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Legislatura IX- Atto di indirizzo politico ogg. n. 4541

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione proposta dal consigliere Defranceschi per impegnare la Giunta a porre in essere azioni presso il Governo ed il Parlamento affinché, tramite modificazioni delle relative norme, vengano ricondotte la competenza legislativa e la potestà regolamentare nel settore del commercio alle Regioni ed agli Enti locali, ai quali spetta il compito della pianificazione della turnazione delle festività lavorative, tutelando inoltre sia i diritti dei lavoratori che quelli dei consumatori (documento in data 30 09 13).

Testo:

RISOLUZIONE

 

PREMESSO CHE

 

·         con il Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, così detto “Salva Italia”, convertito, con modificazioni, con Legge n. 214/2011, il Governo Monti ha normato la liberalizzazione degli orari e delle aperture degli esercizi commerciali senza eccezioni e su tutto il territorio nazionale;

 

CONSIDERATO CHE

 

·         gli obiettivi dichiarati del Decreto “Salva Italia”, ed in particolare degli articoli inerenti la liberalizzazione degli orari commerciali erano di rafforzare la concorrenza tra esercizi commerciali, aumentandone la competitività e provocando quindi un miglioramento dell'offerta commerciale, stimolando la domanda da parte dei consumatori;

 

·         Ulteriore obiettivo dichiarato del Decreto “Salva Italia”, ed in particolare degli articoli inerenti la liberalizzazione degli orari commerciali, era quello di aumentare i posti di lavoro nel settore del commercio, specialmente al dettaglio, grazie alla fascia oraria estesa;

 

·         a distanza di oltre un anno e mezzo dall’approvazione di suddetto Decreto Legge non si riscontra alcun risultato apprezzabile in termini di riduzione dei prezzi, aumento dei consumi o incremento dell’occupazione;

 

·         Le statistiche al contrario rivelano una contrazione nella spesa delle famiglie, fissata -3,8% e si prevede del -1,2% nel 2013;

 

·         non si riscontrano aumenti occupazionali, tanto meno nel settore di interesse della risoluzione, e – anzi – il tasso di disoccupazione al 12,3% (maggio 2013) è in costante aumento e tocca livelli che non si raggiungevano da decenni;

 

·         non si riscontrano miglioramenti dal punto di vista del prodotto interno lordo, che ha segnato un -2,1% nel 2012 con previsione fissata a -0,5% per l’anno in corso;

 

VALUTATO CHE

 

·         questa scelta ha solo rafforzato la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) ai danni dei piccoli negozi di vicinato che non possono competere sugli orari e sui giorni di apertura;

 

PRESO ATTO CHE

 

·         la stessa Corte Costituzionale con sentenza n. 8 del 2013 chiarisce che “principi di liberalizzazione presuppongono che le Regioni seguitino ad esercitare le proprie competenze in materia di regolazione delle attività economiche, essendo anzi richiesto che tutti gli enti territoriali diano attuazione ai principi dettati dal legislatore statale. Le Regioni, dunque, non risultano menomate, né tanto meno private, delle competenze legislative e amministrative loro spettanti, ma sono orientate ad esercitarle in base ai principi indicati dal legislatore statale, che ha agito nell’esercizio della sua competenza esclusiva in materia di concorrenza”:

 

·         è stata depositata presso il Parlamento nazionale una proposta di Legge di iniziativa popolare corredata da 150.000 firme di cittadini, raccolte in pochi mesi attraverso la campagna “Libera la Domenica”, con cui si chiede l’abrogazione dell’art. 3, comma 1, lett. d-bis, del DL n. 223/2006 che ha introdotto la possibilità per gli esercizi commerciali di non limitare gli “orari di apertura e di chiusura, l’obbligo della chiusura domenicale e festiva, nonché quello della mezza giornata di chiusura infrasettimanale dell’esercizio”.

 

·         il 15 aprile 2013 è stata depositata presso la Camera dei Deputati la proposta di Legge n. 750 (primo firmatario on. Michele Dell’Orco) che prevede la Modifica all’articolo 3 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, e altre disposizioni in materia di disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali, volte a ricondurre la competenza legislativa e la potestà regolamentare nel settore del commercio alle regioni e agli enti locali ai quali spetta il compito della pianificazione della turnazione delle festività lavorative che non ricada pesantemente sui diritti dei lavoratori ma che tuteli contemporaneamente i diritti dei consumatori;

 

·         che tale proposta di Legge ha già avuto quattro sedute di discussione in Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati;

 

Impegna la Giunta a

 

·         attivarsi presso il Parlamento ed il Governo nazionale per la modifica dell’articolo 3 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223 (convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248) e per la abrogazione del articolo 31 del decreto legge 201/2011 (convertito, con modificazioni, con Legge n.214/2011), al fine di ricondurre la competenza legislativa e la potestà di regolamentare nel settore del commercio alle regioni e agli enti locali ai quali spetta il compito della pianificazione della turnazione delle festività lavorative che non ricada pesantemente sui diritti dei lavoratori ma che tuteli contemporaneamente i diritti dei consumatori;

 

Bologna, 30 settembre 2013

 

Il Presidente

Andrea Defranceschi

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