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Legislatura IX- Atto di indirizzo politico ogg. n. 1697

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Oggetto:
Testo presentato:
1697 - Risoluzione proposta dal consigliere Corradi per impegnare la Giunta regionale a dare attuazione alla norma di cui all'art. 61 comma 14 della Legge n. 133/2008, riducendo del 20% gli stipendi dei Direttori Generali, Direttori Sanitari e Direttori Amministrativi delle AUSL e delle Aziende Ospedaliere della Regione Emilia-Romagna (documento in data 17 08 11).

Testo:

                           RISOLUZIONE
(Ai sensi dell'art. 107 del Regolamento)
Il sottoscritto Roberto Corradi Consigliere Regionale Lega Nord
Padania
Premesso che
a) Con DPCM n. 319/2001, pubblicato in Gazzetta
Ufficiale il 7 agosto 2001, il Governo stabiliva il
tetto massimo del trattamento economico annuo dei
Direttori Generali delle AUSL e delle Aziende
Ospedaliere, fissato in Euro 154.937,06 (vecchie lire
300 milioni), maggiorato fino al 20% per i
risultati di gestione Nello stesso provvedimento
si stabiliva altresì che il tetto massimo del
trattamento economico dei Direttori Sanitari e
Direttori Amministrativi delle AUSL e delle Aziende
Ospedaliere non potesse eccedere l'80% di quanto
stabilito per i Direttori Generali (quindi pari ad
Euro 123.949,65), maggiorato di un ulteriore 20% per i
risultati di gestione .
b) Malgrado il provvedimento del Governo facesse riferimento ai
tetti massimi (e non certo ai tetti minimi ), con Delibera di
Giunta n. 1838 del 5 settembre 2001 (prima riunione utile), la
Regione Emilia-Romagna si affrettava ad adeguare al rialzo il
trattamento economico dei Direttori Generali, Direttori
Amministrativi e Direttori Sanitari delle AUSL e delle Aziende
Ospedaliere dell'Emilia-Romagna.
c) Con la Delibera di cui sopra (n. 1838/2001), la Giunta guidata
da Vasco Errani, in un colpo solo , aumentava del 45% lo stipendio
base dei Direttori Generali delle AUSL e delle Aziende Ospedaliere
dell'Emilia-Romagna; infatti:
- gli stipendi base dei Direttori Generali delle
AUSL di Parma, Piacenza, Reggio-Emilia, Modena,
Città di Bologna, Ferrara, Rimini e dell'Az.
Ospedaliera di Bologna, passavano da Euro 103.291,38
annui, ad Euro 149.772,50 (con un aumento di Euro
46.481,12), incrementabile del 20% (ulteriori Euro
29.954,50), per un totale complessivo di Euro
179.727,00 annui (pari a 500 euro al giorno - Euro
499,24 per la precisione).
- Gli stipendi base dei Direttori Generali delle AUSL di Bologna
Sud, Bologna Nord, Imola, Forlì, Cesena, e delle Az. Ospedaliere di
Parma, Reggio-Emilia, Modena, Ferrara, passavano da Euro 98.126,81
annui, ad Euro 145.253,50 (con un aumento di Euro 47.126,69)
incrementabile del 20% (ulteriori Euro 29.050,70), per un totale
complessivo di Euro 174.304,20 annui (pari a circa 500 euro al giorno
- e 484,18 per la precisione).
d) La Delibera di Giunta n. 1838/2001, estendeva al massimo gli
aumenti anche ai Direttori Amministrativi ed ai Direttori Sanitari
delle AUSL e delle Aziende Ospedaliere dell'Emilia-Romagna;
riconoscendo agli stessi il tetto massimo dell'80% dello stipendio
dei Direttori Generali, incrementabile del 20%, per un totale
complessivo di Euro 143.781,60 annui (circa 12.000 euro al mese).
Considerato che
e) Con la legge n. 133/2008 (in G.U. del 21 agosto 2008),
l'attuale Governo adottava misure per la stabilizzazione della
finanza pubblica, tra cui una disposizione (ex art. 61, comma 14),
nella quale si stabiliva che: A decorrere dalla data di
conferimento o di rinnovo degli incarichi i trattamenti economici
complessivi spettanti ai direttori generali, ai direttori sanitari,
e ai direttori amministrativi, ed i compensi spettanti ai componenti
dei collegi sindacali delle aziende sanitarie locali, delle aziende
ospedaliere, delle aziende ospedaliero universitarie, degli istituti
di ricovero e cura a carattere scientifico e degli istituti
zooprofilattici sono rideterminati con una riduzione del 20 per
cento rispetto all'ammontare risultante alla data del 30 giugno
2008.
f) La legge n. 133/2008 riconosceva alle Regioni la possibilità
di non operare la riduzione del 20% degli stipendi dei Direttori
generali, sanitari e amministrativi, salvo che imponessero ai
cittadini una compartecipazione alla spesa sanitaria (reintroducendo
i ticket che all'epoca erano stati tolti dal Governo).
Rilevato che
g) Una recente ricerca elaborata dall'ANCI-Federsanità
(http://www.portal.federsanita.it/wp-content/uploads/2008/09/i-rappo
rto-federsanita-ANCI-trattamento-economico-Direzione-strategica-di-A
S.) ha evidenziato che il 65 % delle Regioni ha applicato la
riduzione negli stipendi dei Direttori generali, Direttori
Amministrativi e Direttori Sanitari delle AUSL e delle Aziende
Ospedaliere, mentre alcune regioni non hanno provveduto a NESSUNA
riduzione dei super-stipendi .
h) La Regine Emilia-Romagna NON ha adottato nessuna riduzione dei
super- stipendi , mentre la Regione Veneto (guidata dal leghista
Luca Zaia), ha deliberato la riduzione del 20% del trattamento
economico complessivo spettante ai direttori generali, sanitari,
amministrativi e dei servizi sociali, con risparmi molto
consistenti.
i) Oggi, ogni singolo Direttore generale, sanitario e
amministrativo della sanità in Emilia-Romagna (oltre cinquanta
persone), costa ai contribuenti emiliano-romagnoli dai 26 ai 30
mila euro annui in più di quanto costano i Direttori in Veneto.
IMPEGNA LA GIUNTA
Ad adeguarsi alla norma di cui all'art. 61, comma 14 della legge n.
133/2008, riducendo del 20% gli stipendi dei Direttori Generali,
Direttori Sanitari e Direttori Amministravi delle diciassette tra
AUSL ed Aziende Ospedaliere della Regione Emilia-Romagna.
Bologna, 17 agosto 2011.
Consigliere Regionale
Gruppo Lega Nord
Roberto Corradi
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