Espandi Indice

Legislatura X - Atto ispettivo ogg. n. 1958

Share
Oggetto:
Testo presentato:
1958 - Interpellanza circa la predisposizione, da parte della Giunta regionale, di un progetto di legge che disciplini, diversamente dalla normativa vigente, la materia riguardante i Consorzi di bonifica, con particolare riferimento alle relative procedure elettorali. A firma del Consigliere: Foti

Testo:

INTERPELLANZA

 

 ex articolo 115 Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna

 

Per sapere, premesso che:-

 

come reiteratamente denunciato, con più atti di sindacato ispettivo da parte dell'interpellante, la normativa regionale vigente in materia di elezione degli organi dei Consorzi di bonifica risulta oltremodo deficitaria e l'averne demandato la disciplina agli statuti consortili ha peggiorato la situazione, se non altro laddove neanche quest'ultimi hanno previsto alcune regole fondamentali volte a garantire la correttezza del procedimento elettorale;

il risultato di non avere dato seguito alle preventive denunce dell'interpellante al riguardo è sotto gli occhi di tutti: una partecipazione popolare alle dette elezioni neppure uguale al prefisso telefonico delle province in cui le stesse si sono tenute (22.666 votanti a fronte di 1.620.443 aventi diritto), atteggiamenti sconcertanti di protervia che hanno portato ora ad escludere liste elettorali regolarmente presentate, ora a permettere il ritiro di liste presentate per alcune sezioni dopo la scadenza dei termini fissati per la presentazione delle stesse (è il caso del Consorzio di bonifica di Piacenza), a tacere di quanto accaduto in occasione delle elezioni del Consorzio di bonifica dell'Emilia Centrale nelle quali, a fronte di un'accettabile partecipazione popolare (unica eccezione in Regione), si sono registrate tante e tali irregolarità, censurabili sotto più profili, da indurre l'organo di controllo interno all'annullamento della consultazione elettorale, con conseguente auspicabile nomina di un commissario da parte della Regione, non essendo possibile ex lege procedere diversamente;

in particolare - fatto anche questo denunciato per tempo dall'interpellante - il sistema individuato volto a consentire il voto per delega, non solo ha fatto acqua da tutte le parti, ma si è dimostrato del tutto fallace e permeabile ad un utilizzo distorto dello stesso;

è fuori di dubbio che le motivazioni assunte dagli organi amministrativi dei Consorzi - ancorché supportate in modo comprensibile dalla Regione (che pure aveva legiferato sul punto) - per non dare corso al voto elettronico appaiono risibili, se non altro perché la asserita violazione della segretezza del voto, nel caso di ricorso alla detta procedura informatica, risulta infondata (con detto sistema si vota in ogni parte del mondo!!!) e,  in ogni caso,  è sicuramente  meno soggetta a manipolazione di quanto non lo sia  il voto per delega;

risulta presentato alla Giunta Regionale dettagliato ricorso in opposizione (ex articolo 19 della legge regionale n.42/1994 e s.m.i.) avverso la deliberazione n. 349 con la quale in data 11 dicembre 2015 il Comitato Amministrativo del Consorzio di bonifica di Piacenza ha respinto il ricorso di un elettore volto a richiedere l'annullamento: "a) della delibera n. 332 del 30 novembre 2015 assunta dal Comitato Amministrativo del Consorzio di bonifica di Piacenza; b) di ogni altro ad essa preordinato e connesso e/o consequenziale e quindi anche: c) della deliberazione n. 21 del 7 ottobre 2015 del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di bonifica di Piacenza";

risulta altresì depositata la richiesta, sottoscritta anche dall'interpellante  di istituire  una Commissione d'inchiesta in ordine alle modalità di svolgimento delle elezioni che qui interessano;

da notizie di stampa si apprende che i deputati del Partito Democratico Leana Pignedoli e Antonella Incerti, unitamente al collega Stefano Vaccari, preannunciando la presentazione di due interrogazioni, hanno denunciato (con riferimento alle vicende del Consorzio di bonifica dell'Emilia-Centrale) come «l'annullamento dei risultati segni una brutta pagina per il nostro territorio», aggiungendo che «sembra delinearsi un quadro costituito da diverse irregolarità, modalità scorrette e un uso improprio delle deleghe che sono un fatto grave e sconosciuto fino ad ora a Reggio». Con riferimento sempre al predetto Consorzio di bonifica, i detti parlamentari del Partito Democratico hanno sostenuto la necessità di «una riforma del sistema delle bonifiche a partire dal sistema elettorale, che non contiene sufficienti strumenti di gestione e controllo per individuare modalità irregolari». Di qui la richiesta di una «ricognizione generale del sistema, per verificare quanti consorzi di bonifica a livello nazionale siano in situazioni critiche da un punto di vista gestionale e patrimoniale, per avviare un'ulteriore riforma e ripensare sistemi di governane adeguati ai compiti assegnati»;

quali provvedimenti la Giunta Regionale abbia assunto, giusto quanto disposto dalle norme vigenti, in ordine  alle sopra citate questioni, riguardanti le procedure elettorali seguite per le elezioni del consiglio di amministrazione del Consorzio di bonifica di Piacenza e di quello dell'Emilia Centrale;

se alla luce dei fatti esposti e contestati da un così vasto arco di forze politiche che contestano lettera e modalità operative delle disposizioni che disciplinano le elezioni degli organi dei Consorzi di bonifica, a tacere dell'attività di controllo che sugli stessi viene svolta, se la Giunta Regionale ritiene - o meno - di approvare un progetto di legge volto a diversamente disciplinare la materia, a partire da quella elettorale.

 

 

Il presidente

Tommaso Foti

Espandi Indice