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Legislatura X- Atto di indirizzo politico ogg. n. 1056

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi, di concerto con il Governo, al fine di garantire, anche nei territori montani della Regione Emilia-Romagna, il diritto di nascere nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, aggiornando i requisiti e gli standard organizzativi, tecnologici e di sicurezza riguardanti i punti-nascita con volumi di attività inferiori a 500 parti annuali. (28 07 15) A firma del Consigliere: Bignami

Testo:

 

RISOLUZIONE

 

L’Assemblea legislativa dell’Emilia - Romagna

 

Premesso che

 

la distanza tra i vari comuni montani e le strutture ospedaliere presenti nei centri cittadini della nostra regione sia pressoché impossibile da coprire in tempistiche d’urgenza;

 

in caso di imminente parto, il tempo che trascorrerebbe tra la richiesta di intervento e l’arrivo dei soccorsi rischierebbe di non rientrare nella tempistica che viene definita “golden hour”, che prevede l’intervento nell’arco di un’ora per i soccorsi urgenti in favore di utenti in rischio di vita;

 

operare in scelte che mettano a repentaglio le partorienti ed in nascituri della montagna, non tenendo conto delle urgenze e dei tempi d’intervento, sia una grave mancanza sia amministrativa che politica da parte della Giunta della Regione Emilia-Romagna;

 

considerato che

 

il governo apre per la prima volta, alla possibilità che possano esistere punti nascita nelle zone montane anche in deroga ai requisiti numerici minimi di 500 parti all'anno, a condizione che vengano assicurate le soglie di qualità e di sicurezza, superando così “politicamente” il limite dei 500 parti all'anno che impediva di poter introdurre modalità flessibili che fossero in grado di coniugare le peculiarità del territorio con la sicurezza e la qualità;

 

l'obiettivo non è quello di far girare le gestanti, ma far girare le equipe mediche e paramediche, sono loro che devono avere la formazione per il numero minimo di parti all'anno;

 

rilevato che

 

nei paesi confinanti Svizzera, Austria e Germania il tema della doverosa sicurezza in materia di parto può essere affrontata superando la logica numerico burocratica, con un investimento sulla qualità degli operatori e sulla flessibilità e innovazione delle forme di organizzazione del servizio.

 

IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE

 

  • Ad attivarsi di concerto con il Governo affinché anche nei territori montani delle regione Emilia – Romagna si possa coniugare il diritto di nascere in montagna con il diritto di nascere in sicurezza, aggiornando i requisiti e gli standard organizzativi, tecnologici e di sicurezza che i punti nascita con volumi di attività inferiori a 500 parti all’anno devono possedere.

 

Galeazzo Bignami

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