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Legislatura X- Atto di indirizzo politico ogg. n. 3365

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta ad assicurare tutte le azioni fondamentali per un’efficace lotta all’HIV ivi compresa la richiesta al Governo di diminuire l’IVA sui preservativi al pari degli altri dispositivi medici, a sensibilizzare la popolazione sull’importanza della salute sessuale, nonché a garantire un trattamento tempestivo ed omogeneo su tutto il territorio regionale per i pazienti HIV positivi, valutando infine anche l’introduzione in via sperimentale di un test rapido dell’HIV nei livelli di assistenza primaria. (11 10 16) A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli, Piccinini, Sassi

Testo:

RISOLUZIONE

 

Premesso che

 

  • l'articolo 3 della Costituzione prevede che "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale";

 

  • l'articolo 32 della Costituzione cita: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana";

 

  • l'articolo 6, comma 1 dello Statuto regionale recita: "La Regione tutela il benessere della persona e la sua autonomia formativa e culturale e, a tal fine, opera per: a) il rafforzamento di un sistema universalistico, accessibile ed equo di prevenzione, tutela della salute e sicurezza sociale che garantisca il pieno godimento dei diritti e dei servizi sociali e sanitari....”;

 

preso atto che

 

  • la deliberazione 771/2015 avente ad oggetto l'approvazione del piano regionale della prevenzione 201 2018, annovera tra \\Le Sorveglianze a supporto dei programmi di Sanità Pubblica" il "Sistema di sorveglianza coorte HIV" progetto che prevede la realizzazione di un data set regionale di informazioni cliniche, laboratoristiche e terapeutiche per l'intera corte degli infetti, al fine di monitorare e studiare in modo omogeneo e longitudinale i casi nel tempo. Azione che viene annoverata tra gli attuali sistemi di sorveglianza che vanno migliorati nella gestione e uniformata l'informatizzazione con l'obiettivo di razionalizzare la raccolta dei dati e consentire possibilità di link tra sistemi informativi sia per valutare gli esiti di interventi e programmi di sanità pubblica, sia per consentire azioni coordinate a livello locale;

 

  • il suddetto piano regionale della prevenzione per l'infezione da HIV afferma che in Emilia-Romagna pur a fronte di una lieve diminuzione dei nuovi casi la diagnosi è spesso tardiva, come rilevato anche a livello internazionale e nazionale. La quota di late presenters HIV in Emilia-Romagna nel periodo 2006-2013 è risultata pari a 50,3% e nel 2013 è del 53,9% (57,6% a livello nazionale);

 

  • a partire dal 1 gennaio 2009 in Regione Emilia-Romagna è stato istituito il \\Sistema di sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da HIV" in seguito al Decreto Ministeriale "Istituzione del sistema di sorveglianza delle nuove diagnosi di infezioni da HIV" del 31.03.2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 175 del 28 luglio 2008;

 

individuato che

 

  • in base a quanto emerge dall'ultimo rapporto del "Centro Operativo AIDS" dell'Istituto superiore di sanità (ISS), pubblicato in occasione della giornata mondiale dell'AIDS, l'incidenza delle persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2014 è stata di 6,1 casi per 100 mila abitanti, con 3695 nuovi casi l'anno. L'incidenza è maggiore nella fascia d'età tra i 25 e i 29 anni (15,6 casi per 100 mila abitanti);

 

  • le regioni che hanno mostrato un'incidenza più alta sono state il Lazio, la Lombardia e l'Emilia-Romagna. Il virus colpisce prevalentemente gli uomini. Questi rappresentano ben il 79,6% dei casi nel 2014, mentre continua a diminuire l'incidenza delle nuove diagnosi nelle donne. L'età media per i primi è di 39 anni, per le donne di 36 anni;

 

  • la maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da HIV é attribuibile a rapporti sessuali senza preservativo, che costituiscono 1'84,1% di tutte le segnalazioni (maschi omosessuali: 40,9%; eterosessuali maschi: 26,3%; eterosessuali femmine: 16,9%);

 

  • nonostante i preservativi siano considerati dispositivi medici Il loro prezzo in Italia continua ad essere molto elevato a causa, anche, dell'aliquota IVA applicata che si attesta al 22% a differenza di quanto avviene per tutti gli altri dispositivi medici (tassati al 4% o al 10%) e contrariamente a quanto accade nel resto d'Europa (l'IVA più bassa la troviamo nel Regno Unito 5%, seguito da Francia al 5.5%, Paesi Bassi 6%, Germania 7% e Irlanda 13.5%. In Italia un tentativo, purtroppo svanito nel nulla, di ridurre l'IVA sui preservativi al 10% era stata avanzata dal Governo Letta nel 2013;

 

evidenziato che

 

  • l'introduzione di un test a risposta rapida per identificare gli anticorpi anti HIV negli ambulatori dei Medici di famiglia è un'arma in più per diagnosticare nuove infezioni' soprattutto in soggetti inconsapevoli, sia del proprio stato sierologico rispetto alla infezione da HIV sia del rischio in cui sono incorsi, e avviarli tempestivamente al centro di cura specialistico.

 

IMPEGNA GIUNTA REGIONALE E L'ASSESSORE COMPETENTE

 

  • ad assicurare tutte le azioni fondamentali per un'efficace lotta all'HIV;
  • a sensibilizzare la popolazione generale (con particolare riferimento agli studenti delle scuole di secondo grado e Università) sull'importanza della salute sessuale e del suo valore in termini di benessere e qualità di vita, presupposto affinché le persone siano in grado di proteggersi in modo efficace dalle MST tramite la diffusione dell'utilizzo dei preservativi e riescano a riconoscere una loro possibile esposizione all'HIV o altre MST;
  • -ad attuare interventi di prevenzione primaria e secondaria mirati ai gruppi bersaglio a maggior rischio, individuando contesti, fattori e metodi di intervento specifici in grado di ottimizzare l'efficacia delle attività;
  • a garantire un trattamento tempestivo, corretto e completo in modo omogeneo e accessibile su tutte il territorio regionale per il raggiungimento dell'obiettivo terapeutico di una carica virale sotto la soglia misura bile nei pazienti HIV positivi in trattamento;
  • a valutare l'introduzione in via sperimentale test rapido dell'HIV nei livelli di assistenza primaria.
  • a chiedere al Governo di diminuire l'IVA sui preservativi (al pari degli altri dispositivi medici) al fine di ridurne i prezzi e facilitarne l'acquisto.

 

I Consiglieri

Andrea Bertani

Raffaella Sensoli

Silvia Piccinini

Gian Luca Sassi

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