti fatti:
- chiusura delle prenotazioni al CUP per le visite chirurgiche
presso la chirurgia generale del Bellaria;
- comunicazioni rivolte ai pazienti in lista di attesa
finalizzate a scoraggiare la permanenza in lista e contestuale
suggerimento a rivolgersi ad altre strutture aziendali;
- riduzione, fino all'azzeramento , degli orari di sala
operatoria dedicati alla Chirurgia Generale a Indirizzo Oncologico e
contestuale aumento a vantaggio di Senologia che però non ha
comportato un consistente aumento di interventi di Chirurgia
senologica;
- aumento consistente della casistica di interventi di spettanza
ambulatoriale eseguiti in sala operatoria.
Considerato che
Ø i servizi erogati dalla UO Chirurgia Generale a Indirizzo
Oncologico dell'Ospedale Bellaria, hanno assunto un posto importante
nella realtà ospedaliera bolognese, divenendo un punto di
riferimento per molti cittadini che abitano nella zona est di
Bologna e nei comuni limitrofi di Castenaso, Monterenzio, Ozzano,
Pianoro e S. Lazzaro di Savena;
Ø dall'inaugurazione ad oggi sono stati operati oltre 21.000
pazienti (con una media di circa 1.100 interventi all'anno) e sono
state svolte decine di migliaia di prestazioni ambulatoriali,
spaziando in tutti i campi della chirurgia generale e conservando,
negli anni, un flusso costante di pazienti, come hanno sempre
dimostrato le liste d'attesa;
Ø negli ultimi anni (dal 2001 ad oggi) i vertici aziendali hanno
cambiato la mission della Chirurgia del Bellaria quattro volte,
ciò significa che non vi sono state scelte strategiche , ma al
cambiare delle amministrazioni e degli uomini a loro legati, sono
cambiate le prospettive della Chirurgia, senza tenere conte delle
esigenze della popolazione;
Ø fin dagli anni '80 all'Ospedale Bellaria era presente una
chirurgia generale che eseguiva anche interventi senologici, ma nel
2001 fu stabilito dalla amministrazione che tutta la chirurgia
senologica doveva essere concentrata al Maggiore, perché lì c'era la
diagnostica senologica moderna, il programma di screening per il
cancro della mammella, ed erano state impegnate ingenti risorse a
questo scopo, in questo modo venne tolta, di fatto, alla Chirurgia
del Bellaria la possibilità di eseguire interventi senologici e fu
totalmente smantellata la diagnostica senologica presso la
Radiologia del Bellaria;
Ø nel 2003 divenne strategicamente prioritario creare
all'interno del Bellaria una Chirurgia generale ad indirizzo
oncologico e per fare questo si sono spostate due intere equipe
mediche (quella che era al Bellaria, non ritenuta idonea a rivestire
questo ruolo, fu spostata al Maggiore e quella del Maggiore,
ritenuta idonea a questo fine, spostata al Bellaria) la chirurgia
senologica, in precedenza tolta alla Chirurgia del Bellaria, veniva
nuovamente spostata al Bellaria all'interno appunto della UO
Chirurgia Generale a Indirizzo Oncologico, pur essendo tutta la
diagnostica senologica rimasta al Maggiore;
Ø nel 2007 è stata quindi inventata l'Unità Operativa Semplice
(UOS) di Chirurgia Senologica, la scelta del direttore di questa
nuova UOS è stata fatta dal Primario della Chirurgia generale ad
indirizzo oncologico (Prof. Liguori), facendo cadere la scelta sulla
dott.ssa Cucchi, moglie dello stesso;
Ø a distanza di pochi anni la Chirurgia Generale a Indirizzo
Oncologico del Bellaria non è più necessaria, ma diventa prioritaria
la sua chiusura, lasciando solo la U.O.S. di Chirurgia senologica,
senza tenere conto dei gravi problemi logistici connessi a questa
scelta, visto che tutta la diagnostica senologica è ancora ubicata
al Maggiore, per cui le pazienti devono fare regolarmente la spola
tra Bellaria e Maggiore più volte nel corso del loro iter curativo;
Ø queste decisioni sono state prese all'insaputa - e spesso in
opposizione - alla grande maggioranza del personale che lavora al
Bellaria, e ai medici di medicina generale che gravitano sulla zona
est della città e della sua provincia e, infine, ma non per ordine
di importanza, della popolazione;
Ø tutte queste circostanze hanno determinato la nascita del
comitato di cittadini Io scelgo il Bellaria , che ha raccolto
migliaia di firme contro lo smantellamento della Chirurgia Generale
a Indirizzo Oncologico dell'Ospedale Bellaria;
Ø in un incontro pubblico, svoltosi l'anno scorso (ottobre
2010), l'Assessore provinciale alla sanità Giuliano Barigazzi ed il
direttore sanitario dell' Ausl Massimo Annichiarico avevano
garantito al comitato Io scelgo il Bellaria che non si sarebbe
proceduto a chiudere o apportare cambiamenti alla Chirurgia Generale
a Indirizzo Oncologico del Bellaria, ma che si sarebbe proceduto a
monitorare i flussi;
Ø tale monitoraggio dei flussi è stato falsato dall'Azienda
sanitaria, alla luce dell'attività svolta, dapprima restringendo gli
spazi della Chirurgia Generale a Indirizzo Oncologico, attraverso la
chiusura delle prenotazioni al CUP, le comunicazioni rivolte ai
pazienti in lista di attesa finalizzate a scoraggiare la permanenza
in lista, la riduzione degli orari di sala operatoria dedicati e, in
ultimo, con la chiusura di fatto del settore con la specifica nota
della Direzione del Dipartimento Oncologico (riguardante la
richiesta di sospensione dell'attività a far data dal 13 giugno del
corrente anno) sopra citata.
Rilevato che
Ø presso l'Ospedale Bellaria è stato creato un team
multidisciplinare di professionisti che si occupa, in maniera
completa ed esaustiva di tutti gli aspetti organizzativi, clinici e
scientifici legati a patologia tumorali;
Ø presso l'Ospedale Bellaria è stato recentemente ultimato un
nuovo padiglione, con 9 sale operatorie;
Ø presso l'Ospedale Bellaria sono stati realizzati rilevanti
investimenti, tra i quali un investimento di un milione di euro per
l'acquisto della Radioterapia intraoperatoria, utilissima per il
cancro del retto, del pancreas e dello stomaco e che, a seguito
della chiusura della Chirurgia Generale a Indirizzo Oncologico non
potrà essere ammortizzato dall'utilizzo.
tenuto conto che
Ø contestualmente da notizie di stampa si apprende che
all'Ospedale Maggiore emergono problemi di carenza di organico e di
organizzazione del lavoro;
Ø da segnalazioni ricevute da personale interno apprendiamo che
queste carenze di organico all'Ospedale Maggiore, in specifico di
infermieri, hanno determinato da 3/4 anni la riduzione di circa 60
ore di attività di sala operatoria, alle quali si dovranno
aggiungere ulteriori 60 ore per gli anestesisti in futuro;
constatato che
Ø chiunque conosca la realtà cittadina e lo stato delle liste
d'attesa sa che, difficilmente, l'Ospedale Maggiore e il S.Orsola
potranno assorbire, senza effetti negativi, il volume di attività
svolto in questi vent'anni dalla Chirurgia del Bellaria (oltre
21.000 interventi effettuati);
L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna
impegna la Giunta regionale
$ ad attivarsi affinché sia mantenuta attiva, presso l'attuale
Ospedale Bellaria di Bologna, la Chirurgia Generale a Indirizzo
Oncologico;
$ ad attivarsi affinché siano mantenuti, presso l'Ospedale
Bellaria di Bologna, gli elevati livelli di qualità fino a qualche
mese fa garantiti dal team multidisciplinare di professionisti che
si occupava, in maniera completa ed esaustiva, di tutti gli aspetti
organizzativi, clinici e scientifici legati alle patologie tumorali;
$ ad agire, in tutte le sedi preposte e con tutti gli atti
necessari, nella direzione strategica sopra indicata, affinché si
elimini il sospetto che dietro tutto ciò ci sia la volontà di
favorire la crescita delle strutture private e private accreditate,
a discapito delle strutture pubbliche.
Bologna, 17 giugno 2011
I Consiglieri
(Andrea Defranceschi)
(Giovanni Favia)
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