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Legislatura VIII- Atto di indirizzo politico ogg. n. 4958

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Oggetto:
Testo presentato:
4958 - Risoluzione, proposta dal consigliere Mazza, circa l'accordo sulla qualità dell'aria 2009-2010 tra Regione, Province, Comuni capoluogo e Comuni sopra i 50.000 abitanti (documento prot. n. 27610 del 06 10 09).

Testo:

 Risoluzione
Oggetto: Accordo qualità dell'Aria 2009-2010 tra
Regione, Province, Comuni Capoluogo e Comuni sopra
i 50 000 abitanti
L'Assemblea Legislativa Regionale
Premesso che
non è stato presentato e discusso il ''Piano
triennale per la qualità dell'aria 2009-2012'' e
che lo ''Accordo annuale per la qualità dell'aria
2009-2010'' è stato elaborato senza che l'Assemblea
Legislativa fosse messa nelle condizioni di
approvare almeno le linee di indirizzo, così come
previsto dalle norme regionali, per gli atti
annuali della Giunta o del Presidente;
le Province sono delegate alla attuazione di Piani
Provinciali per la qualità dell'aria sulla base di
quanto stabilito dalla LR 3/1999 al punto a) del
comma 1 dell'art. 121 ''Funzioni della Regione in
materia di inquinamento atmosferico'' in cui si
afferma che la Regione:
''a) determina criteri ed indirizzi per
l'individuazione delle zone nelle quali è
necessario limitare o prevenire l'inquinamento
atmosferico e per la predisposizione di piani
finalizzati alla prevenzione, conservazione e
risanamento atmosferico'';
dopo l'entrata in vigore dello Statuto le funzioni
di indirizzo poliennale sono di competenza
dell'Assemblea Legislativa e che a questo principio
generale devono attenersi anche gli atti previsti
da leggi vigenti, anche se approvate in epoca
precedente allo Statuto stesso;
ricordato che
la Direttiva dell'Unione Europea per quanto attiene
agli inquinanti aereiformi stabilisce parametri di
riferimento da non superare per la tutela della
salute dei cittadini, e che in particolare per
l'inquinamento dell'aria da polveri due sono i
parametri da rispettare:
- la media annuale che non deve superare i 40
micg./anno;
- il superamento giornaliero di 50 micg. non per
più di 35 giorni all'anno;
evidenziato che
nel corso degli anni le scelte culturali e
politiche per il miglioramento dei mezzi e lo
spostamento delle persone dalle auto alle bici e al
trasporto pubblico hanno ottenuto un lieve successo
e che è perciò necessario che la Regione continui
con decisone questa politica dedicando in futuro le
proprie risorse per la mobilità solo al trasporto
pubblico su ferro e su gomma e ai mezzi elettrici;
dalle analisi dell'ARPA risulterebbe ''un
sostanziale rispetto nella regione della media
annuale dei 40 micg.'', pur essendoci Province che
supererebbero tali valori senza che siano indicate
dall'Accordo in oggetto a quali norme più rigorose
dovrebbero attenersi per rientrare nei limiti
stabiliti dall'UE;
mentre dai dati dell'ARPA risulta che tutte le
Province superano da uno a due volte il limite dei
35 giorni imposto dall'Unione Europea senza che
vengano presi provvedimenti rigorosi al
raggiungimento di tale limite che, come in passato,
viene superato alla fine dell'autunno;
evidenziato inoltre che
in alcune città della regione si stanno discutendo
modalità di apertura dei centri storici durante il
Natale ad auto a propulsione fossile ma con minore
emissione di inquinanti di PM10 (ma si dubita siano
molto inquinanti per il PM2,5) senza che risultino
studi dell'ARPA sullo ''effetto canyon'',
determinato dalle strade medioevali dei nostri
centri storici, per cui l'inquinamento risulterebbe
ancora più elevato di quello rilevato dalle
centraline poste in periferia;
considerato che
l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha
evidenziato il pericolo dell'esposizione dei
cittadini all'aria inquinata e che ogni grammo di
superamento dei limiti comporta un aumento delle
malattie bronco polmonari e un anticipo della morte
per centinaia di persone;
l'Unione Europea sta definendo le modalità di
penalizzazione dei Paesi che non rispettano i
parametri di qualità dell'aria e che quasi
sicuramente si dovranno pagare 250.000 euro di
multa per ogni giorno di superamento oltre il 35°
giorno;
visto che
l'accordo annuale che ci è stato presentato in
Commissione, tra molte scelte condivisibili,
mantiene la scelta sbagliata di ridurre la
circolazione delle auto solo dal 7 di gennaio del
2010 senza tenere conto che, come si evince dai
dati degli anni scorsi, le persone delle nostre
città hanno respirato nei giorni precedenti aria
fortemente inquinata senza alcun intervento di
rigorosa tutela dello loro salute;
L'Assemblea Legislativa Regionale
invita la Giunta e il suo Presidente
- a modificare tale atto e ad aggiungere alla parte
relativa dell'Accordo predisposto per la firma dei
Presidente delle Province e dei Sindaci dei Comuni
superiori a 50.000 abitanti, le seguenti parole:
''dopo la firma del presente Accordo allo scadere
del 30° giorno di superamento dei limiti UE
relativi alle PM10, i Sindaci sono tenuti ad
anticipare i provvedimenti di limitazione
generalizzata del traffico e delle emissioni
puntiformi che dovrebbero entrare in vigore il 7 di
gennaio 2010'';
- a stabilire che nessuna modifica degli accessi ai
centri storici e nelle zone a traffico limitato può
essere assunta sulla base del presunto minor
inquinamento di alcuni mezzi senza che sia stata
svolta una campagna approfondita di rilevamento
dell'inquinamento anche da PM10 e PM2,5 in tali
zone;
- a precisare che le eventuali multe previste
dall'UE saranno a carico delle Province e a
definire le modalità per la ripartizione di tali
multe tra le Province sulla base dei reali
superamenti dei limiti al fine di tenere conto
delle relative capacità di reazione
all'inquinamento e all'avvio di politiche di
mobilità sostenibile.
Ugo Mazza
Bologna, 5 ottobre 2009
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