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Legislatura X- Atto di indirizzo politico ogg. n. 4412

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione circa il rilancio delle imprese cooperative, quali strumenti di organizzazione imprenditoriale, in considerazione dello specifico valore per la società e l’economia emiliano-romagnola. (04 04 17) A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Sassi

Testo:

Risoluzione

 

premesso che

 

  • le imprese cooperative manifatturiere e, in particolare quelle delle costruzioni, attraversano da tempo, soprattutto nella nostra regione, una crisi profonda che ha colpito in modo durissimo l’occupazione ed il risparmio di migliaia di lavoratori, soci e famiglie;
  • la crisi ha cause diverse fra le quali rivestono un ruolo importante la crescente distanza fra vertici cooperativi e personale, democraticità solo formale dei processi decisionali, impropria vicinanza fra soggetti economici e pubbliche istituzioni, scambi continui nelle posizioni di vertice di imprese cooperative, loro associazioni, forze politiche e pubbliche amministrazioni,
  • non mancano in questo contesto neppure vicende giudiziarie gravi che hanno coinvolto imprese storiche del mondo cooperativo ed hanno segnalato relazioni pericolose e dubbie con ambiti specifici di organizzazioni malavitose;

 

considerato che

 

  • la cooperazione rappresenta uno degli elementi fondanti ed identitari della società e dell’economia emiliano-romagnola;
  • le condizioni di particolare favore nei confronti delle imprese cooperative, previste dalla Costituzione e dallo Statuto, sono direttamente connesse ad un’idea di organizzazione di impresa e del lavoro che può rappresentare un fondamentale supporto nella costruzione della coesione sociale, della crescita dell’occupazione, dello sviluppo di una libera e solida imprenditoria, della diffusione di valori di solidarietà e di impegno;
  • la cooperazione oggi assicura una diffusissima presenza anche nella gestione dei servizi educativi ed assistenziali;
  • le esternalizzazioni nell’ambito dei servizi educativi ed assistenziali vedono molto frequentemente imprese cooperative come assegnatarie delle gare indette dalle istituzioni pubbliche, alla luce anche di costi particolarmente bassi spesso assicurati grazie a trattamenti retributivi ed a tutele nei confronti del personale delle cooperative molto inferiori a quelle dei dipendenti pubblici impegnati in funzioni corrispondenti

 

valutato che

 

  • la cooperazione è un bene di tutti, un patrimonio di questa regione e dei suoi cittadini, e non un sistema di imprese vicino solo ad alcune forze politiche;
  • sia indispensabile difendere e sostenere il lavoro delle tante persone che lo hanno perso, unitamente ai propri risparmi, a seguito delle crisi che hanno coinvolto pesantemente molte imprese cooperative soprattutto nel campo0 delle costruzioni;

 

Impegna la Giunta e, per quanto di competenza, l’Assemblea legislativa

 

  • a promuovere la realizzazione di una conferenza di analisi, approfondimento e proposta diretta alla ricostruzione dei valori delle imprese cooperative ed al rilancio di questo strumento di organizzazione imprenditoriale e del valore fondamentale per l’identità emiliano-romagnola;
  • a richiedere a tutte le forze politiche e le liste elettorali che partecipano alle prossime consultazioni elettorali (per ogni ente e istituzione) di non candidare o indicare come componenti degli organi esecutivi persone che abbiano rivestito negli ultimi tre anni incarichi di vertice, anche tecnico, nelle associazioni imprenditoriali, anche delle cooperative, evitando il meccanismo delle porte girevoli;
  • a verificare, in relazione alla crisi profonda che attraversa da ormai dieci anni, il settore delle costruzioni e che ha decimato in questo soprattutto le cooperative e le piccole imprese, la possibilità aperta dalla legge regionale per l’urbanistica al fine di orientare verso la riqualificazione del patrimonio edilizio e infrastrutturale esistente, le maestranze e le competenze professionali operanti nel comparto, con il preciso obiettivo di realizzare la congiunta valorizzazione del nostro territorio e della nostra occupazione;
  • a richiedere alle imprese cooperative e alle loro associazioni - alla luce dello specifico valore che queste rappresentano nella società e nell’economia emiliano-romagnola nonché delle condizioni di particolare favore che, coerentemente con la Costituzione e lo Statuto, sono a loro accordate - di promuovere al proprio interno l’adozione di misure organizzative e retributive per cui non venga mai superato un ragionevole rapporto (quale, a titolo d’esempio 1 a 6) nel divario fra le retribuzioni più basse e quelle più elevate dei dipendenti e degli amministratori;
  • di adottare linee guida, relativamente alla gestione tramite esternalizzazioni di servizi educativi ed ai servizi assistenziali, dirette ad assicurare che le procedure selettive operate dalle aziende regionali o dagli Enti locali prevedano che i trattamenti retributivi e le tutele nei confronti dei lavoratori impegnati non siano inferiori a quelle del personale pubblico occupato in servizi o mansioni analoghe;
  • a richiedere al Parlamento ed al Governo l’adozione di un piano di misure corrispondente al principio costituzionale della valorizzazione dell’impresa cooperativa operando affinché siano nuovamente assicurate sia la piena legalità sia le prospettive di crescita occupazionale anche in questo settore economico;

 

 

I Consiglieri

Raffaella Sensoli

Andrea Bertani

Gian Luca Sassi

 

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