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Legislatura IX- Atto di indirizzo politico ogg. n. 1928

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Oggetto:
Testo presentato:
1928 - Risoluzione proposta dal consigliere Defranceschi circa le azioni da porre in essere per tutelare la cittadinanza da rischi per la pubblica incolumità connessi ai lavori della galleria della Variante di Valico, con particolare riferimento alla situazioneesistente nel Comune di San Benedetto Val di Sambro (BO)(documento in data 03 11 11).

Testo:

OGGETTO 1928
RISOLUZIONE
Premesso che
-I lavori della galleria Val di Sambro della Variante di valico
stanno procurando seri danni ad alcune abitazioni del Comune di San
Benedetto Val di Sambro e creando potenziali rischi per l'incolumità
della popolazione ;
- Le rilevazioni degli strumenti installati da Spea evidenziano
spostamenti delle abitazioni monitorate che arrivano fino a 9cm, con
ritmi che fino alla fine di settembre erano di lem al mese e che ora
sembrano aver accelerato arrivando a 2cm al mese;
- Lo scavo del tratto in oggetto è a 'A del suo compimento, e sono
previsti ulteriori 150gg di lavori;
- Nell'area è stata riattivata un ampia frana quiescente con un
volume di terreno stimabile in 2 milioni di metri cubi;
- Il Servizio Geologico della Regione Emilia-Romagna, in una
recente valutazione dell'ultima revisione dello Studio di Stabilità
del Versante dichiara che: lo studio dà atto dell'esistenza di una
frana profonda, estesa lungo tutto il versante su cui poggia Santa
Maria Maddalena, con ciò confermando quanto già evidente nelle
cartografie regionali fin dagli anni 90 ;
- Inoltre si dichiara che: La sressa revisione dello studio ammette
che Rispondere jlla domanda se tali movimenti debbano essere
considerati più o meno critici risulta assai problematico dal punto
di vista teorico e pratico, alla luce della estrema variabilità
delle caratteristiche strutturali e geometriche delle abitazioni
interessate. Sostanzialmente si afferma quindi da parte di
Autostrade, della Direzione Lavori e dell'Impresa esecutrice dei
lavori, che firmano lo studio con i loro autorevoli consulenti, che
non viene garantito dallo scavo il mantenimento delle esistenti
condizioni strutturali degli edifici coinvolti. ;
- Inoltre si dichiara che: è ragionevole ritenere che spostamenti
dell'entità prevista possono produrre danni anche seri agli edifici
(come peraltro già dimostrato dalle ordinanze di sgombero già
effettuate nello scavo della stessa Galleria autostradale, e
implicitamente previsto dalla stessa impresa esecutrice dei lavori
autostradali che ha attivato azioni preventive di controllo e di
sopralluogo in previsione di opere provvisionali agli edifici
potenzialmente coinvolti). ;
- Inoltre si dichiara che: Conseguentemente riguardo all'aspetto
fondamentale della tutela della pubblica incolumità, sulla base
delle considerazioni precedenti, si può affermare che tale tutela
non è garantita a priori. ;
- Che: Si sottolinea che la nota dell'Ing. Riccieri, presidente
dell'O.A. prot. U175/20il/GR/pt, inviata al comando dei Carabinieri
di Vergato e a noi resa nota, non può essere dagli scrìventi
condivisa nella affermazione: Le conclusioni di merito scaturite
nell'incontro portano ragionevolmente ad escludere pericoli per
l'incolumità dei
cittadini per il fatto che la vulnerabilità degli edifici dipende
dai fattori sopra esposti
non interamente noti in mancanza di valutazioni tecniche puntuali e
qualificate. ; Che: L'analisi dei monitoraggi evidenzia una
stretta dipendenza tra avanzamento della
galleria e gli spostamenti. ; Che: Le incognite sul
comportamento complessivo della massa mobilizzata restano
alte. ;
Considerato che
- La Magistratura, secondo fonti di stampa, ha ipotizzato il reato
di disastro colposo, articolo 449 del codice penale, delitto di
comune pencolo punito con la reclusione da uno a cinque anni e ha
attualmente identificato la Regione Emilia-Romagna come parte offesa;
- Nell'area interessata ci sono circa 250 unità abitative in cui
vivono circa 4-500 persone, attualmente già una dozzina sono state
evacuate con ordinanza di sgombero;
- A valle della frana ora riattivata si trova la sede ferroviaria di
collegamento tra nord e sud del nostro Paese;
- La frana riattivata potrebbe porre a rischio le infrastrutture
di gas, acqua ed elettricità;
- Il Sindaco del Comune ha dichiarato che Al momento non ho
alcuna indicazione che mi dica che l'incolumità pubblica è a
rischio. ;
- Il Prefetto di Bologna ha dichiarato, relativamente alla sua
conoscenza di elementi che indichino una situazione di pericolo per
la pubblica incolumità, che Non ci sono prese di posizione della
Protezione Civile ;
- Il Servizio Geologico della Regione Emilia-Romagna ha
evidenziato la mancanza di valutazioni tecniche puntuali e
qualificate ;
- In un recente Comunicato Stampa la Giunta ha dichiarato che La
Regione si sta impegnando a seguire con attenzione l'evoluzione dei
lavori, a mantenere il monitoraggio in piena efficienza e a
proseguirlo per tutto il tempo necessario alla conclusione del
lavori, anche nei cinque anni seguenti la fine dei lavori, dopo la
messa in esercizio della Variante di Valico. Ciò per garantire la
tutela della pubblica incolumità dei cittadini , affiancandosi in
tal modo agli Enti preposti nel ruolo di tutela della pubblica
incolumità;
- Sono attività di protezione civile quelle volte alla previsione
e prevenzione dei RISCHI ed ogni altra attività necessaria ed
indifferibile diretta a superare l'emergenza connessa ad eventi
calamitosi (ex 225/92 art.3, comma 1);
Invita la Giunta Regionale a:
- Raccomandare al Sindaco di San Benedetto Val di Sambro, nel pieno
rispetto delle sue funzioni indipendenti, in un'ottica di supporto
nell'espletamento dei suoi compiti quale autorità locale di
Protezione Civile, di valutare con attenzione il già evidenziato
potenziale rischio per la pubblica incolumità di Cittadini della
nostra Regione, per il nostro patrimonio ambientale e per le nostre
infrastrutture e voler considerare con urgenza una sospensione dei
lavori che dia il tempo di colmare la carenza di quegli elementi
tecnici, che possano escludere ogni situazione di pericolo per la
pubblica incolumità;
- rivolgere analoga raccomandazione all'Osservatorio Ambientale e al
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Bologna, 2 novembre 2011
Il Consigliere
Andrea Defranceschi
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