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Legislatura IX- Atto di indirizzo politico ogg. n. 2042

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Oggetto:
Testo presentato:
2042 - Risoluzione proposta dal consigliere Favia per impegnare la Giunta a porre in essere azioni atte a garantire che il trasloco del nuovo ospedale di Cona (FE) avvenga rispettando le condizioni di massima sicurezza per pazienti, personale, studenti e visitatori, adottando altresì provvedimenti a carico della Dirigenza dell'Azienda Ospedaliera per le criticità emerse (documento in data 21 11 11).

Testo:

                             Risoluzione
L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna:
Premesso che:
- l'apertura dell'ospedale di Cona a Ferrara, le cui vicende
sono note da ben oltre 20 lunghi anni, come da dichiarazioni rese
dal direttore generale Azienda Ospedaliero - Universitaria di
Ferrara, riportate dai media e alle istituzioni, era programmata per
la data del 27 ottobre 2011;
- alla data di apertura programmata, la struttura ospedaliera
risultava ancora priva della certificazione di agibilità
urbanistica, e pertanto, nonostante il sontuoso annuncio, non ha
visto l'apertura della struttura;
- l'apertura è stata poi rinviata al 3 novembre 2011. Per tale
giorno furono programmate intense attività, tra le quali il
trasferimento dei primi pazienti;
- in data 02 novembre 2011, la Commissione del Dipartimento di
Sanità Pubblica di cui L.R. n. 34/1998, esprimeva parere sulla
ispezione effettuata per le specifiche competenze, dove tra l'altro
si legge, dal documento redatto:
- si rimarcano carenze di carattere generale per quanto
riguarda la sicurezza in quanto non risultano individuati e
fisicamente delimitati i percorsi per l'accesso alle degenze e ai
servizi di cui si richiede l'autorizzazione, risultando possibile
accedere a parti dell'Ospedale in cui sono in atto lavori di
completamento ;
- carenza e scarsa visibilità di segnalazione di vie di esodo e
uscite di sicurezza, mancanza di cartellonistica di sicurezza e
antifumo ;
- presenza di alcuni interruttori differenziali non idonei ad
interrompere le eventuali correnti di guasto nei locali classificati
secondo le specifiche norme CEI di gruppo 1 ;
- notevoli carenze igienico sanitarie per presenza di sporco,
polvere e residui di lavorazione sia nei percorsi, che nelle aree di
degenza che nelle aree comuni interne ed esterne ;
- nei bagni non sono presenti gli accessori previsti per un
loro utilizzo ;
- alcuni ambienti (es. medicherie, ambulatori, bagni) non si
presentano regolarmente attrezzate ;
- manca ogni elemento strutturale di accoglienza dei
visitatori ;
peraltro, senza che la stessa Commissione abbia ritenuto prendere in
considerazione altro, visto che la gravità della situazione iniziale
riscontrata è stata tale da rendere superfluo il proseguo
dell'attività; si rimarca che l'ispezione ha riguardato solo 50mila
metri quadrati dei 190mila totali, solamente poco oltre il 25
percento della struttura;
- nonostante la situazione riscontrata dalla Commissione, sono
proseguite paradossalmente ulteriori dichiarazioni del Direttore
sanitario, fuorvianti nei confronti dei Cittadini e delle
Istituzioni locali, dichiarazioni che indicavano uno slittamento di
quattro-cinque giorni, rispetto all'ultima data prevista per
l'apertura;
- a sconfessare ancora una volta gli annunci del Direttore
sanitario si è presentato un ulteriore imprevisto sottovalutato: la
presenza del batterio della legionella, che impone attente analisi e
lunghe procedure di sanificazione;
- la situazione è talmente poco chiara che, come emerge dalla
stampa locale, la struttura è oggetto di verifica da parte di
ispettori della Regione.
Considerato che:
- nel corso della seduta del 13.10.2011 della Commissione sanità
del Consiglio comunale, il direttore generale ha rassicurato i
consiglieri che tutto era predisposto per il trasloco e che non
esistevano problemi tecnici o organizzativi insormontabili. Lo
stesso direttore non ha altresì fatto alcun cenno a problemi
all'origine, di possibili contestazioni da parte dell'Asl, in merito
all'apertura del nuovo ospedale;
- anche successivamente alle visite di controllo della
commissione dell'Asl ed al ricevimento del verbale contenente le
contestazioni, il direttore ha rilasciato dichiarazioni che
banalizzavano le motivazioni del mancato rilascio
dell'autorizzazione sanitaria per l'inizio del trasferimento dei
pazienti dal Sant'Anna al nuovo ospedale di Cona;
- le dichiarazioni rilasciate dal direttore generale hanno
arrecato e arrecheranno gravi disagi e nocumento agli Utenti e
difficoltà e carenze sotto il profilo dell'assistenza sanitaria ai
pazienti: ecografie sospese, Tac e Risonanze a metà: rischio
sovraffollamento , Intanto rischia di farsi critica la situazione
di alcuni settori dell'ospedale già predisposti per un trasferimento
che non parte mai. E' il caso della diagnostica. Sono già a Cona, e
quindi inservibili, un ecografo, due raggi X su sette, una Tac e una
Risonanza su due. Solo le ecografie sono state sospese fino al 31
dicembre, con disagi per i pazienti, mentre le altre diagnostiche
stanno entrando in sofferenza dalla parte degli operatori, per
problemi di affollamento (La Nuova Ferrara 14.11.2011);
- le dichiarazioni rilasciate dal direttore generale hanno
arrecato e arrecheranno notevoli disagi a tutti gli operatori
sanitari della struttura che non hanno certezze: in tutti i reparti
medici gli armadietti sono ancora gli scatoloni del trasloco,
difficilmente accessibili. Un altro elemento di perplessità tra il
personale è il fatto che, questa volta, la Direzione non ha chiesto
la sospensione delle ferie fino a fine anno (La Nuova Ferrara
14.11.2011).
Rilevato che
- l'obiettivo più importante del nuovo direttore generale era ed
è: l'apertura di Cona nel più breve tempo possibile e nella massima
sicurezza;
- dopo venti anni di continue polemiche intorno a questa
struttura ospedaliera ci si aspettava maggiore cautela e un
approccio più professionale da parte della dirigenza;
- la superficialità, la fretta in campo medico non dovrebbero
trovare allocazione.
L'assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna
impegna la Giunta e l'Assessorato competente:
- affinché il trasloco al nuovo ospedale di Cona avvenga dopo
che siano state accertate dagli enti competenti tutte le condizioni
di massima sicurezza per i pazienti, il personale, gli studenti ed i
visitatori;
- affinchè il trasloco avvenga dopo che i collegamenti viari e
ferroviari ed i servizi di trasporto pubblico, siano stati
effettivamente predisposti in quantità e qualità adeguata per un
regolare raggiungimento del nuovo ospedale;
- ad assumere i dovuti provvedimenti che si ritengano opportuni
nei confronti del direttore generale dell'Azienda Ospedaliera, per
aver mal interpretato e non centrato l'obiettivo più importante del
suo incarico, l'apertura di Cona nel più breve tempo possibile e
nella massima sicurezza, alla luce anche delle ripetute
dichiarazioni di apertura dell'Ospedale continuamente ritrattate,
che hanno creato disagi ai pazienti, ai dipendenti dell'Azienda e
grave perdita d'immagine all'Azienda Sanitaria, all'Amministrazione
Locale e alla Regione.
Bologna, 21 novembre 2011
Il Consigliere
(Giovanni Favia)
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