Testo:
RISOLUZIONE
L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna
Appreso che:
· il Ministro dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare, Corrado Clini, ha recentemente rilasciato sconcertanti e preoccupanti dichiarazioni circa gli aspetti positivi, le potenzialità e i vantaggi degli Organismi Geneticamente Mutati (OGM);
· nel dettaglio il Ministro ha fatto le seguenti affermazioni:
· «In Italia la posizione contro gli Ogm compromette la ricerca sull’ingegneria genetica applicata all'agricoltura, e alla farmaceutica, e anche a importanti questioni energetiche. Un grave danno»
· «la paura nei confronti degli organismi geneticamente modificati riguarda principalmente la possibilità che venga alterata la tipicità dei nostri prodotti agricoli»
· «Senza l'ingegneria genetica oggi non avremmo alcuni fra i nostri prodotti più tipici.»
· «Gli OGM salveranno l'agricoltura della tragedia post tsunami. Ricercatori giapponesi e inglesi stanno lavorando a una pianta di riso in grado di resistere al sale e dunque che può essere coltivata nelle aree colpite dall'acqua dello tsunami dello scorso anno».
Premesso che:
· Corrado Clini è il Ministro dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare, non è pertanto politicamente competente nel trattare tale argomento;
· ciò nonostante il Ministro, nell’ambito del Consiglio dei Ministri dell’Ambiente dello scorso 9 marzo ha rappresentato la posizione italiana, mostrandosi favorevole ad una significativa modifica delle direttive europee volta a demandare ai singoli Stati la decisione circa la possibilità di coltivare prodotti OGM.
Considerato che:
· il Governo in carica, oltre a non godere di alcuna legittimazione democratica, sta sostenendo posizioni contrarie alla stragrande maggioranza della popolazione, dei movimenti politici e delle associazioni di categoria;
· nelle dichiarazioni del Ministro, inoltre, sono di facile individuazione affermazioni palesemente errate e fuorvianti, che qualsiasi studente di biotecnologie o di produzioni vegetali sarebbe in grado di contestare, nel dettaglio:
· le colture tipiche italiane citate dal Ministro non sono state ottenute mediante processi d’ingegneria genetica, bensì attraverso le più comuni tecniche di mutagenesi e incroci tradizionali;
· lo stessa varietà di riso messa a punto dai ricercatori giapponesi e britannici resistente al cloruro di potassio non è stata selezionata mediante processi d’ingegneria genetica;
· ad oggi non risultano coltivazioni OGM in zone climatiche estreme, ne esse sono mai state d’aiuto a risolvere problemi carattere alimentare.
Ritenuto che:
· l’adozione di politiche comunitarie volte a disallineare le posizioni degli Stati membri circa le coltivazioni OGM, rischia d’innescare insane competizioni produttive tra gli stessi;
· pollini e sementi OGM potrebbero, come già successo, “inquinare” il patrimonio genetico delle colture tradizionali e delle piante selvatiche, con conseguenze devastanti e irreversibili sulla biodiversità;
· le stesse potrebbero facilmente varcare i confini nazionali degli Stati;
· le varietà OGM sono generalmente studiate per coltivazioni ultraintensive, non si prestano pertanto al modello agricolo europeo.
Considerato inoltre che:
· la Regione Emilia-Romagna da sempre si è dimostrata contraria alle coltivazioni OGM.
Impegna la Giunta regionale:
· ad attivarsi in tutte le sedi politico-istituzionali a contrasto delle modifiche ventilate dal Ministro;
· a manifestare presso il Governo Centrale le proprie osservazioni e preoccupazioni circa i rischi derivanti dalle coltivazioni OGM in Europa..
Bologna, 16 marzo 2012
Il Consigliere
Stefano Cavalli