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Legislatura VIII - Atto ispettivo ogg. n. 4893

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Oggetto:
Testo presentato:
4893 - Interpellanza del consigliere Mazza circa la realizzazione di un impianto eolico nel Comune di S. Benedetto Val di Sambro (BO), e le relative procedure.

Testo:


 Interpellanza a risposta orale in aula (art.115)
Oggetto: Impianto eolico Comune di S. Benedetto Val
di Sambro
Ricordato che
La Società AGSM di Verona il 31/10/2008 ha
presentato il progetto per l'avvio della procedura
di VIA e per la realizzazione di un impianto eolico
su molti dei crinali montani del Comune di S.
Benedetto Val di Sambro;
per il momento la procedura di VIA è sospesa a
seguito della richiesta dell'Ufficio VIA della
Provincia di Bologna di ulteriori elaborazioni e
documenti progettuali necessari per il
completamento dell'istruttoria;
il Comune di S. Benedetto, prima della
presentazione del nuovo progetto, con atto di
Giunta ha risolto la convenzione per la
realizzazione dell'impianto eolico industriale con
la società a cui è poi subentrata AGSM, senza che
tale risoluzione sia stata impugnata nei tempi
previsti, e quindi non esiste alcun accordo tra il
Comune e la società che chiede di realizzare tale
impianto;
ricordato inoltre che
il progetto presentato interessa più di un crinale
montano e che le 24 torri eoliche (alte oltre 100
metri comprese le pale) verrebbero a formare una
linea di strutture edilizie e tecnologiche visibile
in tutta la valle con un impatto sul paesaggio
molto rilevante;
i crinali interessati sono privi delle strade
necessarie per l'installazione e la manutenzione
degli impianti così come le strade che dalla valle
giungono sui crinali non sono adeguate al passaggio
dei mezzi necessari per cui si prevedono pesanti
interventi di sbancamento del terreno che
altereranno la conformazione del terreno con
ulteriori pericoli per l'assetto idrogeologico del
territorio e dei crinali stessi già interessati da
movimenti franosi;
uno dei versanti su cui dovrebbero essere
installate le torri eoliche è lo stesso da cui si
staccò nel 1951 la frana che per la sua mole
inghiottì il vecchio borgo e il cui sbarramento del
fiume ha dato vita al Lago di Castello delle Alpi e
al nuovo paese costruito sull'altro versante oggi
importante luogo turistico, fonte importante
dell'economia locale;
evidenziato il caos normativo e istituzionale il
Comune, come proprietario dei terreni dichiarati
indisponibili , con atti amministrativi
ineccepibili ha negato la disponibilità dei terreni
interessati dal progetto;
Il Comune, come Ente di programmazione urbanistica
del proprio territorio, ha espresso la sua
contrarietà a questo progetto;
il Comune, come Ente competente per
l'autorizzazione paesaggistica nel proprio
territorio, rischia di essere esautorato dal suo
ruolo da atti di altre istituzioni, compresa la
Provincia oltre che dal Governo che con decreto ha
imposto il parere prevalente invece che la
unanimità come condizione della conclusione
positiva delle conferenze dei servizi per ridurre
il ruolo dei cittadini e dei Comuni nel governo del
proprio territorio;
la Provincia, a seguito del trasferimento di
competenze deciso dalla Regione, è l'autorità
competente per il rilascio dell'autorizzazione alla
costruzione all'esercizio degli impianti eolici nel
territorio di sua competenza;
la Provincia è l'Ente competente unico per la
valutazione di impatto ambientale degli impianti,
salvo quelli che interessano territori sottoposti
al controllo regionale in merito all'assetto
idrogeologico o che sono sottoposti alla tutela del
rappresentante del Ministero dei Beni e delle
attività culturali;
evidenziato inoltre che
l'Assessore Provinciale all'Ambiente ha prima
dichiarato alla stampa che l'impianto si farà
prima ancora che sia conclusa la conferenza di VIA;
poi ha dichiarato che la Provincia ritiene che il
Comune possa essere espropriato se non concederà
l'uso dei suoi terreni ;
tali dichiarazioni, al di là della normativa
stessa, evidenziano che la Provincia non riconosce
il principio della parità istituzionale e del ruolo
di governo del comune sul proprio territorio e che,
ancora più grave, ledono il principio della
terzietà nei procedimenti di VIA, dando l'idea
che la Provincia, al di là dei pareri del Comune e
degli 800 cittadini firmatari della petizione, è
già schierata a favore di un interesse rispetto a
un altro: anche la tutela del Paesaggio è un
interesse pubblico che la Provincia dovrebbe
tutelare;
evidenziato che la Regione
non si è ancora dotata di un atto di programmazione
territoriale in grado di governare questi processi
per lo sviluppo delle energie rinnovabili
garantendo la tutela e dell'assetto idrogeologico e
del paesaggio, così come è stato richiesto più
volte dall'Assemblea Legislativa Regionale fin dal
3 aprile 2007 con una Risoluzione in cui si
chiedeva, come anche previsto nel Codice Urbani ,
alla Giunta di presentare entro tre mesi le Linee
guida per la installazione degli impianti eolici e
un atto applicativo delle disposizioni urgenti in
materia di tutela del paesaggio e della natura, al
fine di definire previsioni per la localizzazione
degli impianti eolici ;
precisato che
l'interpellante è tra i consiglieri che più si sono
impegnati per il risparmio energetico e lo sviluppo
delle energie rinnovabili; è tra i presentatori
della risoluzione contro l'energia nucleare
approvata dall'Assemblea; è il proponente di molti
atti tesi ad affermare il ruolo delle Assemblee
Elettive nel governo del proprio territorio con
l'indicazione dei siti idonei per l'installazione
degli impianti industriali di qualsiasi natura,
anche per l'eco-business, per la tutela del
paesaggio, anch'esso un bene di interesse pubblico
da affermare;
Chiede alla Giunta di sapere:
- se è a conoscenza di questa situazione di forte
conflitto istituzionale tra Provincia di Bologna e
il Comune di S. Benedetto Val di Sambro;
- se ritiene che le dichiarazioni dell'Assessore
Provinciale evidenzino una situazione di
delicatezza istituzionale e come pensa si possa
tutelare il diritto alla terzietà nei
procedimenti di VIA e più in generale nelle scelte
di governo del territorio per consolidare la
fiducia dei cittadini verso le istituzioni;
- se non ritiene sia necessario, per garantire il
principio di terzietà nella tutela dei beni comuni,
naturali e paesaggistici, riportare tale competenza
in capo alla regione stessa;
- quando ritiene di presentare all'Assemblea
Legislativa gli atti necessari per discutere delle
Linee guida per l'installazione degli impianti di
produzione di energia nel territorio regionale e
per la individuazione dei siti in cui tali
installazioni sono escluse, quelli in cui sono
possibili sulla base di pre-condizioni e quelli in
cui sono ammessi, previo VIA, così come più volte
richiesto dall'Assemblea stessa.
Ugo Mazza
Bologna, 15 settembre 2009
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