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Legislatura VIII- Atto di indirizzo politico ogg. n. 4440

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Oggetto:
Testo presentato:
4440 - Risoluzione, proposta dai consiglieri Masella, Bortolazzi e Delchiappo per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a contrastare la soppressione di treni, ridurre i ritardi, migliorare il servizio offerto ai viaggiatori, specie se pendolari, abbassare i costi dei biglietti prevedendo anche esenzioni per i soggetti più deboli, specie nell'attuale momento di crisi economica (documento in data 18 02 09).

Testo:

 RISOLUZIONE
premesso che:
- l'attivazione del servizio ferroviario TAV Milano
- Roma (''FrecciaRossa'') assai enfatizzato ha
comportato in realtà ampie conseguenze negative e
ha peggiorato i servizi ferroviari utilizzati dai
pendolari;
- ancor più preoccupante è risultata la definizione
del nuovo orario ferroviario che evidenzia
l'aumento generalizzato dei tempi di percorrenza
dei treni e l'aumento di tariffe anche in seguito
ad una riclassificazione solo nominale di alcuni
treni;
- l'allungamento dei tempi di percorrenza previsti
nel nuovo orario invernale, i ritardi maturati dai
treni regionali, Intercity e persino Eurostar,
oltre al disagio diretto hanno determinato forme di
disagio ulteriore dovute alla perdita delle
coincidenze;
- sempre più treni viaggiano con i pendolari
stipati nelle poche carrozze messe a disposizione e
sempre più spesso i ritardi derivano anche dalle
difficoltà - nelle stazioni - di discesa o salita
dei viaggiatori;
- non è casuale che i disagi sopra descritti si
siano aggravati a seguito dell'attivazione della
TAV Milano - Roma;
- la scelta dei governi e del Gruppo F.S.
evidenziata nel Piano Industriale 2007 - 2011,
infatti, è stata quella di puntare sulla TAV
destinando a questo servizio gran parte delle
risorse. La determinazione, quindi, è stata quella
di puntare su uno specifico segmento (la TAV)
ritenuto redditizio dal punto di vista economico
anche se utilizzato da una minoranza di
viaggiatori. La politica dei treni (che si
sostanzia nella soppressione o nella rarefazione
estrema di categorie come gli Intercity) e degli
orari è tale per cui molte persone sono costrette a
utilizzare il servizio Eurostar nonostante il costo
rilevante facendo venir meno la politica di
servizio sociale;
- questa tendenza sarà ulteriormente rafforzata
dalla concorrenza giocata sul servizio TAV dalla
società privata NSV che prossimamente attiverà i
propri convogli e servizi concentrati unicamente in
questo tipo di servizio;
- le condizioni dei treni utilizzati dai pendolari,
quindi, sono destinate a peggiorare nei prossimi
mesi e anni;
- ne sono una riprova i continui tagli operati
fatti nelle Finanziarie delle risorse necessarie a
consentire il già deficitario servizio ferroviario
attuale. a fronte di una necessità di 550 milioni
di euro chiesti dalle Regioni il governo ne ha
stanziati solo 480;
- per un altro verso il tanto decantato
potenziamento del trasporto merci, che doveva
derivare dall'AV (a cui infatti era stato aggiunto
il termine AC: alta capacità), non appare affatto
nella tratta Torino/Napoli;
- in questo senso la TAV rischia di segnare un
grosso fallimento proprio nella sua presunta
capacità di sviluppare un'efficiente mobilità di
area vasta integrando Alta Velocità e traffico
pendolare;
- la TAV ha costituito per lo Stato, ovvero per i
contribuenti, un costo enorme, come segnalato dalla
Corte dei Conti;
- secondo la relazione della Corte dei Conti,
pubblicata il 16 dicembre '08, infatti, l'importo
capitale accollato al 31.12.2006 al Ministero
dell'Economia e delle Finanze in termini di debito
per il finanziamento degli interventi relativi alla
TAV ammonta a 13 miliardi di Euro; a queste somme
devono essere ancora aggiunti i costi dei nodi di
Torino, Bologna, Firenze, Roma, Napoli;
- il fatto che i nodi siano ancora in costruzione
la dice lunga su di un potenziamento delle FS,
doveroso e necessario, pensato e attuato sulle
tratte AV;
Considerato che:
1) il modello fondato quasi esclusivamente sul
trasporto su gomma è fonte di una vera e propria
emergenza umana, sanitaria, ambientale e
trasportistica: per il numero di incidenti mortali
e non, per i costi sanitari dovuti anche alle
malattie che colpiscono in particolare i bambini e
gli anziani nonché causa di morti premature (3000
all'anno; dati OMS); per i gas serra (il trasporto
produce mediamente il 30% di CO2 ed il 70% degli
inquinanti); per la perdita di ore di lavoro; per
il consumo energetico; per la congestione che
incide sui tempi di vita delle persone ed anche
sull'economia;
2) i dati dell'Arpa sul superamento dei limiti
previsti per le polveri sottili PM10 sono
allarmanti. Ciò dimostra che le politiche locali e
l'accordo per la tutela dell'aria stipulato fra
Regione ER ed enti locali non è efficace e non
all'altezza dell'emergenza;
3) in Emilia Romagna questi effetti sono
particolarmente gravi in quanto il trasporto su
gomma tocca il tetto dell'83% mentre il trasporto
ferroviario passeggeri è al 6.7 ed addirittura al
2.8 le merci.
L'Assemblea legislativa impegna la Giunta
1) ad attivarsi per eliminare il fenomeno dei treni
soppressi, per la drastica riduzione dei ritardi,
per il miglioramento numerico e qualitativo dei
mezzi;
2) ad annullare gli aumenti effettuati e decidere
il blocco, per l'anno 2009, dei costi di biglietti
e abbonamenti per treni regionali, interregionali,
Intercity ed Eurostar e del servizio di Trasporto
Pubblico Locale (TPL) affinché i costi del
trasporto non incidano negativamente sul fenomeno
del caro - vita;
3) ad esentare dal pagamento dei servizi di
trasporto pubblico i soggetti più deboli colpiti
dalla crisi ed i loro famigliari;
4) a stanziare adeguate risorse economiche che
consentano di programmare e realizzare in tempi
certi interventi di miglioramento, qualificazione e
potenziamento del servizio di trasporto pubblico
ferroviario di carattere locale, in particolare dei
servizi ferroviari utilizzati dai pendolari;
5) a fare tutte le pressioni possibili sul governo
per ottenere le risorse necessarie e certe per
uscire dall'emergenza quotidiana attuale e
consentire un grande rilancio dei servizio per i
pendolari;
6) ad una verifica del Prit '98;
7) a modificare l'accordo sulla tutela dell'aria
fra Regione ed Enti Locali.
Leonardo Masella
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