Oggetto:
Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere nuove campagne educative ed informative su rischi HIV, modalità di contagio e metodi di prevenzione, nonché a fornire un report sui dati concernenti la diffusione della patologia, la natura del contagio e le nuove diagnosi di infezione. (27 09 16)
A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Marchetti Daniele, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani
Testo:
R I S O L U Z I O N E
(Ai sensi dell’art. 107 del Regolamento)
I sottoscritti Consiglieri del gruppo Lega Nord Emilia e Romagna
Considerato che:
- è emerso che le infezioni da Hiv sarebbero ancora ancora drammaticamente alte rispetto ad una patologia ormai conosciuta nota e che si potrebbe evitare se si adottassero semplici azioni preventive;
- a trasmissione -secondo i dati statistici- avviene prevalentemente per via sessuale, per rapporti non protetti (88% di tutte le diagnosi nel periodo 2006-2013 avvenute in Emilia-Romagna, 49% per trasmissione eterosessuale e 39% attribuibili a trasmissione omo-bisessuale) e a contrarre l’infezione sarebbero per lo più uomini, mentre l’incidenza legata allo scambio di siringhe sarebbe riscontrata solo nel 5% dei casi;
- si apprende che ogni anno in Emilia Romagna ci sarebbero circa 400 le persone a cui si diagnostica la sieropositività e che nel periodo 2006-2013 ci sarebbero state 3.473 nuove diagnosi di infezione da Hiv, con una media regionale “superiore- si legge- a quella nazionale”;
- anche sul fronte allargato allo scenario regionale, l’incidenza è più frequente fra gli uomini (72,7%), 13 casi ogni 100mila abitanti contro i 4,6 delle donne;
- la maggioranza dei soggetti a cui viene diagnosticata la sieropositività sarebbe di nazionalità italiana (70,9%), di un’età fra i 20 e i 49 anni, con un picco tra i 30 e i 39 (33,5% del totale);
- l’Emilia Romagna sarebbe da anni ai primi posti in Italia per nuove diagnosi da infezione Hiv;
- le donne che avrebbero scoperto di essere sieropositive durante la gravidanza rappresenterebbero il 20% dei casi femminili e sarebbero tutte di origine straniera;
- la zona di Rimini è quella che si attesterebbe sui valori più elevati ma di poco superiori a quella di altre aree regionali;
- l’Hiv sarebbe da considerare attualmente una malattia sessualmente trasmessa e che è indispensabile promuovere informazione su di essa e sulla sua prevenzione riaccendere l’attenzione: dopo anni di grande attenzione sul tema da parte delle istituzioni e dell’informazione, sembra infatti che l’opinione pubblica abbia perso la consapevolezza e l’allarme su uno dei più seri problemi di salute pubblica nel mondo;
- pur attenendosi a dati riportati su siti e media attendibili, i dati numerici e percentuali risultano talvolta non precisi;
IMPEGNANO LA GIUNTA REGIONALE:
- A frasi promotore di nuove e più efficaci iniziative di educazione e informazione preventiva sui rischi e sulle modalità del contagio e sui metodi di prevenzione della malattia, a partire dalle scuole, e attraverso altri canali dirette sia ai cittadini emiliano romagnoli che agli stranieri residenti in Regione;
- A fornire un report aggiornato e corrispondete al vero sui dati relativi alla diffusione di questa patologia e alla natura del contagio, sulle nuove diagnosi di infezioni da Hiv, suddivise per età, sesso, e provenienza in ogni territorio provinciale dell’Emilia-Romagna.
Massimiliano Pompignoli
Daniele Marchetti
Alan Fabbri
Fabio Rainieri
Gabriele Delmonte
Stefano Bargi
Matteo Rancan
Marco Pettazzoni
Andrea Liverani